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Il Congresso di Vienna e l'Età della Restaurazione in Europa, Appunti di Storia

Il congresso di vienna (1815) riunì le monarchie vincitrici della battaglia di waterloo per rimediarle agli sconvolgimenti politici e territoriali portati dalla rivoluzione francese. L'obiettivo dei reazionari e conservatori, la diffusione del liberalismo e l'applicazione del principio di legittimità e nazionalità. La restaurazione fallì a causa dell'eredità culturale della rivoluzione francese e delle riforme di napoleone.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 17/09/2022

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Scarica Il Congresso di Vienna e l'Età della Restaurazione in Europa e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! DAL CONGRESSO DI VIENNA AL RISORGIMENTO ITALIANO I protagonisti del Congresso di Vienna furono le monarchie che uscirono vincitrici dalla battaglia di Waterloo, del 1815, ossia l’Austria, la Gran Bretagna, la Russia e la Prussia. Il loro obiettivo era quello di rimediare agli sconvolgimenti politici e territoriali portati dalla Rivoluzione, cercando di restaurare il sistema politico dell’Europa che c’era prima del 1789. Durante la Restaurazione si manifestarono:  L’orientamento politico dei reazionari, che mirava ad un ritorno pure semplice del vecchio regime  L’orientamento dei conservatori, che sostenevano la necessità di rimanere ben ancorati alla tradizione. Il Congresso di Vienna riuscì a cancellare i confini dell’Europa napoleonica, ma non l’eredità delle riforme attuate dall’imperatore Napoleone. Il periodo usato per l’Età della Restaurazione sarà destinato a fallire, perché era impensabile cancellare dell’eredità culturale della Rivoluzione francese e delle riforme di Napoleone. I principi di libertà, di uguaglianza e di fratellanza erano diventati patrimonio della cultura europea, in particolare del ceto sociale della borghesia, maggiormente legata agli ideali della Rivoluzione francese. Appena si cercava di restaurare l’antico regime, si diffusero le idee del Liberalismo, che accompagnarono la diffusione della Rivoluzione industriale in tutta Europa. Per ripristinare la situazione politica ed economica che esisteva prima del 1789, il Congresso di Vienna, denominato dal principe di Metternich, applicò due principi fondamentali:  Il principio di legittimità, che garantiva il ritorno al potere dei sovrani deposti dalle rivoluzioni e da Napoleone.  Il principio di equilibrio, che determinava che a nessuna potenza europea era permesso trovarsi nelle condizioni di poter prevalere sulle altre. Dal Congresso di Vienna fu modificato il principio di nazionalità, che prevedeva la rivendicazione del diritto di costituire uno Stato (appellato da diverse comunità nazionali europee). L’applicazione del principio di equilibrio favorì il consolidamento dei grandi imperi. Si trattava di un rafforzamento solo apparente, perché questi grandi stati riunivano al proprio interno popoli che si trovavano dispersi, divisi dai confini arbitrari e soggetti ad altre nazionalità. Questi ultimi però, stanchi di essere disposti a vivere in condizione di sottomissione, dopo poco tempo si sarebbero ribellati a un dominio che sentivano come “straniero”. I partecipanti del congresso ammisero all’assemblea anche la Francia, perché, sebbene sconfitta, rimanevano a grande potenza europea. Un ruolo di primo piano al congresso, infatti, venne svolto dal principe francese Talleyrand, che riuscì a far uscire dall’isolamento la Francia. Alla fine al Congresso di Vienna parteciparono:  il principe Talleyrand di Francia,  il lord Castereagh d’Inghilterra,  l’imperatore Francesco I d’Austria,  lo zar Alessandro I di Russia,  il re Federico Guglielmo III di Prussia. Per consolidare il proprio potere gli Stati di Russia, Prussia e Austria stipularono il trattato della “Santa Alleanza”, perché volevano mantenere un ordine in Europa. L’obbiettivo principale della Santa Alleanza era in realtà quello di difendere l’ordine interno e internazionale. Il trattato si basava sul principio di intervento. La Gran Bretagna non aderì al patto, considerando legittimo il tentativo di bloccare l'aspirazione dei popoli all'indipendenza e al progresso. Gran parte della penisola si trovò sotto il dominio diretto o indiretto dell’Austria, con l’eccezione del Regno di Sardegna, saldamente governato dalla dinastia dei Savoia. Dal punto di vista economico la libertà di commercio veniva ostacolata dal ripristino dei confini: le merci dovevano attraversare diverse dogane. A partire dal 1815 si diffusero nella penisola gli ideali di libertà di indipendenza dalle dominazioni straniere. I moti liberali coinvolgeranno gran parte delle città italiane e daranno vita alla prima fase del Risorgimento. Alla fine del XVIII secolo, gli avvenimenti politici, sociali, economici e culturali avevano determinato in Europa cambiamenti radicali. Il segno più evidente del progresso dell’Europa era la continua crescita della popolazione. Il fenomeno dell’incremento demografico era legato ai risultati della rivoluzione agraria della seconda metà del ‘700. Altri segni del cambiamento furono la diffusione dei giornali, il caffè e i teatri sempre più frequentati e i nuovi stili nell’abbigliamento e nell’arredamento delle case. La classe sociale che fu protagonista dai cambiamenti dell’inizio dell’Ottocento fu la borghesia, che si era affermata con la Rivoluzione francese. Le grandi trasformazioni sociali ed economiche nascevano dall’attività della borghesia imprenditoriale e commerciale, che cominciamo a costruire la nuova società moderna. La borghesia era composta da imprenditori, commercianti, intellettuali, ex ufficiali e funzionari napoleonici. Il ceto borghese rappresentava solo una piccola parte del popolo (artigiani e contadini). Il tema fondamentale del Liberalismo era la necessità di dare un limite al potere dello Stato in nome della libertà degli individui. Una delle tante forme del liberalismo rivendicava una maggiore libertà per i singoli cittadini. L’assolutismo monarchico non aveva più ragione di esistere, perché anche il re doveva sottostare alle regole fissate in una Costituzione. Si sperava che entrasse in gioco un Parlamento di rappresentanti eletti su base censitaria, ossia da quei cittadini che raggiungevano un determinato livello di ricchezza. La borghesia imprenditoriale e commerciale aderì all’orientamento liberale. Il liberalismo economico sosteneva i principi della libertà di impresa, di concorrenza e di commercio. Il primo teorico del liberismo fu Adam Smith. Il liberismo può essere inteso come “carta fondamentale” della nascente civiltà industriale e capitalistica. Il movimento liberale ebbe un notevole sviluppo in Gran Bretagna, dove esisteva già una monarchia costituzionale e da tempo era riconosciuta la libertà di stampa. In Europa invece i governanti cercarono di limitare la diffusione delle idee liberali, che avrebbero potuto mantenere avrebbero potuto rimettere in discussione il principio di legittimità. In molti Paesi europei si era instaurato un pesante clima repressivo. In Francia la repressione assunse forme pesanti, con pene severe contro gli oppositori politici. I movimenti politici nati nell’Ottocento trovarono un punto d’accordo nella rivendicazione delle libertà individuali tipica del Liberalismo. A far nascere diverse correnti ideologiche tra gli oppositori contribuirono i diversi modi di intendere il concetto di libertà e le diverse forme di lotta e gli interessi differenti. I democratici desideravano l’abbattimento della monarchia. Perciò volevano la nascita di uno stato fondato:  sulla sovranità popolare  su una società più egualitaria A questo movimento aderirono la media e la piccola borghesia e gruppi di intellettuali. I CATTOLICI LIBERALI Il movimento cattolico era già presente in Francia negli anni della Restaurazione; inizialmente assunse un atteggiamento filo-monarchico. In Italia i cattolici liberali cercavano un punto di unione tra i valori religiosi e gli ideali liberali. Insieme alle idee liberali si diffuse in Europa anche la Rivoluzione industriale. La prima industrializzazione viene caratterizzata dall’utilizzo del vapore, come forza motrice, e dal carbon fossile, come risorsa energetica.
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