CONSEGUENZE SULLA FAUNA E SULLA FLORA pt. 2, Dispense di Biologia

Scarica CONSEGUENZE SULLA FAUNA E SULLA FLORA pt. 2 e più Dispense in PDF di Biologia solo su Docsity! navi cisterna.) Specie di acque calde, come il pesce palla, il pesce scorpione, il pesce balestra, alcuni tipi di barracuda, si sono ben adattate al nuovo ambiente e si sono riprodotte fino a soppiantare altre specie autoctone. Il fenomeno non riguarda soltanto i pesci, ma anche le alghe: la Caulerpa raxifolia, una specie tropicale, si è insediata con successo lungo le coste mediterranee (soprattutto quelle francesi) alterandone gli equilibri ecologici. Non tutte le specie, però, possono spostarsi. L'orso polare, per esempio, non trova ambienti più freddi e l'assottigliamento del ghiaccio ha reso più difficile la sua attività di caccia. L'unico studio finora effettuato sui cambiamenti a lungo termine della popolazione di orsi polari che vivono fra la Baia di Hudson e il Manitoba, in Canada, indica che il peso degli animali è calato in media del 15% rispetto a trent'anni fa e che la popolazione nel complesso si è ridotta del 17% negli ultimi dieci anni. Il calo demografico è frutto di una serie di cause concomitanti (per esempio, la caccia indiscriminata, la riduzione del numero di prede ecc.), tra le quali può essere certamente annoverata anche la perdita di habitat causata dalla fusione dei ghiacci. Il riscaldamento atmosferico globale sembra avere effetti anche sulle specie vegetali: e quindi può averne sull’agricoltura. In molte parti d'Italia negli ultimi anni la fioritura di piante come la mimosa è spesso cominciata a fine gennaio anziché all’inizio di marzo. Inoltre, secondo uno studio condotto alla Purdue University, nell’Indiana, l'aumento della temperatura atmosferica potrebbe inaridire fino all'’80% delle aree di coltivazione della vite negli Stati Uniti d'America, rendendo — per esempio - Napa Valley, con le sue 200 industrie vinicole, rroppo calda per la viticoltura. Un maschio di orso polare morto per la mancanza di cibo, in Canada Il fondale del Mar Mediterraneo (questa fotografia è stata scattata al largo delle coste francesi) è in gran parte invaso dalla Caulerpa taxifolia, nativa dell'area caraibica - E