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Concetti chiave, manuale di Scienza Politica, Sintesi del corso di Scienza Politica

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Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

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Scarica Concetti chiave, manuale di Scienza Politica e più Sintesi del corso in PDF di Scienza Politica solo su Docsity! SCIENZA POLITICA RIASSUNTI CONCETTI E METODO. Il significato di un concetto non dipende solo dalle parole (che lo definiscono), ma anche dalla scelta del suo contesto. Un modo per valutare lo stato di una scienza è guardare lo stato dei suoi CONCETTI. Il ruolo della teoria è approfondire il rapporto fra concetti e contesto, mettendo in relazione i concetti. I concetti sono parole che rispecchiano la complessità dell’esperienza, non possono essere considerate indipendenti dal contesto. La qualità di una scienza può essere riconosciuta dal n° di concetti e dalla scelta della stabilità delle proprietà cui i concetti si riferiscono. (usando anche Hyperpolitics). Ogni scienza deve: 1. Definire il proprio specifico vocabolario; 2. Porre ogni concetto in relazione con altri, inserire ogni concetto in contesto; 3. Stabilire il livello di generalizzazione del concetto. Il DIZIONARIO può essere un tentativo di spezzare le parole per comprendere le relazioni esistenti, è troppo ampio e troppo ristretto. Cerca di coprire l’universo delle parole conosciute e stabilire solo associazioni fra parole elementari, ricercando sinonimi e contrari. INTENSIONE ED ESTENSIONE DEI CONCETTI Si può cercare di aumentare i referenti empirici di un concetto, accrescendo la sua ESTENSIONE/DENOTAZIONE (la classe di cose alle quali si riferisce), o rendere più ampio il significato del concetto, intervenendo sull’INTENSIONE/CONNOTAZIONE (insieme delle proprietà che stabiliscono a quali cose la parola è applicabile). Secondo Collier, i concetti devono essere in grado di risalire la scala di astrazione senza svuotarsi di significato, cercando di risolvere il dilemma intensione/estensione. LA MATRICE È la struttura che definisce un concetto attraverso le relazioni con altri, incrocia due dimensioni che lo studioso ritiene importanti per gli obiettivi di ricerca, che mettono a fuoco le caratteristiche fondamentali di un concetto; quindi, ogni definizione è plurima (dipende dal contesto) e provvisoria (cambia al mutare del contesto). La matrice si compone di un asse orizzontale e una verticale, ai cui estremi ci sono concetti di estensione analitica o opposti, e 4 QUADRANTI che rappresentano 4 principali sotto-tipi. (per ogni concetto 4 spazi delle proprietà, property-space) Questi 4 spazi rappresentano 4 diversi aspetti di un fenomeno o 4 stadi della sua evoluzione, e sono in relazione: - Tra di loro - Con i concetti sugli assi che definiscono il quadrante - Con le dimensioni tracciate dagli assi; - Con i concetti spaziali, collocati al centro dei quadranti e che partecipano alla specificazione del loro significato. Ogni matrice di un concetto non ha una definizione immutabile, il vantaggio delle matrici è la cumulatività, garantendo un buon grado di comparazione. La coerenza interna consente ai concetti di viaggiare tra le matrici; significa che la costruzione della matrice soddisfa alcune condizioni: - Includere tutti i concetti rilevanti per la definizione - Consentire la descrizione dei fenomeni - Essere equilibrata, cioè i quadranti e i concetti periferici si collocano sullo stesso livello di astrazione. PARTY Il partito è un attore chiave dei regimi politici moderni, fa partecipare le masse e concorre con atri partiti per il potere. Il “partito moderno” è caratterizzato da un’organizzazione formale, un orientamento ideologico comune e la partecipazione ad elezioni competitive. Il partito politico trova le sue radici nella modernizzazione politica realizzatasi in Occidente, in particolare nell’età delle ideologie della Rivoluzione francese, si differenzia da altri elementi, es. movimento sociale (che non gode di rappresentanza alle elezioni). GLI ASSI. L’asse verticale della matrice riguarda l’origine dei partiti, contrapposizione fra partiti che nascono in Parlamento e partiti che si formano nella società, e rimanda a Maurice Duverger che ha proposto di classificare i partiti sulla base della loro origine; traccia una distinzione fra i partiti di origine interna, che si sviluppano dal gruppo parlamentare allargando l’organizzazione elettorale nella società, e i partiti di origine esterna, emergono al di fuori delle istituzioni parlamentari per ottenervi poi accesso. Quindi sono partiti provenienti dal basso (nati da forti spinte sociali) e dall’altro (per intenzione di un leader/partito). Quadrante in basso a destra (PARTECIPATION-CITIZEN) Descrive il partito digitale, in riferimento a una struttura bottom-up (dal basso verso l’altro) e decentralizzata, enfatizza la diretta partecipazione del cittadino nei processi decisionali e non dell’intera società come nei movimenti attivisti; le piattaforme digitali riportano il cittadino al centro della sfera politica e delle istituzioni democratiche con forme di rappresentanza democratica diretta. Quadrante in altro a destra (CHARISMA-PEOPLE) Qui sono rappresentati i platform Leader, leader politici personali e carismatici che sfruttano le piattaforme digitali per costruire efficaci macchine del consenso, si avrà il concetto di charisma e people, quest’ultimo inteso come comunità manipolata dai leader tramite l’illusione del sostegno della maggioranza (es. Matteo Salvini e Lega). IL PARTITO DIGITALE NEGLI USA Gli odierni partiti americani hanno un’organizzazione complessa ed integrata nel nuovo sistema digitale, riuscendo ad adeguarsi a questo sono diventati delle political machines 4.0, in grado di sfruttare la propria digitalità per conseguire e conservare il proprio potere politico. Questi partiti si sono adattati in modo differente all’ambito digitale, distinguiamo: - Il primo candidato digitale: è nel 2004 che si ha segno dell’evoluzione digitale grazie alla candidatura di Dean; passaggio cruciale dei modelli elettorali da un sistema capital-intensive (campagna elettorale attraverso pubblicità e tv) ad un sistema digital-intensive. Dean finanzia la campagna elettorale con una rete di micro-donatori a sostegno della propria candidatura e organizza la campagna con questi nuovi strumenti. - Partito Democratico di Obama: dopo Dean, Obama recluta società specializzate di raccolta fondi online, poi si sono aggiunti investimenti in nuovo personale che si occupasse delle attività digitali, dai quali sono derivate app per smartphone e nuove piattaforme come dashboard (permetteva al partito di avere feedback immediati e di costruire messaggi targettizzati); infine utilizzo di social media. - Trump e il tea party: oltre allo slogan, il Tea Party adotta 3 elementi fondamentali (chiamato Dean 3.0): 1. Strategia dei 50 stati, tutti possono essere conquistati, 2. organizzazione degli attivisti attraverso i nuovi canali digitali, 3. investimento nella raccolta dati e nell’analytics. Trump spende enorme quantità di denaro per la comunicazione social. - La bestia digitale: Obama nel 2012 smette di investire nel digitale, questo crea rischi derivanti l’obsolescenza digitale. Dopo il 2016 il PD investe su un nuovo sistema, data warehouse, che porta Biden alla vittoria, tutti i settori beneficiano dai sistemi digitali. In Europa gli strumenti digitali vengono utilizzati come risoluzione di conflitti, con strategia difensiva, il PD in Italia è arretrato sotto questo punto di vista. BUREAUCRACY Il termine burocrazia è stato coniato da Vincent De Gournay, che in una lettera proponeva di aggiungere una nuova forma di governo a quelle identificate da Aristotele (monarchia, aristocrazia, democrazia). Buro significa ufficio/scrivania e crazia rimanda al potere o al governo= forma di governo attraverso uffici e scrivanie. Burocrazia spesso assume un significato di inefficienza amministrativa, un organismo formale e conservatore, ma le critiche sono spesso rivolte al modo in cui essa è programmata. GLI ASSI. Asse orizzontale si riferisce alla variabilità dell’autorità burocratica: da un lato il potere monocratico (monarchie e moderne presidenze) e dall’altro il comando impersonale dello Stato (collective). In una prima fase i funzionari sono servitori dello stato, nelle democrazie di massa i funzionari diventano pubblici funzionari a servizio di strutture politiche. Asse verticale definisce le modalità di selezione dei burocrati attraverso due canali: il legame fiduciario e il criterio meritocratico, presenti spesso in forma mista. Quadrante in basso a sinistra (TRUST-PARTY) In questo quadrante troviamo il termine fiducia (TRUST) siccome la delega di determinate funzioni necessita di fiducia tra il capo che detiene il potere e coloro che sono chiamati ad esercitarlo, troviamo il termine Partito (PARTY), collegato al concetto di burocrazia di partito (nata in America, spoils system). In Italia la selezione avviene per concorso, ciò non impedisce che vengano controllate le posizioni amministrative (viene definito una disfunzione politica). Quadrante in alto a destra (LAW-ESTATE) Qui troviamo il quadrante opposto basato sulla legge (LAW) e sull’idealtipo di burocrazia weberiano che utilizza come metodo di reclutamento l’élite; nel rapporto ideale della burocrazia contemporanea troviamo il ceto burocratico (ESTATE), elemento fondamentale perché la burocrazia sia protetta da pressioni esterne e dalla corruzione. Quadrante in basso a destra (CONTRACT-CORPORATION) Questo quadrante descrive una burocrazia contrattuale, avremo contratto, una forma di linguaggio che crea obbligazioni a seconda delle esigenze e degli attori coinvolti. Nel rapporto contrattuale sarà fondamentale il concetto di corporazioni, attore sociale flessibile ma più influenzato da corruzioni, a seconda della natura della burocrazia che commissiona l’opera e delle aziende che devono metterlo in pratica. Quadrante in alto a sinistra (REFORM-PRESIDENT) Il quadrante è basato sulla riforma che rimanda alla capacità del sovrano di attuare richieste che gli vengono rivolte. In questo ultimo rapporto è essenziale il presidente, che dovrà essere capace di apportare nel corpo burocratico dei fattori di novità. - Le critiche della burocrazia hanno sottolineato che le carenze empiriche della razionalità formale della burocrazia portano inefficienza amministrativa. Dall’analisi della matrice emerge che la strategia attuale per superare lo stallo tra innovazione politica e conservatorismo burocratico, potrebbe essere la riforma dell’apparato amministrativo, caratteristica principale di una leadership trasformazionale. ELECTION Elezione diventa un sinonimo di votazione, anche la maggioranza (qualificata, relativa o assoluta) o l’unanimità su una proposta normativa rappresenta un caso di elezione. Elezione deriva dal latino “eligere” che significa selezionare; l’elettorato delega i candidati eletti a rappresentarlo nel processo elettorale. È possibile parlare anche di rappresentanza senza elezione, es. rappresentanza virtuale mediante la quale il parlamento inglese giustificava l’imposizione di tasse ai coloni americani. GLI ASSI Asse verticale considera chi vota in elezione democratica, ai due estremi del continuum vi sono citizen (elettorato individuale) e people (comunità di elettori). Asse orizzontale l’attenzione si sposta su chi è votato; i due concetti sono party (attore collettivo) e leadership (attore individuale), nei quadranti ci sono le possibilità di voto. Quadrante in alto a sinistra (IDEOLOGY-SOCIALIZATION) L’asse orizzontale riguarda la dinamica interna alla relazione clientelare: a sinistra c’è la relazione basata sul consenso mentre a destra lo scambio contrattuale. Gli elementi periferici sono le istituzioni centrali della regolamentazione sociale, quelli centrali sono il tipo di dinamica prevalente nel sistema politico. Quadrante in basso a sinistra (PATRONAGE-COMMUNITY) Il primo quadrante è quello della comunità tradizionale; il regno del Patronage (notabili) è inteso come rapporto di “protezione” offerta ai clienti in cambio di consensi, essi si comportano come protettori della comunità locale, monopolizzando le sedi decisionali centrali del potere politico, i clienti in cambio mostrano consenso. È un ambiente stabile e chiuso, con forti diseguaglianze di status, i legami sono totalizzanti e i ruoli fissi. I notabili hanno condizione privilegiata socio-economica e fanno valere il prestigio sociale, operano in modo paternalistico costruendo a proprio vantaggio rapporti di clientela. Quadrante in alto a sinistra (PARTY-SOCIALIZATION) Qui si avrà il clientelismo categoriale, con il partito con amministrazione centralizzata come istituzione centrale (party) che assume importanti funzioni di socializzazione (socialization) ed integrazione di realtà diverse, i sistemi di controllo del voto in cui si sviluppano in reti di scambio derivanti da una gestione neopatrimoniale della cosa pubblica. Quadrante in alto a destra (LOBBYING-CORPORATION) Rappresenta una fase politica successiva a quelle della political machine, qui ci sono i gruppi di interessi organizzati (corporation) e la loro azione diretta di lobbying sui centri decisionali. È una situazione che deriva dall’indebolimento della politica, le reti clientelari si trasformano in alleanze che danno vita a forme di scambio politico tra Stato e gruppi di interesse, lo scambio si assesta su base contrattuale. Quadrante in basso a destra (CORRUPTION-MARKET) Qui si completa il percorso di economicizzazione politica, (teoria economica della democrazia) dove gli individui stipulano contratti in libera scelta, privi di elementi normativi, data anche l’assenza di riferimenti collettivi che costituiscono rapporti stabili, gli scambi avvengono coinvolgendo due soggetti con transazioni specifiche, questo porta a conseguenze come la corruzione (lato oscuro del clientelismo). Il clientelismo entra in crisi con il crollo delle identità politiche collettive. GOVERNMENT il concetto di governo si riferisce al funzionamento del ramo esecutivo, l’emergere e il consolidamento del governo segue il processo di affermazione dello Stato moderno. Per governo s’intende un organo dalle relazioni variabili con le altre istituzioni dello Stato; la natura degli esecutivi varia molto e dipende da una serie di fattori, uno dei quali il ruolo del primo ministro, se esso assume autonomia di azione rispetto ai partiti o se assume compiti di coordinamento tra i ministri. In un sistema più ampio, governo ha il significato di sistema politico, riferendosi agli attori che si rivolgono all’allocazione di valori per una società e il sistema di relazioni che tra essi si sviluppa. GLI ASSI L’asse verticale rappresenta la competizione per il governo fra partiti e presidenti, due attori principali in lotta per il potere, ed incarnano due diversi principi di autorità, monocratico o collegiale, e differiscono anche per principio di legittimazione: diretta e personale nel caso dei presidenti, indiretta e collettiva per i partiti. Essi sono costretti a collaborare per portare l’equilibrio. L’asse orizzontale, con la contrapposizione tra legislatura e civile society si riferisce al tipo di legittimità del governo, che può derivare dal parlamento (parlamentalismo) o dalla società. Ci sono 2 quadranti riguardanti il parlamentalismo e 2 di presidenzialismo. Quadrante in basso a destra (POLICY-MAJORITY) Questo quadrante rappresenta il party government (partito di governo), l’idealtipo detto Westminster si realizza prima in Inghilterra, ha una difficile realizzazione, rappresentato dai concetti maggioranza (majority) e politica (policy) e che necessita elezioni con maggioritario semplice, bipartitismo e partiti fortemente disciplinati, condizioni che permetteranno un funzionamento chiaro e lineare di entrambi i poteri (esecutivo e legislativo). Quadrante in basso a sinistra (CONSENSUS-REPRESENTATION) Qui viene rappresentata la democrazia consensuale (modello olandese con ampie coalizioni partitiche), basato su consenso (consensus) e rappresentazione (rappresentation), dunque sulla politica del compromesso. Quadrante in alto a destra (AGENDA-COALITION) Qui si descrive il classico sistema statunitense di separazione dei poteri, il presidenzialismo, che pone il leader al centro della scena politica. Qui il presidente gode di un autonomo circuito di consenso elettorale e del potere di primo ministro e presidente della repubblica, con un mandato fisso e indipendente, sarà rappresentato dai concetti agenda (inteso come agenda governativa) e coalition (coalizione). Il termine agenda si riferisce alle indicazioni che il presidente si occupa di dare agli altri membri dell’istituzione, basandosi sui temi principali delle sue modalità di governo. Quadrante In alto a sinistra (CHARISMA-DECISION) Qui troveremo la presidenza imperiale (ex blocco sovietico), in cui il presidente stabilisce una relazione diretta con i cittadini e una leadership sui processi decisionali con una tendenza a varcare i confini istituzionali; dunque, avremo i concetti charisma (carisma) e decision (decisione) in una tendenza al populismo. - La crisi dei partiti degli ultimi anni è dovuta ai cambiamenti della società, non più divisa in classi, ma sempre più individualizzata (Bauman-società liquida) incapace di aggregarsi, quindi sempre più difficile da rappresentare e governare. AGENDA Agenda si riferisce in generale ad una lista di cose da fare, quando la si colloca in contesto politico può essere definita come “l’accordo su cosa essere in disaccordo”. La formazione dell’agenda consiste nel processo di specificare l’insieme delle alternative ipotizzabili. Definizione funzionale: aggregazione di interessi generici e articolazione di quesiti come problemi (issues) da trattare in discussioni pubbliche. GLI ASSI Sull’asse verticale individuiamo la natura dell’agenda, meno complessa (OPINION) sono interessi in genere espressi e formulati, più complessa (POLICY) derivano da un processo di definizione, razionalizzazione e soprattutto ricerca. La natura dell’agenda è il modo in cui le opinioni vengono trasformate in istanze più articolate e formalizzate, fino a diventare politiche pubbliche. Sull’asse orizzontale troviamo due principali soggetti della costruzione di un’agenda (MEDIA-PARTY) e chi fra i due ha più influenza nel suo processo di definizione. Con la crescita delle comunicazioni di massa l’agenda è influenzata dal modo in cui prima giornali e tv, ora social media ampliano o restringono l’importanza mediatica di determinate problematiche. Quadrante in basso a destra (ELITE-MARKET) Qui c’è il modello di governo laissez-faire, così definito perché contiene elementi di autogoverno, orientato al mercato con un ruolo delle élite come manager Collegata alla nozione di consenso, inteso come approvazione nei confronti dell’operato quotidiano delle istituzioni di governo. La presenza dei sondaggi quotidiani ha permesso di giudicare l’operato dei decisori pubblici, diviene il mezzo in grado di condizionare, fino a stravolgere, la relazione tra le nozioni di autorità e consenso. Quadrante in alto a sinistra (POLICY-DECISION) Qui ci si riferisce ai sondaggi d’opinione nei quali i cittadini, esprimendo le loro preferenze, influenzano le fasi del policy cycle (ciclo politico), vi saranno i concetti di politiche (policy) e decisione (decision) attuate in base ai sondaggi. Il costante scrutinio delle decisioni dei cittadini ha permesso di poter testare continuamente il grado di approvazione riguardo i propri progetti di policy ancora prima della loro formulazione nelle sedi istituzionali. POLLING 2 La nascita dei sondaggi è collocata nel 1936, la parola inglese “poll” riflette la connessione con il meccanismo elettorale e il valore dei seggi. I sostantivi europei per sondaggi di opinione derivano dalla parola “sondare” per analizzare sotto la superficie di ciò che non è immediatamente visibile. Il termine definisce una tecnica per far emergere pensieri ed opinioni, si aggiunge il valore scientifico, basato sull’applicazione del principio di rappresentatività statistica dell’opinione pubblica. GLI ASSI L’asse orizzontale rappresenta la tensione alla base del concetto di opinione pubblica, i sondaggi presuppongono un corpo unico fortemente individualizzato del pubblico, la rilevazione si fonda sul principio della misurazione che impone sotto- gruppi. Se i sondaggi presuppongono la divisione del pubblico, il loro metodo si fonda sulla scomposizione e ricomposizione di classi, i metodi di campionamento formano categorie classificate che creano periodi di opinioni. L’asse verticale descrive il processo di istituzionalizzazione dell’uso dei sondaggi di opinione, dal mercato al governo. In primo luogo, l’unificazione e il conseguente ampliamento del mercato avevano indebolito il rapporto fra produttore e consumatore, rendendo necessario elaborare nuove strategie per ripristinare questo contatto. In secondo luogo, l’allargamento del pubblico aveva moltiplicato bisogni da soddisfare, e di conseguenza, del numero dei produttori, accrescendo la concorrenza. I sondaggi si sono imposti come strumento efficace per perseguire l’obiettivo di trasformare mercato di massa in mercato orientato al consumatore. Quadrante in basso a destra (INDIVIDUAL-OPINION) Qui sono rappresentati i sondaggi di opinione (opinion) nel contesto della nascita delle democrazie di massa, dove il popolo prende forma come un corpo unico, per questo si troverà il concetto di individuo (individual), in quanto l’opinione pubblica diventa attore politico con caratteristiche come: Universalità: il pubblico sono i cittadini, rappresentati attraverso un campione scelto con campionamento probabilistico (in modo casuale). Inclusività: l’opinione pubblica nega le differenze, tutte le opinioni sono uguali. Razionalità individualistica: gli individui sono razionali per definire il proprio interesse e utilizzano le informazioni raccolte per valutare la convenienza delle loro scelte in funzione di un interesse. Misurabilità: i sondaggi consentono di quantificare un oggetto altrimenti inafferrabile. Credibilità: i sondaggi danno forza pubblica alla nozione di opinione pubblica grazie alla credibilità e al valore simbolico dei numeri. Quadrante in basso a sinistra (PARTY-POLICY) Qui i partiti (party) sostituiscono gli individui nell’area sondocratica proponendo programmi, politiche (policy) che i partiti si impegnano a mettere in pratica una volta vinte le elezioni. Quadrante in alto a sinistra (PRESIDENT-AGENDA) Qui si rappresentano i sondaggi presidenziali (president) con la creazione di strutture dedicate alle operazioni della pubblica amministrazione, volta a facilitare il processo di definizione delle politiche attraverso l’identificazione di gruppi di probabili beneficiari e valutare l’efficienza del processo di attuazione dell’agenda. Il