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Cuore di Tenebra - Conrad, Temi di Italiano

Heart of Darkness. Cuore di Tenebra - Conrad

Tipologia: Temi

2020/2021

Caricato il 05/02/2023

martina-la-gioia-1
martina-la-gioia-1 🇮🇹

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Scarica Cuore di Tenebra - Conrad e più Temi in PDF di Italiano solo su Docsity! CUORE DI TENEBRA Martina La Gioia Il romanzo di Joseph Conrad “Cuore di tenebra” narra le avventure di Marlow, il protagonista, nella spedizione verso il cuore dell’Africa, ambientato nel periodo ottocentesco. È un libro sul viaggio verso l’ignoto; in un viaggio non si sanno le tappe ma solo la meta, non si sa cosa accadrà lungo il percorso; questo nuocerà il protagonista tanto che Conrad decise di farlo raccontare da lui stesso seguendo lo schema del flashback. “Cuore di tenebra” racconta l’immersione dell’uomo occidentale nell’abisso del proprio inconscio, nel quale, secondo termini freudiani, attraverso un meccanismo di rimozione sono state nascoste le sue origini, poiché troppo violente. L’uomo “civilizzato” occidentale nasce dal cuore selvaggio e oscuro dell’Africa: la giungla. Il libro è ambientato nell’800 nell’epoca dell’Imperialismo, ovvero il processo storico-economico che ha coinvolto i paesi capitalistici europei nella loro ricerca di nuovi mercati extra-europei, a causa di una crisi di sovrapproduzione capitalistica, la borghesia prende, come dice la filosofa Hanna Arendt, per la prima volta, il controllo politico. L’Africa rappresenta per la società occidentale una ricchezza da sfruttare e spremere dalle proprie materie prime, quali l’avorio lungo il fiume Congo, di cui Kurtz, altra figura emblematica del romanzo, ne è ghiotto. Il libro è quindi, da un lato, la denuncia degli orrori nascosti su cui si fonda la società civilizzata, dai quali si sviluppa il razzismo, il mito della razza ariana e la burocrazia come sostituzione al governo. In secondo luogo, racconta un percorso introspettivo della coscienza del protagonista (allegoria dell’uomo occidentale) che viene messa in crisi dalla ricerca delle radici del male e delle “tenebre”. Marlow racconta di aver compiuto tale viaggio con il compito datogli dalla “Compagnia” di raggiungere Kurtz, poiché si era spinto troppo oltre e si era ammalato. Così il suo percorso verso questo uomo misterioso diventerà un’ossessione e una nevrosi nell’incontrare una voce: perché così tutti parlavano del signor Kurtz, elogiano i suoi discorsi e le sue parole. Kurtz aveva formato nel cuore della tenebra africana un proprio impero nel sistema imperialistico senza regole o leggi. Uccideva, sfruttava e schiavizzava gli indigeni per la sua ricerca sfrenata di avorio. Kurtz era così un’autorità: il sovrano di uno Stato da lui stesso formato. Secondo il pensiero del filosofo tedesco Nietzsche, è lui l’incarnazione dell’ “oltre uomo” che va controcorrente alla massa, che però, con troppa forza e intelligenza sconfina oltre divenendo Dio e animale. Tale figura è racchiusa nell’istanza freudiana della psiche: il super-io. Il super-io, ovvero l’autorità, è però scesa a patti e compromessi con la dimensione bestiale dell’uomo: l’inconscio. Conrad con questa immagine anticipa le sembianze dei futuri dittatori e tiranni (Hitler e Mussolini) che domineranno negli anni successivi. L’umanità nel romanzo rivela di essere una “maschera” per nascondere la propria natura animale. Anche lo stesso filosofo Nietzsche, capì che l’uomo occidentale non indossa altro che una “maschera” per nascondere le origini di sottomissione tra popoli, dalle quali ne è frutto la morale. Kurtz impazzisce proprio perché scopre la verità e <<l’orrore>> della civiltà e dell’uomo. Sono proprio le sue ultime parole, prima di morire ed essere risucchiato nel cuore di tenebra, a esternare la sua scoperta: <<l’orrore, l’orrore>>. Kurtz capisce che tutto quello che ha fatto non aveva alcun senso e alcuno scopo effettivo, per questo, l’uomo occidentale, alla fine anche se “oltre-uomo”, sfocia nel nulla e nel nichilismo totale, divenendo un “insetto”. Nel finale del libro Marlow porta le proprie condoglianze alla fidanzata, in madre patria, di Kurtz. Nel loro incontro, il protagonista non rivelerà la verità delle ultime parole del fidanzato ma le sostituirà con una menzogna romantica e poetica, in modo da restituire l’immagine di Kurtz al suo ambiente di origine: quello borghese. È un modo anche, per lo stesso Marlow, di auto assolvimento
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