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crisi repubblica romana, Schemi e mappe concettuali di Storia Romana

riassunto crisi repubblica romana

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 17/01/2024

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aurora-di-santo-2 🇮🇹

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Scarica crisi repubblica romana e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Romana solo su Docsity! L'età dei Gracchi per tradizione storiografica, viene interpretata come origine della degenerazione dello Stato Romano, non più fondato sulla solidarietà civica e sul rispetto delle tradizioni. E’ l'inizio del tempo delle guerre civili. La guerra annibalica aveva percorso l'Italia e inferto profonde ferite alla sua agricoltura e i suoi assetti economici. Le continue campagne belliche Oltremare avevano tenuti romani e gli alleati a lungo lontano alle loro case. Le conquiste esterne avevano però comportato un consistente afflusso di ricchezza nelle mani di pochi, un ampliamento degli orizzonti delle occasioni sfruttamento e di mercato, un’enorme massa di schiavi, Una massiccia penetrazione di schemi e di idee greche a Roma e in Italia. Sembra caduto in possesso di Roma Bottini di guerra molto consistenti. Gli indennizzi imposte ai vinti, le tasse e Gravami riscossi nelle province avevano fatto affluire a Roma Intingenti capitali che avevano progressivamente modificato una struttura sociale ed economica rimasta fino ad allora essenzialmente agricola. Le indennità, i Bottini, i tributi, gli aumentati beni demaniali diedero impulso anche ad una vasta attività di sfruttamento e di opere pubbliche come strade, Ponti, canali, acquedotti, interventi edilizi e di abbellimento delle Urbe. Romani e italici si erano introdotti anche nel grande commercio: i negotiatores cioè uomini da fare spesso organizzati in società Aveva iniziato a installarsi nelle province di recente acquisite. I Romani esercitavano pure professioni bancarie divenute sempre più indispensabili per la crescita di capitali liquidi. Ascesa degli equites cioè dei Cavalieri la cui ricchezza era un tempo Fondiaria, finanziaria immobiliare. In senso proprio erano equites Sì appartenenti alle 18 centurie ai questi dell'ordinamento centuriato il cui livello di censo era un prerequisito anche per l'accesso e la permanenza nel Senato. All'origine il cavallo era loro fornito e mantenuto a spese dello Stato e il loro status conservato sotto la stretta sorveglianza dei Censori. Organizzati sulla base di un censo di 400.000 sesterzi, Essi comprendevano figli e fratelli di Senatori, ricchi proprietari terrieri, pubblicani, uomini d'affari. Esclusi dalle cariche pubbliche essere o comunque interessati a difendere i propri interessi e entrare a far parte del tribunale permanente creato nel 149 avanti Cristo perseguiva le estorsioni che I magistrati delle Province avessero perpetrato ai danni delle comunità o dei singoli. Tutti questi ambienti in seguito al infittirsi dei loro contatti con l'oriente avevano contribuito potentemente alle diffusioni in Italia e a Roma dell'ellenismo. I rampolli dei romani più ricchi erano cresciuti educati e istruiti abitualmente la nutrice e precettori di cultura greca e sempre più frequente schiavi Greci colti amministravano con competenza case, proprietà e patrimoni dei loro padroni o ne curavano la mensa e il servizio domestico, l'aspetto o alla salute fisica. Lo sviluppo degli scambi commerciali aveva modificato progressivamente in modo diverso secondo le regioni la fisionomia dell'Agricoltura italica: ricorso alla manodopera servile, la spinta verso colture più speculative. I piccoli proprietari già impoveriti in certe zone e dagli effetti alla seconda guerra punica trattenuti a lungo lontani dai propri campi dai conflitti extra italici si erano spesso trovati nella necessità di vendere le loro proprietà. Un’agricoltura incentrata su prodotti Destinati alla commercializzazione Più che all’ autoconsumo. LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI (L’ETA’ DEI GRACCHI) Per le piccole proprietà tradizionali l'unica possibilità per sostenere la competizione era la riconversione delle colture, ma ciò esigeva forti specie di impianto e la creazione o il supporto di strutture per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli. Molti affluivano a Roma in cerca di occupazione o attirati dalle possibilità che la città offriva. Questo contribuì a creare una massa urbana sempre più consistente: Roma club di dimensioni iniziando la sua trasformazione in grande metropoli. Il moltiplicarsi delle grandi tenute a personale schiavile e il dilatarsi delle zone destinate al pascolo, crearono i presupposti per il ripetuto esplodere rivolto ai servili laddove questi fenomeni si presentavano in forma più intensa. Teatro dei moti schiavili, più gravi è stata la Sicilia, Dove erano più diffusi ed estesi i latifondi e Pascoli, qui i masse serviti si sollevarono nel 140- 132 e di nuovo nel 104- 100 avanti Cristo, Tenendo a lungo e Scacco sia le forze locali sia quelle inviate da Roma tanto per le forme di banditismo e di guerriglia adottate quando per la conformazione del territorio e l'evidente sottovalutazione del fenomeno da parte del governo Romano. La prima volta scoppiata ad Enna nelle Tenute di Damofilo, si estese rapidamente a tutta l'isola Molte zone della quale furono sottoposte ad attacchi e devastazioni. A capo di essa fu posto uno schiavo siriaco Euno. Un secondo focolaio principale si ebbe intorno ad Agrigento sotto la guida di uno schiavo cilicio, Cleone, che inizia a saccheggiare con scorreria sia la città sia la campagna circostante. Roma fu costretta ad inviare successivamente nell'isola tre Consoli, Publio rupilio riuscì nel 132 a dominare l'interruzione con una durezza pari alla difficoltà incontrate da Roma nella vicenda. La conclusione del conflitto a rupilio venne affidata la riorganizzazione amministrativa della provincia. L'accelerazione mutamenti nella compagine sociale non mancò di t ripercuotersi sugli equilibri che avevano regolato la possibilità della classe dirigente romana. Due frazioni entrambe scaturite dalla nobilitas denominate optimates e Populares dall'atteggiamento assunto a ciascuna di esse nei confronti delle nuove istanze che si venivano consolidando. o Gli optimates si richiamavano alla tradizione degli avi si autodefinivano Boni, gente da bene che cercava di ottenere per la propria politica l’approvazione dei benpensanti ispirata da buoni principi e sollecita del bene dello Stato sostenitrice delle autorità e delle prerogative del Senato o I Populares ugualmente scaturiti dai quadri dell'aristocrazia si consideravano difensore dei diritti del Popolo e sentivano la necessità di ampie riforme in campo politico e sociale. Si Ebbero ben tre leggi tabellari cioè concernenti l'espressione scritta del voto: la lex gabinia tabellaria del 139, la introduce nei comizi elettorali; la l'ex Cassia tabella l'aria del 137 Dei giudizi popolari esclusi quelli del perduellio cioè reato di alto tradimento e attentato all'ordine costituito al quale il voto segreto fu esteso nel 107; la lex papiria Bellaria del 131 nei comizi legislativi. Le guerre di conquista avevano fatto crescere a dismisura l'ager-publicus, Terreno demaniale di proprietà collettiva dello Stato Romano. Parti di esso erano abitualmente concesse in uso a privati, a titoli di occupatio: la proprietà restava sempre dello stato, che si riservava la facoltà di revocare il possesso a sua discrezione. La crisi progressiva della piccola proprietà Fondiaria Tendeva a favorire la concentrazione della maggior parte dell'agro pubblico nelle mani dei proprietari terrieri più ricchi e potenti, accentuando i fenomeni descritti in precedenza. Qui la necessità di una serie di norme che minassero a restringere l'estensione di Agro pubblico che poteva essere legittimamente progressivamente rivelandosi insufficiente ai suoi bisogni derivati dal fenomeno del inurbamento. L’annona era Dunque l'intera serie di operazioni indispensabili per rifornire i mercati dell'Urbe di derrate di prima necessità sufficienti a soddisfare le esigenze alimentari della sua popolazione. Le distribuzioni frammentarie furono Certamente Uno delle cause del coinvolgimento regolare dello stato in questa attività, ma non coincidono E non vanno confuse in nessun modo con essa. I compiti degli edili era soprattutto la sorveglianza dei mercati di Roma e non un ordinare impegno istituzionale di assicurarne il costante approvvigionamento. Un buon esempio di questa situazione si può trovare in un'iscrizione da Larissa che conservava il testo di un decreto di Koinon, assemblea Federale di tessali per l'invio di un notevole quantitativo di grano a Roma. Su esplicita richiesta dell’edile Romano Quinto Cecilio Metello. Di più ritenuta databile al 129 avanti Cristo le epigrafe documenta una grave crisi Annonaria come risulta dalla dichiarazione stessa del richiedente. Prima della legislazione frumentaria di caio Gracco, nelle emergenze alimentari l’approvvigionamento dell’Urbe veniva in maniera il tutto asistematica. Nel caso specifico le sovvenzioni esterne dipendono chiaramente dai rapporti personali dei funzionari preposti al mercato di Roma con le comunità stranieri presso le quali fosse possibile reperire rifornimenti necessari. Il grano è stato Sì reso disponibile ma in quanto vendibile non Donato e chi è per il trasporto era inevitabile ricorrere ad armatori privati con relative spese. Con la legge giudiziaria Caio volle e limitare il potere e il Senato in questo campo integrando un cospicuo numero di cavalieri nel corpo da cui attingere per la formazione degli Albi dei giudici e comunque riservando in esclusiva ai cavalieri il controllo dei Tribunali Permanenti qui erano affidati i processi di concussione e che perseguivano malversazione delle estorsioni dei magistrati ai danni dei provinciali. In questo modo i senatori governatori non sarebbero più stati giudicati esclusivamente da giudici senatori ma da rappresentanti di quegli stessi Cavalieri che prendevano in appalto le imposte e gestivano le grandi operazioni commerciali nelle province. Allo stretto monopolio dei Cavalieri furono affidate anche gli appalti della riscossione delle tasse nella Nuova Provincia di Asia. Un provvedimento che durò per tutta l'età repubblicana, prevedeva che il Senato dovesse decidere prima delle elezioni consolari con deliberazione sottratta al veto tribunizio quali tra le province dovessero essere classificati Consoli; ciò per impedire che una scelta posteriori fosse influenzata da ragioni personali o politiche. Al problema degli alleati Caio rispose con una legge più moderata di quella di Fulvio Flacco proponendo di concedere Latini la cittadinanza romana e la cittadinanza di diritto latino agli italici. L’oligarchia senatoria, i cui privilegi venivano nominati da questi e da altri progetti di caio per contrastarli si servì nuovamente di un altro tribuno, Marco Livio Druso. Approfittando dell'assenza di Caio partito per l'Africa con Fulvio Flacco quale membro della commissione per la deduzione della colonia presso Cartagine, Druso fece proposte di inusitata larghezza come la fondazione di ben 12 colonie. Al suo ritorno a Roma nel luglio del 122 Caio si rese conto che la situazione politica era profondamente mutata e la sua popolarità in grave declino. Candidatosi ancora al tribunato per il 121 non venne rieletto. Caio Gracco e Fulvio Flacco tentarono di opporsi alla votazione nel provvedimento, cioè che alla fondazione della colonia cartaginese fu furono collegati presagi funesti e Si propose che la deduzione dovesse essere revocata. Scoppiarono gravi disordini in conseguenza dei quali il Senato fece ricorso per la prima volta la procedura del senatus consultum ultimum, con cui veniva sospeso ogni garanzia istituzionale e affidate contro il compito di tutelare la sicurezza e lo stato con i mezzi che ritenessero necessari. Forti di tale provvedimento il Console Lucio Opimio che ordinò il massacro ai sostenitori di Gracco che avessero usato resistere: Fulvio Flacco morì negli scontri, Caio Gracco si Fece uccidere da uno schiavo. I sostenitori dei Gracchi vennero sistematicamente perseguiti. Nel 120 avanti Cristo però essere riuscito a porre è stato d'accusa Lucio Opimio e implicitamente la legittimità stessa della procedura del senatus consultum ultimum con le sue conseguenze. Opinione fu assolto Ma poiché le riforme dei Gracchi rispondevano a problemi reali Esse non furono abolite anche se col tempo le rigidità ne vennero progressivamente mitigate gli effetti inevitabilmente ridimensionati Soprattutto quelli della legge agraria. Nel 121 A.C Difatti fu sancito per legge che Lotti attribuiti fossero alienabili, sì che riprese la loro migrazione nelle mani dei più ambienti. Nel 119 a.C venne posta fine alle operazioni di recupero e riassegnazione delle terre lasciando In concessione i possessi legittimamente occupati agli attuali detentori, con il pagamento di un canone e fu abolita la commissione agraria. Nel 1111 avanti Cristo con un ulteriore legge fu soppresso il tributo e le terre fino alla loro assegnate e quelle legalmente occupate furono trasformate in proprietà privata. NUOVE PROVINCE Prima