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DALLE SIGNORIE AGLI STATI REGIONALI - Storia, Appunti di Storia

Appunti di poche pagine sulla storia delle caratteristiche delle signorie e dei successivi stati regionali più importanti (Ducato di Milano, Repubblica di Venezia, Repubblica di Firenze, Papato e Sud Italia)

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 25/04/2021

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Scarica DALLE SIGNORIE AGLI STATI REGIONALI - Storia e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! 6. L’ITALIA TRA SIGNORIE E STATI REGIONALI. Tra il XIV e il XV secolo, a causa dell’instabilità degli ordinamenti comunali e della costante latitanza del potere imperiale, dai preesistenti sistemi governativi comunali in Italia si vide la nascita di numerose signorie regionali, dotate di potenti eserciti mercenari e regolate successioni dinastiche, legittimate dall’imperatore, dal papa di fiducia o attraverso la cosiddetta spettacolarizzazione, ossia il riempimento delle proprie corti sfarzose di innumerevoli opere d’arti, commissionate ad artisti che in cambio di vitto e alloggio offrivano il loro operato (mecenatismo). Le maggiori signorie che emersero in questo periodo furono Verona (Scaligeri), Padova (da Carrara), Ferrara (d’Este), Milano (Visconti) e Firenze (de Medici). Con l’espansione territoriale e sociale di queste realtà politiche, capitò che assorbissero le dominazioni più deboli nei territori circostanti, permettendo la fondazione di veri e propri Stati a dimensione regionale, con apparati burocratici complessi, eserciti ben addestrati, istituzioni stabili e regolati sistemi fiscali. -IL DUCATO DI MILANO, DAI VISCONTI AGLI SFORZA: Dopo una lunga fase di lotte comunali tra l’antica aristocrazia comunale e i popolari, si presentò come figura di mediatore e pacificatore delle parti il vescovo Ottone Visconti, che favorì l’ascesa al potere della sua famiglia e la sua potente espansione territoriale e artistica, assorbendo i vicini Padova, Verona e Vicenza. Tuttavia, dominare numerosi territori risultò molto difficile e, dopo che l’ultimo duca dei Visconti non ebbe eredi maschi, le lotte di successione indebolirono ulteriormente la dominazione milanese, tant’è che, in questo contesto di instabilità amministrativa, fu proclamata da un gruppo di giuristi dell’Università di Pavia la Repubblica ambrosiana, che favorì l’ascesa di Francesco Sforza e della sua famiglia. -LA REPUBBLICA DI VENEZIA, E LO STATO DA MAR: Grazie alla sua consolidata supremazia sul mar Mediterraneo orientale e ad un ceto dirigente unito e stabile, la repubblica di Venezia fu uno dei più grandi e longevi domini regionali italiani; nonostante le lunghe contese con Genova, altrettanto importante repubblica marinara, a causa della sua forte preminenza nei domini marittimi di Dalmazia e altre isole balcaniche, si assicurò una stretta alleanza con Firenze per opporsi all’espansione milanese, contrapponendo al suo “Stato da mar” un’egemonia ugualmente importante sulla terraferma. -LA REPUBBLICA DI FIRENZE, E LA CRIPTOSIGNORIA DE’MEDICI: Inizialmente, il comune di Firenze era retto da una coalizione di mercanti, artigiani e magnati e nel corso del Trecento vide un’espansione, analoga a quella di Milano, assorbendo i vicini territori. Con la mancata conquista di Lucca e Siena e la crisi sociale culminata nel Tumulto dei Ciompi, la guida fu affidata nelle mani di Cosimo de’ Medici, uno dei principali esponenti maggiormente appoggiati dal popolo, che, opponendosi ai poteri forti dell’oligarchia che allora governava Firenze, ne diminuì il potere a favore di se stesso, permettendogli di guidare l’intera vita politica di Firenze e formando quindi una “criptosignoria”. -IL PAPATO, COLA DI RIENZO E EGIDIO ALBORNOZ: Durante il periodo di soggiorno ad Avignone del Papato, nell’Italia Centrale incominciarono ad affermarsi sin da subito i primi poteri signorili: celebre fu la figura del notaio Cola di Rienzo che assunse il potere dichiarandosi “tribuno del popolo romano”, causandosi l’assassinio, tuttavia, nel 1354, da parte di una congiura aristocratica. Al suo posto salì l’arcivescovo Egidio Albornoz, che sottopose le città vicine al controllo di rettori di nomina papale, emanando nel 1357 una serie di leggi, nota come Costituzioni egidiane, che furono la base legislativa dello Stato Pontificio fino al XIX secolo.
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