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Contesto storico; Antonio Machado, Sbobinature di Letteratura Spagnola

- presentazione delle prime due estetiche: il Modernismo e la Generazione del '98; - la crisi di fine secolo e la crisi del concetto di individuo e del concetto di società - 1898, l’anno della tragedia, del desastre, della grande sconfitta coloniale - il problema di Spagna - l’Ottocento spagnolo è un secolo di marcatissima instabilità politica - la generazione del 98 e il Modernismo - Antonio Machado Proverbios y cantares; El mañana efímero di Campos de Castilla; Recuerdo infantil di Soledades;

Tipologia: Sbobinature

2022/2023

Caricato il 07/11/2023

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Scarica Contesto storico; Antonio Machado e più Sbobinature in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! Letteratura spagnola 1 L2 2023.03.03 (riallacciamento alla lezione 1) Le prime lezioni saranno tecniche, digressive, di orientamento del periodo e del pensiero dell’epoca di riferimento, già dalla prossima settimana lavoreremo con la materia prima del corso. ● Ieri facevamo riferimento a un contesto situazionale, una cornice socio culturale molto specifica nella quale si innestano le prime due estetiche: - il Modernismo e - la Generazione del '98 Due estetiche da non contrapporre in modo manicheo, non sono da considerarsi sinonime perché non si equivalgono ma non sono nemmeno antonime, ovvero l’una l’opposta l’altra. Sono due estetiche che si sviluppano all’unisono, cioè nello stesso periodo grosso modo e nello stesso spazio nel caso della Spagna. Per cui è insensato formare una frattura tra le due. ● Ieri parlavamo di una generalizzata crisi di fine secolo che manifestava l’urgenza di rivedere, riscrivere, reinterpretare, riformulare il concetto tardo Settecentesco e Ottocentesco sia di individuo che di società. (non importante sapere positivismo, illuminismo, nichilismo) ➢ il concetto di individuo: per quanto riguarda l'individuo, quindi l’idea di soggetto avevamo ricordato che viene messa in discussione in tutta la metà dell’Ottocento, in particolare verso la fine del secolo e nel momento di passaggio da un secolo all’altro, viene messa in discussione la fede cieca nella ragione individuale, umana, raziocinio, come misura assoluta delle cose, come facoltà e caratteristiche consente all’uomo di appropriarsi della conoscenza quindi a fine secolo nel momento fine secolare questa fede assoluta universale omnicomprensiva si crepa in modo definitivo, per cui l’uomo non riesce più a percepirsi come misura perfetta di ciò che gli sta attorno. Avevamo anche detto che si sviluppano una serie di saperi, di nuovi paradigmi di pensiero che oltre a scalzare l’individuo da questa posizione privilegiata che gli aveva conferito la filosofia e in generale la cultura del secolo precedente, lo informavano del fatto che era fallibile, ovvero che i suoi sono strumenti limitati, avevamo parlato della psicoanalisi, della neurologia, della filosofia relativista, pessimista e nichilista che consegnavano all’uomo una consapevolezza di sé come figura imperfetta che ormai non era più ignorabile. Ora noi siamo completamente figli di questa rivoluzione percettiva nel senso che in quanto individui del tardo Novecento o del primo Duemila come nel nostro caso, diamo per assodato che l’uomo non sia più misura del mondo, forse noi siamo prodotti dell’epoca in cui la misura del mondo è il capitale, però se consideriamo che con uno sguardo contemporaneo non sembra epocale questo cambiamento di prospettiva, questo cambiamento di percezione, in realtà per l’epoca è paragonabile a quello che succederebbe oggi a noi se con precisione venisse individuata un'altra forma di vita nell’universo, cioè spostare il paradigma geocentrismo per i giorni nostri, sarebbe l'equivalente rispetto allo spostamento del paradigma antropocentrismo 1 Letteratura spagnola 1 L2 2023.03.03 di fine secolo della fine dell'Ottocento, quindi dobbiamo considerarla come un cambiamento generale di un’epoca. ➢ il concetto di società: Per quanto riguarda invece la società, avevamo parlato di una significativa variazione degli aspetti geopolitici alla fine dell’Ottocento, in particolare in Europa, con l’affermazione di nuove realtà nazionali: l’Italia e la Germania e di un generalizzato spirito della patria. L’Ottocento è il periodo in cui il nazionalismo non ha ancora la connotazione negativa che la contemporaneità ha ereditato dai totalitarismi del Novecento, quindi non è ancora un nazionalismo esclusivo dell’alterità, ma è il nazionalismo che riflette sulle caratteristiche comuni dei popoli. Avevamo parlato anche parallelamente e con maggiore rilevanza per quanto riguarda l’età contemporanea di un progressivo affermarsi del Quarto Stato, quindi di una continua e consistente rivolta dal basso, in particolare delle classi contadine e operaie, esistono in Europa paesi più o meno industrializzati, quindi la caratterizzazione del Quarto Stato varia a seconda dell’area e dello stato, ma di base le masse si socializzano e si costituiscono in associazioni, gruppi, sindacati che richiedono attivamente in modo organizzato rappresentatività, quindi dopo aver sofferto le conseguenze della rivoluzione industriale, dopo essere stati carne da macello della rivoluzione industriale, i componenti del Quarto Stato chiedono e pretendono l'elettorato attivo, quindi chiedono di poter esprimere ed esercitare un potere decisionale per quanto riguarda la politica. ● Avevamo parlato di una crisi eminentemente e specificatamente spagnola, quindi una crisi che l'ambiente culturale, che gli intellettuali condensano attorno al suo momento apicale, ovvero l’anno 1898, l’anno della tragedia, del desastre, della grande sconfitta coloniale che infrange una volta per tutte l’Impero dove il sole non calava mai. In realtà la crisi di fine secolo è un climax, è il punto massimo di un climax ascendente per quanto riguarda una percezione di instabilità e di frattura interna rispetto alla Spagna, che è radicata nel corso di tutto l’Ottocento. L’Ottocento spagnolo è l’epoca nella quale effettivamente diventa evidente quello che gli intellettuali di fine secolo poi chiameranno problema de españa, quindi un diffuso, multisfaccettato problema comune di questa nazione. Cosa significa parlare di problema di Spagna e cosa significa commentare il fatto che il Diciannovesimo secolo sia un secolo convulso, instabile per quanto riguarda lo stato spagnolo? Innanzitutto come per moltissimi stati europei si può partire dalla considerazione che l’Ottocento spagnolo è un secolo di marcatissima instabilità politica, la stessa cosa si può dire anche per l'Ottocento italiano. Instabilità politica: - per una serie di conflitti interni - e conflitti esterni o con altre potenze. Per quanto riguarda la Spagna, questo dà anche la misura e la percezione del desastre, ovvero della perdita coloniale, 2 Letteratura spagnola 1 L2 2023.03.03 [Proverbios y cantares] [Campos de Castilla] Ya hay un español que quiere vivir y a vivir empieza, entre una España que muere y otra España que bosteza. Españolito que vienes al mundo te guarde Dios. Una de las dos Españas ha de helarte el corazón. C’è già in questo momento uno spagnolo che vuole vivere e inizia a farlo, quindi c’è una spinta, uno spirito vitalista, ma questo español que quiere vivir si confronta con una Spagna moribonda, una Spagna che sta morendo, ma si ostina a rimanere in vita e un'altra Spagna che sbadiglia España que bosteza, c’è una Spagna decrepita nel suo essere inattuale, non più adeguata al suo tempo e un’altra Spagna inerziale, indolente che non reagisce. Piccolo spagnolo che vieni al mondo, quindi nuovo nato, dio ti assista, una delle due spagne ti gelerà il cuore, ti paralizzerà sul nascere, paralizzerà i tuoi afflati di vitalità, di reazione. Antonio Machado in questo componimento riassume quella che è tutta una percezione generazionale, diffusa tra tutto l'ambiente culturale di fine secolo, una percezione che riguarda: - in primo luogo il fatto che la Spagna sia percepita come una realtà innegabilmente problematica. Sorta di totem dialettico discussivo per la Generazione del '98 che è l’idea del problema de españa che è ciò che parte la Generazione del '98 e parte del Modernismo regista rispetto a tutto il panorama politico e culturale di cui abbiamo parlato fino adesso, la generazione di fine secolo guarda l’Ottocento spagnolo, guarda il disastro, la tragedia coloniale, guarda il resto d'Europa e riscontra che il proprio paese ha un diffuso, molteplice, multi declinato problema che va risolto. Questo problema de españa diventa in realtà un dibattito, ovvero una questione filosofico letteraria, quindi dibattuta tra gli intellettuali che cercano di comprendere cosa vada rivisto della realtà spagnola, per capire come la Spagna vada regenerada (rigenerata), esiste di fatto una corrente a metà tra la cultura e la politica che si chiama regeneracionismo Rigenerazionismo rispetto al problema di Spagna che riguarda: - più nel profondo quello che gli intellettuali di fine secolo definiscono come ser de españa, quindi cosa significa essere de españa come provenienza essere spagnoli, ma anche essere ser de eSpagna come idea di appartenenza essere ‘’proprietà” della Spagna. Ser de españa significa secondo gli intellettuali: 5 Letteratura spagnola 1 L2 2023.03.03 - aver a che fare con paese in ritardo cronico, con un paese governato da los viejos, da ciò che è più che caduco, è radicato da un influsso di vecchie idee, vecchi totem letterari che sono percepiti come castranti: gli intellettuali di fine secolo dicono che la Spagna nell’ultimo secolo e mezzo, quindi Sette-Ottocento non ha prodotto niente di nuovo dal punto di vista anche culturale e sta vivendo ancora delle vecchie glorie dei secoli d’oro, del rinascimento, ovvero della letteratura, del pensiero rinascimentale (Cervantes) che in questo momento stanno esercitando un peso castrante sulla capacità di produrre qualcosa di nuovo, la Spagna si ostina a vivere di rendita non rendendosi conto che la referenzialità dei classici sta diventando una pietra tombale, una sorta di marmo che sigilla qualsiasi circolazione di novità letteraria, culturale, filosofica. Non solamente un problema relazionato con l’eccessivo attaccamento alle glorie passate, ma anche una crisi da confronto che fa sì che gli intellettuali di fine secolo ritengano che la Spagna sia stata assente nel romanticismo e nel realismo che non abbia scritto e pensato nulla di nuovo in questi periodi, anche se questo tipo di giudizio è eccessivamente apocalittico, non è vero che non ci sono state realismo e romanticismo spagnolo, ma di base gli intellettuali di fine secolo registrano una sorta di gap, una sorta di hueco, un vuoto nella storia del pensiero spagnolo, originato da una incongruenza di fondo: la Spagna sta vivendo come tutto il mondo occidentale la crisi della ragione, senza mai aver mai assorbito lo spirito dell’illuminismo, il momento esaltativo della ragione, quindi esiste una dissonanza basica per cui la Spagna non si è aggiornata per tre secoli abbandonati ed è rimasta un paese ensimismado, chiuso in se stesso, un paese impermeabile allo scambio, asfittico, stantio, privo di circolazione di nuove idee. Attenzione nella valutazione di questo giudizio di questo giudizio impietoso di quello che è stato perché da una parte non siamo ancora nell’epoca delle avanguardie, quindi c’è tanta riflessione filosofica, ma ancora filosofico critica teorica per quanto riguarda la creazione letteraria, ancora non c’è ancora uno spirito iconoclasta con gesti eclatanti dal punto di vista letterario, questa è una generazione sia per quanto riguarda la declinazione modernista sia per quanto riguarda la declinazione noventayochista è una generazione ancora pienamente figlia dell'Ottocento. Attenzione all'accuratezza diagnostica di questa generazione: che cos’è il problema de españa e in che modo si può e si deve intervenire? In realtà la pagina culturale del problema de españa è una parte del problema, è la conseguenza diretta del fatto che cultura e circostanza si parlano sempre. Esistono però molte altre problematiche che gli intellettuali di fine secolo dicono che vanno affrontate se si vuole un rinnovamento che sia politico, sociale ed economico, oltre che culturale, il problema è abbastanza moltiplicativo. Gli intellettuali di fine secolo ritengono che la Spagna sia paralizzata, anchilosata, ferma dal punto di vista politico perché ferma nel cato-caciquismo che significa o implica una gestione oligarchica del potere, del controllo politico, una gestione in mano a pochissime figure che sono los católicos, quindi la chiesa di Spagna e los caciques i grandi latifondisti, i grandi proprietari terrieri le figure che possiedono la stragrande maggioranza della ricchezza e che non hanno alcun interesse nello spartirla con chi invece quelle terre le lavora, di base questo sistema di gestione del potere cato latifondista ha tutto l’interesse nel non cambiare mai, nel non variare per nulla le circostanze, lo fa attraverso una corruzione capillare: 6 Letteratura spagnola 1 L2 2023.03.03 - simulando elezioni (costituzione di cadice un testo avanzato, che aveva impostato un sistema simile elettorale per l’elezione dei governanti, ma i brogli erano all’ordine del giorno), - c’era una sorta di accordo di fondo tra l'alternanza di conservatori e liberali al potere, che consisteva nel mantenimento del potere in mano alle stesse persone, in un rimpallo tra l’una e l'altra forza politica) Quindi da una parte questo tipo di paralisi circunstancia chiamata da José Ortega Y Gasset del quale parleremo con le avanguardie, filosofo che dirà “yo soy yo y mis circunstancias y si no las salvo a ellas no me salvo yo” (io sono la mia circostanza, se non intervengo sulla circostanza, se non salvo la circostanza non salvo nemmeno me stesso), questo sistema rimarrà inalterato fino agli anni ‘30. Parte del problema di Spagna e conseguenza diretta di quello che abbiamo appena detto è una diffusa incompetenza, ovvero il fatto che ai poli gestionali del potere ci siano persone che non hanno strumenti per gestire questo potere e persone incompetenti, non formate e anche totalmente disinteressate alla cosa pubblica. Parte del problema di Spagna è un'amministrazione corrotta della giustizia che sistematicamente dà ragione ai potenti e per cui è dispotica mantenendo nella sottomissione e subalternità il 4° stato. Fa parte del problema di Spagna la costrizione delle classi più umili per le guerre coloniali: la Spagna sgretolandosi l’Impero d'oltreoceano esattamente nell’Ottocento, e in particolare nella seconda metà dell’Ottocento, si proietta colonialmente nel continente africano, lo fa obbligando alla leva i figli dei poveri, obbligando a combattere chi non può dire di no. Esiste però l’Españolito di Antonio Machado español que quiere vivir y a vivir empieza, che diagnostica la Generazione del '98, e questo crea una frattura profonda tra: - la Spagna minoritaria in numero ma con la stragrande maggioranza del potere in mano la españa oficial, la Spagna ufficiale, quella che gestisce il potere ed è immobile e vuole rimanere immobile e - una Spagna vitale, che spinge per il cambiamento, quella che Antonio Machado chiama l’españa real, la Spagna reale, la Spagna vera quelli che davvero sono spagnoli, non i mezzi morti che si ostinano a controllare il potere. Una frattura, uno scontro tra queste due spagne che vede come territorio di battaglia esattamente il passaggio di fine secolo, quindi ci sono due spinte secondo la Generazione del '98: - una spinta progressista che non riesce ancora a venire fuori e - una spinta conservatorista che invece sta mantenendo un monopolio. La generazione 98 elabora un’ottima diagnostica della situazione della Spagna di fine secolo, Miguel de Unamuno stesso che è l’autore del primo testo completo che vedremo, provincia la famosa frase "me duele España" (mi fa male la Spagna). Tutti gli intellettuali del 98 scrivono e stra scrivono di questo problema, ma il tutto rimane al livello di un dialogo tra intellettuali, per cui questo cambiamento tanto auspicato tarda ancora parecchio per diventare pratica politica. Altre due possibili letture di questo momento storico, in particolare di Antonio Machado: 7 Letteratura spagnola 1 L2 2023.03.03 Se accettiamo questa caratterizzazione pauperizzante in quanto vestito male e smagrito sia una critica implicita a come la politica finanzia l’istruzione, allora possiamo ricavare perchè secondo la Generazione del '98 l’istruzione fosse parte del parte del problema di Spagna, Antonio Machado tematizza il fatto che il catocatiquismo non dedichi attenzione e soprattutto finanziaria all’istruzione per mantenere le masse nell’ignoranza. Vediamo dall’altra parte come viene recepita la lezione: Y todo un coro infantil va cantando la lección: mil veces ciento, cien mil, mil veces mil, un millón. è una lezione di matematica in cui un coro infantile canta, ripete a modo di ritornello la lezione mille volte cento centomila, mille volte mille un migliore, l'insegnato viene impartito su una base nozionistica, verticale e mnemonica, quindi come quasi si trattasse di una messa, viene chiesto agli studenti di ripetere in modo acritico quello che sentono, senza alcun tipo di coinvolgimento, orizzontalizzazione, senza alcun tipo di scambio tra il maestro e la classe, esattamente quello che la Generazione del '98 cerca di demolire. Questa strofa descrive il modo in cui viene impartita la lezione e lo descrive come una sorta di andamento liturgico, come se fosse una messa, quindi il maestro dall’alto della sua autorità, con il suo libro in mano, con la sua voce tonante parla, e chiede agli studenti di ripetere in coro la lezione senza alcun tipo di solleticamento del loro spirito critico, senza alcun tipo di coinvolgimento, gli chiede semplicemente di riproporre in modo completamente vuoto e acritico quello che hanno sentito che tra l’altro già di base era hueco, cioè privo di sostanza. Una tarde parda y fría de invierno. Los colegiales estudian. Monotonia de la lluvia en los cristales. Ritorniamo con una certa circolarità alla caratterizzazione atmosferica dell'inizio del testo: Due variazioni essenziali rispetto alla prima strofa: Monotonía de lluvia tras los cristales. 1^strofa Monotonía de la lluvia en los cristales. L’idea di Monotonía de lluvia (monotonia della pioggia) vuole riprendere con l'articolo la descrizione ambientale, quindi vuole condensare un tipo di collegamento con quel tipo di grigiore, quindi la stessa monotonia della pioggia adesso è entro le finestre nello spazio delimitato dalle finestre per cui questo andamento monotono, grigio e freddo è in realtà quello che viene insegnato alle nuove generazioni, il che è parte del problema de Espana. 10 Letteratura spagnola 1 L2 2023.03.03 L'interpretazione o la rilettura di quest’ultima strofa si basa sulle due variazioni inserite: Monotonía de lluvia tras los cristales. 1^strofa Monotonía de la lluvia en los cristales. queste due variazioni da una parte riprendono la strofa iniziale e spiegano che la monotonia, il grigiore, ai quali si fa riferimento sono gli stessi dell'inizio della poesia, all'inizio venivano caratterizzati come ambientali e atmosferici, un grigio di pioggia, di cielo coperto, qui invece la monotonia è en los cristales, è dentro allo spazio interno, quindi non è più dell’ambiente e della caratterizzazione atmosferica, ma è di quello che sta succedendo nella classe. El manana efimero come nel caso del testo di Proverbios y cantares è un testo di Campos de Castilla quindi stessa raccolta poetica, che tematizza il contrasto, la frattura tra due Spagne e quello che potrebbe succedere, quello che succederà se vince la Espana Uficial, quindi se la Spagna vecchia, immobile, ferma ha la meglio: Antonio Machado EL MAÑANA EFÍMERO [CAMPOS DE CASTILLA] La España de charanga y pandereta, Quindi la Spagna di chitarrina e tamburello, la Spagna delle tradizioni folcloriche sempre uguali a sè stesse, la Spagna profonda che il potere ha tutto l'interesse di mantenere immobile, ignorante e ferma cerrado y sacristía, quindi la Spagna di chitarrina e tamburello, orticello di convento, orticello chiuso e sacrestia, quindi la Spagna festaiola in senso folclorico e religiosa, devota de Frascuelo v de María, devota di Frascuelo che era un torero dell’epoca e di María la vergine Maria, quindi una sorta di equivalenza tra gli idoli pagani e pop quai come sono i toreri e invece le icone religiose de espíritu burlón y de alma quieta, di spirito bonaccione, di spirito festaiolo e di anima quieta, quindi la Spagna che bosteza, la Spagna che non ha alcun tipo di spinta verso il cambiamento ha de tener su mármol y su día, avrà ha de tener espressione al futuro piuttosto propria della lingua letteraria, il suo marmo, il suo giorno, quindi arriverà una pietra tombale (il marmo è il materiale delle pietre tombali) e arriverà il giorno finale della Spagna su infalible mañana y su poeta. il suo infallibile domani e il suo poeta, quindi ci sarà prima o poi un superamento di questa Spagna El vano ayer engendrará un mañana vacío y ¡por ventura! pasajero. è una sorta di ritornello il vano ieri, quindi il passato vecchio, non più valevole per comprendere l’attualità, che non dà più strumenti per ridefinire o addirittura definire l'identità spagnola, genererà un domani vuoto, se rimaniamo en lo viejo il domani sarà vuoto, ma per fortuna passeggero, quindi finirà anche il tempo figlio dell’immobiltà. 11 Letteratura spagnola 1 L2 2023.03.03 Questo poeta potrebbe essere se si mantiene en el vano ayer y en el mañana vacío, Será un joven lechuzo y tarambana, un giovane maldestro ed eccentrico (mezzo matto si potrebbe dire in modo prosaico) un sayón con hechuras de bolero, un abito con fattezze da abito da festa, a la moda de Francia realista, secondo la moda della francia realista un poco al uso de París pagano, un po’ secondo lo stile del parigi pagnano y al estilo de España especialista e invece in stile pienamente spagnolo sarà uno specialista en el vicio al alcance de la mano. del vizio a portato di mano. Quindi il frutto poetico di questa Spagna inutile, vecchia e ferma, sarà un giovane incapace, che in modo superficiale e acritico cercherà di imitare la moda straniera la Francia del realismo oppure delle ultime tendenze pagane di fine secolari, ma continuerà ad essere uno spagnolo prototipico, quindi un vizioso, un ubriachello ci viene detto in diversi punti di questo componimento. ritorno di alcune immagini che abbiamo già visto nel componimento di Proverbios y cantares. Qui viene poetizzata una proiezione di quello che potrebbe succedere se la Spagna si svegliasse, se finalmente venisse assecondata la spinta proposta dalla Spagna real, la spinta proposta dalla Spagna vitalista, regenazionista. Esa España inferior que ora y bosteza, quella Spagna inferiore, (viene formulato un giudizio di valore dichiaratamente impietoso) che è prega e sbadiglia, quindi quella Spagna uguale al maestro, vieja y tahúr, zaragatera y triste; vecchia e disonesta, conffessionaria e triste, quindi la Spagna official più official possibile. esa España inferior que ora y embiste, cuando se digna usar de la cabeza, quando si degna, se si degna di usare la testa e ragionare sul problema di di Spagna è una conditio sine qua non per emanciparsi da ciò che è viejo. aún tendrá luengo parto de varones quella Spagna inferiore potrà dare vita a una lunga stirpe, una grande stirpe luengo è un preziosismo per largo, amantes de sagradas tradiciones una grande stirpe di uomini amanti delle sacre tradizioni, y de sagradas formas y maneras; delle sacre forme e delle maniere, 12
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