Cubismo e Pablo Picasso, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Scarica Cubismo e Pablo Picasso e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Picasso Periodo Blu e Rosa Il periodo blu è un termine utilizzato per definire le opere prodotte da Picasso tra il 1901 e 1904, questi dipinti sono caratterizzati essenzialmente da una monocromia di tonalità blu, dipingendo prostitute, mendicanti e ubriachi, ossia tutti soggetti che vivono uno stato di malessere quotidiano sia mentale che fisico ed esprimono incompatibilità tra la vita e l’amore sessuale Questo stato di depressione nell’artista fu provocato dal suicidio del suo amico Carlos Casagemas, il quale si tolse la vita il 17 Febbraio 1901 sparandosi alla tempia. Il blu assunse una valenza malinconica, poetica, quasi sacrale, divenendo una proiezione del proprio malessere interiore La sua condizione finanziaria ne risentì così come i temi delle sue opere, il quale trattò temi della solitudine, povertà e disperazione. Il periodo blu venne seguito dal periodo rosa, quest’ultimo ebbe un grande impatto sugli sviluppi dell’arte moderna, ed incominciò quando Picasso si stabili a Montmartre nel 1904. Il periodo rosa rappresenta temi più piacevoli e allegri, con tonalità vivaci di rosso, arancione, rosa e terra, raffigurando soggetti come arlecchini, artisti circensi e pagliacci, rappresentò anche un rinnovato interesse per il volume e lo spazio. Le condizioni psicologiche di Picasso migliorarono anche grazie al nuovo rapporto che ebbe con Fernande Olivier. Questo periodo è anche una fase di sperimentazione artistica, nella quale Picasso attraverso l’intuizione entrò in contatto con il primitivismo, influenzato dalla scultura iberica pre-romana, dall’arte oceanica e africana, tali influenze portarono Picasso nel suo periodo africano, nel 1907. Cubismo È stato un movimento artistico di avanguardia determinante del XX secolo sorto a Parigi nel 1907. L’aspetto più sorprendente per l’epoca fu la tecnica a piani di colore frammentati da geometriche angolature, con linee delle forme in continuità con lo sfondo, ne seguì anche uno scardinamento delle consuetudini pittorico-artistiche. Il cubismo può essere scandito in due fasi:  Cubismo analitico: in questa prima fase vi è un groviglio di linee geometriche incrociato, le quali scomponevano le figure in una moltitudine di piani pittorici, senza un centro del quadro, con fondo e figure compenetranti. Cambiò anche l’idea che l’uomo e il suo punto di vista fossero l’unica misura della visione. Gli artisti rivolsero la loro analisi agli oggetti in maniera più ravvicinata, da più punti di vista e, il colore perse il suo valore descrittivo. Lo schema cromatico si prestava alla presentazione di visioni complesse e multiple dell’oggetto, ridotto a piani sovrapposti.  Cubismo sintetico: questa fase venne caratterizzata da ampi piani geometrici delimitati con maggiore chiarezza, dove viene superata la questione del punto di fuga e l’opera assume un valore più concettuale, ossia l’arte non venne più considerata una sola sollecitazione dello sguardo ma anche del pensiero. Il cubismo sintetico era orientato alla sintesi con cui si presentavano gli oggetti alla mente del pittore, vennero inoltre introdotti elementi concreti e tridimensionali all’interno dei quadri con prospettive multiple, dove il colore assunse un ruolo molto forte. Le forme rimasero frammentate e piatte, ma saranno di dimensioni maggiori e più decorative e le superfici delle tele saranno accompagnate da materiali estranei incollati in combinazione con le aree dipinte. Venne così introdotta la tecnica del papier collé, ossia quell’operazione per la quale gli scarti del mondo materiale prendono piede nel mondo ideale della pittura, divenendo un’opera ibrida. Il primo motore dello stile cubista fu la retrospettiva di Paul Cézanne, il quale trasmise la sua mancanza di effetto di profondità, ricondurre a forme geometriche come la sfera, il cubo e il cilindro gli oggetti della visione e la qualità materica e uniforme delle sue pennellate. Picasso venne influenzato dall’arte e l’archeologia iberica e anche dall’arte africana, caratteristiche della semplificazione del corpo umano, negando l’illusione di profondità. Le damigelle d’Avignone È considerato il manifesto del Cubismo, appartenente al periodo africano. Picasso realizzo centinaia di schizzi e studi preparatori per la realizzazione di questo dipinto, nel risultato finale vengono raffigurate 5 ragazze in una casa di tolleranza in via d’Avignone a Barcellona. Nel 1916 venne esposto per la prima volta, ma venne criticato fortemente per via della sua immoralità ed estrema somiglianza a Les Grandes Baigneuses di Cézanne, da cui probabilmente Picasso prese ispirazione. Picasso dipinse in maniera differente ciascun personaggio, rappresentando ognuno, da più punti di vista, così come il tavolino con la frutta in basso. La donna sulla sinistra che tira la tenda, è un chiaro riferimento allo stile tipico dell’arte egizia.