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Contesto storico spagnolo XIX secolo, Appunti di Letteratura Spagnola

Appunto sintetico sul contesto storico del pre romanticismo spagnolo

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 19/11/2022

maryrings
maryrings 🇮🇹

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Scarica Contesto storico spagnolo XIX secolo e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! Contesto storico L’Ottocento è caratterizzato da instabilità, in particolare i primi due terzi del secolo. Si assiste infatti allo scontro tra liberali e conservatori, che si conserverà anche nel XX secolo (si parla infatti di Las dos Españas). La guerra d’indipendenza spagnola (1808-1814) Ha luogo anche la guerra d’indipendenza spagnola, il più lungo conflitto delle guerre napoleoniche, combattuto da una alleanza di Spagna, Portogallo e Regno Unito contro il Primo Impero francese. Sul trono spagnolo era stato imposto Giuseppe Bonaparte, il fratello di Napoleone La guerra ebbe inizio con l'occupazione della Spagna da parte dell'esercito francese nel 1808 e terminò nel 1814 con la ritirata delle truppe francesi. Si tratta di una delle prime guerre di liberazione nazionale per l’acquisizione di un’identità nazionale in cui fu praticata la guerriglia (il termine venne coniato proprio per questa guerra), una forma di conflitto armato in cui una delle due organizzazioni combattenti evita scontri campali preferendo logorare il nemico con piccole unità, spesso irregolari, molto mobili e dotate di appoggio da parte della popolazione locale, dalla quale spesso risultano difficilmente distinguibili. Il pittore Francisco José de Goya y Lucientes crea dal 1810 al 1820 82 incisioni, serie conosciuta come Los desastres de la guerra; le opere raffigurano vari episodi di barbarie (come uccisioni, massacri e stupri) compiute durante la guerra. La Pepa (1812-1814, 1820-1823) Il centro della resistenza è Cadice, dove il 19 marzo 1812 viene redatta La Pepa, la prima costituzione spagnola. Sebbene non si parli di diritti per le donne e si ribadisce la confessione cattolica della Spagna, si tratta di una costituzione profondamente moderna e tra le più liberali al mondo, in quanto tratta di: 1. libertà individuali (come quella di stampa); 2. regime elettorale maschile ampio; 3. sovranità nazionale e popolare; 4. abolizione dell’Inquisizione; 5. estensione della cittadinanza ai nati nel Nuovo Mondo. Rimane in vigore fino al 1814, quando il re borbonico Fernando / Ferdinando VII ritorna e la abolisce. Il Trienio Liberal e la Década Ominosa (1820-1823) Il periodo compreso tra il 1820 e il 1823 è conosciuto come Trienio Liberal, durante il quale la costituzione viene ripristinata, ma i francesi riportano sul trono il re Fernando e inizia la Década Ominosa (1823-1833), durante la quale si hanno repressioni estreme e molti intellettuali sono costretti alla fuga. La prima guerra carlista (1833-1840) Tra il 1833 e il 1840 si combatte la prima guerra carlista tra don Carlos de Borbón, fratello di Fernando, e Isabel II de España (conosciuta come la de los Tristes Destinos o la Reina Castiza), figlia di Fernando. La gloriosa (1868) La Gloriosa, anche conosciuta come Septembrina (perché la ribellione avvenne nella parte finale del mese di settembre), rappresentò un tentativo di stabilire un governo più democratico in Spagna: prima attraverso lo stabilimento della monarchia parlamentare (Amadeo I), e poi in forma di repubblica, la Prima Repubblica Spagnola (dal 1873 al 1874). Cause e obiettivi →La Gloriosa era stata causata da: 1. insoddisfazione causata dal regime monarchico di Isabella II; 2. governo autoritario (e repressivo) del generale membro del moderatismo spagnolo Ramón María Narváez; 3. crisi finanziaria degli anni 1866-68; 4. cattivi raccolti nel 1867-68 con una conseguente crisi di approvvigionamento. Invece la ribellione vera e propria fu di pronunciamento militare. Cominciò a Cadice, e Isabella II fu costretta alla fuga e si esiliò a Parigi. Fu importante l’appoggio della borghesia, e solo in alcuni casi alle truppe si aggiunsero combattenti non regolari come contadini. Si sommano: 1. la volontà di un cambio delle condizioni di vita; 2. la volontà di creare una società pienamente borghese, dove il sistema capitalista funzionasse meglio; 3. si reclamava una società democratica, e il partito democratico cercava di estendere il suffragio a universale. Nell’ideologia si impose un principio di tendenza progressista, liberale, riformista e anticlericale (non anticattolica); la fazione assolutista e clericale, rappresentata dal partito moderato, fu messa all’angolo. È importante tener presente che la partecipazione popolare non fu molto ampia: la rivoluzione del 1868 fu organizzata dall’alto, dai politici e militari che avevano un obiettivo preciso: superare il blocco del sistema parlamentare che impediva l’accesso al potere dei progressisti, e impiantare delle misure di urgenza per risolvere la brutta situazione economica, in particolare delle imprese ferroviarie. Non si può affermare che la classe media spagnola si è sviluppata dalla rivoluzione del 1868, ma senza dubbio l’affermazione della borghesia risulta in parte una conseguenza della riorganizzazione politica ed economica generata da quella rivoluzione. La borghesia non è però in grado di produrre un modello culturale autonomo, e quindi imiterà abitudini e comportamenti dell’aristocrazia. Contraddizione della borghesia: desidera, oltre al denaro, beni di lusso, al contempo rimpiangendo quello che non possiede più: i vecchi costumi, cancellati dal capitalismo emergente, e i paesaggi, deturpati dall’industrializzazione crescente. La restaurazione borbonica Fine della Gloriosa: ritorno al trono di un Borbone, Alfonso XII, alla fine del 1874 (senza che ci sia stato un Alfonso XI: un nome che richiama i re antichi del regno di Castiglia). Con il nuovo secolo (1902) salirà al trono Alfonso XIII. Si ha un’accentuata centralizzazione del potere amministrativo e legale; La vera novità è l’avvicendamento al governo dei due principali partiti politici, ovvero conservatori e liberali, che in questi anni vengono capeggiati rispettivamente da Antonio Cánovas del Castillo (conservatore) e Práxedes Mateo Sagasta (liberale). Questi due partiti, che aggregano anche altri movimenti minori, si alternano al governo secondo un accordo tacito: il caciquismo o clientelismo, sistema di controllo politico.
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