Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La Prima Guerra Mondiale e l'ascesa del Fascismo in Italia: un'analisi politica e sociale, Sintesi del corso di Storia Contemporanea

La situazione politica e sociale in Italia durante la prima guerra mondiale e l'ascesa del fascismo. Le potenze credono che l'avversario non entrerà in guerra, ma la situazione cambia quando le fazioni interne crollano. Salandra vuole entrare in guerra per eliminare Giolitti, e il fascismo guadagna consensi tra i socialisti. Fattori come il squadrismo, la corruzione, e il delitto Matteotti contribuiscono all'instabilità politica. Il fascismo è un modello debole di totalitarismo, con possibilità di reazionalizzazione parziale. La monarchia non è efficiente e si apre alla modernità solo parzialmente. La crisi agricola e la guerra portano a carestie e proteste sociali, che vengono repressate con la forza. Il fascismo elimina le minoranze e negozia con i regimi esteri per consolidare la propria posizione.

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018

Caricato il 14/01/2018

martqueen
martqueen 🇮🇹

2 documenti

1 / 57

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La Prima Guerra Mondiale e l'ascesa del Fascismo in Italia: un'analisi politica e sociale e più Sintesi del corso in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! DAL NOVECENTO AGLI ANNI ’60 1914 - 28 giugno, Gavrilo Princip che uccide Francesco Ferdinando e Sofia (matrimonio morganatico, diverso rango sociale). In un primo momento le potenze credono che l’avversario non portera◌̀ avanti lo sforzo bellico, la Germania in particolare crede che la Russia non scendera◌̀ in campo in quanto non prepara- ta ad affrontare un conflitto su cosi◌̀ vasta scala. L’analisi è di tipo razionale, corretta sicuramente nel sillogismo, ma non tiene conto dei fattori irrazionali (vedi fattori dell’epoca decadente di cui sopra). La Russia scendera◌̀ in campo dav- vero, ma ne uscira◌̀ nel 1918 (Brest-Litovsk). Germania: se adesso la Russia scende in campo e non sono pronti, figuriamoci tra qualche anno quando saranno pronti! Quindi e◌̀ meglio adesso. Novità della I Guerra Mondiale: - Guerra Totale, in quanto coinvolge tutta la societa◌̀, anche se non direttamente nei combattimen- ti, la societa◌̀ viene infatti trasformata ai fini della guerra, si tratta di un elemento abbastanza nuo- vo perche◌̀ fino alle scorse guerre europee, solo parte della societa◌̀ era coinvolta effettivamente nel conflitto (gli altri solo indirettamente). Mantenere un esercito in battaglia per 5 anni costa mol- tissimo, ora addirittura non basta; - Guerra dei Materiali, vince chi ha piu◌̀ cose da distruggere, sicuramente NON dell’Eroismo; sotto questo profilo teniamo in considerazione il concetto di deterrenza imperfetta (si oppone a quel- la perfetta come nel contesto della guerra nucleare, in cui la mutua distruzione e◌̀ assicurata nel caso in cui essa scoppi effettivamente). Il concetto di deterrenza concerne quindi la consapevo- lezza dell’avversario che qualunque sia l’esito del conflitto i danni non saranno valsi la scesa in campo. Nel 1914 la deterrenza e◌̀ forte, in quanto i due blocchi di potenze (non simmetrici): la tri- plice alleanza e la duplice intesa (1891-1894 franco-russa, che in seguito diventa triplice con l’Entente Cordiale del 1904 ING-FR e 1907 Accordo anglo-russo post- Giappone 1905) sono molto solidi, ma non possiamo parlare di deterrenza perfetta, in quanto gli eventi dimostrano che le potenze hanno potuto sfidare la deterrenza, scendendo concretamente in campo; in tal senso e◌̀ interessante analizzare come nei 5 anni progressivamente siano venute a mancare forza lavo- ro (per lo sforzo di leva, quindi le donne rimpiazzano i posti vacanti) e le risorse (soprattutto l’Alleanza, perche◌̀ l’ING blocca gli sbocchi sul mare), tra cui cibo (braccia nei campi), ricambio demografico (o combatti o fai figli), concimi (le industrie chimiche fanno solo esplosivi)... - Guerra di trincea, guerra continua, mai sperimentata, perche◌̀ precedentemente si usava sver- nare gli eserciti (pausa dei conflitti nell’inverno), nuovi atteggiamenti mentali, esposizione a nuo- ve tecnologie e metodi di guerra; La guerra produce una chiara radicalizzazione delle aspettative. All’inizio tutti pensavano di vin- cere, le dichiarazioni vengono accolte con molto entusiasmo (Dichiarazione di Luglio, di Agosto...)... Gli uomini spersonalizzati della societa◌̀ di massa diventano protagonisti, oggetto di interesse come soldati. Prendiamo per esempio i minatori del Galles, in condizioni misere: accorreranno in massa nono- stante non ci fosse la leva obbligatoria. La propaganda di guerra puntava sul nazionalismo, ma durante la guerra si scopre che le condizioni di conflitto sono atroci. Forze equilibrate: dall’autunno 1914 al 1918 non succede nulla che sposti effettivamente l’equilibr- io da un lato o dall’altro. Sembra la situazione favorevole ad un compromesso, ma l’opinione pub- blica non lo puo◌̀ assolutamente accettare, perche◌̀ vorrebbe dire rinnegare le morti fino ad allora. E’ necessario dire all’opinione pubblica che i sacrifici non sono stati vani, accollando la responsabilita◌̀ al solo nemico. Opinione pubblica, in questo momento, e◌̀ la massa. I partiti socialisti (francesi e tedeschi), differentemente dal solito, si schierano a favore della guerra perche◌̀ contagiati dall’entusiasmo, vedono la guerra come un conflitto per il predominio delle civil- ta◌̀. Si va avanti fino a che una delle due fazioni crolla nel fronte interno, il primo e◌̀ quello Russo, perche◌̀ si tratta dello Stato meno preparato ad affrontare un conflitto. La Germania crolla soprattutto perche◌̀ nei territori da essa conquistati si combatte ancora. 4 NOVEMBRE GIORNO DELLA VITTORIA ITALIANA A VITTORIO VENETO. L’Austria crolla perche◌̀ ci sono scioperi di massa nei territori occupati. Il fatto che la sconfitta dipenda da fattori interni contribuisce ad alimentare la convinzione che non si tratti di una sconfitta vera e propria, ma di un errore proprio, che va sistemato per ritentare (Hi- tler sistema “l’orologio”). L’Italia e la sua posizione nella guerra. “L’Italia e◌̀ meglio averla tra i nemici, tanto poi cambiera◌̀ fazione” Cause formali della neutralita◌̀ : - mancanza del casus foederis difensivo; Cause sostanziali: - l’ITA non e◌̀ pronta; - l’ITA non sa chi e◌̀ il nemico; Dal 1871 al 1943 la costante della politica estera italiana: —> forbice tra ambizione di potenza e risorse. A partire dall’unita◌̀ ITA è arretrata (mancano risorse) ma vuole essere annoverata tra le grandi po- tenze, cambiano pero◌̀ lo strumentario ed il realismo. - UNG scoppia una rivoluzione bolscevica che viene repressa e si instaura un regime di impronta liberale; - GER rivoluzione spartachista, repressa ed al governo si stabilizzano i socialdemocratici, che re- primono i radicali; prezzo altissimo per la Grande Guerra: - tutta la responsabilita◌̀ morale della Guerra viene attribuita alla GER, anche perche◌̀ inizia l’offensiva contro la FR, una guerra preventiva secondo lo schema del piano Schlieffen; - le indennita◌̀ di Guerra vengono imposte alla GER, che perde Alsazia e Lorena, il Corrido- io di Danzica e deve pagare una cifra incommensurabile a FR e ING; GER non ha risorse sufficienti! —> l’economia crolla e si manifesta l’iperinflazione. A questo punto emergono gli estremisti di destra (forte polarizzazione), tra cui Ludendorf (generale della grande guerra) che con Hitler organizza il Pu- tsch di Monaco (Nazionalsocialismo), finendo in galera; COST di WEIMAR, molto avanzata e di carattere democratico (1919), si tratta di una repubblica costruita su premesse molto deboli. Hitler prendera◌̀ il potere solo in un contesto di crisi internazio- nale (1929), teniamolo presente perche◌̀ è solo in quel contesto, con una congiuntura economica che sfavorisce ulteriormente la situazione internazionale (ed in particolare tedesca), che il Nazio- nalsocialismo riesce a riscuotere consensi. La politica di Weimar in questo contesto e◌̀ pacifista e tenta di espandersi nell’ambito economico. Carattere conservatore. ITA condizione post-bellica complicata: - crisi di riconversione. E’ un carattere della crisi post-bellica comune a tutti i paesi che hanno partecipato. Si tratta dell’insieme di problemi che sorgono a causa della conversione delle industrie durante la guerra che dopo di essa non sono piu◌̀ utili, e◌̀ necessario in breve tempo ripristinare le industrie con gli impianti utili alla vita quotidiana; a questa situazione corrisponde un eccesso di manodopera ( i lavoratori non hanno industrie in cui lavorare); - polarizzazione della politica, in cui prevalgono le correnti massimaliste del socialismo, seguendo l’esempio bolscevico in Russia; le organizzazioni sindacali contano molto, nel contesto politico, invece, i massimalisti, ma in generale sono proprio i radicali a prevalere; Perche◌̀ il processo rivoluzionario si innesti efficacemente, pero◌̀, è necessario che sia con- dotto da una forte e◌́lite rivoluzionaria, che nel caso italiano manca (differentemente dal con- testo russo, in cui il leader Lenin si e◌̀ attorniato da collaboratori); in ITA prima fase di SINISTRA: - occupazione delle terre 1919, i soldati quando erano al fronte iniziano a manife- stare del risentimento (1917, succede in molti casi, anche ING), la motivazione e◌̀ scarsa; poi si riprendono con l’appello patriottico e la promessa dell’attribuzione di terre ai veterani. La proposta di legge si impantana — > si scatenano rivolte ed occupazioni delle terre che erano state promesse; contemporaneamente si mani- festano delle rivolte circa il carovita, i sindacati chiedono l’istituzione di un calmie- re sul prezzo del pane; i socialisti, pero◌,̀ non riescono ad organizzare una vera e propria rivolta, perche◌̀ non trovano il modo di concretizzare le proprie idee rivolu- zionarie; - la crisi successiva si manifesta nel 1920 in Albania, gli occupanti buttano in mare i soldati italiani, le truppe ad Ancona si rifiutano di riprendere l’Albania; - autunno del 1920: occupazione delle fabbriche. Ci troviamo nel triangolo indu- striale (Genova, Milano, Torino). Rivendicazione sindacale della FIOM per il rin- novo del contratto di lavoro, in situazioni di fortissima rivendicazione politica, chiedono fortissimi miglioramenti del contratto, finche◌̀ i proprietari non ricorrono al mezzo finale: la serrata. Chiudono le fabbriche, che blocca il profitto ma e◌̀ tollera- bile da parte del proprietario, non lo e◌̀ per i lavoratori che non percepiranno lo sti- pendio. Questi ultimi occupano le fabbriche, si tratta di un atto eversivo, ma anco- ra di piu◌̀ lo e◌̀ il fatto che in esse lavorino! Questo perche◌̀ dimostrano che l’autoge- stione/socialismo e◌̀ possibile e si appropriano dei mezzi di produzione. Si genera una rete di solidarieta◌̀ tra gli operai di diversi tipi di imprese. Gli imprenditori chie- dono al governo Giolitti di intervenire, ma non lo fa perche◌̀ teme un rifiuto da parte dell’esercito. Piuttosto porta le parti al tavolo e concede la cogestione ai lavoratori — > collaborano alla gestione dell’impresa nella figura del sindacato. I sindacati hanno ottenuto il massimo e sgombrano le fabbriche, mentre i massimalisti vor- rebbero continuare nella rivoluzione. La carica eversiva pero◌̀ è svanita —> la li- nea di Giolitti e◌̀ quella giusta, ma si attira lo scontento degli imprenditori. —> fine del Biennio Rosso 1919-1920. Teniamo presente che in effetti in questo periodo la volonta◌̀ di cambiare la situazione dopo la guer- ra e◌̀ molto diffusa, pertanto la polarizzazione non si manifesta secondo uno schema per cui i grup- pi di destra differiscono totalmente da quelli di sinistra, ma presentano piuttosto proposte analo- ghe, che stimolano anche spostamenti di individui da formazioni radicali ad altre opposte; (vedi programma di San Sepolcro di Mussolini, che presenta una gran quantita◌̀ di elementi tendenti alla tradizione di sinistra). Nel 1914 la parita◌̀ era intesa con l’AU, a questo punto, pero◌̀, l’Impero d’AU si presenta come un insieme di sedicenti Stati Nazionali (dove vi e◌̀ una coincidenza quindi di popolazione ed apparato), ma in realta◌̀ vi sono sovrapposizioni imperfette tra gruppi etnico/linguistici e territoriali. Si parla quindi di Stati PER la Nazione (l’apparato privilegia quindi un’etnia in particolare, Polonia —> po- loni, Jugoslavia —> croati, serbi, Cecoslovacchia —> cechi e slovacchi, MA NON per le minoran- ze). Le minoranze costituiscono quindi dei limiti per l’instaurazione di un vero e proprio Stato Na- zionale. Vuoto di potere che attira le potenze vincitrici —> ITA e FR, le uniche interessate ad occuparlo. Quindi la parita◌̀ diventa un’aspirazione rispetto alla FR e l’Europa Centrale. I FR però non hanno assolutamente alcuna intenzione di riconoscere l’ITA come pari nel Mediterraneo. Conferenza di pace: - manca la Russia (che aveva firmato il Patto di Londra, ma si e◌̀ ritirata); - si presentano gli USA, che non sono una potenza alleata, ma associata! (non riconoscono i patti precedenti); Il quadro e◌̀ profondamente mutato, anche a causa della dottrina di Wilson che crede nella necessi- ta◌̀ di riconoscere un nuovo principio come cardine per la ricostruzione degli equilibri in Europa: l’autodeterminazione dei popoli, ma non lo si applica a tutti i popoli: solo i vincitori possono adottar- lo, non gli sconfitti. I tedeschi nel corridoio di Danzica, i Sudeti... Tutte queste popolazioni devono accettare la situazione imposta loro dagli alleati. Chi ha diritto all’autodeterminazione? - Serbi - Rumeni - Cechi - Slovacchi Non i: - Bulgari - Ungheresi (Transilvania per esempio) Situazione complicata: - Croati - Sloveni Entrambi sconfitti perche◌̀ erano allineati all’AU fino all’ultima fase della guerra, in cui prevale la frangia jugoslavista (che tendeva all’unificazione dei popoli nel territorio jugoslavo) che sposta l’allineamento verso la Serbia (vs. AU). Questi Stati risulteranno come vincitori! Alla fine della guer- ra nasce il nuovo regno dei Serbi-sloveni-croati, che a loro volta avranno diritto all’autodetermina- zione. Le grandi potenze a questa richiesta rispondono in maniera discorde: - Wilson e◌̀ d’accordo; - ITA non lo e◌̀ affatto e non riconosce il regno di cui sopra. Non esiste la JUGO ma il Regno Serbo. Alla conferenza di pace ITA non chiede solo il Patto di Londra (Trento e Trieste), ma anche Fiume, che non ha chiesto nel 1915 perche◌̀ non le interessava ed era disposta a lasciare all’UNG od alla Croazia indipendente, intesa come satellite dell’ITA. Nel 1919 invece Fiume e◌̀ fondamentale per ostacolare la costituzione di uno Stato Jugoslavo con funzione anti-italiana che non consentiva l’estensione dell’influenza ITA sul territorio dei Balcani. Si scatena quindi un movimento irredentista italiano che richiede l’annessione di Fiume all’ITA, perche◌̀ capiscono che sotto il dominio Jugosla- vo non avrebbero goduto delle tutele che invece avrebbe garantito un eventuale governo piu◌̀ debo- le. —> chiaramente tutti si rendono conto del pericolo che l’approvazione di una legge del genere comporta, un vero e proprio suicidio politico: CONTRO: - popolari sostenuti dalla Chiesa (Don Sturzo) - socialisti I numeri non ci sarebbero, ma la Chiesa ha cambiato opinione, perche◌̀ valuta che il sistema libera- le e◌̀ morente e ritiene che le offerte di Mussolini siano interessanti per la riaffermazione della posi- zione della Chiesa nello scenario Italiano, i deputati affiliati strettamente alla Chiesa abbandonano i popolari su indicazione della Chiesa —> frattura interna all’opposizione e crisi del Partito Po- polare. 1924 elezioni, risultati: - NORD Listone fascista perde (rimane la forza dei partiti di massa) - SUD Listone vince (le vecchie reti clientelari che precedentemente correvano come notabili li- berali si appoggiano al fascismo, non emerge un nuovo gruppo dirigente, sono sempre le stesse persone che cambiano partito) —> 64% dei consensi e scatta il premio di maggioranza 404 deputati del listone vs 101 opposizione Fattori di cui tenere conto: - squadrismo e minacce (eppure lo squadrismo e◌̀ piu◌̀ forte al Nord, che osteggia il fascismo!) - corruzione 1924 Crisi per Delitto Matteotti: deputato socialista riformista, che viene eliminato perche◌̀ si esprime contro i brogli elettorali. Emerge che il mandante dell’assassinio e◌̀ Mussolini/la sua cerchia piu◌̀ stretta. Il fascismo barcolla, perde molti consensi presso l’opinione pubblica (non si tratta di tutto il corpo elettorale) In questo caso il Presidente del Consiglio dovrebbe ritirarsi oppure, nel caso non lo faccia, dovreb- be essere il Capo di Stato, che pero◌̀ tace, alla domanda di presa di posizione risponde “I miei occhi e le mie orecchie sono la Camera ed il Senato”, che pero◌̀ hanno maggioranza fascista. Il Re ri- sponde in questo modo per le stesse ragioni per cui non interviene nel 1922 nel caso della Marcia su Roma, pensava che non ci fosse una reale alternativa a Mussolini/fascismo per lo Stato Italiano, se non i partiti di massa (popolari e socialisti), che vede come pericolo in se◌̀ (per- che◌̀ rivoluzionari). Addirittura adesso e◌̀ chiaro cosa sia il fascismo: un regime che eliminera◌̀ le ul- time vestigia liberali e che impiega la violenza politica. L’opposizione dovrebbe reagire, ma il fatto- re numerico e◌̀ schiacciante, quindi possono permettersi solo un gesto simbolico: - Secessione dell’Aventino 1925 (secessione della plebe per ottenere concessioni dai patrizi, puntavano alla parificazione dei diritti 494 a.c.), non partecipano ai lavori del Parlamento, ma questo funziona lo stesso; —> Risposta di Mussolini con discorso. Leggi Fascistissime 1925-26 (smontano completamente lo Stato liberale e intacca diretta- mente il cuore dei diritti del cittadino) —> Dittatura a viso aperto. - No liberta◌̀ espressione (censura sulla stampa ed esprimere opinioni contrarie al regime e◌̀ consi- derato reato; - Viene abolito l’Habeas Corpus (sapere perche◌̀ viene arrestato e giusto processo); - Vengono aboliti i Partiti Politici non fascisti, chi vi aderisce lo fa in maniera clandestina ed e◌̀ con- siderato illegale; - Viene modificata la struttura delle istituzioni, ovvero il rapporto esecutivo/legislativo, il ruolo del PARL viene svuotato, ratifica dei provvedimenti del GOV; - I deputati aventiniani vengono considerati decaduti, perdono il seggio, l’immunita◌̀ (...); - Parte dei reati (delitti politici generalmente) non verranno piu◌̀ giudicati dai tribunali, ma da due canali alternativi Questo sistema viene implementato perche◌̀ Mussolini non si fida della Magistra- tura, in quanto essa non e◌̀ fascista, ma garantista, rispetta le norme procedurali, CODICE ROC- CO: - provvedimenti di polizia per condannare i cittadini, no processo (ammonimento, pre- cedente penale, e confino, vedi Ventotene); - delitti politici piu◌̀ gravi, istituzione di un Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato, puo◌̀ comminare la pena di morte (abolita nell’età Giolittiana); - Nuovo corpo di polizia: (pi)OVRA, non si e◌̀ certi del significato, si tratta di una polizia segreta, senza rispettare le legge, ha una rete vastissima di informatori; - Nuovo organo istituzionale: Gran Consiglio del Fascismo, esprime parere sulla successione monarchica, organo piu◌̀ eversore dell’ordinamento costituito, perche◌̀ intacca il potere del Re; Regime reazionario di massa: non rifiuta il rapporto con le masse, ma cerca di dimostrare che l’integrazione delle masse nell’uni- verso politico e◌̀ possibile, vuole andare oltre rispetto allo Stato liberale. Si tratta di partecipazione delle masse alla politica (non influenza nel decision making). Le masse sono quindi protagoniste, principali destinatari della propaganda del regime e dei provvedimenti che costituiscono organiz- zazioni volte a coinvolgere/ attirare piu◌̀ persone possibili. Il compito del Partito, pertanto, diventa la mobilitazione delle masse, non l’influenza su Mussolini. Il tentativo di integrazione delle masse vorrebbe includere tutti gli ambiti in cui si articola la vita del- l’individuo —> ambisce a diventare totalitarismo, inventa il termine proprio il fascismo, non esiste nessuno spazio di autonomia al di fuori del regime medesimo, regime politico e so- cieta◌̀ civile devono coincidere. - Balilla, ragazzino genovese che tirava dei sassi contro gli austriaci, partecipazione obbligatoria; - per partecipare ai concorsi del pubblico impiego bisogna essere iscritti al partito fascista; - Opera Nazionale DopoLavoro; - (...) É la prima volta che lo Stato si occupa del tempo libero del cittadino, lo Stato Liberale per defini- zione non lo faceva (lascia la privacy al cittadino) —> istituzioni totali. Questione del consenso al regime fascista: - Fino agli anni ’60 —> REGIME DITTATORIALE —> non c’è consenso; - Renzo de Felice —> il fascismo godeva di un ampissimo margine di consenso; Come possiamo analizzare il grado di consenso del regime fascista? E’ difficilissimo perche◌̀ il regime totalitario controlla anche le fonti di informazione, le uniche che possiamo impiegare come analisi indiretta: - numero di prigionieri per reati politici; - registrare gli interventi delle squadre repressive (rapporti di polizia) — > forme di dissenso sono minime, puo◌̀ trattarsi di forme di dissenso generiche; - testimonianze —> lettere private/al duce, in questo secondo caso si tratta di una mole incredibi- le, parliamo di consenso nei confronti della figura di Mussolini; Si tratta di un regime totalitario? Limiti strutturali: - ha preso il potere con un atto dimostrativo ed una rete di alleanze politiche, che si traducono in debolezze (ognuna ha interessi che devono essere soddisfatti, senno◌̀ ritirano il proprio sostegno): - Chiesa —> Patti Lateranensi 1929, alleanza esplicita tra regime e Chiesa Cattolica, un accordo che aumenta a dismisura il consenso del fascismo, la divaricazione del Risorgi- mento tra religione della patria e religione cattolica viene risolta, la Chiesa pero◌̀ al con- tempo ottiene una chiara autonomia; - Re —> si parla di Diarchia, Vittorio Em. III e◌̀ il Re di Vittorio Veneto, della vittoria della Grande Guerra, inattaccabile da parte di Mussolini. Solo con una vittoria nella II Guerra Mondiale Mussolini potrebbe sperare di scalzare la Monarchia; - Esercito —> fondamentale come ago della bilancia nell’ordine pubblico; - Imprenditoria -Totalitarismo incompiuto -Totalitarismo imperfetto Il fascismo e◌̀ un modello debole di totalitarismo, e◌̀ il primo che ci prova, ma ha possibilita◌̀ di rea- lizzazione parziali, perche◌̀ sulla propria strada ha una rete di alleanze che gli impediscono di estendere la propria influenza su tutti gli ambiti della vita sociale dell’individuo. La dimensione Statale prevale su quella del Partito (anche se lo stesso Stato e◌̀ fascista, ma le istanze decisionali sono statali, non in mano al Segretario del Partito). Perche◌̀ questa e◌̀ la concezione tipica del nazionalismo —> Statolatria In una prima fase la gestione dello Stato viene affidata ai partiti borghesi, che pero◌̀ sono mol- to deboli e ci si rende conto che non sono in grado. Il testimone passa a Kerenskij (socialista riformista), ma la situazione russa e◌̀ profondamente frammentata e questo caos assoluto ostacola la governabilita◌.̀ Nel caos alcuni gruppi si muovono meglio degli altri —> alcuni gruppi militari tentano di imporre la propria autorita◌,̀ ma i soldati voglio- no smettere di combattere e tornare a casa. Lenin (esiliato in Svizzera) ha idee poco ortodosse, sostiene che si possa saltare la fase borghese (che Marx vede come capitalismo, che una volta in crisi porta alla rivoluzione, vuole passare diret- tamente dalla fase feudale a quella operaia). Una volta arrivato in Russia con il sostegno tedesco che contava sulla destabilizzazione che il suo ritorno avrebbe causato in Russia, proclama le Tesi di Aprile, che hanno successo presso i membri dei soviet. Kerenskij ritiene che per guadagnare consensi sia necessario sferrare una forte ed ultima offen- siva, ma questa si risolve in un terribile insuccesso —> crisi del Governo. Autunno 1917 Menscevichi —> Duma Bolscevichi —> Soviet —> Paralisi totale. Una situazione del genere non puo◌̀ risolversi per vie legali, si tenta un colpo di Stato militare (De- stra) —> Kornilov tenta di manciare su Pietroburgo, ma fallisce. La sinistra bolscevica contrasta Kornilov e raccoglie consensi presso il popolo: - Pace (x militari) —> a carissimo prezzo, devono rinunciare a Finlandia, Baltico, Polonia, Ucrai- na... una molteplicita◌̀ di cose. (Pace di Brest- Litovsk 3 marzo 1918), crea d’altro canto un lar- ghissimo consenso (anche degli antagonismi); - Terra (x contadini) - Uguaglianza tra nazionalita◌̀ Rivoluzione di Ottobre (nostro Novembre) —> i bolscevichi marciano sul Palazzo d’Inverno (Pie- troburgo) e mettono in fuga Kerenskij. SI proclamano governo rivoluzionario di Pietroburgo, poi si estende a Mosca, gangli dello Stato, ma non tutta la Russia. Hanno una presenza significativa nel- le fabbriche e nell’esercito, ma CAOS TOTALE. In alcune parti i gruppi bolscevichi tentano di prendere il potere e ci riescono; In altre parti della Russia non ce la fanno e prevalgono istanze di opposizione o addirittura auto- nomiste. POLVERIZZAZIONE DELLO STATO Bolscevichi: Culto dell’efficienza/organizzazione. Leader di grandi capacita◌̀. —> creano l’armata rossa, costituito da militanti, non sono coscritti, ma VOGLIONO fare la rivo- luzione; Sprigionamento di violenza come non si vedeva da molto tempo: cos’è una guerra civile? Qual e◌̀ la differenza da una guerra interstatale? - mentre quest’ultima ha una serie di principi codificati (il nemico ha il diritto di essere nemico e ucciderlo non e◌̀ sbagliato, perche◌̀ è nemico, purche◌̀ si seguano dei principi); - la guerra civile invece e◌̀ tra fratelli che si vedono reciprocamente come TRADITORI —> delegit- timazione totale dell’avversario che non ha piu◌̀ diritto di esistere, non ci sono limiti ai metodi impiegati per sopprimerlo. Nella Guerra civile russa 1917-1920 i bolscevichi teorizzano il valore della violenza rivoluzionaria, e◌̀ un valore positivo! I bolscevichi si affermano perche◌̀ promettono elementi cari alla popolazione, ma nella pratica non e◌̀ cosi◌̀ semplice: di fatto i bolscevichi cominciano a comportarsi in maniera diversa. Espropriano ed eliminano i vecchi proprietari, ma c’è un’esigenza reale: sfamare l’armata rossa. Ci troviamo in una situazione di penuria generalizzata —> Requisizioni/ammassi: non c’è piu◌̀ libero mercato, ma la raccolta e ridistribuzione di risorse secondo le necessita◌̀ politiche. Gli agricoltori DEVONO rifornire l’ammasso, lo Stato ne fara◌̀ quello che vuole. Contrasto: - Slogan “La terra ai contadini” - Comunismo di guerra (massimo del radicalismo possibile) Alcuni collaboratori chiedono l’eliminazione della moneta. Massimo radicalismo ideologico col massimo della violenza —> TERRORE ROSSO. Di fatto il malcontento c’è, ma tra il timore del ritorno dei proprietari e il regime bolscevico i contadini temono di piu◌̀ il primo scenario —> alla fine la guerra civile scema perche◌̀ si pre- ferisce il bolscevico. Nel momento in cui i bolscevichi riescono a prevalere e in cui e◌̀ chiaro che i bianchi sono sconfitti —> il consenso dei contadini nei confronti dei bolscevichi crolla perche◌̀ non si sopporta piu◌̀ l’oppr- essore in quanto manca il timore del ritorno dei proprietari. Lenin capisce che non si puo◌̀ andare avanti cosi◌,̀ che e◌̀ sull’orlo della crisi. Il comunismo di guer- ra deve essere sospeso (inizi del 1921), anche perche◌̀ i proletari cominciano a ribellarsi. Nelle fabbriche comandano i soviet degli operai (e ne erano l’espressione). Progressivamente pero◌̀ di- ventano un’emanazione del partito bolscevico —> il nuovo compito del soviet non e◌̀ raccogliere le istanze di rivendicazione della base, ma esprimere la volonta◌̀ del Partito. Se prima i proletari ave- vano tirato il fiato grazie ai soviet, ora i soviet stessi impongono nuovi regimi lavorativi piu◌̀ duri (sempre per il comunismo di guerra). Ora, inoltre, non ci sono sindacati, perche◌̀ il governo e◌̀ gia◌̀ proletario —> a cosa servirebbe? Non c’è una controparte imprenditoriale. Eppure di fatto ci sono imposizioni del soviet, per cui se il singolo proletario non vuole —> va in galera. Nel Baltico in particolare si manifesta questa protesta. LENIN si decide —> NEP (Nuova Politica Economica). Serie di compromessi che non mettono in discussione l’obiettivo ultimo (costruzione del sociali- smo) —> difficolta◌̀ teorica gravissima —> mancanza di borghesia (no condizioni per l’avvento del socialismo). Come si puo◌̀ risolvere? Con la volonta◌̀ politica. Al posto delle condizioni viene messo il Partito bolscevico, che inizialmente le sostituira◌,̀ per poi generarne di nuove. Tutto e◌̀ maneggiabile a seconda della propria volonta◌̀ —> trasformazioni radicali della proprieta◌̀ per creare condizioni a posteriori che legittimino il socialismo. Obiettivo buono per antonomasia: societa◌̀ in cui tutti siano uguali. Forzatura politica —> religione politica. NEP: - compromesso con il mercato (prima abolito dal comunismo di guerra che aveva generalizzato il mercato nero —> fuori dalle leggi). Con la NEP il mercato viene reintrodotto, una sorta di legit- timazione del mercato nero che prima c’era ma non era legale; - compromesso con i professionisti tecnici, i borghesi che hanno studiato e possono garanti- re all’economia di modernizzarsi, hanno un ruolo nella societa◌̀; - compromesso con le nazionalita◌̀: lo Stato comunista e◌̀ lo Stato per tutte le nazionalita◌,̀ non solo i Russi. Riscontro nel nuovo ordinamento Costituzionale: viene costruita l’URSS 1922 (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche), si tratta di COST molto avanzate, le principali sono RUS, UKR, KAZ (si mantiene il diritto alla secessione, mantengono la sovranita◌̀...); E il bidone? Costituzionalmente il livello di influenza di Mosca non e◌̀ intenso, il problema non e◌̀ istituzionale, ma politico: il Partito Bolscevico e◌̀ l’unico Partito, fondato sul centralismo, in cui decide solo il Comitato Centrale del PCUS, decisioni che vengono fatte proprie da tutti gli altri Comitati Centra- li! —> autonomia apparente delle altre Repubbliche Socialiste. 21/04/2015 STALIN Lotta per la successione di Lenin alla sua morte. Trotskij - Stalin (acciaio) - ... Gli altri si elidono a vicenda, emerge Stalin, uomo dell’apparato che assume il controllo del Partito —> Segretario del Partito (potere assoluto), gia◌̀ qui individuiamo la differenza rispetto al modello fascista italiano (il Partito e◌̀ organo principale). Primo dilemma: —> GULAG (cca 5 milioni, mortalita◌̀ media del 30 %) come convergenza della necessita◌̀ di ge- stione dell’ANTICONFORMISMO (non dissenso!) e di quella di apportare miglioramenti alle infrastrutture in aree geografiche avverse. Opere faraoniche! —> costruite con metodi arretrati. Il sistema funziona per quanto concerne la trasformazione della RUS in una potenza mondiale. Ciononostante Stalin non ritiene che sia sufficiente, in effetti in questo periodo emergono le avan- guardie —> alla fine degli anni ’30 nasce la retorica, gli edifici a Mosca... Il personaggio che viene mitizzato da Stalin e◌̀ Ivan il Terribile, lo zar onnipotente in quanto aveva eliminato i boiardi (aristocrazia feudale russa). Stalin incarna l’immagine del successore del de- spota Russo. Stalin allo stesso modo avvia le “grandi purghe di massa”, fa parte di un campo semantico molto ampio, cui associamo la pulizia, l’epurazione... il concetto a cui rimandano e◌̀ l’eliminazione degli agenti patogeni da un corpo attraverso l’igiene e la cura (‘900 come secolo igienista!), anche di un corpo collettivo, per esempio la nazione, il Partito, la classe, la raz- za... —> nazismo —> socialdemocrazia svedese (politiche eugenetiche di massa per sostenere i costi del welfare) —> bolscevismo Anche se i valori fondanti sono diversi, i procedimenti di epurazione (purghe, pulizia etnica, tratta- menti eugenetici, sterilizzazione...). Elementi patogeni di cui Stalin vuole sbarazzarsi: - oppositori di Stalin; - chi poteva fargli ombra; - tutti coloro che godevano della legittimazione rivoluzionaria, che avrebbero potuto governare senza Stalin (classe dirigente autonoma, che viene sostituita con una classe dirigente che di- pende direttamente da Stalin) - repressione per quote...; Costo politico: Calo di competenze! Che viene assorbito solo nel medio- lungo periodo, soprattut- to nel campo dell’esercito. Anche perche◌̀ i sostituti non sono autonomi, dipendono da Stalin, per- dendo di efficacia in un contesto di crisi —> paralisi. Succedera◌̀ nel 1940 durante l’invasione della Finlandia e 1941 vs. GER nazista. Sistema totalitario URSS: - leader carismatico (matto?! ma organizzato); - niente puo◌̀ esistere al di fuori del Partito/sistema; Persino gli accusati di crimini assurdi confermano nonostante non sia vero, perche◌̀ ci credono for- temente, sono MILITANTI —> sacrificano se stessi per la causa. Il sistema staliniano regge tanto piu◌̀ quanto peggiori sono le condizioni in cui si trova. Stalin cercava di produrre emergenze per poter rafforzare la componente di idealismo e quella di repressione. I successori non saranno in grado di continuare la sua opera. L’immagine che abbiamo dello stalinismo attualmente non e◌̀ la stessa dei coevi che la vedono come rivoluzione-liberazione, una visione che dura fino agli anni ’80 anche dopo la destalinizza- zione. Suscita un enorme consenso ed entusiasmo. 22/04/2015 NAZISMO Siamo nella crisi del dopoguerra: - iperinflazione - pugnalata alle spalle - diktaat del trattato di pace e penalizzazione eccessiva - scoppio rivoluzionario che viene represso (spartachismo) - caos psicologico Nazionalsocialismo —> Adolph Hitler che ha capacita◌̀ carismatiche/ oratorie estremamente mar- cate. Putsch di Monaco controrivoluzionario (estrema destra). Lo sbattono in galera, scrive il Mein Kampf, in cui esprime le sue idee: mette insieme delle idee che circolavano nei circoli di estrema destra. Il nazismo non si afferma in Germania come conseguenza della crisi del dopoguerra, ma come conseguenza del 1929, prima si esce dalla crisi, la classe politica e◌̀ pacifista e cerca di stabilizzare la situazione tedesca. La crisi del ’29 colpisce USA —> vengono meno i crediti americani in GER —> crisi anche in GER e il sistema della Repubblica di Weimar collassa. La politica staliniana e◌̀ una delle concause del successo del nazismo. —> il PCUS controlla il movimento comunista internazionale, influenza tutti i partiti operai dello scenario politico internazionale. Questo vale anche per la socialdemocrazia (Internazionale so- cialdemocratica vs Internazionale bolscevica, competizione per il controllo del movimento internazionale dei lavoratori). Buona parte dell’azione internazionale dei bolscevichi negli anni ’20 è diretta alla competizione con i socialdemocratici che vengono visti come “avversari interni”, probabilmente in maggior grado rispetto ai partiti di destra. La socialdemocrazia diventa —> Socialfascismo agli occhi di Stalin. Allo stesso modo in Germania l’estrema sinistra e◌̀ spaccata —> lotta intestina che lascia spazio ai movimenti di estrema destra, si ripropone il partito nazionalsocialista (vedi bandiera: svastica su sfondo rosso). - Il programma e◌̀ socialista (come Mussolini a San Sepolcro), ma rifiuta il marxismo —> sociali- smo nazionalista, non internazionalista. Estrazione sociale bassa, popolare, plebea (non proleta- ria); - Vede come nemici: junker, aristocrazia, borghesia, movimento anti- borghese; - Riprende la componente revanchista; - Anti-plutocratico, contro le e◌ĺite economiche che hanno causato la crisi; - Inserisce la componente razzista e anti-semitica tipica del tempo; - Fortissima critica della modernita◌̀ capitalista. Parecchi sono reduci della Grande Guerra, molti sono i morti —> tasso di violenza molto alto: SA —> Squadre d’assalto prevalgono sui comunisti e assumono il controllo, estrazione particolar- mente plebea ed anti-borghese; SS —> Nessuno sa come uscire dalla crisi di sovrapproduzione del 1929, simile a quella del 1873. Crisi della borsa -> crisi bancaria -> crisi delle industria -> disoccupazione e cosi◌̀ via. Ricetta GER: - niente rimborso dei debiti - rinforzo dell’apparato bellico —> non conforme ai trattati - forte intervento dello Stato Queste proposte estreme raccolgono moltissimi consensi. Su una cosa si e◌̀ d’accordo su piu◌̀ fronti: la democrazia liberale e◌̀ finita, bisogna mutare l’assetto esistente per implementare uno Stato di tipo autoritario, anche se formalmente democratico (oppu- re tornare all’ordinamento guglielmino). L’appoggio dei conservatori tradizionali lo legittima, loro pensavano di poter cavalcare l’onda di Hi- tler su approvazione del maresciallo Hindenburg (PRES REP, eroe della Grande Guerra), alle ele- zioni Hitler ottiene la maggioranza relativa. A questo punto ripropone la tecnica di Mussolini, che personalmente diventa Cancelliere, lascia qualche posto di rilievo agli Junker con cui si era coalizzato, ma nei ministeri chiave piazza dei suoi collaboratori. Una volta ottenuto il potere deve: - gestire le lotte interne al Partito; - riuscire a convincere l’opinione pubblica che il regime riuscira◌̀ a rimanere saldo (soprattutto Hin- denburg); Ottiene direttamente dal PARL i pieni poteri per la situazione di emergenza che sta vivendo la GER (controlla la maggioranza parlamentare, quindi gliela concedono, tutti tranne i socialdemocratici), trasforma lo Stato reprimendo l’opposizione (fuorilegge!), crea un sistema di polizia alternativo ai tribunali, compromettendo l’habeas corpus e facendo di fatto sparire gli avversari del regime. In GER vengono costruiti dei campi di detenzione e polizia (non confino), inizia quindi a crearsi un sistema di concentramento. A reggere il sistema nazista il Fuhrerprinzip, tutto il potere sta nella comunita◌̀ popolare, unica fon- te di legittimita◌̀ del diritto. La comunita◌̀ popolare (Volksgemeinschaft) non e◌̀ il popolo tedesco dei romantici (Herder...), non sangue e terra, ma si basa sulla comunanza razziale, criteri scientifici (razza ariana). —> sentori dell’antisemitismo nel Caso Dreyfus (come puo◌̀ un “Dreyfus” essere patriota? Dev’es- sere un traditore). Pugnalata alle spalle —> la colpa della sconfitta nella I WW e◌̀ interna, quindi socialisti ed ebrei, basta eliminarli e poi riprovarci. 23/04 (RUSCONI): PERDITA DEL POTERE: BRUNING 1930-1932; VUOTO DI POTERE: VON PAPEN E VON SCHLEICHER 1932-33; PRESA DEL POTERE: 30 GENNAIO 1933 Antisemitismo (pt2): viene attivato nei momenti di crisi e quindi esplode nella Germania del dopoguerra e poi nella crisi del 29, come gia◌̀ visto. E◌̀ uno dei collanti forti del regime nazista, e appena andato al governo cominciano a prendere dei provvedimenti, il tutto inserito nella politica eugenetica. L’estremizzazione di questa politica e◌̀ l’eliminazione degli indesiderati e comincia con l’operazione “eutanasia”, ossia l’individuazione ed eliminazione degli agenti patogeni (disabili specialmente, fermata dallo scandalo che si leva dalla pubblica opinione, ondata di indignazione, ma continuera◌̀ in maniera strisciante). Vengono individuati 2 gruppi: rom ed ebrei. I rom non sono un problema, vi e◌̀ una notevole intensita◌̀ poiche◌́ a nessuno interessano. Gli ebrei sono molto visibili ed allora il processo di depurazione e◌̀ lungo e segue diverse fasi: - trattamentipeggiorativi (discriminazione)dal33al35,cheparteconpiccolipogrom,diniegoagli ebrei di svolgere alcuni ruoli, piccoli eventi; - nel35vienelegiferataladiscriminazioneconleleggidiNorimberga (primaSAeSSebasta,a caso) che fanno chiarezza: distinguere gli ebrei (“coloro nei quali scorre sangue ebraico”) dai tedeschi. Costoro non fanno piu◌̀ parte della comunita◌̀ popolare, quindi non tedeschi e non vengono protetti dalle leggi ed avere rapporti formali con tedeschi. Non possono essere dipendenti pubblici, non possono avere rapporti di lavoro con tedeschi in generale, no matrimonio con tedeschi e figli con tedeschi: si crea una societa◌̀ separata. I rapporti sono solo casuali e quindi la gente non si accorge della loro esistenza. A queste misure si aggiunge un arianizzazione, ossia i beni ebraici vengono trasferiti da ebrei agli ariani (confisca e redistribuzione). Si apre un emigrazione ebraica (facilitata) ma gli altri paesi occidentali condividono il pregiudizio antisemita (scarsissima disponibilita◌̀ ad accoglierli). La stessa comunita◌̀ si divide (restare o no), e◌̀ presente il movimento sionista (creazione di uno stato ebraico, poco appetibile) che e◌̀ visto di buon occhio dal nazismo; altri vedono la fase di intolleranza come temporanea. - nottedeilunghicoltelli Come si fa a fare scomparire gli ebrei conquistati? - Madagascar:convincerelaFranciaadospitaregliebreinell’isola,mailproblema èlaflotta britannica; - ghetizzazione:rimossidaiterritoriespeditiinzonenonannessealreich (protettorati),maighetti non sono abbastanza (rischio epidemie e rivolte), soluzione transitoria; - Siberia:conquistarelaRussiaemandarlioltreUraliamoriredifreddo,masibasas ul presupposto che l’URSS venga sconfitta rapidamente. Una scorciatoia e◌̀ ripulire (con i gruppi speciali) man mano che si avanza i dirigenti bolscevichi ed ebrei (inizio dello sterminio durante l’operazione Barbarossa). I locali aiutano l’individuazione ma il sistema e◌̀ troppo difficile da gestire (massa elevata e mezzo primitivo, come far scavare fosse e riempirli con le stesse, difficile da nascondere, suscita brontolii tra i soldati perche◌́ non e◌̀ un compito da soldati). Fra autunno e inverno 41 l’avanzata si ferma alle porte di Mosca e quindi non sara◌̀ disponibile la Siberia, ma la soluzione non e◌̀ rinviabile: ragione ideologica e gestionale. Allora si utilizza l’organi- zzazione carceraria parallela, ossia usare i campi gia◌̀ creati per prigionieri e riconvertiti per ospitare “altri carcerati” (fine produttivo finche◌́ non muoiono), ma preferiscono creare altri campi speciali in cui ci sono solo ebrei, e vengono situati in una zona fuori dal reich che servono solo all’eliminazio- ne fisica nel minor tempo possibile (campi di sterminio, come TREBLINKA, SOBIBOR, CHELMNO, MAJDANEK, BELZEC). Il campo di sterminio ideale i deportati rimangono quasi niente, ossia: tra- sporto (treno con ebrei), divisione tra uomini e donne, spogliati e doccia con gas, forno crematorio. confronto Germania/Russia simili ma due differenze di fondo dei campi: - nei campi staliniani ci sono quasi solo cittadini sovietici; nei campi nazisti la maggioranza e◌̀ stra- niera (chiunque ostile o incompatibile), pochissimi tedeschi. Questo dimostra di come il nazismo abbia piu◌̀ presa sulla popolazione nazionale, il regime non grava sui tedeschi quanto sui sovieti- ci; - non esistono campi sovietici espressamente dedicati allo sterminio, solo di lavoro e non di elimi- nazione di massa; esistono molti campi di lavoro tedeschi ma esistono anche quelli di sterminio. Il dibattito storiografico sullo sterminio: lo volevano fin dall’inizio? Com’è stato possibile? 1) Due filoni, ossia intenzionalisti o funzionalisti: i primi dicono che i nazisti lo volevano fin dall’ini- zio, ma non era possibile e lo hanno fatto appena han potuto (esplicita dottrina del nazismo antisemita; fanatismo mostrato nella persecuzione degli ebrei); la seconda vede i limiti dell’in- terpretazione precedente (scuola revisionista) e credono che esistano troppe confusioni riguar- do la volonta◌̀ di sterminio, che si crea successivamente quando vengon meno le altre possibili- ta◌̀ (la svolta omicida e◌̀ il blocco dell’operazione Barbarossa con il venir meno dell’opzione Sibe- ria). Questa scuola sottovaluta l’ideologia nazista e l’errore nel considerare l’inizio dello stermi- nio dopo l’operazione Barbarossa, mente comincia gia◌̀ durante. 2) Fatto da pochi tedeschi o dal popolo tedesco? Lo sterminio richiede un apparato molto com- plesso (l’esecuzione e◌̀ fatto da poche persone e raramente tedesco, perlopiu◌̀ collaborazionisti) e richiede un ingente numero di persone. Non vi e◌̀ una totale complicita◌̀ ma vi e◌̀ una consape- volezza diffusa ma non totale (“banalità del male”). Nell’Europa ci sono le Chiese cattoliche, ortodosse e protestanti che fanno poco per diverse ragio- ni: misure antiebraiche approvate e non viste male; il preludio a qualcos’altro non veniva visto; paura che vengano perseguitate anche loro rispetto alla denuncia dell’orrore. Clandestinamente si attiva limitatamente per aiutare gli ebrei. L’interpretazione estera della politica estera e◌̀ la stabilizzazione dell’Europa, di uscire dalla crisi del 29, di evitare un vuoto di potere in Europa centrale (versione bonaria). Vi e◌̀ un’altra possibilita◌,̀ ossia la ripresa di un apolitica espansiva come il kaiser Guglielmo II. La vera causa e◌̀ la ristrutturazione dell’Europa su base razziale, non solo padrona del continente come Guglielmo II. All’interno di questo ordine c’è la razza ariana (tedeschi, scandinavi, inglesi) che comanda, i latini (francesi, italiani, spagnoli) e gli slavi (schiavi), che non meritano uno stato (a parte qualcosa ai bulgari, i croati privilegiati che hanno uno stato e non devono considerare gli ebrei ai tedeschi e possono sterminarli da soli). DISCRIMINAZIONE Le minoranze vanno trattate con: espulsione, assimilazione o discriminazione. La prima consiste nel far uscire le minoranze dallo stato, troppo barbaro (applicato solo al confine con la Turchia, trattato di Losanna); separare un gruppo e riconoscergli meno diritti (nel caso dei sudeti la discri- minazione e◌̀ debole); la minoranza e◌̀ costretta a rinunciare alla propria identita◌̀ nazionale (trasfor- mazione di cognomi, impossibilita◌̀ di usare la propria lingua in pubblico, abolizione di scuole e stampa nella lingua minoritaria) per trasformarla in maggioranza. IRREDENTISMO Volonta◌̀ di un gruppo minoritario, vivente in uno stato che non e◌̀ il suo, di staccarsi territorialmente dallo stato di appartenenza e di venire annessi alla madrepatria esterna. 28/04/15 ANTISEMITISMO Weltanschau, nuovo ordine mondiale su ordine razziale. Revisionismo/Negazionismo, rimettere in discussione un assetto idelae/ ideologico/narrativo... Puo◌̀ trattarsi dell’ambito storiografico, ma anche di quello politico (vedi trattati di Versailles); Le fonti sono mute se nessuno le interroga, chiaramente a diverse domande poste alle fonti corri- spondono diversi tipi di risposte che possono avvallare differenti tipi di teorie. Revisionismo di Sinistra —> anni ’70 USA mettono in discussione la responsabilita◌̀ della Guerra Fredda generalmente attribuita ai tedeschi 1936-1939 Guerra di Spagna, tentativo di colpo di Stato dei militari che fallisce contro GOV Re- pubblicano, ITA e GER sostengono Franco (comunanza ideologica), l’appeasement continua; 1938 “Anschluss II: il Ritorno”, stavolta funziona, per l’EU orientale significa sottomettersi alla GER perche◌̀ la vedono come egemone, tra l’altro fanno affari con essa (tutti tranne la Cecoslovac- chia); Politica di intervento dello Stato per sostenere imprese con commesse pubbliche ed azioni dello Stato (in USA il New Deal con le opere civili, in GER le autostrade ed il riarmo, costa follie, ma per superare i limiti della mancanza di liquidita◌̀ —> clearing, le transazioni commerciali tra due paesi vengono segnate in un conto, non pagate sull’unghia, a fine anno si fanno i conti della differenza, in gioco ci sono molti meno soldi (la differenza dei due importi)); 1939 interesse della GER nella distruzione della Cecoslovacchia si concretizza nell’invasione dell’area dei Sudeti, in quanto si tratta dell’unico Stato moderno dell’Europa Orientale, si tratta quasi di una protesi francese nei Balcani, democratico, antifascista —> va spezzato, come prete- sto impiega la questione nazionale. Forme di rapporto tra maggioranza e minoranza in Europa: —> Espulsione (viene applicato solo nell’estremita◌̀ meridional-orientale dell’EU al confine con l’Asia, i musulmani vengono espulsi dai balcani, gli europei vengono espulsi dalla Turchia, guerra Greco-Turca e Trattato di Losanna); —> Assimilazione, la minoranza viene costretta a rinunciare a parti della propria identita◌̀ per poter rimanere nel territorio / godere della pienezza dei diritti (naturalizzazione dei cognomi, abolizione dell’impiego pubblico di lingue minoritarie, abolizione dei centri culturali ad essa associati..., in questo senso ci riferiamo alla Polonia che applica politiche assimilatorie nei confronti degli ucraini polacchi); —> Discriminazione, riconoscere meno diritti ad un gruppo definito (nel caso dei Sudeti si tratta di discriminazione debole vs. Tedeschi, per cui si avvicinano ad Hitler, attivando sentimenti di tipo ir- redentista, volonta◌̀ di un gruppo minoritario vivente in uno stato che non sente come proprio —> dapprima vogliono staccarsi dallo Stato attuale (fase 1), per poi ricongiungersi alla Madrepatria esterna (fase 2)); 29/04/15 Cecoslovacchia —> alleata con la FR, armi moderne, sviluppata... Conferenza di Monaco del 1938, simbolo del cedimento al male anche per le situazioni diploma- tiche attuali, si tratta di un tentativo di mantenere la pace concedendo molto al “cattivo” di turno. L’errore e◌̀ stato commesso perche◌̀ l’opinione pubblica vede una nuova guerra come un incubo as- soluto, la classe dirigente deve tenerne conto. Quello di Hitler e◌̀ un bluff di cui nessuno si accorge, perche◌̀ se la CEC si opponesse —> GER non riuscirebbe ad eseguire il blitzkrieg. Durante la conferenza di Monaco viene tradita l’alleanza, si tratta dell’ultima tappa dell’appease- ment FR e ING, tutte le realta◌̀ balcaniche tentano di ritagliarsi un pezzo di CEC e la GER la invade definitivamente. Al tempo non viene percepito come un errore. Slovacchia si stacca dalla Cechia, la POL si prende un pezzo dei territori... in definitiva la CEC pri- va di difese collassa su se stessa e quel che ne rimane diventa uno stato sotto una fortissima in- fluenza tedesca. Di fatto le truppe di Hitler invadono Praga —> possiamo dire che ha annesso anche CEC. A questo punto ING e FR iniziano a capire che il revisionismo di Hitler non e◌̀ modera- to, ma radicale. Hitler non e◌̀ piu◌̀ il personaggio che cerca di fare della GER un elemento di stabilita◌̀ dell’Europa, ma un erede della tradizione guglielmina (secondo l’interpretazione ING e FR post-CEC). Non e◌̀ un’in- terpretazione corretta, perche◌̀ il nazismo sara◌̀ molto peggio dell’età guglielmina, ma se ne rende- ranno conto solo molto piu◌̀ tardi (troppo). Prossimo obiettivo —> Polonia, soprattutto per Danzica. ING e FR danno congiuntamente garan- zie alla POL: se saranno attaccati —> verranno difesi, garantiscono inoltre l’indipendenza della POL. Non si tratta di una garanzia di integrita◌̀ territoriale (se Hitler chiede Danzica gli verra◌̀ proba- bilmente concessa per negoziato!!!). Hitler pero◌̀ non vuole solo Danzica, vuole ricostituire la GER cancellando le medie potenze in Europa. I rapporti tra le due nazioni non erano affatto deteriorati, ma Hitler intende distruggerla, punto. L’importante per Hitler e◌̀ arrivare alla guerra nelle migliori condizioni possibili —> condizioni diverse da WWI che permettono a GER di combattere WWII. - Patto d’Acciaio con ITA (no scherzetti come WWI), fronte Sud puo◌̀ essere sguarnito; - Alleanza per la spartizione della POL (ormai e◌̀ la terza-quarta spartizione!), patto Ribbentropp- Molotov; La particolarita◌̀ di quest’ultimo patto e◌̀ la totale assenza di una componente ideologica (le due po- tenze si fondano su ideologie totalmente opposte ed incompatibili, si giurano morte reciproca), il che sottolinea la prevalenza di un approccio che risponde alla tradizione della Realpolitik in questa fase della politica estera hitleriana. La GER inoltre beneficia delle esportazioni di materie prime dell’URSS in cambio di armamenti a RUS (a costo di rallentare Wermacht). Inoltre l’URSS ottiene il permesso tedesco di invadere la FIN. Sconcerto all’interno dell’opinione pubblica, in particolare nel contesto del movimento comunista internazionale (proprio per la questione ideologica). 1 Settembre 1939 —> Hitler può scegliere cosa fare. In particolare dobbiamo sottolineare che non aveva a tutti i costi l’intenzione di opporsi alla GB con cui non aveva dei veri antagonismi ideologici (entrambi sono ariani e GB e◌̀ imperiale!! domina razze inferiori), ma non si potra◌̀ realizzare. Hilgrüber, storico tedesco: la scelta nazista della guerra e◌̀ dovuta a ragioni ideologiche piu◌̀ che legate alla Realpolitik. La GER non ne aveva bisogno, era gia◌̀ potenza egemone in Europa. Attra- verso la scelta ideologica della guerra i nazisti hanno distrutto la GER. Questa interpretazione ha un grosso punto debole —> l’economia. Come ha fatto la GER a svilup- parsi? Con fortissimi investimenti pubblici drenando capitali ovunque potesse (anche con il clea- ring). Non e◌̀ detto che entri in recessione, ma sicuramente rallentera◌,̀ il vantaggio che ha sulle altre potenze cessera◌̀ in pochi anni —> deve consolidare la propria posizione in Europa al piu◌̀ presto, prima che si completi il riarmo inglese e russo, per conservare la propria posizione egemone sul continente europeo. —> la scelta di Hitler di scendere in campo non e◌̀ illogica, ma razionale (logica di potenza) A Maggio 1940 campagna in Francia, la conquistano in pochissimo tempo, poche vittime, no ri- conversione... e consenso dell’opinione pubblica. Granelli di sabbia nell’ingranaggio —> GER offre a ING garanzie vs. GIAP e ITA (i propri alleati), ma GB rifiuta (anche se non compattamente, vedi King’s Speech, l’ex Sovrano era filonazista). Questo perche◌̀: - non si fida di Hitler che piu◌̀ volte ha tradito le aspettative inglesi; - impedire squilibri di forze in Europa continentale (costante dal 1700); - questione ideologica democrazia vs. totalitarismo; Churchill e◌̀ conservatore, ma fortemente democratico! Non puo◌̀ assolutamente accettare l’accordo con GER. Situazione interessante —> la GER non puo◌̀ fare assolutamente nulla alla GB perche◌̀ c’è il mare in mezzo (piano Leone Marino viene accantonato). Allo stesso tempo GB non puo◌̀ attaccare diretta- mente GER. Al max si scambiano qualche bombardamento. GB può adottare il sistema del blocco continentale, ma ormai la GER ha tutto il continente —> non un grosso problema, si instaura una situazione di stallo. Opzioni GER: - attaccare colonie inglesi (soprattutto India e Iraq, petrolio e materie prime, la perla dell’Impero); - vantaggio: relativamente sguarnite e lontane, molte materie prime; - svantaggio: flotta inglese non eguagliabile dalla GER; allo stesso tempo l’URSS si sta riar- mando —> cosa succedera◌̀ nel continente? Anche perche◌̀ Stalin era abbastanza shockato dalla rapidita◌̀ delle vittorie tedesche! - sfruttare il vantaggio accumulato dalle “spalle libere” per sferrare un attacco micidiale al- l’URSS e completare il dominio in Eurasia. Tutti immaginano che l’armata rossa collassera◌̀ (figu- riamoci che avevano difficolta◌̀ a prendere la - formalizzare una situazione che si era gia◌̀ instaurata di guerra effettiva tra i due Se il blitzkrieg e◌̀ fallito —> torniamo a una situazione di Guerra di Posizione (la Grande Guerra), proprio le condizioni che Hitler non voleva si verificassero, considerata la grande differenza tra GER-ITA-GIAP ed il resto del mondo. 1942 si conclude con Stalingrado, l’offensiva tedesca viene spezzata e la GER ha chiara- mente perso la Guerra. Potra◌̀ al massimo cercare di contrastare l’URSS, guerra di logoramento ad esito chiaro. Il GIAP allo stesso modo e◌̀ bloccato prima di aver raggiunto i limiti di sicurezza (Nuova Zelanda, Hawaii e India). Nonostante l’abbiano persa, GIAP e GER continuano a combattere fino alla fine, fino a che RUS e USA si incontrano in territorio GER, i fronti interni non crollano. 1944-45 sono anni senza speranza e pieni di agonia (vedi attacchi nucleari). Ma perche◌̀ adottano questo tipo di politica, la “grande disgrazia” della GER? - pressione sulla popolazione civile non si attua fino al 1944 (le donne non stanno in fabbrica, ci sono i prigionieri!); - consapevolezza che la pace avrebbe annientato la GER, mancanza di valide alternative; - forte carica ideologica del regime, ha elevato il tenore di vita, ha dato spazio al revanchismo te- desco post-Grande Guerra, l’opinione pubblica non ha assolutamente la percezione della scon- fitta, anzi, credevano alla vittoria, vedi anche “mito delle armi segrete”; - speravano in una rottura tra URSS e potenze capitaliste e morte di Roosevelt (vedi “è morta la zarina”); - i bombardamenti fanno crescere l’odio contro il nemico —> non ci si puo◌̀ arrendere! - GER Orientale teme il bolscevismo (propaganda vs. “mostro bolscevico”); - per GIAP militarismo legato alla concezione religiosa dello Stato, preferiscono morire che arren- dersi; Politica estera ITA che conduce alla Guerra Fasi della politica estera fascista: - Fase 1) 1925-26, continuita◌̀ con quella precedente, prosecuzione della politica liberale; - Fase 2) Svolta, allontamento del personale diplomatico (fascistizzazione del Ministero degli Esteri, allontamento di Contarini e subentra Dino Grandi, teorizza il Peso Determinante Italiano che fa oscillare equilibri internazionali), politica revisionista che inquadra lo Stato Italiano come insoddisfatto, Mussolini aveva silurato D’Annunzio con Rapallo, ma fa propria la sua propaganda irredentista. Vuole cambiare la stabilita◌,̀ anche se non ci sono condizioni per un vero revisioni- smo, quindi lo fa solo a parole; - Fase 3) Ascesa del nazismo fa mutare completamente il fascismo perche◌̀ entra in crisi come autoritarismo forte, ferma dapprima militarmente l’Anschluss per imporsi come regime forte, poi entra in crisi gradualmente; prima cerca di utilizzare il nazismo per farsi “pagare meglio” dalle potenze anti-naziste l’entrata in guerra vs. GER, in questo contesto ottiene il consenso delle po- tenze occidentali all’avventura africana. Gli scenari di espansione ITA sono potenzialmente Mediterraneo (ma tutto occupato, l’unica possibilita◌̀ sarebbe Tunisia “pistola puntata su ITA”), Balcani (ma non riesce ad imporsi come potenza egemone, non aveva le risorse finanziarie per inglobare l’AU), bloccata in particolare dalla GER troppo forte, si concentra quindi sul corno d’Africa —> ottiene il via libera del GOV Laval (?) ma non della GB. Ci prova comunque. Suscita un picco di consenso (revanchismo di Adua), funziona anche dal punto di vista economico —> forti investimenti nell’impresa in Etiopia sembrano tonificare l’economia. Contemporaneamente mette in difficolta◌̀ con FR e ING perche◌̀ FR cambia governo —> antagonismo ideologico, Parigi e◌̀ rifugio degli anti-fascisti ITA, ING non ha mai dato il consenso. Alternativa: dichiararsi potenza soddisfatta o alzare la posta? GER fa offerte perche◌̀ isolata, ITA vuole ottenere di piu◌!̀ Nel 1937-38 e◌̀ diverso dal 1935 perche◌̀ non c’è piu◌̀ nessun territorio vuoto —> per ottenere qualcosa deve schierarsi chiaramente nello scenario internazionale. Sceglie la via del “rubacchiare” qualche territorio a FR e ING. In questo nuovo contesto abbiamo continuita◌̀ ideologica e impegno comune nella Guerra di Spagna —> progressivamente l’ITA si sposta verso la GER, e◌̀ una scelta difficile perche◌̀ significa rinunciare all’ambizione balcanica, per ottenere solo poche briciole (Albania e Croazia, Grecia si discute), senza dimenticare l’Anschluss che per l’ITA è catastrofico, significa in tutti i sensi diven- tare l’ombra della GER (subordinazione) anche perche◌̀ nel 1934 l’aveva bloccata, ora si capisce che non puo◌̀ piu◌̀ farlo. Ottiene garanzia che GER non si espandera◌̀ in Alto Adige, ma optera◌̀ per lo spostamento della popolazione. 1938 Questione di Monaco, ITA sostiene la GER, ma in cambio non ottiene nulla 1939 Hitler chiede formalizzazione dell’Alleanza, Mussolini aspira all’Asse Orizzontale (ricordia- mo che 1936 Asse Verticale, Ideologico, blocco anticomunista, antiComintern), Ministro degli Esteri Ciano e◌̀ contrario (gira addirittura la storiella OMMIODDIO! sul fatto che GER ha cambiato i termini all’ultimo e che Ciano lo sapeva ma voleva evitare la crisi con GER), ma Mussolini vi aderisce per inserirsi nel revisionismo della GER. Patto d’Acciaio —> assoluta catastrofe per la diplomazia italiana, FINISCE LA POLITICA ESTERA ITALIANA. Com’è stato possibile? “Tutti si impegneranno nella pace, ma se uno dei paesi si trovasse in una situazione di complicazioni bel- liche —> gli altri lo sosterranno” —> alleanza offensiva. Il punto e◌̀ che la GER e◌̀ gia◌̀ pronta per la Guerra, ITA no, quindi rischiano di andare al macello. Ribbentropp dira◌̀ “tranquilli, non faremo la Guerra prima del 1942”, e invece... ITA riforma dell’esercito per modernizzarlo —> per tre anni l’esercito ITA non sara◌̀ in grado di agire. Ipotesi revisionista di De Felice: MUSS si tiene la porta aperta e Patto Acciaio e◌̀ ultimo tentativo di strappare concessioni a ING e FR, molto debole perche◌̀: - ITA in ritardo con riarmo - ITA si è fortemente avvicinata alla GER nazista per ragioni ideologiche - il realismo ITA viene meno nella politica estera, si limita a rincorrere la GER - regime prigioniero della propria propaganda, mito della vittoria mutilata, per cui e◌̀ necessario perseguire una politica di potenza (e revisionista della GER) anche se non si e◌̀ nelle condizioni di farlo; - opinione pubblica premeva per la politica di potenza, MUSS la teme, non puo◌̀ ritornare sui suoi passi; - MUSS e collaboratori iniziano a credere nella propria propaganda! Errore comune e tragico (vedi Diario di Pietro Marchi). A guerra iniziata MUSS si rende conto che si trova in condizioni addirittura peggiori rispetto a ITA 1914 (in cui poteva rimanere neutrale, adesso no!). Crisi politica in parte reale ed in parte percepi- ta: MUSS si rende conto che il regime non reggerebbe senza la guerra, eppure gli ITA non voglio- no la guerra! Ma MUSS non ne e◌̀ convinto! Crede che ITA possa salvarsi senza la guerra, il regime NO! Deve... ma non puo◌̀! —> come fa a cavarsela? Inventa la Non Belligeranza, rispetta l’alleanza, ma per cominciare a combattere ha bisogno di condizioni tecniche, la lista del Molibdeno: le forniture di armi e materie prime di cui ITA necessita per iniziare. Entrera◌̀ in guerra SOLO quando la guerra sara◌̀ quasi finita! Per MUSS (e gerarchi fa- scisti) l’ITA non entra VERAMENTE in Guerra, lo fa solo per sedersi alla Conferenza di Pace (Sto- ria di Bertoldo, scegliere l’albero a cui lo impiccheranno finche◌̀ si stufano!) Episodi curiosi: - Ha bisogno di qualche migliaio di morti da mettere sul tavolo di pace - incontrano gli Inglesi e si stupiscono perche◌̀ sparano! - ITA firma l’armistizio con la FR, potrebbe chiedere la Tunisia (importanza strategica fondamenta- le), ma non lo fa perche◌̀ MUSS ragiona in termini politici, non vuole infierire sulla FR perche◌̀ la sua preoccupazione non e◌̀ la vittoria (data per scontata), ma il contenimento della GER nel do- poguerra (e avrebbe Spostamento dei Polacchi (ed altri) dal Reich alla Russia. Al contrario dopo la IIWW verranno spostati i tedeschi dai territori liberati. Con riserva si puo◌̀ parlare di spostamento di popolazione anche nel caso della Shoah, ma siccome gli ebrei non hanno una terra —> li eliminano. Torniamo al duce. Cade la fiducia nello Stato. Cade la fiducia nel Partito (manciata di gerarchi che mangiano). Cade la fiducia (per ultimo) in Mussolini. Vedi Estate 1943, gli Alleati bombardano le ferrovie di Roma, il Re visita la popolazione, Mussolini non se la sente, sa che la fiducia in lui si e◌̀ incrinata. L’esercito tenta una soluzione che eviti la catastrofe militare per l’ITA. La crisi del regime scoppi aall’interno del Regime, l’organo supremo del Regime si riunisce il 25 luglio 1943, decide di restituire il comando delle forze al Re, simbolo dell’Unita◌̀ della Nazione, rimuovendo di fatto Mussolini. Si tratta del pretesto per il Re, che fa arrestare Mussolini. Si tratta di un colpo di stato organizzato con il consenso del Gran Consiglio del Fascismo. Non intendevano un crollo del Re- gime, speravano di sostituire Mussolini con un altro gerarca, ma Vittorio Emanuele III —> nomina capo del governo il Maresciallo Badoglio. A questo punto il Fascismo non ha piu◌̀ consensi, da un giorno all’altro tutti si dichiarano antifascisti, strappano le insegne dalle strade... Perche◌̀ hanno organizzato il 25 Luglio? Incontro di Feltre Mussolini-Hitler. Lunghissimo monologo di Hitler sulla “sicura vittoria”, Mussolini tace e perde l’ultima occasione di ottenere il disingaggio dalla Guerra con il consenso personale di Hitler. —> disingaggio dell’ITA dalla guerra SENZA il consenso dei tedeschi (violando il Patto d’acciaio). Il precedente e◌̀ la FR che esce dalla Guerra 1940, ING affonda la flotta FR per vendetta. Cosa avrebbero fatto i TED per questo tradimento? - Teniamo anche presente che la meta◌̀ delle truppe italiane sono nei balcani, ormai perdute, non possono spostarle (avessero avuto l’ordine di resistere ad oltranza, sarebbe stato il massacro sicuro); - Inoltre il GOV TED per aiutare ITA assalita dagli Alleati —> stava gia◌̀ preparando le truppe; - ITA vuole non solo disingaggiarsi, ma passare da un fronte all’altro, mantenendo il potere nelle mani della Monarchia e di quelle dei gruppi tradizionali; GER non vuole che ITA si arrenda, vuole che gli Alleati siano lontani dai confini del Reich, soprattutto fuori dalla penisola, perche◌̀ da li◌̀ gli aerei possono arrivare ovunque. ING vuole influenza sul Mediterraneo —> per raggiungere Impero ING, assumendo il controllo del- le isole (Sicilia e Sard), conquistando Nord Africa. Continuano con Campagna d’Italia con il minimo sforzo, conservano le forze per l’offensiva con- tro i tedeschi. Immediatamente dopo la caduta del Regime —> negoziati con Alleati. Questi non avevano interesse per alleanza con l’ITA, ma la sua connivenza puo◌̀ realizzare il principio del mi- nimo sforzo. 3 Settembre 1943, armistizio di Cassibile (breve) con gli Alleati, che vogliono le peggiori condi- zioni per ITA, la resa incondizionata su pressione sovietica (Stalin ha il timore che ad un certo punto gli angloamericani si mettano d’accordo con i tedeschi per attaccare URSS, una pace sepa- rata). ITA pensa di poter negoziare la resa, gli Alleati non li avvisano delle loro intenzioni, presen- tano un testo molto breve parlando vagamente di condizioni da definire. Si tratta di un armistizio militare tra eserciti, le firme sono di un generale inglese (che comanda In- glesi e Americani), nel teatro mediterraneo non ci sono truppe sovietiche —> non ci sono rappre- sentanti sovietici nel Mediterraneo. Quindi ITA non si arrende ai sovietici, il controllo e◌̀ del comando anglo-americano. —> PRECEDENTE ITALIANO (l’URSS e◌̀ esclusa dalla gestione del problema italiano del Mediterraneo, si intravede il seguito della Guerra Fredda). URSS farà la stessa cosa sul fronte orientale —> BULG ROM e UNG si arrenderanno alle forze sovietiche, la gestione di questi teatri di guerra sara◌̀ prettamente sovietica. Presso il comando italiano imperversa una forte ambiguita◌̀ e un clima di sfiducia nei confronti degli Alleati. Se sbarcano a Sud di Roma —> arrivano a Roma i nazisti e gli ITA non sono contenti. Se sbarcano a Nord di Roma va bene cosi◌̀. Anglo-americani allora decidono di tenere segreta la data dello sbarco fino all’ultimo, ITA non e◌̀ preparata a gestire la situazione e viene avvisata che o cosi◌̀ o ciccia (“vi spianiamo l’ITA se fate lo scherzetto di rifiutare l’armistizio”). Inizialmente pensavano che GER volesse consolidare il controllo al NORD, invece decidono di continuare fino al SUD —> 8 settembre Badoglio e Re scappano a Bari, lasciando le forze ar- mate senza ordini per dei giorni, vengono quindi catturati dai TED. L’armistizio e◌̀ in realta◌̀ una capitolazione (resa senza condizioni), ma ancora di piu◌!̀ Crollo del- le istituzioni, il paese e◌̀ cioe◌̀ privo di un GOV in grado di proteggere la propria nazione. PRES CONS e RE SCAPPANO. Rendiamoci conto. Si parla di Morte della Patria, perche◌̀ il motore stes- so dell’Unita◌̀ scappa, viene a mancare. Crollo verticale dell’Unita◌̀ nazionale, il sentimento di appar- tenenza crolla. Punti salienti della capitolazione: - Sconfitta 1942; - Crisi di fiducia del regime (si rappresentava come compimento del Risorgimento, ma non funzio- nando crolla il senso di appartenenza nazionale, ma ci sono ancora i pilastri); - 8 settembre svaniscono le istituzioni Fino alla fine del 1947/inizio del 1948 ITA non esiste piu◌̀ come soggetto internazionale e soggetto politico-decisionale. Nel territorio italiano tra 1943 e 1945 succedono molte cose. I due occupanti (tedeschi a Nord, anglo-americani poco Sud, risalgono lentissimamente la peniso- la, il grosso delle truppe prepara lo sbarco in Normandia) hanno esigenze simili: la gestione del territorio. Situazione Pre-Risorgimentali, territorio di scontro delle grandi potenze. Tedeschi: Ad Ovest Europa —> impiegano la formula del GOV indiretto, vengono mantenute le istituzioni precedenti, esercitando su di esse forti influenze. Nel caso diretto vengono azzerate le istituzioni precedenti e messe a capo di esse personale di- pendente dalla potenza occupante. Il problema e◌̀ che il Re e◌̀ fuggito al SUD, bisogna ricostituire uno Stato Italiano, convincono Mussolini a costruire la Repubblica Sociale Italiana, e◌̀ un GOV fantoccio, trasferisce gli ordini dei TED. Tenta di infilarsi nelle pieghe della policrazia tedesca per conquistare qualche piccolo spazio decisionale (vedi mantenimento di forza lavoro ed impianti in ITA Nord). RSI tenta anche di creare delle vere e proprie forze armate che combattano a fianco dei tedeschi per raccogliere dei brandelli di sovranita◌̀ legittima. Concorre inoltre al mantenimento dell’ordine pubblico (procedura implementata ovunque in EU dai tedeschi) Questione della manodopera e conflitti tra i potentati (vedi organizzazione Todt con esigenze circa industrie GER, lavori di fortificazione sul territorio...). Alleati: Al SUD prosecuzione del GOV del Re, legittimo, ma non conta nulla. Commissione Alleata di Controllo —> ufficiali militari che amministrano il territorio liberato. Per il suo funzionamento si avvale delle istituzioni italiane. Le Province messe in sicurezza riprenderan- no l’amministrazione italiana, ma il vertice sara◌̀ sempre la CAC. Stesse modalita◌̀ tedesche del Nord. Anche qui arruolamento del Corpo ITA di Liberazione. - Leva militare —> fallisce al SUD, al NORD ci sono gli squadristi. ALTERNATIVA: scappare nei boschi e affiliarsi alla Resistenza. - Volontari —> lavorare per i tedeschi - Veterani (Prigionieri di Guerra) —> alcuni accettano Lo fanno in entrambe le situazioni, sia TED che Alleati. - vergogna per gli insuccessi della Guerra ed il crollo dello Stato Italiano; - anti-fascismo, maturato con la Guerra o gia◌̀ presente prima della stessa; - (per gli intellettuali) costruire la democrazia, non pensano di tornare al pre-guerra, ma a costruire un nuovo Stato Italiano; - spostamento degli equilibri di classe fino alla Rivoluzione; A motivazioni diverse corrispondono tipi di Resistenza diversi, non si tratta di un fenomeno unita- rio. Il riflesso patriottico e◌̀ sicuramente comune, tutti ce l’hanno col fascismo. Nelle formazioni politiche, pero◌̀, c’è la sfida della costruzione della democrazia per esempio. FORMULA DELLE TRE GUERRE (Pavone) —> si confondono la - Guerra di Liberazione (combattuta da tutti perche◌̀ presupposto per costruire/ricostruire lo Stato Italiano), - Guerra Civile Anti-fascista (con la componente del disconoscimento della legittimita◌̀ dell’avver- sario), - Guerra di classe (per spostare gli equilibri politici, tiipica dei comunisti). Punti salienti dell’adesione alla Resistenza: - Bandi di leva della Repubblica di Salo◌̀ (e i conseguenti rifiuti —> scappano e si uniscono ai Partigiani); - Offensiva alleata in Centro Italia (tutte le truppe tedesche sono occupate in prima linea, non riescono a difendere il territorio, ci sono solo pochi presidi fascisti; inoltre l’aspettativa di uno sfondamento alleato, tipo spallata finale, e di una prossima vittoria aumenta lo spirito combattivo della Resistenza, in questo periodo vengono costituite moltissime Repubbliche Partigiane (espe- rimenti di democrazie...), momento della massima diffusione dell’esperienza resistenziale, ac- quisisce una connotazione politica importante, vuole ottenere dal GOV ITA il riconoscimento del CLN del Nord ITA (sede a Milano) come espressione del GOV ITA stesso, lo otterranno anche dagli anglo-americani ad alcune condizioni: tutte le formazioni militari del Nord vengono unificate nel Corpo Militare della Liberta◌,̀ il comando passa a Cadorna nipote, inoltre a guerra finita le formazioni partigiane verranno sciolte); Non si limitano a fare guerriglia, ma inizia l’attivita◌̀ politica, specialmente formazione politica per le classi dirigenti. La fanno tutti. Addirittura Giustizia e Liberta◌̀ aspira alla costruzione di uno Stato a modello partigiano, democrazia diretta. Attorno a questi nuclei c’è una rete piu◌̀ ampia senza la quale le formazioni armate non potrebbero resistere, costituita dai cittadini che li sostengono in diversi modi organizzati, il fenomeno prende il nome di Resistenza Civile (si contrappone alla Resistenza Armata) e si articola in: —> sistema di approvvigionamento parallelo a quello dei Tedeschi; —> trasmettono messaggi (vedi Gino Bartoli il ciclista famoso che li nascondeva nella canna della bicicletta); —> nascondono i partigiani; E’ molto ampia (vedi soprattutto sacerdoti, che possono presentarsi come super partes). Non tutti pero◌̀ fanno questa attivita◌,̀ anzi, lo stesso individuo potrebbe non avere un ruolo definito, ma agire applicando strategie di sopravvivenza. Estate del 1944 —> pero◌̀ gli Alleati non riescono a sfondare la Linea Gotica. Crisi clamorosa per cui i tedeschi sanno che fino a primavera non succedera◌̀ nulla e sono liberi di ripulire le retrovie —> distruggono e riconquistano le zone liberate dai partigiani. PERIODO NERO DELLA RESISTENZA fino al marzo del 1945. Riprovano a Marzo del 1945 —> corsa dei giovani all’arruolamento nelle formazioni partigiane per sferrare il colpo finale contemporaneamente agli anglo-americani e dimostrare loro che in parte l’ITA si sta liberando da sola (vedi Genova, Milano,Torino). Si parla quindi di Epopea Partigiana, momento fondativo della nuova ITA democratica. AL SUD Esperienza politica di vertice, in cui i Partiti anti-fascisti cercano di entrare a far parte del GOV Ita- liano di Badoglio. Il Re dovrebbe licenziare Badoglio (fascista, era capo di stato maggiore di Mus- solini) e mettere al comando il CLN. Allora lo chiedono agli alleati, ma Churchill: “se prendi in mano la teiera bollente ma vuoi buttare lo strofinaccio che usi per tenerla in mano, devi essere sicuro di averne un altro”. Teiera: situazione politica ITA Strofinaccio: GOV 1944 —> dall’esilio a Mosca torna in ITA un fuoriuscito, Palmiro Togliatti, il segretario del Partito Comunista. Si era fatto dare degli ordini da Stalin. Terra◌̀ un grande discorso SVOLTA DI SALERNO —> “tutti uniti contro il fascismo”, comunisti, CLN e Badoglio. —> il CLN deve partecipare al GOV di Badoglio. Nelle stesse settimane gli stessi ordini vengono dati a Togliatti e al segretario del PC in FR. Non devono cercare di prendere il potere. Non devono dare l’impressione di fare la rivoluzione. —> sarebbero stati stroncati subito dagli Alleati e avrebbero spinto gli Alleati ad opporsi a Stalin, eventualmente alleandosi con i TED vs. URSS, il massimo male. I Comunisti devono assolutamente diventare i protagonisti buoni della lotta di liberazione comune a tutte le forze, creando nuovi stati liberali democratici, nei quali ci siano anche i comunisti, in- fluendo sulle decisioni di questi nuovi Stati, non anti-sovietici. 07/05/2015 Autunno 1944 - Movimento di liberazione jugoslavo nelle zone della Venezia Giulia —> ambi- zione di cacciare tedeschi e italiani per costruire uno Stato unicamente jugoslavo, scelgono la linea del Fronte di Liberazione, cercando anche la lotta di classe, quindi duplice linea nazionale e politica. Alcuni partigiani del PCI della Venezia-Giulia escono dal CLN ed entrano nel Fronte Jugoslavo perche◌̀ condividono le idee jugoslave filo-comuniste —> si apre una tensione fortissima tra le due lotte resistenziali che si scontrano tra loro. Non tutti pero◌̀ seguono gli ordini di passare sotto gli jugoslavi, vedi brigata Osoppo che viene eliminata dall’opposizione del Fronte di Li- berazione. Nella logica del CLN i problemi/divergenze si risolvono con la politica. Nella logica del Fronte jugoslavo di liberazione si risolvono attraverso l’impiego della violenza. Torniamo al grande disegno. A fine guerra il GOV ha a capo Bonomi, comprende tutti i partiti anti- fascisti. - Socialisti - Comunisti (vogliono centralita◌̀ del lavoro e delle masse proletarie) - Democristiani (vogliono voto proporzionale, anche donne) - Partito d’Azione (intellettuali, movimento Giustizia e Liberta◌,̀ forse il piu◌̀ radicale di tutti. In effetti tutti ritengono necessario un cambiamento del sistema, non piu◌̀ Stato Liberale, ma Democratico. In realta◌̀ il Risorgimento e◌̀ stata una Rivoluzione mancata, per esempio distruggendo l’impalcatu- ra statale/ centralista costruita prima della IIWW). Estate 1945 —> sutura tra le due Italie (Alleati + Resistenza). Fase 1) Portare al GOV tutti coloro che hanno partecipato alla Resistenza, l’uomo simbolo —> Ferruccio Parri (uno dei principali leader della Resistenza al Nord), il “Vento del Nord”, ma dopo 6 mesi di GOV Parri (progetto giacobino, perche◌̀ ITA non era in grado di riformarsi da sola, quindi e◌̀ necessaria una Rivoluzione dall’alto, da parte di un gruppo di illuminati), non si combina nulla, l’apparato dello Stato non gli risponde, anche perche◌̀ alle spalle ha un partito di e◌ĺite, non ha col- legamenti sociali, il Paese ha grandissimi problemi sociali... Paralisi dello Stato; Fase 2) Cambio di GOV, per cui gli azionisti vengono sostituiti dagli esponenti dei partiti di massa, accordo tra i due Partiti (teoricamente) maggiori: DC e Comunisti. Convergono ad affidare il GOV a De Gasperi. DC: partito di massa, erede del Partito Popolare. Non si chiama piu◌̀ cosi◌̀ perche◌́ il Popolare era spaccato, tra l’altro suicidandosi nel caso della votazione della Legge Acerbo, appoggiando i Fa- scisti (e perche◌̀ era stato rimosso l’ex segretario Don Luigi Sturzo). Cambiando nome si dichiara che vogliono appoggiare la Democrazia. Strategia che mette al centro dell’attenzione i Popolari, contenuti legati alla Famiglia. La struttura e◌̀ relativamente debole, ma capillarmente diffusa (vedi —> allo stesso modo pero◌̀ neanche l’estrema destra puo◌̀ partecipare (perche◌̀ eredi dei fascisti) L’area di GOV sara◌̀ costituita da forze anti-com e anti-fasc, MOLTI ma non tutti. All’interno di que- ste forze c’è uno squilibrio sostanziale, perche◌̀ il PART SOC si allea con i COM (Fronte Popolare), un’altra ala dello stesso PSI —> Partito socialdemocratico... Sono Partiti piccoli che non riescono a raggiungere il 10%, mentre la DC e◌̀ piu◌̀ del 40% —> La DC rimarra◌̀ sempre al GOV, non c’è alternanza, assoluta stabilita◌̀ della DC. Società di massa si consuma con gli anni ’70 —> fase di massimo splendore, ma inizio della fase calante dei Partiti. Trascinamento delle infrastrutture. Partito DC molto (troppo) ampio, al suo interno troviamo una varieta◌̀ molto differenziata di coloritu- re politiche, dalla sinistra moderata alla destra conservatrice. Come si articola tutto questo? —> CORRENTI: nascono negli anni ’50-’60, come espressione di segmenti della societa◌.̀ Vedi sindacalismo bianco (Forze nuove), gli intellettuali (Sinistra di base), i moderati conservatori (Doro- tei, al suo interno addirittura si scinde, una sottocorrente intorno a Aldo Moro), correnti di Amintore Fanfani... ogni corrente fa i propri convegni ecc. poi dibattono tra loro all’interno del Partito. Me- diazione tra Partito e cittadini. Possiamo definirli dei piccoli partiti in miniatura. 12/05/2015 Estate del 1946 viene predisposto il trattato di pace, nel 1947 viene firmato. Si tratta di un trattato molto duro: la situazione italiana e◌̀ particolare perche◌̀ la Guerra era fascista, ma dal 1943 i governi erano anti-fascisti, oltretutto aveva tentato di redimersi con la cobelligeran- za, quindi la classe politica italiana non si sente del tutto responsabile della Guerra. Sicuramente si aspettavano un Trattato severo, che cancellasse le velleita◌̀ dell’espansione italiana (colonie fasci- ste, qualche sanzione), ma che non intaccasse il ruolo italiano nello scenario internazionale. La conferenza della pace e◌̀ l’ultima sede in cui l’Alleanza anti-nazista funziona. Nella logica della Grande Alleanza l’ITA è solamente un nemico sconfitto, arresosi senza condizio- ni —> il Trattato di pace distrugge il ruolo internazionale italiano (non sara◌̀ una media potenza, ma un’impotenza), non viene conservato l’impero coloniale (simbolo di potenza), vengono addirittura messi in discussione i confini della Grande Guerra (quello che veniva vissuto come il compimento dell’Unita◌̀ Nazionale). - Il confine del Brennero non viene toccato (perche◌̀ sarebbe stato un favore ai TED), ITA e AU si accordano tra loro (Accordi DeGasperi - Gru◌b̈er), il Tirolo rimane a ITA in cambio di garanzie di tutela linguistica; - Situazione diversa nel confine Orientale, perche◌̀ la JUGO e◌̀ uno stato vincitore, smembrato dal- l’ITA e GER, quindi ha tutti i diritti per richiedere vendetta. Stacca all’ITA tutte le conquiste della Grande Guerra (Venezia Giulia, prima chiamato Litorale adriatico, rimane all’ITA solo la parte meridionale della provincia di Gorizia), la maggior parte viene attribuita alla JUGO, solo un pun- to, Trieste, non viene attribuito a ITA, ne◌̀ a JUGO. Si tratta del porto dell’AU, che gli Americani/ Inglesi vogliono rimanga nella sfera di influenza occidentale. Lo definiamo un interesse strategi- co anglo-americano in EU (viene quindi internazionalizzato, COST del Territorio Libero di Trieste, comprendente la citta◌̀ ed una piccola striscia costiera, dal Timavo al Quieto), sotto il controllo del Consiglio di Sicurezza dell’ONU; La classe politica rimane scandalizzata da questo diktat. E’ l’ultimo momento di solidita◌̀ del CLN e parallelamente del fronte anti- nazista nello scenario inter- nazionale. Nella logica della Guerra Fredda avviene una fortissima rottura, che pero◌̀ non intacca il sistema democratico, una prerogativa fissa per tutte le fazioni in ITA. 1947 ITA e FR il margine di conflitto tra comunisti e anti-comunisti e◌̀ molto polarizzato, fino a quel momento il collante aveva tenuto. Adesso rottura. C’è una forte pressione da parte degli USA e del Vaticano, ma anche un ragionamento di politica interna: DeGasperi e il Discorso del Quarto Par- tito. I tre partiti di massa stanno governando il Paese: - DC - PSI - PCI stanno facendo molto, ma non abbastanza per rilanciare l’economia. Non ci riescono perche◌̀ da un lato c’è una crisi internazionale post- bellica, dall’altro perche◌̀ i capita- listi (detentori di capitale) non investono perche◌̀ non si fidano del futuro, non sono certi che l’ITA rimarra◌̀ al riparo dal comunismo. Il Quarto Partito (Capitalismo) e◌̀ in grado di bloccare l’ITA. Biso- gna quindi convincerlo a collaborare, portarlo dentro al GOV, ma e◌̀ in contraddizione con il PCI. Sta di fatto che DeGasperi vede come priorita◌̀ il Quarto Partito, sommando questo ragionamento alle pressioni esterne —> il PCI viene cacciato dal GOV, non reagisce, questo perche◌̀ ritiene che alle elezioni avrebbe vinto, considerato il malcontento diffuso. 18 aprile 1948 si vota e vince la DC —> sconfitta terribile del PCI. La campagna della DC ha avuto gli aiuti/sostegno anglo-americani. A questo punto il PCI reagisce malissimo e denuncia bro- gli elettorali, ma e◌̀ impotente davanti alla vittoria assoluta della DC. Togliatti chiede a Stalin cosa fare dopo le elezioni se il Fronte Popolare (PSI+PCI) avesse vinto, ma USA e UK si fossero opposti. Stalin dice che non devono fare niente, perche◌̀ ritiene che l’Italia non possa sfidare gli Americani, sarebbe un rischio troppo grande. Quando Stalin da◌̀ indicazioni sbagliate —> l’errore viene imputato a chi ha eseguito gli ordini. Se Togliatti non sta al GOV —> è colpa sua, non di Stalin che ha dato gli ordini. Il Cominform li processa e si stabilisce che e◌̀ colpa loro (logica staliniana). GUERRA FREDDA: Si tratta di un conflitto globale, che riguarda quindi tutte le dimensioni della conflittualita◌,̀ verte sulla dimensione geopolitica (Oriente - Occidente), ideologica (Comunismo - Liberaldemocrazia), tra due sistemi economici (socialismo - capitalismo), culturale... Alcuni sostengono che la Guerra Fredda sia finita nel 1953 con la morte di Stalin, ma e◌̀ corretto solo parzialmente. Altri che sta per tornare con la crisi Russo-Occidentale (ma non e◌̀ affatto vero, perche◌̀ mancano le componenti ideologiche, economiche...), c’è solo quella geo-strategica. La sconfitta deve essere totale —> URSS affonda, il comunismo viene superato (rimane solo in Corea del Nord e qualcosa in Bielorussa), il comunismo come ideologia e◌̀ in forte eclissi... Nel Post-Guerra Fredda gli anglo-americani non possono infierire sulla Russia perche◌̀ detiene an- cora la deterrenza nucleare —> basta premere un bottone. DETERRENZA PERFETTA (non imperfetta come per il primo conflitto mondiale). —> garantisce l’equilibrio perche◌̀ se la violenza venisse impiegata comporterebbe la certezza di una mutua distruzione per entrambe le fazioni. (Mutua distruzione assicurata) Modalita◌̀ di scontro: - Propaganda; - Conflitti periferici (Guerre per procura); - Ambitoeconomico; Perche◌̀ scoppia? —> Conferenza di Yalta 1945: ACCORDO tra i tre grandi che si impegnano a gestire concorde- mente il dopoguerra (definiscono sfere di influenza, ma si tratta di una gestione multilaterale della stabilita◌̀ mondiale), soprattutto per volonta◌̀ degli USA, Roosevelt ragiona in termini multilaterali (non Churchill e Stalin che sono legati alle sfere di influenza (facevano le percentuali sui foglietti!!! MA!); - Spirito di Yalta - La teoria dei quattro poliziotti (potenze vincitrici che devono controllare l’eventuale revanchismo dei vinti, GER (URSS e UK) e GIAP (CINA che non esisteva e secondo Roosevelt andava restaurata e USA)); —> Lungo Telegramma, analisi complessiva della politica sovietica, Kennan: Ogni possibilita◌̀ di accordo globale con l’URSS e◌̀ impossibile, perche◌̀ URSS vuole espansione e non e◌̀ interessata ad un accordo globale (fara◌̀ accordi parziali solo per prendere tempo), questa e◌̀ la natura del suo regime. Viene contestato l’assioma di Yalta. Sovietico, poi si accorgono che pero◌̀ il controllo URSS e◌̀ totale e vi sono si- stematici tentativi di sovietizzazione. NESSUNO ha bene la percezione di come andra◌̀ a finire, non sembra affatto che l’URSS non ce la fara◌̀. Anche discussioni sulla gestione delle Nazioni Unite. Inoltre teniamo presente che per un periodo si riterra◌̀ che l’OCC sia in difficolta◌̀: - Sembrano gli oppressori (Vietnam), soprattutto per le nazioni che tentano di decolonizzarsi e guardano ad un impianto di tipo socialista; - I moti studenteschi si ispirano all’ideologia marxista D’altro canto URSS: gigante dai piedi di argilla —> deve chiedere il cibo agli USA. NATO 1949 —> messaggio per URSS: se metti il piede in EU rischi grosso, la guerra con gli USA, il confine e◌̀ l’Elba, non l’Atlantico (vedi Kennedy “Ich bin ein Berliner”, se URSS ti schiaffa un attacco, io le schiaffo i tank) Tentativi di risposta URSS a Marshall e NATO - COMECON (piano economico) - COMINFORM (controllo dei partiti politic) 1956 Patto di Varsavia 7 ANNI DOPO! è cambiato qualcosa. I paesi fondatori della NATO (Canada, GB, FR, USA, BENELUX, ITA), nel 1956 la REP FED TED entra nella NATO —> immediatamente l’URSS crea il Patto di Varsavia, difensivo vs. enne- sima aggressione tedesca (ci credevano! Possibile, non probabile, ma e◌̀ sufficiente). Esercitazione NATO nell’area tedesca, abbastanza grossa. Le spie sovietiche ritengono che sia la preparazione per un attacco a URSS, ma una spia informa USA che assicura URSS. ERAVAMO A UN PASSO DAL BOOM OH. Crisi: - Berlino, isolata nella zona di occupazione Sovietica, premono su inglesi e americani che rifiuta- no, i sovietici mettono il blocco dei rifornimenti a Berlino: o gli alleati cedono o attaccano diret- tamente, risposta: PONTE AEREO (l’unico precedente e◌̀ TED a Stalingrado, ma avevano fallito!) 14/05/2015 Svolta consumista: la novita◌̀ rispetto alla societa◌̀ di massa e◌̀ il consumo del superfluo. Americanizzazione: trasferimento all’Europa del sistema economico e dei modelli di vita gia◌̀ af- fermatisi 20 anni prima in USA, si tratta di un’egemonia culturale americana. - comunicazione —> musica e cinema; - fortissima emigrazione di intellettuali (e non) europei verso gli USA pre e durante la IIWW, ades- so il centro culturale globale e◌̀ l’America; la stessa contestazione del sistema verra◌̀ dall’America; Liberazione della donna dalle proprie relegazioni alla casa —> la lavatrice e gli elettrodomestici consentono alla donna di diminuire il tempo che deve dedicare alla casa e di dedicarlo ad altro. Baby boom, si tratta di un picco (rimbalzo del dopoguerra) che non cambia la tendenza globale del trend demografico. Su questo punto influiscono anche le condizioni socio-economiche positive. Muri rimossi: - la Guerra (e l’aspettattiva di guerra); - la penuria/crisi, difficolta◌̀ di inserimento nel mondo del lavoro; I giovani diventano un segmento di mercato importante, si rafforza il loro sentimento di identita◌̀ ge- nerazionale —> chiederanno riconoscimenti —> 1968. Inquietudine generazionale a fine anni ’60, emerge di nuovo per il ’68 (prima non era presente). ITA contesto molto articolato, dualistico (Nord-Sud). Il meccanismo del BOOM consente in parte il superamento del dualismo, d’altro canto si rimanifestera◌̀. Sud: riserva di manodopera e risorse che vengono impiegate al Nord per lo sviluppo. Questo genera molta ricchezza, il Nord si avvicina o supera i livelli di prosperita◌̀ dei Paesi Europei. Per la prima volta la classe politica affronta com- plessivamente il problema del SUD. Il perpetuarsi del sistema dualista finirebbe per deteriorare ITA —> tenta di lanciare lo sviluppo economico del Sud. In questo senso lo Stato implementa politiche di tipo interventista (forzare il mercato), contrariamente a come aveva agito Giolitti. Nel frattempo e◌̀ in effetti cambiata la cultura politica (che si orienta verso l’impostazione keynesiana, la quale ri- serva un ruolo importante per lo Stato nell’economica di mercato), siamo alla fine degli anni ’50. Inizialmente la Repubblica ITA era gestita da esponenti della tradizione dell’economia classica (vedi Einaudi, liberale...). In questa seconda fase —> Partito Repubblicano (La Malfa, leader del Partito Repubblicano per molti anni) —> Partito DC (Fanfani, Saraceno (padre delle politiche per il Sud)); Lo sviluppo per il SUD deve partire da fuori —> lo Stato, che si impegna in prima persona. Vengo- no costituiti una serie di enti (vedi IRI rinnovato), che danno vita ad un settore economico pubblico, che copre alcuni ambiti strategici, tra cui energia, chimica, siderurgia, tutti innovativi. Personale pubblico che risponde alle iniziative di GOV (volonta◌̀ politica). L’intervento della mano pubblica e◌̀ fortemente impiantato sul progresso, industrie pubbliche funzionano meglio delle industrie private. L’orizzonte e◌̀ piu◌̀ ampio, e◌̀ indirizzata da una Mission, non e◌̀ vincolata dal profitto a breve termine —> cultura del “pubblico e◌̀ bello” (vedi Mattei e manager di profilo altissimo). Rete che copre politica, economia, comunicazione, lobby fortissima all’interno della DC (vedi “Il Giorno”). Come in altri paesi l’intervento pubblico in ITA porta dei problemi: - grande emigrazione (svuotamento del centro-sud); - urbanizzazione accelerata (cambiamento —> difficolta◌̀ di adattamento); Le crisi, se vengono gestite, possono avere sbocchi interessanti, altrimenti possono prevalere gli aspetti negativi. Problema gravissimo: - economia in fase di boom - popolazione in crescita - politica in affanno —> non e◌̀ in grado di riformarsi per adattare il sistema ai nuovi bisogni. Scollamento societa◌̀-istituzioni. La classe politica cambia piu◌̀ lentamente rispetto alla societa◌̀. Arri- vano risposte solo all’inizio degli anni ’60. Ci si accorge gia◌̀ a meta◌̀ ’50 che il GOV di centro sta scricchiolando, bisogna fare una politica diversa —> bisogna ci siano altre forze. Il punto e◌̀ che al GOV ci sono i conservatori, restii al cambiamento. - Riforma dell’energia elettrica (verra◌̀ attuata) - Riforma della legge dei suoli (non verra◌̀ attuata) Il cambiamento e◌̀ molto complicato perche◌̀ c’è il fattore K. —> a questo punto in Ungheria ci sono sollevazioni contro URSS, vengono duramente represse e desta scalpore. PSI si staccano dal PC e si dichiara filo-occidentale, il fattore K per loro non si ap- plica piu◌̀ IN TEORIA. Nel GOV i REP e una parte della DC sono d’accordo con l’ampliamento del fronte di coalizione di GOV, molti altri attori sono contrari (Chiesa, USA...). Il varo del centro-sinistra viene ritarda- to, avverra◌̀ solo nel 1963: i protagonisti sono Nenni (PSI), i cavalli di razza: Fanfani e Moro (DC). Fanfani non ha molto ascendente perche◌̀ troppo autoritario, mentre Moro e◌̀ uomo di mediazione — > riesce a convincere progressivamente la DC contraria ad ammettere il PSI nel GOV. USA non vede piu◌̀ i SOC come COM, quindi toglie il veto. La Chiesa cambia il rapporto con la modernita◌̀ (Concilio Vaticano II). Crisi del GOV Tambroni che cerca di spostare nettamente a destra l’equilibr- io del Partito —> vuole mettere a Genova. Circolo vizioso dello scontro di piazza: si generano fortissimi scontri in tutta ITA. Tambroni viene sostenuto dal Movimento Sociale ITA, tentativo di spostare l’asse politico contro l’apertura a sx, ma di portarlo nettamente a dx. Fallisce perche◌̀ DC abbandona Tambroni, in quanto non si tratta di uno scontro contro le sinistre, ma di provocazioni di stampo fascista —> il grande nemico del passato, viene riscoperta la vocazione antifascista che favorisce l’arrivo al centro-sini- stra, forte programma riformatore. —> nazionalizzazione energia elettrica (per tutti a basso costo) —> riforma dei suoli (cioe◌̀ tentativo di pilotare l’urbanizzazione) —> riforma della scuola —> forti interventi al SUD (Cassa per il Mezzogiorno)
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved