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Crociate e Riconquista: Espansione Cristiana in Terrasanta (1096-1272), Sintesi del corso di Storia

Le crociate, spedizioni militari intraprese da sovrani europei per riprendere Gerusalemme dal dominio musulmano. Dal 1096 al 1272, le crociate hanno visto la fondazione di nuovi ordini monastico-cavallereschi, come gli ordine dei Templari, e la prima persecuzione degli ebrei. Il documento tratta anche della Riconquista in Penisola Iberica e la guerra cristiana contro il dominio musulmano.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 08/01/2020

arianna.mirabelli
arianna.mirabelli 🇮🇹

4.3

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Scarica Crociate e Riconquista: Espansione Cristiana in Terrasanta (1096-1272) e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! LE CROCIATE Sono spedizioni militari in Terrasanta(dal 1096 al 1272), attraverso le quali sovrani europei tentarono di riprendere Gerusalemme dal dominio musulmano. Erano originate dall’occidente cristiano. Nel X sec. era occupato a difendersi da ungari, normanni e arabi. Nel 1000 poi ungari costituirono un regno cristiano, gli arabi subirono attacchi dai cristiani e i normanni misero fine alle scorrerie. Fu la ripresa economica a cambiare questo quadro dell’occidente. E l’aumento di popolazione creò le condizioni per allargare i propri confini e si orientarono verso il vicino oriente con le crociate, verso la penisola iberica con la reconquista, verso l’Europa nord-orientale con le crociate del nord. La situazione politica dell’Anatolia venne sconvolta da una nuova grande migrazione dall’oriente, quella dei turchi. Si erano convertiti all’islam ed erano guidati dalla dinastia dei selgiuchidi e avevano riunito sotto il loro dominio persia e Mesopotamia. Nel 1070 conquistarono Gerusalemme. I turchi erano molto più rigidi degli stessi arabi, infatti non permettevano la circolazione di mercanti occidentali e di pellegrinaggi. La prima crociata fu indetta da papa Urbano II, che convinse cavalieri a intraprendere un pellegrinaggio armato e una guerra santa, il 27 novembre 1095.convocò il concilio di clemeront e con questa crociata voleva anche porre fine alla separazione delle due cristianità d’oriente e occidente. In generale la chiesa condanna la violenza ma la giustifica se viene rivolta contro i nemici della fede. Si indicano allora tutti gli infedeli come pagani, ovvero musulmani, anche ebrei ed eretici (nemici della chiesa). La prima sorta di crociata fu chiamata “crociata dei pezzenti” a cui parteciparono cavalieri e signori, ma anche da una massa di pellegrini. Invece, la prima vera crociata fu la “crociata dei cavalieri”. C’erano diverse armate che percorsero diversi itinerari dirigendosi verso Costantinopoli per riunirsi. I cavalieri guidati dal Con0te Fiammingo Goffredo di Buglione, seguirono la via dei Balcani.; arrivati in territori bizantini saccheggiarono quelle terre. Per molti comandanti le crociate erano un pretesto per costruire delle signorie feudali. Gerusalemme venne conquistata da Goffredo di Buglione, che dopo aver saccheggiato la città massacrò tutti gli abitanti della città, creò un regno cristiano a Gerusalemme e vi trapiantò le istituzioni vassallatiche; così vennero istituiti nuovi ordini monastici-cavallereschi (ordine dei templari). Iniziamo ad avere le prime persecuzioni contro gli ebrei, un esempio furono gli ebrei si Spira e di Worms, attaccati da una banda armata. La seconda crociata ebbe luogo quando i Turchi ripresero la città di Edessa e allora il re di Francia Luigi VII e l’imperatore Corrado III decisero di organizzarla. Solo che Gerusalemme venne riconquistata dai musulmani. La terza crociata, per riprendere Gerusalemme, venne chiamata “crociata dei re” perché vi parteciparono Federico I Barbarossa, Filippo Augusto re di Francia e Riccardi cuor di leone re d’Inghilterra. Questa crociata venne sostenuta anche da numerose città italiane ma non si raggiunse l’obbiettivo: Federico morì e gli altri due re entrarono in confitto. La quarta crociata venne bandita da papa Innocenzo III, ma non raggiunse il suo scopo. Questa spedizione venne finanziata dalla repubblica di Venezia (perché voleva il controllo di Zara, quindi ne approfitta e in più conquistarono Costantinopoli, dove costituirono uno stato crociato). La quinta crociata, indetta ancora da papa Innocenzo III, fallì nella ripresa di Gerusalemme. LA RECONQUISTA E LE CROCIATE DEL NORD La reconquista venne svolta nella penisola iberica e indicava la guerra dei cristiani a nord della regione contro il dominio musulmano. Era un movimento di espansione, ma poi crebbe di intensità e si trasformò in una crociata. Nella Spagna settentrionale si erano formati il regno di Leon, di Aragona, Navarra e il regno di Castiglia, il quale partì un’offensiva e riuscirono a conquistare Toledo. Insieme riuscirono ad espandersi e l’unico regno sotto gli arabi era il regno di Granada. Le crociate del nord, quindi nella regione sul mar Baltico. C’era il regno di Ungheria guidato da Stefano il santo; regno di Polonia aveva aderito al cattolicesimo; a est c’era la terra di rus (Russia); principato di Kiev; repubblicca di Novgord. L’espansione verso oriente partì dai tedeschi ed ebbe due scopi: 1) colonizzare terre ancora spopolate 2) evangelizzazione della popolazione slava e conquistare terre in nome della cristianità. Un ruolo di punta venne affidato ai cavalieri teutonici, sconfitti poi dal regno di Polonia; i monaci guerrieri costituirono uno stato autonomo prima in Prussia e poi nella regione baltica. MONARCHIE FEUDALI C’erano due istituzioni fondamentali: papato e impero. Accanto a queste sono emerse le istituzioni cittadine o monarchie feudali. Lo sviluppo dell’economia richiedeva strutture politiche più stabili e così si vide nella monarchia l’istituzione in grado di garantire la pace e di difendere la chiesa, queste monarchie si rafforzarono combattendo il particolarismo feudale e assumendo un ruolo di coordinamento, di garanzia e id tutela. LA MONARCHIA IN FRANCIA: inizialmente dominava solo Parigi, poi si espanse con Luigi VI. Suo figlio, Luigi VII, sposò Eleonora d’Aquitania, una duchessa. Qualche anno più avanti questo matrimonio venne annullato dal papa e la moglie tenne le terre tutte per se questa duchessa poi si sposò con con Enrico duca di Normandia, che poi divenne re d’Inghilterra (Enrico II). Enrico II era vassallo del re di Francia e così i suoi territori, anche quelli della moglie, superavano per estensione quelli del re capetingio. MONARCHIA INGLESE: si trovava a unire due diverse culture, perché era una dinastia di origine inglese, doveva unire Normanni e Sassoni che parlavano francese e inglese, anche in ambito sociale perché i normanni erano proprietari delle terre, mentre Guglielmo il conquistatore aveva conferito i titoli di baroni ai nobili. Enrico II puntò sull’accentramento amministrativo: gli sceriffi restarono sottoposti all’autorità del re, prese corpo un diritto comune (insieme di leggi valide per il regno), prese il controllo sulla nomina dei vescovi ed istituì un tribunale laico che affiancava quello religioso. Il successore di Enrico II fu Riccardo cuor di leone. Era un uomo d’armi e visse spesso lontano dal regno e così il fratello Giovanni senza terra volle prendere il potere (leggenda di Robin Hood). Il re di Francia allargò il controllo della corona grazie alla politica matrimoniale, volle anche prendere i feudi inglesi in Francia, quindi si scontrò con Giovanni senza terra, che era un feudatario. Quest’ultimo chiese l’aiuto di Ottone IV e lo scontro avvenne a Bouvines e vinse la Francia. Le conseguenze furono: la vittoria francese aprì la strada per eleggere Federico di Svevia; segnò una netta affermazione del re Filippo; la monarchia inglese fu costretta a rivedere il rapporto con i baroni sottoscrivendo nel 1215 la magna charta libertatum, dove Giovanni riconosceva ai baroni una serie di garanzie accettando di limitare il potere del re. CHIESE, ERESIE E ORDINI MENDICANTI La chiesa stava passando un periodo di instabilità a causa delle eresie e dei movimenti eretici. Abbiamo due tipi di eresie: quelle che accompagnano l’affermazione del cristianesimo e quelle sviluppate nella società urbana. Papa Innocenzo III (1198-1216) battè per l’unità della chiesa e affermò la teocrazia nei confronti di ogni autorità terrena, sosteneva che il papa era detentore di un potere spirituale superiore a quello temporale, al papa spettavano tutti e due i poteri, ma ne cedeva uno all’imperatore che diventava difensore della chiesa. Utilizzò due strumenti per combattere le eresie:
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