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Crisi dell'età repubblicana inizio età principato, Schemi e mappe concettuali di Storia Romana

Sintesi della fine dell'età della repubblica, inizio anni del principato nuovo periodo romano

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

Caricato il 12/12/2021

Gemma.G20
Gemma.G20 🇮🇹

4

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Scarica Crisi dell'età repubblicana inizio età principato e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Romana solo su Docsity! Crisi della repubblica: inizio del principato | fattori furono sicuramente i grandi flussi delle ricchezze provenienti dall’oriente, essi avevano dato vita ad un vasto sistema di appalti per opere pubbliche a Roma, a cui si aggiunse una grande mole di schiavi che cambiò il panorama della società facendo della repubblica romana basata sull'economia schiavistica. L'apparato romano subì un grande cambiamento con l’arrivo di queste ricchezze, appalti affidati principalente ai cittadini privati, in provincia riguardavano la riscossione delle imposte mentre in Italia ed a Roma si concentrano nella costruzione di opere pubbliche come templi. Un dato da conforntare con l'accrescimento d’importanta della categoria dei negotatiores, ossia i negozianti che commerciavano beni di qualsiasi qualità, spesso romani o italici svolgevano attività e riuscirono a vedere in maniere esponenzaile crescere la propria ricchezza che costì gli equites (cavalieri), che se prima era una classe di censo adesso una vera e propria classe sociale, questi personaggi essendo esclusi dall'attività politica investivano il loro guadagno in altre proprietà come l’attività finanziaria. | cavallieri, ossia gli equites, assunsero una grande importanza Già con i Gracchi si è avuto un momento di rottura dei vari elenti della repubblica perché con loro in maniera prepotente intervenne la violenza come strumento di lotta politica. Questo afflusos di beni avevano portato la crisi della proprietà fondiaria e inurbamento: il massiccio ricorso alla mano d’opera servile e di grano avevano visto la modifica .. verso culture speculative, ma non più il grano il frumento o i cereali, ma il vino, l’olio. Questo sistema si basava su una struttura determinata da ... e portano alla Villa Rustica basata sullo sfruttamento intensio di personale schiavile o schiavi-manager, nei suoi tratti ci viene narrata da Catone in De Agri Cultura (prima opera completa in lingua latina) narra di questo sistema intorno al Il secolo a.C. in questi anni si crebbero strutture econominche cirocndate da ampi territori, si arrivò alla crisi delle piccole-medie proprietà già impoverite dalla seconda guerra punica (vedi manuale) a questo fatto si aggiunse l'impossibilità di sostenersi da parte di questi piccoli agricoltori, l’unica possibilità era quella di convertire le cultura, farle diverntare di diversa natura ma ciò necessitava di strumenti e di spese che non si potevano sostenere, ma anche dove si aveva la possibilità essi non potevano concorrere con i grandi propietari terrieri che possedevano strumenti più sviluppati per commerciare i loro prodoti. Dunque per questi piccolo prorpietari non rimaneva che vendere il proprio territorio, venderlo ai grandi latifondisti, questi cittadini privati del loro bene primario di sussistenza, ossia la terra, non vi era che la necessità di andare a Roma da qui si general l’urbanesimo, attirati dalle possibilità che la città poteva fornire. Questo contribuì a creare una massa urbana sempre più consistenze: plebs diventa un termine più moderno, la parte meno abbiente della società romana di cui non fanno parte gli stranieri e gli schiavi. Roma in questo periodo (fine Il sec) si accrebbe di dimensioni, iniziando una trasformazione che la fece diventare alla fine della repubblica una metropoli, con tutti i problemi di sussistenza e di approvvigionamento che da lì a poco cominciarono a rivelarsi in tutta la loro gravità, dunque mancavano i beni di prima necessità (acqua e pane), questi problemi verranno gestiti solo in maniera definitiva con Augusto. La crisi ebbe dei riflessi consistenti anche nei confronti della classe dirigente romana, nella nobilitas, nell’aristocrazia che costituiva la società. In maniera trasversale si crearono delle divisioni tra due classi di pensiero: (non sono partiti) si trattava di fazioni, di gruppi di pensiero e d’interesse, i primi erano gli Optimates che richiamavano gli antichi costumi, alla tradizione del senato che doveva regolare le questioni, i auto-definivano boni si identificavano come i primi protettori (tra questi Silla) gli altri erano i Populares, facevano parte dell’aristocrazia ma si consideravano come dei difensori dei diritti del popolo, miravano alla necessità di ampie riforme in campo politico e sociale (tra questi Mario e Cesare). Le due correnti di pensiero che si viderno in questi decenni di grande crisi. Nel quadro descritto ilproblema principale era l'impossibilità di mantenere un adeguato numero di cittadini impegnati nelle campagne. In effetti con le conquiste si era espanso l’ager publicus ossia il territorio demaniale, parte di questo era dato in mano a federati romani, a titolo di occupatio ossia la proprietà stava in mano alla repubblica che infatti voleva un pagamento (vectigal) molti di queste terre erano andata in mano ai latifondisti, in ogni caso l’ager publicus era stato occupato inmanier indebita dalla classe più ricca della società. Per fra fronte a questo problema, Tiberio Gracco (133 a.C.) propose alcune riforme radicali rispetto a quelle precedenti, propose di fissare all’occupazione di agro pubblico un limite di 500 iugeri, con l’aggiunta di 250 iugeri per ogni figlio. Ciò non fece piacere a questi ultimi, i lotti riottenuti con questa riforma sarebbero stati distribuiti ai cittadini più poveri, che appartenevano alle classi di censo più basse. Questo abbassamento di molti cittadini romani oltre la soglia di arruolamento (troppo poveri per entrere nell’esercito) aveva creato una spaccatura. Per compiere questa rifroma si rifà al collegio dei triumviri (3 persone che portavano il titolo di ) si occupavano di ridistribuire il terreno riacquistato, questa commissione fu eletta dal popolo e vedeva lo stesso Tiberio insieme a Caio (fratello) e Appio Claudio (che era princeps del senato). Nel corso dei comizi elettorali un gruppo di senatori si oppose a questa riforma, essi erano guidati dal pontefice massimo Publio Cornelio Scipione, aggredì Tiberio e lo uccise nel ma la sua morte non pose fine a queste riforme che continuarno per qualche decennio. Nel 123 a.C. prese il voto della plebe Caio Gracco che fu nominato tributo, egli promosse e amplio le iniziative del fratello: ci fù la continuazione della commissione triumvirale con deduzione di colonie, inoltre introduesse una legge la Legge Frumentaria con la quale voleva calmierare il mercato ed avitare fenomeni speculativi da parte dei dententori di frumento, si assicurò che ogni cittadino a Roma potesse assicurasi una quota mensile di grano ad un prezzo calmierato. Vennero infatti creati grani pubblici costruiti appositamente per questa distribuzione (frumentationes), fino ad allora queste distribuzioni era state fatte in maniera disomogenae. Egli fece si che lo stato si prendesse in carica questa distribuzione, essa segnò un punto di svolta. Ultima introduzione fu una legge giudiziaria che fece si che nei tribunali (istituiti prima) che si occupavano deille estrorioni o delle malversazioni, costituiti da soli senatori, con questa legge si introducono gli equites ... un provvedimento he rimase per tutto i perido della repubblica du che il senato dovesse decidere prima delle elezioni consolari quali province dovessero essere classificate consolari per impedire ... Nel 121 a.C. non fu rieletto Caio che come il fratello morì in maniera violenta, egli voleva dedurre una colonia a Cartagine ma il senato non riconosce questi ospici che vengono considerati funesti e allora il senato adotto il così detto Senatus Consultum Ultimum, con questo decreto veniva sopsesa ogni garanzia istituzionale e affidato ai consoli il compito di tutelare la sicureza dello stato con i mezzi che ritenessero necessari. Caio per non cadere nelle mani del nemico si suicida. Ciò che rimane dell’opera dei due fratelli è la violenza reazione del senato che decide di adottare un decreto cosa che non aveva mai fatto prima. Altre guerre si ebbe in questo terriotrio, non sono guerre civili perché si combatterono tra cittadini romani ed altre figure presenti in Italia. In particolare le rivolte servili dovute alla quantità di schiavi importati in italia, ad esempio in Sicilia si utilizzavano nelle grande tenute destinate al pascolo, gli schiavi erano spesso trattati ai limiti della disumanità, di conseguenza il loro tentativo di unirsi comportò a numerosi tumulti. La prima si svolte nel 140-132 e la seconda dal 104-100 a.C. dunque furno molto dure da arginare, alla fine della prima rivolta la Sicilia ebbe la necessità di rinominare nuovamente le strutture delle province. La terza guerra servile si considera la grande rivolta di Spartaco, esplosa nel mezzogiorno qualche decennio dopo, aveva dato vita a fenomeni sociali. Nel 84 Silla dopo aver riconquistato i territori presi da Mitridate stabilì con esso un accordo, ma dopo la morte di Mario era stato eletto console Cinna che viene ucciso dai suoi stessi uomini. Nel 83 a.C. Silla sbarca in Italia dando inizio a diverse battaglie. La guerra tra Mariani e Silliani andrà avanti a lungo e portò allo scontro dei Sanniti e degli Etruschi che combattevano per la parte popolare. La battaglia conclusiva si ebbe nei pressi di Roma dove ad avere la meglio furono i Sillani. Al termine di questa prima guerra civile si giunge alla dittatura di Silla: che nasce nell’82 a.C. poiché entrambi i consoli erano morti e per questo motivo il senato nomiò secondo la tradizione un Interrex, ossia L. Valerio Flacco che nominò Silla. Il suo ruolo aveva un ruolo nuovo rispetto alle dittature precedenti, tale dittaura che si può definire costituente non era a tempo deteminato non aveva una carica di 6 mesi ma era illimitata, un evento che ovviamente porterà a delle conseguenze, Silla infatti divenne console nel 80 a.C. Silla introdusse le liste di proscrizione, elenchi di avversari politici in cui i nomi venivano notificati al pubblico: chiunque poteva uccidere quella persona, i loro beni venivano messi all’asta e i loro figli esclusi. Fu un’arma politica mai vista prima ma che continuerà per numerosi anni e fu il primo grande cambiamento. Venne annessi in senato altri 300 membri, si arrivò dunque ad un totale di 600 membri, molti di parte sillana, anch'essa una condizione che si ripeterà allo scoppio di altre guerre civili. Un cambiamento fu fatto sul territorio, le comunità italiche che avevano patteggiato per Mario subirono confische territoriali che furono utilizzate per dedurre colonie a favore dei veterani di Silla. Queste riforme cambiarono totalmente la forma di veterani Vennero regolamentati l'ordine di successione alle magistrature e l’età minime per accedervi, la questura 30 anni, l’edilità 36 anni, consolato 42 anni, inoltre nessuna carica avrebbe potuto essere iterata prima di un certo intervallo di tempo (almeno 10 anni) Queste regole poco tempo dopo mutarono, per volontà di Pompeo e Crasso, una sua riorganizzazione invece rimase er diversi decenni e costituì la base per l’Italia Agustea, L'Italia doveva essere inermi, cioè non si poteva entrare in questo territorio armati, venne in un cero senso esteso il pomerium (linea virtuale sacra entro il quale non era lecito mantenere eserciti in armi) sopra di esso ci fu una nuova provincia quella Gallia Cisalpina che fu un fatto determinante per le guerre tra Cesare e Pompeo, questo territorio era governato da un magistrato di Roma e durò pochi decenni ma fu fondamentale perché era una legione che permetteva di avere Nel 79 a.C. esaurita la sua azione politica, decise di ritirarsi e all'anno dopo morì. Gli anni successivi l'impianto costruito da Silla cadde, i protagonisti di questo smantellamento furono due Pompeo Magno, che era il figlio di Pompeo Strabone, egli assunse dei poteri straordinari per combattere in Spagna contro gli ultimi “mariani” e contro Spartaco. Egli diventa console molto giovane nel 70 a.C. senza aver ricoperto nessun’altra carica prima di ora. Marco io Crasso, figlio dell’omonimo console nel 97 a.C. egli era stato un seguace di Silla e divenne console nel 70 a.C. con Pompeo. In quest'epoca si assiste all'emergere di mandati che non stabilivano dei limiti ma andava al di là del tempo e spesso per territori molto più ampli di una provincia, ciò fu fondamentale per i re che si affermerranno. Lo smantellamento vede il restauro dei tribuni della plebe che potevano proporre di nuovo le leggi all'assemblea popolare e oppure il veto alle iniziative degli altri magistrati, in alcuni provvedimenti che videro accrescere i mandati dati a Pompeo nel 67 a.C. fu promulgata una Lex Gabinia che assegnava un imperium straordinario a Pompeo, si erano manifestati due problemi nel mediterraneo, i pirati (nelle coste orientali, che si era già provato a fermare, e che rubava numerosi beni a Roma) per far fronte si concesse un imperium infinito senza limiti spaziali e ciò fu concesso con pieni poteri e fino all’entroterra fino a 50 miglia. Nel 66 a.C. era tornato il problema di Mitridate e per questo fu fatta la Lex Manilia che affidava a Pompeo l’imperium per la guerra contro di lui, ossia contro il re del Ponto, egli si trova in pochi anni ad essere l'uomo più potente. Egli occupa dei pirati con successo, dividendo in 13 parti il mediterraneo e attraverso la costruzione di una grande flotta e in oltre in Oriente egli ottenne numerose conquiste contro il re del Ponto. Egli vuole che il senato riconosca le sue azioni svolte in oriente e anche che gli riconoscessero ai veterani delle terre in cambio di questo lavoro, ma il senato si oppone e fu questo il momento in cui si inserì un nuovo personaggio ossia Caio Giulio Cesare nato nel 101 a.C. figlio di un pretore che però aveva poco potere politico tant'è che fu Crasso a vedere in lui una grande figura (egli si distinse in Spagna). Questi 3 personaggi Cesare, Pompeo e Crasso diedero vita al Primo Triumvirato: fu un accordo esclusivamente privato e segreto (a differenza del secondo che fu invece votato) la cui esistenza fu chiara in un secondo momento. Cesare sarebbe stato eletto console nel 59 a.C. e Pompeo avrebbe avuto una legge agraria che sistemasse i suoi veterani mentre Crasso (uomo ricco) avrebbe ottenuto vantaggi per i cavalieri e per la compagine di appaltato a cui egli era molto legato. Il consolato di Cesare si svolse proprio cosi, egli fece due riforme che riguardavano i temi appena citati, furono poi fate ratificare tutte le decisioni assunte da Pompeo in Oriente e fu anche ridotto il canone d’appalto delle imposte della provincia d’Asia, dunque pagavano 1/3 in meno. Nel 59 termina il consolato di Cesare e venne votata una legge di pari natura delle precedenti ossia la Lex Vatinia (proposta da un tribuno della plebe) attribuiva a Cesare per 5 anni il proconsolato della Gallia Cisalpina con tre legioni e con il diritto di nominare i propri legati e di fondare colonie. Anche un’latra provincia fu affidata a Cesare ossia quella della Gallia Narbonese, su proposta di Pompeo, che il senato dovette accedere. Cesare riuscì con le sue campagne a conquistare tutta la Gallia che vede l’odierna Francia mentre Pompeo e Crasso potevano continuare a svolgere le loro funzioni. Terminati i 5 anni si riaccordano nuovamente: il comando di Cesare in Gallia sarebbe stato prorogato per altri 5 anni con un aumento a 10 del numero delle legioni a sua disposizione, tutti e tre si sarebbero impegnanti tramite i loro partigiani ... nel frattempo Pompeo che aveva avuto la Cura Annone, con cui egli doveva necessariamente a Roma, e dunque governò le sue province attraverso dei legati rimanendo a Roma. (una cosa che sarà ripresa poi dagli altri imperatori per primo da Augusto) Dopo l’incontro di Lucca si arriverà alla guerra civile: i principali fatti furono che Crasso morì in battaglia per imitare Cesare, una battaglia disastrosa per i romani che persero numerose terre a ciò si aggiunse la necessità di Pompeo i mantenere il proprio potere a Roma e di non cedere alla richiesta di Cesare, che avrebbe dovuto cedere le province per potersi rieleggere... Dopo Cesare si sente in dovere di superare il confine del Rubicone e aprì il grosso conflitto che vide la fine di Pompeo (durante una battaglia svolta in Grecia) Cesare venne eletto dittatore nel 48 a.C. per un anno ma poi nel 46 fu nuovamente rieletto fino ad assumere nel 44 a.C. dove fu eletto dittatore a vita (dictator perpetuus) fu questa una delle cause che portarono alla congiura e poi al suo assassinio ad opera di alcuni senatori. (recuperato il 19-11-20) Il titolo poi di Cesare andrà ad identificare un imperatore o comunque il successore di esso. La sua attivià politica non sarà però ripresa in un secondo successivo, dunque all’assunzione della dittatura a vita non fu seguita in quanto appariva ai romani dell’epoca come un qualcosa che designava un regno una monarchia, e ciò non era tollerabile nella repubblica romana. Il figolio adottivo di Cesare ossia Ottaviano cercerà di costruire una repubblica conservatrice ma ormai con caratteristiche Dopo la sua morte si ebbe marco Antonio, figlio di un oratore e dell'omonimo console del 99 a.C. egli fu console insieme a Cesare nel 44 a.C. Marco Antonio farà un serie di operazione politiche per mantenere il suo potere di console a Roma e di trovare un compromesso con la classe senatoria e con i cesaricidi, viene infatti per loro concordata una amnistia cioè non potevano essere perseguitati, viene inoltre abolita la dittatura, egli sarà infatti l’ultimo, di contro il senato gli carantisce la ratifica di tutte le azioni che Cesare aveva commesso. All’apertura del testamento di Cesare, si scopre che egli aveva lasciato il suo nome e i suoi beni al nipote ossia Caio Ottavio, che proveniva da una famiglia della noblità romana, era figlio di Gaio Ottavio il quale era un homo novus in senato. Cesare era legato al lui dal fatto che la madre era figlia della sua sorella, ed egli del resto aveva individuato in lui un possibile succesore poiché lo aveva nominato come magister equitum per la spediazione contro Partia mai conpiuta con la sua morte, Ottavio viene adottato da lui è diventa Caio Giulio Cesare. (onomastica di Ottaviano: egli viene adottato e in questi casi il suo nomen sarebbe dovuto diventare il suo cognomen, però Ottaviano non voleva ricordare la sua famiglia e per questo non voleva accettare questo nome, usò infatti solo il nome di cesare a seguito della sua adozione nel 44 a.C. diviene Gaius Ilulius Ceasar. Nel gennaio del 42 a.C. dopo la divinizzazione di Cesare Ottavio si fece nominare come “figlio del divino”, tra il 40-38 a.C. per dare più risalto alla sua fazione e bilanciare le vittorie militari di altri Ottaviano si trasforma il cognomen in nomen e come prenomen utilizza il titolo di Imperator abbrevuato. Dinventando infine Imp. Ceasar Divi Filius). La prima iscrizione che ci informa di Ottaviano si trova a Bescia dove si legge ... una prima testazione come erede di Cesare dove però non compare la nomina di figlio del divino che sarà invece successiva. Verso la fine del 44 a.C. si intravedeva una sorta di pacificazione ma con la nomina di Ottaviano iniziano a manifestarsi i primi segni di crisi Promulgata la legge Lex De Premutatione provinciarum, che vede l’assegnazione di una provincia ad Antonio ma il senato non accetta questo cambiamento e lo nomina come “nemico pubblico” attraverso l’hostis publicus nel 44 a.C. La Guerra di Modena, vede i due contendenti Antonio e il proconsole Bruto (un Cesaricidio) il sanato si scriera dalla parte di Bruto ed invia in suo aiuto alcune truppe, questa guerra vede per la prima volta l'intervento di Ottaviano in cui egli si schiera dalla parte della repubblica, con un esercito privatao si fa nominare senatore e si fa dare la carica di propretore sebbene egli non avesse mai rivestito nessuna carica. Antonio non riesce nella sua inpresa di assediare e conquistare Modena e viene fatto scappare in Gallia, nel frattempo i due consoli che erano con Ottavio muoino per motivi sconosciuti forse lui stesso a farlo, a quel punto Ottavio rivendiva il titlo di console, ma il senato si oppose e egli riuscì ad ottenere il titolo solo con la forza. Un fatto raccontato nelle Res Gestae una raccolta di tutte le azioni in cui racconta le vicende di Augusto in prima persona, trascritta lungo il muro del tempio di Augusto a Roma. come egli fosse stato munito di imperium e come si fosse creato un esercito privato a 19 anni appena arrivatao in Italia. Dopo la guerra di Modena le cose mutano in peggio per il senato e per i Cesaricidi, Antonio e Ottavio avevano capito come i veri nemici erano prorpio loro tant'è che Ottavio fa ritirare lo stato di Hostis publicus per Antonio me nel fratempo Bruto e Cassio, i due senatori resposabili della morte di Cesare, fuggono in Oriente in particolare in Aria e Macedonia. Si crea un accordo tra Ottaviano, Antonio e Lepido nell’ottombre del 43 a.C. un accordo diverso rispetto al primo triumvirato che era privato e segreto nei suoi momenti iniziali, questo fu un vero e proprio secondo triumvirato che fu creato da una Lex Titia nel novembre del 43 a.C. essa venne decretata da un plebiscito dando vita ad una nuova magistratura collegiale per la duarata di 5 anni. Il secondo Triumvirato costituiva una magistratura... Possedevano un potere limitatao, potevano emanare editti di valenzia generale, convocare il senato ed il popolo, promulgare le leggi, avevano la facoltà di disignare i magistrati di Roma e i governatori delle provincie. Dopo questa nomina e la fuga dei Cesaricidi inizia un periodo più oscuro, ossia dettato dalle proscrizioni emanate dai triumviri in cui furono inseriti 200 senatori e 2000 cavalieri, tra i più noti nomi vi era quello di Cicerone che infatti fu ucciso da dei sicari di Augusto nel 43 a.C. e anche il nome di Livio Druso Claudiano ossia il padre della futura moglie di
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