consenso dei sondaggi ha un lato oscuro, che si manifesta in 2 rischi: - il pericolo che la responsività dell’azione di governo tenda a rivolgere alla maggioranza, come alibi per ignorare altre forme di espressione d’opinione. - la propensione della leadership a farsi seguire dall’opinione pubblica può manifestare la debolezza del governo. Quadrante in alto a destra (LEADERSHIP-CHARISMA) Qui si descrive il rapporto tra leader e opinione pubblica nella cosiddetta “democrazia del pubblico” basato sulla personalizzazione della politica e la campagna permanente. Il declino dei partiti crea un vuoto, che spinge verso una politica centrata sul leader, dove i sondaggi d’opinione sono lo strumento principale su cui si basa la comunicazione tra leader e cittadini. Dall’altro, la campagna permanente definisce la continuità di questa relazione. Il successo di questa strategia è l’implicita assunzione personale di responsabilità da parte de leader di fronte al popolo, tuttavia, la principale conseguenza della loro sovraesposizione. La leadership populistica costruisce più facilmente e velocemente il consenso elettorale, ma ha maggior difficoltà a gestire il ruolo istituzionale, che implica decisioni orientate, che favoriscono alcune categorie rispetto ad altre. DEMOCRACY La definizione minima di democrazia è legata alla presenza di un numero definitivo di elementi politico-istituzionali, che sono: - Suffragio universale - Elezioni libere e corrette - Più di un partito - Libere fonti di informazione. Al venir meno anche di uno solo di questi aspetti, non si è più in una democrazia. La democrazia diretta coincide con la democrazia degli antichi, dove i cittadini prendevano parte alle decisioni che riguardassero la polis. La democrazia rappresentativa non comporta una partecipazione diretta dei cittadini, che sono impegnati nella scelta dei rappresentanti attraverso il voto, delegando il potere decisionale; “democrazia virtuale” è legato al percorso di espansione dei diritti dei cittadini attraverso le nuove tecnologie. Anche l’uso degli open data, hanno permesso ai cittadini di consultare autonomamente l’andamento di lezioni e la situazione politica contemporanea. GLI ASSI L’asse orizzontale fa riferimento al fatto che nessuna libertà può essere riconosciuta senza una reale garanzia di uguaglianza e corrispondente libertà per tutti. Nell’asse verticale vi è la contrapposizione tra Stato, inteso come sistema di governo incentrato e caratterizzato da procedure neutrali e competizione tra le élite, e società civile, a cui si collega l’intento di redistribuire in maniera più diffusa il potere all’interno della società civile. Quadrante in alto a destra (LIBERALISM-RULES) Qui si presenta il modello di democrazia liberale, tramite i concetti liberalism (liberalismo) in risposta alla necessità di garantire la libertà a tutti, e rules (regole) intese come norme generali ed astratte valide per tutti. Nelle democrazie moderne tali funzioni sono svolte principalmente dalla Costituzione, che garantisce le libertà fondamentali degli individui e definisce i limiti dell’azione governativa. GLI ASSI L’asse verticale indica il grado di istituzionalizzazione della comunità, qualificato in base alla tipologia dei rituali eseguiti; le comunità vanno da un minimo ad un massimo grado di istituzionalizzazione, con questo termine intendiamo il processo di creazione di norme e valori che agiscono su coloro che le hanno create. secondo Durkheim, il rituale rappresenta un elemento fondante di ogni comunità, es. religioni totemiche. Sull’asse orizzontale viene invece descritta la vicinanza/lontananza dallo Stato: alcune comunità sono più autonome dallo stato di altre, tuttavia, il concetto di comunità non è così distante dall’ambito delle attività statuali, gli stessi Stati diventano, in alcune circostanze, membri di comunità politiche. Quadrante in alto a destra (RELIGION-RULES) Qui sono rappresentate le comunità religiose sono una delle più antiche espressioni di vita comunitaria, e quindi religion (religione) associate all’adozione di regole (rules). La vita monastica si fonda sull’amore fraterno e sulla reciproca solidarietà ma anche sul rispetto di regole che rafforzano la dimensione comunitaria, e si fonda su due fasi di creazione: 1) FASE DISTRUTTIVA: il carisma del fondatore si manifesta nella distruzione dei legami della società; 2) FASE COSTRUTTIVA/FONDATIVA: si basa sulla costruzione di un senso identitario, il risultato è la nascita di una nuova comunità. Quadrante in alto a sinistra (GOVERNMENT-WELFARE) Sono rappresentate le Organizzazioni Internazionali (OI) che hanno lo scopo di gestire collettivamente alcune problematiche di carattere transnazionale, organizzazioni tra governi che presentano sia tratti comunitari che associativi in un funzionamento stabilito nel trattato istituito come Welfare. Quadrante in basso a sinistra (POLICY-TRUST) Sono rappresentate le policy communities: modalità secondo cui vengono prodotte e definite le pratiche politiche (policy) in base ad una collettività più o meno unificata di valori, norme, consuetudini ed interessi stabili, su cui è possibile porre fiducia. Quadrante in basso a destra (MEDIA-OPINION) Le nuove tecnologie e i nuovi media trasformano le interazioni sociali creando un nuovo tipo di comunità VIRTUALE: i nuovi gruppi formati online si conoscono in rete, hanno status sociali e residenze diverse, il criterio di aggregazioni sono condivisione di interessi o opinioni. Tra i componenti di gruppi online si creano legami deboli, basati su scambi di info, senza componente emotiva, con il trascorrere del tempo si formano legami forti, caratterizzati da senso di appartenenza e identità collettiva. Le nuove tecnologie permettono di essere sempre connessi e presenti nella comunità. PARTECIPATION La partecipazione politica rappresenta la via attraverso la quale individui e pubblico esprimono i loro punti di vista. L’intreccio tra democrazia e partecipazione politica è strettissimo, la definizione di quest’ultima sono due: 1) lettura ristretta tende a limitare la partecipazione politica ad alcuni tipi di azione, in particolare quelle volte a influenzare le decisioni, il policy- making, l’azione di governo; 2) partecipazione più ampia e considera una serie di attività legate alla vita politica mirate al coinvolgimento del soggetto. Emergono 4 macro prospettive: 1) intensità alla partecipazione, quanto si partecipa; 2) forme di partecipazione, che dipende da diversi fattori, es. status socio- economico; 3) selettività, chi partecipa; 4) motivazioni della partecipazione, perché si partecipa. GLI ASSI Assi orizzontali e verticali rappresentano il passaggio dall’individuale al collettivo e dal sociale all’istituzionale. L’asse orizzontale vede ad un estremo il singolo individuo, titolare di diritti, mezzi e risorse personali, portatore di appartenenza e identità, all’altro estremo si hanno aggregati organizzati che agiscono collettivamente. Man mano che ci si sposta cambiano le risorse finanziarie, conoscitive, organizzative, ma cambia anche la posizione strategica nella società civile o nelle istituzioni, la quale consente di avere maggiore o minore accesso ad info e ai canali di partecipazione. L’asse verticale rappresenta il legame fra società civili e le istituzioni; la società è il luogo in cui nascono conflitti economici e sociali, questo collegamento è reso possibile dal superamento di 4 soglie istituzionali (ROKKAN): legittimazione, incorporazione, rappresentanza, potere esecutivo. Quadrante in alto a sinistra (CITIZEN-ELECTION) È rappresentata la partecipazione elettorale; il voto rappresenta la modalità più classica e diffusa a disposizione del cittadino per esprimere preferenze politiche, attraverso le elezioni. Il non voto è interpretato come forma di apatia, protesta e partecipazione indiretta. Il tasso di partecipazione è considerato indicatore di stato di salute delle democrazie. Quadrante in alto a destra (ELITE-COALITION) Si riferisce alla partecipazione all’interno della sfera istituzionale del sistema politico. Partiti, sindacati e gruppi di pressione, fanno da controllori per la maggior parte delle risorse istituzionali e competono tra loro attraverso la formazione di coalizioni, finalizzate al mantenimento della loro posizione privilegiata nelle dinamiche partecipative. In questo quadrante riscontriamo la tendenza da parte di sindacati a privilegiare gli interessi di una élite. Quadrante in basso a sinistra (MEDIA-OPINION) I mass media sono il canale principale attraverso il quale le opinioni possono essere espresse, ma allo stesso tempo possono essere da questi influenzati. La partecipazione digitale non si limita solo a dibattiti politici, ma si estende anche a forme decisionali ed elettorali. Quadrante in basso a destra (MOVEMENT-CONFLICT) Qui si colloca il coinvolgimento politico intenso, poiché la partecipazione avviene su questioni e temi anche molto conflittuali. Tale coinvolgimento si realizza attraverso forme radicali di mobilitazione di massa, i movimenti sociali. la partecipazione movimentistica e quella digitale si combinano, sino a diventare esempi di una partecipazione politica attraverso “nuovi” movimenti sociali. - La parte superiore della matrice delinea la partecipazione più convenzionale (elettorale attraverso partiti o gruppi di pressione), mentre la parte inferiore rappresenta le forme meno convenzionali, più conflittuali (attraverso i movimenti) o più nuove (con i media digitali) della partecipazione politica. COURT Il concetto di corte si riferisce alla contraddizione tra la priorità della decisione politica e i limiti posti dal giudiziario sull’attività di governo. Nei secoli, il ruolo delle corti si è modificato assumendo posizione centrale nell’area politica, intensificata a partire dagli anni ’80 grazie al moltiplicarsi di decisioni politicamente rilevanti adottati dalle corti alle spese di governi e parlamenti (giudiziarizzazione della politica). GLI ASSI L’asse verticale fa riferimento al diverso livello di autonomia delle corti nel definire regole nell’area politica, nel primo caso la corte si riferisce ad un corpo di regole in ambiente normativo precostituito (RULES) che informa e limita la loro azione, nel secondo caso quest’ultima si manifesta in maniera più evidente (POLICY). Si rappresenta la sovranità transnazionale, gli Stati non sono più in grado di esercitare un controllo efficace su un numero di attività in crescita; con il termine Mercato e Capitalismo ci si riferisce alla dimensione socio-culturale della globalizzazione, capace di diffondere idee e fenomeni creando movimenti globali di protesta e di opinione. - Il mercato globale e le norme internazionali sui diritti umani sembrano essere in grado di limitare il ruolo dello Stato. IMPERIALISM La parola imperialismo nasce a metà del diciannovesimo secolo, dal 1900 assume una connotazione negativa associata al periodo dell’espansionismo coloniale europeo. Il termine connota una forma di dominio da parte di uno Stato, un popolo o una comunità su altri popoli, per via diretta (attraverso lo strumento militare), e per via indiretta (attraverso mezzi di natura economica). GLI ASSI L’asse verticale avrà bureaucracy (burocrazia) in cui prevale l’uso razionale di strumenti amministrativi ed i dominanti si sentono responsabili della protezione dei popoli considerati inferiori; e racism (razzismo) con forza e violenza estrema ed in cui il dominato è disumanizzato. L’asse orizzontale è l’asse delle motivazioni: da un lato ragioni di mercato che rappresentano l’interesse di soggetti che godono di accesso e influenza sul processo decisionale; dall’altro motivazioni ideologiche, l’espansione è compiuta in quanto il dominatore pretende di essere portatore di valori e identità universale da affermare sugli altri. Quadrante in alto a sinistra (COLONIALISM-ELITE) Qui è rappresentato il colonialismo europeo che implica la conquista di territori attraverso l’uso della forza militare, causando spesso numeri elevati di vittime, attraverso lo strumento del razzismo. Esistono differenze fra i colonialismi europei, ma tutti caratterizzati dall’uso della violenza; alcuni studiosi vedevano nell’economia la causa prima del colonialismo, in particolare, sono le élite al potere nei vari paesi europei a spingere verso la conquista. Quadrante in basso a sinistra (CAPITALISM-OLIGARCHY) Qui è rappresentato l’imperialismo economico-culturale elemento centrale è la motivazione economica al dominio, il modello capitalistico, in cui c’è un uso limitato della violenza fisica e la preferenza al controllo basato sull’uso della burocrazia. Tali azioni sono spinte da ragioni economiche, le protagoniste di questa forma di dominio sono le oligarchie economiche-politiche, gruppi di poteri transnazionali, formati da dirigenti politici sia dei paesi centrali che periferici. Quadrante in basso a destra (MARXISM-CLASS) Le organizzazioni comuniste sono state spesso protagoniste di lotte di liberazione dalla dominazione coloniale in tutto il Terzo Mondo; tuttavia, l’ideologia del marxismo, che pretende di essere universale come il capitalismo, rientra nella categoria dell’imperialismo. Qui ritroviamo anche il concetto di classe intesa come classe proletaria. Quadrante in alto a destra (TOTALITARISM-NATION) L’imperialismo continentale (cit. Arendt) è caratterizzata da un elevato grado di violenza, in quanto lo strumento utilizzato è il razzismo, e le motivazioni dell’espansione sono di natura ideologica. Un esempio sono le conquiste della Germania nazista; a differenza del marxismo, il totalitarismo è una forza rivoluzionaria che individua una Nazione, e non una Classe, come dominante e destinata a sottomettere gli altri popoli inferiori.
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