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COSI E' (SE VI PARE) LUIGI PIRANDELLO, Sintesi del corso di Letteratura Italiana

Riassunto novella Così è (se vi pare) con analisi dettagliata

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 18/07/2019

Arianna.boing95
Arianna.boing95 🇮🇹

4.1

(20)

18 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica COSI E' (SE VI PARE) LUIGI PIRANDELLO e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! LUIGI PIRANDELLO – SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE 1) INTRODUZIONE - A guisa di premessa. Tra il 1921 e il 1925 escono quattro edizioni di “Sei personaggi in cerca d’autore”: • La prima edita da Bemporad (Firenze), riproduce il testo affidato agli attori delle due prime “nazionali”, al teatro Valle di Roma e al Teatro Manzoni di Milano nel 1921 • La seconda presso lo stesso editore nel 1923 • La terza nasce da una ristampa della seconda nel 1924 con l’indicazione “terza edizione” • La quarta, pubblicata sempre dallo stesso editore, è riveduta e corretta con l’aggiunta di una prefazione e costituisce il testo cui fece riferimento Pirandello nell’allestire, in veste di regista, il suo dramma, alla guida della compagnia del Teatro d’Arte di Roma, al Teatro Odescalchi per nove repliche a partire da maggio 1925. Un espero pirandelliano, Alessandro D’amico ha osservato come queste due edizioni differiscano a tal punto che vengono a costituire due versioni del dramma. Proprio per questo nonostante le numerose stampe, quella del 1925 può essere considerata come definitiva. Questo volume raccoglie la stampa del 1925 e la stampa del 1921. Ad essa segue una raccolta di lontani racconti, appunti pirandelliani e testimonianze del primo regista. Ognuna di queste sezioni è aperta da un cappello, che fornisce il minimo di indicazioni indispensabili per la comprensione dei singoli documenti. -L’itinerario verso un capolavoro. Quanto durò il “viaggio” di Pirandello verso i Sei Personaggi? Un ventennio se si pensa alla versione definitiva. La terza parte del volume ci permettere di percorrere la strada verso la versione definitiva. Si parte da un racconto, “Personaggi”, datato 1906: sono presenti la fabula dello scrittore aggredito dai suoi personaggi, c’è una folla variopinta di troppi visitatori, c’è l’appello ad una “vita vera, più vera della reale”. Poi si trascorre, con uno slittamento avanti di cinque anni, ad una delle più belle Novelle per un anno, pubblicata per la prima volta nel 1911 e intitolata “La Tragedia di un personaggio”, in cui ormai è netta la dialettica scrittore - creatore e personaggi – creature. Segue un'altra novella del 1915, basata sulla stessa fabula allegorica, “Colloqui coi personaggi”, dove un omino sfida la passione contingente del Pirandello uomo e padre travolto dall’angoscia bellica. La prima sezione, strettamente d’autore, si conclude con un frammento non datato del ‘romanzo da fare’ “Sei personaggi in cerca d’autore”, che evoca l’angosciato ingresso del Padre nel palazzo di cinque piani, al terzo del quale sta la boutique della signora Pace. lOMoARcPSD|2114858 Riassunto: Nel salotto dell’appartamento del consigliere Agazzi ha luogo una discussione sul caso di una strana famiglia che, in seguito alle distruzioni causate da un terremoto, si è trasferita nello stesso palazzo. Corre voce che il nuovo inquilino, il signor Ponza, abbia alloggiato la suocera, la signora Frola, nell’appartamento situato di fronte a quello del signor Agazzi e che le impedirebbe di vedere la figlia, che abita al piano superiore. All’inizio partecipano alla discussione solo la signora Amalia Agazzi, sua figlia Dina e il fratello Lamberto Laudisi, ma in seguito la curiosità contagia tutti ed una schiera di amici si ritrova nel salotto di casa Agazzi cercando di capire il motivo di questo comportamento. Si escogitano piani per potere estorcere informazioni ai nuovi arrivati, ma i risultati non fanno altro che aumentare la confusione: la signora Frola spiega che suo genero è pazzo, crede di essere rimasto vedovo e di essersi risposato con un’altra donna che non ha alcuna parentela con lei. Il signor Ponza, dal canto suo, sostiene invece che è sua suocera ad essere impazzita e che, non volendosi rassegnare alla scomparsa della figlia, sia convinta che viva ancora con lui. Le due versioni contrastanti suscitano perplessità. L’unico che si mostra scettico è Laudisi e la sua tesi secondo la quale sia la signora Frola che il signor Ponza possano aver ragione, non viene ascoltata da nessuno, perché ritenuta inspiegabile. Il consigliere Agazzi ordina addirittura delle ricerche in prefettura e organizza un incontro fra suocera e genero per scoprire la verità, ma entrambi i provvedimenti non danno esito. Non resta allora che interpellare la diretta interessata, la signora Ponza, la quale stupisce tutti dicendo: “io sono colei che mi si crede” e non svela il segreto della sua identità. lOMoARcPSD|2114858
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