del 133 avanti Cristo Roma aveva costituito sei province: Sicilia, Sardegna e Corsica, Spagna Citeriore, Spagna Ulteriore, Macedonia, Africa. La creazione di una provincia è da considerare evidentemente come atto non di annessione ma di guerra. Per Roma Infatti si trattava di assumere la gestione diretta di un territorio Talora solo in piccola parte assoggettato a larghe zone del quale erano comunque ancora al di fuori del suo controllo spesso perfino di una sua presenza. Perciò si deve aggiungere alla natura di solito istituzionalmente composita delle nuove acquisizioni che comportava una molteplicità di condizioni e implicazioni con le quali era indispensabile confrontarsi. In un lasso di tempo ragionevole del magistrato spesso coadiuvato da una commissione senatoria decemvirale, fissava la linea generale di riferimento: questioni territoriali, statuto delle singole città e comunità, determinazione lager pubblicos, il regolamento e condizioni fiscali. L’insieme di tali deliberazioni di riferimento e spesso impropriamente definito usando l'espressione compulsiva di lex province, come modo sintetico abituale di designare. Le espressioni che indicava l'atto di deduzione, redactio in formam provinciae, Faceva piuttosto riferimento alla formula provincia e una sorta di prospetto ufficiale che descrive gli ambiti geografici, gli Statuti e gli obblighi delle singole comunità che si trovavano all'interno della circoscrizione provinciale, non che è la condizione giuridica e fiscale di ognuno di essa. Una delle legge più note la lex Rupilia relativa alla Sicilia è del 132 avanti Cristo, dopo la conclusione della prima grande rivolta servile e non coeva alla deduzione nella provincia. Interventi del magistrato romano fornito di Imperium sulla provincia o del generale vittorioso tendenti a dare anche a molti anni di distanza dalla deduzione della provincia un'organizzazione globale del territorio su cui si estendeva la sua giurisdizione. La disposizione potevano poi essere assunte anche dai governatori successivi, mantenendo a lungo identiche o introducendo le modifiche e le integrazioni ritenute opportune tramite diti diversi promulgati, decreti del Senato e leggi votate dai comizi. Nel 133 avanti Cristo Il re di Pergamo Attalo III Morti inaspettatamente senza eredi aveva lasciato il suo regno romani, fatta eccezione per le città dichiarate libere e di loro territori. Aristonico, forse figlio naturale del re Eumene II padre di Attalo, assunto il nome di eumene III si pose a capo di una rivolta che tende a testa per tre anni alle rivendicazioni di Roma. Egli dapprima fece appello allo spirito e all'indipendenza delle città greche ma con scarso successo Fatta eccezione per focea da tempo ostile romani. Si rivolse allora le popolazioni e alle comunità dell'interno a cui fece balenare speranze di miglioramento sociale di affrancamento da ogni sottomissione… e schiavitù propugnato l'instaurazione di uno stato utopico, una città del sole dove tutti sarebbero stati liberi e uguali. Essendo le forze di Roma impegnate sul fronte iberico nella guerra di Numanzia E in Sicilia nella repressione della rivolta servile, il compito di combattere aristonico Fu sostenuto inizialmente da re alleati di Roma, delle comunità locali e dalle poleis. Solo nel 130 avanti Cristo dopo ripetuti tentativi e contrastato con alterne Vicende dalle forze associate di Roma, delle città greche, dei re della bitinia, del Ponto, Della Paflagonia-galazia Della Cappadocia, la rivolta potesse essere arginata Il Console Marco Perperna riuscì a vincere a catturare aristonico che venne inviato a Roma insieme al tesoro attalide. Nel 129 avanti Cristo Manio Aquilio il quale con l'assistenza di una commissione senatoria poter organizzare quanto restava del nuovo territorio, Nella provincia Romana ad Asia; il compito che fu terminato nel 126 avanti Cristo. Il corpo e la provincia restò costituito dalle parti più importanti del precedente regno: A nord la Misia e la troade, al centro la Lidia, poi la parte sud occidentale della Frigia con anche probabilmente la porzione della Caria che era stata data e poi ripresa ai Rodi. In questo modo Roma poneva piede stabilmente la penisola anatolica ereditando in essa i problemi logistici, politici, è confinati che sono stati del regno attalide. Quasi contemporaneamente inoltre il regno se lei uccide di Siria si apprestava a soccombere agli assalti e alla crescente espansiva potenza-partica. Gli appalti per l'esenzione delle imposte della Nuova Provincia furono affilati nel 123 avanti Cristo al monopolio dei Cavalieri tramite la lex Semproniano the Asia di Gaio Gracco. Il centro amministrativo è la sede del governatore furono ben presto trasferite da Pergamo ad Efeso. La Gallia meridionale che consentiva il passaggio terrestre dalle regioni Liguria I domini spagnoli attirò poi l'attenzione e l'impegno Romano. Rispondendo una richiesta di aiuto nell'alleata Marsiglia contro tribù celto Liguri e galliche, Fu inviato prima Marco Fulvio Flacco, poi Caio Sestio Calvino che è ristabilito l'ordine lungo la costa nel 123 avanti Cristoforo al centro di aquae sextiae ai piedi della piazzaforte indigena di entremont, controllando così da nord l'entroterra di Marsiglia. Nel 122/121 Gneo Domizio enobarbo E Quinto Fabio Massimo con le loro vittorie contro allobrogi e Averni posero le basi per la nuova provincia narbonese che fu organizzata intorno alla colonia romana di narbo martius dedotta nel 118 è attraversata dalla via Domizia che congiungeva l'Italia con la Spagna. Mario ritornò in Africa meglio accorsero quasi tre anni per mantenere l'impegno di porse fine al conflitto e di catturare Giugurta. Più che alcune vittorie nell'applicazione sistematica di tecniche di guerriglia nel deserto va sulle trattative diplomatiche già imposte da Metello, per rompere l'alleanza tra Giugurta e il suocero Bocco re di Mauretania. Grazie soprattutto alle opere di Lucio Cornelio Silla Allora legato di Mario, Bocco tradì Giugurta e lo consegnò ai Romani. La Numidia orientale fu assegnato un nipote di Massinissa, Gauda fratellastro di Giugurta ma fedele a Roma, la parte rimanente a Bocco, con cui venne stipulato un trattato di amicizia e di Alleanza. Più corta fu trascinato prigioniero a Roma. Mario rieletto console per il 104 avanti Cristo dopo aver rivestito per due anni il proconsolato celebrò il trionfo su di lui che venne in seguito giustiziato. CIMBRI E TEUTONI: Due popolazioni germaniche, i Cimbri che venivano probabilmente la penisola dello Jutland odierna Danimarca e I teutoni insediati nella zona dell’ Holstein, Ho iniziato un movimento migratorio verso sud, spinti da problemi di sovrappopolamento o da maree rovinose che avevano reso in parte inabitabili le loro sedi originaria, Oltrepassato il medio corso del Danubio furono fermati dagli scordisci vicino a Belgrado e piegarono a ovest verso i Taurisci del norico, Attuale Austria, da poco entrati nell'orbita del mondo romano. Furono affrontati Al di là delle Alpi del console Gneo Papirio Carbone, Inviato a proteggere i confini d'Italia e soprattutto a tutelare una zona commerciale ricca di miniere d'oro e di ferro: presso Noreia i romani subirono disastrosa sconfitta. Continuando i loro cammino verso occidente, intorno al 110 avanti cristo i Cimbri ed i Teutoni, comparvero in Gallia trovando supporto nelle tribù degli ambroni e dei Tigurini, germaniche le prime celtiche le seconde e così minacciando la nuova provincia Narbonese. I ripetuti tentativi di respingerli si risolsero in altrettante catastrofi che culminarono nella clamorosa disfatta di arausio dove il disaccordo tra i due comandanti il proconsole Quinto Servilio cepione e il console Gneo Mallio Massimo, Costo all'esercito Romano una delle più vergognose catastrofi della sua storia. Mentre a Roma cresceva la polemica verso l'incapacità dei Generali d'origine nobiliare e aumenta il terrore che Cimbri e teutoni Ad essere invadere l’Italia, Mario venne rieletto console in assenza per il 104 avanti Cristo egli fu affidato il comando della guerra. Nell’attesa che Barbari si facessero vivi di nuovo dopo arausio, Essi si erano dispersi in saccheggio per la Gallia di teutoni e per la Spagna i Cimbri. Mario provvide a riorganizzare l'esercito portando a compimento trasformazioni già sperimentate, ogni Legione risulta articolata non più in 30 piccole unità ma in 10 coorti di circa 600 uomini, Ciascuna delle quali costituiva un'unità tattica sufficientemente grande per operare con una certa autonomia e consentire un più agile impiego della Legione. Il suo lavoro di riorganizzazione toccò quasi tutti gli aspetti dell'attività militare, dall'addestramento individuale, in cui fu coadiuvato dai suoi luogotenenti, Tra cui Lucio Cornelio Silla e quinto Sertorio, alle equipaggiamento, alla armamento, alle stesse insegne della legione, alla logistica degli approvvigionamenti. Tra le opere realizzate in un'occasione destinata duramente Il tempo va ricordata la cosiddetta Fossa Mariana: Esso incominciava a sud di Arles ed era tanto larga, da essere navigabile per lungo tratto si da mettere in collegamento il Rodano con la costa mediterranea e facilitare i rifornimenti dell'esercito. Essa costituì il braccio orientale del Rodano fino a tutto il medioevo. Così quando i Germani ricomparvero i Romani si rivelarono Ormai in grado di sostenere l’urto, Cimbri e teutoni si erano divisi: mentre i teutoni avanzavano attraverso la candida meridionale, i Cimbri dopo averle costeggiate, si accingevano a valicare i passi delle Alpi Centrali. Mario affronta da prime teutoni sterminando ad Aquae sextiae. L'anno dopo mosse contro i Cimbri che Travolta ogni Resistenza avevano dilagato attraverso la valle dell'Adige e furono raggiunti annientati ai campi raudii, presso Vercellae, forse odierna Vercelli o forse un omonima località nel Veneto tra Rovigo e Ferrara. Ebbe luogo un insolito precedente della concessione sul campo della cittadinanza Romana per atti di valore da parte di un generale fornito di Imperium, prassi che divenne poi più comune a partire dalla guerra sociale. La cittadinanza Romana venne conferita sul campo da Caio Mario a mille soldati umbri da camerino, che avevano combattuto Ai suoi ordini ai campi Raudii. SATURNINO E GLAUCIA: Mentre era impegnato sul fronte militare Mario aveva creduto utile appoggiarsi a Lucio Apuleio Saturnino, un Nobile entrata in rotta con le fazioni conservatrici del Senato che nel 104 avanti Cristo usando come pretesto L'aumento del prezzo del grano, Lo avevano sostituito con un proprio membro dell'incarico di quaestor ostiensis, cioè di soprintendente frumentario degli approdi Alla foce del Tevere. Mario l'aveva aiutato ad essere eletto tribuna nella piazza nel 103; in cambio Saturnino va fatta a trovare una distribuzione interna in Africa a ciascuno dei veterani delle campagne africane di Mario. Aveva poi proposto la legge frumentaria, Che riduce il prezzo politico del grano fissato da Gaio Gracco. Lex de maiestate Che puniva il reato dai contorni assai mal definibili, di lesione dell'autorità del Popolo Romano, compiuto dai magistrati travalicanti i poteri loro conferiti: il collegio giudicante era composto tutto da Cavalieri. Nel 100 avanti Cristo Mario venne eletto il suo Sesto consolato; Saturnino era stato riletto tribuna della plebe per la seconda volta, e Caio Servilio Glaucia, suo compagno di parte Popolare pretore. Con tanto sull'appoggio di Mario, Saturnino presentò una legge agraria, Che prevedeva assegnazioni di terre nella Gallia meridionale e la fondazione di Colonia in Sicilia, Acaia e macedonia. Per bloccare ogni opposizione Saturnino aveva fatto approvare una clausola che obbligava i senatori o girare di osservare la legge; il solo Cecilia Metello numerico si rifiutò di giurare preferendo l'esilio al giuramento. Nel frattempo glaucia aveva restituito le giurie permanenti per i processi di concussione ai cavalieri. Saturnino tenne la rielezione tribuna anche per l'anno successivo mentre Glaucia si candidava al consolato. Durante le votazioni scoppiarono su molti nei quali un competitore di Glaucia, finì assassinato. Il Senato non attendeva altro per proclamare come contro il Caio Gracco. Mario come console si trova in una situazione imbarazzante di doverlo applicare contro i suoi alleati politici. Saturnino e Glaucia furono uccisi, ma il prestigio di Mario Sii fortemente compromesso dalla vicenda tanto che egli preferì allontanarsi da Roma ufficialmente per svolgere una missione diplomatica presso Mitridate VI re del Ponto, Che aveva iniziato a dare segni di irrequietezza e perseguire chiare Mire espansionistiche. Installarsi di Roma nell’ Anatolia l'aveva condotta a stretto contatto con un problema di quelle zone: la pirateria. Nella particolare conformazione dell'Asia Minore meridionale Succedevano oltrepassati i litorali della panfilia, le due cilicie; la Cilicia tracheia a occidente, Selvaggio montuosa a picco sul mare, e la Cilicia pedias, ad Oriente pianeggiante e urbanizzata con al centro Tarso. Al brigantaggio interno nella Cilicia tracheia, si accompagnava l’attività piratica sulla costa Favorita dal succedersi di baie profonde e nascoste in cui era facile trovare riparo rapidamente. E se minacciava pesantemente l'asse Marittimo che dall’Egeo conduceva Cipro e alla Siria Fenicia. Il controllo delle zone interne aveva impegnato Più o meno continuamente e con maggiore o minore efficacia, seleucidi e attalidi; sui mari funzioni di contenimento avevano svolto soprattutto i Rodi. Nessuna delle potenze dell'epoca fu Tuttavia esente da complicità o connivenze. Rodi e l'Egitto si valsero dei pirati quando necessario in funzione anti seleucide; Roma se ne disinteressa sostanzialmente E comunque con la creazione di un porto franco a Delo aveva enormemente incentivato le loro opere di razzie di Commercio degli schiavi. Mentre Roma si accingeva a concludere le guerre cimbriche, l’azione dei pirati fu testa avvertita come particolarmente virulenta e pericolosa per la sicurezza e per gli affari dei negotiatores Romani nei mari greci e dell’Egeo orientale. Nel 102 si decise di intervenire impianto imperatore Marco Antonio con il compito di distruggere le principali base anatoliche dei Pirati e di impadronirsene. L’azione coronata da successi si protrasse per un paio di anni accompagnato dalla costituzione di una provincia Costiera di Cilicia, corrispondente alla panfilia, con la principale funzione di proteggere il commercio Marittimo d'Asia. La provocazione del 101-100 di una lex di province praetoriis Testo è conservato da un epigrafe greca da Delfi e una da Cnido, con le misure antipiretiche in essa contenute dimostra che il problema è ritenuto tuttora totalmente incompetente Dunque il fatto sostanzialmente irrisolto. Il gravoso impegno militare richiesto dalle guerre cimbriche indusse Mario a domandare contingenti risultati e gli alleati italici E a quelli d'oltremare. Tra essi Nicodemo III di Bitinia declinò l'invito sostenendo che una cospicua parte degli uomini del suo regno era stata presa dai pirati o ingiustamente di sequestrate e vendute schiavitù per debiti dalla rapacità dei prestatori di denaro. A Roma si va alle porte di medio con un provvedimento e Cardinale governatori provinciali di condurre inchieste rigorose in merito, decretando che nessun alleato di condizione libera potesse essere ridotto in schiavitù e ordinandolo che ci si attivasse per restituire la libertà a quanti l'avessero persa in tal modo. Dopo una prima fase di applicazione che comportò il ritorno di non pochi allo stato libero, la crescente opposizione dei detentori di schiavi riuscì a far sì che la misura restasse lettera morta. Ne scaturirono numerose rivolte servili, tra cui le più note sono ribellione degli schiavi delle miniere del Laurion in Attica; È il grande movimento che di nuovo sconvolse la Sicilia per molti anni. Di quest'ultimo fu a capo Salvio, che assunse il nome di Trifone e il titolo di re e dopo la sua morte, il cilicio Atenione, Che aveva guidato fin dall'inizio un secondo gruppo di insorti. I comandanti inviati a fronteggiare ribellione nel 103 e 102 avanti Cristo ottennero scarsi risultati, incontrarono molte difficoltà e subirono perdite anche gravi. Alla fine riuscì a reprimerla Manio Aquilio che si era già distinto come luogotenente di Mario nella guerra contro i teutoni. Qualche anno dopo venne lasciata a Roma una parte cospicua del territorio tolemaico, la Cirenaica. Seguendo una politica di non farsi coinvolgere direttamente in zone lontane dai propri interessi, qualora un sufficiente controllo su S potesse venir garantito da stati in qualche modo alleati, al lascito non fu dato alcun seguito la questione fu ripresa solo nel 75-74 avanti Cristo quanto la merce di circostanze e necessità diverse indussero a dedurre una provincia. Plauzio Silvano, che estendeva la cittadinanza a quanti degli italici si fossero registrati presso il pretore di Roma entro 60 giorni. Nel medesimo anno Cneo Pompeo strabone divenuto console faceva attribuire il diritto latino agli abitanti dei centri urbani a nord del Po. Ai magistrati di queste comunità veniva così aperto l'accesso alla cittadinanza romana. Tali misure circoscrisse la rivolta, Anche se questo si trascinò ancora con una certa virulenza, tanto che vi perdete la vita e l'altro console dell'89 Lucio porcio Catone. Contemporaneamente il conflitto tende ad assumere sempre più i connotati di mera rancorosa rivalsa etnica nei confronti di Roma. I successi più riguardevoli furono conseguiti da Gneo Pompeo strabone, sotto cui prestava servizio il giovane figlio Cneo Pompeo, insieme ai giovani Cicerone e Catilina, che riuscirono infine ad espugnare Ascoli, è da Lucio Cornelio Silla che riconquistò la maggior parte del Sannio e della Campania. Nell'88 eletto console assediava l'ultima Roccaforte Nola. Con la concessione alla cittadinanza di tutta l'Italia fino alla transpadana, si inaugura sia un processo di unificazione politica dell'Italia sia una nuova fase della storia delle istituzioni di Roma, con ripercussioni importanti nella costituzione del corpo civico e nella vita della stessa città. Gli aristocrazia italiche erano riuscite a fondare i presupposti per un loro accesso alle magistrature e un successivo ingresso in Senato. Per esercitare i loro diritti i neocini Dovevano necessariamente recarsi a Roma per partecipare personalmente alle assemblee. Si avviò ad assumere sempre più i caratteri di una grande metropoli cosmopolita. Mentre Roma e gli italici si affrontavano nella Guerra sociale, una situazione sempre più allarmante era venuta a determinarsi in Oriente a partire dalle coste meridionali del Mar Nero. i parti della dinastia degli arsacidi, che provenivano dalle zone del Caucaso E al di là del Mar Caspio e che si erano via via insediati nell'altopiano iranico, avevano sistematicamente sottratto possedimenti orientali al regno seleucide, fino a occupare stabilmente la Mesopotamia e la Babilonia e facendo così dell'eufrate la frontiera tra essi e la Siria. nel 95 avanti Cristo avevano imposto come loro Vassallo quale era d'armenia Tigrane. nella penisola anatolica era costantemente in atto Un forte frazionamento politico e Roma, installata sul territorio degli Attalidi colla costituzionale La Provincia d'Asia viveva favorito la coesistenza di molti piccoli stati dinastici, gelosi gli uni degli altri limitandosi a vegliare che nessuno ne realizzasse l’unità. ma nel 112 avanti Cristo divenne re del Ponto mitridate VI eupatore Era riuscito a stabilire accordi con la vicina bitinia per dividersi le limitrofe Paflagonia e galazia. impadronitosi poi del Bosforo cimmerio, della Crimea e della colchide che erano terre ricche di grano e di risorse sia naturali sia minerarie, Aveva esteso il suo regno a sud, a Est e a nord del ponto eusino. Mitridate riteneva anche di essere stato immotivatamente depredato la Roma, perché essa gli aveva tolto alla morte di suo padre le donazioni territoriali che aveva fatto a quest'ultimo come ricompense dell'aiuto da lui arrecato durante la guerra contro aristonico, in particolare delle regioni della grande Frigia: Esse erano state revocate e dichiarate libere nel 120, poi tra il 120 e il 116 riunite alla provincia d'Asia. a partire dal 104 il Senato romano era divenuto molto attento alle mosse, e impossessandosi mitridate anche della Paflagonia e della Cappadocia, dopo la morte di Saturnino e Glaucia, io Mario si era recato presso di lui in una missione diplomatica di osservazione. nel 92 era toccato a Silla come protettore della Cilicia a intervenire per ripristinare sul trono di Cappadocia un re più gradito ai romani; in questo occasione ebbe luogo anche il primo abboccamento di un governatore romano con un emissario del sovrano partico che aveva posto piede in Commagine. Mitridate aveva ripreso la politica espansionistica, facendo invadere nuovamente la cappadocia,Da tigrane Re D'armenia, Divenuto suo genero che aveva espulso il re Ariobarzane e spodestato dalla bitinia il nuovo re Nicodemo IV. mitridate chiese soddisfazione e non avendola ottenuta si decise alla guerra contro i romani, nella assai favorevole posizione di aggredito e di vittima di un'ingiustizia. La sua azione si fondò su un'opera efficacissima di propaganda rivolta al mondo greco, presso il quale egli fu ABI a presentarsi come un sovrano filelleno, sollecito al bene della Libertà di tutti e vendicatore dei soprusi, che dovunque è ripristinava le autonomie locali concedeva immunità ad attributi, sfruttando il malcontento verso i romani che serpeggiava in Oriente, nutrito dell'odio nei confronti di affaristi esattori e governatori di Roma. dilagato in capa roccia travolte le forze romane fu presto padrone di tutta l'Asia. perciò ordine più di 8000 tra i romani e italici compresi i donne e i bambini vennero massacrati. Manio aquilio Fu costretto a fuggire a rifugiarsi prima a Pergamo e poi a Mitilene da cui abitanti venne consegnato a mitridate che lo fece morire in modo atroce. anche l'isola di deleo caposaldo del Commercio romani in Oriente è la stessa Atene col suo importante porto del pireneo fecero causa comune con il nuovo Liberatore. ad Atene due filosofi prima I PRIMI GRANDI SCONTRI TRA FAZIONI IN ARMI atenione poi l'epicuro aristione, avevano guidato l’interruzione contro i romani e di concerto con lo stratega pontico di mitridate, Archelao, avevano ottenuto adesioni alla causa del re del Peloponneso della Grecia centrale. la guerra acquistavo Così il carattere di una vera e propria sollevazione di gran parte del mondo greco contro il dominio Romano soltanto alcune città il territorio rimasero fedeli a Roma: afrodisia, Rodi, gli abitanti della Licia, è in Grecia l’ Etolia e la Tessaglia. verso la fine dell'88 un esercito pontico attraversava la tracia, la macedonia e la Tessaglia, invadeva la Grecia centrale Ottenendo l'adesione della Beozia, Di Sparta e del Peloponneso, Mentre una flotta faceva vela verso l’Attica. Roma dici allora di reagire affidando il comando della guerra al Lucio Cornelio Silla, uno dei Consoli dell'88 che si trovava impegnato nell'assedio di Nola. SILLA: Mentre Silla accelerava le operazioni intorno a Nola per poter marciare al più presto contro mitridate, a Roma il tribune della plebe Publio sulpicio Rufo amico di Druso, si adoperava per privarlo del comando della guerra e contemporaneamente riprendeva il problema dell'inserimento dei nuovi cittadini italici nelle tribù romane. costretto a trasformare larghe masse di alleati cittadini Romani il governo nobiliare aveva cercato di evitare che essi potessero sconvolgere gli equilibri politici. nessun problema pareva suscitare la loro missione nei comizi centuriati perché la gerarchia sociale Italica riproduceva grosso modo quella delle classi censitarie romane. si era perciò ricorsi all'espediente di immetterli in un numero limitato di tribù. in questo modo poiché tiene comizi tributi i cittadini votavano entro la tribù e si fondava un voto per ogni tribù, conforma la maggioranza in essa espressa in neocittadini avrebbero potuto influire soltanto sul voto di poche tribù mentre vecchi cittadini avrebbe continuato a mantenere la prevalenza complessiva nell'organismo. la guerra sociale e l'azione di mitridate avevano avuto come conseguenze immediate anche un impoverimento complessivo. Razzie, massacri, devastazioni avevano comportato la perdita dei capitali investiti nelle zone che erano state interessate. molti debitori e tra essi non poco esponenti e la distrofia Romana senatoria ed equestre si erano trovati all'impossibilità di rimborsare i propri creditori che colpiti anch'essi dalla crisi esigevano con crescente accanimento quanto era loro dovuto. sul Pigio Rufo propose una serie di provvedimenti: il richiamo dall'esilio di quanti erano stati perseguiti per collusioni con gli alleati italici; l'inserimento dei neo cittadini in tutte le 35 tribù; un limite massimo di indebitamento di 2000 denari per ciascun Senatore, superato il quale sarebbe stata decretata l'espulsione Dal Senato. fece provare infine il trasferimento del comando della guerra contro mitridate da Silla a Mario, Che ritornava così sulla scena. ha preso notizia della sostituzione Silla non esitò a marciare su Roma alla testa dei suoi soldati. erano così detenuti palesi i primi esiti della riforma Mariana dell'esercito: la truppa anche per il miraggio della Pedra in Oriente si sentiva ormai Più legata al proprio comandante, con cui per rendere definitiva la sua vittoria Sì le introdusse l'ellisse di proscrizione elenchi di avversari politici economici venivano notificati al pubblico: chiunque poteva ucciderli impunemente, i loro beni erano confiscati e venduti all'asta, i loro figli e discendenti esclusi da ogni Carica. gli obiettivi principali erano naturalmente senatori e i cavalieri più in vista che furono eliminati con una caccia all'Uomo di cui le fonti hanno conservato un atterrito ricordo. Ciò ebbe conseguenze importanti perché contribuì a modificare la composizione dell'aristocrazia romana. i beneficiari di questo passaggio di Fortune si trovano così ad ascendere nelle gerarchie patrimoniali e del potere posizioni dominanti che mai avrebbe potuto raggiungere diversamente. le prescrizioni continuarono fino a tutto l'81 avanti Cristo. Le comunità italiche che avevano parcheggiato per i Mariani subirono confische territoriali che furono utilizzate per dedurre Colonia a favore dei veterinari di Silla; 120.000 soldati vi furono insediati, alterando profondamente la fisionomia etnica, sociale ed economica di quelle regioni. poiché entrambi Concept 82 erano morti nel conflitto il Senato nominò secondo la tradizione un interex, il princeps senatus Lucio Valerio Flacco, il quale invece dei segnali nuovi Consoli presenta la convinzione proposta che nominava silla dittatore con l'incarico di redigere legge di organizzare lo Stato. Diversamente da quella tradizionale tale dittatura Non era tempo determinato ma illimitato; essa non era Inoltre Incompatibile col consolato che Silla rivestì nell'80 avanti Cristo. In effetti il vecchio ordinamento non pareva più reggere dinanzi mutamenti che si erano succeduti: allargamento del corpo civico a sua estensione a tutta l'Italia, trasformazione delle comunità latine E italiche in municipio dello Stato romanovirgola aumento del numero delle Province, professionalizzazione del l'esercito. radicalizzazione della lotta politica e uso spregiudicato delle istituzioni tradizionali. Una parte dell'Opera riformatrice esile era già stato anticipato ad alcune norme duri fatta a provare nell'88 a.C, avanti Cristo prima di partire per la guerra mitridatica: ogni proposta di legge avrebbe dovuto ottenere il consenso del Senato prima di essere sottoposto al voto Popolare; ricominci centuriati dovevano divenire la sola assemblea legislativa legittima, il Senato che era stato falcidiato dai massacri e dalle proscrizioni fu portato da Silla a 600 membri, Con l'immissione di suoi numerosi Partigiani, nonché di 300 Cavalieri ed esponenti decessi superiori dei municipi italici. la sua integrazione annuale venne sottratta ai Censori; dentro la nostra Parte automaticamente ogni anno all'ospedale della Carica al pari degli altri magistrati questori che furono aumentati a venti. similmente finanziato 8 il numero dei pretori. questi Tribunali vendono il nuovo riservati esclusivamente al Senato. le loro competenze furono suddivise in modo che ciascuno di essi aspettarsi in esclusiva uno solo dei principali reati: estorsione e concussione, alto tradimento, appropriazione dei beni pubblici, Broglio e corruzione elettorale, assassinio e avvelenamento, frode testamentaria e moneta tale, lesioni alle persone. per limitare eccessive ostentazioni ricchezze da parte della aristocrazia che tenevano divenire oggetto e strumento di competizione sillari rinnovò la legislazione suntuaria che limitava le spese per banchetti e funerali. vendono il nuovo regolamentati l'ordine di successione alle magistrature e le età minime per accedervi; questura a 30 anni, edilità 36, pretura 39, consolato 42; Nessuna carica avrebbe potuto essere iterata prima di un intervallo di 10 anni.A partire dall'anno successivo alla magistratura pretori e Consoli accedono in genere alle promagistrature, Il titolo di propretori o proconsoli, potevano essere utilizzati per amministrare le province fino alla loro costituite. furono totalmente ridimensionati i poteri dei tribuni della plebe limitanti il loro diritto di veto e praticamente annullato quello di proporre leggi. Fu fatto divieto che avesse ricoperto il tribunato di poter accedere a qualunque altra carica. vennero soppresse le distribuzioni frumentarie. Il pomerio Fu esteso lungo una linea virtuale tra Arno e Rubicone che comprende In pratica quasi tutte le zone in Italia che condividevano la cittadinanza Romana. nello stesso tempo veniva costituita a provincia la Gallia Cisalpina il che consentiva la presenza di legioni in una zona relativamente vicina a Roma. compiuta la riorganizzazione dello Stato Silla abdicò dalla dittatura. del 79 avanti Cristo dopo le elezioni Consolati per l'anno successivo si ritirò a vita privata nei suoi possedimenti in Campania dove morì l'anno successivo poco più che sessantenne dopo aver completato la stesura delle sue memorie. MARCO EMILIO LEPIDO: Già nel 78 uno dei Consoli Marco Emilio Lepido padre e il futuro triumviro, Tentò di ridimensionare l'ordinamento Sillano proponendo il richiamo dei poscritti in esilio, il ripristino delle distribuzioni frumentarie a prezzo politico e la redistribuzione degli antichi proprietari delle terre confiscate a favore dei coloni insediati da Silla. L'opposizione incontrata dai suoi progetti ebbe l'effetto di scatenare una rivolta in Etruria dove più pesanti erano state le espropriazioni. Lepido partito per assumere come proconsoli il governo della provincia narbonese si fermò in Etruria dove fece causa comune con I ribelli e marciò su Roma, Reclamando un secondo Consolato e la restaurazione dei poteri dei tribuni della plebe. il Senato rispolverò contro lui l'arma del Senato su consultum ultimum ordinando di difendere lo stato con qualsiasi mezzo, perché non siete ancora tenute le elezioni consolari in appoggio all’altro console ancora in carica Quinto Lutazio Catulo, venne conferito eccezionalmente a Pompeo l'imperium probabilmente come suo legato Nel senso che egli avesse ancora rivestito alcuna magistratura Superiore, in aperto sfregio all'enorme sillane che regolavano lo sviluppo delle carriere. la rivolta venne rapidamente stroncata. Lepido fuggi in Sardegna. il suo luogotenente Marco per penna veientone si trasferì con i resti del suo esercito in Spagna ad ingrossare la fila dell'ex Mariani capeggiati da Sertorio, Ma il primo strappo l'ordinamento Sillano era già stato compiuto. SERTORIO: Quinto Sertorio si era distinto nelle fiere mariane contro i Cimbri e teutoni e di nuovo nella Guerra sociale. nell'82 avanti Cristo dopo le prime vittorie di Silla aveva raggiunto il suo posto di governatore della Spagna Citeriore. la e gli aveva creato una sorta di Stato Mariano in esilio, coagulando altri esuli della sua fazione, Romagna italici residenti in Spagna e perfino gran parte dei notabili delle popolazioni indigene. tutti i tentativi di abbatterlo iniziatasi ancora vivo Silla si erano rivelati Vani, Anche grazie alla sua perfetta conoscenza del paese, le cui conformazione fisica gli aveva permesso di mettere in atto una stremante guerriglia contro le truppe comandate dal governatore Sillano della Spagna ulteriore Quinto Cecilio Metello Pio e dal nuovo governatore della Spagna Citeriore Marco Domizio Calvino. verso la fine del 77 avanti Cristo si era congiunte a Sertorio, che controllava Ormai praticamente tutta la penisola iberica anche le troppe sui prestiti di Lepido al comando di Marco Perperna Veientone. Questa consistente presenza di profughi gli consente di istituire a Osca scelta come capitale Un senato di 300 membri a imitazione di quello romano, è una scuola dove i capi delle tribù spagnole potevano inviare i loro figli perché vi fossero educati alla romana. corse da Roma voci di suoi alleanze strette per ampliare la propria sfera d'azione in vista di un attacco alla città stessa, con i pirati che avevano ripreso ad infestare il Mediterraneo e con mitridate che aveva rialzato il capo in Oriente. Il Senato decise di ricorrere un'altra volta a Pompeo, che ancora non aveva congelato l'esercito con cui aveva combattuto Lepido, Affidandogli di nuovo la deroga alle norme sillane, la Spagna Citeriore con attribuzione dell'imperium straordinario. arrivati in Spagna Pompeo si trovò in una posizione alquanto difficile, subendo la sartoriale alcune sconfitte solo in parte bilanciate dai progressi di Metello. tanto che fu costretto a scrivere al Senato una lettera minaccioso sollecitando l'invio di rifornimenti e rinforzi. ottenuto lì la situazione andò molto lentamente migliorando, mentre nel campo avversario cominciarono a manifestarsi dissapori e la popolarità di Sertorio costretto a metodi d'astici per mantenere la compattezza e la disciplina, veniva rapidamente calando. furono orditi complotti contro di lui Finché Perperna confido di trarre vantaggio dal suo gesto, lo assassinò a tradimento. venne invece sconfitto e giustiziato da Pompeo che ebbe infine ragione anche delle ultime sacche di resistenza. LA RIVOLTA DI SPARTACO: Nel 73 avanti Cristo era frattanto scoppiata la terza grande rivolta di schiavi. Questa volta la scintille era scoccata a Capua in una scuola Per gladiatori, una settantina dei quali ribellati si erano asserragliati sul Vesuvio. la furono raggiunti da Altri gladiatori e schiavi confluiti da ogni parte dell'Italia meridionale, soprattutto la traci, Galli, Germani, orientali. a differenza delle altre volte servili non fu insignificante l’adesione di uomini di condizione libera ridotti in miseria. se ne possono al capo tre gladiatori, Spartaco, un trace ed Crisso ed Enomao, entrambi di origine celtica che Ebbero ben presto ai loro ordini un considerevole esercito. la rivolta si estese rapidamente a tutto il sud dell'Italia dove gli insorti Riuscirono a tenere in Scacco alcuni pretori e i due Consoli del 72 che furono inviati contro di loro. Mancava Talmente tra I ribelli un piano preciso unitario: Spartaco intendeva condurre rapidamente Al di là delle Alpi in modo che ciascuno potesse raggiungere il proprio paese; altri invece preferivano Abbandonarsi alla razzia al saccheggio. vagarono così per l'Italia spingendosi fino in Cisalpina e poi piegando di nuovo verso sud. il Senato riesce ad andare di affidare un comando eccezionale e Un considerevole esercito a Marco Licinio Crasso, Allora pretore. Crasso riuscì a isolare Spartaco coi suoi in Calabria. Essi rifugiarsi a nord, lungo la sponda Orientale del Mar Nero nel Bosforo cimmerio. La ha abbandonato anche dal figlio farnace si fece trafiggere per non cadere in mano ai Romani. nel frattempo Pompeo aveva compiuto una spedizione lungo il Caucaso, Giungendo quasi fino al Mar Caspio Tra le popolazioni degli veri e degli Albani. Confermato a Tigrane, il trono dell'Armenia, privato però della Siria.Pompeo fu attirato poi in Palestina dalle contese degli ultimi rampolli Asmonei, fu costretta ad affrontare la frazione che si opponeva in armi alle sue decisioni e dopo tre mesi d'assedio si impadronì di Gerusalemme e del suo Tempio. Dichiarate libere le città ellenistiche della costa dell'entroterra, costituì la Giudea in stato autonomo, ma tributario sotto la vigilanza del governatore della Siria. la fu raggiunto dalla notizia della morte di mitridate, Gli organizzate i suoi conquiste dalle coste occidentali dell'Asia Minore fino al fiume Eufrate, riuniti La Vitinia e il ponte in un'unica provincia, ampliata La Cilicia Fino ai confini con la Siria, regolati rapporti con i re Vassalli e le città libere nel 62, Pompeo rientrò a Roma carico di gloria e di bottino. IL CONSOLATO DI CICERONE E LA CONGIURA DI CATILINA: Durante l'assenza di Pompeo a Roma si era verificata una grave crisi. lui Joseph Catilina discendente di una famiglia aristocratica decaduta si era molto arricchito Durante gli eccidi dell'età siliana, ma aveva dilapidato somme enormi per mantenere un elevato tenore di vita. la sua campagna per ottenere il consolato nel 65 gli era costato una fortuna, ma all'ultimo momento la sua candidatura era stata respinta per indegnità. prosciolto dall'accusa di concussione egli tentò di rifarsi di presentandosi alle elezioni consolari del 63,Politicamente finanziariamente sostenuto da Marco Licinio Crasso al quale si trovava già da qualche tempo collegato un brillante d'emergente Patrizio Caio Giulio Cesare di Antica nobiltà, ma sprovvisto dei mezzi necessari per contendere con gli altri suoi pari per gli onori pubblici è vicino per scelta di Campo popolaris e per legami familiari a Caio Mario e cinna, Riuscì invece eletto console un Homo novus di Arpino, Marco Tullio Cicerone il vittorioso accusatore di Verre e sostenitore di Pompeo, che nella campagna elettorale aveva attaccato la corruzione, la violenza e le collusioni politiche di Catilina. ma catilina non demorse nel corso dell'anno mise appunto un programma elettorale,Che pensava lo avrebbe condotto ad ottenere il consolato nel 62, basato sulla cancellazione dei debiti è rivolto non tanto le classi sociali più basse quanto gli aristocratici rovinati dalle dissipazioni, dalle campagne elettorali e dalle speculazioni sbagliate, agli indebitati, ai coloni sillani che non avevano saputo trarre frutto dei terreni loro assegnati ed erano operati dagli interessi del prestiti ai figli dei proscritti. Catilina ne uscì nuovamente battuto. mi si Allora mano ad un'ampia cospirazione che mirava a sopprimere i consoli, terrorizzare la città, impadronirsi del potere; Venne concentrato in Etruria un esercito in gran parte composto da veterani sillani.Ma il piano fu scoperto e sventato a Cicerone che poté infine indurre il Senato ed emettere il Senatus consultum ultimum e con un attacco durissimo costrinse Catilina Ad allontanarsi da Roma e a raggiungere a Fiesole le banche Armate che erano state apprestate. acquisite le prove scritte La congiura tramite l’intercettazione di alcune lettere che recavano i nomi dei principali congiurati Cicerone poter arrestare cinque fra capi della cospirazione e consultare sul da farsi il Senato trascinato da un emergente Marco Porcio Catone, si pronunciò per la pena di morte. Cesare restò il solo ad insistere per la condanna al carcere a vita. Catilina affronta di lì a poco un esercito nei pressi di Pistoia cadde combattendo valorosamente alla testa dei suoi. animali Cicerone per tutta la vita meno vanto di aver salvato la patria da un pericolo mortale.
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