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Dalla rivoluzione industriale alla rivoluzione francese, Dispense di Storia

Piccolo excursus sulla rivoluzione industriale, scientifica, francese e sulla restaurazione

Tipologia: Dispense

2018/2019

Caricato il 15/09/2019

mariapiaevin
mariapiaevin 🇮🇹

4.5

(4)

18 documenti

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Scarica Dalla rivoluzione industriale alla rivoluzione francese e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! La rivoluzione scientifica La scienza moderna nasce in un preciso contesto storico, che ha causa dal forte rinnovamento politico (la nascita degli stati) ed economico (la nascita della borghesia mercantile) chiede maggiori innovazioni tecniche (allestire eserciti più potenti, allargare e meglio difendere le città, migliorare le vie della comunicazione, arginare, bonificare etc etc.). La miglioria delle tecniche, richiede a sua volta una maggiore conoscenza della matematica, fisica, astronomia etc. etc (delle discipline per l’appunto denominate scientifiche) e da qui l’esigenza di un sapere oggettivo capace di permettere all’uomo una efficace comprensione del mondo. LE RAGIONI DELL’OPPOSIZIONE mettevano in discussione teorie ritenute fino ad allora certissime (metteva in discussione il principio di autorità), aveva una concezione anti-finalistica e anti-essenzialistica. La scienza contrapponeva la forza dell’esperienza (dei fatti) ai ragionamenti e alle deduzioni teoriche (su cui si fondavano i dogmi). Si pensi alla differenza tra le “prove” fornite da S. Tommaso (ovvero deduzioni) e quelle che può fornire l’esperienza. Tra il ‘500 e il ‘600, in Europa si verificò un evento molto importante: la rivoluzione scientifica, di cui furono protagonisti Galileo, Cartesio, Keplero, Newton e Bacone. Questo periodo fu caratterizzato da moltissimi cambiamenti: -La concezione della scienza -Nascita della scienza moderna -Nascita del metodo scientifico, basato sull’osservazione dei fenomeni naturali, sull’approccio sperimentale con la natura e sull’applicazione del calcolo matematico La scienza diventa quantitativa, non più qualitativa. Infatti, precedentemente, la scienza aristotelica si basava sulla qualità (o essenza dei fenomeni). Il sapere tradizionale si basava sul mondo di carta, ovvero sui testi sacri o dei filosofi antichi che, per la loro autorità risultavano inconfutabili, ma fondamentalmente, quelle teorie erano superate. Andavano bene per il periodo in cui erano state elaborate e tenendo conto degli strumenti a disposizione, ma di fronte al progresso tecnico e scientifico che caratterizzò il ‘600, risultavano superate. Infatti: -La concezione geocentrica, che vedeva la Terra immobile al centro dell’universo, viene sfatata, per fare spazio a quella copernicana, secondo la quale la Terra non può essere al centro dell’universo, in quanto quest’ultimo è infinito e non possiamo stabilire il centro di qualcosa di infinito. Viene anche confutata la teoria aristotelica secondo la quale i corpi celesti hanno un moto circolare e perfetto. -La scienza diventa autonoma dalla magia, dall’astrologia, ma anche dalla teologia e dalla religione. Scienza e teologia hanno scopi diversi e pertanto la scienza non può essere identificata con quanto scritto nella Bibbia ad esempio Galileo ci dirà che la Bibbia ci dice come andare in Cielo, la scienza cerca di spiegarne il funzionamento. -Nuova concezione della natura, basata su leggi proprie, che l’uomo deve conoscere e rispettare. (Telesio) -La mentalità dell’uomo: Si assiste a una progressiva laicizzazione della cultura: le cose iniziano ad essere viste in modo laico, per esempio gli scritti di Aristotele, interpretati teologicamente durante il Medioevo, vengono reinterpretati. RESTAURAZIONE Con il termine Restaurazione si intende "riportare a ciò che vi era in precedenza",cioè prima di Napoleone e dei moti di rivoluzione che avevano infiammato l'Europa negli ultimi anni del '700. Sconfitto Napoleone, si tenne il Congresso di Vienna 1814-1815. Successivamente al Congresso di Vienna, il quadro territoriale Europeo fu completamente riscritto e con esso anche il quadro politico, infatti, furono ripristinati tutti i legittimi monarchi e governanti che erano stati deposti durante la Rivoluzione Francese e gli sconvolgimenti che ne susseguirono. Molti Stati reintrodussero in blocco anche tutte le vecchie legislazioni e i benefici delle classi più abbienti come la nobiltà e il clero. Questo periodo di ristabilimento degli equilibri passati fu chiamato Restaurazione, proprio perché si restaurarono i vecchi regimi politici. I regnanti più lungimiranti non smantellarono tutte le riforme introdotte durante la momentanea egemonia francese, ma cercarono di integrare il vecchio sistema di governo con il nuovo, in maniera da venire incontro al pensiero del popolo e impedire così rivoluzioni interne. Le società segrete Durante la Restaurazione si diffusero in tutta Europa società segrete volte a sovvertire il nuovo ordine imposto dai Governanti, ormai il popolo aveva assunto la consapevolezza che uno Stato potesse essere libero e dotato di una Costituzione giusta. Il fermento del popolo era troppo per svanire, e ben presto queste società si diffusero capillarmente in ogni Paese e pianificarono rivolte, insurrezioni e scontri, finalizzati all’acquisizione di una nuova legislazione, e per quei territori sotto dominio straniero, per ottenere l’indipendenza. Le repressioni attuate dai Governi sulle società segrete e sulle loro manifestazioni di dissenso, anziché soffocare le proteste, resero ancora più forte l’esigenza del popolo di farsi ascoltare, facendo sì che lo scontento crescesse e sfociasse in delle vere e proprie rivoluzioni denominate Moti d’Indipendenza. L'Europa dopo il Congresso di Vienna Scopo del congresso fu quello di riorganizzare l'assetto politico e geografico dell'Europa, sconvolta dal passaggio del condottiero francese. Si cercò di dare stabilità alle nazioni e impedire il sorgere di nuove rivoluzioni, per questo vennero rinforzati gli stati deboli e venne equilibrato lo sviluppo di quelli troppo grandi e potenti. Russia, Prussia e Austria formano la Santa Alleanza Nel caso in cui fossero sorte nuove rivoluzioni all'interno dei propri stati sarebbero corse in reciproco aiuto. Molti stati tornarono ad essere monarchie assolute. Ad essi si opponevano: i liberali, che volevano una costituzione che garantisse le libertà fondamentali ai cittadini, e i democratici che invocavano il suffragio universale maschile (diritto di voto per tutti gli uomini). Intorno al 1820 in molti paesi nascono moti di ribellione contro l'assolutismo (in Italia è l'epoca della Carboneria). Nel 1829, la Grecia è la prima nazione ad ottenere l'indipendenza dall'Impero Ottomano. Nel 1830 la Francia depone Carlo X e offre la corona a Luigi Filippo D'Orleans, diventando così una monarchia liberale. Nel 1831 i moti organizzati dalla Carboneria falliscono perché soffocati dall'impero austriaco, così come fallisce la lotta della Polonia per ottenere l'indipendenza. La Rivoluzione francese
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