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CONTESTO STORICO 900, Sbobinature di Letteratura Inglese

Appunti sul contesto storico/sociale del 900 nella letteratura inglese

Tipologia: Sbobinature

2021/2022

Caricato il 30/05/2022

Ilariaquattordici
Ilariaquattordici 🇮🇹

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(1)

5 documenti

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Scarica CONTESTO STORICO 900 e più Sbobinature in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! CONTESTO STORICO E CULTURALE DEL ‘900 Il 900 inglese porta con sé una serie di cambiamenti e trasformazioni da un punto di vista sociale, culturale e politico, soprattutto per quanto riguarda il mondo anglosassone. Gli anni del fine secolo(fin de siècle) dal 1870 alla fine dell’età vittoria a nel 1901 (anno della morte della regina Vittoria), sono anni di trasformazioni e di spinte centrifughe rispetto agli ideali dell’età vittoriana come sistema di valori, che aveva al centro il senso dell’unità come famiglia, impero e virilità. La famiglia della Regina vittoria e del principe Albert era un esempio di sobrietà e di unità familiare che ha nutrito l’immaginario della cultura borghese, che in quegli anni diventava molto forte. Dalla fine del secolo iniziano ad esserci fallimenti in questo sistema apparentemente perfetto, soprattutto per quanto riguarda la concezione della famiglia e dell’impero, che erano strettamente collegati. Emergono nuovi soggetti sulla scena, la prima cultura omosessuale e una virilità diversa che si sviluppa nella Oxford degli anni ’90, si sviluppa una nuova mentalità del soggetto maschile, che si allontana dall’ideale guerresco e patriarcale, che era stato il cardine della cultura vittoria. Negli anni ‘90 (parliamo sempre dell’800), sia in Inghilterra che negli Stati Uniti abbiamo i primi movimenti riguardanti l’autonomia dei soggetti femminili, soprattutto grazie alle “new women” (esempi sono George Ergerton, Humphrey Word, ecc..) che hanno ridisegnato il soggetto femminile. Erano donne che attraverso la scrittura di romanzi rifiutano i dettami della famiglia borghese e quella femminilità oblativa (passiva, cedevole) e rivendicavano un’autonomia che anni dopo sarà definita performatività di genere, cioè loro non solo scrivendo, ma anche abbracciando comportamenti considerati maschili come guidare, fumare, avere i capelli corti o prediligere pantaloni, cercavano di superare quel tipo di femminilità. Abbiamo uno spaesamento dell’individuo che troverà una soluzione solo in epoca modernista. Samuel Butler in un romanzo che si chiama “The Way of all Flesh” pubblicato nel 1903, criticava aspramente la famiglia vittoriana, e nel 1918 verrà pubblicata una raccolta chiamata “Eminent Victorians” di Lytton Strachey, dove si criticavano i modi di vivere dei vittoriani. A inizio Novecento si avvia la modernità con l’uso di nuove tecnologie come l’automobile e si sviluppano vari campi di studio, come l’antropologia, la sessuologia, la psicologia e gli studi filosofici. Nell’ambito antropologico si sviluppa la sessuologia, grazie a Eugen Steinach iniziano i primi esperimenti sugli omosessuali. Nasce la psicoanalisi grazie a Sigmund Freud, il suo libro più importante è “L’interpretazione dei sogni”. La letteratura di questo periodo è molto influenzata dal discorso psicoanalitico, che si basa su due direttrici: il complesso di Edipo e il suo superamento, il soggetto femminile sente l’invidia del pene e si sente soggetto mutilo, provando invidia verso l’uomo e ciò produce una differenziazione tra lo sviluppo del maschile e del femminile. Freud si concentra anche sul rapporto della separazione con la figura materna, questo tema è centrale nel modernismo, in particolare in Virginia Woolf. Freud dice che per la figlia femmina è molto difficile la separazione dalla madre, la quale allo stesso tempo è una figura di impedimento per lo sviluppo infantile, affinché il bambino si possa sviluppare in maniera autonoma il figlio deve separarsi dalla madre (e quindi superare il complesso di Edipo) e abbracciare la legge del padre, il logos. Le scrittici moderniste, come Virginia Woolf riporteranno nella scena del 900 la madre, che sarà fondamentale per tutto il secolo, in particolare in relazione alle scritture femminili. Altro testo fondamentale è “The golden bough” di James Frazer che ispirerà TS Eliot per la scrittura di “The waste land” del 1922. Egli parla della cristianità, importante nell’epoca vittoriana, ma Frazer dice che la religione cristiana non deve essere posta al centro del discorso unico sul credo, bensì deve essere letta in comparazione con una serie di relative mitologie, con la figura di Gesù che deve essere ricollegata ai riti della fertilità e ai vari dei che muoiono e rivivono con l’andamento delle stagioni. Altra opera importante è“Le sacre du printemps” di Stravinsky, che parla sempre dei riti primitivi e della natura e che influenzerà anch’essa molto Eliot. Si scardinano le certezze dell’ottocento monolitico. Insieme a Freud è importante Nietzsche, il grande teorico del superomismo che porta all’idea della morte di Dio. Un’altra grande innovazione è nel campo della fisica e della matematica. Il 900 e l’epopea modernista hanno delle analogie con le grandi scoperte del 600, lo spazio dell’interiorità è fondamentale, si riflette molto, mentre nell’ottocento l’arte è basata sull’esteriorità. Nel 900, così come nel 600, l’individuo è spaesato e frammentario. Molti autori del 900, come Virginia Woolf, rifiutavano i modelli narrativi dell’800 (romanzo realista, romanzo di formazione e ingenerale il romanzo ben strutturato) e invece rivalutano alcuni modelli degli albori del romanzo, come Sterne e Defoe (1600). Per quanto riguarda la fisica, abbiamo le scoperte di Max Plank con la teoria quantistica del 1900, e soprattutto abbiamo Einstein che dà origine alla teoria della relatività nel 1905, il concetto di relatività ha contribuito a nutrire un immaginario novecentesco. Il novecento è il secolo della modernità, della tecnica e della velocità che informeranno l’immaginario del movimento poetico degli imagisti e dei vorticisti, di cui è importante la rivista “the blast (la distruzione)”, poiché per questi artisti tutto deve essere distrutto, come diceva Ezra Pound “make it new", bisognava rinnovare tutto sull’impeto della velocità, della nuova tecnica e della novità scientifica. QUESTIONE DEL FEMMINISMO Il 900, soprattutto a causa della prima guerra mondiale, ha segnato un’accelerazione nei movimenti protofemministi, che nascono appunto alla fine dell’800. In questo periodo nasce la prima generazione delle femministe, che ingloba anche le new women. Esse intendevano perseguire la comparazione e l’equivalenza materiale tra uomini e donne, anche attraverso l’imitazione di modelli comportamentali maschili. Ma la battaglia fondamentale del femminismo di questi anni è quella sul suffragio universale. La storia del voto in Inghilterra è stata molto complessa, nel 1832 abbiamo la prima Reform Act, che dava il voto agli uomini lavoratori sopra una certa età, poi nel 1866 abbiamo avuto la seconda Reform Act, che dava il voto agli uomini che possedevano una casa, e pian piano si è arrivati al suffragio universale maschile. In ogni caso le donne erano escluse. Portavoci di tante battaglie tra il 1902 e il 1903, sono le suffraggiste (non suffragette, è discriminatorio), in particolare Emmeline Pankhurst e sua figlia Christabelle, che ingaggiavano una lotta senza quartiere nei confronti del sistema patriarcale che impediva il voto alle donne, e incitavano le sorelle suffragiste a fare di più e a compiere azioni concrete e violente come boicottaggi, bombe e scioperi della fame. Una delle situazioni più caratterizzanti nella lotta femminista e suffragista nei primi anni del 900 riguardava proprio gli scioperi della fame, che portavano le donne in carcere e venivano torturate con l’alimentazione forzata, che avveniva tramite un tubo che veniva spinto forzatamente in gola. Nel 1918 abbiamo il voto per le donne oltre i 30 anni e poi nel 1928 abbiamo il voto per tutte le donne inglesi con più di 21 anni. IL MONDO COLONIALE Il 900 vede l’emersione di nuovi soggetti, non solo dal punto di vista del genere, ma anche dal punto di vista dell’etnia. Emergono tante voci che riguardano le colonie, iniziano i primi movimenti indipendentisti da parte di vecchie colonie. Uno dei primi movimenti indipendentisti è stato quello dell’India, che a partire dal 1906 ha iniziato la battaglia della self-rule (battaglia per l’indipendenza).Scrittori come Rudyard Kipling e Foster sono voci importanti a riguardo. FINE DELL’ETÁ VITTORIANA La morte della Regina vittoria chiude un’era (l’età vittoriana) nel 1901, le succede fino al 1910, il figlio Edoardo VII, con cui abbiamo l’età edoardiana (infatti i primi modernisti vengono chiamati anche edoardiani). Egli fu un re molto attento al benessere e ai comportamenti sociali, abbiamo quindi una maggiore rilassatezza dei costumi. LA PRIMA GUERRA MONDIALE Lo scoppio della prima guerra mondiale secondo alcune tendenze critiche viene rappresentato come momento spartiacque, ma noi sappiamo che prima della guerra l’Europa era già in fase di cambiamento. Prima della guerra a livello europeo c’erano forti tensioni politiche, infatti a partire dal 1911-12 ebbero luogo una serie di conflitti militari che hanno portato alla prima guerra mondiale, ossia: la guerra Italo-turca (nella quale l’Italia conquistò la Libia), poi abbiamo il biennio Rosso da parte della classe operaia e la guerra interna ai Balcani, che portò all’effettivo scoppio della guerra. I venti di guerra hanno influenzato la letteratura inglese soprattutto da un punto di vista poetico. Nel 1917, dopo la prima guerra mondiale, i critici ritengono che esiste un intima connessione tra la guerra e la creazione artistico-letteraria, in particolare diranno che “i modernisti sono stati interessati da forme di violenze politiche". Nei primi anni del 900 in Europa si diffonde anche il fenomeno del terrorismo, abbiamo diversi attentati dinamitardi, che contribuirono a formare un ideale letterario, ad esempio il romanzo di Joseph Conrad “The secret agent” del 1908, che riprende gli attentati dinamitardi attraverso il protagonista, il signor Verloc, terrorista di alcune peripezie.
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