Concetti fondamentali, Sbobinature di Relazioni Internazionali

Scarica Concetti fondamentali e più Sbobinature in PDF di Relazioni Internazionali solo su Docsity! POLITICA ESTERA Modelli decisionali: 1. Modello razionale -> realisti -> gli stati sono attori unitari standard 2. Modello burocratico -> liberali -> la decisione proviene dal processo di bargaining 3. Modello organizzativo -> liberali -> procedure operative standard 4. Modello pluralista -> liberali -> i gruppi di interesse mobilitano i mass media per influenzare le scelte 5. Modello pluralista -> marxisti -> le decisioni si basano sugli interessi della classe dominante 6. Modello costruttivista -> il processo decisionale si basa su idee diffuse alla quale partecipano una pluralità di attori POLITICA ECONOMICA INTERNAZIONALE 1. Prospettiva statalista -> mercantilismo -> l’economia deve essere subordinata agli interessi politici dello stato e alla sua sicurezza e per incrementare il potere è necessario aumentare la ricchezza 2. Prospettiva liberale -> liberalismo economico -> mira a una gestione ottimale delle risorse che porti a efficienza produttiva, crescita dell’economia e massimizzazione della ricchezza individuale. Importanti sono le leggi economiche, come la mano invisibile di Smith, che gli individui devono seguire per raggiungere la propria ricchezza che poi avrà conseguenze positive anche per il benessere collettivo 3. Prospettiva radicale -> marxismo -> analizza i rapporti conflittuali tra le classi basati su una lotta di classe, importante è il concetto di sottosviluppo, cioè una fase dello sviluppo che si è manifestato dei paesi del Terzo Mondo, sfruttati e dipendenti dai paesi capitalistici 4. Prospettiva costruttivista -> costruttivismo -> si danno interpretazioni diverse alla realtà internazionale sulla base di proprie idee e interessi Globalizzazione economica = interconnessione tra i mercati globali che possono così comunicare tra di loro, l’economia prevale su stato e società. È una teoria di stampo neoliberista che sostiene che il rapporto tradizionale tra capitale, stato e società si sta rompendo perché il capitale è diventato aterritoriale, più libero e svincolato dall’economia reale e lo stato ha ridotto i propri margini di operatività. La globalizzazione viene analizzata tramite una tesi globalista e una tesi scettica: 1. Tesi globalista -> riconosce la globalizzazione come processo nuovo che porta dei cambiamenti nuovi nel sistema internazionale. Sostenitori di questa teoria sono Susan Strange, che sostiene il declino dell’autorità statale a causa dello sviluppo tecnologico e finanziario che hanno contribuito a dare maggiore potere all’economia, e Rodrik che sostiene la teoria dell’iperglobalizzazione, che riguarda una liberalizzazione dei flussi di capitale su scala mondiale che porta a una maggiore apertura dei commerci. 2. Tesi scettica -> la globalizzazione non è un fattore nuovo, ma essendoci sempre stata non porta a nulla di nuovo, per cui oggi lo stato continua ad avere molti poteri. È sostenuta da Garret ed egli distingue gli effetti che la globalizzazione porta nel breve periodo, ovvero genera disuguaglianza, mentre nel lungo periodo porta a benefici sulla società grazie alla stabilità sociale e al sostegno della società al mercato. SICUREZZA La sicuritization riguarda questioni minacciose sulla base degli interessi del decisore e quindi dipendono dalla volontà di colui che ha potere politico e sociale. La globalizzazione cambia il modo con cui gli stati generano delle politiche di sicurezza. I liberali sostengono che sia importante proteggere la sicurezza degli individui da eventi come carestie, disastri naturali, malattie, che rappresentano elementi di pericolo per la loro sicurezza. Mentre i realisti ritengono che sia necessario tutelare i cittadini da attori esterni allo stato. Importante è il concetto di rischio, inteso come la capacità di affrontare situazioni di cambiamento. Root parla di rischio politico/economico, inteso come la probabilità che si verifichi un evento politico con delle conseguenze sugli investitori esteri, e di rischio sociale/politico, che deriva dai cambiamenti economici in una società e dalle politiche governative. La strategia è uno strumento del potere militare e di politica estera che si collega alla guerra, mentre la politica utilizza la diplomazia, quindi strategia e diplomazia sono connesse in quanto sono strumenti utili per tutelare la sicurezza. Per quanto riguarda le strategie per la gestione dei conflitti: 1. i realisti analizzano la gestione dei conflitti, intesa come capacità di controllare, mitigare e gestire i conflitti e gli stati sono considerati gli attori principali per la risoluzione dei conflitti, di cui uno strumento importante è la negoziazione; 2. i liberali affrontano la risoluzione dei conflitti, secondo cui bisogna trovare una soluzione al conflitto che tuteli l’interesse di tutte le parti e visto che i conflitti nascono perché non vengono rispettati i diritti fondamentali dell’uomo, per avere pace è necessario che vengano rispettati; 3. i marxisti si occupano della trasformazione del conflitto, cioè i conflitti sorgono perché la struttura del sistema si basa su una violenza strutturale, cioè nega i bisogni primari dell’uomo e comporta ingiustizia, discriminazione e sviluppo ineguale, quindi per risolvere i conflitti è necessario cambiare la struttura delle relazioni; 4. i costruttivisti parlano di ripensamento del conflitto, ritenendo che le élite al potere modificano l’idea di guerra, rendendola un concetto concepibile, giusto e legittimo. L’onu svolge un compito importante riguardo alla sicurezza, perché si occupa di compiere operazioni di pace, sulla base di operazioni di disarmo, smobilitazione e reintregrazione dei gruppi armati nella società civile. Un pericolo per la sicurezza internazionale è infatti rappresentata dal terrorismo. GLOBALIZZAZIONE Il fenomeno di globalizzazione determina degli impatti sul piano sociale, politico ed economico. La globalizzazione economica riguarda una interrelazione dei mercati globali che in tal modo possono dialogare e quindi una intensificazione degli scambi economici-commerciali basata su interdipendenza economica. Scholte ritiene che la globalizzazione riguardi una connessione transplanetaria tra le persone, mentre Held evidenzia la maggiore intensità, estensione, velocità e profondità di interazione sociale. Vengono date varie interpretazioni alla globalizzazione: 1. i liberali ritengono che sia un fenomeno nuovo visto positivamente perché porta maggiore prosperità agli individui, alle imprese e alle famiglie, e ritengono che la globalizzazione