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Contesto storico Germania XVII-XVIII secolo, Appunti di Cultura Tedesca

Il documento offre una breve panoramica del contesto storico nella Germania del XVII e XVIII secolo

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 28/03/2024

maria90_
maria90_ 🇮🇹

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Scarica Contesto storico Germania XVII-XVIII secolo e più Appunti in PDF di Cultura Tedesca solo su Docsity! Contesto storico Il Sacro Romano Impero di Nazione tedesca nasce sulle rovine dell'Impero Romano, decaduto proprio a causa delle innumerevoli invasioni barbariche. Dunque, nei secoli XVII e XVIII l'Impero Romano di nazione tedesca vantava una vastità di territori ottenuti mediante operazioni di conquista ad opera di diverse tribù germaniche identificate generalmente con l'appellativo di barbari. La parte occidentale del sacro romano impero diventa il nucleo territoriale da cui si forma l'impero germanico governato per innumerevoli decenni dalla casata aristocratica degli Asburgo. Fra i possedimenti asburgici vi sono la Boemia, la Moravia e gran parte dell'Europa dell'est che nella modernità non saranno più legati all'egemonia germanica. Un esempio puo essere visto nella città di Praga che soltanto dopo gli anni 90 diventa la capitale dell'attuale Repubblica Ceca. L'impero asburgico è concretamente ricco di possedimenti eterogenei tra di loro. Il regno della Baviera era un principato governato dalla casata di Wittensbach, sottostava al potere dell'imperatore ma godeva di una grande autonomia. Il Ducato di Brandeburgo Prussia, dominio della casata degli Hohenzollern, nel XVIII diventa un regno e uno stato leader di questa compagine imperiale essendo il più vivo culturalmente e forte militarmente. Vi sono poi altri Ducati più piccoli come quello di Sassonia, ducato che ha dato i natali a Lessing. Dunque, i territori dell’impero si dividevano in regni, ducati, gran ducati, città libere o città stato. In merito a queste ultime un esempio può essere visto in città come Brema o Amburgo. Le città del nord ebbero un notevole sviluppo economico poiché, affacciandosi sul mar Baltico, riuscirono ad Incentivare i propri commerci e ad emanciparsi dall'influenza di un sovrano e diventare città libere, vale a dire delle città stato con una propria autonomia ed una propria legislazione in cui il ceto borghese riuscì ad emergere e svilupparsi attraverso il commercio. Gli unici territori che non dipendevano dall'impero ma dal papato erano i vescovati. Da un punto di vista organizzativo il capo politico dei vescovati era anche un capo teologico, ciò si sintetizzava nella figura del vescovo. La chiesa riuscì, quindi, direttamente ad imporre il suo potere politico in città come Colonia, uno dei più grandi vescovati del sacro romano impero. Dunque, il sacro romano impero di nazione tedesca è formato da una moltitudine di unità politico-territoriali profondamente eterogenee tra di loro soprattutto da un punto di vista di unità linguistica che non sarà raggiunta sino a XVIII secolo. L’impero germanico essendo nato dalle spoglie dell'Impero Romano, la cui lingua ufficiale era il latino, adottò la stessa per tutto quel che riguardava la scrittura di testi letterari e trattati filosofici o scientifici, fatta eccezione per una piccola parte della produzione letteraria medievale scritta in dialetto. Utilizzare infatti il tedesco per atti ufficiali veniva considerato come un atto rivoluzionario, ad esempio, il maestro di Leibnitz. Dunque, la strada per arrivare alla formazione del tedesco come lingua ufficiale della cultura germanica richiederà tempo. Il 1648 è una data di cesura storica poiché rappresenta un negativo spartiacque per la storia della Germania. La Germania, nel XVI secolo, è teatro della riforma luterana. Si tratta di un trauma storico che ha ripercussioni non solo in Germania ma in tutta Europa. Lutero segna una rottura decisiva con il cattolicesimo dividendo una volta e per tutte il mondo cristiano, unito per tutto l’Umanesimo (Medioevo – inizio 500), in cattolicesimo fedele al Papa, alla chiesa di Roma e in protestantesimo, un’espressione del cristianesimo che non riconosce determinati principi della Chiesa. In generale le questioni religiose nascondono sempre, dietro al vessillo della fede, brame di potere, desideri di espansione o di affermazione da parte degli stati che si contendono territori e supremazia. Ad un secolo dall’ inizio della riforma protestante di Lutero la Germania è divisa confessionalmente in due professioni religiose. Il sud aderisce al cattolicesimo e tutto il nord al protestantesimo. Questa divisione della Germania porta a conflitti interni che sfociano nella guerra dei Trent’anni. Il conflitto scoppia nel 1618 e termina nel 1648, i regni della penisola scandinava e la Francia si schierarono a favore dei protestanti mentre la Spagna a favore dei cattolici. Il conflitto termina in maniera estremamente negativa proprio per la Germania che diventò il principale teatro degli scontri tra nord e sud soprattutto per la sua posizione geografica. Non godeva di milizie nazionali organizzate a causa della sua disgregazione territoriale e mancanza di coesione, di un’economia fiorente poiché immersa nel più profondo medioevo. La Germania fu devastata da incendi, subì la distruzione di numerosi siti culturali e un’epidemia di peste che decimò la popolazione dell’impero contando circa dieci milioni di morti. A tal proposito la popolazione tedesca era diminuita a tal punto che al termine della guerra venne emanato un editto che autorizzava gli uomini a diventare bigami proprio per ripopolare la Germania. Mentre nel resto d’Europa, a partire dal XV secolo, iniziarono a formarsi Stati nazionali - come Spagna, Inghilterra e Francia - con una continuità politica e territoriale, l’area di lingua tedesca rimaneva divisa in tante piccole entità legate dall’essere parte del Sacro Romano Impero. Formalmente considerato uno dei due poteri universali nel Medioevo, l’istituzione imperiale viveva una lunga fase di decadenza, sancita in particolare dalla pace di Vestfalia del 1648, dopo la quale gli stati tedeschi erano considerabili a tutti gli effetti stati sovrani e indipendenti e l’Impero poco più che un vincolo giuridico. Tra i territori più a est dell’Impero, la Marca del Brandeburgo all’inizio del XV secolo era divenuta parte dei domini di una nuova dinastia, quella degli Hohenzollern. A questo territorio nel 1657 Federico Guglielmo I aveva aggiunto il ducato di Kleve e quello di Prussia, assicurandosi la sovranità della casata sui nuovi possedimenti. Nel 1701 questi territori erano ormai conosciuti con il nome di “Regno di Prussia”, un nuovo stato europeo di lingua tedesca destinato ad imporsi sul continente e ad entrare nel gioco delle potenze europee. A contribuire alla fortuna del nuovo
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