Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

CORSO SULLA SICUREZZA, Dispense di Impianti Industriali e Sicurezza sul lavoro

Dispensa del corso sulla sicurezza che devono obbligatoriamente svolgere e superare gli studenti delle università italiane per poter svolgere un'esperienza di tirocinio o di stage presso enti o aziende professionali

Tipologia: Dispense

2016/2017
In offerta
30 Punti
Discount

Offerta a tempo limitato


Caricato il 26/11/2017

francesca.butano
francesca.butano 🇮🇹

4.1

(8)

6 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica CORSO SULLA SICUREZZA e più Dispense in PDF di Impianti Industriali e Sicurezza sul lavoro solo su Docsity! 1 Modulo 4 – DIRITTI, DOVERI E SANZIONI Benvenuti In questa unità didattica verranno illustrati i diritti e i doveri dei vari soggetti della prevenzione:  il datore di lavoro  dirigenti  i preposti  i lavoratori  il servizio di prevenzione e protezione e l’RSPP  il medico competente  il rappresentante dei lavoratori della sicurezza  la squadra di primo soccorso  la squadra antincendio Verranno poi presentati l’apparato sanzionatorio previsto dal D.Lgs. 81/08, le 2 sanzioni previste, i procedimenti per l’applicazione delle stesse e le disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare. BLOCCO 1: Oneri e obblighi datore di lavoro e dirigenti Soggetti coinvolti nella sicurezza sul lavoro La gestione della sicurezza sul lavoro in azienda (secondo quanto previsto dall’articolo 15 e dall’articolo 28 del D.Lgs. 81/08) richiede la partecipazione ed il coinvolgimento di tutti i soggetti presenti all’interno dell’azienda, che sono allo stesso tempo responsabili della propria sicurezza e quella degli altri. La suddivisione degli obblighi prevenzionistici, che sono sanzionati penalmente, si basa sui ruoli svolti effettivamente all’interno della gerarchia aziendale. L’imputazione delle prescrizioni di sicurezza tra le varie figure avviene secondo la scala gerarchica aziendale stessa. 5 Obblighi datore di lavoro Il datore di lavoro ha in capo i seguenti obblighi non delegabili:  La valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi;  La nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. 6 La delega (1) È importante, innanzitutto, sottolineare un concetto importante in tema di delega. L’ordinamento giuridico italiano in relazione alla delega dei compiti prevenzionistici, in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, non permette la delega di responsabilità, ma prevede esclusivamente la delega di funzioni, ovvero di compiti ben specificati ai fini antinfortunistici, di prevenzione delle malattie professionali e di sicurezza antincendio. Nei casi in cui la delega sia permessa, devono essere rispettati dei requisiti sia in termini di forma che in termini di sostanza. Il primo requisito è relativo alla forma della delega, che deve risultare da atto scritto munito di data certa. Secondo requisito è che il delegato possieda tutti i requisiti di professionalità ed esperienza, richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate. La delega, inoltre, deve indicare in modo dettagliato e specifico tutti i poteri conferiti al delegato. Al delegato va attribuita l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate. Infine, la delega deve essere accettata dal delegato per iscritto. 7 La delega (2) Alla delega, poi, deve essere data adeguata e tempestiva pubblicità. La delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. 10 BLOCCO 2 : Obblighi preposti e lavoratori Obblighi del preposto (1) Vediamo ora gli obblighi in capo ai preposti. In base l’articolo 19 del Decreto Legislativo 81/08 i preposti, secondo le loro attribuzioni e competenze devono:  sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale, messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti;  verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;  richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa. 11 Obblighi del preposto (2) L’articolo 19 continua con la descrizione degli obblighi del preposto. Questi deve:  informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato, circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;  astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato;  segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta;  frequentare appositi corsi di formazione. 12 Obblighi dei lavoratori (1) Nell’articolo 20 vengono poi descritti gli obblighi dei lavoratori. Vediamoli insieme. Innanzitutto, ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 15 Diritti dei lavoratori I lavoratori, sono inoltre le figure, che all’interno del testo unico della sicurezza, beneficiano di diritti fondamentali che costituiscono il perno del testo unico stesso. Questi possono essere riassunti in:  diritto alla salute ed alla sicurezza nei luoghi di lavoro;  diritto ad essere informati e formati;  diritto alla tutela, ovvero, ad esempio, il lavoratore non è sanzionabile nel caso in cui si allontanasse in caso di pericolo grave, oppure nel caso in cui assumesse iniziative, in caso di pericolo grave, poiché impossibilitato ad avvisare un superiore. 16 BLOCCO 3: SPP, RSPP, obblighi medico competente Compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP E ASPP) I compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione, costituito dal Responsabile (RSPP) e dai suoi addetti (ASPP) sono regolati dall’articolo 33. Il servizio di prevenzione e protezione provvede:  all'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente, sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale;ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive e i sistemi di controllo di tali misure;  ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;  a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;  a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all'articolo 35;  a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all'articolo 36. 17 I componenti del servizio di prevenzione e protezione sono tenuti al segreto, in ordine ai processi lavorativi di cui vengono a conoscenza, nell'esercizio delle loro funzioni. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, o RSPP, è un soggetto con compiti di consulenza in tema di prevenzione. Esso agisce in posizione di neutralità. La legge non prevede sanzioni contravvenzionali per il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il medico competente ed il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza hanno la diretta responsabilità del conseguimento degli obiettivi prefissati dal sistema di gestione della sicurezza aziendale. Inoltre, sono chiamati a partecipare in modo congiunto alla definizione di nuovi piani, programmi e procedure, mirati al miglioramento progressivo dei livelli di salute e di sicurezza. 20 Obblighi medico competente (3) Il medico competente deve, inoltre, fornire informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti e, nel caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari, anche dopo la cessazione della attività che comporta l'esposizione a tali agenti. Informa ogni lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria e, a richiesta dello stesso, gli rilascia copia della documentazione sanitaria. Comunica per iscritto, in occasione delle riunioni periodiche, i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata e fornisce indicazioni sul significato di detti risultati. Fornisce, a richiesta, informazioni analoghe anche ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all’anno. 21 Sorveglianza sanitaria La sorveglianza sanitaria è obbligatoria, nei casi in cui i lavoratori svolgano le seguenti attività:  movimentazione manuale di carichi;  utilizzo di videoterminale, qualora lo stesso venga utilizzato dal lavoratore per almeno venti ore settimanali complessive;  lavorazioni che espongono a: o rischi fisici quali rumore; vibrazioni, campi elettromagnetici, radiazioni ottiche artificiali, radiazioni ionizzanti, ecc.; o rischi chimici quali l’esposizione a sostanze pericolose o ad agenti cancerogeni e mutageni; o rischi biologici;  lavoro notturno. Inoltre, la sorveglianza sanitaria è finalizzata a verificare l’ assenza di condizioni di dipendenza da alcool e sostanze psicotrope, per mansioni che comportano un elevato rischio per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi. 22 Sorveglianza sanitaria - Il protocollo sanitario La sorveglianza sanitaria, che comprende accertamenti preventivi e periodici deve essere organizzata dal medico competente e deve seguire un protocollo sanitario. Il protocollo sanitario contiene, per ogni mansione, i dati sulla tipologia e periodicità delle visite. Viene stabilito dal medico che si avvale di Linee Guida emanate da istituzioni pubbliche e da associazioni scientifiche. Gli esiti della visita medica sono allegati alla cartella sanitaria di ogni lavoratore, secondo il modello previsto dall’art. 54 del D.Lgs. 81/08. 25 la prescrizione è stata compiuta conformemente a quanto previsto in termini di legge, ma è necessario che la consultazione metta l’RLS effettivamente nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo. Questo significa che la consultazione deve essere fatta con un anticipo tale da consentirgli di approfondire e di studiare le problematiche sottoposte alla sua attenzione e di proporre, se lo ritenga necessario, eventuali soluzioni alternative e comunque esprimere il proprio parere consapevolmente ed in modo motivato. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è consultato sulla designazione di:  responsabile e degli addetti al servizio prevenzione e protezione;  degli addetti alla prevenzione incendi, primo soccorso ed evacuazione dei luoghi di lavoro;  del medico competente. E', infine, consultato in merito alla formazione. 26 Le funzioni del RLS (2) L’articolo 50, comma 1, continua dichiarando che il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza:  riceve le informazioni e la documentazione aziendale (come da comma 1, lettera e);  riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza (quali ad esempio Inail e Vigili del Fuoco). Questo naturalmente deve avvenire nel rispetto delle regole in materia di privacy di trattamento dei dati personali (ad esempio, eliminando i nominativi dei soggetti eventualmente citati nel verbale redatto dagli ispettori dell’organo di vigilanza);  è chiamato a promuovere l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori, raccogliendo dai lavoratori le indicazioni di problemi concernenti la salute e la sicurezza e discutendone le possibili soluzioni;  avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività. Può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi, adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti, e i mezzi impiegati per attuarle, non 27 siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro. Il rappresentante dei lavoratori, nel caso in cui le sue segnalazioni non vengano prese in considerazione dai proprio responsabili, tanto meno dal datore di lavoro, ha la facoltà di rivolgersi direttamente alle autorità competenti, tramite denuncia. Le funzioni del RLS (3) Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza riceve una formazione adeguata e, comunque, non inferiore a quella prevista dalla normativa vigente. Deve disporre del tempo necessario allo svolgimento dell'incarico senza perdita di retribuzione, nonché dei mezzi e degli spazi necessari per l'esercizio delle funzioni e delle facoltà riconosciutegli, anche tramite l'accesso ai dati contenuti in applicazioni informatiche. Non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività, e nei suoi confronti si applicano le stesse tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali. Infine, in riferimento al comma 6 è tenuto al rispetto delle disposizioni di cui al Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e del segreto industriale. 30 Lavoratori incaricati alla gestione delle emergenze È importante sottolineare che i lavoratori, incaricati allo svolgimento di attività di primo soccorso o prevenzione incendi, secondo quanto previsto dal comma 3 dell’articolo 43 del Testo Unico, non possono rifiutare la designazione, se non per un giustificato motivo. Si ricorda inoltre, che la designazione diventa effettiva, soltanto dopo la partecipazione ai specifici corsi di formazione citati in precedenza. 31 BLOCCO 5: Apparato sanzionatorio Obblighi progettisti Gli art. 22, 23, 24 del Testo Unico prevedono specifici obblighi, in materia di salute e sicurezza, anche nelle fasi di progettazione, vendita e installazione di macchine, apparecchiature e impianti, quindi, a carico di progettisti, fabbricanti, fornitori e installatori. 32 Apparato sanzionatorio (1) Il sistema sanzionatorio, profilato dal Testo Unico in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, è così organizzato: Alla fine del titolo primo sono indicate le sanzioni riferite alle varie figure della sicurezza:  il datore di lavoro e il dirigente;  il preposto;  i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori;  il medico competente;  i lavoratori;  i componenti dell'impresa familiare. Alla fine di ogni titolo, dal II al XI, sono indicate le sanzioni specifiche in riferimento alla materia trattata dal titolo stesso. 35 La violazione che espone al rischio d’amianto è sostanzialmente la:  mancata notifica all’organo di vigilanza, prima dell’inizio di lavori, che possano comportare il rischio di esposizione ad amianto Apparato sanzionatorio (4) Il regime sanzionatorio del Decreto 81/08 prevede quattro tipologie di sanzioni:  nei casi più gravi l’arresto;  arresto o ammenda per altre violazioni;  l’ammenda per reati meno gravi;  la sanzione amministrativo ne caso di illeciti amministrativi. Ognuna di queste fattispecie di reati prevede una specifica gestione del procedimento, a seguito del rilievo di inadempienze da parte dell’organo di vigilanza, in conformità alle rispettive leggi. 36 Apparato sanzionatorio (5) All’interno del Testo Unico, è prevista anche solo la pena detentiva per il datore di lavoro (quindi senza la possibilità di estinzione del reato) in casi specifici. Nel caso sia previsto l’arresto, l’organo di vigilanza ha l’obbligo di trasmettere la notizia del reato all’autorità giudiziaria, senza l’obbligo di informare il contravventore. 37 Apparato sanzionatorio (6) La pena del solo arresto, che costituisce l’apice della gravità, viene prevista in due casi:  per mancata ottemperanza all’ordine di sospensione dell’attività imprenditoriale, impartito dall’organo di vigilanza;  per omissione della valutazione dei rischi e la mancata nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, per le aziende soggette a rischi particolari. 40 Apparato sanzionatorio (9) Nel caso di pena dell’ammenda, non è possibile applicare il procedimento previsto dal Decreto 758/94, in quanto esso è applicabile soltanto nei casi in cui sia prevista la pena alternativa dell’arresto o dell’ammenda. I casi di applicazione della pena della sola ammenda sono relativi al:  mancato invio dei lavoratori alla visita medica, nel caso in cui siano soggetti a sorveglianza sanitaria;  mancata effettuazione della Riunione Periodica Annuale (prevista per tutte le aziende con più di 15 lavoratori);  mancata consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, prima di effettuare la valutazione dei rischi e di redigere il relativo documento riassuntivo di valutazione di tutti i rischi. 41 Apparato sanzionatorio (10) La sanzione amministrativa va intesa come quella conseguenza giuridica ad un illecito amministrativo, che implica il pagamento di una somma di denaro. Come esempi di applicazione della sanzione si possono citare:  la mancata comunicazione al medico competente delle cessazioni dei rapporti di lavoro;  la mancata vigilanza, affinché i lavoratori, con obbligo di sorveglianza sanitaria, non siano assegnati alla mansione specifica, senza che sia stato prima ricevuto il certificato di idoneità del medico competente. 42 Apparato sanzionatorio (11) Secondo le disposizioni del Testo Unico, gli ispettori possono anche disporre, in caso di gravi violazioni delle norme antinfortunistiche, la sospensione dell’attività imprenditoriale. In particolare, questo provvedimento scatta nei casi:  di impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria, in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro;  per gravi e reiterate violazioni, in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved