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De nostri temporis studiorum ratione - G. Vico, Sintesi del corso di Filosofia

Sintesi del testo "De nostri temporis studiorum ratione" di G. Vico.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 09/06/2021

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lorenzo-cardines 🇮🇹

4.4

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Scarica De nostri temporis studiorum ratione - G. Vico e più Sintesi del corso in PDF di Filosofia solo su Docsity! De nostri temporis studiorum ratione (1709) – G. Vico Nella settima orazione, pubblicata nel 1709, è evidente il carattere pedagogico e l'interesse di Vico per una formazione integrale dell'educando. Nel 1709 l'integrazione dei saperi è più annunciata ed auspicata che teorizzata, il circolo di topica e critica inverte solo le priorità, partendo dalla topica, senza indicare il valore critico della topica. Topica umanistica e critica cartesiana del vero non trovano una composizione adeguata, perché il «vero» mantiene una connotazione cartesiana ed il «verosimile» è nello spazio del “fattuale”. Se la verità mantiene questa connotazione cartesiana, non siamo in grado di risolverla quale «fine» del metodo degli studi, resta irrisolta nell'esigenza di unificazione del sapere. Vico non è ancora in grado di fondare la verità del verosimile. A fondare la verità del verosimile occorre una diversa impostazione del principio di «Verum-factum», solo abbozzato nel De ratione (1. dipendente ancora dal rapporto geometria-fisica; 2. sensibile all'argomentazione teologica, e a una certificazione della possibilità operativa e conoscitiva dell'uomo). Metodo di studi «Quale metodo di studi è più corretto e migliore, il nostro o quello degli antichi?» La risposta a questa domanda, secondo Vico, è «combinare i vantaggi di entrambe le età». 1. Strumenti: comprendono l'ordine. Chi vuole apprendere nuove arti o scienze, lo fa con regole. Strumenti delle scienze: le scienze stesse, arti, prodotti d'arte e di natura. Strumenti comuni di tutte le scienze e le arti: geometria, analisi, fisica e meccanica. Esempi di strumenti:  Medicina: chimica e spargirica.  Anatomia: microscopio.  Astronomia: telescopio.  Geografia: bussola. 2. Sussidi: arti relative ad argomenti che anticamente erano affidati alla sola prudenza: giurisprudenza, poetica, oratoria, pittura, scultura, arti dell'imitazione, stampa ed università degli studi. 3. Fine: lo studioso deve tenere d'occhio il fine per tutto lo svolgimento metodico. Il fine di tutti gli studi è la verità. Topica Critica: la critica ci dà quel «primo vero» (primum verum) del quale si è certi anche nell'arte di dubitare. Per liberare la «verità» da ogni errore o sospetto di errore, i moderni iniziano tutti gli studi dalla critica. La critica prescrive che siano allontanati dalla mente tutti i «secondi veri», ossia i verosimili, così come si allontana la falsità. Questo, per Vico, è sbagliato. Senso comune: il senso comune fonda le dimensioni sociali e storiche da cui prende avvio la topica. Gli individui agiscono ispirandosi a regole generali attraverso il senso comune, connesso all'ingegno, capacità di scorgere (con fantasia e memoria) somiglianze ideali in tutti i campi del sapere. Si genera dal verosimile (intermedio tra il vero e il falso, essendo più vero, di rado è falso). Gli adolescenti devono essere educati soprattutto al senso comune; Vico teme che questo sia soffocato dal metodo critico dei moderni. Il senso comune è regola di eloquenza, come di altre discipline: il rischio è che la critica renda i giovani digiuni di eloquenza. I critici pongono il primo vero come anteriore e superiore ad ogni immagine corporea: secondo Vico, questo è insegnato troppo prematuramente ai giovani. Nella vecchiaia prevale la ragione, ma nella gioventù prevale la fantasia. È importante che i giovani coltivino la memoria, ed è sbagliato indebolire gli ingegni che richiedono memoria o fantasia (es. poesia, oratoria, pittura, giurisprudenza); la critica non deve essere di alcun impedimento. Per gli antichi la geometria era la «logica dei fanciulli» perché allenava i ragazzi a formare immagini per abituarli con l'età all'uso della ragione. Topica: la topica si basa sull'inventio (invenzione, fantasia) e sull'ingenium, capacità dell'uomo che dà vita al processo creativo della mens, formando immagini che alimentano fantasia e memoria, uomo e Dio si somigliano per la capacità creativa, la mens è divina. I moderni escludono la topica considerandola inutile. «La topica ci rende eloquenti». Il vero è uno, i verosimili molti, i falsi infiniti. Sia il metodo critico che quello topico sono difettosi: i topici spesso assumono per vere le cose false; i critici respingono anche i verosimili. Per evitare i due eccessi, occorre istruire i giovani in tutte pelle arti e scienze con giudizio integrale. Critica ad Arnauld: Arnauld è un giansenista, logico di Port-Royal e cartesiano. Egli cerca di imporre una propria logica superando quella cartesiana ed aggiungendovi di nuovo il sillogismo. Vico lo critica perché fa un passo indietro rispetto Cartesio che aveva già depurato la sua logica dal sillogismo. Arnauld rifiuta a parole il metodo vichiano, ma lo adotta in pratica, riempiendo la sua logica di esempi su ogni genere di disciplina. Tali esempi, se non si sono apprese prima le arti e la scienza donde son dedotti, causeranno difficoltà di comprensione sia per gli ascoltatori che per gli insegnanti. Queste incomprensioni si possono evitare se si impara per ultimo la logica. Gli esempi di Arnauld, anche se utili, si capiscono a stento; quelli aristotelici, anche se chiari, sono inutili. Metodo geometrico I moderni applicano il metodo geometrico alla fisica. I fisici moderni hanno ereditato “palazzi” di conoscenza che possono mutare o abbellire. La fisica, insegnata con metodo geometrico, è la natura stessa. Le cose che in Fisica si presentano vere in forza del metodo geometrico, non sono che verosimili, e dalla geometria ricevono il metodo, non la dimostrazione. Solo in «Dio ottimo e massimo» sono vere le forme delle cose, perché su quelle è modellata la natura. Alla fisica si lavora come filosofi, per educare l'animo: gli antichi volevano contendere la beatitudine con gli dèi, noi abbassiamo l'orgoglio umano. Ricerchiamo il vero, e quando non lo troviamo, lo stesso desiderio ci conduce a Dio, sola via e verità. I fisici moderni hanno un metodo troppo rigoroso e conciso, questo limita negli ascoltatori la capacità filosofica di trovare analogie anche tra cose differenti. 1. Sottile: la sottigliezza consta di una sola linea. 2. Acuto: l'acutezza consta di due linee. La metafora è uno splendido ornamento, degno di ogni parlar ornato e tra le acutezze occupa il primo posto. Chi è abituato a discutere geometricamente è meno abituato per l'eloquenza. Occorre adoperare per i ragionamenti rigorosi una forma oratoria più sciolta con cui l'oratore prova, diverge e ritorna al tema. L'oratoria indugia nella stessa tesi con molte figure oratorie affinché l'ascoltatore le faccia proprie. L'oratore, trattando le «verità secondarie», tacitamente richiama gli ascoltatori sulle «prime». In questo modo gli ascoltatori penseranno di giungere da soli a tali argomenti. Analisi Nelle invenzioni meccaniche moderne, qualcosa è da attribuire al metodo analitico? Inventare è pregio dell'ingegno, ed è la geometria che esercita l'ingegno. «L'analisi conduce il suo ragionamento, in attesa se non le si diano per caso le equazioni che cerca». Le invenzioni moderne (artiglieria, navi a vela, cupole nei templi, orologi) comparvero prima della divulgazione dell'analisi. Nell'educazione agli ingegni della meccanica, i giovani vanno educati nelle matematiche non già attraverso le specie, ma attraverso le forme. Si può comunque ricorrere all'analisi, ma come a un artificio. Medicina I moderni, pur non conoscendo bene le cause dei morbi, danno scarsa importanza ai sintomi e pronunciano una diagnosi avventata. Gli antichi, poiché le cause sembravano loro occulte e incerte, investigavano partendo dai sintomi.
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