Scarica Confronto tra Rosso Malpelo (Verga) e Ciaula scopre la luna (Pirandello) e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! CONFRONTO TRA ROSSO MALPELO E CIAULA SCOPRE LA LUNA La novella “Rosso Malpelo” di Giovanni Verga è un’opera verista con protagonista Rosso Malpelo, un ragazzo chiamato così per via dei capelli rossi. La novella si apre con un ampio flashback in cui viene raccontata la tragica morte del padre di Malpelo, l’unico che si interessava della vita del ragazzo. L’indifferenza degli altri minatori verso questo evento rendono Malpelo ancor più selvatico e insolente. Il protagonista si sfoga su un vecchio asino e su un coetaneo zoppo, Ranocchio, al quale poi, nel corso del racconto, si affezionerà. Dopo la morte dell’amico, sopraggiunta a causa di una malattia polmonare, Malpelo si sente estremamente solo, abbandonato da tutti, e accetta di inoltrarsi lontano nella cava; non uscirà più. La novella “Ciaula scopre la Luna”, di Luigi Pirandello, ha come protagonista un uomo ritardato di circa trent’anni, Ciaula, che aiuta il padrone zì Scarda con il lavoro nella miniera. Ciaula ha il terrore del buio notturno ma nonostante ciò è costretto a trasportare un carico di zolfo alla cava di sera e “scopre” la Luna. Tra le due novelle vi sono molte analogie. I luoghi dove si svolgono le vicende, sono gli stessi, due cave siciliane, una di rena rossa e l’altra di zolfo. In entrambe le opere, viene descritto in forma di flashback un incidente. Nel caso dell’opera di Verga, l’incidente mortale del padre del protagonista, causato da un crollo nella cava, che si sarebbe potuto evitare se fossero stati fatti i dovuti controlli, ma a nessuno importava di Mastro Misciu, detto “la Bestia”. Nell’opera di Pirandello, invece, il flashback è più ridotto e meno drammatico poiché non riguarda il protagonista in prima persona, proprio per questo l’incidente viene presentato oggettivamente, senza un accompagnamento emotivo com’è invece per la novella di Verga. Il flashback spiega il motivo del terrore che Ciaula prova verso la notte: di notte, infatti, era scoppiata la mina che aveva portato alla morte del figlio di zì Scarda e che aveva reso quest’ultimo cieco ad un occhio. Le analogie più evidenti si riscontrano tra i due protagonisti. Rosso Malpelo è consapevole di valere meno delle bestie, tutti lo trattano come un cane rognoso e lo isolano. Allo stesso modo Ciaula è continuamente schernito dai minatori per il suo comportamento bizzarro, perfino il suo nome è una derisione, infatti “Ciaula” in dialetto siciliano significa “cornacchia”. I compagni lo avevano soprannominato così perché, camminando, riproduceva il verso della cornacchia, così come Ranocchio nella novella di Verga imitava involontariamente l’andatura di una rana. Malpelo inoltre viene presentato come un ragazzaccio sporco, cencioso e disordinato dato che nessuno si occupa di lui, così come Ciaula può coprirsi solo con i resti di una camicia. Entrambi i protagonisti si trovano a loro agio nell’oscurità delle miniere, è il loro ambiente naturale, sentono di appartenervi. Malpelo è fiero e orgoglioso di ciò, secondo lui, per gli “abitanti” delle cave dovrebbe essere sempre buio. Anche Ciaula si trova a suo agio nelle viscere della terra, si sente sicuro come nel ventre materno; infatti si era salvato dall’esplosione della mina solo grazie alla sua conoscenza della cava, che gli aveva permesso di rifugiarsi un antro noto solo a lui. Tra Malpelo e Ciaula, però, ci sono anche delle differenze. Nella novella di Malpelo compaiono più volte figure retoriche e immagini ricorrenti, come quella dell’asino grigio,