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Dalla prima guerra mondiale agli anni 90, Appunti di Storia

negli appunti sono presenti la prima guerra mondiale, il primo dopoguerra, il fascismo, il nazismo, il comunismo con Stalin, la seconda guerra mondiale, il secondo dopoguerra, guerra fredda, gli anni 60 70 e 90

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 04/02/2020

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Scarica Dalla prima guerra mondiale agli anni 90 e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA PRIMA GUERRA MONDIALE Il 28 giugno 1914 l’Austria Ungheria pone alla Serbia un ultimatum perché Gabrilo Princip (ragazzo serbo) aveva assassinato Ferdinando. La Serbia non accetta l’ultimatum e chiede aiuto alla Russia in caso di attacco da parte del Austria. L’Austria infatti dichiara guerra alla Serbia un mese dopo. La Germania, alleata con l’Austria Ungheria attacca la Russia (alleata con Francia e Inghilterra) L’Italia sarebbe dovuta scendere in guerra alleata con la Germania e l’Austria Ungheria, ma si astiene e si definisce neutrale con la scusa che l’alleanza era difensiva (l’Austria Ungheria infatti aveva attaccato la Serbia, non era stata attaccata) La Germania si trova in pericolo perché circondata da Russia a Francia quindi decide di attaccare la Francia passando per il Belgio (stato neutro) Il Belgio oppone più resistenza di quanto la Germania se ne sarebbe aspettata quindi l’esercito tedesco decide di mettere a ferro e fuoco le città belghe e i cittadini. Intanto l’Inghilterra giunge in aiuto alla Francia e riescono a fermare la Germania sul fonte dove entrambi gli schieramenti formano trincee e inizia così la guerra di posizione (guerra formata da attacchi intensi di artiglieria pesante per sfondare le trincee e demoralizzare l’esercito nemico e poi attacchi veloci da parte dei soldati) Il regno unito, in aiuto alla Francia, cerca di bloccare le navi mercantili della Germania in modo da farli morire di fame, ma i tedeschi utilizzarono dei sottomarini capaci di distruggere le navi inglesi senza farsi notare. Intanto la Germania si schiera anche sul fronte russo e mette in ritirata la Russia. L’impero ottomano intanto entra in guerra al fianco della Germania e attacca i porti russi nel mar nero. Il 23 agosto il Giappone insieme all’Australia e alla nuova Zelanda attacca tutte le colonie tedesche nell’oceano pacifico. (Genocidio armeno da parte dei turchi ottomani) Il 26 aprile 1915 viene firmato da Sonnino il patto di Londra dove l’Italia entra in guerra con gli alleati, ma ogni attacco fatto alla Germania risulta fallimentare. La Germania riesce a bombardare la città di Verdun e sconfigge la Russia. Lo zar Nicola II viene dimesso e al suo posto viene posto un governo provvisorio che decide di continuare la guerra (nonostante il malcontento che la guerra aveva creato nella popolazione), ma viene presto rovesciato e Lenin prenderà il governo della Russia firmando l’uscita dalla guerra. I tedeschi spostano tutte le truppe sul fonte italiano e sconfiggono l’Italia a Caporetto. La Germania tenta il tutto per tutto, ma arrivano gli alleati americani in aiuto alla Francia, all’Inghilterra e all’Italia e la Germania viene sconfitta. LA PRIMA GUERRA MONDIALE (PUNTO DI VISTA UMANISTICO) Come viene immaginata la guerra: forse un po’ sanguinosa, ma breve quindi non terribile, simile ad uno scontro cavalleresco con tecniche e strategie simili a quelle impiegate da Napoleone I, i soldati venivano pensati come dei paladini avvolti in lucenti armature, immagine dell’uomo che combatte e difende la donna. Com’è realmente: tragicamente lunga e sanguinosa, arruola 70 mila soldati dei quali 10 mila moriranno, o morti sono quasi tutti di età compresa fra i 18 e i 30 anni, molti superstiti rimangono sotto shock per l’accaduto e per le numerose vittime cadute per mano loro o ai loro piedi, la povertà, la fame e la depressione si fanno sentire tra le truppe. I combattenti si fronteggiano dalle proprie trincee, distanti pochi metri le une dalle altre attraverso gas asfissianti, baionette, cannoni e altre armi da distanza. Ogni fossato era circondato da filo spinato, un’altra invenzione, a causa del quale tutti coloro che provavano l’attacco di massa verso la trincea nemica venivano catturati. Si utilizzarono anche i primi aerei da combattimento che causarono ancora più morti. Con l’aumentare dei caduti aumentava anche la pubblicità e l’incitamento da parte dei giornali e della radio: grazie a ciò 2500000 volontari si arruolarono negli stati uniti. L’idea di combattere per la propria patria e di morire da eroe cercando di salvare le proprie famiglie e i propri concittadini mandava avanti i combattenti. Gli unici avversi alla guerra erano alcuni partiti socialisti, che fecero due riunioni per decidere il da farsi, ma né il loro incitamento alla ribellione, né gli appelli di pace da parte del papa Benedetto XV ebbero effetto. La donna è invitata a non lamentarsi, non chiacchierare, incoraggiare l’industria nazionale, non considerare la lontananza dei cari, moltiplicare la sua attività, aspettare con passione la vittoria e di soffrire nobilmente, qualora venga sottoposta a sofferenze. Pubblicità nella nazione: bambini in lacrime che chiedono agli italiani di sottoscriversi e donne con bambini piccoli catturate dai soldati nemici Con l’entrata in guerra da parte dell’Italia, il Trentino diventa zona di guerra e tutti gli abitanti, anche dei comuni vicini, vengono allontanati alcuni dall’Italia e mandati in Austria e Boemia altri invece sistemati in altre regioni italiane in baraccopoli, scuole, conventi, ospizi e trovavano lavoro nell’agricoltura o nell’industria se andava bene, se no dovevano accontentarsi del sussidio statale. Negli anni 1918-19 si diffuse la spagnola, un’influenza che provocò circa 400000 morti Problemi nell’immediato dopoguerra: per i reduci non vi era più lavoro, il costo della vita era in continuo aumento, i contadini reclamavano le terre che gli arano state promesse dal governo, le terre al sud erano rimaste incolte, la moneta perde valore(inflazione), bisogna riconvertire l’industria da bellica a pacifica. Le donne iniziano a chiedere più diritti (nella dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino vennero citanti solo gli uomini nonostante le donne avessero partecipato alla guerra prendendo il posto dei loro mariti). Il presidente Hoover non fece niente per ricucire il crollo e alle elezioni successive vinse Roosevelt che aveva mostrato di avere idee migliori. Con il nuovo presidente inizia un nuovo periodo chiamato new deal dove ci si concentra sulla riorganizzazione delle banche su nuove leggi per i lavoratori, sulla sistemazione di coloro che avevano perso tutto. Roosevelt istituisce le fireside chats ovvero le trasmissioni radiofoniche dove spiegava le sue azioni di governo. Con tono calmo cercava di dare una speranza, un senso di pace e serenità (diverso sarà il modo di porsi del duce mussolini e del furer Hitler) Ebbe un gran successo anche da afroamericani e da donne che si iniziarono a sentire anche rappresentate dalla first lady, la moglie del presidente che iniziò ad avere alcuni incarichi. FASCISMO IN ITALIA Alla fine della prima guerra mondiale in Italia vigeva una forte inflazione da contenere. Nel patto di Londra era stato deciso che all’Italia sarebbe andato Trieste, Trento e la Dalmazia, la quale viene invece data alla Jugoslavia. D’Annunzio, insieme ad un gruppo di Italiani, decide di marciare su Fiume, porsi come capo e proclamarla città annessa all’Italia. Nitti e Giolitti riuscirono, attraverso il trattato di Rapallo, a determinare Fiume come città indipendente ed obbligare gli occupanti a ritornare in Italia. Un altro problema consistente è quello degli scioperi al nord per le industrie, mentre al sud l’occupazione delle terre incolte da parte degli operai a cui era stata promessa ma mai data. Intanto i partiti erano quello popolare italiano capeggiato da don luigi Sturzo, avente una politica sociale e quello socialista italiano che vuole far scoppiare al più presto una rivoluzione sovietica come era accaduto in Russia. Da questo partito si staccarono alcuni componenti che volevano seriamente attuare una rivoluzione e che accusavano il resto dei socialisti di non voler davvero agire. Si formò cosi il partito comunista italiano. Mussolini, cacciato dal partito socialista perché aveva dimostrato interesse all’entrata in guerra dell’Italia, aveva fondato i fasci di combattimento a Milano. Durante le elezioni del 1919 però i fasci si presentano solo a Milano con 0 deputati e pochissimi voti, ma questo non lo scoraggiò. Innanzitutto decise di diffondere delle squadre d’aione che dovevano praticare lo squadrismo ovvero attaccare e intimorire i socialisti, gli operai e tutti coloro che non appoggiavano il suo “gruppo” (non possiamo parlare di partito perché il partito nazional fascista nascerà solo nel 1921) Questo metodo piaceva perché con la forza si riusciva ad ottenere quello che si voleva, anche placare gli scioperi. Si aggiravano con manganelli, armi da fuoco e bastoni perché per creare una grande nazione bisognava eliminare ogni possibile divisione sociale e compattare nazionalmente la società. Nel novembre dei 21 i fasci di combattimento cambiano nome in partito nazional fascista, avente le squadre d’azione incorporate come forza militare privata e come capo Mussolini che si fa chiamare duce. La violenza che le squadre d’azione iniziavano a destare qualche perplessità, ma alla fine dei conti gli scioperi erano stati tutti placati e il partito socialista si stava indebolendo sempre di più tanto che arrivò a separarsi in psi e psu. Mussolini, approfittando delle divisioni dei partiti e della crisi causata dalla guerra, decise che era arrivato il momento di attuare un colpo di stato quindi organizzò una marcia su Roma nel 1922 e l’occupazione delle fabbriche e industrie in modo tale da obbligare le dimissioni di Facta (in quel momento capo di governo) e che il re desse la possibilità a lui stesso di creare un nuovo governo. Il re aveva la facoltà di fermare le squadre d’azione proclamando lo stato d’assedio, ma non lo fece e lasciò via libera a Mussolini. Quest’ultimo si presentò al cospetto del re chiedendo e ottenendo l’incarico di formare u nuovo governo. Mussolini nel discorso del bivacco dice che avrebbe potuto fare di quell’aula sorda e grigia un bivacco di manipoli, intimidendo chiunque si fosse opposto al suo regime. Mussolini in carica si preoccupa degli scambi commerciali, imponendo basse tasse doganali in modo che i prodotti possano arrivare più agilmente e a basso prezzo. Introduce una legge secondo la quale nelle elezioni la lista che raccoglie la maggioranza relativa ottenga i 2/3 dei deputati alla camera. la lista bisogna però che abbia ricevuto almeno il 25 % dei voti (legge Acerbo). Il partito nazional fascista riceve il 65% di voti, ma accade che il segretario del psu Matteotti decide di tenere un discorso dove vengono presentate tutte le violenze e gli inganni con cui erano state svolte le elezioni. 10 giorni dopo viene rapito e ucciso. Le opposizioni si radunano nel parlamento attuando la “secessione dell’Aventino”. Il re non interviene a placare e riordinare la situazione e mussolini decide di tenere un discorso dove si prende la responsabilità dell’uccisione di Matteotti. Mussolini prosegue creando una serie di leggi dette fascistissime che comprendevano la libertà di emanare autonomamente leggi, la reintroduzione della pena di morte per chi tentasse contro il re o mussolini e inoltre viene introdotta un'unica lista nazionale nelle elezioni che il popolo poteva accettare o rifiutare (ne avrebbe pagato le conseguenze). Combatté per la battaglia del grano ovvero raggiungere l’autosufficienza alimentare, ponendo degli alti dazi doganali e per la bonifica delle paludi. Giovanni Gentile fece delle riforme nella scuola imponendo la religione cattolica come materia obbligatoria anche alle scuole elementari. Patti con la chiesa: attraverso i patti lateranensi del 29 la chiesa riconosceva lo stato italiano e il suo governo sul territorio dello stato della città del vaticano. La religione cattolica viene posta come religione di stato. Mussolini cerca di combattere la crisi del 29 utilizzando come soluzione il New Deal: cominciò a bonificare i territori e la costruzione di due nuove città vicino Roma e di nuovi edifici pubblici. Cercò di incoraggiare i consumatori e i produttori a compare beni italiani. L’Italia rimane un paese abbastanza arretrato, basato sull’agricoltura quindi mussolini, come Hitler, spronò i cittadini ad una crescita demografica antifemminile; la donna era importante per la casa e per la procreazione, ma non nei lavori pubblici, infatti viene esclusa dall’insegnamento di alcune materie scolastiche e in molte occupazioni non può raggiungere il 10 % degli impiegati. Mussolini crede che l’aumento demografico basti per attaccare l’Etiopia. Viene sconfitta con i metodi più brutali che esistano: gas e aerei che bombardavano l’esercito, i civili, il bestiame e tutto il terreno. L’Etiopia viene unita alla Somalia e all’eritrea creando un impero italiano con a capo vittorio Emanuele come imperatore. Quest’azione non viene condivisa dalle potenze della società delle nazioni, mentre invece dalla Germania si, con la quale si forma un’alleanza “l’asse Roma Berlino”. Prendendo esempio dalla Germania iniziò l’esclusione degli ebrei dalle scuole, dalle cariche pubbliche fino alla completa cacciata e persecuzione. Mussolini creò un percorso per i ragazzi, cosi che potessero essere formati nell’ottica fascista. Si dovevano iscrivere a club e organizzazioni che davano la possibilità anche alle ragazze di praticare sport, allenarsi e fare ciò che solo i maschi potevano fare: cosi il fascismo aveva dalla propria parte anche le donne. L’ASCESA DEL NAZISMO La Germania dopo essersi rialzata grazie agli aiuti economici da parte degli stati unti, crolla nuovamente a causa della crisi del 29 che colpì duramente l’economia statunitense. Ci furono molti licenziamenti e una famiglia su tre non aveva un lavoro con cui mantenere la famiglia. I capi di governo fino ad allora non avevano fatto nulla per migliorare la situazione quindi il nuovo e piccolo partito nazional socialista creato da Hitler iniziò ad avere sempre più consenso. Hitler dava sicurezza al popolo tedesco perché pensava di sapere chi fossero i responsabili di quello tracollo: oltre alle potenze vincitrici, che avevano richiesto una grande somma di denaro per ripagare i danni di guerra, i veri colpevoli erano i comunisti che volevano a tutti i costi una rivoluzione comunista e gli ebrei visti come stranieri e parassiti. Il partito di Hitler si basava su aggressione fisica e morale, razzismo estremo e nazionalismo aggressivo. Gli iscritti l partito nazional socialista sono davvero tanti: il 70% sono giovani al di sotto dei 40 anni che si sentono rappresentati dagli esponenti del partito, anche essi molto giovani; inoltre i giovani erano simbolo di ribellione nei confronti della repubblica i Weimar composta solo da anziani. Altri iscritti erano operai, liberi professionisti e studenti. Il 27 febbraio 1933 il parlamento viene dato alle fiamme e Hitler trova subito come capro espiatorio i comunisti che vengono perseguitati e incarcerati. Il partito nazional socialista ha sempre più voti e il parlamento approva di concedergli i pieni poteri cosi la repubblica di Weimar cade e nasce il terzo Reich nazista. Hitler decide di riassestare la Germania e il suo potere: innanzitutto prende pieno controllo delle radio e dei giornali, viene fatto proclamare il suo come unico partito ammesso e gli altri vengono sciolti e i rimanenti nemici mandati nei campi di concentramento. Morto il presidente Hitler prende anche l’incarico di quella carica. Forma un gruppo di forze speciali: le SS che devono proteggere Hitler e i rappresentanti del partito nazista. I territori conquistati dalla Germania venivano occupati militarmente e imposti regimi durissimi: la popolazione veniva utilizzata come produttrice di armi e manodopera e grazie a ciò tra la popolazione tedesca non risentiva del peso e dello sforzo bellico. Le condizioni di lavoro erano durissime e pesanti, vennero istituite scuole per bambini per far imparare loro i calcoli elementari per svolgere al meglio il lavoro. Fino ad ora gli ebrei erano stati deportati al di fuori del Reich, ma a mano a mano che la Germania avanzava nell’unione sovietica incontrava gruppi di ebrei sempre più numerosi quindi si decise di raggrupparli in ghetti in polonia. Questo sistema non poteva funzionare a lungo quindi si optò per una fucilazione generale attuata dalle SS ogni qual volta che li incontrassero. Anche questo metodo era poco efficiente quindi si decise di creare dei campi di concentramento dove gli ebrei, spogliati degli averi, venivano obbligati ai lavori forzati con razioni di cibo minime in modo tale che si indebolissero e i più deboli morissero. I più forti venivano poi mandati nei campi di sterminio dove morivano asfissiati nelle camere a gas. Dai loro corpi venivano estratti i denti d’oro. Contro il nazismo c’è anche chi cerca di resistere e di opporsi come De Gaulle che in Francia cerca di sollecitare i francesi ad opporsi oppure con l’esercito formato da Tito in Jugoslavia. Questi gruppi di resistenze vengono spesso arrestati e condannati. Gli statunitensi hanno intanto ricostruito la flotta e la loro aviazione destinate ad attaccare il Giappone. Il Giappone perde in diverse battaglie contro gli stati uniti ed è costretto a indietreggiare. Intanto la Germania deve ritornare indietro dall’Urss perché la sosta a Stalingrado sta solo deteriorando l’esercito. La Germania inizia ad essere attaccata sia dall’Urss, sia dalla Francia che dall’Inghilterra; l’Italia invece viene attaccata da sud in Sicilia dalle truppe anglo americane situate in Libia ed Egitto, grazie anche alla mafia, contro il regime fascista. Mussolini viene arrestato e viene posto da vittorio Emanuele come capo del governo Badoglio, il quale decise di allearsi con gli anglo americani e non più con la germina. Mussolini venne liberato dai nazisti e si pone a capo della repubblica di Salò, sul lago di Garda, dove tenta di riportare il sentimento fascista che c’era all’inizio. L’Italia è divisa in due: il nord è in mano a Mussolini alleato con la Germania, il sud è nelle mani di Vittorio Emanuele e Badoglio, alleati con gli anglo-americani. Si iniziano a creare molte resistenze anche in Italia come Giustizia e Libertà. La prima azione antipartigiana avviene a Roma quando, in risposta all’attacco a 33 soldati tedeschi, vengono uccisi 335 detenuti tra cui ebrei e prigionieri politici. Le stragi contro i partigiani continuarono, sempre più atroci come quella di Marzabotto. Le truppe tedesche sconfitte si ritirano dall’Italia e Mussolini con l’amante cerca di scappare in Germania, ma vengono riconosciuti e uccisi da partigiani che li appendono in piazza a Milano, lasciandoli in mostra. Il Giappone continua a combattere nonostante la Germania sia stata sconfitta, ma vengono utilizzate due bombe atomiche nelle città di Hiroshima e Nagasaki dagli Stati Uniti per distruggerlo definitivamente. Il 2 settembre del 1945 l guerra è finita. SECONDO DOPOGUERRA Il 25 aprile del 1945 si riuniscono 50 nazioni a San Francisco per formare una nuova organizzazione: l’ONU con sede centrale New York. Questa organizzazione aveva come fine quello della pace, giustizia, uguaglianza e repressione di tutte le forme di violenza. Dopo la seconda guerra mondiale, vi fu una “guerra civile” scaturita da risentimenti e rivendicazioni da parte di ex fascisti e da partigiani: stupri, campi di concentramento violenze, esecuzioni furono lo scenario un po’ ovunque. Da ricordare le azioni della Jugoslavia nei confronti degli italiani situati in Istria, nella Dalmazia e a fiume perché volevano rivendicare quei territoti come loro. Con il trattato di pace di Parigi del 47 viene assegnata l’Istria alla Jugoslavia. Le due potenze più forti rimanevano l’URSS e gli USA. Questi si spartirono la Germania: la parte orientale è affidata all’URSS mentre quella occidentale è spartita fra USA, Francia e Regno unito. Anche Berlino stessa viene divisa in 4 e ognuna elle potenze esercita la propria influenza nella sua fetta di territorio. Gli stati uniti decidono di creare il piano Marshall che prevedeva prestiti gratis o a lunghissima scadenza per i paesi europei che erano nel programma di aiuti in cambio però dalla completa adesione ai principi della democrazia e del libero mercato. L’Usa decide di appoggiare sia la Turchia che la Grecia in caso di attacco da parte dell’URSS e di aiutarle economicamente. Questa decisione, unita alla creazione del paino Marshall fa sentire l’URSS alle strette e decide di bloccare la Germania sotto il governo di Francia, usa e regno unito in modo che non potessero più arrivare rifornimenti, ma gli usa riuscirono a formare uno scambio aereo. Cosi l’URSS decise di sciogliere il blocco. A sud le tre potenze si allearono per formare uno stato indipendente chiamata repubblica federale tedesca con capitale Bonn, e così anche l’URSS decise di formare una repubblica democratica tedesca con capitale Berlino est. Nel 1949 l’usa fa un patto difensivo con le potenze amiche (Italia, Francia, regno unito, Canada, Norvegia…) Nel 1955 l’URSS risponde con un trattato di alleanza militare: il patto di Varsavia, stipulato con Cecoslovacchia, Bulgaria, Romania, Germania est…. Gli stati uniti iniziano una vera e propria persecuzione nei confronti dei comunisti e quando McCarthy, senatore repubblicano, annuncia di avere una lista di presunti comunisti che avrebbero voluto introdursi nell’amministrazione pubblica, moltissime persone perdono il lavoro. In realtà si scoprì che le accuse erano infondate quado i capi dello stato vennero accusati, senza prove, di essere delle spie comuniste In Inghilterra alle elezioni vincono i laburisti e viene creato il Welfare state ovvero uno stato di benessere dove vengono attuate delle assicurazioni contro malattie, vecchiaia e infortuni. Inoltre si cercava anche di ricostruire industrie e città distrutte dalla guerra. Dopo poco ci si rese conto che i debiti che venivano fatti con gli USA erano maggiori del ricavato quindi alle elezioni successive Churchill tornò in carica LA GUERRA FREDDA La guerra fredda è una guerra che non si combatte corpo a corpo, ma è costituita di tensioni e crisi. Inizia con la suddivisione della Germania nel 1947 e si conclude con la caduta del muro di Berlino nel 1989. La guerra avviene tra le due potenze più forti in quel momento: gli USA e l’URSS. Le parti più importanti della guerra sono le tensioni tra USA e URSS in Germania. Le due potenze più forti rimanevano l’URSS e gli USA. Questi si spartirono la Germania: la parte orientale è affidata all’URSS mentre quella occidentale è spartita fra USA, Francia e Regno unito. Anche Berlino stessa viene divisa in 4 e ognuna elle potenze esercita la propria influenza nella sua fetta di territorio. Gli stati uniti decidono di creare il piano Marshall che prevedeva prestiti gratis o a lunghissima scadenza per i paesi europei che erano nel programma di aiuti in cambio però dalla completa adesione ai principi della democrazia e del libero mercato. L’Usa decide di appoggiare sia la Turchia che la Grecia in caso di attacco da parte dell’URSS e di aiutarle economicamente. Questa decisione, unita alla creazione del paino Marshall fa sentire l’URSS alle strette e decide di bloccare la Germania sotto il governo di Francia, usa e regno unito in modo che non potessero più arrivare rifornimenti, ma gli usa riuscirono a formare uno scambio aereo. Cosi l’URSS decise di sciogliere il blocco. A sud le tre potenze si allearono per formare uno stato indipendente chiamata repubblica federale tedesca con capitale Bonn, e così anche l’URSS decise di formare una repubblica democratica tedesca con capitale Berlino est. Nel 1949 l’usa fa un patto difensivo con le potenze amiche (Italia, Francia, regno unito, Canada, Norvegia…) Nel 1955 l’URSS risponde con un trattato di alleanza militare: il patto di Varsavia, stipulato con Cecoslovacchia, Bulgaria, Romania, Germania est…. Le uniche due guerre calde all’interno della guerra fredda sono quella in Vietnam (1955-1975) e quella in Afghanistan (1979-1989) La guerra in Vietnam avvenne tra vietnamiti del sud e vietnamiti del nord, l’uno alleato con gli stati unti e l’altra comunità. Lo scopo della guerra era quello di ottenere tutto il Vietnam sotto un unico controllo. Vinsero i comunisti, al contrario invece in Afghanistan vinsero gli USA. TRA IL 1950 E IL 1970 L’Italia e la Germania, riescono in poco tempo a rialzarsi, nonostante gli ingenti danni subiti nella guerra, grazie al piano Marchal e a diverse alleanze che si formano come quella del carbone tra Italia, Belgio, Francia, Germania occidentale, Lussemburgo e paesi bassi. Con la ricostruzione repentina delle industrie, c’è sempre più necessità di operai e personale nel settore terziario. Si iniziarono ad assumere sempre più donne come nella seconda e prima guerra mondiale. Inoltre si iniziò a sfruttare i lavoratori immigrati; a partire dagli anni 50 infatti i flussi migratori aumentarono sempre più sia dai paesi più poveri verso quelli economicamente più stabili sia nello stesso paese dalle zone più malfamati e distrutte a quelle più avanzate. Calano gli addetti all’agricoltura e aumentano quelli all’industria, che abbandonano la campagna per trasferirsi in città. Boom economico: aumentano le retribuzioni e le famiglie hanno vite più agiate, si possono permettere nuovi immobili. Il fenomeno dell’acquisto sempre maggiore di beni di consumo viene denominato consumismo.
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