Crisi del 600, ascesa dell'Inghilterra e dell'Olanda, Guerra dei Trent'anni, Appunti di Storia

Scarica Crisi del 600, ascesa dell'Inghilterra e dell'Olanda, Guerra dei Trent'anni e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA CRISI DEL 600 Il 600 fu per l'Europa un secolo difficile. L’espansione iniziata nel 400 rallentò. La riduzione della quantità di metalli preziosi provenienti dall'America meridionale causò una ridefinizione degli equilibri commerciali. Gravi crisi politiche si segnalarono in Francia, nei Paesi Bassi, in Inghilterra, nel Mezzogiorno italiano e nell'area centro-europea. La crisi del 600 non ebbe però uguale intensità in tutto il continente, infatti l'Olanda visse un'espansione eccezionale e l'Inghilterra, dopo aver superato la guerra civile, raggiunse un livello di primo piano nell'economia mondiale. Si andò incontro ad una contrazione demografica a causa delle guerre, delle epidemie e delle carestie. Le guerre che afflissero il continente europeo per buona parte del secolo causarono un aumento della mortalità e compromisero il lavoro nei campi. La peste che nel 1630 aggredì l'Italia settentrionale fu la più grave dai tempi dalla Peste Nera del 1348. L'aumento dei periodi di carestia ebbe diverse cause: -L'agricoltura del tempo aveva toccato i propri limiti di produzione, in quanto la popolazione europea era in eccesso rispetto alle quantità di cibo; -Si registrò un peggioramento delle condizioni atmosferiche, infatti il clima era diventato più freddo, piovoso e con forti squilibri. Tale fenomeno è stato definito piccola glaciazione, che, insieme alla devastazione dei raccolti da parte degli eserciti, aumentò il rischio delle carestie. L’ASCESA DELL’INGHILTERRTA E DELL’OLANDA Verso la metà del 500 l'Inghilterra diventò un'area in pieno sviluppo manifatturiero e che si stava allineando ai paesi europei più avanzati. Gran parte di questo slancio era dovuto alla fornitura di lana grezza, a cui si affiancò quella di prodotti lanieri, che raggiungevano le Fiandre (Bruges e Anversa) per essere venduti ai mercanti della Germania che in precedenza si rifornivano sui mercati italiani. Si aprì così un nuovo asse commerciale Londra-Anversa e le esportazioni inglesi si triplicarono. Alla metà del XVI secolo, tuttavia, le esportazioni di lana inglesi si arrestarono. Ma l'Inghilterra aveva già diversificato la propria produzione manifatturiera, affiancando alla lana la lavorazione del ferro, del piombo, della seta e del vetro e la creazione di tessuti leggeri tinti e poco costosi. Si rivelò fondamentale la migrazione verso l’Inghilterra di manodopera, dovuta a motivi religiosi per la maggiore capacità di tolleranza dei paesi protestanti rispetto agli Stati mediterranei, dove predominava il cattolicesimo. Un altro elemento di sviluppo si determinò grazie all'industria a domicilio, che prevedeva all'interno delle famiglie contadine l'integrazione tra il lavoro nelle campagne e quello svolto in casa nei momenti morti della stagione agricola. Gli imprenditori-mercanti fornivano al contadino la materia prima e gli strumenti per lavorarla a domicilio e poi passavano a ritirare il prodotto finito, che rivendevano realizzando ingenti profitti grazie al basso costo della manodopera. Anche nel campo della fonderia e della lavorazione dei metalli, l'Inghilterra fece numerosi passi avanti. Ciò ebbe una rilevante ricaduta sulle industrie delle armi, infatti l'artiglieria del tempo era principalmente di bronzo, ma l'Inghilterra, non disponendo del rame necessario, ricorse al ferro. Le fonderie iniziarono quindi a fabbricare cannoni di ferro che avevano il vantaggio di essere molto più economici di quelli di bronzo e l’Inghilterra fu in grado di aumentare il suo potenziale bellico. Questo dinamismo economico e manifatturiero portò il paese ad una crisi energetica, in quanto il principale materiale da combustione, il legno, stava finendo. Per far fronte a queste difficoltà, l'Inghilterra intensificò i rapporti commerciali con la Scandinavia, importando legname, e utilizzando anche un combustibile di cui era molto ricca, il carbon fossile, che nel Medioevo era stato evitato perché si temevano gli effetti nocivi apportati alla salute dal fumo. Per quanto riguarda il commercio un numero crescente di navi mercantili si dedicò alla pirateria contro la Spagna. Successivamente il governo inglese mise pesanti dazi sull'importazione di merci straniere e mediante una serie di leggi, dette Navigation Acts, introdusse norme severissime per regolare il commercio navale. L’OLANDA I Paesi Bassi settentrionali avevano intrapreso un proprio processo di crescita economica puntando sull'agricoltura, sull'allevamento, sulla pesca e sul commercio navale nel Mar Baltico. All'origine dell'ascesa delle Province Unite vi fu la rivolta che le contrappose alla Spagna per sottrarsi dalla sua sovranità, guerra che portò nel 1589 all'indipendenza delle Province Unite, indicate come Olanda. I Paesi Bassi meridionali, invece, piegati alla dominazione spagnola, persero il loro ruolo nell'economia europea. L'ascesa dell'Olanda si ebbe grazie ad un flusso migratorio di manodopera, in quanto, aveva una tradizione di tolleranza religiosa. Inoltre, ebbe grandi progressi dell'agricoltura, infatti vennero perfezionate le tecniche d’irrigazione e bonifica dei suoli, e ci fu anche la crescita dell'attività manifatturiera. I progressi agricoli e manifatturieri furono resi a loro volta possibili dal successo con cui gli olandesi riuscirono a trasformare in energia il vento e la torba fornendo il necessario materiale combustibile. Nelle lavorazioni agricole si diffusero i mulini a vento, utilizzati per drenare le acque, macinare il grano, lavorare il ferro, la carta, il cuoio, il tabacco e i tessuti. Il commercio navale dell’Olanda entrò nella sua età d'oro. I traffici olandesi coltivarono il commercio di breve distanza dentro il Mar Baltico e il Mare del Nord e quello di lunga distanza, divenendo così i “carrettieri del mare”, ovvero i padroni dei trasporti marittimi. Il controllo delle principali rotte commerciali fu possibile grazie alle loro compagnie commerciali. La compagnia olandese delle Indie orientali assicurò il monopolio dei traffici tra il Capo di Buona Speranza e lo stretto di Magellano e la compagnia olandese delle Indie occidentali dei traffici con le Indie occidentali, ottenendo la concessione della tratta degli schiavi, che consisteva nell'esportazione dall'Europa di manufatti di scarsa qualità e costi verso i mercati dell'Africa, e nell'acquisto o cattura degli schiavi in Africa e del loro trasporto e vendita nelle colonie americane. La Borsa di Amsterdam, fondata nel 1607 per sostenere l'espansione dei traffici in estremo Oriente offrì un enorme sostegno alla nuova attività commerciale olandese. LA GUERRA DEI TRENT’ANNI A Praga scoppiò uno dei conflitti più distruttivi dell'età moderna: la Guerra dei Trent'anni dal 1618 al 1648, che sconvolse la Germania per 30 anni e si protrasse per altri 10 tra la Francia e la Spagna. La guerra fu al tempo stesso un conflitto di religione e uno scontro geopolitico tra le maggiori potenze del Vecchio Continente e si intrecciò con la crisi economica del 600. All'inizio del 600 i Paesi Bassi presentavano infatti contrasti politici e divisioni religiose. Cattolici nelle province del Sud e protestanti in quelle del Nord, erano usciti divisi dalla guerra contro la Spagna. I Paesi Bassi settentrionali, che avevano costituito l'Unione di Utrech e nel 1581 si erano proclamati indipendenti dalla Spagna, stipularono una tregua di 12 anni con la monarchia iberica, mentre i Paesi Bassi meridionali erano ancora sotto la dominazione spagnola L'organizzazione politica ed economica delle Province Unite poggiava su due gruppi sociali: la borghesia mercantile e la nobiltà terriera, spesso in contrasto tra loro. Le due massime autorità politiche della Repubblica erano il Gran Pensionario, che si occupava degli interessi politici ed economici del ceto mercantile, e lo statolder, un capo militare sostenitore della nobiltà terriera.