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Contesto storico e culturale del Pragmatismo + Dewey, Appunti di Pedagogia

Qui vengono descritte le principali caratteristiche del periodo storico e culturale in cui si sviluppa la corrente filosofica del pragmatismo, viene affrontato inoltre anche il pensiero del pedagogista John Dewey.

Tipologia: Appunti

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Scarica Contesto storico e culturale del Pragmatismo + Dewey e più Appunti in PDF di Pedagogia solo su Docsity! CONTESTO STORICO E CULTURALE DEL PRAGMATISMO LA POTENZA DEGLI STATI UNITI NEL 900 Tra i paesi protagonisti del 900 emergono gli Stati Uniti ciò fu causato da molti fattori come ad esempio: – sviluppo economico sul versante agricolo e industriale, dopo la guerra civile tra nord e sud – ondate migratorie ( aumento della popolazione ) – molte occasioni di lavoro quindi di arricchimento – aumento della produttività (che fece degli Stati Uniti la massima potenza industriale nel mondo) – libertà – spirito di competizione – nuova economia capitalista ( capacità produttive e grandi ricchezze in poche mani ) – taylorismo ( nuova divisione scientifica di divisione ed organizzazione del lavoro ) – la partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale e la vittoria contro le potenze dell'Asse, diedero agli Stati Uniti un ruolo di predominio economico e politico fra i Paesi occidentali L'INFLUENZA DELLA CULTURA E DELL'AMERICAN WAY OF LIFE Negli Stati Uniti del 900 vi fu anche un notevole sviluppo culturale che influenzò profondamente anche la cultura europea che dopo la Seconda Guerra Mondiale introdusse nella vita europea atteggiamenti, mode, prodotti e stili di vita tipici dell'american way of life CARATTERI DEL PRAGMATISMO (Il pensiero al servizio dell'azione) – Secondo il pragmatismo la conoscenza è al servizio dell'azione. – Pragmatismo è il nome attribuito ad una corrente filosofica americana sorta ad opera di Peirce, James ed un gruppi di studiosi verso la fine del XIX secolo negli Stati Uniti – Essi consideravano il pensiero dal punto di vista della sua efficacia e dei suoi effetti pratici – il metodo pragmatista consisteva nell'interpretare ogni concetto a partire dalle sue conseguenze pratiche – la scienza ha il compito di elaborare ipotesi capaci di interpretare e, soprattutto di riorganizzare e di modificare l'esperienza nelle forme più efficaci e favorevoli per la vita dell'uomo – idea di base del pragmatismo è che l'uomo abbia un ruolo attivo nella creazione della conoscenza – in particolare, secondo Dewey l'uomo è il prodotto di una evoluzione di stampo darwiniano e la conoscenza è lo strumento che ne favorisce l'adattamento all'ambiente – con Jhon Dewey la pedagogia progressivamente si afferma in quanto scienza e scienza autonoma JHON DEWEY (1859-1952) VITA – Jhon Dewey nacque il 20 ottobre 1859 in Vermont (Stati Uniti = società democratica) – si laureò in psicologia – insegnò all'Università di Chicago dove con l'aiuto della moglie nel 1896 fondò una scuola infantile ed elementare di nuova concezione, un vero e proprio laboratorio di psicologia e pedagogia sperimentali – in quel periodo pubblicò i suoi primi saggi di pedagogia : “Il mio credo pedagogico” (1897) e “Scuola e società” (1899) – in seguito a dissapori con le autorità accademiche, a causa delle proprie iniziative scolastiche innovative, lasciò Chicago e si trasferì a New York dove insegno fino al termine della carriera e pubblicò molti suoi lavori importanti (sia di carattere pedagogico che filosofico) – dopo aver abbandonato l'insegnamento continuò a difendere le sue teorie filosofiche e pedagogiche – compì numerosi viaggi al fine di dare una visione più universale ai suoi studi – Dewey morì nel 1952 UNA SISTEMAZIONE TEORICA DELLA NUOVA CONCEZIONE DELL'INFANZIA – Il movimento di rinnovamento dell'educazione e dei suoi metodi, che si sviluppò verso la fine del XIX secolo e diede vita in Europa e America al fenomeno delle “scuole nuove” e della “scuola attiva”, trovò nel pedagogista e filosofo Jhon Dewey il più valido esponente – La pedagogia, fino ad allora considerata un'attività teorica, iniziò ad essere considerata come una scienza autonoma (scienza in quanto adotta una metodologia scientifica e sperimentale) – con l'educazione nuova si verificò uno spostamento del nucleo attorno al quale ruotavano le pratiche educative (dal maestro al fanciullo ) e questo cambiamento fu paragonato dallo studioso Jhon Dewey alla rivoluzione copernicana (Sole centro dell'universo e non più la Terra): il fanciullo diventa il Sole intorno al quale girano gli strumenti dell'educazione – Il movimento della scuola attiva che ha inizio con Dewey, ha condotto a metodi innovativi nella didattica e nei contenuti avvalendosi della psicologia e della sperimentazione scientifica e non rivolgendosi più ad un èlite ma ai ceti sociali più bassi – Dewey spostò l'attenzione verso i fini sociali e democratici dell'educazione e verso i problemi logici, psicologici e didattici dell'apprendimento – Dewey attinse ampiamente dalla pedagogia , dalla biologia, dall'antropologia e dalla sociologia ( sorge un'interesse verso la natura biofisica e sociale del bambino con i suoi bisogni, interessi, processi logici e psichici ) L'EDUCAZIONE COME PROCESSO PSICOLOGICO E SOCIALE – I primi scritti risalenti al oeriodo di Chicago si riferiscono all'esperimento scolastico che qui egli aveva avviato – Nel “ Il mio credo pedagogico” (1897) l'educazione è presentata come un processo attraverso cui l'individuo assimila le conoscenze, le abilità, le tecniche conquistate dall'umanità nel suo cammino storico. Per quanto riguarda il piano pedagogico l'educatore è tenuto a procedere soprattutto alla stimolazione e al rafforzamento delle potenzialità individuali in modo che esse maturino appieno Per quanto riguarda il piano sociale invece si deve agire favorendo l'inserimento del bambino nella società democratica in cui vive facendolo imparare ad agire rispettando i vincoli e le regole che governano la società FUNZIONE DELLA SCUOLA – l'esperienza è posta dallo studioso alla base di ogni conoscenza umana – secondo la concezione di Dewey il pensiero è inteso come strumento dell'attività pratica attuato tramite uno schema logico che prevede diverse fasi: 1. l'uomo prende coscienza di una data situazione 2. successivamente prevede nuove possibilità 3. opera secondo lo scopo proposto integrando con l'ambiente naturale e sociale 4. infine l'uomo giunge ad una nuova situazione – l'esperienza pone l'individuo difronte a traguardi da raggiungere – l'esperienza e il pensiero occupano un posto centrale secondo il pensiero di Dewey – solamente di fronte a una situazione problematica il pensiero è stimolato alla ricerca, alla chiarificazione e risoluzione dei problemi pratici o teorici – secondo il pragmatismo infatti l'esperienza riunisce insieme soggetto e oggetto – il fondamento essenziale dell'esperienza non è il conoscere bensì il vivere, vivere significa fare – secondo il “principio d'interazione” (= azione reciproca) il soggetto è parte della stessa realtà dalla quale è unito – il pragmatismo afferma che il mondo è un processo in costante rinnovamento nel quale l'uomo partecipa al rinnovamento perché si inserisce direttamente nel mondo per modificarlo l'ambiente naturale e sociale agisce sull'uomo e l'uomo reagisce sull'ambiente con l'attività pratica e con quella conoscitiva che prevede i risultati delle azioni – Dewey appartiene alla corrente del pragmatismo ma preferisce definire la sua concezione filosofica strumentalismo poiché l'uomo tramite lo strumento del “pensiero” risolve i suoi problemi di vita – Il pensiero durante l'esperienza diretta acquista coscienza del continuo cambiamento della realtà (dinamismo realtà) e interviene come guida all'azione per mutare e ricostruire la realtà. – Il pensiero è uno strumento che intuisce i mezzi più adatti a prevedere risoluzioni più adeguate ai fini di una determinata azione – Il pensiero si configura come lo strumento necessario per agire nell'esperienza e risolvere i problemi che di volta in volta si presentano nella pratica quotidiana mediante la capacità riflessiva. Con questa espressione Dewey indica una sequenza di procedimenti mentali in grado di organizzare i dati, mettere a punto e praticare possibili ipotesi, verificare l'adeguatezza o meno delle soluzioni. – Anche per Dewey dunque, come per il pragmatismo, il pensiero è guida, strumento per l'azione. In particolare però Dewey promuove un pensiero di carattere scientifico che non solo permette un'indagine più oggettiva, ma è anche fondamento della democrazia nella lotta al pregiudizio e nell'apertura alla tolleranza – Dewey individua 5 fasi di pensiero nel “Il mio credo pedagogico”: 1. fase del “dubbio” 2. fase della “formulazione del problema e dell'elaborazione di ipotesi” 3. fase dell “osservazione ed esperimento” 4. fase dello “sviluppo e rielaborazione dell'ipotesi”, in seguito alle conclusioni tratte dall'esperimento 5. fase della “verifica”, collaudo della nuova ipotesi, verificata se dimostra di essere in grado di risolvere la difficoltà da cui si è partiti SCUOLA ATTIVA E PROGRESSIVA – per caratterizzare la sua pedagogia Dewey preferisce impiegare nei suoi scritti il termine progressiva (sapere come processo continuo) – scuola progressiva e pedagogia progressiva significano, per Dewey, pratica e teorizzazione di un'esperienza caratterizzata dall'apertura e dalla continuità e da uno sviluppo continuo dell'esperienza – per Dewey il processo educativo è esperienza e ricerca continua: • il processo educativo è visto come un processo continuo poiché gli eventi che intercorrono tra uomo e natura sono continui • l'individuo è chiamato costantemente a far fronte a problematiche da risolvere • l'uomo controlla l'esperienza grazie alla tecnica dell'indagine (pensiero scientifico) • vi è un'importanza attribuita all'azione (learn by doing) IL SAPERE COME PROCESSO CONTINUO – Dewey sostiene la “scuola attiva” ma non lo fa solo per ragioni psicologiche (bisogno di muoversi, manipolare, costruire ecc) ma sulla base del sapere inteso come processo continuo (rif.scuola attiva e progressiva) attraverso l'esperienza – l'educazione fondata sull'esperienza deve saper distinguere tra le esperienze utili e quelle infeconde, questo è possibile secondo Dewey, nella misura in cui l'educatore sappia creare le condizioni ambientali idonee affinché i desideri , i bisogni e le capacità personali possano manifestarsi in esperienze educative, cioè in un'attività modificatrice fondata sulla continuità evolutiva e sull'interazione essere umano-ambiente – Nella scuola attiva il cambiamento è affidato al pensiero “pragmatico” la cui validità poggia su una riflessione volta alla conoscenza della realtà e alla sua trasformazione (il pensiero riflessivo) – L'esperienza è educativa nel momento in cui produce l'espansione e l'arricchimento dell'individuo
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