Scarica Il Cubismo e Pablo Picasso e più Dispense in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! IL CUBISMO La Belle Epoque si conclude con lo scoppio della prima guerra mondiale che lascia un numero grandissimo di morti, invalidi e persone colpite da gravi disturbi psicologici. L’Europa si trova ad affrontare un periodo di profonda crisi, contrassegnato dalla ricerca di un nuovo ordine e sicurezze. I nuovi orizzonti aperti dalla scienza e dal pensiero filosofico fanno intravedere realtà parallele a quella che sembrava essere l’unica realtà: questo apre un periodo di sperimentazioni mai tentate prima. In questo contesto appunto oltre al movimento dei fauves e dell’espressionismo si colloca anche il cubismo. I suoi principali artefici sono Pablo Picasso e Georges Braque. Picasso scrisse: ‘la pittura è un equivalente della natura’: pittura e natura sono quindi secondo i cubisti sullo stesso piano. I cubisti si sforzano di costruire una realtà nuova e diversa e operano scomponendo la realtà in piano e volumi elementari (dei cubetti appunto). La realtà cubista cerca di tenere in considerazione anche il fattore tempo. Il pittore cubista si figura di ruotare fra le mani l’oggetto da rappresentare: egli non coglie più un solo aspetto ma ne percepisce diversi in successione. Il periodo di massimo splendore per il cubismo inizia attorno al 1909 e in questo periodo le opere di Picasso diventano pressochè indistinguibili da quelle di Braque. Il cubismo prende il nome di cubismo analitico durante questi anni e la sua tecnica consiste nello scomporre i semplici oggetti dell’esperienza quotidiana secondo i principali piani che li compongono. Questi piani (ruotati, incastrati e sovrapposti) vengono poi distesi e ricomposti sulla tela. I colori utilizzati sono terrosi e di tonalità neutra. Il periodo successivo, tra il 1912 e il 1913, è caratterizzato da un nuovo obiettivo: ricomporre gli oggetti dando vita ad altri nuovi. Pur mantenendo qualche analogia con gli oggetti originali, questi acquistano una loro realtà autonoma, caratterizzata dall’uso di colori brillanti e non verosimili. Questa fase prende il nome di cubismo sintetico: la natura e la pittura vengono poste sullo stesso piano. PABLO PICASSO Nacque a Malaga, in Andalusia e fin da ragazzo dimostrò un talento artistico tanto che a 14 anni già aveva esposto la sua prima opera a una mostra a Barcellona. Venne successivamente ammesso all’accademia di belle arti di Barcellona per poi allontanarsi e compiere diversi viaggi in Catalogna. A Madrid frequentò il museo di Prado più di una volta e si occupò dello studio delle opere dei pittori spagnoli del passato. Nel 1901 si trasferì a Parigi (anno della ‘conversione’ al nuovo stile) e continuerà fino alla morte a sperimentare nuove tecniche e materiali nuovi e diversi. Periodo blu: periodo che ha inizio nel 1901 (fino al 1904), vengono utilizzati colori freddi (blu, azzurro, grigio ecc) e vengono ritratti personaggi poveri e emarginati. Periodo rosa: a partire dal 1905, vengono utilizzate gradazioni di rosa, ocra e arancione. I soggetti ritratti appartengono al mondo del circo e dei saltimbanchi. Periodo africano: ovvero gli ultimi mesi del 1906. Picasso si interessa alla scultura rituale africana e polinesiana. Periodo cubista: Les demoiselles d’Avignon è considerata l’opera capostipite del movimento cubista. In questa fase i colori sono brillanti e le superfici piatte, viene utilizzata anche la tecnica del collage. Poveri in riva al mare (1903) National gallery of art, Washington - olio su tavola - 150x70 Risale al periodo blu; sono raffigurati tre personaggi scalzi e infreddoliti ma nonostante il loro misero aspetto colpiscono l’osservatore per il loro senso di dignità. L’artista riesce a differenziare marcatamente, nonostante l’utilizzo quasi esclusivo di un solo colore, i 3 elementi primigeni della natura e della filosofia antica: terra, acqua e aria. Famiglia di saltimbanchi (1905) National gallery of art, Washington - olio su tela - 210x230 Il dipinto appartiene al periodo rosa e sono ritratti 6 personaggi, silenziosi e pensosi. La loro serietà è in contrasto con i loro variopinti costumi di scena. Nella figura dell’arlecchino Picasso ha dipinto se stesso. Il paesaggio desolato e deserto contribuisce a creare il senso di solitudine dei personaggi che rimangono comunque soli con i loro pensieri. Les demoiselles d’Avignon (1907) Moma, Ny - olio su tela - 240x230 E’ un dipinto di grandi dimensioni a cui Picasso ha lavorato per molti anni, realizzando anche molti dipinti preparatori. L’opera inaugura il periodo cubista e raffigura cinque prostitute all’interno del bordello in via Avignon a Barcellona. I corpi delle donne hanno forma geometrica e per i loro volti l’artista ha preso