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CORSO SEMINARIALE TEOLOGIA 2019/2020 Elaborato Giuseppe Armani, Dispense di Teologia

Saggio breve su parallelismo bigrafie Re Salomone e Dag Hammarskjöld

Tipologia: Dispense

2019/2020

Caricato il 30/12/2020

giusarma56
giusarma56 🇮🇹

4.3

(16)

21 documenti

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Scarica CORSO SEMINARIALE TEOLOGIA 2019/2020 Elaborato Giuseppe Armani e più Dispense in PDF di Teologia solo su Docsity! TEOLOGIA - CORSO SEMINARIALE 2019/2020 (Prof. Don. Bernardino Pessani) Elaborato scritto Studente: Giuseppe Armani (Matr.4912780) Pag. 1 di 5 Saggio breve1 Re Salomone Salomone (Gerusalemme, 1011 a.C. ca – Gerusalemme, 931 a.C. ca) è stato, secondo la Bibbia (Libro del Siracide e Libro dei Re) dal 970 a.C. 930 a.C. il terzo re d'Israele, successore e figlio di Davide (Libro I e II di Samuele e Libro dei Re) e ultimo sovrano delle tribù riunite di Giuda e Israele. Modello di saggezza e di giustizia, rinomato per la sua sapienza (Libri Sapienziali), il suo percorso volto alla costruzione della pace (shalom in ebraico significa “integrità” quale condizione di una comunità in armonia con sé stessa, con la natura, con Dio e con gli altri) in base al disegno divino si cala nella storia degli uomini, con tutte le loro contraddizioni. Il regno nasce all’insegna della violenza (lotte di potere alle quali non è estranea la madre Betsabea, già moglie di Uria l’Ittita, che usa astuzie femminili fin dalla seduzione di Re Davide; intrighi, uccisione del fratellastro Adonia pretendente al trono di Davide e di altri avversari); conosce delle fasi in cui si allontana dalla legge di Dio (idolatria in omaggio alle divinità di mogli e concubine straniere di Salomone) e non disdegna il ricorso alla forza per l’esercizio del potere. Pure, Salomone, fedele all’eredità consegnatagli da Davide che non era riuscito a trasmettere la sua fede agli altri figli (assetati di potere e vendetta: ribellione al padre del terzogenito Assalonne ucciso dal generale Ioab e l’usurpazione messa in atto da Adonia, fratellastro di Salomone), ancorché assunta nella piena autonomia di un esercizio del potere che innova lo stile di governo di Davide, è forte e coraggioso e si sforza di mantenersi fedele a Dio. A differenza degli altri sovrani dell’epoca che vantavano prerogative divine, infatti il Re di Israele nella Bibbia - voluto fermamente dal popolo nonostante il monito di Dio a Samuele sulla impossibilità dell’uomo di essere giusto (Primo libro di Samuele) - è un pastore che guida il suo popolo, rispettando la legge che Dio ha consegnato a Mosè (come innumerevoli Salmi ricordano). Per questo Salomone, mettendosi al servizio del suo popolo (vedi Luca 22,25-27: Gesù: Io sto in mezzo a voi come colui che serve) chiede a Dio il dono della Sapienza (1Re 3,4-15), esercita la giustizia in modo accorto (si veda l’episodio del bambino conteso) e nel Salmo 72 a lui attribuito chiede a Dio la benedizione e la pace per il suo popolo. La regina di Saba lo visita per testarne la sapienza con enigmi che Salomone scioglierà rafforzando la fede in Dio della Regina straniera (il primo esempio di convertita). Abile organizzatore, consolida il regno scegliendo funzionari capaci anche stranieri, stringe alleanze con le popolazioni limitrofe sposando donne straniere. Grande costruttore, edifica il Tempio di Gerusalemme (1RE 5; completamente distrutto da Nabucodonosor II nel 586 a.C., venne ricostruito al ritorno dell’esilio babilonese nel 536 a C, ampliato da Erode nel 19 a.C. fino al 64 d.C. e definitivamente distrutto nel 70 d.C. dal futuro imperatore romano Tito; ciò che ne rimane è il Muro 1 Si prega di utilizzare Word, carattere Times New Roman, dimensione 12. L'elaborato dovrà essere di circa 4000 - 4500 battute spazi inclusi (tra 40 e 50 righe), comprese le risposte alle domande sui testi a scelta. Il tempo sarà due ore TEOLOGIA - CORSO SEMINARIALE 2019/2020 (Prof. Don. Bernardino Pessani) Elaborato scritto Studente: Giuseppe Armani (Matr.4912780) Pag. 2 di 5 del pianto) quale secondo momento fondativo dell’identità del popolo di Israele, la cui storia inizia con l‘Esodo e termina con l’Esilio. Strutturato in 3 spazi (il Vestibolo di ingresso o ulam; l’Aula centrale del culto o hekal e il Sacello interno o debir, il Sancta Sanctorum dove viene custodita l’Arca dell’Alleanza2). Importante qui ricordare la preghiera per la dedicazione del Tempio e i riferimenti simbolici alla profondità della fede: nessun luogo terreno può ospitare, Dio dal momento che la sua casa è il cielo; eppure il tempio in quanto luogo sacro interrompe la continuità spaziale per ospitare il mistero della trascendenza ed offrire all’uomo un luogo dove poter incontrare Dio. Ricordiamo che la Gloria – il coperchio d’oro dell’Arca – riferisce al peso dell’esistenza che si mette in cammino alla ricerca di Dio. Il tempio è così simbolo della presenza di Dio, della vicinanza di Dio il quale risponde accettando di porre il suo Nome nel Tempio, impegnando però Israele nel patto di una fedeltà duratura, pena la distruzione del Tempio e del popolo, come la storia dimostrerà. Infatti, alla morte di Salomone, il regno che aveva saputo reggersi su saggezza e abilità, nonostante una dura politica di tributi e di lavori forzati entra in crisi. L’infedeltà alla legge di Dio e la diffusione dell’idolatria importata dalle donne di Salomone e da questi tollerata conducono alla divisione del Regno del Nord di Israele con capitale Samaria, Re Geroboamo dal Regno del Sud con Capitale Gerusalemme, Re Giuda fedele a Roboamo figlio di Salomone. Il bilancio del regno di Salomone si contraddistingue per la fedeltà di Dio alle promesse al popolo di Israele e della fragilità umana di quest’ultimo, che Dio comunque accoglie allorquando l’uomo riesce a compiere gesti di umiltà e di devozione. Matteo cita Salomone in tre passaggi : Mt 1,6 quale antenato di Gesù; Mt 6,25-33 nel Discorso della Montagna quando Gesù paragona la gloria di Salomone ai gigli del campo rimarcando che la superbia del primo nulla può contro il candore dei secondi; e Mt 12,38-42 quando Gesù annuncia nel Tempio che rimarrà 3 giorni sepolto come Giona nella pancia della balena affermando “ qui c’è più di Salomone” Quanto alle Opere attribuite a Salomone ricordiamo : da giovane, il Cantico dei Cantici (amore tra due giovani, amore sensuale che trascende l’individualità per fondersi in un Noi grazie a una struttura costantemente dialogica) da maturo, i Proverbi (31 capitoli ,la gran parte di osservazione della vita quotidiana per estrarre le costanti della vita da offrire come guida ai più inesperti tramite l’accostamento di aspetti opposti ; dal 28 al 31 riflessioni intorno al potere e alla regalità per evidenziare i comportamenti saggi); da vecchio, il Qoèlet: un insegnamento concreto e disincantato che parte dalle situazioni di vita per sottolineare la vanità delle azioni umane, l’inutilità della fatica e 2 Una cassa di legno d'acacia con un coperchio d'oro, utilizzata per custodire le Tavole della Legge date da Dio a Mosè sul monte Sinai. Essa costituiva il segno visibile della presenza divina in mezzo al popolo di Israele. All'interno della cassa erano conservate le Tavole della Legge (Deuteronomio 10,1-5), un vaso contenente una piccola quantità di manna raccolta da Aronne (Libro dell'Esodo Esodo 16:33-34; cfr. Ebrei 9,4) e la verga fiorita d'Aronne
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