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Dante Alighieri: Biografia e Contesto Storico, Appunti di Letteratura Italiana

Storia Medievale ItalianaBiografia di Personaggi ItalianiStoria Politica Italiana

Dante Alighieri, nato a Firenze nel 1265, proveniva da una famiglia di piccola nobiltà. Ricevette un'ampia formazione e si dedicò alla lettura dei classici. Il suo incontro con Beatrice segnò l'inizio della sua poesia, ma dopo la sua morte si allontanò da lei. Nel Trecento, l'Italia era divisa tra guelfi e ghibellini, con lotte tra le arti maggiori e minori. Dante, guelfo bianco, fu esiliato e scrisse la Divina Commedia. La Chiesa affrontò una crisi interna tra coloro che volevano ampliare i poteri del papa e coloro che desideravano il ritorno della chiesa povera.

Cosa imparerai

  • Che ruolo giocò la famiglia di Dante nella società fiorentina?
  • Come influenzò la lotta tra Guelfi e Ghibellini la carriera di Dante?
  • Che anni trascorse Dante Alighieri a Firenze?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 12/10/2021

denise1300
denise1300 🇮🇹

4.3

(6)

14 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Dante Alighieri: Biografia e Contesto Storico e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! DANTE ALIGHIERI Nacque tra maggio e giugno 1265 a Firenze e morì nel 1321 a Ravenna.La famiglia apparteneva alla piccola nobiltà cittadina; il padre di Dante, Alagherio, aveva incrementato la piccola ricchezza familiare con attività mercantili e finanziarie. La madre di Dante morì molto presto. Nel 1277, a dodici anni, Dante è assegnato a nozze a Gemma Donati; dal matrimonio nacquero tre figli. È considerato il “Sommo Poeta” ovvero il Padre delle lingua italiana. Secondo Dante la formazione era molto importante e lui stesso ne ricevette una ampia e varia con studi filosofici, teologici e letterari, si dedica alle letture dei classici di Cicerone e Virgilio. Molto importanti sono i rapporti con i componenti del Dolce Stil Novo e in particolare con Guido Cavalcanti. A diciotto anni, secondo la Vita Nuova, avviene l’incontro con Beatrice, esattamente nove anni dopo il primo. A tale incontro Dante fa risalire l'esordio della propria poesia. La Beatrice di Dante dovrebbe essere la Bice, figlia di Folco Portinari, che morì nel 1280. Dopo la morte prematura di lei, Dante si allontana dal culto di Beatrice e si abbandona a una vita piuttosto dissoluta. Nella seconda metà del ‘200 la popolazione era divisa in Guelfi e Ghibellini; i Ghibellini erano le famiglie aristocratiche che solitamente parteggiavano per l’imperatore ed erano di origine tedesca; il partito dei Guelfi anch’esso della Germania, parteggiavano per il papato. L’istituzione comunale lottava per una propria indipendenza mentre l’aristocrazia lottava per gli interessi dell’imperatore. Dopo il 1280 la Grande Aristocrazia Ghibellina fu sconfitta e la borghesia voleva avere anch'essa un potere politico all’interno del comune di Firenze. All’interno del comune ci furono lotte tra i rappresentanti delle Arti Maggiori e delle Arti Minori; i primi erano delle persone abbienti mentre i secondi erano più poveri. In un primo momento il comune venne governato dalle Arti Maggiori ma stipulando dei compromessi con le Arti Minori e per questo motivo si verificò una situazione non stabile. Durante questo periodo storico, il Priorato (magistrati) divenne l’organo politico più importante e limitò l’accesso alle cariche politiche ai soli iscritti a una delle Arti. Negli ultimi anni del ‘200 la lotta politica si trasformò in un conflitto tra i Guelfi Bianchi e Guelfi Neri. Dante era un Guelfo Bianco, con a capo la famiglia Cerchi; a capo dei Guelfi Neri vi era la famiglia Donati, rappresentanti della borghesia più ricca. Con la ricca borghesia si schierò il Papa Bonifacio VIII perché voleva ampliare i domini e il potere della Chiesa. I Neri ebbero la vittoria e Dante fu costretto all’esilio durante il quale scrisse la Divina Commedia. La Chiesa poi affrontò una crisi interna perché alcuni furono favorevoli all’aumento del potere temporale del Papa e altri al ritorno della Chiesa povera (Francescano e Domenicani). L’Italia meridionale era sotto la potenza Sveva; la Pianura Padana subisce una crisi per l’affermazione delle Signorie; nell’Italia centrale si cercava di avviare la politica espansionistica di Papa Bonifacio VII. Dopo la morte del papa, il sovrano di Francia, Filippo il Bello, fece trasferire la sede pontificia ad Avignone (Cattività Avignonese) dove vi rimase per 70 anni. Roma perse il centro della religiosità.
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