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Contesto storico della vita di Dante Alighieri, Dispense di Letteratura Italiana

appunti presi a lezione + libro

Tipologia: Dispense

2023/2024

Caricato il 17/01/2024

alice.x
alice.x 🇮🇹

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Scarica Contesto storico della vita di Dante Alighieri e più Dispense in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! CONTESTO STORICO – Dante Il contesto storico a cui occorre guardare è quello delle vicende storico politiche del XIII secolo e della prima parte del XIV, segnate dalla ripresa economica già avviata in Europa fin dall'XI secolo. La produzione della ricchezza del continente continua a provenire per la maggior parte dall'agricoltura, ma in alcune zone si è sviluppata una civiltà urbana con un'economia che produce manifatture, dà vita ad un intenso commercio e prevede il prestito di grandi capitali.  Le città sono una realtà ormai affermata e complessa, esse sono caratterizzate dalla presenza del ceto dei mercanti, i quali comprano le merci o le fanno produrre privatamente, le vanno a vendere sui mercati, rischiano i capitali in speculazioni e viaggi non sempre sicuri e prestano denaro svolgendo la funzione di banchieri.  I mercanti ormai detengono un grande potere politico in molte aree urbane e arrivano a insidiare e spesso a scalzare dal potere le famiglie dell'aristocrazia feudale.  Le città in Italia si sono conquistate un'autonomia politica dall'Impero, cui rimangono solo fortemente soggette, grazie a guerre lunghe ed estenuanti che hanno dimostrato sia la grande forza delle città, sia l'incapacità dell’impero -Il Sacro Romano Impero della Nazione Germanica-, erede del dissolto Impero Carolingio, di far valere la propria giurisdizione. I comuni italiani già nel XII secolo avevano sconfitto il tentativo di restaurazione imperiale da parte di Federico Barbarossa.  Il XIII secolo segna la decisiva eclissi dei due poteri universalistici, Impero e Papato.  L'impero tende ormai a ridursi alla sua parte tedesca, lasciando così l'Italia al proprio destino, come testimonia il crollo della casa di Svevia.  Il papato va anch’esso declinando per chiudersi agli inizi del XIV secolo a seguito del trasferimento della curia papale ad Avignone. Il colpo di coda dell'impero, cioè il tentativo di Arrigo VII di rivendicare in Italia i diritti imperiali fra il 1310 e il 1313 fallisce totalmente. Firenze è la città che fa da sfondo a questi eventi.  L'Europa è ormai divisa in realtà politiche diverse e particolari, anche se le differenti fazioni continuano spesso a richiamarsi ora al Papato (guelfi), ora all'Impero (ghibellini). Il comune è forte sul piano politico ma anche su quello economico e, dopo la sconfitta di Manfredi a Benevento nel 1266 e la conseguente disfatta dei ghibellini, attraversa un periodo di stabilità interna. La dinamica politica fiorentina si riaccende nei decenni successivi.  Gli Ordinamenti di Giustizia promossi nel 1293 da Giano della Bella, che interdicono alla nobiltà la partecipazione alla vita politica, segnano un momento di trapasso del potere politico che favorisce le grandi famiglie di mercanti e banchieri.  Ben presto, scomparso il partito ghibellino, all'interno di quello guelfo si formano due gruppi tenacemente avversi l'un l'altro: cioè i Bianchi da una parte e i Neri dall'altra, capeggiati rispettivamente dalle famiglie dei Cerchi e dei Donati. In ciascuno di essi militano famiglia di mercanti e di aristocratici proprietari terrieri, anche se i Bianchi sono forse più vicini al popolo grasso (ricchi mercanti, banchieri, finanzieri) e i Neri alla nobiltà feudale della città. Oltre a questo, i Neri si rivelano più ligi alle indicazioni papali, mentre i Bianchi si mostrano assai più indipendenti da esse. All'inizio del XIV secolo, nel 1301, lo scontro verrà vinto dai Neri, con l'appoggio di Papa Bonifacio VIII, e i capi dei Bianchi, tra cui Dante, verranno colpiti da severe condanne.
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