Dante - Descrizione della selva dei suicidi e confronto con la selva oscura, Appunti di Italiano

Scarica Dante - Descrizione della selva dei suicidi e confronto con la selva oscura e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Pag. 136 n°3 Pier delle Vigne prova odio verso i cortigiani, mentre per il suo Re no, perché erano molto legati fra loro. Descrizione della "selva dei suicidi" e confronto con la selva oscura. La selva dei sudici è un bosco senza sentiero, non ha un colorito verde come noi possiamo immaginare, ma scuro, grigio. Negli alberi non troviamo rami dritti, ma intricati tra loro e in essi non crescono frutti, ma veleni. In quest’ambiente si trovano le arpie, che hanno le ali ampie, il collo e il viso umano, i piedi con gli artigli e il ventre ricoperto di piume. La selva emette lamenti da tutte le direzioni, non perché ci sono delle anime nascoste che si lamentano, ma perché le anime stesse sono gli alberi, infatti quando Dante staccherà un ramo, sotto comando di Virgilio, da esso uscirà sangue, e l’albero inizierà ad urlare. La selva oscura si trova all’inizio della divina commedia, quando Dante si risveglia in quel luogo buio. La selva è un’allegoria del peccato in cui ogni uomo può perdersi durante la vita. Dante la descrive come la morte, dicendo che è un po’ meno terrificante di essa. Come nella selva dei sudici anch’essa è difficile da superare. Invece delle arpie qui troviamo le tre fiere, la lonza (superbia), il leone (Lussuria) e la lupa (Superbia), che bloccano il cammino di Dante, cosa che le arpie non fanno. La selva oscura, verso la fine di essa, mostra un bagliore id luce, cosa che nella selva dei sudici non troviamo.