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Cronologia vita Volponi, Appunti di Letteratura Italiana

La vita di Volponi in molto breve, l'nfanzia, i lavori, i libri. Ideale per il ripasso.

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 17/08/2018

sara-silvia-scano
sara-silvia-scano 🇮🇹

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Scarica Cronologia vita Volponi e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! INFANZIA E ADOLESCENZA Paolo Volponi nasce il 6 febbraio ad Urbino nel 1924. Possiamo ricavare delle informazioni riguardo la sua infanzia da lettera ad Arturo V, scritto autobiografico dedicato al padre. In questi testi e da alcune interviste, emerge il rapporto conflittuale con i genitori, sopratutto con la madre, descritta come un sensuale frutto maturo maritata al padre costretta dalla famiglia. Anche in Memoriale Albino Saluggia (il protagonista) ha un rapporto conflittuale con la propria madre, e in un passo emerge addirittura il sospetto che la madre tradisse il padre con un bel e gentile soldato. Volponi si iscrive al liceo classico, il primo della sua famiglia a compieri studi medi, ma inizialmente si rivela uno studente ribelle a un professore severo e preferisce le lezioni del contadino e del meccanico piuttosto che quelle di latino. Salta spesso lezione per potere assistere al lavoro in bottega, dal meccanico, nei campi. Anche questo assetto si puà riscontrare in piccolo nel personaggio di Saluggia, operaio con velleità poetiche. Volponi insiste su quanto sia necessario unire la praticità al pensiero astratto. Viene bocciato in seconda ginnasio e viene assegnato a un professero più cordiale, il quale lo inizia all'amore per la letteratura, partendo da Omero e arrivando all' antologia di Spoon River. Nonostante fosse restio alle regole e alla burocrazia scolastica, Volponi inizia ad avvertire un “dovere morale” e si diploma. GIOVINEZZA Volponi si diploma nel 43, in una terza liceo composta da soli 11 allievi. Nel 44 si iscrive a giurisprudenza. In questi anni Volponi inizia a interessarsi di politica. Viene chiamato per entrare nell'esercito della nuova Repubblica, ma si rifiuta e partecipa a una spedizione partigiana aiutato dal padre. Fino ad allora la sua corrente di pensiero è fortemente influenzata dall'atmosfera garibaldina e dalla famiglia repubblicana, ma in questi anni conosce un generale spagnolo comunista che ampierà il suo orizzonte di idee riguardo le correnti politiche, insieme alla lettura di testi e manifesti. Guarda con entusiasmo il progresso della scienza e della tecnologia e si sente spettatore di un tempo che sta cambiando e inizia a scrivere per evadere da se stesso, stabilire un suo rapporto con il mondo che sta cambiando e intervenire su di esso. Nel 1947 si laurea in giurisprudenza e si trasferisce a Milano, dove frequenterà i migliori salotti. Per Volponi Milano in quel periodo rappresentava il centro nevralgico delle novità del mondo. Nel 1948 incontra il critico letterario Carlo Bo e pubblica il suo primo libro di poesie “il ramarro”. Sempre Bo lo introduce ai migliori salotti di Milano , dove incontrerà Olivetti. Questo incontrò sarà un incontro decisivo nella vita di Volponi. Olivetti utilizzando l'aiuto del Cenpa (scuola romana per assistenti sociali) e in contatto con L'Urra, programma sociale americano, si impegna in un progetto meridionalista (abruzzo, calabria, basilicata e sicilia) volto a ricostruire non solo le case ma anche il tessuto sociale ed economico mediante la fondazione di piccole cooperative e laboratori artigianali. Volponi collabora dal 49 al 53. Viene scelto da Olivetti in quanto Volponi dimostra di avere tutte le qualità necessarie a svolgere questo delicato compito. C'è bisogno di un avvocato che all'occorenza possa essere anche sociologo e poeta. VITA ADULTA Nel 53 si trasferisce a Roma alla sede del Cenpas per seguire il progetto e fondare una rivista, Il comitato, che pubblica articoli sull'educazione sociale degli adulti. Nel 54, vince a parimerito con Pasolini il premio Giosuè Carducci. Inizilamente Pasolini si sente umiliato di dover condividere il premio con uno sconosciuto Volponi, litigano, ma dopo è l'inizio di una grande amicizia. Pasolini oltre a un amico è stato un grande maestro per Volponi, ed è stato colui che l'ha spronato a publicare il primo romanzo. Nel 56 Volponi viene chiamato a dirigere i servizi sociali Olivetti, incarico che porterà avanti per 10 anni. Volponi e Olivetti si sono dimostrati grandi riformisti per quello che il periodo politicamente guidato da un centro-sinistra. Passava 10 ore al giorno a far quadrare conti, raccogliere lamentele, organizzare la mensa che conteneva 10 mila operai, gli asili, le colonie estive. In una lettera a Pasolini si sfoga dell'atmosfera fredda del luogo e ammette di evedere grazie a qualche poesia di “contrabbando” - Questo è un altro aspetto che si ritrova spesso in Memoriale, la descrizione di un posto freddo, meccanico, alienante. Ancora una volta le qualità di Volponi in questo campo si rivelano utilissime: Olivetti cercava qualcuno abbastanza pratico da far fronte alle questioni burocratiche ma con un animo altrettanto sensibile per poter comprendere le necessità extralavorative. Nel 1959 si sposa con l'assistente personale di Olivetti e inizia la stesura di Memoriale. Nel 1960 muore Adriano Olivetti. La morte di Olivetti segna la fine della cieca fiducia nella rivoluzione industriale ma non gli impedisce di continuare a seguire il pensiero olivettiano e si dimostra un fedele successore per quanto riguarda l'idea del modello dell'azienda. Nel 1966 gli viene affidata la carica di dirigente del personale. L'olivetti è un'oasi felice in un clima lavorativo pesante e alla deriva. Volponi ridisegnò i rapporti con il sindacato , il quale era un sindacato forte, che aveva responsabilità di co- gestione. C'erano asili aziendali, che al tempo non erano previsti. Olivetti progettava di dare ai suoi dipendenti un modo per lavorare meno tempo e guadagnare di più. Il lavoro manageriale e l'immaginazione poetica coabitano Volponi affannosamente, alimentandosi l'uno dell'altra. Nel 1960 (anno della morte di Adriano Olivetti) vince il premio Viareggio con Poesie dell'Appennino. Nel 1962 pubblica Memoriale con Garzanti, il primo romanzo dell'autore e nel 1965 vince il premio Strega con La macchina mondiale, libro scritto in due settimane. Nel 1966 inizia la stesura di Caporale. Verrà pubblicato da Einaudi nel 1974 e questo cambio di casa editrice causerà all'autore una causa legale. Volponi aveva una passione per i quadri antichi. Possedeva una vasta collezione. La passione per la pittura contagia il suo stile da scrittore. Le sue poesie risultano come se fossero dei dipinti. Nel 1971 gli viene proposta la carica di amministratore delegato per la Olivetti, ma la rifiuta in quanto non si trova d'accordo con il nuovo presidente nell'assetto da dare alla direzione
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