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Concorso Straordinario Ter 2023 UDA Lezione Simulata prova orale docenti 2024, Schemi e mappe concettuali di Didattica Pedagogica

CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023 2024 - PROVA ORALE CONCORSO DOCENTI - Istruzioni, idee e spunti per la progettazione di Lezione Simulata - Unità di Apprendimento (UdA)

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

In vendita dal 18/03/2024

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starla_studentessina 🇮🇹

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Scarica Concorso Straordinario Ter 2023 UDA Lezione Simulata prova orale docenti 2024 e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Didattica Pedagogica solo su Docsity! Istruzioni, idee e spunti Lezione CONCORSO STRAORDINARIO TER 2023 2024PROVA ORALE CONCORSO DOCENTISimulata Unità di Apprendimento (UdA) per la progettazione di Che cos’è un’UDA? L’unità di apprendimento è un percorso formativo interdisciplinare: ● che ingaggia lo studente nel ruolo di protagonista del processo di apprendimento ● articolato intorno ad un tema ed organizzato in fasi di sviluppo temporale, ● finalizzato all’acquisizione/mobilitazione delle conoscenze e delle abilità ● necessarie a promuovere le competenze culturali e sociali ● utili ad affrontare e risolvere una situazione-problema (compito di realtà), ● che prevede la creazione di un elaborato detto prodotto finale, ● cui dare rilevanza tramite una presentazione “pubblica” (ad altre classi, a scuola, ai genitori, alla cittadinanza). Sviluppare e mobilitare conoscenze ed abilità Il prerequisito per lo sviluppo delle competenze in un’UdA è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità, che possono essere: - sviluppate all’interno dell’UdA, lungo le fasi di svolgimento, come risorse indispensabili ad affrontare il compito di realtà - già state sviluppate in precedenza e riprese nell’UdA mediante il compito di realtà - promosse contestualmente allo svolgimento stesso del compito di realtà. Il compito di realtà permette di mobilitare le conoscenze e le abilità nella risoluzione di una situazione-problema complessa, inedita, aperta a più soluzioni (o con una soluzione a cui si può arrivare in diversi modi) e attinente alla vita reale. I pro ed i contro dell’UdA VANTAGGI DIFFICOLTÀ Utilizza metodologie e strategie didattiche più coinvolgenti e motivanti per gli studenti, richiedendo da parte loro una maggiore partecipazione attiva Può apparire di difficile gestione nelle attività maggiormente destrutturate. Modifica il ruolo del docente da unico depositario del sapere a facilitatore Promuove lo sviluppo, da parte degli allievi, di un pensiero complesso, abituato ai collegamenti interdisciplinari e alla risoluzione di situazioni problematiche Se mal organizzata, può risultare dispersiva e non sempre lineare da comprendere per gli studenti, perciò necessita di una consegna chiara e di richiami continui ad essa Favorisce la collaborazione e la progettazione condivisa tra docenti e quindi una visione olistica del progetto formativo degli allievi Può risultare più complessa e faticosa nella fase di progettazione, ma anche più stimolante. C’è di buono che una volta progettata può essere riutilizzata o riadattata per altri contesti didattici Metodologie e strategie per l’UdA L’UdA è un percorso che ha il fine di rendere gli studenti protagonisti del loro apprendimento, per cui necessita dell’adozione di metodologie didattiche: - induttive, in cui l’allievo arrivi a concettualizzare ed astrarre a partire dall’osservazione e dall’esperienza empirica; - laboratoriali, in cui il sapere venga praticato e tradotto in un saper fare (learning by doing); - cooperative, in cui il collaborare in gruppo o il peer tutoring diventino occasioni per creare una zona di sviluppo prossimale in cui tutti gli alunni possano accrescere le loro competenze (cooperative learning); I livelli di progettazione delle UdA LIVELLO DI PROGETTAZIONE TIPO DI UDA VANTAGGI/ SVANTAGGI Commissione / gruppo di lavoro sulla riforma UdA progettata da un gruppo ristretto di docenti che rappresentano più insegnamenti Progettazione qualitativa, più efficace, ma calata dall’alto e da adattare ai contesti delle singole classi Dipartimenti di asse o interasse UdA progettata dai docenti di insegnamenti che afferiscono allo stesso asse culturale o a più assi Progettazione estesa, che permette una formazione diffusa dei docenti, ma che rischia di essere dispersiva. Struttura più rigida. Consigli di classe UdA progettata dai docenti del Consiglio di classe, cercando collegamenti interdisciplinari tra gli insegnamenti Progettazione più ristretta e vicina ai bisogni degli allievi e alle specificità del contesto classe, ma più difficile da controllare e monitorare. Struttura più flessibile. Consigli per organizzare la progettazione 1) partire dalla progettazione di un paio di UdA interdisciplinari, progettate da un gruppo di lavoro o dai dipartimenti, in modo da avere UdA uguali per le classi di uno stesso indirizzo, facili da controllare e utili per macro-obiettivi da conseguire in termini di competenze 2) una volta creato il curricolo per moduli e UdA, decentrare la progettazione ai Consigli di classe, in modo da elaborare UdA: - più vicine alle specificità delle classi - più facili da gestire nel loro sviluppo temporale - che partano da problematiche, interessi, bisogni formativi degli alunni stessi. Durata delle UdA UdA small 12 - 15 ore massimo 3 fasi max tre insegnamenti 1 prodotto 1 o 2 competenze da promuovere UdA medium 20-25 ore massimo 5 fasi max 4-5 insegnamenti più di un prodotto, volendo più di 2 competenze da promuovere UdA large 30-40 ore o più dalle 6 fasi in su max 8 insegnamenti più prodotti (intermedi e finale) varie competenze da promuovere Esempi di temi per un’UdA Alcuni grandi temi di un’unità di apprendimento potrebbero essere, ad esempio: - natura, ambiente e mutamenti climatici (Agenda 2030); - il lavoro, tra diritti, sicurezza e leggi economiche - la rappresentazione della vita / della morte / dell’amore nelle diverse culture e nel tempo - il ruolo della donna nel tempo fino alla società contemporanea - il corpo: tra salute, estetica, espressione artistica e conflitto psicologico - il fenomeno migratorio, tra integrazione e intolleranza - il dominio della tecnologia, dei social network e dei mass media - conoscenza del territorio e promozione delle sue attrattive - cittadinanza attiva, legalità e contrasto alle mafie - le guerre nel mondo e gli scenari geopolitici - mondo globale e mondo locale - interculturalità e conoscenza dell’altro Tappa n. 2: selezionare contenuti e obiettivi Nella parte introduttiva del format vanno inseriti le competenze obiettivo da promuovere, i saperi da sviluppare (conoscenze ed abilità), gli insegnamenti coinvolti e i destinatari. Sulla base del tema scelto e consultando il curricolo, i docenti del dipartimento d’asse dovranno scegliere i contenuti da trattare nell’UdA e riportare le relative conoscenze ed abilità nelle rispettive colonne. Nella selezione dei contenuti si potrà: a) riprendere contenuti già trattati nei moduli ed approfondirli in chiave interdisciplinare; b) sviluppare contenuti non trattati nei moduli monodisciplinari, in quanto maggiormente adeguati ad una trattazione interdisciplinare Si dovrà anche riflettere sui prerequisiti, in termini di conoscenze ed abilità, che gli alunni dovrebbero avere per affrontare l’unità di apprendimento. 3. Immaginare un compito di realtà Ogni UdA è finalizzata a promuovere e valutare competenze, motivo per cui deve prevedere uno o più compiti di realtà. Si può perciò scegliere di prevedere: A) più compiti di realtà distribuiti nelle varie fasi e quindi più prodotti indipendenti, valutabili da ciascuna disciplina che si occupa della fase; B) un unico compito di realtà, che preveda la realizzazione, lungo le fasi, di prodotti intermedi, cioè di articolazioni del prodotto finale. L’importante è che nel processo di valutazione siano coinvolti tutti gli insegnamenti che hanno partecipato all’UdA e le relative competenze attese. Argomentare e confrontarsi su un tema di discussione (debate, tornei di argomentazione individuali) Tenere una conferenza, un discorso rivolto ad un pubblico, con supporti digitali e multimediali Effettuare riscritture di testi (cambiare il finale, continuare un testo interrotto o un incipit, cambiare genere, stile o tipologia…) o scritture creative Scrivere una sceneggiatura o un copione per un video o per una messinscena, anche a partire da un testo narrativo Realizzare video per documentare un fenomeno, un’attività o per educare e sensibilizzare (documentario, spot di pubblicità progresso, sketch) Scrivere un’intervista immaginaria ad un autore, artista, scienziato, sportivo del passato o del presente, anche in lingua straniera Svolgere role-play e simulazioni di prestazioni, esperienze e situazioni reali, anche in lingua straniera Scrivere e mettere in scena sketch anche in lingua straniera Ideare progetti o avanzare proposte utili al miglioramento dei servizi pubblici Realizzare un giornalino, un blog o un sito di classe, con articoli e post che documentino le attività svolte a scuola (anche con Google classroom) Realizzare brochure, opuscoli informativi, pieghevoli, volantini per promuovere qualcosa o un evento Elaborare testi regolativi (regolamenti, istruzioni, avvisi) per la classe, la scuola o rivolti all’esterno per adottare comportamenti corretti, sani, civili Rielaborare capitoli dei libri di testo in versione digitale (ipertesti, e-book) Sviluppare canali Youtube o singoli video didattici, con lezioni svolte dagli alunni Organizzare un reading letterario su un tema o realizzare video di letture espressive Stilare diari di bordo per documentare e riflettere su un’attività didattica Analizzare, confrontare, interpretare e attualizzare testi narrativi Fare un reportage fotografico di un’attività ed accompagnarlo con didascalie Organizzare una piccola mostra a scuola Organizzare un’uscita didattica o un viaggio d’istruzione Realizzare un prodotto in laboratorio Adottare il metodo scientifico per indagare fenomeni naturali tramite esperimenti Svolgere una ricerca e scrivere un articolo su come vestivano gli adolescenti dagli anni ‘50 agli anni ‘90 del Novecento Svolgere una ricerca sulle offerte di lavoro del territorio (o confrontare quelle di due territori differenti) e compilare tabelle e grafici riassuntivi per descrivere l’offerta lavorativa, suddivisa per settore produttivo… Effettuare un’intervista agli addetti del centro per l’impiego o di un’agenzia interinale per identificare i profili lavorativi maggiormente richiesti e quelli dei soggetti in cerca di occupazione Realizzare una presentazione power point o un e-book che descriva le eccellenze enogastronomiche o il patrimonio paesaggistico del territorio, formulando idee innovative per valorizzarli nell’ottica di un turismo sostenibile Realizzare un e-book o un libricino di classe con i testi scritti dagli alunni (personali, narrativi, espositivi, argomentativi) Ricostruire uno spaccato di storia locale tramite l’analisi ed il confronto di fonti storiche e di documenti. Realizzare manuali illustrati o prontuari per la manutenzione e l’assistenza tecnica Documentare una realtà economica locale (industriale, turistica, nei servizi) o una realtà del terzo settore, tramite interviste, ricerche di documenti e realizzazione di un materiale informativo o promozionale (opuscolo, brochure, presentazione, app, video) da condividere o presentare Scrivere recensioni di libri, di film, di spettacoli teatrali, di mostre d’arte da pubblicare su un giornalino, su un fascicolo, su un cartellone sul blog della classe, su un e-book Analizzare e confrontare più fonti storiche su uno stesso evento, al fine di confrontare le informazioni e i diversi punti di vista dell’emittente. 4. Articolare l’UdA in fasi La seconda parte dell’UdA prevede il suo piano di sviluppo, articolato in fasi. Ogni fase: ● viene solitamente svolta da un singolo insegnamento (ci possono essere compresenze); ● concorre alla realizzazione del prodotto finale dell’UdA attraverso l’elaborazione di prodotti intermedi o lo sviluppo di saperi; ● deve essere valutata se sviluppa un prodotto intermedio. Per ogni fase bisognerà: - ideare un titolo - progettare l’aspetto didattico (i contenuti da trattare, i tipi di attività e le strategie didattiche da applicare, i prodotti intermedi); - prevedere l’aspetto della valutazione (i criteri di valutazione e le evidenze della competenza promossa; le modalità di verifica e gli strumenti di valutazione della fase). In ogni fase si possono svolgere anche prove di verifica tradizionali per valutare gli apprendimenti o prove di competenza. Repertorio di strategie didattiche METODOLOGIE STRATEGIE E TECNICHE DIDATTICHE Metodologia ricettiva lezione frontale lezione partecipata o dialogica (socratica) lezione multimodale Metodologia simulativa Studio di caso Simulazione simbolica Role playing Metodologia collaborativa Apprendimento cooperativo (learning together, jigsaw) Mutuo insegnamento (peer tutoring, insegnamento reciproco) Discussione (brainstorming, giro di tavolo, debate) METODOLOGIE STRATEGIE E TECNICHE DIDATTICHE Metodologia esplorativa Problem based learning / Project based learning Problem solving Metodo investigativo ed euristico Ricerca sperimentale Ricerca-azione in classe Metodo operativo Laboratorio Learning by doing Metodologia autoregolativa Strategie di metacognizione e autoregolazione dell’apprendimento 6. Prevedere modalità e strumenti di valutazione Una fase, perciò, può prevedere la realizzazione di una parte del compito di realtà, il cui risultato è un prodotto intermedio, per il quale occorre prevedere: - la definizione delle evidenze, cioè degli aspetti osservabili dell’agire competente; - la costruzione di una rubrica di valutazione che presenti descrittori delle evidenze graduati in livelli di padronanza - la rilevazione delle evidenze tramite griglie di osservazione sistematica correlate alla rubrica e la valutazione dei livelli di competenza Sarà a discrezione del docente, poi, la scelta se somministrare anche una prova di competenza o una prove di verifica tradizionale (strutturata, semistrutturata, non strutturata) per rilevare le conoscenze e le abilità. 9. Far svolgere la relazione finale sull’UdA La relazione (o esposizione) finale dell’UdA è un elaborato individuale, su traccia guidata, che ogni alunno deve redigere/esporre al fine di: - ricostruire il percorso formativo svolto - esprimere il senso e l’importanza che questo ha avuto - sviluppare una consapevolezza metacognitiva delle modalità di apprendimento utilizzate e autovalutare la propria prestazione - dimostrare l’acquisizione dei contenuti trattati. La traccia della relazione/esposizione deve prevedere: - la descrizione del percorso dell’attività - la ricostruzione delle modalità in cui è stato svolto il compito e dei vari ruoli - l’analisi delle difficoltà affrontate - la valutazione dell’UdA in termini di nuove conoscenze acquisite - l’autovalutazione del lavoro svolto Esempi di UdA 1) UdA di asse “Vite a confronto” (asse dei linguaggi) https://drive.google.com/open?id=1vlcoSBdt_kHPN2wOv4J5tia3BC2u_Eg82wmSH dUZmLI 2) UdA di indirizzo “Fashion skirt” (Industria e artigianato per il Made in Italy) https://drive.google.com/open?id=1EVpy5NQc2QiULwY05D5aJEkPvI4OqQkQy-OF NSybnXY La valutazione autentica nelle Unità di apprendimento Suggerimenti per valutare le competenze nelle UdA per valutare le competenze nelle UdA Quali compiti proporre nell’UdA Per valutare le competenze si potrà: ● osservare lo svolgimento del compito di realtà ● valutare i prodotti elaborati ● valutare la relazione di ricostruzione dell’attività da parte dell’allievo ● somministrare prove di competenza Per valutare le conoscenze e le abilità si potranno stabilire criteri qualitativi per attribuire un voto in decimi anche ai prodotti intermedi e finale e alla relazione individuale. Nel caso in cui l’UdA preveda anche delle fasi introduttive basate sull’acquisizione di conoscenze e abilità necessarie ad affrontare i compiti di realtà delle fasi successive, si potranno somministrare al temine di queste anche prove di verifica tradizionali, cui attribuire voti in decimi. Non solo UdA per valutare le competenze L’UdA è un percorso formativo finalizzato a promuovere e sviluppare competenze, che verifica tramite i compiti di realtà e i prodotti e valuta mediante rubriche. Le competenze, però, possono essere verificate anche tramite delle prove di competenza, anche dette prove esperte, che sono prove di verifica che non si limitano a misurare conoscenze ed abilità, ma soprattutto le capacità dell’allievo di risolvere problemi aperti (problem solving), di argomentare/interpretare/analizzare, di produrre un microprogetto o un manufatto. La prova di competenza, in sé e per sé, serve solo a verificare il livello di una competenza, non a promuoverla. Deve perciò essere somministrata in coerenza con il percorso svolto. Le prove di competenza Una prova di competenza può consistere in una verifica scritta od orale in cui: - siano presenti problemi aperti e non risolvibili con la semplice applicazione di una formula o di un’abilità procedurale; - siano mobilitati processi cognitivi quali l’argomentare, il rielaborare, l’analizzare, il confrontare, l’inferire, il ragionare su dinamiche di causa/effetto, ecc… - si sondano le capacità dell’allievo di risolvere problemi aperti (problem solving) Sono prove di competenza le prove OCSE PISA, i test INVALSI, le prove scritte dell’esame di Stato. Una fase di un’UdA, ad esempio, potrebbe concludersi con una prova esperta atta a valutare i livelli di una competenza promossa. Ad ogni dimensione la sua rubrica DIMENSIONI VALUTABILI/ OGGETTI VALUTABILI STRUMENTI La prestazione (il saper agire in situazione) durante lo svolgimento di compiti di realtà, spesso in contesti di cooperative learning Rubrica di processo che descrive il saper agire competente durante lo svolgimento del compito di realtà Il prodotto elaborato (intermedio o finale) del compito di realtà Rubrica di prodotto che valuta il risultato dell’agire competente in termini di applicazione di saperi e strategie risolutive Relazione/esposizione individuale su una traccia guidata finalizzata a far emergere il livello di consapevolezza metacognitiva del soggetto discente Rubrica metacognitiva che descrive la capacità di ricostruire il percorso svolto in termini di modalità, contenuti, strategie, valutazione della propria prestazione e del percorso stesso, coinvolgimento personale INDICATORI INIZIALE (D) BASE (C) INTERMEDIO (B) AVANZATO (A) Rubrica di processo (valuta la competenza agita in situazione) Lo studente ha incontrato difficoltà nell’affrontare il compito di realtà ed è riuscito ad applicare le conoscenze e le abilità necessarie solo se aiutato dall’insegnante o da un pari. Lo studente è riuscito a svolgere in autonomia le parti più semplici del compito di realtà, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali Lo studente ha mostrato di saper agire in maniera competente per risolvere la situazione problema, dimostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità richieste Lo studente ha saputo agire in modo esperto, consapevole e originale nello svolgimento del compito di realtà, mostrando una sicura padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità richieste Rubrica di prodotto (risultato dell’agire competente in termini di elaborato) L’elaborato prodotto presenta varie imperfezioni, una struttura poco coerente e denota un basso livello di competenza da parte dell’alunno L’elaborato prodotto risulta essere semplice, essenziale ed abbastanza corretto, perciò dimostra come l’alunno sia in grado di utilizzare le principali conoscenze e abilità richieste L’elaborato prodotto risulta essere ben sviluppato ed in gran parte corretto, perciò dimostra come l’alunno abbia raggiunto un buon livello di padronanza della competenza richiesta L’elaborato prodotto risulta essere significativo ed originale, corretto e ben strutturato, perciò dimostra un’ottima padronanza della competenza richiesta da parte dell’alunno Rubrica di consapevolezza metacognitiva (risultato della relazione individuale sull’UdA o dell’esposizione) La relazione/esposizione mostra uno scarso livello di riflessione dell’alunno sulle attività svolte e sul proprio operato ed una ricostruzione/illustrazione approssimata ed imprecisa dei contenuti, delle fasi e degli obiettivi del percorso, con una proprietà di linguaggio da migliorare La relazione/esposizione mostra un discreto livello di riflessione dell’alunno sulle attività svolte e sul proprio operato ed una ricostruzione semplice ed essenziale dei contenuti, delle fasi e degli obiettivi del percorso, con un uso basilare del linguaggio specifico La relazione/esposizione denota una buona capacità di riflessione dell’alunno sulle attività svolte e sul proprio operato ed una ricostruzione precisa e abbastanza dettagliata dei contenuti, delle fasi e degli obiettivi del percorso, con un uso corretto del linguaggio specifico La relazione/esposizione denota un livello profondo di riflessione dell’alunno sulle attività svolte e sul proprio operato ed una ricostruzione completa, ragionata e approfondita delle fasi e degli obiettivi del percorso, con un uso costante e preciso del linguaggio specifico Il valore formativo della rubrica La rubrica valutativa: ● fornisce un feed-back formativo sul livello attuale di padronanza di una competenza ● aiuta gli allievi a riflettere sulla propria performance e perciò ad autovalutarsi ● informa sui livelli successivi da raggiungere, in termini di descrizioni di prestazioni, e fa capire allo studente quali capacità deve curare e quali comportamenti deve assumere per migliorare ● promuovere perciò negli allievi la capacità di autoregolare il proprio apprendimento, sulla base dei descrittori di competenza forniti ● consente di effettuare una valutazione incrociata e condivisa da parte dei soggetti coinvolti (dall’autovalutazione all’eterovalutazione) Le rubriche sono più efficaci, in termini di autoconsapevolezza, e più comprensibili se condivise prima o, addirittura, co-costruite assieme agli studenti. Le 3 dimensioni da valutare Ogni dipartimento di asse, utilizzando la rubrica con i descrittori generali, dovrà formulare, per ogni competenza, le evidenze e inserirle, oltre che nelle fasi in cui è promossa, anche nella griglia per l’osservazione. Ogni docente o gruppo di docenti dovrà poi, usando la griglia di osservazione: 1. osservare come la competenza promossa nella propria fase si sia tradotta in un saper agire in situazione durante la realizzazione del prodotto intermedio o finale, inserendo nella prima casella di ogni alunno il livello A, B, C o D; 2. valutare le evidenze della competenza riscontrabili nel prodotto intermedio e finale, a cui attribuire un livello nella seconda casella; 3. valutare gli aspetti della relazione individuale che possano riguardare la competenza promossa attraverso la capacità dell’alunno di rielaborare i relativi saperi e di ricostruire le modalità con cui siano stati trattati e da lui stesso usati nello svolgimento del compito. In alternativa o in aggiunta alla relazione si può prevedere un’esposizione orale del prodotto, la cui valutazione potrà far media nella terza casella con quella della relazione. Non per forza debbono essere attribuite tre valutazioni per ogni competenza dell’UdA. La convergenza di più valutazioni di una stessa competenza da parte di più insegnamenti rende necessaria poi l’adozione della moda (il livello più ricorrente) o della media. Come valutare i singoli nel lavoro di gruppo? Per individualizzare le valutazioni dei lavori svolti in gruppo, si potrà: - osservare come ogni alunno agisce in gruppo (osservazione dell’agire competente nella prima casella) - far esplicitare da ogni gruppo o da ogni alunno nella relazione individuale come si sono divisi i lavori tra i membri del gruppo e quindi chi ha elaborato le varie parti del prodotto finale - se risultasse difficile individualizzare le valutazioni, fare una media ponderata dei livelli attribuiti, dando più peso a quelli individuali (processo e relazione) - far esporre a turno, dai componenti del gruppo, il prodotto elaborato e attribuire a ciascuno un livello di competenza (attività in alternativa o in aggiunta alla relazione) Soluzione n. 2 Valutare evidenze diverse di uno stesso prodotto/elaborato Sarebbe ancora più corretto valutare in modo diverso lo stesso prodotto di un’UdA: ● da un lato come portato di un agire competente, attraverso una rubrica che descriva le evidenze del processo di realizzazione del prodotto e dei suoi aspetti qualititativi ● dall’altro come risultato di una mobilitazione di conoscenze ed abilità, tramite una griglia di valutazione che presenti indicatori relativi ai saperi utilizzati. In questo caso la valutazione potrebbe anche essere differente, dal momento che si focalizza sulla descrizione di aspetti diversi del prodotto/relazione/esposizione. Rubrica di competenza del prodotto EVIDENZA INIZIALE BASE INTERMEDIO AVANZATO L’alunno ha elaborato un prodotto significativo in modo autonomo e con procedure efficaci L’alunno ha elaborato il prodotto con l’aiuto di un pari o dell’insegnante, con procedure efficaci solo in parte L’alunno ha elaborato un prodotto abbastanza significativo in modo quasi del tutto autonomo e con procedure semplici ma adeguate allo scopo L’alunno ha elaborato un prodotto significativo in modo del tutto autonomo e con procedure abbastanza efficaci L’alunno ha elaborato un prodotto originale, interessante e significativo, lavorando in modo autonomo e con procedure valide ed efficaci INDICATORI 4-5 6 7-8 9-10 Correttezza Originalità del prodotto Conoscenza dei contenuti presenti nell’elaborato Elaborato poco corretto Elaborato poco significativo e privo di originalità Scarsa o parziale conoscenza dei contenuti Elaborato corretto in parte Elaborato semplice e poco originale Conoscenza dei contenuti essenziali Elaborato abbastanza corretto Elaborato significativo e abbastanza originale Conoscenza più che soddisfacente dei contenuti fondamentali Elaborato pienamente corretto Elaborato ricco, significativo e originale Ampia e approfondita conoscenza dei contenuti Griglia di valutazione del prodotto in decimi
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