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Decadentismo, Appunti di Italiano

Origine. I padri della corrente: Bergson, Nietzsche, Freud. Personaggi più importanti, decadentismo in Francia, il romanzo decadente.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 30/09/2022

Francesca-Gilardiii
Francesca-Gilardiii 🇮🇹

4

(6)

24 documenti

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Scarica Decadentismo e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Decadentismo In Europa era chiamato “simbolismo”, si afferma in Francia alla fine del 1800. Il termine decadentismo originariamente indicava un determinato movimento letterario. La critica, soprattutto italiana, ha assunto il termine come etichetta di una grande corrente culturale di dimensioni europee che si colloca negli ultimi due decenni dell’Ottocento con propaggini nel primo Novecento. Inteso in una accezione più vasta, il decadentismo appare come una somma di manifestazioni artistiche e letterarie tra loro anche assai differenti , al cui interno tuttavia si possono individuare dei denominatori comuni. —>Irrazionalismo: tutto ciò che non può essere spostato razionalmente. A differenza del posti iamo che spiegava tutto in maniera oggettiva e scientifica, l’irrazionalismo tende ad esalta tutto ciò che sfugge al rapporto causa-effetto. I padri di questa corrente sono: 1. Bergson—> Filosofo. secondo lui la realtà non è razionale, non è spiegabile scientificamente. Secondo lui la realtà si spiega attraverso l’intuizione, la realtà sfugge alla ragione e secondo lui esiste una dimensione che sfugge a tutto ciò che è alla logica. Lui inoltre dice che ci sono due dimensioni del tempo: il tempo oggettivo e soggettivo. Quello oggettivo è quello dell’orologio, quello della scienza, quello misurabile e che vale per tutti allo stesso modo. Quello soggettivo è quello dell’anima, ossia un tempo è diverso per ogni persona. In letteratura questo pensiero ha un peso immenso perché iniziano a diffondersi romanzi sul tempo, dove viene meno il tempo effettivo del racconto. Non c’è più un’elencazione dei fatti in maniera logica (prima, durante, dopo), una cosa che potrebbe essere raccontata in 2 pagine viene raccontata in 300 e anche gli eventi vengono raccontarti senza un filo logico (es. James Joyce, scrive un libro “l’Ulisse” dove da vita al flusso di coscienza, le cose vengono raccontate di getto senza una concatenazione dei fatti). 2. Nietzsche—> Filosofo. alcune idee di Nietzsche vennero fraintese. Lui dice che Dio è morto e parla del superuomo. Quando dice che Dio è morto lui intende che la cultura occidentale che si basa sulla morale cristiana è finita perché sta nascendo una nuova civiltà e questa civiltà deve avere come protagonista il “superuomo” ossia un uomo padrone di se stesso e del proprio destino. Un uomo che non è prigioniero della morale cristiana e della scienza ma è libero di affermare se stesso. Questa idea di Nietzsche viene presa in maniera completamente sbagliata. Il primo a prenderla in maniera sbagliata è D’Annunzio che dice che il superuomo deve governare, il più forte sul più debole. Questa ideologia sarà alla base del nazismo. 3. Freud—> Medico. Freud ha introdotto la “teoria dei sogni” che si lega alla psicoanalisi che è una forma di analisi e di cura. Freud analizza le nevrosi (traumi) e secondo lui ogni firma di nevrosi ha origine nell’età infantile e riguarda la sfera sessuale. Tutti quei comportamenti che potrebbero sembrare illogici hanno in realtà una spiegazione ma che non è scientifica. Lui quindi sostiene che entrando nella psiche umana si riesce a dare a una spiegazione a questi comportamenti “strani” che sono dovuti da traumi. Lo psicanalista infatti attraverso le tue parole e sogni è in grado di capire da dove arrivano questi traumi. Freud ha scoperto l’inconscio (parte non razionale), dentro di noi c’è una parte che sfugge a noi stessi e al nostro controllo, non siamo ciò che pensiamo di essere o che vogliamo essere. Tutta la letteratura del 900 si baserà sulla scoperta dell’ inconscio perché la scoperta di un qualcosa o non reale mette in cattiva luce il positivismo e quindi anche le certezze vengono meno. Tutto ciò si lega al decadentismo attraverso una parola e di un’ideologia: la crisi e la crisi d’identità. Alcune certezze stanno venendo meno ma all’orizzonte non ci sono nuove certezze e questo crea grande disorientamento che porta dei comportamenti che sono spesso apparentemente illogici. *ORIGINE 26 maggio 1883 Verlaine pubblicava sulla rivista parigina “il gatto nero” un sonetto dal titolo Languore in cui affermava di identificarsi con l’atmosfera di stanchezza e di estenuazione spirituale dell’impero romano alla fine della decadenza (sente la fine di un epoca e al contempo non credo di avere le forze per affrontare ciò), oramai incapace di forti passioni e di azioni solo a raffinatissime quanto oziose esercitazioni letterarie (Vive questo momento consumandosi vivendo le cose più preziose, alla ricerca del piacere e della raffinatezza). Il sonetto interpretava uno stato d’animo molto diffuso nella cultura del tempo: il senso di smarrimento e di fine di tutta una civiltà, l’idea assaporata con atteggiamenti autodistruttivi di un imminente cataclisma epocale. Le idee erano in contrapposizione alla mentalità borghese (rispetto delle regole) gli artisti vivono (non avere un lavoro ma una famiglia, darsi al consumo di droghe, alcolici, tutti atti contrapposti ai pensieri borghesi) al di fuori di ogni regola, e ostentavano ad atteggiarmi boh Emis…. Questi artisti sono mal visti e definiti dalla critica ufficiale col termine “decadentismo” in accezione negatività e spregiativa, ma quei gruppi intellettuali vollero rovesciare il senso a indicare un privilegio spirituale e ne fecero una sorta di bandiera orgogliosamente esibita. *1883 Verlaine presenta le personalità più significative del gruppo sulla rivista “Lutece” in una serie intitolata “Poeti maledetti” per sottolineare l’indipendenza, tra essi Arturo Rimbaud e Stephane Mallarme. *1884: Huysmas pubblica il romanzo Controcorrente (a Rebours), manifesto della cultura decadente. *DECADENTISMO il termine decadentismo originariamente indicava un determinato movimento letterario e fenomeno culturale. (D’Annunzio, Pascoli, Svevo, Pirandello: presentano crisi d’identità) Nel resto d’Europa il termine decadentismo viene chiamato “SIMBOLISMO”, sono lo stesso fenomeno culturale. In termini in una accezione più vasta, il decadentismo appare come una somma di manifestazioni artistiche e letterarie tra loro anche… *i tratti comuni di fenomeni decadenti sono: Secondo la cultura decadente la conoscenza scientifica oggettiva non ci permette di conoscere la realtà perché essa sfugge, riusciamo a percepire solamente il mondo apparente, al di là di quello percepito, realtà misteriosa ed enigmatica. Solo liberandoci dalla razionalità si può tentare di attingere all’ignoto. L’anima decadente è sempre protesa verso il mistero che è dietro la realtà visibile, verso l’inconoscibile. Nel mondo in cui viviamo razionalmente tutto è scomponibile in elementi simili mentre la realtà misteriosa che ci circonda in essa tutto ciò avvolge ed è magmatico, in tutta questa realtà noi ne facciamo parte. *1857: Baudelaire scrive le Corrispondenze-> una poesia. *STRUMENTI del CONOSCERE Secondo gli autori decadenti ci sono delle situazioni di alterazione che permettono all’uomo di entrare in contatto con questa realtà diversa, alcuni stati naturali ed altri artificiali. Alcuni stati possono essere la malattia, il sonno, il delirio, sono tutti momenti in cui l’uomo perde la propria razionalità. Gli stati di alterazione (possono essere provocati artificialmente attraverso alcol, assenzio, drogheria) sottraendosi al controllo … - PANISMO (deriva dal greco = tutto): arriva il momento in cui divento parte della natura e mi confondo in essa, attraverso questo annullamento l’uomo può potenziare all’infinito la propria vita rendendola divina, termine coniato da D’Annunzio - EPIFANIA (deriva dal greco e significa apparizione, manifestazione): termine coniato da James Joyce, un particolare insignificante della realtà ci appare. un’improvvisa rivelazione spirituale, causata da un gesto, un oggetto, una situazione quotidiani, che sembrano apparentemente banali, ma svelano qualcosa di più profondo, significativo e inaspettato. (Pascoli, Alto strumento privilegiato che permette di conoscere la realtà misteriosa vi è l’arte, l’artista è il sacerdote di un vero e proprio culto, l’arte stessa ha qualcosa di misterioso. È un veggente capace di spingere lo sguardo là dove l’uomo comune non vede nulla, l’importazione è pura intuizione, è un dono. Ogni elemento e realtà della vita deve essere assorbita nella dimensione artistica, arte e vita diventano la stessa cosa-> FENOMENO ESTETISMO L’esteta è colui che assume come principio regolatore della sua vita il bello, ed in base agisce e giudica la realtà aldilà della morale, del principio. *Personaggi più importanti: Europa= Oscar Wild, in Italia= D’Annunzio: la vita diventa opera d’arte, consiste nel avvolgersi nel lusso, da cose eccentriche, la forma d’arte più importante è la stessa vita si D’Annunzio. La massa è una serie indistinta dov’è tutti viviamo le stesse vite, l’individualità scompare e prevarica l’omologazione, l’artista non è più un protagonista in questa società e per affermare la sua presenza cerca di differenziarsi dagli altri in più fattori possibili, se la società borghese è fondata sul rispetto di alcune regole, l’artista non le rispetta. Accedere all’arte diventa qualcosa per pochi, in questa fase vi è uno scollamento tra l’artista e il pubblico. Nel 900 l’obiettivo dell’arte non era trasmettere ideali, ma affermare l’unicità dell’arte. La poesia diventa pura poesia, si fanno vita a forme artistiche non comprensibili per le masse, ciò un metodo per permettere la differenziazione; le forme d’arte come romanzi di appendice, avvento della
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