Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

critica d'arte recensione, Prove d'esame di Storia E Critica Del Cinema

recensione su surrealismo in Guy Bourdin

Tipologia: Prove d'esame

2021/2022

Caricato il 30/05/2023

zammel-rafika
zammel-rafika 🇮🇹

3 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica critica d'arte recensione e più Prove d'esame in PDF di Storia E Critica Del Cinema solo su Docsity! Surrealismo, ambiguità e visione ironica in Bourdin Il surrealismo fotografico è quel movimento artistico risalito nel 1917 poi affermato nel 1924, che tende ad esprimere l’essenza e le inquietudini dell’essere umano per mezzo delle immagini e attraverso tecniche e tematiche legate al mondo dell’onirico, del visionario e dell’irrazionale. Il surrealismo oggi è il protagonista degli spazi di Armani/ Silos di Milano con la mostra di “Guy Bourdin, Storyteller” una collezione affascinante e provocatoria del fotografo francese Guy Bourdin che dura dal 24 febbraio al 31 agosto 2023. Il surrealista Guy Bourdin è un pittore e fotografo di moda e di pubblicità nato a Parigi il 1982 e morto nel 1991. Le sue prime immagini di moda appaiono nel 1955 per l’edizione francese di Vogue poi a partire del 1965 comincia una collaborazione con Charles jourdan per cui realizza campagne pubblicitarie che lo rendono celebre. Con il suo talento, con le sue magiche fotografie e il suo amore per l’arte, il cinema e la fotografia ha attirato il celebre stilista Armani che l’ha presentato in questo modo : «Questa mostra conferma la mia volontà di fare di Armani/Silos un centro di cultura fotografica contemporanea, includendo ciò che è prossimo al mondo Armani, ma anche ciò che ne è lontano. A prima vista, Guy Bourdin non è un autore a me vicino: il suo era un linguaggio netto, grafico, forte. Nella sua opera quel che si percepisce subito, in superficie, è la provocazione, ma quello che mi colpisce, e che ho voluto mettere in risalto, sono piuttosto la sua libertà creativa, la sua capacità narrativa e il suo grande amore per il cinema. Bourdin non seguiva la corrente e non scendeva a compromessi: un tratto nel quale mi riconosco io stesso, credo non ci sia un altro modo per lasciare un segno nell’immaginario collettivo». Da quello che ho percepito dall’esposizione è che la fotografia di Bourdin è stata un mezzo per rispecchiare il nostro modo di vivere, infatti: la sua fotografia si amalgama alla nostra società e ai nostri costumi. Con il suo stile unico, inconfondibile, moderno e rivoluzionario ha dato un taglio narrativo alla pubblicità, ha narrato delle storie, ha riflesso la realtà in modo ambiguo, audace e prettamente straordinario. I suoi quadri mi hanno spinto a rivederli tante volte. Chi guarda deve entrare nella foto, leggerla e cercare di capire: quale messaggio vuole trasmettre tramite le sue fotografie? Ma è arte per l’arte o è un prodotto commerciale? Mille domande ti vengono in mente guardando le fotografie appoggiate sul muro. Prima di questa mostra non ho mai sentito il suo nome “Guy Bourdin”. L’ambiguità e la visione ironica che sorge dalle sue fotografie mi hanno motivato a guardare oltre la bellezza delle gambe e delle scarpe apparse nei quadri. Le fotografie sembrano del tutto sensuali e provocatorie che attirano l’attenzione di chiunque, riflettono eleganza e bellezza però in modo ironico e assurdo da provocare lo spettatore. Attraverso queste immagini Bourdin ha diffuso il suo stile personale lavorando in modo straordinario con la luce e i colori. Con il suo sguardo creativo, innovativo e vitale ha creato situazioni mutuate dal surrealismo ma anche piene di ironia. Con gli effetti speciali stupisce tutti gli spettatori: il gioco su semplici contrasti attraverso il nero e il bianco esplora il suo amore per il cinema che è il punto centrale della sua creatività. Inoltre l’uso eccessivo dei colori soprattutto il rosso e il verde riflette la sua capacità e la sua abilità nel gioco con la forma decostruita. Bourdin ha inventato soluzioni grafiche ardite, ha giocato con il colore, con la seduzione e con il corpo agile e elastico delle modelle. Le sue immagini sono provocatorie, scioccante e qualche volta assurde. Photo : Armani Silos - Guy Bourdin,Storyteller - Courtesy of Giorgio Armani
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved