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Crociate (storia medievale), Guide, Progetti e Ricerche di Storia Medievale E Moderna

Ricerca sulle crociate dettagliata

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2018/2019

Caricato il 22/08/2019

antomarytor
antomarytor 🇮🇹

4.3

(4)

20 documenti

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Scarica Crociate (storia medievale) e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Storia Medievale E Moderna solo su Docsity! Tra la fine dell'XI secolo e la fine del XIII secolo la cristianità fu protagonista di otto spedizioni militari per conquistare Gerusalemme, la Terra Santa, e per mantenerne il controllo, ma anche per sconfiggere gli eretici, i nemici interni della Chiesa di Roma. Con il termine "crociate" gli storici intendono la serie di otto guerre combattute tra l'XI e il XIII secolo fra gli eserciti dei regni e dei principati cristiani europei e le truppe musulmane in Medio Oriente per la conquista e il possesso di Gerusalemme e la Terra Santa. Vengono considerate crociate anche altri fatti bellici interni al mondo cristiano, come la crociata albigese contro gli eretici Catari nel XIII secolo. Il concetto di crociata venne elaborato nel Duecento per indicare le spedizioni militari avviate con il seguente fine: Espandere militarmente la cristianità Difenderne i confini Reprimere i nemici interni della chiesa Oggi per "crociate" gli storici intendono una serie di attività religiose e militari prive di una struttura unitaria, determinate da cause religiose, politiche ed economiche molto diverse tra loro e a cui solo successivamente si volle dare una unitarietà ideologica. La parola "crociata" non venne mai utilizzata nelle fonti storiche, che si riferiscono a queste spedizioni con termini generici come viaggio, passaggio e pellegrinaggio. Fu usata per la prima volta all'inizio del Settecento in riferimento alla croce che i partecipanti alle missioni avevano cucita sulle vesti, simbolo del pellegrinaggio e dei voti fatti. La nascita della cavalleria. Nell'XI secolo la diffusione dei castelli e delle signorie rese necessario un aumento delle persone poste alla difesa dei signori e dei beni feudali: i cavalieri. Secondogeniti delle famiglie nobili, dotati di armature e guidati dalla fede, i cavalieri acquisirono prestigio combattendo valorosamente e divenendo i protettori dei deboli. Uno dei primi e più famosi ordini cavallereschi della cristianità di questo periodo fu quello dei cavalieri templari, nato a ridosso della prima crociata. I cavalieri templari avevano un doppio ruolo: quello di monaci e combattenti. La loro missione era difendere i luoghi sacri ai cristiani e le strade della Terra Santa percorse dai pellegrini. Il rinnovamento religioso della Chiesa di Roma voluto dalla riforma gregoriana che aveva come fine la moralizzazione dei costumi. Gregorio VII, con la sua opera riformatrice, risanò il comportamento del clero e riorganizzò il mondo ecclesiastico. All’interno di quest’opera, una componente importante fu la diffusione della pratica del pellegrinaggio da Roma a Gerusalemme, la Terra Santa. Macchine da guerra nelle crociate, Gustave Dore', 1878 Urbano II e i motivi della prima crociata L'Europa popolata dai cavalieri era però vittima di lotte interne tra i vari signori e principi cristiani e tutto questo avveniva mentre Gerusalemme veniva occupata nel 1077 dai Turchi. Per porre fine a questa situazione, nel 1095 papa Urbano II, durante il concilio tenuto a Clermont, in Francia, fece un appello di pacificazione ai principi e ai cavalieri cristiani che da decenni si combattevano e, per espiare i loro peccati, li esortò a intraprendere un pellegrinaggio verso Gerusalemme così da riconquistarla e toglierla ai Turchi musulmani. In questo modo Urbano II otteneva due risultati: far cessare i conflitti interni all’Europa coinvolgendo i sovrani in una missione comune, in nome della cristianità. L'idea di difendere ed espandere la fede cristiana con le armi era sancita. Qual era il vero scopo di Urbano II? In realtà il papa non fu mosso dalla volontà di proteggere i Cristiani di Gerusalemme da una presunta oppressione dei Musulmani: il pontefice voleva ricondurre l'azione dei cavalieri all'interno dell'etica cristiana voluta dalla riforma gregoriana. Gli esiti dell'appello andarono oltre