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dal biennio rosso ai patti lateranensi, Appunti di Storia

il difficile dopoguerra europeo, il biennio rosso, la repubblica di weimar, il primo dopoguerra in italia, mussolini e i patti lateranensi

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 06/06/2024

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asia-di-domenico-1 🇮🇹

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Scarica dal biennio rosso ai patti lateranensi e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! il difficile dopoguerra europeo All’indomani della fine della guerra bisognava riconvertire l’economia bellica per tornare ad un’economia civile. Vi era inoltre una forte inflazione→ fenomeno economico che causa un forte aumento dei prezzi con conseguente perdita del valore del denaro. disoccupazione → i reduci di guerra ritornano nelle loro città di origine e spesso si trovano senza un lavoro. Questi problemi economici generano una fase di stagnazione causando numerose crisi dello stato liberale e dello stato democratico. La fine della Prima Guerra Mondiale inaugura un periodo di finta calma (1919-1924). I vari paesi europei reagirono in modo diverso: il Regno Unito→ ripristina il gold exchange standard un principio che stabilisce una corrispondenza tra il denaro che circola e le riserve in oro della banca centrale la Germania→ risponde stampando grandi quantità di moneta che determinerà con il passare degli anni una perdita crescente della moneta del suo valore. In generale l’economia europea dipendeva in tutto e per tutto dagli Stati Uniti poiché essi erano stati principali creditori (prima di entrare nel conflitto prestarono del denaro le potenze dell’Intesa) Sul piano sociale la recessione provoca tensioni e il ritorno dei reduci spaesati e frustrati aumenterà il successo dei movimenti nazionalisti e antiliberali. Il Biennio Rosso: le difficoltà economiche favoriscono la crescita di movimenti radicali che vedono nella rivoluzione russa un modello da esportare poiché per la prima volta un modello autoritario era stato abbattuto (quello dello Zar) ed era stato instaurato un governo socialista (1917) Tra il 1918 e il 1920 ci sarà in tutta Europa un lunga ondata di scioperi e insurrezioni che prenderà il nome, per il suo riferimento all’esperienza bolscevica, di biennio rosso. In Germania crolla l’impero del geyser e il potere viene preso in mano dai socialdemocratici (socialisti riformisti) e nasce la Repubblica di Weimar → minacciata da sinistra e da destra poiché dal punto di vista culturale darà vita a delle avanguardie artistiche come l’espressionismo e alla scuola delle arti e dei maestri del Bauhaus→una scuola di architettura. In questa Repubblica ci sarà dunque un grande fenomeno culturale che verrà soffocato dall’avvento del nazionalsocialismo che la definirà un’arte degenerata. La nuova repubblica possiede una costituzione all’avanguardia che prevede uno stato federale, che ha come organo di potere più forte il parlamento, che riconosceva l’uguaglianza a tutti i cittadini, il diritto al lavoro, il diritto all’istruzione e l’assistenza sociale ai più deboli. Fortemente minacciata sia da destra che da sinistra,dove c’è la Lega di Spartaco guidata da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht che chiede la fine del governo socialdemocratico con accese manifestazioni di protesta, per intraprendere un nuovo percorso politico ispirandosi ai soviet. I moti spartachisti vengono repressi nel sangue dai socialisti riformisti con l'aiuto di squadre militari di estrema destra, i cosiddetti "Corpi franchi". Qualcosa di analogo accade in Ungheria dove un'insurrezione popolare dà vita alla Repubblica sovietica ungherese, appoggiata dai bolscevichi russi, che ha però vita breve: nel paese viene instaurato un regime autoritario di destra, guidato da Horthy e in Austria, dove le divisioni della sinistra facilitano l'istituzione della dittatura di destra di Dollfus. L'estrema destra, sostenuta dagli ambienti militari e dall'aristocrazia terriera, contesta aspramente il trattato di Versailles visto come un tradimento (nasce il mito della “pugnalata alle spalle”) e le dure condizioni imposte alla Germania. La destra è convinta che la guerra sarebbe potuta andare avanti e che la Germania avrebbe vinto se non fosse stata tradita. Tra i gruppi nazionalisti emerge il Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori di Adolf Hitler, creato nel 1921 e affiancato da squadre paramilitari al suo servizio, le SA. Tra 1920 e 1923 guidano il paese delle coalizioni di centro, che devono affrontare una clamorosa inflazione, i debiti impossibili da pagare (l’indennità di guerra) e la conseguente occupazione della Ruhr (sciopero in segno di protesta) da parte di Francia e Belgio (1923-25), in un clima sempre più surriscaldato. Nel novembre 1923, dopo un tentato colpo di Stato a Monaco, il Partito nazionalsocialista viene messo fuori legge e Hitler condannato al carcere (in questi mesi scriverà il libro Mein Kampf- la mia battaglia, dove espone il suo progetto diabolico) ; trasforma però il processo in un'occasione di propaganda, diventando molto conosciuto. Tra 1923 e 1929 la Repubblica di Weimar conosce un periodo di relativa stabilità: il ritiro delle forze straniere dalla Ruhr consente la ripresa dell'industria; i rapporti internazionali si distendono e la cultura riprende vivacità. Gli Stati Uniti concedono prestiti alla Germania che debole e povera avrebbe potuto innescare una nuova guerra. →le istituzioni liberali che nascono nella seconda metà dell’800, che non hanno una tradizione storica, risentiranno il colpo autoritario della destra →le istituzioni liberaldemocratiche della Francia e dell'Inghilterra reggono restando stabili nonostante l'inflazione, le tensioni sociali e la crescente dipendenza economica dagli Stati Uniti. La prima guerra mondiale porta ad una conseguenza importante ovvero la fine dell’eurocentrismo: espressione che sta ad indicare l’importanza dell’Europa dal punto di vista economico, sociale e culturale. A dare i maggiori problemi alla corona è l'esplosione dell'antica questione irlandese.Nel 1919 gli indipendentisti cattolici e repubblicano irlandesi attraverso il corpo armato dell’IRA danno vita ad una guerra civile. Nel 1921 il governo inglese riconosce lo Stato libero d'Irlanda; le sei contee del Nord (Ulster) restano invece nel Regno Unito. La Francia, governata dal centrodestra fino al 1924, percepisce meno la crisi:e non esita a invadere la Ruhr per ottenere il pagamento dei danni di guerra. L'Impero ottomano si dissolve dopo la guerra, lasciando il posto alla Repubblica di Turchia guidata dal generale Mustafa Kemal, che avvia un programma di occidentalizzazione di stampo nazionalista. Sulla base di un accordo segreto stipulato durante la Prima guerra mondiale, Francia e Regno Unito si spartiscono i territori del Medio Oriente, dove all'inizio del secolo sono stati scoperti ingenti giacimenti di petrolio. il primo dopoguerra in Italia Anche se figura tra i paesi vincitori, l'Italia esce dalla Prima guerra mondiale fortemente indebolita sul piano economico, politico e sociale.La crisi è profonda e i problemi irrisolti determinanti: apriranno la strada alla dittatura fascista e quindi a una nuova guerra. Il sistema democratico è fragile, tanto da non riuscire a reggere il colpo della guerra e lascia fuori grandi masse popolari: contadini, operai e ceti medi percepiscono, per ragioni diverse, una forte distanza dallo Stato. Si aggiungono altri problemi: la difficile riconversione bellica e la disoccupazione; i debiti contratti durante la guerra; l'inflazione e la perdita del potere; la diminuzione della produzione agricola. 3 gennaio 1925)→ “io assumo, io solo, la responsabilità politica,morale e storica di quanto avvenuto” viene vietata qualunque manifestazione di dissenso: il fascismo diventa una vera e propria dittatura. Seguono una serie di leggi repressive, denominate "fascistissime" (approvate 1925-1926): che vanno a porre fine allo stato liberale legge sul capo del governo→ accentra il potere legislativo ed esecutivo sulle mani del capo del governo assolutamente svincolato dal parlamento che nel 1939 fu sostituito dalla camera dei fasci e delle corporazioni legge sul partito unico→ l’unico partito è quello fascita, gli altri furono sciolti e considerati illegali legge sulla stampa legge sullo sciopero legge sullo Stato di polizia→ viene ripristinato il confino e l’esilio per gli oppositori politici e la pena di morte legge sulle autonomie locali→ viene dato più peso alla figura dei prefetti che dispongono di maggiori poteri e viene modificato il consiglio comunale e la figura del sindaco: podestà che viene eletto dall’alto per controllare l’ordine, iscrizione obbligatoria al partito fascista per i dipendenti pubblici creazione dell'OVRA (“piovra”-polizia fascista) e del Tribunale speciale per la difesa dello Stato. Dopo una prima fase liberista, guardata con approvazione dalla grande proprietà industriale e agraria, dopo il 1925 la politica economica fascista intraprende una svolta protezionista→ lo stato inizia a dirigere l’economia nazionale La dottrina economica del corporativismo fascista porta all’organizzazione del mondo del lavoro avveniva attraverso le corporazioni che avevano come obiettivo quello di dirigere l’economia verso la grandezza nazionale (nella carta del lavoro,esso diventa un dovere-ora è un diritto art.1 costituzione) Le elezioni del 1929 ci permettono di comprendere le caratteristiche del plebiscito, poiché gli italiani potevano solo accettare o respingere le liste di candidati e la votazione era visibile e pubblica per cui il popolo si sentiva costretto a votare di si L’11 febbraio del 1929 vengono infatti firmati i Patti Lateranensi tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, tale conciliazione pone fine alle tensioni presenti sin dal 1870. I patti lateranensi sono formati da diverse parti: →trattato: poneva fine al dissidio tra chiesa e stato, papa Pio XI riconosceva lo stato italiano →convenzione: prevedeva un'indennità monetaria che lo stato italiano conferiva alla chiesa per tutte le terre perse →concordato:garantiva alla chiesa il libero esercizio di culto e del potere spirituale su tutto il territorio nazionale, i sacerdoti erano esentati dal servizio militare
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