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Guide e consigli
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Corso geografia Macchi , Schemi e mappe concettuali di Geografia

Globalizzazione e Antropocene.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

Caricato il 04/05/2024

francesco-lotichius
francesco-lotichius 🇮🇹

Anteprima parziale del testo

Scarica Corso geografia Macchi e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Geografia solo su Docsity! GEOGRAFIA APPROFONDIMENTI: - Film e documentario della Nike - Steve Cutts: Happines. Sensibilità nel vedere ciò che arriva (Chaplin) -l’avvocato del diavolo - rapa-nui - secondo esame di geografia (per prendere 12 cfu) - interazione tra uomo e cibo. Tra cliente e produttore? - Prendere prodotti e vedere a quale società veramente appartiene. - Soylent Green, 1973, (it. i sopravvissuti, 1973) - gapminder - mercato libero - Malthus - Blade Runner - a brave new world – Huxley - Dubai e città dell’Asia (su you tube) - gap minder - Africa -chiusdino -monticiano -rocca albegna - Epopea di Gilgamesh - storia della globalizzazione, Osterhammel, Mulino - Ngram Viewer (google) > frequenza di un termine nel tempo all’interno di un corpus totale di libri - come nasce internet - Bauman  - cinema e globalizzazione: Lord of War; manifactured landscapes; Syriana; Babel (Inarritu) (fine della trilogia Amores perros (2000), con Gael García Bernal  21 grammi  (2003), con Sean Penn, Naomi Watts e Benicio del Toro  Babel  (2006), con Brad Pitt e Cate Blanchett - Edward Burtynsky, il paesaggio dei loghi. - Bertrand Russel, la conquista della felicità, - la società dello spettacolo, Guy Debord - David Harvey, Compressione spazio-temporale. - Ansel adams fotografo -Ny-lon-kong, Time - marco auge > mondo città e città mondo - applicazione per consumi - armadi pieni - Armi, Acciaio e Malattie - the columbian exchange, Crosby > la storia della specie umana è una storia di istituzioni. Introduce questo per la prima volta. Storia: storia del rapporto umano con ambiente vegetale ed animale. Scambio genetico di piante, animali e virus. Lunedì 2 Ottobre 2023 Pre appello: da fare, non obbligatorio. (voto migliore) GEOGRAFIA Prof. Macchi 25.09.23 frequentante / non frequentante A COSA SERVE LA GEOGRAFIA? Non esiste una specie vivente in grado di essere scollegata dal proprio ambiente. La specie umana (homo sapiens) è totalmente integrata all’interno del proprio ecosistema. La non integrazione vorrebbe dire la morte dell’organismo - la disintegrazione della propria psiche. Specie - alla quale noi apparteniamo Cultura - meccanismo di adattamento al proprio ecosistema. Non siamo l’unica specie che ha una cultura (ma nessuna specie ne produce una così complessa come la nostra). Procurarsi acqua e cibo. Sviluppo di strumenti ecc. In poche parole sopravvivenza. Parte della cultura è anche sapere quali specie sono utili per la sopravvivenza, quali sono allucinogene. Anche sviluppo dei modi attraverso i quali possiamo raccogliere il miele da un alveare senza morire. La cultura è sempre trasmessa attraverso il linguaggio - è la trasmissione di un’informazione. Es. Medioevo “dimentica” la trasmissione del mondo antico. Ambiente - ecosistema La globalizzazione è un’assoluta novità. La caduta del muro di Berlino fa decadere la contrapposizione dei due blocchi e corrisponde all’affermazione delle multinazionali. Transizione digitale!!! Non c’è perdita di informazione nonostante la distanza. La trasmissione digitale ha portato un abbattimento totale di spazio e tempo. 1991 internet entra nelle case americane!!! In Italia solo nel 1997. Nel 2002 un terzo delle famiglie italiane aveva internet in casa. Es. quando facciamo un ordine lo viviamo in maniera del tutto astratta! Non sappiamo quello che muoveremo a livello di logistica, da dove viene, cosa succede, da dove arrivano i materiali, in che modo inquina quello che abbiamo comprato… +20% dei capi d’abbigliamento venduti negli USA non vengono indossati :( Oggi se compriamo un pacco di pasta, questo è ottenuto da una miscela di grani diversi, provenienti da tutto il mondo (prima no). Quindi nel nostro ecosistema l’ambiente con cui interagiamo è molto più ampio, interagiamo a livello planetario! La nostra specie è determinata solo da 5 specie vegetali. L’essere umano garantisce la sopravvivenza es. dei cavalli, presenza genetica!!!. Qual è l’interazione tra le varie specie? Noi ci siamo sempre considerati in cima alla catena evolutiva. L’integrazione va anche al di là degli anni (ciò che ha contribuito all’aria che oggi noi respiriamo, batteri ecc, non esistono nemmeno più). Senza l’impollinazione di certi insetti noi non vivremmo!! E ancora oggi non esiste una tecnologia che possa eguagliare quell’operazione naturale. La cultura è un sistema di idee interno alla coscienza e alla capacità cognitiva dell’essere umano. Dov’è la Costituzione? Dov’è il metro? Dov’è Anna Karenina? Sono all’interno della nostra coscienza. È nel lobo frontale!! Cfr. definizione di “culture” La tecnologia porta alla modificazione dell’ambiente. Realizzare qualcosa di materiale, lì vera interazione tra uomo e ambiente. Realizzare un arco —-> determinare un impatto sull’ecosistema. Distinzione tra locale e globale. Differenza sostanziale: l’arco può avere un impatto a livello locale, e in questo non cambia dallo smartphone. Ma è l’interazione collettiva che determina un impatto sull’ambiente!! Noi percepiamo come infinito un ambiente, un sistema, che invece per sua definizione è finito. cfr. definizione di tecnologia (e differenza con cultura) Fattore tecnologico: Con il telefono interagiamo con il globale. Usi e costumi sono ormai globali. Noi, ormai, assomigliamo anche ai messicani. Non è mai successo nella storia. Perché nel 326 i macedoni si spingono verso est? E perché non verso sud? Perché il cuore dell’Africa viene esplorato solo nella metà del XIX secolo? La grande differenza è il clima. Se si va verso est, infatti, si trovavano quasi sempre le stesse specie: riso, farro ecc… I mezzi di trasporto (i cavalli) erano pronti. Fascia euro asiatica È la fascia che ha la maggior concentrazione di erbivori addomesticati. L’ unico erbivoro addomesticabile dall’altra parte del paese è l’alpaca (Perù). Gli animali sono bestie da lavoro che forniscono anche proteine. Hanno fornito agli europei le malattie; grandi fonti di dominio. Il grande problema degli spagnoli era non far morire gli indigeni con il vaiolo. (preso dagli animali). Un’unica specie cambia il nord Europa: la patata. :,) Latitudine e Longitudine Il nostro pianeta è un pianeta di differenze. Noi non abbiamo più coscienza del pianeta. L’aereo ha eliminato il viaggio. Non si vede più il cambio del paesaggio. Il viaggio è vagare in varie caselle della scacchiera inconsci di quale numero è. Diventa quasi tutto identico, astratto. Relazione tra specie sapiens e la canna da zucchero: stiamo in relazione con l’ambiente; esiste una relazione tra sapiens e la specie della canna ma non esiste nella nostra coscienza il rapporto con la pianta. Canna da zucchero: la specie più coltivata. Noi non cessiamo mai ad avere un rapporto con l’ambiente; se finisce, moriamo. È un rapporto che non può essere distrutto. Marchi Ormai siamo condizionati dai loghi e dai marchi. La Nike, come tutte queste aziende globali, si dedica solamente alla pubblicità: un vero dipendente della Nike si occupa di marketing. La Nike non si occupa più di scarpe ma di cristallizzare ed affermare del proprio logo. È questo il fenomeno della globalizzazione. Faccio scarpe o faccio un logo globale? OMOLOGALIZZAZIONE. Siamo una società di loghi: attraverso loro ci orientiamo e ci distinguiamo. Esiste una possibilità di scelta? Video di Cutts: trasformazione del paesaggio: ogni superfice è una pubblicità. Noi siamo convinti che il mondo funzioni in un certo modo, ma funziona veramente in un altro. Nike non produce più scarpe: ci sono aziende che le producono per loro. Nike investe sul marchio. Apple: negli anni Ottanta tutti i suoi processori (a parte Motorola Svizzera). Quando Steve Jobs rientra negli anni Novanta mette il sourcing prima in Irlanda poi in Asia. Il dipendente Apple non produce le macchine. Mercoledì 4 ottobre 2023 Rapporto tra Sapiens e Ambiente La geografia si impegna a studiare questo rapporto. La geografia si è dovuta adattare a nuova scala. Nuove forme di interazione su scala astratta. Spiegare il nuovo mondo alle nuove generazioni. L’anziano, in passato, aveva un ruolo fondamentale nella società: era mentore. Ora il mondo è cambiato e nessuno sa cosa succederà. Ora, non abbiamo più la possibilità di rivolgerci a chi ha esperienza perché tutto è nuovo. Il pensiero post-moderno L’era del pensiero debole del post-modernismo: c’è stato un decostruttivismo dei pensieri forti. Prima avevamo dei monoliti: Comunismo, chiesa cattolica, scienza, l’idealismo hegeliano (germanico). L’idealismo è stato demolito dalla Seconda guerra mondiale. La scienza con la bomba atomica: ancora non si è ripresa (Oppenheimer); quanto ci fidiamo della scienza? È sempre meglio sapere com’è fatta la realtà. Saper scegliere. Noi viviamo in un sistema mediatico del pensiero liquido: ognuno dice ciò che vuole. Ora non si è consapevoli di un reale impatto dell’uomo sull’ambiente. È il negazionismo. Pensiero fragile sul presente. Arriveremo ad un punto dove l’energia crescerà in maniera smisurata. Noi italiani siamo molto conservatori. Non siamo, noi umani, tra i sopravvissuti. L’antropocene Il deposito fossile terrestre cambia drasticamente al livello chimico Due schemi di pensiero 1. Determinismo 2. Possibilismo 1 il determinismo “l’uomo è un prodotto della superfice terrestre” Ellen Churcill Semple Il determinismo nasce con Friedrich Ratzel (1844). È una corrente filosofica molto forte che crede nell’esistenza del solo mondo materiale. Dal Big-Ben è tutta una causa-effetto ed il libero arbitrio è una finzione. Da qui nasce il determinismo geografico: se esiste un determinato ambiente, quell’ambiente determinerà le condizioni della popolazione che lo abita. Tutto è determinato dall’ambiente. È un’antropologia in embrione. Naturalmente, Ratzel è incastrato anche nell’idealismo hegeliano (che rende l’ambiente germanico superiore). Cambia il paesaggio, cambia la specie. C’è una relazione stretta tra paesaggio e cultura. Il determinismo ha un ruolo chiave in certe tematiche economiche e sociali del mondo odierno. Il determinismo si basava sull’idea di superiorità di determinate specie su altre. Uno sfruttamento dell’evoluzionismo di Darwin. Il problema: è riduttivo perché esiste un’unica soluzione al problema, non parla di possibilità, determina un rapporto che è inscindibile con l’ambiente. 2 il possibilismo “uomo è giudice delle possibilità che ha” La geografia nasce insieme alla filosofia. Tutti i filosofi presocratici erano geografi: studiavano l’uomo ed il pianeta. Si afferma come insegnamento solamente alla fine del XIX secolo. Ecco che si afferma nel XX secolo il possibilismo. Le società umane POSSONO rispondere in modo distinto a stimoli e comunicazioni dell’ambiente fisico???? Paul Vidal de la Blache, fondatore della scuola degli Annales. È innegabile che l’ambiente cambia l’uomo ma è anche innegabile che le società trovano tante possibilità. (nei limiti del possibile) Il mediterraneo: nel mediterraneo non ci sono variazioni enormi ma alcuni gruppi hanno adottato l’allevamento delle capre mentre altri no. Alcune società, pur essendo a contatto con il mare, non hanno coltivato la tecnica della pesca ma del maiale. Le possibilità sono tante. L’ambiente non dà risposta ma OFFRE delle possibilità. E tutti i popoli hanno le stesse possibilità. È difficile trovare una sintesi tra i due pensieri. Venerdì 6 ottobre 2023 Il livello di integrazione con l’ambiente da parte nostra è più complesso che quello di un indigeno con l’ambiente. Il livello di tecnologia con l’indigeno serve a mantenere in vita un gruppo ristretto di individui. Ogni volta che si introduce un nuovo elemento tecnologico si ha una nuova necessità. La tecnologia risolve e crea problemi. Il rapporto tra uomo e ambiente è articolato, gestito attraverso la tecnologia, ma la tecnologia non ha un ruolo neutrale. Il rapporto con l’ambiente è basato sulla tecnologia. Il neo-determinismo Verso la metà degli anni 90 ci si accorge che l’evoluzione è un processo a scalini. Poi in realtà non funziona così. Griffith Taylor (80-1963): le società hanno momenti in cui sono possibiliste. Non esiste né una situazione di assoluta necessità né una condizione di assoluta libertà. Il linguaggio:  Posizione/ luogo > coordinata precisa sul globo terrestre. Luogo è anche il luogo dell’interazione: non è solo fisico ma è anche un posto dove avviene un certo tipo di dinamica sociale (mercato). Esiste anche una geografia immaginaria (mappe di un videogioco, dove avviene un’interazione). Tutto ciò che accade, accade in un luogo (spazio e tempo). La dimensione principale per capire i fenomeni è sempre stata il tempo perché i Greci si sono sempre basati sul tempo. Poi abbiamo avuto una religione, l’ebraismo, che usava il tempo. Il tempo è stato sempre la matrice per capire il vero. Dopo la globalizzazione la dimensione spaziale è diventata il modo per capire meglio la realtà. Spatial turn > la chiave per capire il mondo. (dopo gli anni 90) L’università è un non luogo? > oggi i non luoghi sono gli spazi della globalizzazione > luoghi che non offrono identità ma plasticità.  Spazio > legato a luogo ma anche a scala. Lo spazio non è un’entità fisica: è la manifestazione delle interazioni sociali. Lo spazio di per sé è una manifestazione di interazione. Lo spazio di uno studente di 50 anni fa rispetto ad ora è cambiato. La forma naturale di solito dell’essere umano è lo spazio di due ore. Siamo cresciute con spazi ristretti; ora però è tutto diverso. Es: campo di mais. Ora, lo spazio è un prodotto di interrelazioni sociali stabilito da interazioni locali ma anche globali. Nell’aula: dinamiche sociali che hanno origine anche dalle nostre regioni di provenienza. La coesistenza di piani sociali e molteplici, basato sull’esistenza di pluralità. Dove il locale incontra il globale. Decisioni prese al livello globale possono avere un impatto disruttivo al livello locale La relazione che abbiamo con l’ambiente. Il nostro cervello non conosce la negazione (non scrivere mai con una negazione). La negazione è un concetto solamente logico. 10 min 500 > 20 min centinaia di migliaia > 30 minuti migliaia di migliaia > 31 milione > miliardi, di minuto in minuto > il problema nono sono i primi minuti ma che ad un certo punto si corre e basta. L’uomo non si rende conto di quanto è repentina la crescita esponenziale. ***Come si è evoluto il consumo di energia fra gli europei negli ultimi cinquanta anni? Un ragazzo di oggi quanto consuma rispetto ad uno degli anni 80. Il dramma che stiamo vivendo è un paradosso. C’è sempre un limite alla crescita: il benessere per tutti non è immaginabile. Il meccanismo di ora ha come obbiettivo solamente la crescita. La sostenibilità ha bisogno della coscienza. Scelta difficile: la capacità di un gruppo di persone. Siamo diventati una società collettiva: spengere la luce qui è farlo anche per le persone dall’altra parte del pianeta. La consapevolezza è fondamentale. Catena di montaggio non interrompe più il suo funzionamento. Cresce tutto in modo esponenziale. Per un periodo si credeva che il benessere economico fosse direttamente proporzionale alla crescita della popolazione. Ora? Una popolazione che diminuisce porta ad una minore quantità di consumi. Depressione demografica: Italia, Giappone, Germania. La biochimica farmaceutica (in Germania). > si prendono i diritti delle formule per creare quasi tutto. L’Italia sta vivendo una situazione non adatta alla popolazione che decresce. > cosa fa crescere il PIL (prodotto interno lordo)? Cos’è in grado di sostenere una crescita economica sostenibile? (green economy) Cos’è il mercato libero? Vedi Harari È possibile creare una consapevolezza sull’ambiente? Le risorse non ci saranno più. Siamo nel grande smarrimento. Strategie r-k Livello di attenzione ed investimento che si rivolge ad i figli e che dipende anche da fattori culturali. (Vedi indice di fertilità in rapporto con il PIL pro capite). > quanto ha inciso l’economia nella fertilità. vd appunti fogli Sono meccanismi che le diverse specie hanno per mantenersi. Una specie > l’unico obbiettivo di una specie è riprodurre specie Strategie r Sono le strategie di specie che si moltiplicano grazie alla riproduzione di milioni di migliaia. Comporta una totale noncuranza dei propri piccoli. Strategia k Mammiferi che si caratterizzano per una certa quantità. I conigli (12 all’anno) I felini (1 ogni due anni) Primati (1 ogni cinque anni) Umani (1 ogni tre anni) > perché siamo essere nomadi. Questo sistema deriva dai cacciatori- raccoglitori. Il problema è: qual è la qualità della nostra vita, non la durata. Come viviamo? La decrescita della popolazione Come decresce la popolazione umana velocemente. Questo lo sappiamo su come si sono estinti alcuni gruppi umani. Tra i casi di decrescita, uno dei casi principali sono i GENOCIDI. La decrescita della popolazione ha la stessa forma a bastone da Hockey (al contrario). I casi più famosi sono quelli del nuovo mondo; per il Messico e nel Perù. Cortes (1521) e Pizzarro (1533). Spagna e Portogallo si dividono il nuovo mondo: conquistano l’impero azteco ed inca. Sappiamo anche che gli inglesi portano allo sterminio totale della Tasmania. Quell’etnia è stata totalmente distrutta. Di questi stermini sappiamo che hanno avuto una decrescita ad Hockey. Le cause: armi, acciaio e malattie. Acciaio: perché gli europei hanno costruito l’acciaio? La rivoluzione agricola ha raggiunto prima l’Europa (la mezzaluna fertile). (Vedi Harari) L’impero azteca era il doppio dei francesi, dal 1500 al 1610 c’è stata una decrescita drastica dovuta alle malattie (vaiolo). Avevano il mais. Il mais, al livello culturale ed industriale, ha cambiato il mondo. Tutto è fondato sul mais, specialmente per l’industria dell’allevamento e quella farmaceutica. Il mais è il cereale più coltivato al mondo . Energia: popolazione = popolazione: energia La variabilità spaziale, la distribuzione Non abbiamo una disposizione uniforme. Le città più coinvolte nel processo di globalizzazione sono città che noi europei facciamo difficoltà a comprendere. L’Asia si sta sviluppando e noi non lo capiamo. Il caso di Dubai. C’è un processo di urbanizzazione. I grattacieli danno una posizione di potere. (come a San Gimignano) L’India e la Cina e tanti paesi dell’est hanno già una grande possibilità di mercato interno. Noi siamo ancora la società della conoscenza, che crea brevetti. Il mondo asiatico continua a crescere. Poi c’è l’Africa. La proiezione geografica di mercatore non rappresenta il mondo. È nata nel rinascimento. La proiezione serve per proiettare una superficie sferica sul piano: in ogni caso hai una deformazione della realtà. (vd true size e sposta i paesi da nord a sud, la reale dimensione è all’equatore). Il continente africano è enorme. L’Africa ha energia, materiali e risorse. Il suo problema è che è stata colonizzata violentemente e per motivi politici ed economici hanno mantenuto in piedi sistemi dittatoriali perché agli europei servivano canne da zucchero, cacao e altri materiali. Perché le Americhe hanno avuto un’evoluzione e l’Africa no? L’Africa ha un enorme potenziale di crescita. Uno dei grandi problemi è proprio la formazione di un mercato interno. Un aspetto fondamentale è comprendere la distribuzione della popolazione. (vd. Appunti su fogli) - Densità – sistema economico + qualità di vita + densità + sistema economico – qualità di vita (discutibile) Siamo una società dei servizi. La misurazione della popolazione È un obbligo costituzionale in Italia perché tutti i sistemi giuridici dipendono da lì. Poi è nato il catasto: per consentire di tassare in modo corretto le unità statali. Il problema: non è sufficiente per descrivere la popolazione. Il modo corretto è la densità (numero di popolazione/ area. D=P/A) per valutarne anche la qualità della vita. La più grande densità è tra il corridoio Italia-Germania. La densità in Cina. La densità fisiologica: quella che prende in considerazione solo i territori coltivabili. (cereali) Tasso di natalità: è una misura che serve ad indicare qual è l’andamento delle nascite all’interno di un territorio. Il tasso di Natalità va espresso per ogni 1000 abitanti. (Comprese le mortalità infantili). **Tasso di fecondità: è il numero di figli per donna in età feconda. 2023, quanti bambini in media le donne in età fertile hanno avuto? Mediamente, la donna europea ha un figlio. È fondamentale per la condizione della donna. Tasso di mortalità: numero di morti ogni mille abitanti. Tasso di mortalità infantile: quasi azzerato nei paesi “sviluppati”. Sempre ogni mille abitanti. Linea di povertà: cosa si intende per povertà, veramente? Quali sono i parametri? Sono eurocentrici? (population by income, gap minder). > nel 1800 erano tutti poveri (erano tutti agricoltori x 50 anni) > 1900: buona parte degli europei era uscita dalla povertà. > 1950 l’Asia comincia ad affermarsi (con il Giappone). Cosa accadrà man mano che si andrà avanti con l’animazione? L’Africa è un argomento serio: bisogna andare in Africa. Andiamo a conoscere l’Africa perché subirà trasformazioni drastiche. (vedi compagnie aeree) L’Africa avrà un ruolo fondamentale. (vd. Appunti foglio) Modello di transizione (appunti) Economia e società Stre stadi dell’economia: primario, secondario (industrializzazione), terziario (servizi). Si pensava che la trappola malthusiana si sarebbe mostrata ma: Esther Bhoserap (1910-1999) È vero: ci rendiamo conto che esistono trappole malthusiane ma abbiamo la possibilità di scappare da queste trappole. Man mano che si arriva alla trappola c’è sempre una reazione collettiva, a volte anche inconscia. Lei osservava che c’è sempre un’evoluzione che ci permette di adattarci. La tecnologia: è il modo attraverso il quale l’essere umano interagisce con l’ambiente. Noi stiamo a questo punto: stiamo cercando di adattarci ad una nuova trappola. La Bosherup ha una visione positiva verso l’umanità. Produrre porta ad un picco. Come si reagisce poi è una questione divisa: Malthus o Boserhup. Bisogna contenersi o fare affidamento all’adattarsi? Se il consumo pro capite (medio) venisse applicato a tutto il pianeta, di quanti pianeti avremmo bisogno? I sogni si devono scontrare con la realtà: non tutte le risorse sono infinite: le risorse hanno un limite. Pensiero debole e pensiero liquido Quando si parla di risorse: foodprint: cioccolata > 24,000 lt 1kg carne > 15,500 lt Olive > 4,400 lt L’Italia ha un grande problema di acqua. Il PIL da solo non fa crescere la società. Il consumismo fa crescere il PIL ma è sempre e comunque uno spreco e non migliora la qualità di vita. 1/3 della popolazione mondiale di cibo va nella spazzatura. > è fondamentale per far crescere l’economia: i sistemi economici sono fondati sullo spreco. Quanto valore noi realmente attribuiamo ai prodotti? Il tempo: è un fattore principale del sistema economico: si ha bisogno di comprimere il tempo. 20 ottobre 2023 Globalizzazione Domanda (Harari)   tentativo della medicina di prolungare la durata della vita della popolazione (vd.Harari)  ci saranno sempre più persone, ma sempre più anziani e sempre meno bambini. È auspicabile che l’età media arrivi a 100 anni?  dipende dalla qualità della vita   GRANDE PROBLEMA di questa epoca: l’individuo ha difficoltà nel trovare la propria dimensione perché il sistema non lo prevede. (compressione spazio temporale) Noi non siamo più trattati dalla società come unità pensanti, ma come unità che devono essere UTILI. La Terra è stata ridotta ad oggetto, così come le persone e come i prodotti della terra, anche a livello sociale siamo ridotti ad oggetto, ma noi non siamo stati creati per essere trattati così, nella natura dell’individuo l’istinto è quello di perseguire la FELICITÀ, la LIBERTÀ. Quella che stiamo vivendo è una fase di pressante omologazione delle masse: un tempo l’obiettivo era distinguersi, oggi è omologarsi.  La maggior parte degli individui oggi dice di voler vivere nella LIBERTÀ, ma ciò spesso non è vero, anche perché spesso si sta iniziando non solo a perdere consapevolezza, ma a volerla perdere. Le gift card sono temi di estremo interesse quando si parla di GLOBALIZZAZIONE  molte gift card sono finalizzate alla fruizione di beni intangibili. La gift card serve per RISPARMIARE TEMPO, anche semplicemente quello impiegato per conoscere una persona e capire quale regalo possa piacerle. Gift card usata come COMPRESSIONE SPAZIO-TEMPORALE  David Harvey Si sposta negli USA e inizia a studiare la condizione delle classi sociali più degradate degli USA. Libro “La crisi della modernità” di Harvey  già a fine anni 80 aveva fatto un quadro preciso di ciò che sarebbe accaduto, l’uomo è SCHIACCIATO. Il più prezioso bene che abbiamo è il TEMPO, solo in sua funzione si può agire e pensare.  La globalizzazione ha un altro motore oltre alla compressione spazio-temporale  La trasformazione dei sistemi di comunicazione Dopo la seconda guerra mondiale abbiamo la diffusione della radio e poi della Tv: c’è una trasformazione radicale del modo degli esseri umani di vedere il mondo. Quella in cui siamo ora è la fase dell’“Internet of things”. Questa porterà ad un modo diverso di pensare. La internet of things ci permetterà di avere un’interconnessione indescrivibile. L’interconnessione porta necessariamente all’omologazione. (un m Il problema di oggi non è il commercio ma il consumo. BRAVE NEW WORLD -Aldous Huxley  ROMANZO DISTOPICO che viene confrontato con 1984 di Orwell, nel primo dei due si ha il fine del RAGGIUNGIMENTO DEL PIACERE attraverso l’assunzione di uno stupefacente. In entrambi si priva la procreazione naturale in favore della procreazione in vitro. Si insiste sul fatto che noi abbiamo una società assuefatta da una droga, che nel mondo reale è naturale, ed è la DOPAMINA.   Uno degli elementi che caratterizza la globalizzazione è l’INTERCONNESSIONE. Più in basso vai nella scala sociale e più forte sarà la necessità di interconnessione. Ad oggi siamo tutti connessi, in modi “legali” o meno.   “I filosofi hanno [finora] solo interpretato diversamente il mondo; ma si tratta di trasformarlo” -Karl Marx, da “Le Tesi su Feuerbach”    INFORMARSI DA SOLI SUL LANDGRABBING 23 ottobre 2023 La globalizzazione Individuo perennemente connesso. Prima del digitale eravamo ben diversi. La globalizzazione è anche un fenomeno di interconnessione profondo. Anni 90-2000 nessuno riusciva ad immaginare il futuro con internet. L’interconnessione è garantita a tutti, è totale. C’è una diffusione più veloce nei paesi più ricchi. La globalizzazione è un nome che usiamo per riassumere un processo di integrazione, lungo e vecchio. Noi stiamo sperimentando le fasi più vertiginose. È un termine vecchio. È un neologismo: fa riferimento ad un processo nuovo (neologismo che è stato coniato nel 1930) poi usato nel 44 dopo la Seconda guerra mondiale. Se ci si pensa bene, dopo la guerra furono create tutte le grandi organizzazioni come le nazioni unite. La città mondo è quella città all’interno della quale puoi trovare tutto il mondo. Nella città mondo tutte le culture tendono ad aggregarsi e a rappresentarsi alla pari. (New York, Londra, Amsterdam) la stessa cosa avviene nel mondo asiatico. Marc Auge parla anche del mondo città: è caratterizzato dal fenomeno inverso: come se il nucleo fosse diventato un’unica città. Tutte le città sono uguali. Non cambia più nulla. Tutto il mondo si sta omologando su queste logiche. 27 ottobre 2023 Studiare la globalizzazione o parlare di globalizzazione non è altro che parlare del presente, e questo è esattamente il contrario di ciò che si prospettava all’inizio. Quella che doveva essere l’era della certezza è diventata a tutti gli effetti l’era dell’incertezza, non ci sono ambiti in cui questa non si percepisca. L’individuo non può più vivere in uno stato di incertezza perenne, non siamo progettati per questo, abbiamo un ottimo sistema contro i pericoli esterni, non abbiamo un sistema neurale in grado di sopportare il pensiero e la preoccupazione costante. Problema costante della distribuzione della ricchezza, che interessa sempre di più tutti coloro che possono vantare un profilo professionale sviluppato. Non c’è mai stato un periodo storico in cui le persone si sono dimostrate così disinteressate verso la conoscenza e la comunicazione. ERA DEI PARADOSSI; uno di questi è il paradosso del tempo universale, processo di unificazione straordinario.  Tra le diverse caratteristiche della globalizzazione abbiamo: 1. interconnessioni a elevato livello di intensità 2. elevato grado di interdipendenza; aspetto particolarmente grave per l’Italia perché vive sostanzialmente in uno stato di inconsapevolezza, agli italiani cosa succede nel resto del mondo succede relativamente poco e forse questo è collegato al fatto che l’Italia rappresenta sostanzialmente un ammasso di vecchie colonie à ad uno stato colonizzato interessa poco la geografia, mentre ad uno stato imperialista (ex. Inghilterra) interessa molto di più la geografia (non a caso all’università di Cambridge il dipartimento più importante tra tutti quelli presenti è quello di geografia). Ci troviamo in un mondo in cui l’interdipendenza è fondamentale e non può essere ignorata: poniamo il caso che qualcuno dall’altra parte del pianeta si svegli male e improvvisamente il costo del carburante o delle farine sale. Prima della caduta del muro di Berlino noi avevamo una quantità di viaggiatori che è una frazione piccolissima rispetto a quella che avevamo nel 2019; 3. tendenza verso uniformità economica, ideologica e culturale à nota antropologica 4. prevalente manifestazione in ambito urbano, la globalizzazione è un fenomeno che riguarda le città. Molte volte la rappresentazione del pianeta in un mondo distopico è rappresentato in un mondo verde, e questo non è un caso.  Queste 4 caratteristiche vanno analizzate e inquadrati in tre grandi paradigmi: -        Omogeneizzazione, -        Polarizzazione -        Glocalizzazione TAOISMO: paradigma della polarizzazione: se in una società si progredisce verso l’unificazione, ci sarà un altro movimento nella direzione opposta. Al mercato conviene l’omologazione, ma ciò non è sempre possibile, allora si usa la GLOCALIZZAZIONE :     adattare realtà globali a realtà locali. Omogeneizzazione   nell’esperienza di buona parte degli abitanti del pianeta, un determinato logo si collega ad una determinata esperienza. La globalizzazione ha portato con sé l'estetica verticale del lontano” > i grandi simboli della globalizzazione sono i nuovi grattacieli che si stanno diffondendo in ogni angolo del pianeta, ma il grattacielo della globalizzazione è molto diverso dal grattacielo della modernità. Il grattacielo della post-modernità può essere visto solo da lontano, è inavvicinabile, vi può accedere solo chi appartiene al nucleo. Se si pensa invece alle torri gemelle, tra i due grattacieli si aveva un parco in cui era possibile pranzare. Se si pensa al Burj Khalifa di Dubai, è impossibile avvicinarsi. Le torri gemelle potevano essere toccate.  La polarizzazione è un fenomeno molto interessante. Un tempo il mondo funzionava in modo diverso: c’erano più culture e queste garantivano l’esistenza reciproca. C’erano già conflitti tra gli israeliani ed una parte del mondo arabo, ma al di là di quelle grandi contrapposizioni culturali non c’erano (anche se quella non è tanto una contrapposizione culturale, quanto più religiosa/ideologica). Il mondo però non era retto su base culturale, ma su base ideologica. Esistevano i nazionalismi ed avevano una forte connotazione di tipo ideologico, ne è un esempio lampante il nazionalsocialismo.  C’erano poi le ideologie marxiste/leniniste. Qualcuno vedeva la scienza e a ragione come armi attraverso cui si sarebbe raggiunta la felicità. Si avevano infine ideologie di natura religiosa.  Quando cade il muro di Berlino, svanisce la fiducia dell’essere umano nei confronti della scienza à un docente statunitense di storia politica scrive un testo: “Lo scontro delle civiltà”. I grattacieli sono solamente il simbolo di un cambiamento che è visto come una grande minaccia: la gente si sentiva libera di agire come preferiva e ciò non piaceva alle culture di gran parte del pianeta, come ad esempio alcuni dei paesi arabi. Si va allora verso la polarizzazione à si formano i nuclei che iniziano a confrontarsi e la sopravvivenza è per l’emergere di un modello rispetto ad un altro. La polarizzazione non riguarda solo un conflitto tra civiltà, ma riguarda anche altri aspetti. Si pensi al G8 di Genova à se si guarda chi sedeva nel 2001 al tavolo della globalizzazione, i neo liberatori che volevano “nessuna frontiera” sono diventati la matrice su cui poi si sono fondati nazionalismi di basso profilo che poi si sono espansi.  Il partito repubblicano degli Stati Uniti nel 2001 sarebbe stato favorevole alla globalizzazione, ma è lo stesso partito che poi ha eletto Trump, colui che erige muri e divide culture. Il 2001 è stato importante nell’ottica di una polarizzazione di un modello dilagante. Glocalizzazione sintesi del mercato, occorre adattare il mercato via via alle diverse condizioni e realtà che si trova davanti, e in questo la glocalizzazione è portata avanti dalle grandi catene che deve portare avanti.  Lunedì 30 ottobre 2023 Effetto boomerang della glocalizzazione: Netflix, per esempio, ha dato spazio a diversi settori ma sono diventate famose al livello globale (la casa de papel, squidgame) > non glocalizzi alla fine, ma conformi al livello globale. Valorizzare il nodo spagnolo, ma renderlo globale: al gusto di tutti (la casa de papel) Agricoltura e società Integrare il tutto. Cosa c’è da integrare nella questione dell’agricoltura? L’agricoltura condiziona il tutto. L’ecosistema della società umana del neolitico è la società dell’agricoltura. Rivoluzione agricola > 10000 anni fa. Transizione industriale Transizione digitale (dove siamo noi) La colonna principale che sostiene il mondo è l’agricoltura, che è la cosa più lontana dalla nostra coscienza. Se l’agricoltura dovesse cessare, noi avremmo le ore contate. È talmente recente che molti credono che questo sia un esperimento. L’agricoltura, il neolitico (che comporta la nascita dell’agricoltura e tutto ciò che ne viene), ha avuto un impatto enorme sulla società. Ha avuto un grande processo di trasformazione. La progressiva riduzione delle specie coltivate:  La resa: ciò che non ha altissima resa costa tantissimo (zafferano, caviale) > man mano siamo andati avanti e meno specie abbiamo coltivato e consumato. La patata per esempio: gli inca avevano 3000 specie di patate. Gli atzechi avevano 300 pomodori.  Un altro elemento che ha determinato la selezione è stato il gusto dei consumatori: le mele, per esempio, sono state selezionate e selezionate per adattarle al gusto dell’uomo.  Il grosso è gestito da cinque specie: canna da zucchero (la più coltivata), soia, riso, granturco (mais), frumento. Sono tutte fonti di carboidrati ad alta intensità. Le calorie di cui abbiamo bisogno ce le forniscono queste specie qui. Abbiamo bisogno di energia e la macchina umana sono questi: il nostro carburante.  Il mais: per la produzione degli alimenti, dei carburanti, di chimici, farmaci. la società si muove in due direzioni: 1. Fast food: il consumo è aumentato e non di poco e anche il modello sociale. Quanta carne si consuma l’anno? Il consumo di calorie pro-capite: è un discorso delicato, è difficile parlarne. Ognuno di noi vive ed è formato su uno schema (la famiglia). La società sta cambiando e viviamo in un sistema che ci spinge a consumare sempre di più. Il cibo è diventato un prodotto industrializzato. Il nuovo modello: incremento progressivo delle calorie che si consumano. L’alimento più importante: Omega 3, è fondamentale per la crescita del cervello (noci, pesci). L’alimento peggiore: (grassi idrogenati: grasso solido: yogurt, gelati e via discorrendo, margarina) Quando si passa dal primario e quando dal secondario? Il paradosso dell’obesità: quando al corpo non dai sufficienti nutrienti il corpo vivrà in uno stato di stress e non smetterà mai di chiederti di mangiare. Il corpo umano ha bisogno di nutrienti! Psicologia dell’evoluzione Lo zucchero da tavola è una molecola composta> approfondire con Bressanini Fa differenza se è archetipo o no. con gli animali. L’uomo europeo ha degli elementi genetici distinti all’origine. Mai realmente confermato che ci sia stata ibridazione con i Neanderthal. Investire nella conoscenza del mondo. Le rivoluzioni agricole Se non ci fosse stata l’agricoltura non ci sarebbero stati scienziati ecc… Queste fasi hanno sostituito pian piano l’unica occupazione: quella del cacciatore- raccoglitore. L’agricoltura produce cibo per tutti. All’inizio chi si occupava dell’agricoltura era una buona parte dell’uomo, poi si è andati a diminuire. Tra il 70-80 % delle persone si occupavano di agricoltura; oggi, il 5 %. L’agricoltura si è evoluta da un uso estensivo ad uso intensivo: da produzioni estesissime (con resa bassa) a produzioni intensive (idroponica, in serra, senza tarra, sphera?pomodori?). c’è stato un passaggio da forza umana a forza meccanica, grazie al motore. All’inizio era basata da esseri umani, poi dall’aiuto di animali, poi la meccanizzazione. Poi il passaggio da resa bassa a resa estrema. Per quanto noi abbiamo una percezione della nostra società come una società avanzata, a tutti gli effetti: siamo ancora nel neolitico. Se si prendono in considerazione (google scholar) i villaggi di 10000 anni fa, sono molto simili a quelli di mille anni fa, per esempio. Tra venti anni ci saranno molti meno agricoltori di adesso. Ci sarà una resa ancor maggiore. Ci dovrà essere un’automatizzazione ancor maggiore. Le rivoluzioni agricole sono 3: 1. Prima rivoluzione agricola: il neolitico, la comparsa dell’agricoltura (farro, orzo, ligname, mais nel Mesoamerica, patata per il Perù). Linguaggio scritto, nascita degli stati, regni, imperi > la potenza agricola è espressione degli stati più potenti. È la spina dorsale di un paese (in termini di espansione) 2. Seconda: riguarda l’Europa. Nel medioevo. La popolazione dell’Europa stava crescendo così tanto che noi abbiamo avuto la peste nera. Trasformazione dei sistemi di aratura: prima del medioevo già si conosceva. Tra il 900 e il 1200 però: più vai in profondità, più è fertile il terreno. nell’antichità, comunque, si usavano sistemi di aratura in legno e il vomero entrava solo appena in profondità. Durante il medioevo viene introdotto il vomero pesante (armi, acciaio e malattie). Buona parte della produzione di ferro fu dedicata a sistemi di aratura migliori. Non costruiva solchi ma scavava in profondità e capovolgeva la terra. maggior attenzione alla concimazione. Principalmente di origine animale. L’introduzione della rotazione triennale. I romani facevano la biennale. Durante il medioevo, verso la fine dell’alto medioevo (200): viene inserito il sistema triennale: L’area coltivabile viene divisa in tre parti. Una parte dedicata alla coltivazione del grano, una dedicata alla coltivazione di avena o orzo, per esempio ed una dedicata alla maggese, coltivata di solito con leguminose che fertilizzano il suolo per prepararlo all’anno successivo. Così facendo, alternando le varie colture di anno in anno, si ha sempre un terreno fertile. 3. Era industriale: la meccanizzazione dell’agricoltura. Il motore a vapore ha consentito di liberare la produzione dall’utilizzo degli animali. Tecniche di irrigazione. L’agricoltura, perché noi siamo terra, è una capacità di rigenerare se stessi. La rivoluzione verde: va considerata come una parte della terza rivoluzione agricola. Non è la rivoluzione genetica ma è un processo di miglioramento della produzione attraverso l’ibridazione, la selezione genetica, l’uso di fertilizzanti, fitofarmaci e utilizzo intensivo di trattori. La rivoluzione verde appartiene a Norman Borlaug: era un agronomo statunitense che nel 1950 portò ad una trasformazione radicale dell’agricoltura. A metà del IXX la specie umana era ancora esposta a grandi carestie. Se non c’è cibo si va in guerra. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale si arriva a produzioni sopraelevate. Le tecniche agricole che nopossediamo oggi sono state in gran parte collaudate da Borlaug. Nel 1944 divenne responsabile del centro di ricerche delle malattie genetiche con sede in Messico, dove negli anni si prodigò per creare coltivazioni resistenti alle condizioni climatiche avverse dei paesi del Terzo mondo, attraverso le modificazioni geniche e la creazione di colture resistenti. 08/11/2023 Meccanismi di separazione:  noi sostanzialmente viviamo all’interno di un mondo che in buona misura è un sistema integrato; buona parte degli elementi di cui si occupa la geografia sono tutti sistemi integrati. Il grande problema che noi abbiamo è che, come specie e come società, abbiamo creato, nel corso del tempo, importanti meccanismi di separazione, per la maggior parte dei casi fittizi e illusori. In realtà il mondo continua ad essere un meccanismo perennemente integrato, anche se noi siamo entrati in un profondo strato di segregazione, come mai si era visto prima.  Un elemento fondamentale da prendere in considerazione è che non esiste un sistema di classificazione perfetto; le tassonomie non esistono, non è il modo con cui è stata concepita e strutturata la realtà (Ex se si prende un gruppo di bottoni, io potrei classificarli in moltissimi modi, in base alla grandezza, al colore ecc.) i sistemi di classificazione ci aiutano a capire il mondo ma non sono in grado di descriverlo con precisione.). Perché non posso classificare il mondo attraverso il linguaggio? Perché è esso stesso un sistema di classificazione.  I sistemi di classificazione ci aiutano a comprendere come è fatto il mondo, ma ci portano a dividere le cose in modi che non sono reali. Nel mondo classico le rappresentazioni cartografiche avevano come unico scopo quello di rappresentare il mondo così com’è; la modernità ha iniziato ad usare la realtà come rappresentazione delle mappe. I greci e tutti i modelli di rappresentazione dell’antichità usavano la cartografia come modelli per rappresentare il mondo;> con il positivismo la realtà diventa una rappresentazione delle mappe, e per questo si inizieranno ad un certo punto a prendere decisioni relativi alle modifiche del territorio da parte di chi si trovava al comando, origine di sviluppi positivi della società; ma questi interventi portarono anche a conseguenze negative come la costruzione del muro di Berlino, perché si conosceva quella porzione di territorio. Oggi viviamo in un mondo in cui la rappresentazione è molto ampia, realtà e rappresentazione dovrebbero funzionare insieme ma non ci si riesce. Messico, Colombia, Sud Africa ecc.: Aree in cui, anche attraverso la loro formazione, non riescono a salire nella scala sociale. Uno degli strumenti più importanti è la possibilità che hanno gli individui è quella di formare sé stessi; questa formazione dovrebbe permettere di realizzare noi stessi. In questi luoghi in cui non si riesce a raggiungere questo obiettivo, è fortissima la componente della violenza. Tutti questi sono infatti meccanismi di separazione, e sono fortemente disfunzionali, anche perché c’è una netta contrapposizione con altre aree con una forte congregazione.  Le dinamiche conflittuali sono semplicemente un sistema di reintegrazione.  Uno dei meccanismi di separazione più forte in assoluto sono le razze; è importante citare Levi Strauss, l’antropologo più importante della storia che all’interno di uno dei suoi libri “Tristi tropici”, una sorta di autobiografia, c0è una citazione molto celebre: Il mondo è cominciato senza l'uomo e finirà senza di lui.
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