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CONCORSI PUBBLICI ASSISTENTE E COLLABORATORE AMMINISTRATIVO ASL, Dispense di Diritto

Dispensa di diritto amministrativo e legislazione sanitaria utile per la preparazione concorsi ASL (collaboratore e assistente amministrativo). Permette una preparazione completa in 20 giorni di studio intenso e garantisce il risultato. Per info e chiarimenti o per supporto nella preparazione del concorso potete scrivere a e-concorsi@libero.it In bocca al lupo e buono studio!

Tipologia: Dispense

2020/2021

In vendita dal 04/11/2021

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Scarica CONCORSI PUBBLICI ASSISTENTE E COLLABORATORE AMMINISTRATIVO ASL e più Dispense in PDF di Diritto solo su Docsity! 1 DIRITTO AMMINISTRATIVO è una branca del diritto pubblico interno (deriva dalla volontà dello Stato), comune (si riferisce ai soggetti che fanno parte dell'ordinamento), autonomo (si giova di propri principi e regole) e ad oggetto variabile. E’ una disciplina giuridica che concerne l’organizzazione e l’attività della P.A., nonché i rapporti tra P.A. e altri soggetti dell'ordinamento, sia quando agisce con poteri autoritativi, sia quando usa strumenti e forme del diritto privato. Per P.A. si intende: in senso soggettivo la sede dell'attività amministrativa, ovvero il soggetto che quell’attività svolge, in senso oggettivo la funzione amministrativa, quale cura concreta degli interessi pubblici. La funzione amministrativa si realizza mediante gli atti amministrativi che realizzano nel concreto i fini pubblici individuati dal potere politico nell'esercizio della funzione politica. Ne discende l’insindacabilità degli atti politici in sede giurisdizionale in quanto liberi nel fine e al contrario sono sottoponibile al vaglio del giudice ‘amministrativo gli atti amministrativi, anche laddove discrezionali, in quanto vincolati ai fini assegnati alla PA e idoneia ledere gli interessi dei destinatari. Vi rientrano altresì gli atti di alta amministrazione ovvero quegli atti amministrativi che raccordano le due funzioni in esame ad es. la nomina di alti funzionari dello stato. FONTI DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO sono fonti secondarie, atti soggettivamente amministrativi (provenienti da una PA) e sostanzialmente normativi (aventi la forza giuridica di innovare l’ordinamento). Sono subordinate alle norme di grado primario e pertanto non possono contenere sanzioni penali, derogare al principio di irretroattività, derogare né contrastare norme costituzionali, fonti primarie salvo delegificazione con cui si delega il potere esecutivo a disporre norme in una determinata materia con provvedimenti aventi forza di legge e tra questi: > I REGOLAMENTI, atti formalmente amministrativi (emanati da organi dal potere esecutivo) ed aventi forza normativa (contenenti norme idonee ad innovare l'ordinamento giuridico con i caratteri di generalità ed astrattezza). Fondamento della potestà regolamentare è la legge in quanto gli organi ‘amministrativi possono emanare regolamenti solo quando la legge attribuisca loro tale potere. Si distinguono a seconda dei soggetti pubblici che li emanano in Statali: emanati dagli organi dello Stato, ulteriormente classificabili in governativi se deliberati dal Governo ai sensi della L 400/88, ministeriali se emanati da singoli componenti del governo o non governativi se emanati da autorità amministrative come il Prefetto; non Statali: emanati dagli enti territoriali, quali regioni, province o comuni. A seconda dell'ambito di applicazione si distinguono in Regolamenti esterni, espressione del potere di supremazia che l’esecutivo dispone verso tutti i cittadini (fonti del diritto) ed interni: regolano l’organizzazione interna di un organo o di un ente (non sono fonti del diritto). A seconda del contenuto vi sono regolamenti di esecuzione per disciplinare una materia con norme di dettaglio, di attuazione ed integrazione, indipendenti, di organizzazione, delegati o autorizzati e di riordino. I regolamenti sono impugnabili innanzi al T.A.R. ma non occorre impugnare l’atto emanato dalla P.A. in esecuzione del regolamento se vada a ledere la propria sfera giuridica. > LE ORDINANZE sono quegli atti che creano obblighi o divieti ed impongono ordini. Sono previste dalla legge per casi ordinari, per casi eccezionali di particolare gravità e le ordinanze di necessità o libere, emanate per far fronte a situazioni di urgente necessità. Le ordinanze di necessità sono atipiche in quanto l'autorità amministrativa ha ampia discrezionalità circa il contenuto, presuppongono il pericolo di danno grave e indifferibilità dell'intervento urgente, sono straordinarie ed hanno efficacia limitata nel tempo, trovano fondamento nella legge, devono essere adeguate e pubblicizzate. > GLI STATUTI DEGLI ENTI PUBBLICI atto normativo avente come oggetto l’organizzazione dell'ente e le linee fondamentali della sua attività espressione dell'autonomia statutaria. Gli statuti delle Regioni ordinarie sono leggi regionali rinforzate, approvate con un procedimento rinforzato (due deliberazioni a distanza di due mesi), gli statuti delle regioni speciali sono rivestiti della forma della legge costituzionale adottata dal Parlamento. > TESTI UNICI E CODICI sono atti che raccolgono e coordinano disposizioni, originariamente comprese in atti diversi per semplificare il quadro normativo. | testi unici possono essere normativi se modificano o abrogano le disposizioni legislative esistenti oppure compilativi se si limitano a raccogliere in un unico atto le norme già esistenti, lasciando immutata la legislazione vigente. Nell’intento di fornire un riassetto di interi settori legislativi sono stati emanati il Codice dei contratti pubblici, il Codice in materia di protezione dei dati personali. > NORME INTERNE DELLA P.A. sono relative al funzionamento dei loro uffici o alle modalità di svolgimento delle loro attività ed hanno come destinatari coloro che fanno parte di una determinata amministrazione (ordini, istruzioni, regolamenti). Trovano fondamento nel potere di autorganizzazione e di supremazia della PA. Le norme interne non sono fonti del diritto, non possono essere in contrasto con la legge, regolamenti o ordinanze, la violazione può dar luogo al vizio di eccesso di potere e l'inosservanza da parte di funzionari o impiegati della P.A. può dar luogo a responsabilità sia civile che penale. Possono essere emanate attraverso regolamenti, ordini (emanati da autorità gerarchicamente superiore), istruzioni o circolari con funzione organizzativa, interpretativa, di cortesia, informativa, normativa, > CONSUETUDINE è fonte del diritto non scritta e consiste nella ripetizione di un comportamento da parte di una generalità di persone (Cd diurnitas o usus), con la convinzione della giuridica necessità di esso (cd opinio iuris ac necessitatis), mentre la PRASSI amministrativa è un comportamento costante nell'esercizio di un potere in difetto della convinzione della sua obbligatorietà (non costituisce fonte del diritto e la sua inosservanza può essere sintomo di eccesso di potere). 2. SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE, situazione di interesse tutelata dall'ordinamento giuridico attribuite da norme giuridiche costituenti il rapporto giuridico in virtù della quale i soggetti possono assumere posizioni attive o di vantaggio quando attribuiscono posizione favorevole (diritto soggettivo, interesse legittimo, potestà) o passive quando attribuiscono posizione sfavorevole (obbligo, dovere, onere e soggezione). - DIRITTO SOGGETTIVO posizione giuridica di vantaggio che l'ordinamento giuridico conferisce ad un soggetto riconoscendogli utilità in ordine ad un bene nonché la tutela degli interessi inerenti al bene. Nelle controversie con la P.A. chi è in possesso di diritto soggettivo è tenuto ad adire al giudice ordinario salvo sia rientrante nella giurisdizione esclusiva del GA, mentre chi è in possesso di un interesse legittimo può ricorrere solo al giudice amministrativo. | diritti soggettivi perfetti sono liberamente esercitabili dal soggetto e non condizionato da alcun intervento della P.A., sui quali la P.A. non può incidere comprimendoli od estinguendoli con un proprio provvedimento, mentre i diritti soggettivi condizionati sono quelli il cui esercizio è sottoposto ad una condizione sospensiva subordinato ad un provvedimento amministrativo permissivo es diritto di guidare (diritti in attesa di espansione) o risolutiva su cui la PA può incidere sfavorevolmente es. diritto di proprietà che può essere limitato o soppresso con atto quale occupazione, requisizione ed espropriazione (diritti suscettibili di affievolimento). - INTERESSI LEGITTIMI situazione giuridica soggettiva di vantaggio riservata ad un soggetto in relazione ad un bene della vita oggetto di un provvedimento amministrativo conferente la pretesa alla legittimità dell’attività amministrativa. Prevede due caratteri: 1 differenziazione, è titolare di interesse legittimo colui che rispe 2. tto all'esercizio di un potere pubblico, si trovi in una posizione differenziata rispetto a quella della generalità degli altri soggetti; 2. qualificazione, norma preordinata a disciplinare l'esercizio del potere della P.A. per il perseguimento dell’interesse pubblico primario protegge interesse individuale connesso al pubblico. - CORTE DEI CONTI organo a rilevanza costituzionale, neutrale ed obiettivo nell’interesse generale della comunità e a tutela della finanza pubblica. Esercita funzioni di controllo e giurisdizionali. si caratterizzano per indipendenza dal potere politico esercitando funzioni di regolamentazione e tutela di interessi collettivi in ambiti di via sociale nei quali il contemperamento di diversi interessi in gioco si presenta delicato. Sono caratterizzate da autonomia finanziaria, contabile, organizzatoria ed hanno poteri ispettivi e d’indagine (possibilità di chiedere informazioni e convocare persone interessate alle attività controllate), potere sanzionatorio e di sollecitazione, poteri decisori (facoltà di decidere su controversie rientranti nella loro competenza), poteri regolamentari (possibilità di determinare le modalità di espletamento dell'attività). Tra esse Banca d’Italia, CONSOB (vigilanza su intermedi finanziari e mercati), ANAC, garante perla protezione dei dati personali. ORGANIZZAZIONE PERIFERICA DELLO STATO L’amministrazione dello Stato, oltre ad essere articolata in ministeri ed agenzie, si avvale anche di enti pubblici strumentali e uffici amministrativi distribuiti sul territorio nazionale con competenza territoriale limitata a competenza generale (prefetture) e speciali (sindaco). - PREFETTO, principale organo dell’amministrazione periferica dello Stato. Lo snellimento della struttura amministrativa dello Stato ha imposto una riorganizzazione delle prefetture, divenute Uffici territoriali del Governo. Questo è un organo di rappresentanza generale del Governo sul territorio, ha compiti di amministrazione generale e di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. Avvalendosi delle Conferenze permanenti, svolge funzioni di coordinamento degli uffici periferici dello Stato. | compiti del prefetto sono indicati nell'art. 2 D.P.R. n.180/2006. - SINDACO QUALE UFFICIALE DI GOVERNO ricopre duplice ruolo, è posto al vertice dell’amministrazione comunale e svolge nel territorio comunale anche attività come Ufficiale del Governo dipendendo direttamente dal prefetto e attraverso questi, dal Ministero dell’Interno. 6. L'ATTIVITA’ DELLA P.A. è attività mediante la quale la PA provvede alla cura degli interessi pubblici individuati in sede di indirizzo politico. La dottrina è solita distinguere tra: attività amministrativa a, posta direttamente da P.A. per realizzare finalità pubbliche; consultiva diretta a fornire pareri alle autorità che devono concretamente agire; di controllo diretta a sindacare l'operato dei soggetti cui sono affidati i compiti di amministrazione attiva. Art 1 comma 1 bis L 241/90 sancisce che la PA nell'adozione di atti di natura non autoritativa agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente. La PA infatti può agire mediante atti di diritto pubblico (atti e provvedimenti amministrativi in virtù del potere di supremazia della PA) o di diritto privato (contratti) in posizione di parità rispetto agli altri soggetti privati dell’ordinamento ma sempre per il raggiungimento dei fini pubblici attribuitigli. ATTIVITA VINCOLATA si esplica nelle ipotesi in cui nulla è lasciato alla libera scelta della PA ma la legge determina oltre ai fini anche modalità e mezzi per l'esercizio dell’attività amministrativa. Nella DISCREZIONALITA’ AMMINISTRATIVA invece il legislatore dopo aver indicato i fini che l’attività deve perseguire lasca margine di scelta (apprezzamento) rimettendo alla PA la determinazione circa il quando esercitarla ed in che modo. E’ intesa quale facoltà di scelta fra più comportamenti giuridicamente leciti per il soddisfacimento dell'interesse pubblico. Dalla essa si distingue la discrezionalità tecnica, che si concreta nell'esame di fatti o situazioni, sulla base di cognizioni tecniche e scientifiche di carattere specialistico non giuridico ed il merito amministrativo che consente all’amministrazione maggiore libertà di scelta nel rispetto delle norme non giuridiche di buona amministrazione. 5 at legalità, corrispondenza dell'attività amministrativa alle prescrizioni di legge. imparzialità, obbliga la P.A. a svolgere la propria attività nel pieno rispetto della giustizia, nei confronti di tutti i soggetti destinatari dell’azione amministrativa senza discriminazioni arbitrarie e si esplica mediante equidistanza ovvero astrazione tale da far prevalere interesse pubblico solo se necessario dopo ponderazione degli interessi in gioco. buon andamento, art 97 garantisce l'indipendenza e neutralità della P.A. da influenze politiche, mira a soddisfare i criteri di rapidità, efficacia (confronto tra risultati e obiettivi) ed efficienza (confronto tra risorse impiegate e risultati ottenuti). ragionevolezza, l’azione amministrativa deve adeguarsi a canone di razionalità operativa, tal da evitare decisioni arbitrarie ed irrazionali la cui violazione determina eccesso di potere. pareggio in bilancio, in coerenza con l'ordinamento dell’U.E. > > legalità, per il quale l’attività amministrativa deve perseguire i fini dettati dalla legge; giusto procedimento, garantire il diritto di partecipazione degli interessati, tende alla composizione di eventuali contrasti tra interessi pubblici e privati; semplificazione, legislatore ha introdotto istituti diretti a snellire e rendere celere l’azione. Altri principi fondamentali sono: VWwVuWwvw vv economicità, realizzare miglior risultato in rapporto al minor sacrificio degli interessati efficacia, raffronto fra risultati programmati e raggiunti la trasparenza, la pubblicità e l’imparzialità. Non aggravamento del procedimento amministrativo se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dall’istruttoria Obbligo di conclusione esplicita e motivata dal procedimento Uso della telematica nell'azione amministrativa I PRINCIPI EUROPEI hanno avuto espresso riconoscimento attraverso richiamo diretto art 1 L 241/90 sono la certezza del diritto (diretto a garantire la prevedibilità delle situazioni nella sfera del diritto comunitario); legittimo affidamento; proporzionalità; giusto procedimento; buona amministrazione. ATTI AMMINISTRATIVI manifestazione di volontà, conoscenza e giudizio posta da un'autorità amministrativa nell’esercizio di una funzione amministrativa attraverso cui la PA cura gli interessi pubblici concreti stabiliti in sede di indirizzo politico. Sono strumentali e preparatori al provvedimento finale e classificabili: - Perla natura dell’attività amministrativa esercitata in atti di amministrazione attiva (diretti a soddisfare interessi della PA es provvedimenti), consultiva (tendenti ad illuminare gli organi di ‘amministrazione attiva es pareri) e di controllo (volti a sindacare legittimità o merito dell’azione); - secondo il nesso psichico in atti consistenti in manifestazioni di volontà, conoscenza e giudizio; - in relazione all’efficacia in atti costitutivi (creano, modificano o estinguono rapporto giuridico preesistente), dichiarativi (si limitano ad accertare); - secondo la discrezionalità in atti discrezionali o vincolati; - inrelazione al risultato in ampliativi o restrittivi; - in relazione ai destinatari in atti particolari destinati ad un solo soggetto, con pluralità di destinatari (plurimi, formalmente unici ma scindibili in tanti provvedimenti quanti sono i destinatari es decreto di nomina di vincitori di concorso o collettivi, unitari e inscindibili) o generali che si rivolgono a destinatari non determinati es bandi; - in relazione alla reciproca interdipendenza in atti composto formati da più manifestazioni così unite da considerarsi unico atto e contestuali risultanti da riunione di più atti autonomi in unica manifestazione esteriore - in relazione al procedimento amministrativo in atti procedimentali preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo e presupposti che acquisiscono rilievo autonomo e per questo possono essere autonomamente impugnabili; - in relazione agli agenti in atti di un solo o più organi (complessi o di concerto). PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI manifestazioni di volontà mediante i quali la P.A. nell'esercizio della potestà d’imperio, unilateralmente e concretamente, costituisce modifica o estingue una situazione giuridica per realizzare particolare interesse pubblico affidato istituzionalmente alla sua cura. Caratterizzati da: > tipicità (previsti tassativamente dall'ordinamento); nominatività (a ciascun interesse pubblico corrisponde atto disciplinato dalla legge); i provvedimenti costituiscono numerus clausus salvo eccezione delle ordinanze contigibili ed urgenti. > autoritarietà o imperatività (impongono unilateralmente modificazioni della sfera giuridica dei destinatari); > esecutorietà, possibilità della PA di dare immediata esecuzione previa diffida. > Esecutività, idoneità del provvedimento efficace ad essere eseguito immediatamente salvo sia diversamente stabilito. Efficacia può essere sospesa per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario che può essere prorogato o differito una sola volta > Inoppugnabilità, idoneità a diventare definitivo ESSENZIALI necessari giuridicamente per dar vita all'atto: - Soggetto/agente, organo della PA (funzionario di stato o privato esercente pubblica potestà) - Destinatario, organo pubblico o soggetto privato determinato o determinabile nei cui confronti si producono effetti del provvedimento. Mancanza determina inesistenza atto/errata individuazione comporta invece annullabilità - Volontà - Finalità ovvero scopo che atto persegue — forma - Oggetto, ciò su cui atto incide (bene, fatto o comportamento possibile lecito e determinato) ACCIDENTALI eventuali con funzione di incidere sull’efficacia dell'atto - Termine, evento futuro e certo che determina decorrenza efficacia dell'atto - Condizione, futuro e incerto - onere obbligo a carico del destinatario - Riserva, facoltà della PA di adottare futuri provvedimenti in relazione a un atto NATURALI, in quanto previsti dalla legge si considerano inseriti anche laddove non apposti La struttura dell’atto amministrativo si compone delle seguenti parti: intestazione (indicazione dell'autorità da cui l'atto promana); preambolo (vi sono indicate norme di legge o regolamenti in base ai quali l'atto è stato adottato) motivazione (la P.A indica gli interessi coinvolti nel procedimento); dispositivo (parte precettiva che costituisce la dichiarazione di volontà); luogo e data di emanazione; sottoscrizione. MVWVIWVWVWw MOTIVAZIONE del provvedimento amministrativo è strumento con cui la P.A. esterna i presupposti fattuali e le ragioni giuridiche che hanno portato all'emanazione di un dato provvedimento. | presupposti fattuali sono 7 pw * -. Indennizzo, unico (pagato al titolare del diritto), giusto, serio, congruo ed adeguato per ripristino dell’equilibrio patrimoniale alterato a danno del privato. E’ quantificato nel valore venale del bene salvo per aree non edificabili per cui si tiene conto del valore agricolo. Procedimento di espropriazione è di competenza dell'autorità competente alla realizzazione di opera pubblica per finalità di semplificazione e coordinamento. Le controversie sono devolute alla giurisdizione esclusiva del GA ferma la giurisdizione del GO per la determinazione e corresponsione delle indennità. Apposizione al bene del vincolo preordinato all’esproprio che dura 5 anni entro cui deve essere emanato provvedimento che comporta pubblica utilità dell’opera a pena di decadenza del vincolo. Dichiarazione di pubblica utilità dell’opera consegue implicitamente o in modo esplicito Determinazione indennità di esproprio provvisoria e definitiva che può essere accettata o rifiutata Decreto di esproprio interviene dopo il pagamento dell'indennità provvisoria accettata o al deposito presso la cassa depositi e prestiti ovvero di quella definitiva non accettata. Con esso si dispone passaggio della proprietà del bene entro 2 anni dal decreto. , atti di natura non autoritativa (non immediatamente lesivi e non direttamente impugnabili) con funzioni strumentali e accessorie raggruppabili in: - ATTI CONSISTENTI IN MANIFESTAZIONI DI VOLONTA" sono ATTI PARITETICI con cui la PA determina unilateralmente obbligo al quale è tenuto per legge es determinazione stipendi in base a mera attività accertativa. ATTI FACENTI PARTE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO quali RICHIESTA (autorità si rivolge ad altra per sollecitare emanazione atto amministrativo) DESIGNAZIONE (indicazione di nominativi per provvedere a nomina) DELIBERAZIONI E ACCORDI PRELIMINARI. ATTI DI CONTROLLO sono il VISTO (controllo preventivo di legittimità che incide sull'efficacia) APPROVAZIONE (controllo preventivo di merito) AUTORIZZAZIONE (controllo preventivo di merito e legittimità) OMOLOGAZIONE (controllo di merito e legittimità in sostituzione o aggiunta all'approvazione) ANNULLAMENTO D'UFFICIO IN SEDE DI CONTROLLO (atto di controllo successivo di legittimità che interviene dopo che atto ha acquisito efficacia). - ATTI ATTI CONSISTENTI IN MANIFESTAZIONI DI CONOSCENZA per dare certezza di fatti giuridicamente rilevanti (accertamenti, verbalizzazioni, notificazioni, comunicazioni) ATTI CONSISTENTI IN MANIFESTAZIONI DI GIUDIZIO presuppongono procedimento di apprendimento e si risolvono in un giudizio valutativo ad es giudizi di idoneità dei candidati, relazioni delle commissioni di inchiesta, pareri e proposte. [BARR manifestazioni di giudizio con cui gli organi dell’amministrazione consultiva mirano ad illuminare e consigliare gli organi di amministrazione attiva; non sono autonomamente impugnabili se non unitamente all’atto finale del procedimento cui si riferiscono. Possono essere facoltativi o obbligatori se la legge li impone, questi sono vincolanti (organo amministrazione attiva deve attenersi), non vincolanti, parzialmente vincolanti e conformi. Devono essere resi entro 20 giorni dalla richiesta; un parere viziato inficia tutto il procedimento amministrativo, per cui l’atto finale risulterà viziato. BRGBGSEE tendono a sollecitare l’attività di un altro organo ed al tempo stesso esprimere un giudizio circa il contenuto da dare al provvedimento; di regola non sono vincolanti. Differenze: i pareri sono condizionati a una richiesta e derivano da organi neutrale mentre le proposte sono spontanee e provengono da soggetti interessati. INTIMAZIONI, formale avvertimento ad ottemperare obbligo. PATOLOGIA E VIZI DELL'ATTO AMMINISTRATIVO Si considera vizio dell’atto amministrativo la divergenza tra la fattispecie in concreto posta dalla P.A. e la norma di riferimento. In ossequio ai principi di legalità e buona ‘amministrazione di cui all'art 97 cost la fattispecie in concreto deve essere conforme alle norme di legge ed 10 alle regole di opportunità. | vizi possono essere di legittimità (atto che si discosta da quanto disposto dalle norme) o di merito (atto non rispondente alle regole di buona amministrazione). STATIPATOLOGICIDE ATTO AMMINISTRATIVO L'atto può essere: è invalido quando difetti o sia viziato uno degli elementi prescritti, ovvero quando vi sia lesione dell'interesse concreto tutelato dalla norma violata. Se atto è difforme dalla norma giuridica, vi sarà vizio di legittimità e l’atto sarà illegittimo, se rientra tra quelle di buona amministrazione, vi sarà vizio di merito e l’atto sarà inopportuno. Invalidità può essere testuale o virtuale (espressa nel testo o desumibile), totale o parziale, diretta o derivata (inficia atto stesso o atto successivo ad esso connesso). A seconda della gravità è: - NULLO nelle ipotesi tassative e a numero chiuso art 21 septies 241/90 inserito da L 15/05. ® mancanza di elemento essenziale (nullità strutturale) quale mancata individuazione soggetto, oggetto del provvedimento, mancanza di sottoscrizione se prevista dalla legge. ® difetto assoluto di attribuzione in capo all'autorità che determina carenza di potere ® adottato in violazione (la PA agisce in contrato con il giudicato) o elusione del giudicato (la PA esercita potere diverso pur provvedendo a dare esecuzione al giudicato). * neglialtricasi previsti dalla legge. L’azione di accertamento e declaratoria di nullità deve essere esercitata entro 180 giorni a pena di decadenza ed è attribuita alla giurisdizione esclusiva del GA art 31 CPA Comporta inesistenza ed inefficacia dell'atto, non produce effetto giuridico, inesecutorietà, inannullabilità, insanabilità e inconvalidabilità. - ANNULLABILE atto che presenti vizi di legittimità di uno dei suoi elementi essenziali art 21 octies, è pertanto contra ius e l'ordinamento lo sanziona rendendolo illegittimo e come tale caducabile mediante azione di annullamento. Illiceità invece si concretizza non nella violazione di atti ma sanzionano comportamenti lesivi di diritti soggettivi altrui ovvero contra ius con conseguente sanzione per l’autore dell'illecito. E' annullabile quando: ® adottato in violazione di legge, figura residuale: vizio di forma, difetto o motivazione insufficiente, contenuto illegittimo, violazione dei principi dell’azione amministrativa. ® viziato da eccesso di potere, scorrettezza in una scelta discrezionale e sviamento di potere ovvero esercizio del potere per fini diversi da quelli stabiliti con la norma di legge. Figure sintomatiche più rilevanti dell’eccesso di potere sono: - travisamento ed erronea valutazione dei fatti quando la PA abbia dato ai fatti significato illogico, erroneo o irrazionale - contraddittorietà tra atti - inosservanza di circolari - illogicità o contraddittorietà della motivazione in contrasto con il dispositivo - disparità di trattamento per identiche situazioni si adottino provvedimenti diversi - ingiustizia manifesta attraverso atti di grave iniquità - vizi della volontà - violazione e vizi del procedimento - mancanza di idonei parametri di riferimento e incompetenza relativa, organo amministrativo invade sfera di competenza di altro organo appartenente allo stesso ente o settore amministrativo. La competenza è la misura della sfera di attribuzione di un organo e può essere anche assoluta quando atto adottato dalla PA è inerente materia riservata ad altro potere o adottato da soggetto nell'esercizio di potere estraneo alle sue attribuzioni. L’incompetenza assoluta non è causa di annullabilità. A differenza della nullità l'atto annullabile è giuridicamente esistente, immediatamente efficace ed esecutorio ma suscettibile di essere rimosso con pronuncia del GA o con procedimento in autotutela della PA. L'azione di annullamento può essere esperita nel termine di 30/60 giorni art 29 CPA 11 L’atto annullabile può essere sanato, ratificato o convertito in un atto valido. Art 21 octies co 2 comprime area delle invalidità alle violazioni di norme di carattere sostanziale, in caso invece di violazioni di carattere formale o procedimentale non vi è annullabilità del provvedimento se contenuto non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. Eccezione opera anche per mancata comunicazione dell’avvio del procedimento. # irregolare presenta vizio per il quale la legge non commina conseguenze negative per l'atto ma solo delle sanzioni amministrative a carico dell’agente. # imperfetto quando non sia concluso il suo ciclo di formazione. “ inefficace quando, benché perfetto, non è idoneo a produrre effetti giuridici, in quanto sono inesistenti i requisiti di efficacia richiesti. # ineseguibile quando diventa inefficace per il sopravvenire di un atto ostativo. VIZI DI MERITO Non sono suscettibili di classificazione data la mutevolezza dei criteri di opportunità e convenienza cui deve ispirarsi la PA; il fondamento non risiede nella contrarietà dell'atto a norme giuridiche, ma nella violazione del principio di buona amministrazione art 97 cost. Possono invalidare solo gli atti discrezionali e consistono nella violazione da parte della P.A. di norme non giuridiche di opportunità, di equità, di eticità e di economicità. La PA può ritirarli di ufficio in via di autotutela e possono essere sindacati nei casi in cui il TAR abbia eccezionalmente competenza estesa al merito. RIMEDI CONTRO ATTIILLEGITTIMIMINOPPORTUNI. L'atto viziato può essere oggetto di >» sentenza del giudice amministrativo che annulli l’atto su ricorso giurisdizionale dell'interessato; > decisione dell'autorità amministrativa che annulli l’atto su ricorso amministrativo dell'interessato; > atto di ritiro provvedimenti amministrativi di Il grado a contenuto negativo adottati d'ufficio da parte della PA nell’esercizio del potere di autotutela che ritirano atto viziato in base a riesame. Gli atti di ritiro sono discrezionali, esecutori, formali, motivati obbligatoriamente e recettizi. Sono: È ANNULLAMENTO D'UFFICIO provvedimento amministrativo di Il grado con cui la PA ritira con efficacia retroattiva (ex tunc, dall'emanazione salvo per i diritti dei terzi in buona fede) atto ‘amministrativo illegittimo, per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto Art 21 nonies L 241/90 sempre che non si tratti di atti a natura vincolata, nel termine ragionevole comunque non superiore a 18 mesi e sussistendo ragioni di pubblico interesse tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati ferma la possibilità di convalida sussistendone le ragioni di interesse pubblico ed entro termine ragionevole. È REOGA art 21 quinquies provvedimento amministrativo di Il grado con cui la P.A. ritira con efficacia non retroattiva (ex nunc) atto inficiato da vizi di merito, in base ad una nuova valutazione delle ragioni di convenienza ed opportunità, per le quali l’atto fu emanato. La revoca determina l’inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti e l'obbligo di provvedere all’indennizzo degli eventuali pregiudizi verificatisi in danno di soggetti direttamente interessati le cui controversie sono devolute alla giurisdizione esclusiva del GA (solo danno emergente e non anche lucro cessante). Esistono due tipi di revoca in relazione alla PA che la emette: > l’autorevoca (dall'autorità che ha emanato l’atto); > revoca gerarchica (dall'autorità gerarchicamente superiore). L'esercizio del potere di revoca presuppone una mancanza attuale di rispondenza dell'atto alle esigenze pubbliche all'esito di una nuova valutazione degli elementi e l’esistenza di un interesse pubblico, concreto ed attuale all’eliminazione dell’atto inopportuno. Sono irrevocabili atti vincolati, atti la cui efficacia sia esaurita, atti costitutivi di status o diritti quesiti, provvedimenti contenzioni, atti di mera esecuzione 12 L'organo di governo deve individuare il soggetto cui attribuire il potere sostitutivo in caso di inerzia ed in mancanza si considera attribuito al dirigente generale, dirigente preposto all'ufficio o al funzionario più elevato presente nella PA. Nella homepage della PA sono indicati i soggetti muniti di tale potere per ciascun procedimento cui il cittadino può rivolgersi, il quale, in caso di ritardo deve comunicare nominativo del responsabile al fine della valutazione dell’avvio del procedimento disciplinare ed in mancanza assume propria responsabilità. Il responsabile entro il 30/01 comunica all'organo di governo i procedimenti nei quali non è rispettato il termine e nei provvedimenti rilasciati in ritardo su istanza di parte devono trovare espressa indicazione il termine previsto e quello effettivamente impiegato MANCATA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO NEI TERMINI Il responsabile del ritardo è tenuto a risarcire l danno ingiusto cagionato dall’inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento. Azione risarcitoria deve essere proposta entro 120 giorni dall'adozione del provvedimento tardivo o comunque entro 120 giorni decorrenti dopo un anno dalla scadenza del termine per provvedere. Tale azione rientra nella giurisdizione esclusiva del GA. Ad esso si affianca indennizzo per ogni giorno di ritardo pari a 30 euro fino a massimo 2.000 che se non viene liquidata può essere richiesta al GA mediante procedura semplificata. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L. n.241/1990 sancisce l'obbligo per le PA di individuare, per ogni procedimento, l’unità organizzativa responsabile dell'istruttoria, nonché del provvedimento finale; individuata tale unità, il dirigente della stessa provvede ad individuare al suo interno il soggetto responsabile del procedimento. La legge anticorruzione (L. n.190/2012) prevede che nel caso di conflitto di interessi, al responsabile è imposto di astenersi. Dell’individuazione dell’unità competente e del responsabile vengono notiziati mediante comunicazione di avvio al procedimento gli interessati ovvero i soggetti nei cui confronti il provvedimento finale è destinato a produrre effetti, quelli che per legge devono intervenire nonché su richiesta tutti coloro che vi abbiano interesse. COMPITI: cura fase istruttoria, valutando condizioni di ammissibilità, requisiti di legittimazione ed i presupposti rilevanti per l'emanazione del provvedimento; accerta i fatti disponendo compimento degli atti all'uopo necessari e adotta ogni misura per adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria tra cui chiede rilascio di dichiarazioni e rettifica, può esperire accertamenti ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali; cura pubblicazioni, comunicazioni; nonché laddove ne abbia competenza adotta provvedimento finale e indice conferenza dei servizi. L'organo competente laddove all’adozione del provvedimento finale laddove non coincida con il responsabile non può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria salvo indicando la motivazione PARTECIPAZIONE AL PROCEDIMENTO principio fondamentale del nostro ordinamento giuridico che consente soddisfazione dei criteri informatori della PA (trasparenza, economicità, efficacia, imparzialità). La disciplina non si applica nei confronti dei procedimenti diretti all'emanazione di atti normativi, generali, di pianificazione, programmazione, procedimenti tributari. Gli altri istituti attraverso cui si realizza la partecipazione al procedimento sono: - comunicazione di avvio del procedimento ai destinatari del provvedimento finale, ai soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento e ai terzi che possono ricevere un pregiudizio dal provvedimento finale se individuati o facilmente individuabili. Essa è personale salvo risulti gravosa per il numero dei destinatari e deve contenere: oggetto del procedimento, ‘amministrazione competente, responsabile del procedimento, data entro cui deve concludersi, 15 rimedi esperibili in caso di inerzia della PA. La mancata comunicazione determina illegittimità del provvedimento per violazione di legge ma non produce automaticamente l’annullabilità dell'atto, laddove emerga che il vizio non abbia inciso in maniera significativa sull’assetto di interessi contenuti nel dispositivo ai sensi del 21 octies 241/90. - diritto d'intervento nel procedimento da parte di qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati, portatori di interessi diffusi cui possa derivare pregiudizio dal provvedimento; - diritto di prendere visione degli atti e di produrre memorie e documenti che la PA ha obbligo di valutare ove pertinenti e presentati in tempo ragionevole; - preavviso di rigetto art 10 bis 241/90 nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione del provvedimento negativo, deve comunicare agli interessati i motivi ostativi all'accoglimento della domanda, i quali, entro 10 giorni hanno il diritto di presentare per iscritto osservazioni e documenti. SEMPLIFICAZIONE DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA L..241/1990 contiene istituti diretti a snellire l’azione ‘amministrativa nell'ottica dei principi ispiratori dell’azione amministrativa. 16 * * - conferenza dei servizi, art 14 L 241/90 è forma di cooperazione tra le amministrazioni per semplificare procedimenti particolarmente complessi. Essa può essere: ISTRUTTORIA può (facoltativa) essere indetta qualora sia opportuno effettuare esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo. DECISORIA è sempre indetta (obbligatoria) quando bisogna assumere decisioni concordate tra varie PA in sostituzione dei previsti atti di concerto, nulla osta. Quando l’attività del privato sia subordinata a più atti di assenso da adottare di competenza di diverse PA la conferenza è convocata anche su richiesta dell'interessato da una delle amministrazioni procedenti. Si svolge in forma semplificata ed in modalità asincrona ovvero senza riunioni fisiche ma mediante invio documenti per via telematica. Solo se essa si rivela essere infruttuosa o se strettamente necessario per la complessità della determinazione di assumere può essere indetta conferenza in forma simultanea ed in modalità sincrona con partecipazione contestuale anche telematica dei rappresentanti delle amministrazioni competenti. | lavori devono concludersi entro 45 giorni dalla riunione (90 in materia di ambiente, salute) e si conclude con determinazione motivata di conclusione positiva o negativa che comporta accoglimento o rigetto domanda. Laddove adottata all'unanimità è immediatamente efficace mentre in caso di approvazione sulla base delle posizioni prevalenti, l'efficacia è sospesa per consentire esperimenti rimedi entro 10 giorni dalla comunicazione mediante opposizione che sospende efficacia. PRELIMINARE per progetti di particolare complessità e di insediamenti produttivi di beni e servizi su motivata richiesta dell'interessato corredata da progetto di fattibilità finalizzata a indicare al richiedente, prima della presentazione di istanza o progetto definito, le condizioni per ottenere i necessari atti di assenso. - accordi fra amministrazioni pubbliche finalizzate a disciplinare svolgimento di attività di pubblico interesse in collaborazione quando realizzazione di opere e interventi coinvolga più livelli di governo tali da rendere necessaria sinergia di azioni es accordi di programma disciplinati da art 34 DLGS 267/00 su essi vigila collegio di vigilanza e sono promossi dal presidente della regione o dai sindaci e possono invitare rappresentanti di altre PA interessate. Se riguarda interessi di due o più regioni finitime la conclusione è promossa dal presidente del consiglio dei ministri. tra privati sono quelli conclusi dalla PA senza pregiudizio per i terzi e nel perseguimento del pubblico interesse con il destinatario del provvedimento finale e possono essere integrativi quando posti al fine di determinare il contenuto del provvedimento finale o sostitutivi se stipulati in sostituzione del provvedimento. Sono stipulati per iscritto a pena di nullità, devono essere motivati, per sopravvenuti motivi di interesse pubblico la PA può recedere unilateralmente salvo indennizzo in caso di pregiudizio in danno del privato. - AITERZIONASYONMEVE comporta la possibilità di richiedere ad altri organi valutazioni tecniche ai fini dell’adozione del provvedimento finale (non si applica in materia di ambiente, salute); - ricorso all’autocertificazione consente al privato di poter provare determinati fatti presentando una dichiarazione c.d. sostituiva, a prescindere dall’esibizione di relativi certificati; renne UNiEAZIONI art 18 bis viene rilasciata ricevuta anche telematica recante i termini entro i quali la PA deve rispondere - segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) art 19 ogni atto di autorizzazione, licenza o concessione non costitutiva, permesso è sostituito da segnalazione dell'interessato accompagnata da documentazione che consente alla PA di effettuare veridiche in ordine alla sussistenza dei requisiti per iniziare l’attività di impresa salvo in materia di immigrazione, cittadinanza, asilo. L'attività può essere iniziata dalla data di presentazione e la PA entro 60 giorni adotta provvedimenti motivati di divieto di prosecuzione dell'attività e rimozione degli eventuali effetti dannosi nel caso in cui accerti carenza dei requisiti e presupposti. Laddove possibile invita privato a conformare attività alla normativa prescrivendo misure necessarie entro termine non inferiore a 30 giorni ed in caso contrario l’attività sarà vietata. In presenza di attestazioni non veritiere o pericolo per la tutela di interessi sensibili la PA può adottare provvedimento motivato di sospensione dell’attività intrapresa. Art 19 bis impone a ciascuna PA di indicare lo sportello unico al quale presentare SCIA sul proprio sito istituzionale. - silenzio-assenso equivale a provvedimento di accoglimento della domanda art 20 nei procedimenti ad istanza di parte salvo in materia ambientale, difesa nazionale, asilo, cittadinanza. Ogni controversia è devoluta alla giurisdizione esclusiva del GA. Art 17 bis disciplina il silenzio assenso tra PA per cui se per adozione di provvedimenti è necessario acquisizione di assensi essi devono essere resi entro 30 giorni ed in mancanza opera silenzio assenso. Per le PA in materia ambientale, salute i pareri devono essere resi entro 90 giorni. 9. LA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA è disciplinata dal DPR 445/00 che contempera esigenza di certezza pubblica con quella di semplificazione dell’attività amministrativa. ATTIVITA’ DI CERTIFICAZIONE. Il certificato è il documento rilasciato da una PA con funzione di ricognizione, riproduzione, partecipazione a terzi di stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi e registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche. Ciò che lo caratterizza rispetto agli altri documenti amministrativi è la certezza legale delle informazioni esternate mediante il certificato garantita dall’attività di certazione ovvero il procedimento certificatorio che crea la certezza poi esternata nel certificato ad esempio per redigere certificato di residenza deve esservi attività di certazione da parte del comune per verificare che la persona sia effettivamente residente nel territorio comunale. Possono esservi: > Certificazioni proprie relative ad informazioni tratte da registri pubblici; >» Improprie non riproducono informazioni contenute in registri o elenchi ma costituiscono dichiarazioni di scienza proveniente da soggetti pubblici contenenti attestazione del giudizio conclusivo a cui è pervenuto il certificante nell'esame di una situazione che ammette la prova contraria fondate sull’autorevolezza professionale del certificante ad es. certificazioni mediche. | certificati attestanti fatti, stati, qualità personali non soggette a modificazione hanno validità illimitata, in caso contrario hanno validità di 6 mesi dalla data del rilascio. E’ esclusa la possibilità di certificazioni in forma orale ma possono consistere nell’apposizione di marcazioni (bolli, punzoni, sigilli) ad es. per la certificazione di provenienza di prodotti tipici. Qualità essenziali sono la percebilità materiale su supporti e la stabilità della certezza legale nel tempo e nello spazio. 17 gli stati dell'UE ed offrire alle persone fisiche, in tutti gli stati membri e a prescindere dalla nazionalità o dal luogo di residenza, il medesimo livello di tutela. In italia la normativa è stata positivizzata con il DLGS 196/03 cd codice della privacy modificato con DLGS 101/18 al fine di armonizzarsi con la normativa sovranazionale che all’art 1 stabilisce che il trattamento dei dati personali avviene secondo le norme del regolamento e del codice nel rispetto della dignità umana, dei diritti e delle libertà fondamentali della persona. DATO PERSONALE è qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile. Con l’entrata in vigore del regolamento le espressioni dati sensibili e dati giudiziari sono sostituite dalla più generica definizione di: 20 dati personali relativi a condanne penali e reati (art. 10) cd dati giudiziari per essere lecito deve avvenire sotto il controllo dell’autorità pubblica, in caso contrario è consentito solo se autorizzato da norma di legge o nei casi previsti dalla legge di regolamento che prevedono garanzie per i diritti e le libertà degli interessati, definite in assenza delle disposizioni con decreto del ministro della giustizia sentito il garante (esercizio diritto di accesso, accertamento requisito idoneità morale di coloro che intendono partecipare a gare d’appalto, adempimento obblighi in materia di diritto del lavoro) categorie particolari di dati personali (art 9 reg.) nella quale vi rientrano i dati personali che rivelino origine razziale o etnica, opinioni politiche, convinzioni religiose, appartenenza sindacale ampliandone la portata e affiancando all’originaria definizione: Dati genetici relativi alle caratteristiche generiche di una persona fisica che forniscono informazioni univoche sulla salute e risultano da analisi di campione biologico Biometrici ottenuti da trattamento tecnico specifico relativo alle caratteristiche fisiche o comportamentali di una persona che ne consentono identificazione univoca (dati dattiloscopici) Relativi alla salute attinenti alla salute fisica o mentale di una persona compresa la prestazione di servizi di assistenza che rivelano informazioni circa il suo stato di salute Regola generale è il divieto di diffusione nonché di trattamento salvo che: Interessato abbia prestato consenso esplicito o abbia reso manifestatamente pubblici i dati Trattamento necessario per assolvere obblighi in materia di diritto del lavoro e sicurezza sociale, accertare, esercitare o difendere diritto in sede giudiziaria Per tutelare interesse vitale, finalità di medicina preventiva o del lavoro Necessari per motivi di interesse pubblico rilevante qualora siano previsti dal diritto dell'UE o da disposizioni di legge o regolamento che specifichino i dati che possono essere trattati, operazioni eseguibili e motivo di interesse nonché misure appropriate per tutelare i diritti dell'interessato ad esempio in materia di accesso, tenuta atti e registri dello stato civile, immigrazione, asilo. IL TRATTAMENTO è qualsiasi operazione o insieme di operazioni compiute ai dati personali delle persone fisiche (non si applica ai dati delle società o altre persone giuridiche) con o senza l'ausilio di processi automatizzati come raccolta, registrazione, limitazione, cancellazione posta da persone fisiche o giuridiche di natura pubblica o privata. Ulteriori forme di trattamento sono la comunicazione (dare conoscenza dei dati a uno o più soggetti determinati diversi dall'interessato anche mediante messa a disposizione) e diffusione (dare conoscenza a soggetti indeterminati) ammesse se previste dalla base giuridica o se necessarie per lo svolgimento di compiti di interesse pubblico qualora si attui fra più titolari di trattamenti di dati. Sono esclusi i trattamenti effettuati per scopi personali o sulla base di normative extra UE, trattamenti effettuati dalle autorità competenti a prevenire, accertare reati. Deve conformarsi ai seguenti principi: Liceità, correttezza e trasparenza. In particolare il trattamento è lecito se: Interessato abbia prestato consenso al trattamento - necessario all'esecuzione di un contratto di cui l'interessato è parte, per adempiere obbligo legale, esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all'esercizio di pubblici poteri del titolare del trattamento che fondi la base giuridica in una legge o nei casi previsti dalla legge in un regolamento, per la salvaguardia di interessi vitali per il perseguimento di un legittimo interesse Limitazione delle finalità, raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime Minimizzazione dei dati, adeguati, pertinenti e limitati rispetto alle finalità Esattezza e se necessari aggiornati, cancellati o rettificati in caso di inesattezze Limitazione della conservazione, conservati in una forma che consenta identificazione per arco non superiore al conseguimento delle finalità per cui sono trattati Integrità e riservatezza, deve essere garantita protezione mediante misure tecniche e organizzative adeguate dalla perdita, distruzione o danno accidentale. VWwuwvw' v | dati trattati in violazione non possono essere utilizzati. PROFILO SOGGETTIVO: INTERESSATO, persona fisica identificata o identificabile titolare dei dati che abbia prestato il consenso al trattamento ovvero qualsiasi manifestazione di volontà libera, specifica, informata ed inequivocabile a che i dati siano trattati previa visione dell'informativa rafforzata contenente ex art 13 GDPR identità e dati di contatto del titolare, responsabile del trattamento; finalità e base giuridica; destinatari, periodo di conservazione, esistenza dei diritti di cui agli artt 15 ess del GDPR. Se il trattamento di basa sul consenso, il titolare deve dimostrare che l'interessato ha prestato il proprio consenso, il quale, può essere revocato in qualsiasi momento senza pregiudicare liceità del trattamento basato sul precedente consenso. Atri diritti riconosciuti all'interessato sono: - Diritto di accesso, di chiedere al titolare conferma circa l’esistenza di un trattamento che lo riguardi e ottenere accesso ai dati indicati tra cui finalità, destinatari, esistenza di processo decisionale automatizzato. - Diritto alla rettifica dei dati inesatti senza ritardo - Diritto alla cancellazione cd diritto all’oblio dei dati che lo riguardano senza ingiustificato ritardo se i dati non sono più necessari rispetto alle finalità per cui sono raccolti, se l’interessato si oppone o revoca consenso e non sussiste altro fondamento giuridico per il trattamento, se i dati sono trattati illecitamente. Il diritto non opera se il trattamento è necessario per l'esercizio del diritto alla libertà di espressione e informazione, per adempimento obbligo legale da parte del titolare o per l'esecuzione di un compito nel pubblico interesse o nell'esercizio di pubblici poteri, per accertamento, esercizio o difesa di un diritto in sede giudiziaria - Diritto alla portabilità, di ricevere in formato strutturato, di uso comune e leggibile da dispositivo automatico i dati che lo riguardano e trasmetterli ad altro titolare del trattamento se esso si basa sul consento o su contratto e sia effettuato con mezzi automatizzati - Diritto di opposizione in qualsiasi momento al trattamento dei dati e il titolare deve astenersi salmo motivi legittimi che prevalgono su interessi dell’interessato o per difesa di diritto in sede giudiziaria. - Diritto a non essere sottoposto a decisioni automatizzate compresa la profilazione - Diritto di proporre reclamo al garante della privacy | diritti possono essere esercitati da chi interesse proprio o agisce a tutela dell'interessato in qualità di mandatario o per ragioni meritevoli di protezione in caso di persone decedute. Non possono essere esercitati se arrechino pregiudizio effettivo e concreto agli interessi tutelati in materia di riciclaggio, sostegno alle vittime di richieste estorsive, allo svolgimento di investigazioni difensive o all'esercizio di diritto in sede giudiziaria, alla riservatezza del dipendente che segnala L 179/17 illecito di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio ufficio. 21 TITOLARE DEL TRATTAMENTO è la persona fisica o giuridica, autorità pubblica che singolarmente o insieme ad altri determina finalità e mezzi di trattamento di dati. Può ricorrere al responsabile del trattamento che tratta i dati per conto deltitolare sulla base di un contratto o altro atto giuridico che disciplini natura e finalità del trattamento, tipo di dati e categorie di interessati. Può ricorrere a sua volta ad altro responsabile in presenza di autorizzazione scritta del titolare del trattamento. Aspetti essenziali del titolare sono: - Accountability o responsabilizzazione, obbligo del titolare di mettere in atto misure tecniche e organizzative adeguate per garantire che il trattamento sia effettuato in conformità del GDPR. - Risk based approach to data privacy o valutazione del rischio, impatto negativo che il trattamento potrebbe avere sui diritti degli interessati ovvero danno fisico, materiale e immateriale. La valutazione di impatto del trattamento (DPIA) è onere a carico del titolare che deve effettuare valutazione preventiva su ogni singolo trattamento ed in presenza di rischi elevati dovrà individuare le misure specifiche richieste per eliminare o attenuare il rischio. A tal fine il GDPR impone ad ogni titolare e al responsabile di imprese con più di 250 dipendenti di tenere REGISTRO DELLE ATTIVITA” DI TRATTAMENTO in presenza di rischi per i diritti e le libertà dell'interessato o se il trattamento non sia occasionale o includa il trattamento di dati di cui all’art 9 e 10 del GDPR. In caso di DATA BREACH, violazione dei dati personali che comportano accidentalmente o in modo illecito la distruzione, perdita, modifica, divulgazione non autorizzato o accesso ai dati personali trattati, il titolare ha obbligo di notificare violazione all'autorità di controllo senza ritardo e ove possibile entro 72 ore dal momento in cui ne ha avuto conoscenza salvo che sia improbabile rischio peri diritti e le libertà delle persone fisiche. In presenza di rischio elevato deve darne comunicazione alche all'interessato senza ritardo salvo che il titolare ha messo in atto le misure tecniche e organizzative adeguate di protezione atte a scongiurare il rischio di pregiudizi o che la comunicazione comporti sforzi sproporzionati nel cui caso si informa con comunicazione pubblica. DATA PROTECTION OFFICER (DPO) RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE DEI DATI è un vero e proprio guardiano del dato la cui nomina non è obbligatoria salvo che il trattamento è effettuato da autorità pubblica e richiedono monitoraggio regolare e sistematico degli interessati su larga scala o riguardano i dati di cui agli art 9 e 10 del GDPR. E’ nominato dal titolare e dal responsabile in virtù delle qualità professionali, conoscenza specialistica in materia di protezione dei dati. | dati di contatto sono comunicati all'autorità di controllo. E’ una figura autonoma senza vincoli e deve essere tempestivamente coinvolto in tutte le questioni in materia, ha potere di spesa e libertà di azione. Riferisce direttamente al vertice gerarchico ed è tenuto al segreto e riservatezza. Deve fornire informazioni e consulenza a tutti coloro che eseguono il trattamento in merito agli obblighi derivanti dal GDPR e sorvegliare sull'osservanza dello stesso. Se richiesto fornisce parere in merito alla valutazione di impatto sulla protezione dei dati, coopera con autorità di controllo ed è punto di contatto. IITGARANTE PERLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI è l'autorità di controllo nazionale ed indipendente incaricata alla corretta applicazione del regolamento composta dal collegio che ne costituisce il vertice (4 componenti) e dall'ufficio al quale è preposto segretario generale (massimo 162 unità). In particolare: Controlla se i trattamenti siano effettuati nel rispetto della disciplina applicabile Tratta i reclami e denuncia i reati perseguibili d'ufficio di cui viene a conoscenza Collabora con le altre autorità amministrative indipendenti nazionali ed elabora relazione annuale che trasmette a governo e parlamento entro il 31/05. > Adotta linee guida di indirizzo ed approva regole deontologiche per i trattamenti di dati genetici, biometrici e relativi alla salute nonché per i trattamenti necessari per adempiere obbligo legale del titolare del trattamento o per esecuzione di compito di interesse pubblico di cui lo stesso è investito » Agisce in giudizio nei confronti del titolare o responsabile del trattamento in caso di violazione per il tramite dell’avvocatura dello stato vv wv 22 in casi eccezionali (azione di risarcimento del danno ingiusto cagionato dall’inosservanza dolosa del termine di conclusione del procedimento, espropriazione per pubblica utilità) esercita giurisdizione esclusiva giudicando per violazione di diritti e interessi legittimi. Disciplina di riferimento è il codice del processo amministrativo approvato con DLGS 104/10 che ha riorganizzato il sistema giurisdizionale amministrativo modificato da DLGS 195/11 e 160/12 nonché da DL 90/14 che ha incentivato uso della telematica le cui regole tecniche sono state dettate dal DPCM 40/16 entrato in vigore il 01/01/17. Può essere proposto giudizio di cognizione (volto a stabilire la fondatezza della pretesa), cautelare (funzione accessoria e strumentale al giudizio di cognizione consistente nell'adozione di misure preventive per preservare utilità fornite da eventuale sentenza favorevole di cognizione da eventi che possono manifestarsi durante il processo) e di esecuzione (per assicurare attuazione concreta della pronuncia di cognizione cd giudizio di ottemperanza). Le azioni esperibili innanzi al GA ricalcano il sistema delle tradizionali azioni di cognizione: azione di annullamento tesa a realizzare la cd tutela di tipo demolitoria dell'atto impugnato per violazione di legge, incompetenza, eccesso di potere nel termine di decadenza di 60 giorni. Azione di condanna quando risulti necessaria dopo l'annullamento una tutela in forma specifica per cui si ordina la PA a provvedere entro un termine, si condanna all'adozione di misure idonee a tutela della posizione giuridica dedotta in giudizio cd. Condanna atipica o al pagamento di una somma di denaro anche a titolo di risarcimento del danno. Può essere proposta contestualmente o in via autonoma nei casi di giurisdizione esclusiva. Vi rientra l’azione risarcitoria esperibile contro la PA per danni da illegittimo esercizio dell’azione ‘amministrativa nel termine di 120 giorni e nell’ipotesi in cui sia proposta azione di annullamento può essere presentata nel corso del giudizio o entro 120 giorni dal passaggio in giudicato della relativa sentenza. E’ possibile altresì richiedere risarcimento del danno in forma specifica ai sensi del 2058 cc quando risulti possibile e non sia eccessivamente onerosa per il debitore. Risarcimento del danno per inosservanza dolosa o colposa dei termini del procedimento L 241/90 termine decadenziale di 120 giorni non decorre fino a quando perdura inadempimento ma decorre dopo un anno dalla scadenza del termine per provvedere. Azione avverso il silenzio proposta fino a che dura l'inadempimento e non oltre un anno dalla scadenza del termine di conclusione Declaratoria di nullità proposta entro 180 giorni Azione di esatto adempimento, rilascio di un determinato provvedimento o fare specifico che può essere esercitata contestualmente all’azione di annullamento del provvedimento di diniego o all’azione avverso il silenzio ma non in via autonoma ed è ammissibile solo ove si tratti di attività vincolata e che non residuino margini di discrezionalità. Giudici amministrativi speciali con competenze tassativamente stabilite dalla legge sono: 25 il tribunale delle acque pubbliche competente per le controversie concernenti il demanio idrico avverso le cui decisione si può proporre ricorso entro 30 giorni al tribunale superiore delle acque pubbliche secondo le norme del codice di procedura civile. competenti in materia di contenzioso tributario sono in | grado le commissioni tributarie provinciali ed in Il le commissioni tributarie regionali. Si applicano norme del cpc. Tra le principali novità introdotte nel 2011 dal legislatore si segnalano: l'introduzione del contributo unificato; la possibilità di definire le liti fiscali di piccolo importo, ossia non superiore ai 20mila Euro in cui è parte l'Agenzia delle Entrate. e commissari per gli usi civici, giudice ordinario con competenza specializzata in materia di accertamento e tutela dei demani civici e dei diritti d’uso civico delle comunità locali. . corte dei conti esercita la giurisdizione delle materie di contabilità pubblica in modo pieno (conosce in fatto ed in diritto e può accertare illegittimità ma non annullare o sostituire atto) ed esclusivo (conosce sia diritti soggettivi che interessi legittimi) e sindacatoria (non legata alle richieste delle parti e può estendere giudizio nei confronti di terzi). Sono organi di giurisdizione contabile di | grado le sezioni giurisdizionali regionali, Il grado le sezioni di appello con sede in Roma. Le sezioni riunite in sede giurisdizionale assicurano uniforme applicazione delle norme di contabilità pubblica, decidono sui conflitti di competenza e sui regolamenti di competenza mentre le sezioni riunite in speciale composizione esercitano la giurisdizione esclusiva decidendo in unico grado sui giudizi in materia di piani di riequilibrio degli enti territoriali. La disciplina è contenuta nel codice della giustizia contabile DLGS 174/16 che definisce i vari tipi di giudizio: - giudizi di conto avverso gli agenti contabili che hanno avuto a vario titolo la disponibilità materiale o in consegna denaro, beni o altri valori pubblici e non abbiano adempiuto all'obbligo di restituzione. - giudizi di responsabilità amministrativa esercitata dal pubblico ministero contabile che a fronte di specifica notizia di danno avvia procedimento istruttorio e prima di emettere atto di invito a dedurre al responsabile che entro 45 giorni può depositare deduzioni e chiedere di essere sentito personalmente e a seguito del quale il PM può disporre decreto di archiviazione o atto di citazione entro 120 giorni. La sentenza è deliberata in camera di consiglio e depositata entro 60 giorni con comunicazione nei successivi 5 giorni alle parti costituite. - giudici in materia di pensioni aventi ad oggetto il diritto alla pensione degli impiegati Eventuali conflitti di giurisdizione sono attribuiti alle sezioni unite della corte costituzionale. Oltre alla tutela giurisdizionale il privato ha a disposizione mezzi di TUTELA AMMINISTRATIVA la cui disciplina organica è contenuta nel DPR 1199/71. E’ attuata dalla stessa amministrazione mediante procedimento ‘amministrativo instaurato a seguito di ricorso da parte dell’interessato, ovvero l'istanza o reclamo diretta ad ottenere annullamento, riforma o revoca di un atto amministrativo, rivolta dal soggetto che vi abbia interesse alla PA affinchè risolva ex autoritate sua la controversia nell’ambito dello stesso ordinamento amministrativo evitando il ricorso a mezzi giurisdizionali. La PA ha l'obbligo di indicare nel provvedimento amministrativo l'autorità a cui ricorrere ed il termine entro il quale il ricorso deve essere proposto (30 giorni per il ricorso gerarchico ed in opposizione e 120 per il ricorso straordinario al PdR) ed ha l'obbligo di esaminarlo e deciderlo. Possono presentare ricorso persone fisiche, giuridiche o associazioni non riconosciute con interesse all'annullamento personale, attuale e diretto per iscritto su carta da bollo uso amministrativo salvo ad es. in materia di rapporti di lavoro e deve avere ad oggetto atto amministrativo in senso soggettivo, posti in essere da una PA, e oggettivo, esplicazione di pubblica potestà (ricorsi impugnatori) o un comportamento o rapporto insorto tra la PA e terzi (ricorsi non impugnatori) per la tutela di diritti soggettivi o interessi legittimi (la differenza tra atti amministrativi e politici è data dalla non impugnabilità degli atti emanati dal governo nell'esercizio del potere politico). Deve contenere indicazione dell'autorità cui è diretto, estremi del provvedimento impugnato, motivi del ricorso e sottoscrizione del ricorrente. RICORSO GERARCHICO è un rimedio di carattere generale consistente nell’impugnativa di atto non definitivo proposto all'organo gerarchicamente sovraordinato a quello che ha emanato l’atto (ricorso PROPRIO) ovvero si fa riferimento alla gerarchia esterna, al rapporto intercorrente fra organi individuali di grado diverso/ appartenenti allo stesso ramo dell’amministrazione. 26 In relazione al rapporto gerarchico può configurarsi altresì il ricorso gerarchico IMPROPRIO quale rimedio a carattere eccezionale previsto in alcuni casi in cui non esiste rapporto gerarchico ad esempio ricorso ordinario proposto a organi individuali avverso deliberazioni di organi collegiali e viceversa. Decorsi 90 giorni dalla presentazione del ricorso senza che la PA abbia comunicato la decisione si intende respinto e l'interessato potrà proporre ricorso giurisdizionale al GA o ricorso straordinario al PAR. RICORSO IN OPPOSIZIONE, ricorso amministrativo atipico di carattere eccezionale (utilizzabile solo nei casi tassativamente previsti) rivolto alla stessa autorità che ha emanato l’atto. RICORSO STRAORDINARIO AL PDR, imedio di carattere generale esperibile unicamente per le controversie devolute alla giurisdizione amministrativa solo per motivi di legittimità e non di merito. Deve essere notificato a pena di inammissibilità ai controinteressati a cura del ricorrente e può essere richiesta sospensione cautelare del provvedimento impugnato laddove provochi danni gravi e irreparabili. E° deciso con decreto del PdR su proposta del ministro competente conforme al parere obbligatorio e non vincolante del consiglio di stato. AI fine di evitare doppia pronuncia del consiglio di stato è alternativo al ricorso giurisdizionale ‘amministrativo e può essere azionato solo avverso provvedimenti non definitivi ovvero quando non è più esperibile ricorso gerarchico. Il DPR 1199/71 introduce trasposizione del ricorso straordinario in sede giurisdizionale quale strumento a tutela del controinteressato che non può subire passivamente la scelta altrui ma a seguito della notifica del ricorso può chiedere con opposizione proposta entro 60 giorni che il ricorso sia deciso in sede giurisdizionale. La giurisprudenza gli attribuisce carattere sostanzialmente giurisdizionale assimilandolo al giudicato amministrativo passibile pertanto di ottemperanza su cui si pronuncia il consiglio di stato. Avverso il decreto sono ammessi: revocazione allo stesso PdR nei casi previsti dall’art 395 cpc e impugnazione dinanzi al GA per i soli vizi di forma del perocedimento. Finalizzato alla tutela delle situazioni giuridiche soggettive di cui il privato è titolare nei confronti della P.A., processo ad istanza di parte, rimessa all'iniziativa del soggetto interessato sia l’inizio del giudizio che la prosecuzione. Viene sancito nel libro | del Codice che la giurisdizione amministrativa assicura una tutela piena ed effettiva secondo i principi della Costituzione e del Diritto Europeo. E' previsto che il processo ‘amministrativo attui i principi della parità delle parti, contraddittorio e giusto processo, inoltre il giudice e le parti cooperano per una ragionevole durata del processo. Importante è il dovere di motivazione e sinteticità degli atti. Questo processo si presenta come processo di parti, caratterizzato dal principio della domanda e dal dovere di corrispondenza tra chiesto e pronunciato. LE PARTI NEL GIUDIZIO ° Il ricorrente (parte necessaria) è colui che propone ricorso; ° il resistente (parte necessaria) è il soggetto interessato a che il provvedimento sia conservato e chiede al G.A. il rigetto del ricorso; ° il controinteressato (parte necessaria) è colui che ha interesse uguale e contrario rispetto a quello del ricorrente e posizione analoga a quella del resistente e che risulta espressamente dall’atto o è facilmente individuabile; ° il proponente un ricorso incidentale è colui al quale è stato notificato il ricorso ed impugna il medesimo provvedimento per motivi propri, proponendo una diversa domanda; € l’interveniente (parte eventuale). LO SVOLGIMENTO DEL GIUDIZIO, atto introduttivo del giudizio davanti al T.A.R. è il ricorso, istanza rivolta al giudice interessato al fine di ottenere l'annullamento, sulla base di motivi proposti, del provvedimento 27 UTILIZZAZIONE uso diretto ed esclusivo per perseguimento di compiti istituzionali, generale per godimento da parte della collettività, particolare per destinatari solo determinati soggetti, eccezionale con attribuzione ex novo al destinatario dei diritti su beni demaniali mediante concessione. TUTELA amministrativa mediante autotutela nell’esercizio dei poteri di polizia demaniale per garantire i beni contro qualsiasi illecita occupazione o abusiva utilizzazione da parte di terzi per cui può irrogare sanzioni, ordinare ripristino status quo ante, utilizzare speciale personale di vigilanza. FEDERALISMO DEMANIALE in attuazione della delega sul federalismo fiscale 42/09 attua progressiva dismissione del patrimonio immobiliare pubblico per gestione più economica ed efficiente individuando i beni statali che possono essere attribuiti a titolo non oneroso a comuni, province, regioni (demanio marittimo, idrico, aeroporti di interesse regionale, miniere) esclusivi immobili in uso per comprovate finalità istituzionali alle amministrazioni dello stato, porti e aeroporti di rilevanza economica nazionale ed internazionale, patrimonio culturale, parchi nazionali e riserve statali. Nel caso di mancata utilizzazione del bene da parte dell’ente il governo esercita potere sostitutivo. BENI PATRIMONIALI non hanno i caratteri della demanialità e possono classificarsi in: - BP INDISPONIBILI destinati al conseguimento di fini pubblici sono beni pubblici, mobili o immobili appartenente a qualsiasi ente pubblico (foreste, miniere, beni costituenti dotazione del PDR). Inalienabili salvo alienazione non comporti sottrazione dei beni alla loro destinazione pubblica + usucapibili nel caso in cui siano sottratti alla destinazione e trasferiti a terzo in buona fede + inespropriabili - BP DISPONIBILI vi rientrano tutti i beni diversi dai demaniali e dai patrimoniali indisponibili ovvero patrimonio fondiario edilizio e patrimonio mobiliare quale il denaro, utensili, beni derivanti dalla partecipazione dello stato al capitale azionario di società pubbliche ed imprese private. Sono beni privati soggetti alle norme del diritto privato salvo per alienazione che deve avvenire nell’ambito del diritto pubblico. E’ a carattere prevalentemente redditizio (beni economici) e manca destinazione attuale a pubblico servizio. DIRITTI REALI DELLA PA SU BENI ALTRUI seguono la natura dei beni cui si riferiscono. Tra i criteri generali dell’azione amministrativa art 1 L 241/90 include la trasparenza da intendersi come immediata e facile controllabilità dell'operato della PA onde garantire svolgimento imparziale/ PA QUALE CASA DI VETRO che si è posto tra i pilastri portanti delle riforme e viene elevata a LEP concorrendo alla realizzazione di una PA aperta e al servizio del cittadino. Referente normativo principale è il TU trasparenza 33/13 il quale raccoglie gli obblighi di trasparenza e pubblicità che riguardano la PA. DIRITTO DI ACCESSO ART 22 SS L 241/90; DPR 184/06 . Titolari e oggetto: diritto degli interessati di prendere visione ed estrarre copia di documenti ‘amministrativi. INTERESSATI sono tutti i soggetti privati compresi i portatori di interessi pubblici o diffusi che abbiano interesse diretto, concreto e attuale corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso, esplicitando le regioni sottese alla richiesta in quanto non sono ammesse istanze preordinate a generico controllo sull'attività amministrativa. Oggetto del diritto è il documento amministrativo ovvero ogni rappresentazione grafica o di qualunque altra specie del contenuto di atti anche interni detenuti da una PA circa attività di pubblico interesse indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale 30 . Soggetti passivi obbligati a consentire esercizio del diritto di accesso sono le PA ovvero tutti i soggetti di diritto pubblico o privato limitatamente all’attività di pubblico interesse; enti pubblici; aziende autonome e speciali; gestori di pubblici servizi in virtù di procedimento concessorio; autorità di garanzia e vigilanza; amministrazioni dell’UE; imprese di assicurazione. Limiti tassativi sanciti dal legislatore per la salvaguardia di interessi pubblici fondamentali prioritari rispetto al diritto di accesso per cui la PA è obbligata a dare risposta negativa alla richiesta di accesso (documenti coperti da segreto di stato, divieto di divulgazione; procedimenti tributari; attività della PA diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, pianificazione e programmazione; procedimenti selettivi relativamente a documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psico attitudinale relative a terzi; documenti esclusi dal diritto di accesso per mezzo di regolamento governativo per salvaguardia della sicurezza, difesa nazionale, politica monetaria, ordine pubblico e prevenzione e repressione della criminalità). Limiti facoltativi per cui accesso non può essere negato ove sia sufficiente far ricorso al potere di differimento e consente di evitare ostensione sino a quando la conoscenza impedisca o ostacoli lo svolgimento dell’azione amministrativa. L'atto che dispone differimento indica anche durata e deve essere motivato. IMODALITA” DI ESERCIZIO con istanza motivata rivolta alla PA che ha formato il documento o lo detiene stabilmente. Accesso informale qualora non risulti esistenza di controinteressati per la natura del documento richiesto la richiesta è effettuata anche verbalmente all'ufficio dell’amministrazione competente indicando estremi del documento oggetto della richiesta, specificando interesse connesso e dimostrando identità o poteri di rappresentanza del soggetto interessato. La richiesta è accolta mediante indicazione della pubblicazione contenente le notizie, esibizione documento, estrazione copie. Accesso formale: quando non è possibile accoglimento immediato della richiesta in via informale; dubbi sulla legittimazione del richiedente, sussistenza interesse, accessibilità del documento e presenza di controinteressati. PA invita interessato a presentare richiesta formale e darne comunicazione ai controinteressati con raccomandata AR o per via telematica i quali possono presentare motivata opposizione entro 10 giorni decorso il quale, in mancanza la PA provvede. Termini: il procedimento di accesso formale deve concludersi entro 30 giorni ed in caso contrario l’accesso si intende respinto (silenzio diniego). La PA non può violare i termini per rispondere alla richiesta per deficienze organizzative o deficit di personale. Se la richiesta è irregolare o incompleta la PA entro 10 giorni ne dà comunicazione al richiedente RISERVATEZZA E ACCESSO: NECESSARIO BILANCIAMENTO L 241/90 afferma prevalenza del diritto di accesso nelle ipotesi in cui è preordinato all'esercizio del diritto di difesa di un interesse giuridicamente rilevante. Per i dati di cui agli art 9 e 10 del GDPR è concesso nei limiti in cui sia strettamente indispensabile. Per i dati supersensibili relativi salute o vita sessuale l’accesso è consentito se la situazione che si intende tutelare con accesso sia di rango almeno pari ai diritti dell’interessato o consista in diritto o libertà fondamentale. 31 entro 30 giorni mediante notificazione all’amministrazione ed almeno un controinteressato. La PA può essere rappresentata e difesa da proprio dipendente. Il giudizio si svolge con rito camerale e si conclude con sentenza in forma semplificata di accoglimento per cui giudice ordina esibizione dei documenti richiesti e ove previsto la pubblicazione entro termine non superiore a 30 giorni dettando ove occorra le modalità . Ricorso al difensore civico in alternativa al ricorso al TAR. Se ritiene illegittimo diniego o differimento lo comunica all'autorità che dovrà provvedere entro 30 giorni. In mancanza l’accesso è consentito. E’ competente per atti delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali. . Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi: nei confronti delle amminsitrazioni centrali e periferiche dello stato il ricorso per riesame deve essere inoltrato presso la COMMISSIONE nonché presso la PA resistente. La commissione ha sede presso la PACDM nominata con decreto presidenziale è adibita alla vigilanza in materia di accesso, presidposizione relazione annuale e invio al governo di proposte. Può esprimere pareri per garantire uniforme applicazione dei principi e decidere ricorsi presentati dinanzi ad essa. Il governo può acquisire parere della commissione per emanazione regolamento in cui si prevedono ipotesi di sottrazione all'accesso di documenti amministrativi. URP UFFICI PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO art 11 TUPI tale ufficio deve essere individuato in ogni PA per garantire attuazione del principio di trasparenza. Effettuano servizio di utenza e informano circa atti e stato dei procedimenti. Sono affidati a tale ufficio personale con adeguata qualificazione ed elevata capacità di avere contatti con il pubblico. ACCESSO CIVICO introdotto dal TU trasparenza, istituto correlato all'obbligo per le PA di pubblicare informazioni, documenti e dati sul proprio sito istituzionale. . Semplice co 1 obbligo di pubblicare documenti, informazioni o dati a cui consegue diritto di chiunque di richiederli nel caso in cui sia omessa la pubblicazione . Generalizzato co 2 FOIA freedom of information act introdotto da riforma madia per favorire forme diffuse di controllo e promuovere la partecipazione chiunque ha il diritto di accedere a dati e documenti ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione senza dover dimostrare interesse diretto. E’ rifiutato se il diniego è necessario per evitare pregiudizio concreto alla tutela di interesse pubblico quale la sicurezza nazionale, pubblica e ordine pubblico, regolare svolgimento di attività ispettive + se opera pregiudizio alla tutela degli interessi privati in materia di protezione dei dati personali, diritto di autore, libertà e segretezza della corrispondenza. Escluso invece nel caso di segreto di caso o altri casi di divieti di accesso o divulgazione previsto dalla legge. Non è sottoposto a limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente e non è richiesta motivazione. La richiesta identifica dati, documenti richiesti e può essere trasmessa anche per via telematica all'ufficio che detiene i dati, URP, altro ufficio indicato nella sezione amministrazione trasparente, al responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza se relativa a documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria. Le PA provvedono entro 30 giorni gratuitamente. Contro rifiuto il cittadino potrà ricorrere al responsabile trasparenza, difensore civico, TAR. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Art 32 Cost. riconosce per la prima volta il diritto alla salute come diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Può essere inteso come diritto a non subire lesioni dell'integrità psico fisica nonchè diritto a prestazione positive di assistenza sanitaria. La legge 833/78 istitutiva del SSN estende anche ai non indigenti il diritto alle cure gratuite. 32 anno. La programmazione e l’organizzazione compete a enti locali, regioni e stato secondo il principio di sussidiarietà ed infatti lo stato elabora ogni 3 anni il piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali con cui determina principi e obiettivi, priorità e modalità di attuazione del sistema integrato; le regioni adottano il piano regionale in coerenza con gli obiettivi del piano nazionale; i comuni associati in ambiti territoriali coincidenti con i distretti sanitari e d’intesa con le ASL definiscono il Piano di zona per gli interventi sociali e sociosanitari individuando obiettivi e priorità, risorse. ART 117 modificato dalla L cost. 3/01 offre copertura costituzionale alla regionalizzazione del SSN attribuendo la tutela della salute alla legislazione concorrente, attribuzione più ampia della precedente dizione che attribuiva alle regioni l'assistenza sanitaria ed ospedaliera ovvero solo gli aspetti gestionali ed operativi. Con la riforma le regioni possono definire le politiche sanitarie seppur nel rispetto dei principi statali. Allo stato resta affidata ex art 117 della Cost la determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni relative ai diritti civili e sociali tra cui i diritti alla salute per garantire uniformità su tutto il territorio nazionale (LEP). Con il DPCM 2001 sono definiti i LEA ovvero i LEP riferiti all'ambito sanitario previo accorso dalla conferenza permanente per i rapporti tra stato, regioni, province autonome di Trento e Bolzano alla cui base sono posti i principi della dignità della persona, bisogno della salute, equità nell’accesso all'assistenza sanitaria, qualità delle cure, economicità nell'impiego delle risorse. Aggiornati alle nuove esigenze con DPCM del 2017 MINISTERO DELLA SANITA” istituito dalla L 296/58, riordinato con D.Lgs 266/93 ha assorbito le competenze dell'alto commissariato. Ha lo scopo di provvedere alla tutela della salute pubblica ed a tal fine ha competenza in materia di programmazione sanitaria con la predisposizione del PSN, coordinamento del SIS sistema informativo sanitario, vigilanza, professioni e attività sanitarie. Il D.Lgs. 112/98 effettua nuovo riparto di competenze tra stato e regioni, stato conserva i seguenti compiti; Adozione PSN e riparto risorse alle regioni; Definizione modello di accreditamento nell’ambito di specifici settori di attività quali pianificazione, interventi di urgenza, attività di autorizzazione, prestazioni e tariffe, vigilanza, ricorsi per danni da trattamenti sanitari, disciplina professioni sanitarie e incompatibilità. Con L 317/01 assume denominazione di MINISTERO DELLA SALUTE e sono individuate le seguenti aree funzionali - Ordinamento sanitario - Tutela della salute umana e veterinaria L'organizzazione del ministero è dettata dal DPCM 59/14 che nell’ottica della spending review elimina le strutture dipartimentali e istituisce il segretariato generale con funzioni di coordinamento e si articola in 4 uffici periferici (USMAF, UVAC, PIF E SANS) e 12 direzioni generali che provvedono secondo le rispettive competenze ai compiti in materie di contenzioso ed esercitano poteri di accertamento e ispezione(prevenzione, programmazione, professioni sanitarie, dispositivi medici, ricerca e innovazione, vigilanza, sanità animale, igiene e sicurezza degli alimenti, digitalizzazione, organi collegiali per la tutela della salute, comunicazione e rapporti europei e internazionali, personale, organizzazione e bilancio). Presso il ministero opera la conferenza permanente dei direttori generali del ministero che formula pareri sulle questioni comuni, formula proposte, indirizzi e direttive, propone strategie e coordinamento. Presso il ministero ha sede il CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITA”, organo tecnico consultivo composto da 30 componenti di nomina che durano in carica 3 anni (individuati tra docenti universitari, dirigenti di struttura complessa del SSN, appartenenti alla magistratura) e dai componenti di diritto. Si articola in comitato di presidenza, assemblea generale, sezioni e segretariato generale. Prende in esame e propone studio ed indagini scientifiche in materia di salute pubblica, igiene e sanità nonché formula schemi di norme e provvedimenti. 35 ® Pareri obbligatori su convenzioni internazionali, modificazioni da introdursi negli elenchi degli stupefacenti, regolamenti che interessino la salute pubblica. ® Parerifacoltativi su richiesta del ministro. ENTI VIGILATI del ministero della salute sono: - ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA” ente tecnico scientifico di diritto pubblico del SSN alle dirette dipendenze del ministro della salute, dotato di autonomia scientifica, amministrativa e contabile. Persegue la tutela pubblica attraverso attività di prevenzione e comunicazione producendo conoscenza mediante ricerca e sperimentazione e diffondendo evidenze scientifiche al fine di tutelare e promuovere la salute pubblica. Ha funzioni di consulenza e formazione, sviluppa strategie per la salubrità degli alimenti e l'adozione di stili alimentari appropriati, monitoraggio ambientale, controllo dei prodotti medicinali da immettere sul mercato. E' centro di riferimento nazionale per le malattie rare e ospita il centro nazionale trapianti e il centro nazionale sangue. Organi sono presidente, CdA, DG, Comitato scientifico, comitato etico, collegio dei revisori dei conti; strutturato in direzioni centrali al cui interno è costituito OIV ai sensi del DIgs 150/09 - AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO organismo di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e autonomia organizzativa, patrimoniale, finanziaria e gestionale per garantire l’unitarietà delle attività in materia farmaceutica e favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo. Opera sulla base degli indirizzi del ministero della saluta con compiti di alta consulenza tecnica nelle aree di autorizzazione all'immissione in commercio (AIC) seguendo le regole dettate dal codice dei medicinali, farmacovigilanza con monitoraggio delle reazioni avverse e del profilo di rischio beneficio dei farmaci predisponendo piani di controllo dei medicinali in commercio, sperimentazione clinica, ispezioni delle aziende farmaceutiche, informazione per favorire corretto uso dei farmaci, governo della spesa farmaceutica, entro il 30/09 redige elenco farmaci rimborsabili dal SSN. Organi sono il DG, CdA, collegio dei revisori che durano in carica 5 anni. E’ strutturata in 5 aree tecnico scientifiche e 1 area di coordinamento e si avvale della commissione tecnico scientifica e del comitato prezzi e rimborsi. - AGENZIA NAZIONALE PER | SERVIZI SANITARI REGIONALI (AGENAS) ente pubblico non economico di rilievo nazionale sottoposto alla vigilanza del ministero della salute e al controllo della corte dei conti. E’ organo di raccordo tra centro e organismi territoriali supportando le attività regionali, valutazione comparativa di costi e rendimenti dei servizi, segnalazioni di disfunzioni e sprechi, promuove iniziative per la sperimentazione e l'innovazione. Esprime pareri obbligatori al ministro della salute sui provvedimenti da sottoporre al consiglio dei ministri, monitoraggio sulle modalità di accreditamento. La conferenza unificata che esprime indirizzi per l’attività dell'agenzia precisa che svolge attività di supporto, gestisce programmi di educazione continua in medicina. Organi sono il presidente, CdA e collegio dei revisori dei conti in carica 4 anni rinnovabili 1 volta soltanto. - COMMISSIONE NAZIONALE PER L'ACCREDITAMENTO E LA QUALITA” DEI SERVIZI SANITARI è istituita presso AGENAS e composta da 10 esperti che esaminano i risultati delle attività di monitoraggio, valutano attuazione modello di accreditamento e stabiliscono i requisiti per lo stesso. - ISTITUTI DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO sono enti a rilevanza nazionale dotati di autonomia e personalità giuridica con finalità di assistenza ovvero ricovero e cura in favore dei pazienti nonché ricerca scientifica, tecnologica e sperimentazione per migliorare i percorsi di cura e diagnostici esistenti. Ulteriore differenza con i policlinici universitari è l’attività didattica diretta alla formazione di operatori di ricerca scientifica. Devono informare la propria attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità e sono tenuti al rispetto del vincolo di bilancio attraverso l'equilibrio di costi e ricavi. Si dividono in pubblici (maggior ingerenza dello stato) e privati (maggior libertà e controllo solo sulla valenza delle ricerche effettuate). A seconda delle aree di ricerca sono definiti monotematici o politematici e essa deve trovare sbocco in applicazioni terapeutiche negli ospedali. Il riconoscimento del carattere scientifico è soggetto al possesso di: 36 ® personalità giuridica di diritto pubblico o privato; * titolarità dell’autorizzazione o accreditamento sanitario e economicità ed efficienza dell’organizzazione, qualità strutture e livello tecnologico attrezzature e carattere di eccellenza dell'attività di ricerca, del livello delle prestazioni e dell’attività sanitaria negli ultimi 3 anni o contributo tecnico scientifico fornito in ricerca attestata da strutture pubbliche SSN ® capacità di inserirsi in rete con istituti di ricerca della stessa area e di attrarre finanziamenti e certificazione di qualità dei servizi. Su istanza della regione e con decreto del ministro della salute possono trasformarsi in fondazioni di rilievo nazionale che comporta l'apertura alla partecipazione di soggetti nuovi al finanziamento. Organi sono il CdA, DG, collegio dei revisori, comitato tecnico scientifico. - ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI (IZS) sono enti sanitari a valenza regionale o interregionale soggetti a vigilanza e controllo delle regioni, dotati di autonomia amministrativa, gestionale. Sono strumenti operativi del SSN con competenza di ricerca per l'accertamento dello stato sanitario degli animali e della salubrità dei prodotti di derivazione animale per assicurare la ricerca sperimentale, sorveglianza epidemiologica. Svolgono supporto tecnico scientifico allo stato che ha il coordinamento e fissa i requisiti cui devono attenersi e alle regioni che nel PSR definiscono obietti - NAS (NUCLEI ANTISOFISTICAZIONE) dipendono dal ministero della salute, sono organi esecutivi dislocati nei capoluoghi regionali, articolazione del Comando Carabinieri e svolgono controllo e vigilanza su illeciti nella produzione e commercio di bevande e altri prodotti di origine animale e vegetale nonché hanno funzione ispettiva circa osservanza requisiti igienico organizzativi delle strutture sanitarie. - CROCE ROSSA ITALIANA (CRI) costituita nel 1864 con scopi di assistenza sanitaria e sociale in pace ed in guerra ed in caso di calamità mediante volontari. E' una persona giuridica di diritto privato sotto l'alto patronato del PdR. Promuove azioni di solidarietà, diffonde ideali umanitari ed è autorizzata altresì a svolgere attività di interesse pubblico quale ad esempio servizio di ricerca delle persone scomparse in tempo di pace ed internati, prigionieri intempo di guerra in ausilio alle forze dell'ordine nonché assistenza sociale e soccorso sanitario in occasione di calamità e situazioni di emergenza. - LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO | TUMORI possibilità di costituire fondazione senza scopo di lucro per finanziamento delle proprie attività CONTRASTO DELLE MALATTIE DELLA POVERTA? (INMP) ente pubblico di riferimento nazionale per la mediazione trans culturale in campo sanitario per contrastare le diseguaglianze CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA STATO, REGIONI E PROVINCE AUTONOME ha compiti di informazione, consultazione, raccordo circa gli indirizzi di politica generale esprimendo pareri obbligatori ma non vincolanti in materia di programmi di prevenzione, determinazione dei livelli delle prestazioni sanitarie, ripartizione degli stanziamenti, programmazione del fabbisogno del personale sanitario e attuazione obiettivi del SSN. Tra le sue attribuzioni ricordiamo l'autorizzazione di programmi di sperimentazione relativi a nuovi modelli gestionali, adozione di intesa con il consiglio dei ministri degli atti per dare attuazione nella regione al PSN e l’organizzazione d’intesa con la regione dei corsi di formazione manageriale per i direttori generali. Delibera inoltre l'intesa sulla proposta del ministro della salute circa la nomina del DG dell’AGENAS e gli indirizzi per l'applicazione dei percorsi diagnostici. CONFERENZA UNIFICATA invece adotta d'intesa con il governo il PSN al fine di rivalutare non solo le regioni ma anche gli enti locali. 37 Per mantenere e migliorare la qualità dei servizi sanitari le regioni devono assicurare l'equilibrio finanziario della gestione in condizioni di efficienza e appropriatezza, lo stato deve finanziare il SSN. Il PATTO PER LA SALUTE è un accordo finanziario programmatico triennale elaborato mediante intesa tra stato e regioni in merito alla spesa e alla programmazione del SSN con il quale viene definita la spesa sanitaria ed i livelli di prestazione garantiti. La Legge di bilancio 2019 ha disposto stipula di nuovo patto per il triennio 2019/21. IL PIANO SANITARIO NAZIONALE (PSN) ha natura triennale ed è il principale strumento di programmazione sanitaria con il quale vengono individuate attività e strategie per la realizzazione di prestazioni istituzionali del SSN, determinate e programmate le aree prioritarie di intervento e gli obiettivi da correlare alla disponibilità economica e finanziaria del paese ed attraverso il quale lo stato stabilisce le linee generali di indirizzo del SSN. Con esso sono definiti i LEA (livelli essenziali ed uniformi di assistenza) garantiti alla collettività secondo criteri di uniformità su tutto il territorio nazionale e la quota capitaria di finanziamento. - E’ predisposto dal governo, su proposta del ministro della salute, sentite le commissioni parlamentari competenti che si esprimono entro 30 giorni e le confederazioni sindacali maggiormente rappresentative entro 20 giorni e tenendo conto delle proposte di piano formulate dalle regioni entro il 31/07 dell'ultimo anno di vigenza del piano precedente. - Adottato d'intesa con la conferenza unificata entro il 30/11 dell'ultimo anno di vigenza del piano e può essere modificato mediante il medesimo procedimento. Il piano sanitario vigente è quello relativo al triennio 2006/08 in quanto vi sono stati successivamente accordi che definiscono obiettivi in ambito sanitario ma ad essi non ha fatto seguito alcun nuovo PSN. Il summenzionato piano in un quadro di federalismo sanitario individua nello stato la potestà esclusiva nella determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (LEP) ed attribuisce alle autonomie territoriali la competenza generale e residuale in virtù del principio di sussidiarietà. Adotta impostazione intersettoriale delle politiche per la tutela della salute promuovendo l'innovazione e la partecipazione del cittadino nella gestione del SSN. Principali obiettivi: umanizzazione dell’ospedale e le cure palliative, prevenzione e presa in carico della non autosufficienza, salute delle fasce sociali marginali. ÎL PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE (PNP) ha durata quinquennale, è un documento di programmazione strategica che, a livello nazionale, stabilisce gli obiettivi e strumenti per la prevenzione che saranno adottati dalle regioni con i piani regionali. Le regioni devono trasmettere ogni anno al centro nazionale prevenzione e controllo malattie la documentazione sulle attività svolte e obiettivi raggiunti per accedere ai finanziamenti stanziati. Il piano individua le azioni per la promozione della salute del cittadino e la prevenzione di stati di malattia nei luoghi di vita e di lavoro con attenzione particolare alle azioni per il contenimento di fattori di rischio e interventi per la diagnosi precoce e la prevenzione delle complicanze. Intesa sul PNP 2014/18 approvata in conferenza stato regione la cui attuazione è affidata al ministero della salute individua quali macro obiettivi che le regioni devono perseguire attraverso piani e programmi, la prevenzione di infortuni e malattie professionali, incidenti stradali, dipendenze da sostanze, incidenti domestici, ridurre le esposizioni ambientali dannose per la salute. | PIANI SANITARI REGIONALI individuano gli aspetti strategici degli interventi da porre in essere per la tutela della salute e per il miglior funzionamento dei servizi tenendo conto degli obiettivi individuati nel PSN. Il contenuto deve uniformarsi al PSN e con esso si individuano gli obiettivi triennali tenendo conto del fabbisogno finanziario, interventi prioritari e monitoraggio della spesa sanitaria. - Elaborati dalla giunta regionale e adottati entro 150 giorni dall’entrata in vigore del PSN. Il progetto del piano è sottoposto alla conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio sanitaria regionale e ruolo partecipativo è attribuito anche alle autonomie locali. In caso di mancata adozione si applica il PSN e la regione inadempiente entro un anno deve provvedere entro termine fissato dal ministero della salute non inferiore a 3 mesi, decorso il quale il consiglio dei ministri su proposta del 40 ministro della salute e sentita l’AGENAS d’intesa con la conferenza permanente stato regioni adotta provvedimenti necessari quali ad esempio la nomina di un commissario ad acta. I PIANI ATTUATIVI LOCALI sono disciplinati dalla legislazione regionale. Il d.lgs 229/99 di modifica del 502/92 potenzia il ruolo dei comuni, articolazioni organizzative delle ASL e istituzione con la costituzione del comitato dei sindaci. Programma delle attività territoriali è il documento che organizza il funzionamento dei servizi. In caso di mancata attuazione il sindaco o la conferenza dei sindaci possono chiedere alla regione revoca o non conferma del direttore generale. Il sindaco definisce le linee di indirizzo per la programmazione delle attività in materia sanitaria, ne verifica l'andamento e trasmette proposte al DG ed alla regione. Anche in tal caso è previsto intervento sostitutivo del governo con nomina di commissario ad acta se le regioni non costituiscano il piano attuativo metropolitano, la conferenza permanente per la programmazione socio sanitaria regionale. 41 EVOLUZIONE DELL'AZIENDA SANITARIA LOCALE (ASL) L. 833/78 ISTITUZIONE DELL’UNITA’ SANITARIA LOCALE (USL) complesso di presidi, uffici, servizi dei comuni singoli e associati, comunità montane che in ambito territoriale determinato assolvono ai compiti del SSN per la gestione unitaria della tutela della salute. Strutture operative con ambito territoriale ristretto che serve utenza dai 50.000 ai 200.000 abitanti a seconda delle caratteristiche geomorfologiche e socio economiche della zona. L'apparato organizzativo della USL si articolava in distretti sanitari di base per l'erogazione dei servizi di primo livello e di pronto intervento. Anche gli organi, assemblea generale, comitato di gestione e presidente, collegio dei revisori evidenziano legame con gli enti territoriali di riferimento. LA PRIMA DEFINIZIONE DI AZIENDA SANITARIA A LIVELLO LOCALE. La struttura sanitaria di diritto pubblico operante nel SSN viene definita per la prima volta azienda nel D. LGS 502/92. Si trasforma da struttura operativa del comune a soggetto istituzionale deputato alla gestione dei servizi sanitari. Dotata di personalità giuridica e di diversi tipi di autonomia: organizzativa (potere di identificare la struttura organizzativa), amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale (determinare in via autonoma obiettivi dell’azione, allocazione delle risorse umane) e tecnica. AUTONOMIA IMPRENDITORIALE DELLA ASL DLGS 229/99 opera accelerazione del processo di aziendalizzazione delle USL configurandole come centri di imputazione di autonomia imprenditoriale. Scompare analitica disamine delle singole forme di autonomia e trova affermazione la più ampia forma di autonomia giuridica, ovvero quella goduta dalle persone fisiche e giuridiche secondo i dettami del codice civile di perseguire i propri interessi sfruttando strumenti e organizzazione imprenditoriale. Le ASL pur essendo soggetti pubblici attraverso i quali le regioni assicurano i livelli di assistenza sanitaria, nel perseguire i propri fini agiscono in concreto alla stregua di un qualsiasi imprenditore privato. DIRETTORE GENERALE competono poteri di gestione, rappresentanza legale dell’azienda sanitaria, poteri di verifica della corretta ed economica gestione delle risorse e dell’imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa. E' responsabile della gestione complessiva tra cui rientra adozione dell'atto aziendale, nomina del direttore amministrativo e sanitario. REQUISITI: Diploma di laurea, età non superiore a 65 anni alla data della nomina, comprovata esperienza dirigenziale almeno quinquennale nelle strutture sanitarie o di 7 anni negli altri settori con autonomia gestionale e diretta responsabilità, obbligo di produrre entro 18 mesi dalla nomina attestato di frequenza a corso di formazione in materia di sanità pubblica e organizzazione e gestione sanitaria gestito dalla regione. Incompatibile con altro rapporto di lavoro dipendente o autonomo. NOMINA ad opera della regione che attinge da elenco nazionale degli idonei costituito presso il ministero ed aggiornato ogni 2 anni. L'iscrizione è valida 4 anni e non possono essere reinseriti coloro che sono dichiarati decaduti per violazione degli obblighi di trasparenza. e CRITERI VALUTATIVI fissati in sede di conferenza stato regione: raggiungimento obiettivi, garanzia dei LEA, obblighi in materia di trasparenza. Sono valutati dopo 24 mesi dalla regione entro 90 giorni sentito il parere della conferenza dei sindaci ed in caso negativo, previa contestazione e contraddittorio, entro 30 giorni dall’avvio del procedimento, dichiara immediata decadenza con risoluzione del contratto e provvede alla sostituzione se ricorrono gravi e comprovati motivi, in presenza di grave disavanzo imputabile al mancato raggiungimento degli obiettivi. Il sindaco o la conferenza dei sindaci possono chiedere la REVOCA dell’incarico in caso di mancata attuazione nella realizzazione del piano attuativo locale. Le regioni trasmettono all’AGENAS relazione biennale sulle attività dei direttori generali. - DIRETTORE AMMINISTRATIVO dirige i servizi amministrativi, laureato in discipline giuridiche o economiche, esperienza quinquennale di direzione tecnico amministrativa in enti pubblico o privati o strutture sanitarie. Regione può subordinare incarico alla frequenza di corso di formazione manageriale. - DIRETTORE SANITARIO, dirige i servizi sanitari a fini organizzativi e igienico sanitari, medico, esperienza quinquennale o direzione tecnico sanitaria. DISCIPLINA COMUNE età non superiore a 65 anni, nominati dal DG, partecipa unitamente al DG alla direzione dell'azienda, assume diretta responsabilità delle funzioni di sua competenza e concorre con proposte e pareri alla formazione delle decisioni della direzione generale. Il rapporto di lavoro è esclusivo, regolato da contratto di diritto privato, rinnovabile in osservanza delle norme del codice civile. Durata non inferiore a 3 e non superiore a 5 anni, trattamento economico definito dalla contrattazione collettiva nazionale per le posizioni apicali della dirigenza medica e amministrativa. La nomina determina collocamento in aspettativa senza assegni e il diritto al mantenimento del posto. Aspettativa è concessa entro 60 giorni ed è utile ai fini del trattamento di quiescenza e previdenza. INCOMPATIBILITA' * incarichi o cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dal SSR e svolgimento in proprio di attività professionale anche se assunte o mantenute dal coniuge, parente o affine entro il Il grado * componete della giunta o consiglio della regione, provincia, comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti * presidente e amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte della regione, province, comuni. INCONFERIBILITA’ *condannati anche con sentenza non passata in giudicato per reato contro la PA * nei 2 anni precedenti abbiano svolto incarichi in enti regolati o finanziati dal SSR * nei 5 anni precedenti candidati in elezioni in collegi elettorali che comprendano i territori dell’ASL * nell’anno precedente parlamentare * nei 2 anni precedenti fatto parte di giunta o consiglio di provincia o comune con popolazione superiore a 15.000 nel territorio dell'ASL. - COLLEGIO SINDACALE istituito in sostituzione del collegio dei revisori, vigila sulla regolarità ‘amministrativa e contabile dell’asl, sull'osservanza della legge, verifica l’amministrazione sotto il profilo economico, accerta regolare tenuta della contabilità e conformità del bilancio alle risultanze dei libri e scritture contabili ed effettua verifiche di cassa, riferisce trimestralmente alla regione sui risultati del riscontro eseguito e con cadenza semestrale trasmette relazione alla conferenza dei sindaci o al sindaco del comune capoluogo della provincia dove è situata l'azienda. Hanno potere ispettivo e di controllo anche individuale. Composto da 3 membri che durano in carica 3 anni, 1 designato dal presidente della giunta, 1 dal ministro dell'economia e finanze e 1 dal ministro della salute tra iscritti nel registro dei revisori contabili istituito presso il ministero della giustizia o tra i funzionari del ministro dell'economia e finanze che abbiano esercitato per 3 anni le funzioni di revisori dei conti o di componenti dei collegi sindacali. Aziende ospedaliere integrate con l’università, costituite mediante trasformazione dei presidi ospedalieri nei quali insiste la prevalenza del corso di laurea in medicina e chirurgia Per entrambe l’organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di gestione operativa e organi sono DG, collegio sindacale e organo di indirizzo. Le linee guida per i protocolli di intesa tra regioni e università prevedono che: o Le aziende ospedaliere universitarie partecipino alla programmazione sanitaria contribuendo all'elaborazione dei PSR L'organizzazione è stabilita con atto aziendale ma i protocolli indicano i criteri di attuazione dell’organizzazione interna delle AOU I CONTROLLI SULLE AZIENDE SANITARIE tipico delle imprese private a seguito dell’aziendalizzazione. CONTROLLI INTERNI DELLE ASL, riforma brunetta 150/09 affida il controllo di gestione, valutazione dirigenti, controllo strategico agli OIV istituiti presso ogni PA. Controllo contabile del collegio sindacale, vigila sul rispetto della legge, verifica la regolarità contabile e finanziaria della gestione, conformità del bilancio alle risultanze dei libri e scritture contabili. Controllo di gestione del DG, verifica mediante valutazione comparative dei costi, rendimenti e risultati avvalendosi di strumenti aziendali introdotti nella gestione delle ASL CONTROLLI ESTERNI REGIONI quanto ai controlli di gestione le regioni hanno ruolo importante in quanto tramite la giunta definisce i criteri sulla cui base organizzare attività di controllo, verificare l'equilibrio economico edil risultato raggiunto. Inoltre * verifica risultati aziendali nel quadro della programmazione regionale per la conferma dell’incarico del DG * risoluzione del contratto del DG in caso di grave disavanzo. Per le aziende ospedaliere sono inoltre previsti controlli sostitutivi per ingiustificati disavanzi di gestione, revoca dell'autonomia aziendale per perdita requisiti ORGANI DELLO STATO, poteri di controllo residuali e sostitutivi in caso di inadempimento da parte della regione ex art 120 cost mediante nomina di commissario ad acta. CORTE DEI CONTI svolge controllo sui bilanci preventivi e consuntivi degli enti del SSN + svolge controllo esterno successivo riferendo annualmente al parlamento sulla gestione delle risorse finanziarie. L'accertamento degli squilibri fa sorgere in capo alle PA obbligo di adottare entro 60 giorni provvedimenti idonei a rimuovere irregolarità e ripristinare equilibri di bilancio. In caso di inottemperanza è preclusa attuazione dei programmi di spesa per cui sia accertata mancata copertura. II SSN provvede ad erogare a tutti i cittadini le prestazioni sanitarie comprese nei livelli essenziali di assistenza (LEA). Le regioni elaborano gli strumenti di programmazione con i quali rispondono alle esigenze delle ASL che con la loro programmazione aziendale seguono le indicazioni regionali e verificano le capacità gestionali degli amministratori sulla base di indicatori di appropriatezza. | LEA comprendono le tipologie di assistenza, servizi e prestazioni definiti nello standard minimo della programmazione nazionale ma le regioni possono rielaborarli utilizzando risorse proprie per garantire servizi ulteriori. Le prestazioni comprese nei LEA sono erogate con le modalità contenute in un decreto in due regimi: 45 - Senzaoneria carico dell’utente al momento della fruizione del servizio (esenzione); - Dietro pagamento di una quota limitata per le prestazioni soggette alla compartecipazione alla spesa (ticket) in modo da promuovere la consapevolezza dell'onere economico connesso all’erogazione delle prestazioni e di entità tale da non costituire ostacolo all’utilizzo dei servizi da parte del cittadino. Sono escluse dai livelli di assistenza erogati a carico del SSN le tipologie di assistenza, servizi e prestazioni che: * non rispondono a necessità assistenziali tutelate dal SSN * non soddisfano il principio dell'efficacia e dell’appropriatezza e dell’economicità nell'impiego delle risorse (le prestazioni innovative per le quali non sono disponibili evidenze di efficacia possono essere erogate in strutture accreditate nell’ambito di programmi di sperimentazione autorizzati dal ministero della salute). Le ASL devono anche erogare servizi contemplati dai livelli aggiuntivi di assistenza previsti dai comuni in coerenza con la programmazione sanitaria regionale e finanziati con risorse dei comuni stessi. | LEA sono stati disciplinati con DPCM del 29/11/2001, il decreto Balduzzi del 2012 ampliava elenco malattie croniche e rare e introduceva assistenza ai soggetti affetti da ludopatia; il patto per la salute 2014/16 ha aggiornato con decreto del ministro della salute i LEA; DM 2016 ha costituito commissione nazionale per l'aggiornamento dei LEA e per la promozione dell’appropriatezza nel SSN con l’obiettivo di garantire aggiornamento costante dei LEA con procedura semplificata; AI fine di adeguare i LEA alle necessità emergenti è stato adottato il DPCM 12/01/2017 sostitutivo del 2001 i cui nomenclatori (elenchi delle prestazioni e tariffe di riferimento nazionale) presentano carattere di novità in funzione dell’evoluzione tecnologica. Ulteriore obiettivo aggiornamento protocollo per tutela gravidanza ed elenchi malattie rare, croniche e prestazioni esenti da ticket, rivedere la descrizione delle tipologie di assistenza e dei servizi nell’area socio sanitaria con: * articolazione dell'assistenza domiciliare in 4 livelli di intensità * residenziale in 3 livelli per malati cronici, disabili. Le nuove prestazioni sono: - Diagnosi precoce, cura e trattamento individualizzato dell’autismo - Nuovo codice sulle malattie rare che dà diritto all'esenzione a 110 nuove patologie tra cui miastenia grave e sclerosi sistemica progressiva - Elenco rivisto delle malattie croniche e invalidanti con introduzione esenzione per 6 patologie tra cui rene policistica, celiachia. - Nuovo piano vaccinale come antipneumococco, antimeningococco e antivaricella ed estende quello per papillomavirus anche agli adolescenti maschi - Screening neonatale per individuare sordità e cataratta congenita o malattie metaboliche ereditarie. 2. LERREEDENER:on0 3 Il 2) | dei LEA garantiti dal SSN è la PREMENZIONENCOIEMVANENSANIAMPUNEUEA per © raggiungimento della salute della collettività evitando l'insorgere delle malattie. Si articola nelle attività di sorveglianza e controllo malattie infettive inclusi i programmi vaccinali, sicurezza ambienti aperti e confinati, sicurezza sui luoghi di lavoro, attività medico legali per finalità pubbliche. Il decreto sui nuovi LEA all'allegato 1 elenca per ogni attività programmi e prestazioni garantiti dal SSN per la tutela della salute, sicurezza da rischi infettivi, ambientali, legati alle condizioni di lavoro e agli stili di vita per il contenimento dei fattori di rischio e diagnosi precoce nonché prevenzione delle complicanze. Attività di prevenzione di competenza delle ASL sono individuazione e controllo fattori di nocività negli ambienti di lavoro mediante collaudi di macchine, indicazione misure idonee all'eliminazione dei fattori di rischio. Il piano nazionale della prevenzione (PNP) è parte integrante del PSN, strumento programmatico di durata triennale che si muove su due macro ambiti: sorveglianza epidemiologica e prevenzione delle malattie infettive, contagiose e diffusive mediante la PROFILASSI PREVENTIVA ovvero con l'attuazione di misure che 46 contrastino l'insorgere della malattia che si realizza con la VACCINAZIONE che consiste nell’introdurre nell'organismo microrganismi innocui o scarsamente patogeni al fine di immunizzare il soggetto dall’infezione. L’immunità può essere antitossica, antibatterica e antivirale. Il SSN offre gratuitamente le vaccinazioni alla popolazione attraverso le ASL secondo le tempistiche indicate nel piano nazionale della prevenzione vaccinale (PNPV) e attuate dalle regioni. Vaccinazioni obbligatorie per i nuovi nati contro la difterite, tetano, poliomelite, epatite B integrate con la L 119/17 che introduce 10 vaccinazioni per i minori tra 0 e 16 anni , requisito per accesso ai servizi educativi per l'infanzia e la cui violazione è sanzionata con multa dai 100 a 500 euro. | bambini immunizzati a seguito di malattia naturale e quelli che sono in condizioni di salute tali da costituire controindicazione alle vaccinazioni sono esonerati dall'obbligo con certificazione medica + per alcune categorie della popolazione adulta ad esempio antitetanica per sportivi, agricoltori, antitifica, antimorbillo-parotite-rosolia peri militari. Vaccinazioni raccomandate per categorie a rischio ad esempio epatite B per operatori sanitari, antinfluenzale per over 65, antirabbica ai viaggiatori in paesi a rischio, e contro la malaria in caso di viaggio in zone endemiche. + 4 vaccinazioni ad esempio antimeningococcica introdotte da L 2017. Tra le novità del PNPV 2017/19 ricordiamo estensione ai maschi adolescenti della vaccinazione contro il papilloma virus, obbligo vaccinazione per la scuola primaria. 47 . ATTIVITA” MEDICO LEGALE si sostanzia in accertamenti e certificazioni a carattere clinico biologico: riconoscimento invalidità, cecità, sordità nonché ai fini del riconoscimento della condizione di handicap (104/92) e ai fini del collocamento mirato al lavoro delle persone con disabilità (68/99). Ulteriori attività sono il rilascio del contrassegno a persone con disabilità, idoneità all’affidamento e adozione di minori, pareri medico legali intema di responsabilità sanitaria nonché attività di medicina necroscopica e informazione ai cittadini e operatori su temi di trapianti, bioetica. 2) ASSISTENZA DISTRETTUALE si articola nelle seguenti attività: ASSISTENZA SANITARIA DI BASE medica e pediatrica è erogata dal medico di base e dal pediatra di libera scelta (0-12 anni) nel rispetto del limite di 1500 assistiti per medico e 800 per la pediatra con validità annuale e tacitamente rinnovabile con possibilità di revoca nel corso dell’anno, ricusazione quando ricorrono accertati motivi di incompatibilità. Garantita dalle 8 alle 20 nei giorni feriali e dalle 8 alle 14 nei giorni prefestivi. Il medico è remunerato dal SSN con quota fissa per ciascun soggetto corrisposta annualmente, variabile in considerazione degli obiettivi e delle attività previste negli accordi e non è dovuto compenso dall’assistito pena il venir meno del rapporto convenzionale. Le prestazioni sono visite mediche ambulatoriali o domiciliari a scopo diagnostico e terapeutico, assistenza domiciliare periodica ai malati gravi, anziani con deficit deambulatori e malati non autosufficienti, prescrizioni di farmaci, profilassi, certificati di riammissione a scuola dopo 5 giorni di assenza e certificazione di idoneità allo svolgimento di attività sportina generica nell’ambito scolastici ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE sono ricomprese le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio. | nuovi LEA hanno introdotto prestazioni erogabili in regime di ospedalizzazione (procreazione medicalmente assistita, analisi per diagnosi malattie rare). Il medico è tenuto a riportare diagnosi sulla prescrizione in virtù del principio di appropriatezza. Il ministro della salute individua le prestazioni erogabili, le patologie assoggettate e le prestazioni in esenzioni. L'erogazione delle prestazioni è subordinata a prescrizione compilata dal medico di base (impegnativa) contenente nome, cognome, età dell'assistito, numero tessera sanitaria e CF con eventuale indicazione dell’esenzione, prestazione richiesta, timbro e firma. Il cittadino è tenuto a pagare eventuale ticket nonché le tariffe fissate con provvedimento normativo per le prestazioni erogate da strutture private ed il versamento deve avvenire prima della prestazione presentando psichiatrico di diagnosi e cura all’interno di ospedali pubblici collegato con il pronto soccorso e organizzato per degenze medio lunghe. Strutture semiresidenziali — day hospital psichiatrico e centro diurno per programmi curativi di breve, medio e lungo periodo Strutture residenziali — residenze sanitarie assistenziali per pazienti di lungo assistenza Il sistema informativo della salute mentale istituito con DM 2010 tratta informazioni relative a strutture, personale e attività. 50 Assistenza a soggetti con dipendenze patologiche incluso il gioco d'azzardo consistono nell’accoglienza, valutazione dello stato, definizione di un programma, colloqui e psicoterapia. SERT (servizi per le tossicodipendenze) sono servizi pubblici del SSN per la cura, prevenzione, riabilitazione dall'abuso e dalla dipendenza di sostanze psicoattive come droghe, alcool, comportamenti compulsivi, gioco d'azzardo. Istituiti a cura delle ASL si articolano in moduli organizzativi che esercitano attività in modo sinergico ai consultori familiari, laboratori di analisi. Assicurano erogazione dei servizi per 24 ore tutti i giorni della settimana. Sono le strutture di riferimento delle ASL per le dipendenze patologiche garantendo riservatezza e anonimato e assicurando trattamenti psicologici, socio riabilitativo, interventi a carattere preventivo. Attuano interventi di primo sostegno per tossicodipendenti e famiglie, informazione e prevenzione ai giovani, certificano stato di tossicodipendenza, definiscono programmi terapeutici individuali. I SERT e le strutture private che esercitano attività di prevenzione, cura e riabilitazione nel settore devono essere in possesso dei requisiti: personalità giuridica di diritto pubblico o privato o natura di associazione riconosciuta, disponibilità di locali e attrezzature adeguate, personale dotato di comprovata esperienza, presenza di equipe multidisciplinare, presenza di educatori. La menomazione si riferisce alla tipologia strutturale e funzionale del danno o del fenomeno anomalo, perdita di parte dell'efficienza fisica della persona, esteriorizzazione di stato patologico e può configurarsi in menomazione della capacità intellettiva, del linguaggio, deturpanti. La disabilità riguarda la riduzione dell’abilità dovuta alla patologia e possono avere carattere transitorio o permanente, reversibili o irreversibili, progressive o regressive e possono insorgere come conseguenza di una menomazione ad esempio difficoltà nelle azioni quotidiane come la capacità di lavarsi, camminare concretizzandosi in un deficit dello stato di salute della persona collegata con fattori ambientali. La L 104/92 promuove integrazione familiare, scolastica, lavorativa delle persone handicappate promuovendo ricerca scientifica, decentramento territoriale, superamento emarginazione. Il SSN garantisce ai disabili fisici, psichici e sensoriali assistenza territoriale ambulatoriale e domiciliare, residenziale e semiresidenziale, soggiorni all’estero per cure in centri di elevata specializzazione. Sono garantite prestazioni sanitarie e sociali integrate. Con i nuovi LEA è stata riclassificata sindrome di down prevedendo esenzione totale dal pagamento del ticket per tutte le prestazioni inerenti la patologia, maggiore raccordo per le prestazioni relative all’autismo. Sono inoltre prescrivibili protesi e ausili per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, ausili di comunicazione, apparecchi acustici, posaterie a suppellettili adattati per le disabilità motorie, arti artificiali a tecnologia avanzata. ASSISTENZA SOCIO SANITARIA AI MALATI TERMINALI, affetti da malattia con prognosi infausta per i quali la morte è un evento non evitabile in tempi relativamente brevi ovvero affetti da patologia neoplastica terminale che necessiti di cure finalizzate ad assicurare migliore qualità della vita. Sono previsti interventi ospedalieri a domicilio, assistenza territoriale residenziale e semiresidenziale nei centri di cure palliative, assistenza domiciliare sanitaria e socio sanitaria. 51 CURE PALLIATIVE E TERAPIA DEL DOLORE si rivolgono a pazienti in fase terminale di malattie croniche ed evolutive con progressiva perdita di autonomia per offrire al malato la massima qualità di vita offrendo supporto per aiutare la famiglia durante la malattia e durante il lutto. Le cure palliative domiciliari richiedono valutazione multidimensionale, presa in carico del paziente e dei familiari e definizioni di un progetto di assistenza individuale (PAI), integrate da interventi sociali. La rete per la terapia del dolore è costituita da numero ristretto di centri di eccellenza (HUB) e da rete di supporto composta di centri di terapia del dolore territoriali (centri SPOKE) che operano attraverso erogazione di servizi in regime ambulatoriale. HOSPICE, centri residenziali di cure palliative che erogano assistenza medica e infermieristica gratuita 7 giorni per 24 ore all’interno di strutture ospedaliere o sul territorio, gestiti da ASL, associazioni no profit, in convenzione con le ASL mediante prestazioni di ricovero diurno (day hospital e day hospice) e ricovero residenziale. L'accesso avviene tramite richiesta del medico curante. Sono soggetti a monitoraggio circa equità nell’accesso, qualità e appropriatezza delle cure per il controllo del dolore fino all’accompagnamento alla morte, assistenza al lutto. ASSISTENZA A PERSONE CON INFEZIONE DA HIV/AIDS mediante attività preventiva e curativa L. 135/90. Nessuno può essere sottoposto senza consenso ad analisi per l'accertamento dell’infezione da HIV se non per motivi di necessità clinica nel suo interesse. Anche i datori non sono abilitati a svolgere indagini sullo stato di sieropositività di persone candidate all’instaurazione di un rapporto di lavoro per impedire il realizzarsi di discriminazioni. Presso le ASL sono organizzate le unità operative AIDS di | livello, informazione nonché prevenzione e accesso ai servizi di diagnosi e cura + Il livello con diagnosi di laboratorio dove offrono assistenza psicologica e consulenza specialistica + Ill livello presso strutture di elevata qualificazione professionale che forniscono assistenza, diagnosi e cura fornendo consulenza specialistica. TUTELA DELLA MATERNITA’ — ASSISTENZA CONSULTORIALE, il SSN garantisce prestazioni nell’ambito dell'educazione e consulenza alla procreazione responsabile mediante consultori familiari in proporzione di una unità ogni 20.000 abitanti istituiti con L 405/75 che costituiscono organismi operativi delle ASL e offrono servizio ginecologico, sociale, corsi di preparazione al parto, assistenza al singolo e alla coppia, informazione sui diritti spettanti alla gestante. Il ricorso alla procreazione medicalmente assistita nelle linee guida del 2015 ed inserita nei LEA può essere omologo, donatori sono nella coppia o eterologo, donatore esterno. Quest'ultima è consentita solo ove non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per rimuovere le cause di sterilità o infertilità e sia accertato il carattere assoluto con atto medico. La sentenza 162/15 della corte costituzionale ha dichiarato illegittimità della L 40/04 che vietava PMA di tipo eterologo per irragionevolezza del divieto e violazione del principio di uguaglianza. L'interruzione volontaria della gravidanza è disciplinata dalla L. 194/78. Se avviene entro i primi 90 giorni la donna può rivolgersi a pubblico consultorio, medico di fiducia che rilasciano certificato. Nei casi non urgenti opera periodo di ripensamento di 7 giorni. Se avviene dopo i primi 90 giorni è possibile procedere solo quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna o siano accertati processi patologici, anomalie o malformazioni del nascituro che determinano grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna. E’ praticata da medici che non abbiano preventivamente sollevato obiezione di coscienza con dichiarazione all'autorità sanitaria. ASSISTENZA ALLE PERSONE DETENUTE L244/07 SSN garantisce ai detenuti e agli internati livelli di prestazioni analoghi ai cittadini liberi. Ogni ASL nel cui ambito sia ubicato istituto penitenziario adotta carta dei servizi sanitari per i detenuti e gli internati che conservano iscrizione al SSN per tutte le forme di assistenza e sono esclusi dalla compartecipazione alla spesa delle prestazioni sanitarie erogate dal SSN a cui provvede l’ASL con rapporti convenzionali ASSISTENZA ALLO STRANIERO tu sull’immigrazione DLGS 286/98 hanno obbligo di iscrizione al SSN e parità di trattamento gli stranieri regolarmente soggiornanti iscritti nelle liste di collocamento o che 52 abbiano in corso regolari attività di lavoro subordinato o autonomo, che abbiano chiesto rinnovo del titolo di soggiorno, in attesa del primo rilascio del permesso per lavoro subordinato o motivi familiari. lo straniero soggiornante di lungo periodo, in possesso di permesso di soggiorno da almeno 5 anni con reddito non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale e di un alloggio idoneo ha diritto ad usufruire delle prestazioni di assistenza sociale, previdenza sociale, assistenza sanitaria, istruzione scolastica. In caso contrario è tenuto a stipulare polizza assicurativa o mediante iscrizione al SSN che può essere richiesta volontariamente da stranieri soggiornanti in italia titolari di permeso di soggiorni per motivi di studio. Agli stranieri non in regola sono assicurate le cure urgenti ed essenziali quali tutela del minore, gravidanza e maternità, profilassi internazionale. 3) ASSISTENZA OSPEDALIERA è autonomo livello essenziale di assistenza in cui operano pronto soccorso, ricovero ordinario per acuti, riabilitazione e lungo degenza post acuzie, attività trasfusionali, attività di trapianto di organi e tessuti, centri antiveleni (CAV). Il day surgery garantisce le prestazioni assistenziali per l'esecuzione programmata di interventi chirurgici o procedure invasive che per complessità di esecuzione, durata dell'intervento sono eseguibili nell'arco della giornata senza necessità di osservazione post operatoria prolungata e senza osservazione notturna. Il day hospital invece viene eseguito per prestazioni assistenziali programmabili che richiedono assistenza medico infermieristica prolungata non eseguibili in ambulatorio. Può essere goduta presso strutture pubbliche (presidi e aziende ospedaliere) e istituti privati convenzionati con il SSN (case di cura) su richiesta motivata del medico di base o pediatra di libera scelta accompagnata dalla presentazione del libretto sanitario ai fini del ricovero ordinario o programmato. In casi di ricovero d'urgenza e di emergenza (pronto soccorso) la documentazione di accompagnamento è fatta pervenire entro 30 giorni. Le prestazioni rientranti sono le prestazioni sanitarie, alberghiere e attività di informazione. Il SSN deve garantire le forme di partecipazione dei cittadini sia come singolo, con riferimento alle scelte terapeutiche assistenziali, che come parte di organizzazioni, con riferimento alla determinazione delle politiche assistenziali. LA CARTA DEI SERVIZI SANITARI è adottata con DPCM 1995, patto tra le strutture del SSN e i cittadini, strumento di tutela e di partecipazione delle organizzazioni dei cittadini nelle attività relative alla programmazione, controllo e valutazione dei servizi socio sanitari. Contiene impegno per l'azienda sanitaria nei confronti dei cittadini e fornisce indicazioni certe circa l'erogazione dei servizi. Sono adottate da tutti i soggetti erogatori di servizi pubblici anche operanti in regime di concessione o mediante convenzione sulla base di schemi generali di riferimento. | principi informatori sono: imparzialità nell'erogazione delle prestazioni e uguaglianza del diritto all'accesso ai servizi; informazione ai cittadini sui servizi e le modalità di erogazione; ascolto delle opinioni dei cittadini. CONSENSO INFORMATO E’ l’adesione in forma scritta su apposito modulo che il malato dà alle proposte diagnostico terapeutiche formulate dal medico curante per la cura delle patologie da cui è affetto. Il consenso deve essere personale, deve provenire dal paziente, deve essere specifico ed esplicito, attuale ed informato cioè deve basarsi su informazioni dettagliate fornite dal medico. Disciplinato per la prima volta nel codice di Norimberga del 1946, trova fondamento nell’art 2, 13 e 32 della Costituzione in virtù dei quali la libertà personale è inviolabile e nessuno può essere obbligato a determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge ed è enucleata altresì nella convenzione del consiglio di Europa. L’art 50 cp stabilisce la non punibilità di chi lede un diritto, o lo mette in pericolo con il consenso di chi può validamente disporne. L'eventuale violazione può comportare il reato di lesioni personali. La L. 219/17 norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento cd legge sul testamento biologico, consta di 8 articoli, e prevede che nessun trattamento sanitario possa dell’interessato se è giustificata dalla necessità di difendere diritto in sede giudiziaria o tutelare situazione giuridicamente rilevante di rango pari a quella dell’interessato, diritto della personalità o altro diritto o libertà fondamentale. Certificato di assistenza al parto sostituito da attestazione che contiene i soli dati richiesti nei registri di nascita. Se contengono dati che identificano la madre che non vuole essere nominata possono essere rilasciati in copia integrale a chi via abbia interesse decorsi 100 anni dalla formazione del documento. ADEMPIMENTI DELLE STRUTTURE SANITARIE. Il codice della privacy dispone che i dati relativi alla salute non possano essere diffusi. Il regolamento introduce diritto all'oblio, diritto alla portabilità dei dati. Il trattamento dei dati è improntato al principio dell’accountability, responsabilizzazione dei soggetti che trattano i dati personali, in particolare i dati sensibi . 1 3 principali adempimenti sono introduzione DPO, disciplina data breach, istituzione di un registro del trattamento dei dati sanitari. 55 ISCRIZIONE AL SSN avviene presso l’asl territorialmente competente ed è necessaria per ottenere l'erogazione delle prestazioni sanitarie erogabili dal SSN. Gli uffici rilasciano la TESSERA SANITARIA, documento rilasciato dal ministero dell'economia e delle finanze che sostituisce il codice fiscale ed è valido come tessera europea di assicurazione malattia per le cure urgenti nei paesi dell'UE, come codice fiscale, carta nazionale dei servizi ed è la chiave di accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico. Ha scadenza ogni 6 anni salvo diversa indicazione da parte della regione o dell’ASL di competenza. Il DPCM 2011 ha previsto introduzione della TS-CNS progressivamente su richiesta delle regioni e province autonome. La CSN è una smart card che consente di accedere ai servizi on line della PA. LA PRESCRIZIONE ELETTRONICA di farmaci, prestazioni specialistiche sostituiscono la ricetta cartacea in seguito al processo di dematerializzazione avviato con il DM 2011. Il medico prescrittore invia al sistema di accoglienza centrale (SAC) i dati che comprendono il numero della ricetta (NRE) e il codice fiscale dell'assistito rilasciando promemoria cartaceo. Dal 01/01/16 sono fruibili su tutto il territorio nazionale. Inoltre si provvede alla dematerializzazione dei referti medici. FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO è l'insieme dei dati e documenti digitali sanitari e socio sanitari generati da eventi clinici presenti e trascorsi riguardanti l’assistito per fornire base informativa clinica del paziente e l’intera storia clinica e rende possibile consultazione unitaria. Il trattamento è effettuato dai soggetti operanti in ambito sanitario ed è precluso al personale medico nell’esercizio di attività medico legale. Il personale amministrativo può consultare le informazioni per assolvere alle funzioni. Il DPCM 2016 adotta il regolamento in materia di FSE che definisce i contenuti del fascicolo (referti, documentazione relativa ai ricoveri, verbali di pronto soccorso, consenso o diniego alla donazione di organi e tessuti), esso viene alimentato attraverso anagrafe nazionale degli assistiti. L’accesso può avvenire solo sulla base del consenso libero ed informato, se le informazioni da trattare sono pertinenti al processo di cura in atto, i soggetti che accedono sono abilitati alla consultazione e coinvolti nel processo di cura. Il mancato consenso non pregiudica il diritto all'erogazione della prestazione sanitaria. L'accesso online avviene in forma protetta e riservata attraverso il portale www.fascicolosanitario.govi.it. STRUTTURE SANITARIE PRIVATE. La riforma del SSN ha introdotto il principio della libertà di scelta dell'assistito tra operatore pubblico e privato per favorire l'instaurarsi di un regime di concorrenza. Con atto di indirizzo e coordinamento d’intesa con la conferenza permanente sentito il consiglio superiore di sanità si definiscono i requisiti tecnologici, strutturali, professionali e organizzativi. Le strutture sanitarie private possono essere equiparate alle strutture sanitarie pubbliche mediante: 56 AUTORIZZAZIONE ALL’ESERCIZIO DI ATTIVITA’ SANITARIE E SOCIO SANITARIE per costruzione di nuove strutture sanitarie, ampliamento e trasformazione, trasferimento in altra sede. La richiesta è inoltrata al COMUNE competente e le regioni disciplinano modalità e termini della richiesta. ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE per l'esercizio di attività sanitarie per conto del SSN da parte delle strutture sanitarie già autorizzate e dei professionisti che ne facciano espressa richiesta è rilasciata dalla regione previa verifica dei requisiti di qualificazione, verifica positiva dei risultati raggiunti. Apposite commissioni sono nominate per svolgere attività di istruttoria e dà luogo a rapporto temporaneo oggetto di verifica della permanenza dei requisiti. In caso di modifica dell'attività occorre rilascio di nuovo atto di accreditamento. Le strutture che erogano prestazioni sanitarie a carico del SSN stipulano con e regioni competenti ACCORDI CONTRATTUALI nei quali sono indicati obiettivi, requisiti del servizio da rendere. In caso di mancata stipula l'accreditamento istituzionale è sospeso. La remunerazione delle prestazioni erogate può avvenire secondo costo standard o tariffe predeterminate. Le regioni e le ASL attivano sistema di monitoraggio sul rispetto degli accordi contrattuali ed un'attività di controllo di qualità e congruità. FONDI INTEGRSATIVI SANITARI i cittadini possono ottenere prestazioni aggiuntive superiore ai livelli minimali uniformi ricorrendo a fondi integrativi sanitari. L'ambito di applicazione dei fondi è rappresentato da prestazioni aggiuntive, prestazioni erogate dal SSN per la quota posta a carico del cittadino, prestazioni di assistenza odontoiatrica non comprese nei LEA. SPERIMENTAZIONI GESTIONALI forme alternative, sostitutive ed integrative di pagamento dei servizi sanitari erogati da soggetti singoli o associati, consorzi e società di servizi. Sono programmi aventi ad oggetto nuovi modelli gestionali che prevedono forme di collaborazione tra strutture del SSN e soggetti privati, anche attraverso società miste a capitale pubblico privato, partenariato pubblico privato, società in house. Spetta alla regione autorizzare e proporre il programma motivando le ragioni di convenienza economica. IGIENE è quella branca specialistica della medicina volta a salvaguardare la salute dell’uomo attraverso attività di studio dell'ambiente, prevenzione. PRIVATA comprende l’igiene della abitazione e l’igiene individuale; PUBBLICA con il fine di tutelare la collettività e i singoli dai rischi connessi con gli ambienti di vita e dai rischi connessi con gli ambienti di lavoro. TUTELA DELL'AMBIENTE INQUINAMENTO DELLE ACQUE INQUINAMENTO DELL'ARIA INQUINAMENTO ACUSTICO INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO GESTIONE DEI RIFIUTI IGIENE DELL'ABITATO IGIENE DEL LAVORO IGIENE DEGLI ALIMENTI IGIENE DELLA SCUOLA MALATTIE INFETTIVE DISINFEZIONE DISINFESTAZIONE PROFESSIONI SANITARIE
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