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DALL' 800 AL 900' DI FERRONI, Sintesi del corso di Letteratura Italiana

RIASSUNTO SCHEMATIZZATO DEL LIBRO DI FERRONI PIU OPERE DELLE DISPENSE DELLA PROFESSORESSA LARDO DELL'UNIVERSITA' DI TOR VERGATA

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 16/07/2021

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Scarica DALL' 800 AL 900' DI FERRONI e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! CARDUCCI: Carducci mira ad una restaurazione del classicismo che si impone come modello di comunicazione poetica basandosi sul realismo (naturalismo).Carducci tramite la poesia tradizionale quella greca e latina racconta la realtà a lui contemporanea. Infatti egli rivendica il mondo antico greco con le “primavere elleniche” e vede il mondo greco come idealizzante come l’ideale della bellezza e perfezione. Con la raccolta le ODI BARBARE riproduce la metrica degli antichi ma essendo difficile afferma che se gli antichi le avessero sentite le avrebbero definite come delle odi scritte da un barbaro che ha fatto il suo meglio senza però ottenere gradi risultati. La delusione della classe dirigente post unitaria ha spinto carducci a posizioni giacobine € repubblicane, voleva il ritono allo spirito popolare, era convinto che la tradizione laica e repubblicana di Garibaldi esprimeva al meglio i valori morali e nazionali, infatti la sua poesia è esaltazione dell’amori di patria, dell’eroismo e dal culto della liberaà infatti egli con l’INNO A SATANA egli assume posizioni anticlericali, esalta il libero pensiero andando contro i dogmi della religione che hanno vincolato l’uomo, e tramite il simbolo del treno che si muove, spiega l’uomo che si muove verso il futuro. Bendetto croce defini carducci POETA VATE (poeta della storia) perchè egli racconta la storia con phato e vigore quando rivendica il passato. Infatti Carducci è affascinato dall'epoca dei comuni medioevali visto come espressione di libertà di virtu laiche e modello di vita repubblicano. Nelle sue poesie parla anche delle cose semplici della vita quotidiana della natura, della sua infanzia e adolescenza essendo un mondo a cui nn si puo tornare insietro xke la nuova realtà allontana cio che la memoria vuole controllare. POESIE CARDUCCI 1 COMUNE RUSTICO: descrive il suo presente per evocare il passato mitico in questo caso parla del medioevo, con il rifiuto delle immagini magiche va contro la societa feudale e evoca il passato l'epoca dei comuni in cui .esisteva l’'eroismo degli uomini i quali prendevano le decisoni e avevano un senso di attaccamento in contrapposizione alla realtà presente che viver Carducci . c'è la critica all'Italia contemporanea, caratterizzata da mancanza di valore e di spirito patriottico. 2 NEVICATA: ( DA ODI BARBARE) Questa poesia, scritta nel 1889,l'autore medita sulla morte e sulla vita breve (la morte della sua amata lidia ) con una presenza della memoria dei suoi defunti. A questo stato d'animo c’è lo sfondo la città coperta dalla neve. in questo testo predomina il pensiero della morte, che acquista la forma simbolica, degli uccelli che picchiano con il becco sul vetro. 3:AI POETI Con quest opera Carducci parla dei classici letterari, il tema parla di sentimenti e affetti piu reconditi e dall'amore e nostalgia.PARLA DELL ‘AMORE VERSO LA PATRIA, fa una polemica contro il romanticismo .L’ultimo libro parla del tema politico della raccolta in cui esalta le figure che hanno permesso l’unità parla di Vittorio Emanuele ii e garibaldi. 4:DAVANTI A SAN GUIDO rappresentando la loro realtà senza le proiezioni delle idee e sentimenti dell'autore si di loro. CAPUANA: Osserva la realtà facendo analisi psicologiche, Per Capuana l’opera d’arte è una forma vivente è un organismo dotato di una sua vita e considera lo sviluppo delle forme come il risultato di un processo di evoluzione naturale. Nelle sue opere parla del folklore siciliano facendo indagini sullo spiritismo e sui fenomeni parapsicologici descrivendo dei strani personaggi, grotteschi. Opera: IL MARCHESE DI ROCCAVERDINA (1901) ambientato nel mondo contadino siciliano decsrive il formarsi del turbamento psichico nell’animo del protagonista. VERGA Nasce Catania nel 1840 con arrivo dei garibaldini si arruolo come guardia nazionale nel 1860. Nel 1872 si reca a milano dove frequenta i salotti borghesi e qua descrive le bellezze artificiali dei salotti cercando un confronto con le sue aspirazioni di artista ma li vede come perdita di ideali . i suoi scritti in questo periodo sono formati da una lingua disinvolta, si adegua ai modelli e immagini convenzionali infatti i testi vanno incontro alle esigenze dei lettori borghesi del tempo. Successivamente si converte al verismo con i suoi scritti siciliani, il motivo della sua conversione è l’insoddisfazione degli ambienti mondali i quali sono futili, cosi sente il bisogno di descrivere una realta lontana da quella e con la novella NEDDA comincia questa conversione, descrivendo il mondo contadino siciliano, usa il canone dell’impersonalità legato alla necessita di guardare giel mondo da lontano vedendolo come unico modo di dare forma alla verita, cioè solo osservandolo da un angolo. Verga inserisce il canone dell'impersonalità Nel ciclo dei VINTI che rappresenta la lotta per la vita dove la lotta è quella dell’umanutà verso il progresso (fatale).l vinti sono quelli che sono stati travolti dal movimento sociale.Lo scrittore escrive la quotidianietà fatta di piccole cose. MALAVOG LIA 1 TAPPA DEL CICLO DEI VINTI: Per descrivre questo mondo popolare si basa sulle informazione da lui raccolte, dei dati sulla vita dei pescatori e contadini sugli usi e costumi e sulle loro tradizioni. Il canone dell’impersonalità lo usa dando la voce ad un narratore popolare e la voce coincide con quella dell’intera comunità come se gli eventi sono parlati da un coro in cui si intrecciano le voci degli abitanti. Sulla lingua usa il dialetto siciliano con proverbi e metafore cosi emerge il tono plurilinguistico. MASTRO DON GESUALDO: TAPPA CLICLO DEI VINTI: non c è piu la voce del narratore popolare e la narrazione è oggettiva descrivendo le violenze della realtà. La narrazione si basa sul protagonista Gesualdo il quale è l’immagine della forza umana ( muratore catanese) . Verga vede un mondo pieno di maschere volgari nel quale domina solo il rancore tra gli uonimi. FEDERICO DE ROBERTO: Si trasferisce a catania dove risente dell'influenza di verga e capuana xke essendo un giornalista entra in contatto con loro. La sua è una narrativa naturalista , narrazione dell'esterno con presenze fisiche realtà concrete, descrivendo i gesti e le azioni , non ci sono personaggi che dominano ma c è una folla di voci dando la romanzo un carattere polifonico. Egli indaga sul sentimento amoroso il quale lo giudica come oscuro e inafferrabile e descrivendo i caratteri della femminilità nelle quali l’uomo si lascia catturare dalle sue pervenze.Pubblica i Vicerè. COLLODI E LE AVVENTURE DI PINOCCHIO: 1883. Collodi da all'opera dei fini pedagogici facendo riflettere moralmente il lettore, fa riflettere su un etica che sprona allo studio, al duro lavoro che è diffidente di goni piacere e nell'opera raccomanda di evitare le cattive compagnie.. Questa è un opera educativa e ci fa capire come possiamo trovare noi stessi e la nostra identità sociale, se riusciamo a superare l’incoscienza del burattino che è in noi. La figura di Pinocchio ricorda i ROMANZI PICARESCHI xke è formato da varie avventure che si svolgono al di fuori del contesto familiare, ma in un mondo pieno di insidie e crudeltà. Nelle avventure di Pinocchio troviamo la MORALE REALISTA di una società violenta, ma questo realismo lo esprime tramite delle figure fantastiche e simboliche che vanno al dilà del reale. TRADIZIONI, E DESCRIVENDO LA NATURA SELVAGGIA LA SCRITTRICE SI BASA SUL NATURALISMO. DESCRIVE LE PASSIONI CHE PORTANO Al PERSONAGGI AD AVERE IL SENSO DI COLPA A CUI SEGUE LA PUNIZIONE COME CONSEGUENZA. DIALETTI: l’attenzione alle realtà locali portò l’uso ei dialetti visto non più come espressione del grottesco e della comicità ma come uno strumento per descrivere in modo diretto e realistico la vita. Le tendenze naturalistiche hanno portato lo stimolo ad usare i dialetti. L’uso diretto del dialetto fu usato soprattutto in teatro e nelle poesie. MELODRAMMA: DOPO L’UNITà CON LA NASCITA DEL TEATRO COME FENOMENO DI MERCATO, L'OPERA VIENE CONDIZIONATA DALLA MUSICA, COME FORMA DI SPETTACOLO E COMUNICAZIONE CULTURALE PER ECCELLENZA : IL MELODRAMMA ( TEATRO PER MUSICA) X ES CON WAGNER CON LE SUE OPERE SCATENA LE ENERGIE PIU PROFONDE DELL’UOMO E LE APRE VERSO IL FUTURO E QUESTO INFLUISCE SULLE TENDEZE DECADENTI. Con Puccini melodramma con una comunicazione popolare , nelle sue opere si impone il realismo che trasforma la vita quotidiana come qualcosa di inquietante ( sentimenti feriti) IL CREPUSCOLARISMO Svaluta la funxione del poeta giudicandolo marginale, c'è il rifiuto del compito sociale civile della poesia. Questi nuovi poeti riconoscono il carattere illusorio del presente ma cercano un linguaggio che nn falsifichi e non masheri il presente sotto le forme del passato, loro si rendono conto della crisi della poesia e dell’arte x colpa della modernità ma a questa crisi loro rispondono ribellandosi ma con un linguaggio coerente al presente. Il linguaggio nn è alto ma è quello del parlato comune quotidiano. Massimi esponenti CORAZZINI : la sua vita in attesa della morte xke era malato di tubercolosi lo pone in una condizione di poetà fanciullo che confronta la sua voce con la sua fine prossima. Egli però rifiuta il ruolo che pascoli da al fanciullo mettendono al livello della vita come un fanciullo che piange e che rifiuta il nome stesso di poeta. Gozzano: Cerca nella poesia di rifugiarsi dalle passioni e dalla vita mondana. Sua opera piu importante sono i COLLOQUI di base c è il desiderio giovanile di felicità e amore, parla dell’incomunicabilità amorosa che lo spinge a guardare verso un passato fatto di esistenze fragili e marginali. >la lingua passa da toni alti a quelli della vita quotidiana. MORETTI: è IL POETA CHE NN HA NULLA DA DIRE, la sua poesia si forma su un vuoto totale, sull’abbandono di ogni valore e sull’accettazione incondizionata della normalità. La sua poesia è estranea Ila modernità. Il suo linguaggio è neutro, egli nn ha nulla da dire non sa, è un poeta che nopn partecipa al dibattito culturale. D'ANNUNZIO E LESTETISMO L’estetismo è una tendenza estetizzante che caratterizza la cultura decadente europea. Esalta l’arte come esperienza assoluta come conquista della bellezza. L’ estetismo rivendica la superiorità dell’arte su qualsiasi altra esperienza. Descrive immagini eleganti, bizzarre, ha il gusto dello spreco e dell’inutile di una cultura raffinata tanto sofisticata quanto però distruttiva.Si esalta la ricchezza inutile(e si disprezza la corruzione politica italiana) L’estetismo disprezza la volgarità e la folla è l’epressione della mondanità della vita frivola e capricciosa.La vita per loro deve essere vissuta come un’opera d’arte e questi caratteri diventarono un modo di vivere chiamato liberty. D'annunzio: VITA: è il massimo esponente egli nasce a pescara nel 1863 da una famiglia borghese e quando frequentò il colleggio scrisse e pubblico la sua prima raccolta poetica PRIMO VERE. Quando andò a Roma per iscriversi a lettere entrò nel vortice mondano e in questa fase romana scrisse IL PIACERE romanzo autobiografico , poi per problemi econimici ando a Napoli e commemora vari eroi, è una poesia celebrativa xke nell’eroe dannunzio si riconosce . 3 ALCYONE: descrive l'estate e della sensualità che trionfa nell’ estate, percorre l’intera stagione da giugno a settembre. È una caratteristica del superuomo con il panismo cioè la capacità di entrare in contatto con la natura e di trarre energia ( come il fisico esposto al sole) altre OPERE: PRIMO VERE : 1 raccolta con toni delicati e malinconici dove si avvicina al mondo familiare fatto di affetti intimi e buoni IL PIACERE: si basa sul naturalismo ma poi frequentando la narrativa francese usci dai limiti del naturalismo per affrontare analisi psicologiche scoprendo i nessi delle sensazioni della vita intellettuale. Infatti al centro del romanzo c’è ANDREA SPERELLI che con il quale lui si immedesima xke si lascia travolgere dal piacere e dalle passioni senza riuscire a dominarle , xke si arrende di fronte agli instinti. TRIONFO DELLA MORTE: non mira a fare un indagine sulla condizione dell’intellettuale decadente ma al TEMA del FALLIMENTO dell’intellettuale. IL NOTTURNO: è esplorazione dell'ombra parte dalla condizione del buoi che annulla ogni presenza fisica della realtà esterna.. egli in questo scritto riconosce l’idealità del suo mondo solo in quello violento della guerra e afferma come questo è il mondo che per lui è degno di essere vissuto. PASCOLI: La sua vita è solitaria segnata da una ricerca ossessiva di uno spazio nascosto per proteggerlo dal ricordo di un atragedia familiare avvenuta nella sua infanzia. Pascoli vive i rapporti con la società come delle costrizioni necessarie ma una volta adempite si rinchiude ancora di piu nel suo nido con se stesso e la natura. Tragedia xke il padre fu assassinato poi mori il fratello la sorella e la madre. Pascoli frequentò lettere a Bologna ma durante una propaganda sindacale venne arrestato cosi entrò in depressione traducendo il suo socialismo in pace e solidarietà tra gli uomini. Dal socialismo poi passò all'accettazione del dominio giolittiano. Nel suo rapporto con le cose egli vuole trovare uno spazio intimo che si configura nel nido (che accoglie la sua vita alla sua origine) e descrive la siepe che lo separa dal mondo minaccioso. Tramite la poesia egli vuole ritrovare la sua infanzia. Egli vuole legare un rapporto con i morti , Gli annunci di morte si nascondono anche nelle voci degli uccelli, si è toccati da qualcosa che non si conosce e che nn si riesce a decifrare (poesia del non sapere). LA POETICA DEL FANCIULLO: Pascoli giustifica l’attenzione al mondo dell'infanzia dicendo che dentro ogni uomo vive un fanciullo il quale è capace di vedere tutto come la prima volta, con meraviglia e riesce a comunicare con la vera realtà e il poeta è colui che da la voce a questo fanciullo che è in noi il quale è capace di mettere l’uomo in rapporto con le cose più semplici e di far risvegliare nell'uomo la solidarietà. Il poeta fanciullino è ispiratore di buoni e civili costumi, di amore x la patria e per la famiglia. Questo modello è opposto al superuomo di dannunzio xke: in quello dannunziano prevale il lusso il dominio e invece in pascoli prevale la povertà, la sofferenza, il quotidiano. Entrambi i miti sono una risposta alle trasformazioni sociali di fine 800, xke la società industriale e il capitalismo creano un uomo che nn è capace piu da solo di creare un mondo con la sua volontà di conseguenza gli intellettuali vengono declassati e si sentono smarriti nell’eta moderna. Come risposta abbiamo il mito fanciullino di Pascoli che fugge dalla città moderna e che solo tramite il nido familiare e dell’infanzia xmette di vivere serenamente all’uomo evitando i traumi della città industriale. Dannunzio invece propone un uomo che non fugge dalla citta moderna ma che assume un comportamento tipo di onnipotenza ed elogia la civiltà industriale x non avere più paura quindi con il mito del superuomo egli diventa un POETA VATE diffondendo un messaggio di attivismo e non di sconfitta ,entrambi si indirizzano verso Il pubblico piccolo-medio borghese, schiacciate dalla società moderna. OPERE: MYRICAE: ( continuo richiamo ai morti , legato al ricordo dei genitori) -poemetto narrativo perché racconta l’incontro tra due amiche che ricordano gli anni trascorsi in un convento. -Il componimento prende nome dal fiore, Digitalis Purpurea, che le due amiche scoprirono proprio in convento. Una delle due protagoniste del dialogo è Maria Pascoli, la sorella di Giovanni Pascoli, l’altra, di nome Rachele, è invece invenzione del poeta. Maria, che rappresenta il poeta, resta in disparte e non sente il profumo del fiore. Rachele invece sì, (a il coraggio di lanciarsi nella sfida con l'ignoto, con l’amore e quindi con la vita.) Nel componimento Digitale purpurea, si capisce che il rapporto con l’eros era complicato per . Egli infatti utilizza la metafora del profumo del fiore proprio per indicare la pulsione erotica. Essa, come il fiore, emana un profumo talmente intenso che però porta alla morte. Questo evidenzia quanto sia stato difficile per Pascoli avvinarsi a quest< sfera. Da MYRICAE 1-LA NOTTE DEI MORTI: Descrive la notte dei morti che si festeggia il 2 novembre nela quale giorno si recitano le preghiere per i defunti, mentre nel silenzio dei campi si trova un fiume come se mormora. Il poeta ascolta la voce dei morti e il corso del fiume diventa l’immagine della vita che si spegne nella morte inevitabilmente. 2- IL TUONO e IL LAMPO DUE POESIE: C è LA DESCRIZIONE DEI FENOMENI DELLA NATURA CHE PASCOLI osserva con meraviglia e inquietudine da poeta-fanciullo qual è. Dopo l'apparizione del lampo, descritto nella poesia che la precede , nel TUONO il poeta racconta il rumore improvviso emesso dal tuono, e successivamente il silenzio, interrotto da un suono rassicurante: cioè quello della ninna nanna cantata da una madre a un bambino in culla. A differenza della poesia IL LAMPO, però, Il tuono ha una conclusione consolatoria e protettiva, poiché gli ultimi due versi presentano l’immagine della madre che canta una ninna nanna al bambino in culla. Se la «casa» (v. 5) de // lampo rappresentava il “nido”, il rifugio protettivo, che però appariva e spariva subito dopo, neltuono l’immagine della madre e del bambino descrive una quiete più duratura. Un'altra differenza tra le due poesie è che // lampo è costruita su una serie di impressioni visive, mentre ne // tuono prevalgono quelle uditive, 3- ASSIUOLO: (1897) Il poeta descrive un paesaggio notturno nel quale C'è il canto lamentoso di un assiuolo (assiolo), che è un uccello rapace simile alla civetta. Tramite in canto angoscioso dell’uccello Pascoli riflette sulla vita e sulla morte dell’uomo . l'’onomatopea «chiù» (che riproduce il verso dell’assiuolo), chiude ogni fine strofa lequali sono 3 ed è come un presagio di sventura. Con questo verso Pascoli evoca i suoi sentimenti .Questo verso ispira a Pascoli pensieri legati alla morte, si interroga sul destino dell'uomo xke nn c è rimedio alla morte. La poesia, mette l'accento sugli elementi più cupi e lugubri, come per far vederr che non è la vita a trionfare: la luna non compare, il poeta è dubbioso e ciò che rimane è solo il verso dell'assiuolo, un pianto di morte. Ci sono anche altri suoni fonosimbolici come il FRU FRU che sta ad indicare il rumore dei cespugli e anche lo sbattere delle ali delle cavallette. 4- IL BOVE: 1 bove è un animale malinconico, calato in una realtà inquietante e dominata dal mistero, che attraverso i suoi grandi occhi deforma la realtà e le cose. La poesia descrive come i grandi occhi del bue vedono tutto in modo più grande di quanto non lo siano nella realtà e per questo il bue le guarda sbigottito quasi come se l’animale capisse della loro sproporzione. IL BOVE rappresenta il primo potere del poeta cioè quello di ingrandire per ammirare xke ingrandendo il reale ci si avvicina alla percezione dell'essere che è legato al senso di paura, il bove è il poeta. 5 DIALOGO È un colloquio tra passeri e rondini dove i primi si accontentano di poco sia in campagna che in città con la neve, INVECE le rondini volano in alto nel cielo e visto che emigrano conoscono le terre d’oltremare, ma non sanno che niente più pagare la gioia delle piccole cose quotidiane. 6- CONTRASTO: Parla dell’artista un uomo che crea la sua opera e la mostra con orgoglio e parla del poeta che per pascoli è un uomo con il dono della visione che lo porge agli altri, a differenza degli uomini comuni che non colgono la poesia lui la coglie e la offre agli altri però senza vantarsi come fa l’artista
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