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costituzione italiana, Appunti di Diritto ed economia politica

come nasce, suddivisione articoli, commento principi fondamentali

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 09/06/2023

camillabellotti
camillabellotti 🇮🇹

4.5

(2)

73 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica costituzione italiana e più Appunti in PDF di Diritto ed economia politica solo su Docsity! C O S T I T U Z I O N E D E L L A R E P U B B L I C A I T A L I A N A La costituzione italiana è' la legge fondamentale dello Stato Italiano, detta le norme che regolano la vita sociale e l'ordinamento dello stato. È la principale fonte del diritto della Repubblica Italiana, cioè quella dalla quale dipendono gerarchicamente tutte le altre norme giuridiche dell’ordinamento dello stato. Il testo completo si apre con un brevissimo preambolo (seguito subito dai Principi fondamentali): «IL CAPO PROVVISORIO DELLO STATO - Vista la deliberazione dell'Assemblea Costituente, che nella seduta del 22 dicembre 1947 ha approvato la Costituzione della Repubblica Italiana; - Vista la XVIII disposizione finale della Costituzione; - PROMULGA - La Costituzione della Repubblica Italiana nel seguente testo». È composta da 139 articoli, divisi in 4 sezioni: -principi fondamentali -diritti e doveri dei cittadini -ordinamento della repubblica -disposizioni transitorie e finali Il primo principio, l'Articolo 1, è quello più importante, perché stabilisce quali sono i punti cardine dell'ordinamento giuridico italiano. "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. " CARATTERISTICHE: La Costituzione della Repubblica Italiana è: -Scritta, in quanto è contenuta in un documento scritto; -Votata, in quanto è stata approvata dal corpo elettorale; -Rigida nel senso forte, in quanto non può essere modificata da leggi ordinarie, ma solo da leggi costituzionali; -Lunga, in quanto riconosce oltre ai diritti civili, e politici, anche i diritti sociali ed economici; -Laica. -Garantista: poiché, attraverso le riserve di legge, garantisce una tutela più ampia ed esplicita dei diritti dei cittadini; -Programmatica: non si limita a sancire regole per l’organizzazione e l’azione dei pubblici poteri e per la disciplina dei rapporti fra questi e i cittadini, ma stabilisce anche obiettivi e programmi cui deve tendere l’attività della Repubblica; -Progressiva: prevede il graduale raggiungimento dei principi della sovranità popolare, libertà, uguaglianza, solidarietà, ecc. e si impegna, attraverso apposite leggi e atti normativi, al raggiungimento di tali fini. STORIA Le Costituzioni iniziarono a svilupparsi in Italia alla fine del Settecento e prendevano spunto dai principi affermati dalla Rivoluzione francese (libertà, uguaglianza, fratellanza). Con il declino dell’Impero Napoleonico in Italia ci fu la Restaurazione che ridiede vita al potere assoluto dei sovrani. Contro di questo insorsero i patrioti del Risorgimento che portarono i sovrani a concedere la costituzione. Al termine del periodo rivoluzionario il solo stato italiano in cui la Costituzione rimase in vita fu il Piemonte dove Carlo Alberto nel 1848 aveva concesso lo Statuto Albertino. Nel 1861 questo Statuto venne allargato a tutta l’Italia come un regalo che il re faceva ai suoi sudditi. Lo Statuto Albertino era elastico e di tipo monarchico: il re comandava l’esercito; era a capo del governo; nominava i ministri; creava con il parlamento le leggi; i giudici amministravano la giustizia in suo nome. Durante il fascismo Mussolini cambiò alcune leggi dello statuto e instaurò in Italia la dittatura che mantenne fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Quando nel 1945 avvenne la liberazione dell’Italia da parte degli Alleati, i partiti antifascisti formarono un governo provvisorio presieduto dal democristiano Alcide De Gasperi. Approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre seguente, ed entrata in vigore il 1º gennaio 1948, ne esistono tre originali: uno presso l'archivio storico della Presidenza della Repubblica Italiana, uno presso l'archivio storico della Camera dei deputati e uno presso l'Archivio Centrale dello Stato. Il testo costituzionale è nato per ricostruire lo Stato dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la caduta del fascismo. Per farlo, il governo provvisorio, il 2 giugno 1946, chiese agli elettori di scegliere se far rimanere l’Italia una Monarchia o se farla diventare una Repubblica. principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento. Art. 6 La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. Art.7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. Art. 8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. Art. 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali. Art. 10 L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. Art. 11 L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. Art. 12 La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. C O M M E N T O Art 1 Il primo principio è quello più importante perché stabilisce quali sono i punti cardine dell’ordinamento giuridico italiano. L’Italia è una Repubblica in quanto il 2 giugno 1946 il popolo fu chiamato alle urne, a suffragio universale, a esprimersi per la scelta tra monarchia e repubblica. È democratico poichè il potere è nelle mani del popolo, che elegge attraverso libere votazioni i propri rappresentanti. La centralità del lavoro appare nettissima e ciò è da ricondurre anche al fatto che, nel momento storico in cui fu scritta la Costituzione il Paese si trovava all’inizio della fase di ricostruzione postbellica. Senza il contributo dei lavoratori non sarebbe stato possibile riavviare lo sviluppo economico. Art 2 Nell’art.1 è stato proclamato il principio democratico, adesso si proclamano i diritti dell’uomo. Questo articolo, infatti, colloca la persona umana al vertice dei valori che formano il sistema costituzionale. Art 3 È un articolo talmente denso di significato che ogni parola meriterebbe una riflessione e un commento. Il principio di eguaglianza contenuto nella prima parte si rivolge in primo luogo agli organi dello Stato ai quali è affidato il potere legislativo, cioè il Parlamento nazionale e i Consigli regionali. Essi non possono approvare leggi che compiano discriminazioni tra soggetti meritevoli dello stesso trattamento, o assimilazione tra persone che, trovandosi in situazioni differenti, sarebbe giusto sottoporre a discipline differenziate. Per esempio, specifiche normative in favore di chi è diversamente abile. La seconda parte dell’art.3 stabilisce il concreto impegno dei pubblici poteri a contrastare nuncia un principio di eguaglianza sostanziale le disparità di condizioni che vi sono sul piano materiale tra gli individui o le categorie di individui. Ciò al fine di creare effettive condizioni di eguaglianza tra i cittadini, a prescindere dalla loro condizione economica o sociale di partenza. Art 6 La Costituzione riconosce che, all’interno di uno Stato a maggioranza italiana, vivono popolazioni che parlano lingue diverse e hanno differenti culture, tradizioni, abitudini. Sotto il fascismo -> italianizzazione forzata; concessa solo la cultura italiana. Rifiuto del pluralismo Es: cognomi stranieri obbligati a diventare cognomi italiani. Collegamento filosofia -> oltreuomo: i nazisti che fanno uso di Nietzsche vedono l’oltreuomo come la razza ariana. Ma il filosofo non fa assolutamente riferimento a questo. Collegamento storia -> fascismo e restrizioni linguistiche Attualità (sotto il quadro politico) -> immigrazione
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