Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Dante L'inferno - canto 2, Appunti di Letteratura Italiana

Appunti presi a lezione del secondo canto dell'inferno. Spiegazione dettagliata.

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 01/11/2023

lavinia-procelli-1
lavinia-procelli-1 🇮🇹

6 documenti

1 / 3

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Dante L'inferno - canto 2 e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! INFERNO II Inferno II inizia con “il giorno era finito.. è notte”. Dante è molto attento alla cronologia del viaggio, il primo giorno è passato, tutto il resto del viaggio si svolgerà in tre giorni. Inferno I era finito con l’adesione al viaggio, e invece Inferno II è una pausa. Qui mette addirittura l’invocazione alla musa, questo è originale, diventa un secondo prologo. Dante si chiede se veramente può andare nell’aldilà, in quanto Virgilio è pagano. Ha paura: ● Dice che le persone che hanno fatto questo viaggio hanno avuto il permesso da dio. ● In tutti i casi precedenti di viaggi oltremondani, le persone erano state incaricate di far qualcosa, avevano uno scopo collettivo. Enea era giustificato in quanto doveva diffondere il cristianesimo. Il viaggio di Dante invece ha un fine privato, quello di Enea pubblico. ● San paolo è stato scelto, riempito della dottrina di dio, quasi come se fosse un vaso e anche lui portasse questa dottrina per il mondo. Nella seconda epistola di S. Paolo ci dice che è stato rapito e portato nel terzo cielo di venere, e che non ci può raccontare niente di quello che ha visto e udito. Dice proprio “ho visto e udito cose di cui non è lecito parlare”. Ci sono varie interpretazioni di quel non è lecito: -impossibilità deoquina: dio gli ha detto no -interpretazione dinamica: non riesce a parlarne perché deve descrivere con parole mortali qualcosa di immortale. Questa interpretazione legittima il fatto che Dante potesse parlarne VISIO PAULI L’angelo gli dice che non può parlare del terzo cielo, ma del resto sì. Questo testo diventa famoso, e quindi passa l’idea che si possa essere ammessi nell’aldilà. In tutti i casi si trattava di gente che pecca e deve redimersi. Ma in tutti i testi questi personaggi venivano incaricati da dio di parlarne, proprio la teoria delle due macine, e allora diventavano profeti nel senso di messaggeri di dio. Due fini dell’uomo L’imperatore e la filosofia ti aiutano a raggiungere la felicità terrena. E invece i documenti rivelati e messaggi di dio aiutano l’uomo a raggiungere quella ultraterrena. Perché venirvi e chi me lo concede? Rimane insomma il problema che Dante non sa se può andare davvero. Virgilio non risponde alla domanda, dice solo che Beatrice gli ha incaricato di guidarlo nel viaggio. Troveremo una specie di risposta solamente nel purgatorio: Beatrice per due volte gli dice una specie di investitura profetica. Gli dice di scrivere del carro una volta tornato nella terra, e di dirla ai vivi. Dante è quindi profeta, ovvero incaricato dai beati di raccontare ciò che ha visto. LEZIONE 10/10 La commedia è quindi un’opera rivelata. Un mezzo utile ai suoi lettori, esemplare. Aiuta a raggiungere un fine che l’uomo normalmente raggiunge per mezzo della chiesa. E’ lui il profeta che prende il posto di una chiesa giudicata corrotta. E’ un profeta come lo erano quelli del vecchio testamento: non prevede il futuro, ma essere profeta significava trasmettere un messaggio di dio. C’è solo una profezia di investitura profetica che riguarda il suo viaggio: In paradiso 17 Dante è nel cielo di marte, ovvero degli spiriti combattenti. Qui incontra Cacciaguida, suo trisnonno che gli profetizza l’esilio. Nell’inferno sembrava dovesse essere Beatrice a farlo, ma alla fine è Cacciaguida. Si pensa che Dante abbia cambiato idea in corso di scrittura, ma forse non è vero: nell’Eneide è successa la stessa cosa (doveva essere la sibilla, ma poi lo farà un suo parente maschio. Ragioni per cui lo fa Cacciaguida: ● è l’antenato più antico di cui Dante si ricorda. Questo lo sappiamo perché Dante ha un antenato più vecchio di nome Adamo e se lo avesse saputo avrebbe sicuramente parlato di lui. ● è un cavaliere che va in crociata. Compie un’azione positiva per la chiesa. Dante fa la stessa cosa ma con le parole.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved