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Contesto storico della Spagna nel XVIII e XIX secolo, Appunti di Letteratura Spagnola

Contesto storico della Spagna nel XVIII e XIX secolo - appunti presi a lezione o con l'aiuto di registrazioni

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 05/11/2023

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Scarica Contesto storico della Spagna nel XVIII e XIX secolo e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! Letteratura spagnola 2 – prima parte Introduzione al contesto della Spagna del XVIII e XIX secolo Il XVIII secolo si apre con un cambio di dinastia (Asburgo  Borbone), l’ultimo re della dinastia degli Asburgo non riesce a generare un erede, per questo la dinastia si estingue. La corona spagnola paso sotto il controllo dei Borbone, viene nominato re Filippo V. in questo modo la Francia ne approfitta per impossessarsi della Spagna. Ne consegue una guerra civile che si allarga anche ad altri stati. La Spagna che era sempre stata un raggruppamento di regni, viene trasformata in unico stato unitario (i francesi impongono la loro forma di governo). Nel 1793, con il trattato di Utrecht, la Spagna cede ad alcuni compromessi: Filippo V rinuncia al trono di Francia (essendo già sovrano di Spagna), l’impero spagnolo perde parte del suo territorio (i Paesi Bassi) e il sud Italia passa nelle mani dell’Austria. Con il re francese, il Paese acquisisce una certa modernità grazie alle numerose riforme: importante fu la riforma centralista (tutto dipendeva da Parigi), controllo dell’Inquisizione (perde una grande parte del suo potere), i gesuiti vennero cacciati dalla Spagna e dai suoi territori… Dopo Flippo V sale al trono Carlo III (re di Napoli, non voleva essere re di Spagna), fu considerato un sovrano illuminato  la monarchia si preoccupava del popolo senza sapere quali erano i suoi problemi. Sotto Carlo III abbiamo uno sviluppo economico. Illuminismo: desiderio di divulgare (non si cerca la bellezza nella forma). Carlo III attua molte nuove riforme: dell’economia, del sistema educativo, riforme che risentono delle idee liberali della Francia (si genera una frizione tra la chiesa e i settori più liberali). Nel XIX secolo i francesi fanno la loro rivoluzione, ciò porta un cambiamento in tutt’Europa (i principi democratici si espandono). La monarchia spagnola, di origine francese, chiude le frontiere con la Francia. Dopo la rivoluzione si creano due possibili strade: andare lentamente avanti (per non generare malcontento tra la popolazione) oppure tornare indietro all’illuminismo. Si creano due fazioni: i progressisti e i conservatori. La divisione entra anche all’interno della famiglia reale: Carlo IV, progressista, vuole riformare il paese e Fernando VII, conservatore, è contro il progresso. Successivamente alle guerre europee, la Spagna perde numerosi dei suoi territori coloniali. Nel 1805 c’è la battaglia di Trafalgar, gli inglesi battono la flotta ispano-francese. Il primo ministro spagnolo fa un patto con Napoleone  concede ai francesi di attraversale i territori spagnoli, per attaccare il Portogallo. Napoleone vista la lotta tra padre e figlio (Carlo IV e Fernando VII), impone suo fratello come sovrano (José I Bonaparte). Guerra d’Indipendenza spagnola (1808-1814)  non tutti gli spagnoli erano contrari all’invasione dei francesi (i più colti pensavano che ciò avrebbe portato i valori della rivoluzione  migliori rispetto a quelli della monarchia spagnola). Attraverso una piccola rivoluzione si impongono i conservatori, incoronando come re Fernando VII. 2 maggio 1808: le truppe napoleoniche vengono cacciate dal territorio spagnolo, con l’aiuto degli inglesi, l’apparato militare lasciò il paese, ma lasciò la loro ideologia (afrancesados  intellettuali che erano d’accordo con l’ideologia francese, ciò fece si che non si schierassero completamente con la propria nazione). Las cortes de Cadiz (1812): assemblea nazionale riunita nel grande emporio di Cadice, da qui nacque la prima costituzione (dopo per la prima volta viene riconosciuta la sovranità popolare) e indetta per risolvere il vuoto di potere. Torna al potere Fernando VII, re assolutista (a favore dell’Antico regime), che impose la sua ideologia grazie all’aiuto dell’esercito francese. Fu rinominato “il desiderato” da quella parte della popolazione contro le ideologie francesi. 1820-1823  triennio liberale  guerre civili in Europa e indipendenza delle colonie americane. Creoli  discendenti degli spagnoli nati in America, furono i primi a chiedere l’indipendenza. Fernando VII non generò nessun erede, tranne, alla fine della sua vita, una bambina Isabella di Borbone (sul letto di morte cambia la legge per far salire al trono sua figlia), ma viene nominato re Carlo III di Borbone. Si genera così una guerra tra i sostenitori dei due eredi: isabelinos (progressisti) e carlistas (conservatori). Questo conflitto dura per tutto il XIX secolo, mentre l’Europa andava avanti. Parte nord della Spagna appoggiava Carlo III mentre il resto della Spagna appoggiava a sua avversaria. Nella letteratura abbiamo gli stessi spostamenti di pensiero degli autori(contrapposizione tra vecchio e nuovo, progresso e conservazione…). Mentre gli altri stati d’Europa vanno avanti e progrediscono in tutti i campi (esempio: Rivoluzione industriale) la Spagna rimane indietro a causa dei suoi conflitti interni. Isabella II (1843)  continua l’instabilità politica, si arriva ad un accordo: cambiamento della politica ogni 4 anni (a discapito della popolazione), a causa di ciò la popolazione di Spagna rimane indietro rispetto, non venivano affrontate le riforme, rispetto agli altri paesi d’Europa  fuori dalla rivoluzione industriale, per esempio.
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