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Contesto storico in Inghilterra 1700-1800, Appunti di Letteratura Inglese

Contesto storico dell'Inghilterra dal primo 700 alla fine dell'800

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 31/10/2023

Chiaraa723
Chiaraa723 🇮🇹

4.6

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Scarica Contesto storico in Inghilterra 1700-1800 e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Contesto storico L’instabilità del regime militare di Cromwell si manifestò chiaramente dopo la sua morte (1658). Fu così che, nel 1660 con l’approvazione del Parlamento venne restaurata la monarchia Stuart mettendo sul trono Charles II erede di Charles I. Alla morte di Charles II (1685), che non ha figli, si sviluppa una campagna contro la successione del fratello, James II, perché cattolico. Il parlamento si divide tra oppositori (Whigs) e fautori (Tories) della successione di Giacomo. Tory era l’appellativo dei banditi cattolici irlandesi e Whigs quello dei ladri di cavalli inglesi, ma ben presto furono fatti propri dagli interessati. Salito al trono nel 1685, James II mise in atto una politica autocratica e filocattolica, sospendendo il Test Act ed emanando una Dichiarazione di Indulgenza con la quale concedeva libertà di culto ai non conformisti, cattolici inclusi. La nascita di un erede maschio e il rischio di una permanente restaurazione cattolica diedero la spinta all’opposizione, che si rivolse a William d’Orange, governatore d’Olanda e marito di Mary (figlia di James), per difendere l’Inghilterra protestante. William sbarca in Inghilterra e James fugge, permettendo al Parlamento di dichiararlo decaduto e di offrire la corona a William e Mary, a patto che questi accettino il Bill of Rights. Atto con cui il Parlamento dichiarò decaduto re James II Stuart e riconobbe la successione al trono di sua figlia Mary e del genero William d'Orange e, in caso di mancanza di eredi diretti, di Anna, sorella di Mary, e dei discendenti, purché di religione protestante. Il Bill limitava fortemente le prerogative regie, assegnando al parlamento il controllo delle finanze, escludendo ogni interferenza del re nell'amministrazione della giustizia e garantendo piena libertà di parola ai membri del parlamento. Con l'emanazione dell'Act of Settlement (Atto di Successione) del 1701 si stabilì che, dopo la morte di Guglielmo III d'Orange, la corona sarebbe passata alla cognata Anna Stuart e quindi ai discendenti di Sofia del Palatinato, nipote di Giacomo I e andata in sposa all'Elettore di Hannover Ernesto Augusto di Brunswick-Lüneburg. Durante il regno di Anna venne siglato anche l'Atto di Unione del 1707 con cui venivano unite le corone di Inghilterra e Scozia dando vita alla Gran Bretagna. Non avendo avuto figli, dopo la sua morte il trono di Inghilterra è passato nelle mani del cugino George I del casato di Hannover. George I non fu certo un re particolarmente interessato alla politica dell'Inghilterra, nato in Germania si diceva che non parlasse nemmeno la lingua inglese. Il successore di Giorgio I fu il figlio che salì al trono con il nome di George II. Tra il 1730 e il 1742 il governo della nazione venne guidato da Sir Robert Walpole che si prodigò nel migliorare la stabilità del sistema costituzionale del Regno. Gran parte dei meriti per tali successi si dovettero anche al ministro della guerra, e successivamente per un breve periodo anche primo ministro, William Pitt il Vecchio che guidò le azioni belliche nel momento in cui le sorti del conflitto sembravano volgere decisamente a sfavore della Gran Bretagna. George III, succeduto al padre nel 1760, a differenza dei due precedenti sovrani fu un re britannico e infatti non si recò mai in Hannover e parlò l'inglese come prima lingua. Fu l'ultimo re inglese a dominare il governo e la politica e il suo lungo regno è noto per aver perso le tredici colonie del Nord America a seguito della sconfitta nella guerra d'indipendenza americana. Morto George III, salì al trono il figlio George come George IV. La stravaganza del nuovo sovrano, la vita dispendiosa di corte e l'esempio poco edificante che il monarca diede nella sua condotta privata fecero scalpore nella società britannica, incidendo negativamente sulla popolarità dell'istituto monarchico. Morto Giorgio IV senza eredi, gli successe l'ormai anziano fratello William IV (1830-1837). Personalità molto più posata dello stravagante fratello Giorgio, Guglielmo esercitò il suo ufficio di sovrano nel rispetto delle ormai consolidate forze parlamentari, approvando il Reform Act del 1832, con cui fu ridisignato geograficamente il sistema elettorale britannico dando spazio e peso alle nuove realtà industriali a discapito di quelle agricole; e furono approvate le prime misure sociali a favore dei lavoratori, specialmente se minorenni. Il cruccio del sovrano fu però la successione: non avendo neanch'egli degli eredi legittimi dalla moglie Adelaide di Sassonia-Meiningen, Guglielmo IV guardò sempre con viva attenzione alla nipote Alexandrina Victoria, figlia di suo fratello Edoardo, morto nel 1820 quando Victoria aveva soltanto un anno. D'altro canto re Guglielmo disprezzava la cognata, anche lei di nome Victoria, in quanto debole di carattere e succube del suo amministratore (e presumibilmente amante) John Conroy: il sovrano temeva che, se lui fosse morto prima del diciottesimo anno di età della nipote, si sarebbe
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