Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Congresso di Vienna-1814/1815, Appunti di Storia Moderna

Tratto dal manuale ''L' età moderna. Dalla scoperta dell'America alla Restaurazione'' di Francesco Benigno,

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 02/08/2020

alessia-s-1
alessia-s-1 🇮🇹

4.5

(84)

27 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Congresso di Vienna-1814/1815 e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! 29. RESTAURARE L’ANTICO REGIME Dopo la caduta dell’impero napoleonico le grandi potenze vincitrici (Gran Bretagna, Russia, Austria, Prussia) si trovano di fronte a una serie di importanti questioni politiche: - come evitare che la Francia torni a minacciare gli equilibri politici europei? I vincitori, sulla base del principio della legittimità dinastica, tendono a ridisegna la mappa politica del continente; - come conciliare il concetto, largamente diffusosi durante l’età napoleonica, della legittimazione popolare del potere sovrano con il principio teorico della legittimazione divina del potere politico? I vincitori pensano di poter riportare il mondo politico e sociale europeo a come era prima della rivoluzione. La rivoluzione è stato il male che a sconquassato le tradizionali gerarchie sociali; il bene risiede nell’antica formula che pone a fondamento dei troni e della stabilità sociale la volontà divina. Il Congresso di Vienna, giustamente famoso, è l’espressione di questo progetto di restaurazione. 29.1 IL CONGRESSO DI VIENNA Tra il novembre 1814 e il giugno 1815 (con l’inattesa sospensione dovuta ai Cento giorni di Napoleone) , il Congresso di Vienna (a cui partecipano i rappresentati di tutti i paesi europei) provvede a ridefinire gli assetti politici europei. Tra i principali obiettivi del Congresso di Vienna, quindi, vi è l’organizzazione di nuove realtà politiche e sfere d’influenza sulla frontiera orientale della Francia che controllino una capacità espansionista manifestatasi ininterrottamente da Luigi XIV a Napoleone. Risponde a questa esigenza: - la nascita del Regno dei Paesi Bassi con l’unione dell’Olanda e del Belgio; - la conferma dell’egemonia diretta o indiretta dell’Austria sulla penisola italiana; - la creazione di una Confederazione germanica che riunisce gli Stati sopravvissuti alla semplificazione napoleonica dell’intricata mappa politica tedesca e retta, per i pochi affari comuni, da una Dieta presieduta dall’Austria. La Francia è rappresentata dall’abile vescovo, Charles Maurice Talleyrand (1754- 1838); questo abile politico e diplomatico era stato prima deputato agli Stati Generali (1789), poi membro dell’Assemblea Nazionale, quindi ministro degli Esteri di Napoleone ed infine artefice della sua abdicazione e fautore del ritorno dei Borbone. Talleyrand riesce a convincere le potenze vincitrici a non penalizzare eccessivamente la Francia sul piano territoriale; questo per stabilizzare la situazione e evitare contraccolpi di tipo rivoluzionario e repubblicano. La Francia di Luigi XVIII torna ai confini precedenti al 1792; l’Austria aggrega Lombardo-Veneto e ne assume il controllo. Al Regno di Sardegna viene restituita la Savoia e dati i territori della repubblica di Genova. Il granducato di Toscana agli Asburgo (Lorena); il ducato di Parma e Piacenza viene assegnato a Maria Luisa, moglie di Napoleone e figlia dell’imperatore d’Austria. Viene ripristinato lo Stato Pontificio.m Unificati i regni di Napoli e Sicilia creando il regno delle Due Sicilie sotto Ferdinando I. La Prussia acquisisce parte della Sassonia, Pomerania svedese, Vestfalia, Colonia, Treviri. La Russia si annette la Galizia e la Finlandia, e parte del regno di Polonia. La Gran Bretagna l'isola di Malta, possedimenti coloniali francese ed olandesi: Tobago, isole Mauritius, Guyana, Ceylon. In Spagna e Portogallo tornano sui troni le rispettive dinastie: Borbone e Braganza. Infine, sotto la regia del cancelliere austriaco Metternich, prende vita la Santa Alleanza, formata da Russia, Austria, Prussia, al fine di impedire ogni tentativo di sovvertimento dell’ordine stabilito. Più che di un’intesa politica si tratta di un documento ideologico, che prende esplicitamente a pretesto le tragiche turbolenze rivoluzionarie degli ultimi anni, per riaffermare – anche con il richiamo alle Sacre Scritture – i principi tradizionali dell’ordine sociale, della religione e del trono. L’affermazione ideologica contiene quindi un’indicazione politica che non tarderà a rendersi estremamente concreta. Essa, infatti, fa da presupposto e legittima il principio di intervento negli affari interni di Stati scossi da rivolte contro l’ordine restaurato, in nome del quale verranno represse di lì a pochi anni le rivoluzioni liberali in Italia, Spagna e Polonia. 29.2 IL NUOVO DISPOTISMO REAZIONARIO… Il dispotismo monarchico post rivoluzionario è diverso dall’assolutismo dispotico settecentesco, che cercava di legittimare i propri interventi riformatori attraverso la retorica della felicità dei popoli mirando ad ottenere un certo consenso dell’opinione pubblica. Dopo il 1815, i sovrani si richiamano ai valori tradizionali, soprattutto religiosi, per rassicurare tutti coloro che erano stati spaventati dalla rivoluzione. In questo la Chiesa cattolica svolge un importante ruolo di supporto; “un’alleanza fra il trono e l’altare”, una convergenza di interessi, perché la rivoluzione aveva sconvolto entrambi. Comunque la rivoluzione ha influenzato ogni forma di discorso politico e forme organizzative. La restaurazione non fu però un mero e semplice ritorno al passato; nella tradizionale visione aristocratica la nobiltà francese era la migliore rappresentanza della Francia, con la rivoluzione la nobiltà si trasforma in una parte politica, esattamente nella controparte della rivoluzione contro la trasparenza delle idee rivoluzionarie di un popolo deciso a difendere la sua libertà. Al contempo, il passato, e la storia sono ripensati mediante i nuovi strumenti intellettuali che la rivoluzione ha elaborato e diffuso in Europa, soprattutto grazie al nuovo concetto di popolo-nazione 29.3… E I SUOI NEMICI Il diffondersi del clima poliziesco, di repressione e censura in Europa, favorisce la nascita e la diffusione delle società segrete. Il modello è quello della Massoneria le cui regole vincolano i soci a particolari rituali e specifici comportamenti. La
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved