Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Dalla repubblica di Weimar al Nazismo, Sintesi del corso di Storia

Breve riassunto schematico sul passaggio tra repubblica di Weimar e nazismo

Tipologia: Sintesi del corso

2016/2017

Caricato il 03/07/2017

amarziani
amarziani 🇮🇹

4.8

(6)

6 documenti

1 / 3

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Dalla repubblica di Weimar al Nazismo e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! GERMANIA LA REPUBBLICA DI WEIMAR Nel 1918 in Germania era stata pro clamata la Repubblica mentre il kaiser Guglielmo fuggiva in Olanda. Il primo governo repubblicano fu guidato dai socialdemocratici ma nel paese era rilevante la forza dei gruppi comunisti, mentre lo stato generale di mobilitazione di operai e disoccupati ricordava da vicino la Pietroburgo del marzo 1917. Il clima di tensione. il timore di una rivoluzione di segno bolscevico portò il governo socialdemocratico reagire con la forza poliziesca alle agitazioni comuniste, servendosi anche di milizie volontarie di estremisti di destra cui si imputa, tra l'altro, l'assassinio di Karl Liebknecht e di Rosa Luxemburg, capi dei gruppi spartachisti. Le elezioni del 1919 per l'Assemblea Costituente sancirono la vittoria del socialdemocratici, dei cattolici e dei liberali: l'accordo tra queste forze politiche permise la formazione di un secondo governo a guida socialdemocratica e l'emanazione di una nuova costituzione nella città di Weimar da cui lo stato tedesco post-bellico derivò il nome di Repubblica di Weimar. Le difficoltà legate alla ricostruzione e al pagamento dell'indennità furono fortissime, aggravate dal occupazione francese della Ruhr nel 1923, una prevaricazione artificiosamente giustificata con il ritardo nei pagamenti delle indennità di guerra da parte tedesca che ebbe ripercussioni gravissime sull'economia della Germania. Un timido miglioramento delle condizioni tedesche si ebbe nel 1924 quando cominciarono a giungere aiuti e investimenti esteri soprattutto statunitensi che consentirono la ripresa della produzione (piano Davis). La crisi del 1929 fu però fatale: legata com'era alla flusso di capitali americani l'economia tedesca sprofondò. Nel 1932 si contavano 6 milioni di disoccupati mentre la produzione era scesa al 50% rispetto ai livelli di prima della crisi. Ne sarebbero state irrimediabilmente scosse le basi di consenso alla Repubblica, già deboli per la scarsa simpatia che verso di essa nutrivano da un lato gli industriali, gli aristocratici e le forze armate, e dall'altro considerandola una creatura borghese, i comunisti. Lo sviluppo del nazismo Nel 1920 era nato il Partito nazionalsocialista dei lavoratori una piccola formazione guidata dall’oriundo austriaco Adolf Hitler. Il programma nazista del 1920 includeva da un lato rivendicazioni di carattere populista e anticapitalista (riforma agraria, nazionalizzazione dei maggiori cartelli industriali eccetera) accanto ai tipici motivi della destra reazionaria: anticomunismo antiparlamentarismo rifugio degli accordi di Versailles ( giudicati umilianti per la nazione) unificazione di tutti i popoli tedeschi in una grande Germania. Tutto ciò si disponeva a corollario del nucleo centrale dell'ideologia nazista, sviluppata intorno al concetto di razza: esiste una razza umana superiore alle altre, quella ariana- di cui il popolo tedesco conservava in sommo grado la purezza- che ha il diritto di espandersi territorialmente a spese delle razze inferiori, la più infima delle quali è la razza ebraica, appena preceduta da quella slava, destinate prima alla subordinazione al lavoro servile e poi all'estinzione. Gli ebrei, in particolare, venivano indicati secondo un radicale antisemitismo come la causa di tutti i mali (economici sociali morali) della Germania (mito negativo) e come una Lebbra sociale da estirpare. La democrazia poi era considerata un male: la gerarchia è un fatto di natura per cui devono esistere i capi, cui le masse devono obbedire. Da qui si comprende la grande importanza sempre attribuita dai nazisti ai valori dell'obbedienza e della fede nel Führer capo supremo. Gli ideali antisemiti e antidemocratici trovarono un loro spazio nella crisi economica sociale e politica tedesca ma il partito di Hitler era ancora minuscolo quando nel 1923 egli tentò di prendere il potere con un colpo di stato (putsch di Monaco). Arrestato e incarcerato per quasi un anno Hitler preciso la sua dottrina politica nel libro Mein Kampf ( la mia battaglia). Il carcere e l'esempio di Mussolini convinsero Hitler ad accantonare l'uso della violenza organizzata come strumento per ottenere il potere e ad abbandonare le rivendicazioni populiste per guadagnarsi l'appoggio della borghesia e della grande industria. Nel 1929 la terribile crisi economica regalò milioni di voti ai nazisti. Hitler fu secondo nelle elezioni presidenziali del 1932 vinte da Hindenburg, ma nelle elezioni dello stesso anno per il Reichstag i nazisti divennero il primo partito del paese. Dopo alterne vicende politiche il nazismo arrivo per vie legali al potere, quando nel gennaio del 1933 Hindenburg non potette evitare di nominare cancelliere proprio Hitler. La borghesia tedesca pensava di riuscire a farne uno strumento docile ai propri interessi conservatori ma fu in breve superata a destra dal totalitarismo hitleriano. Hitler al potere Il 27 febbraio 1933 fu incendiata la sede del Parlamento tedesco. Il governo ne approfittò per emanare una serie di leggi repressive contro i militanti comunisti accusati del rogo con le quali fu abrogata la costituzione di Weimar, si impose una censura sulla stampa e un controllo sulle attività degli altri partiti, furono limitate le libertà politiche e civili. Dopo un'ulteriore tornata elettorale, la terza in meno di 12 mesi i nazisti con le altre destre controllavano il Reichstag e conferirono ad Hitler i pieni poteri, grazie ad essi egli intraprese la trasformazione in senso totalitario dello Stato: mise fuorilegge tutti i partiti eccetto quello nazista procedette alla creazione della Gestapo cioè la polizia segreta di Stato e di una Suprema Corte per i casi di tradimento. Era però chiaro ad Hitler che per restare stabilmente al potere era indispensabile l'appoggio dei grandi industriali e dell'esercito. Egli dunque chiamò al governo diversi esponenti militari e creò il consiglio generale dell'economia, punto di raccordo tra il governo e gli industriali. Se gli avversari del partito erano stati neutralizzati politicamente e talvolta fisicamente, esisteva tuttavia un dissenso interno: in particolare i capi delle SA un corpo paramilitare che aveva costituito l'area attivista del partito aiutando Hitler nell'ascesa al potere rifiutavano di adattarsi al nuovo ordine hitleriano. Servendosi delle SS una nuova formazione militarizzata di fedelissimi, durante la notte dei lunghi coltelli( 30 giugno 1934) Hitler fece assassinare i capi delle SA. Pochi mesi dopo, alla morte di Hindenburg, Hitler si
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved