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Conrad, "Cuore di Tenebra", RIASSUNTO e ANALISI, Appunti di Letteratura Inglese

Riassunto ed analisi in italiano del celebre romanzo di J. Conrad "Cuore di Tenebra" ("Heart of Darkness").

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 15/01/2018

Mazzu10
Mazzu10 🇮🇹

4.5

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Scarica Conrad, "Cuore di Tenebra", RIASSUNTO e ANALISI e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Cuore di Tenebra - RIASSUNTO All'inizio del romanzo, a bordo di un battello ancorato in un porto lungo il Tamigi, cinque membri dell'equipaggio attendono la marea favorevole per poter prendere il largo. È sera, uno di loro, un vecchio marinaio di nome Marlow, prende la parola e comincia a raccontare di un viaggio che molti anni prima aveva fortemente voluto per entrare in contatto con un continente per quell'epoca ancora misterioso e pieno di fascino: l'Africa nera. Il romanzo di Conrad e' dunque un racconto dentro un racconto, giacché un narratore presenta la vicenda ed i personaggi, ma poi è uno degli stessi personaggi, Marlow, a narrare la maggior parte della vicenda in prima persona, interrotto solo per piccoli tratti dalla voce narrante di tutto il romanzo. Quando Marlow era un ragazzo era affascinato dalle mappe, e voleva diventare un marinaio o un esploratore per visitare i luoghi più remoti della terra. Quando questo sogno divenne realtà, Marlow passo circa 6 anni navigando nel Pacifico, dopodiché tornò a Londra, dove vide per caso in una vetrina di un negozio una mappa dell'Africa e del fiume Congo. Da lì nacque il desiderio di esplorare l'Africa al comando di una nave, e chiese ad una sua zia di esercitare la sua influenza nei confronti di una compagnia che aveva i suoi affari in Africa. Marlow riuscì a raggiungere il suo scopo, ed ottenne una missione per conto della compagnia. La zia fu felice di aiutarlo, sia perché accontentò suo nipote, sia perché vedeva gli uomini della compagnia come una sorta di apostoli con il compito di civilizzare l'Africa. Marlow si affretta a firmare il contratto con i dirigenti della compagnia a Bruxelles. Parlò col direttore per pochi istanti, dopodiché gli fu chiesto di firmare un documento che lo obbligava a non rivelare alcuno dei segreti del commercio. Marlow raggiunse così l'Africa attraverso una piccola nave francese a vapore. La nave si fermava ad ogni porto per far scendere o salire dei soldati o dei commercianti. Una volta, racconta Marlow, di aver visto una nave francese che, ancorata, scaricava verso la giungla le sue munizioni. Alla fine arrivarono alla bocca del fiume, dove la nave di Marlow lo aspettava, e giunse poi alla prima stazione di commercio. Il paesaggio era reso tetro da macchinari abbandonati e uomini che, legati in catene, lavoravano come schiavi fino allo sfinimento. Molti giacevano al suolo, altri morivano. La prima persona bianca che Marlow incontrò era un ragioniere, e fu il primo ad annunciare a Marlow che in futuro avrebbe incontrato Mr. Kurtz. Il giorno dopo dovette partire per un duro viaggio a piedi, durante il quale alcuni degli schiavi nativi che portavano il carico di merci morirono. Durante il viaggio si vedevano villaggi, tutti ormai disabitati. Dopo quindici giorni raggiunsero la stazione centrale. La stazione era vicino al fiume, e Marlow apprende dal comandante della stazione che la sua barca a vapore è in fondo al fiume, e che bisognerà quindi riportarla in superficie e ripararla. Il comandante non era per niente una persona intelligente, e la stazione era gestita malissimo, il motivo per cui era riuscito a diventare comandante era semplicemente che i suoi predecessori si erano ammalati e morivano, così lui, un gradino alla volta, era arrivato a dirigere la stazione: in Africa infatti per gli europei era facile ammalarsi, lui invece ne sembrava immune. Il manager disse anche che era preoccupato per come stavano andando le cose nella stazione centrale, dove non si sapeva chi era vivo e chi morto, e soprattutto per Kurtz. Una volta riportato alla luce la barca a vapore Marlow iniziò i lavori di riparazione, che inizialmente furono stimati in tre mesi. Un giorno ci fu un incendio alla stazione, e Marlow sentì casualmente frammenti di un discorso tra il comandante della stazione ed un giovane agente: sentì pronunciare il nome Kurtz e le parole "prendi vantaggio da questo incidente". Il giovane agente invitò Marlow nella sua tenda per un drink, e rivelò che il suo sogno era di avere una sua propria stazione, perché avrebbe potuto trarre enormi profitti dalla vendita di avorio. Nella dimora vi era un quadro raffigurante la libertà, una donna bendata con una torcia in mano: l'autore era Kurtz. Il giovane agente aveva scambiato Marlow per una persona molto importante, al corrente di tutti i piani della compagnia, ed a Marlow faceva comodo che si pensasse questo. I due continuarono a parlare di Kurtz, che viene dipinto come un uomo straordinario. Marlow chiede all'agente di aiutarlo ad ottenere dei bulloni, indispensabili per riparare il battello, ma l'agente obbediva al manager,che non voleva che il battello fosse riparato troppo velocemente. Nel frattempo arrivò una spedizione chiamata eldorada, composta da piccoli gruppi con a capo sempre un uomo bianco. Era una spedizione di cacciatori di avorio, ed i suoi membri sembravano dei pellegrini per i quali l'avorio era come una missione, una religione. Una sera Marlow ascolta ancora i due uomini, l'agente e il comandante della compagnia, parlare di Kurtz. Nella conversazione tramano sul prendere il posto di Kurtz, ma di quanto questo sia difficile, giacché lo stesso Kurtz ha mandato più avorio in Europa di qualsiasi altro. Vi era però una speranza, poiché le condizioni di salute di Kurtz, udì Marlow, andavano peggiorando. Alla fine arrivarono i bulloni, e Marlow era eccitato dalla prospettiva di riprendere a lavorare, oltre che da quella di incontrare Kurtz, che ormai vedeva come una figura mitica. Il viaggio sul fiume iniziò: il fiume era largo ma poco profondo, e durante il suo tragitto si vedevano milioni di alberi, spesso si sentivano suoni di tamburi e si vedevano nativi che ballavano, cantavano e urlavano a ritmo di tamburo. I membri dell'equipaggio non capivano niente di questo mondo così diverso dal loro, ma Marlow era affascinato dalla umanità in comune con i nativi . L'uomo che lavorava alla caldaia della nave era un nativo, che vedeva la caldaia come un demone che sarebbe esploso se lui non avesse tenuto sotto controllo i misuratori di vapore e di acqua. A poche miglia dalla stazione di Kurtz, un giorno, mentre la nave era pronta a partire, in pochi istanti calò una nebbia fittissima e si sentirono urla provenire dalla giunga da parte dei nativi. L'equipaggio era impaurito, perché se fosse stato attaccato tutti sarebbero morti. I nativi cannibali presenti sulla nave erano invece tranquilli, e chiesero a Marlow di catturare alcuni dalle rive del fiume e di darli a loro, allo scopo di mangiarli. Niente accadde, ed al levare della nebbia la nave ripartì. Quando oramai la stazione di Kurtz era quasi raggiunta, la nave fu attaccata dai nativi lungo il fiume: una miriade di frecce attraversò il fiume e membri dell'equipaggio morirono. Marlow vide cadere ai suoi piedi il timoniere e prese il suo posto, quindi tirò la fune della sirena: al suo suono le frecce cessarono e tutti i nativi fuggirono terrorizzati. Marlow a questo punto interruppe il suo racconto e prese a parlare di Kurtz e di una società per la soppressione delle usanze locali, che aveva chiesto a Kurtz di scrivere un documento sull'Africa, che Marlowe lesse. Il documento sembrava un lavoro molto interessante, ma alla fine si trovavano tre parole, come una sentenza: "uccidete tutti i nativi". Kurtz, a questo punto, sembra rivelarsi per quello che è in realtà. Finalmente la nave arriva alla stazione di Kurtz. Ad accogliere la comitiva vi e' un russo, al quale Marlow subito riferisce di essere stato attaccato. Marlow e' impaurito dalla fitta presenza di indigeni, ma viene rassicurato sul fatto che non sono bellicosi, e che può sempre metterli in fuga con la sirena. Il russo spiega anche che il motivo dell'attacco è che gli indigeni, che vedono Kurtz come un dio, hanno paura che la comitiva sia venuta a portarlo via, come in effetti è. Anche il russo ha a suo modo divinizzato Kurtz, ed arriva al punto di dire che non va giudicato come una persona normale, e che una volta Kurtz lo avrebbe ucciso se non avesse consegnato a lui tutto l'avorio
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