questa volontà. L'invito a organizzare un pellegrinaggio verso la Terra Santa fu inizialmente accolto con favore dai ceti popolari animati da sentimenti religiosi e desiderosi di rivalsa sociale. La prima crociata del 1096, chiamata crociata popolare o dei pezzenti, fu combattuta infatti da gruppi di pellegrini, armati e non, privi di qualsiasi organizzazione, che lungo il cammino si resero protagonisti di atti di violenza e di intolleranza religiosa. Dopo aver percorso tutti i Balcani, arrivarono stremati in Turchia dove vennero sconfitti dai Turchi. Nel frattempo Urbano II riuscì a coinvolgere nella spedizione i maggiori esponenti dell'aristocrazia europea grazie alla quale Gerusalemme venne conquistata nel 1099. Nei territori conquistati furono fondati diversi regni. Tra questi, il più importante fu quello di Gerusalemme, dove il ceto dirigente era formato dai cavalieri che avevano partecipato alla spedizione e dove l'organizzazione politica si basava sui legami tra i cavalieri e i loro re. Grande importanza assunsero gli ordini religiosi di monaci-guerrieri, creati per difendere i luoghi sacri e ospitare i pellegrini, come i Templari e l'Ordine Teutonico. La vita degli Stati della Terra Santa, avamposti dei commerci con l'Oriente per i mercanti europei, fu caratterizzata da una forte conflittualità interna di cui approfittarono le popolazioni musulmane. La seconda crociata Nel 1144 i Cristiani persero la città di Edessa. Per riprenderla, il re di Francia Luigi VII si fece promotore di una nuova spedizione in Terra Santa nella quale coinvolse papa Eugenio III e Corrado III. La seconda Crociata del 1147-1148 fallì a causa dei contrasti tra i due sovrani e tra gli Stati crociati e per l'incapacità di far fronte comune al nuovo attacco dei Musulmani guidati da Saladino. La terza crociata Nel 1187 Saladino prese Gerusalemme. In reazione a questo affronto tra 1189-1992 venne combattuta la terza crociata che si risolse in un clamoroso fallimento dei Cristiani nonostante vi partecipassero le tre maggiori personalità europee: Le Crociate furono battaglie condotte per conto della Santa Romana Chiesa, organizzate per due principali motivi spirituali: I pellegrinaggi sempre più frequenti in Terra Santa e la legittimazione, oltre che la necessità, di conquistare i territori sacri. Inoltre, almeno inizialmente, si progettava di liberare il San to Sepolcro e di riunire la Chiesa greca con quella romana A questi motivi si aggiunsero anche altri di stampo politico ed economico, infatti chi partecipava alle Crociate, poteva sperare, in caso di vittoria, ad ottenere nuove terre e a conquistare le immense ricchezze che erano custodite in Oriente. Le Crociate riconosciute dalla Chisa, sono sette. La prima si combattè tra il 1096 e il 1099, alla quale non parteciparono i sovrani scomunicati Enrico IV di Germania e Filippo I di Francia. La Crociata fu condotta da Roberto di Normandia (per i Francesi del Nord), Goffredo di Buglione, Baldovino di Fiandra e Roberto II di Fiandra (per i Lorenesi e i Fiamminghi), Raimondo di Tolosa (Francesi del Sud), Boemondo di Taranto e suo nipote Tancredi (Normanni). Adhemar, vescovo di Puy era il delegato pontificio. L'esercito, tipicamente feudale, era costituito da vari contingenti, ognuno dei quali obbediva al proprio capo. Si trattava per lo più, di cadetti di nobili famiglie ansiosi di conquistarsi domini personali. Dopo il fortunato assedio di Nicea e la vittoria sul sultano di Iconio, presso Dorileo, Antiochia cadde per tradimento dopo sette mesi d'assedio. Un esercito di soccorso, guidato dall'emiro di Mossul, venne poi messo in fuga da una sortita di Crociati. Il 15 luglio del 1099, Gerusalemme venne espugnata dopo cinque settimane d'assedio. I principi crociati si spartirono le terre conquistate costituendo diversi stati feudali. Si creò il Regno di Gerusalemme, i Crociati elessero sovrano Goffredo di Buglione, che assunse però solamente il titolo di "difensore del Santo Sepolcro"; alla sua morte gli succedette il fratello Baldovino che accettò il titolo di re e stilò un codice feudale, "l'Assise di Gerusalemme" che regolava i rapporti tra il re e i vassalli. Il regno si disgregherà meno di un secolo dopo, a causa delle continue lotte intestine tra i vari signori feudali, delle lotte tra Normanni e Bizantini e dei contrasti tra i gruppi etnici che favorirono la riscossa mussulmana. La conquista di Edessa da parte dell'emiro di Mossul, determinarono la seconda Crociata, che si svolse tra il 1147 e il 1149, sotto la guida dell'imperatore Corrado III e del re di Francia Luigi VII. A causa di dissidi tra i due eserciti, i mussulmani riuscirono a resistere a tutti i loro attacchi. La vittoria definitiva dei mussulmani si ebbe a Damasco e ad Ansalona. Il 21 ottobre del 1187 si ebbe la caduta di Gerusalemme, per mano del Saladino, che provocò la III Crociata. Federico Barbarossa, coerente con la sua idea del primato universale dell'imperatore, si pose alla testa dell'impresa che riuniva tutti i principi cristiani. Dopo una brillante vittoria presso Iconio nel 1190, l'esercito si sfasciò quando l'imperatore mori' attraversando un fiume a guado. Il figlio, il duca Federico di Svevia, condusse una parte delle truppe nei pressi di San Giovanni d'Acri, dove mori' nel 1191. La città venne poi espugnata nello stesso anno da Riccardo Cuor di Leone, re d'Inghilterra, e da Filippo Augusto II, re di Francia. Riccardo concluse una tregua col Saladino, e ottenne il territorio costiero tra Tiro e Giaffa, nonchè la solenne promessa che non sarebbero più stati ostacolati i pellegrinaggi a Gerusalemme. Nel 1202 venne indetta una nuova Crociata dal Papa Innocenzo III, che chiamò in appello tutti i principi d'Europa. Accolsero l'appello gran parte dei nobili francesi, tra cui Baldovino di Fiandra e Bonifacio di Monferrato. Per ottenere da Venezia le navi necessarie per la spedizione, i crociati aiutarono la Repubblica alla conquista di Zara. Lo stesso doge di Venezia assunse la guida dell'esercito crociato per aderire alla richiesta d'aiuto del principe Alessio d'Angelo, ma soprattutto per tutelare gli interessi commerciali di Venezia nel Levante. La spedizione, che avrebbe dovuto conquistare metà dell'Egitto, venne deviata verso l'impero Bizantino, dove, nel 1204, venne conquistata Costantinopoli. Fallì il progetto di unificare la Chiesa greca con quella romana e i crociati furono cacciati, seppur per breve tempo, infatti la riconquistarono e dopo un feroce saccheggio venne costituito l'Impero Latino d'Oriente e Baldovino di Fiandra ne cinse la corona. Venezia ottenne i porti maggiori con conseguente predominio commerciale. Nel 1217 il Papa Gregorio IX, impose all'imperatore Federico II di preparare una spedizione in Palestina. Gli indugi dell'imperatore spinsero alcuni nobili a partire per l'Oriente, ma gravi perdite li costrinsero ad interrompere l'impresa. Nel 1228, Federico II, scomunicato dal Papa per non aver mantenuto fede alla sua promessa, preparò una Crociata. Dopo un primo fallito tentativo, si recò a S. Giovanni d'Acri, dove con il Sultano d'Egitto Elkamil ottenne Gerusalemme, Betlemme e Nazareth e non avendo vincoli col Papa, in quanto scomunicato, si incoronò da solo re di Gerusalemme, titolo di cui crede di avere diritto per aver sposato Jolanda di Brienne, figlia del Conte di Brienne, legittimo detentore del titolo. Tuttavia nel 1244 i mussulmani riconquistarono Gerusalemme, che non ritornerà mai più in mani cristiane. Nel 1248 venne indetta la VI Crociata, capeggiata da Luigi IX il Santo, che organizzò una spedizione contro l'Egitto. Conquistò Damietta ma venne poi catturato a Mansura con tutto l'esercito. Liberato in cambio di un forte riscatto, fortificò S.Giovanni d'Acri e tornò in Francia. Nel 1270, il re Luigi IX parti' nuovamente per l'ultima Crociata alla volta di Tunisi, ma mori' a causa di una pestilenza che decimò tutto il suo esercito. San Giovanni d'Acri, ultimo baluardo cristiano, venne conquistato nel 1291 dai Mamelucchi. I CAVALIERI Durante le Crociate vennero fondati gli Ordini Cavallereschi, che cercarono di conciliare l'ideale ascetico con quello cavalleresco, soprattutto per quanto riguarda valori come l'obbedienza, il coraggio e la protezione degli oppressi, che contribuirono a fare del cavaliere una figura mitica e romantica. I principali Ordini furono i "Cavalieri di San Giovanni" (mantello nero con croce bianca), che avevano come compito quello della cura degli infermi e la milizia per la difesa della fede. Tale ordine si trasferì poi a Cipro, poi a Rodi e infine a Malta, dove esiste tutt'ora sotto il nome di "Cavalieri di Malta". Altro ordine importante furono i "Templari" (mantello bianco con croce rossa), che avevano lo scopo di proteggere la Terra Santa e i pellegrini che vi si recavano. Tale ordine fu poi soppresso da Clemente V. Infine fu costituito l'"Ordine Teutonico" (mantello bianco con croce nera), per la cura degli infermi. I Cavalieri Tutonici furono confinati in Transilvania da Andrea II d'Ungheria, per poi stabilirsi in Prussia. CONSEGUENZA E IMPORTANZA DELLE CROCIATE Le Crociate ebbero particolare importanza e rilevanza nel corso della storia. Il loro fallimento è dovuto in gran parte al prevalere degli interessi dei singoli principi e per la loro incapacità a darsi una guida e a raggiungere un intesa con Bisanzio, il cui concorso era indispensabile per la riuscita delle operazioni belliche. Le Crociate ebbero comunque molte conseguenze, alcune delle quali anche positive. Il commercio delle Repubbliche marinare con l'Oriente, ricevette un forte impulso. Fiori' un economia monetaria, sorse una ricca borghesia e migliorò il tenore di vita, a causa della grande richiesta di prodotti dall'Oriente. Inoltre anche l'economia interna dell'Impero romano d'Occidente trovò giovamento dalle Crociate, in quanto esse richiedevano enormi quantità di approvigionamenti di ogni tipo. Inoltre il contatto con il raffinato e avanzato mondo arabo e bizantino, aprirono nuovi orizzonti culturali ai popoli d'Europa, soprattutto per quanto riguarda l'astronomia, l'architettura e la matematica. Il papato raggiunse in questo periodo il culmine della sua potenza temporale, ma proprio per il suo prestigio mondano contribui' a minare la devozione verso la Santa Sede in ampi strati della popolazione. Avanzarono anche correnti spirituali laiche, le quali sostengono che le Crociate non devono svolgersi a fini di conquista ma per contrastare l'avanzata dell'Islam. CONSIDERAZIONI FINALI Le Crociate rappresentano, a mio avviso, una grossa contraddizione e una grande macchia nell'immagine storica della Chiesa. Infatti furono utilizzate a scopo religioso soltanto in apparenza. Dietro la conquista della Terra Santa, si nascondevano enormi interessi economici e politici, i principi che partecipavano a queste spedizioni potevano sperare, in caso di vittoria, a partecipare all'enorme spartizione delle ricchezze che giacevano in Oriente, oltre che ad ottenere addizzionali territori. Inoltre i frequenti e violenti saccheggi nelle città e nei villaggi in cui passarono le milizie, rappresentavano ricchezza per i crociati meno abbienti e prestigiosi. Non bisogna poi dimenticare la questione del prestigio. Il Papa accresceva il proprio potere temporale e ai principi venivano riconosciuti gloria e onori. Ma le disfatte a cui andarono incontro rovinarono i sogni di gloria di molti potenti della scena europea, a cominciare dalla figura del Soglio Pontificio, che dovette subire oltre che una cocente sconfitta da parte del mondo islamico, anche una scandalosa mondanizzazione della Chiesa, che minò la fede di molti credenti. Ma non dobbiamo comunque dimenticare che le guerre, in ogni tempo e luogo, hanno due soli scopi, quello di accrescere l'influenza politica e quello economico. Se il primo obiettivo è quasi sempre fallito nel corso della storia, il secondo è sempre stato raggiunto, per logica conseguenza. Infatti gli unici beneficiari delle Crociate furono i piccoli artigiani e le Repubbliche marinare, che si videro aumentare in maniera sbalorditiva i propri interessi, i primi perchè dovevano soddisfare le ingenti richieste degli eserciti che partecipavano alle spedizioni, le seconde perchè furono beneficiarie del potenziamento dei rapporti commerciali con l'Oriente e l'aumento delle tratte marinare e dei porti. Tutt'ora le molte guerre e i focolai d'insurrezione sparsi in tutto il mondo sono alimentati dagli interessi economici. Dopo la caduta dell'"impero" sovietico, è stato smantellato l'enorme armamentario a disposizione dell'Armata rossa, a tutto vantaggio dei trafficanti d'armi che distribuiscono gli armamenti agli eserciti delle vecchie zone d'influenza e degli eserciti mercenari. Non bisogna inoltre dimenticare i grandi interessi delle industrie belliche statunitensi, che con il loro potere riescono ad influire in maniera determinante non solo sulle azioni di Governo, ma anche sull'economia americana, e di conseguenza del mondo intero.
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