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Decadentismo, Estetismo, Simbolismo, Pascoli e opere, Appunti di Italiano

Decadentismo e tendenze, analisi vita e poetica di Pascoli

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 13/02/2023

giulia-alessandra-zordan
giulia-alessandra-zordan 🇮🇹

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Scarica Decadentismo, Estetismo, Simbolismo, Pascoli e opere e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! DECADENTISMO • corrente letteraria di dimensioni europee che si colloca negli ultimi decenni dell’800 e nel primo 900. • nato dalla crisi del Positivismo • mette insieme manifestazioni artistiche diverse tra loro, ma con tratti comuni importanti • RICORDA: molte poetiche artistiche del XX secolo hanno le loro origini nel Decadentismo • termine: deriva dal primo verso di una poesia di Verlaine, “Languore” “sono l’impero alla fine della Decadenza” Il poeta si identifica con la decandenza: è la crisi profonda della società attenta solo ad esaltare il progresso • in Verlaine Decadentismo  valore quasi positivo  presa di coscienza polemica verso la società borghese • critica ufficiale  darà al termine un significato negativo per indicare il gruppo di intellettuali che ostentano una vita irregolare e disordinata • DISFATTA DELLA SCIENZA - cultura di fine secolo contesta il primato della scienza  non ha saputo tener fede alle promesse - la scienza spiega tutto, non solo quello che vediamo ma anche Dio e l’anima - concezione materialistica aveva attribuito l’immagine dell’uomo  solo spera biologica-animale degli impulsi bassi, aveva ignorato il grande mistero della vita • Decadentismo  percezione drammatica di svolta epocale l’umanità sta precipitando verso un periodo di barbarie, la società di massa uniforma verso il basso i comportamenti  sentimento della fine (decadenza) della civiltà umanistica, soppiantata dall’inciviltà del brutto, dell’alienazione, del materiale. • nasce figura eroe decadente, dall’anima esasperata e stanca, che cerca di affogare nei piaceri lo spleen • 2 tendenze: estetismo e simbolismo ESTETISMO • contro lo scadimento del gusto e del costume sociale prodotto dalla società borghese nasce culto verso il valore supremo della bellezza: • sensibilità al bello  segno di distinzione sociale (elitè che aveva privilegio di godere di bellezza) • esteta  snob che prova orrore e disprezzo verso le cose alla portata di tutti, e cerca di distinguersi • figura tipica dell’Estetista  dandy • collegare bellezza interiore con quella esteriore • altri valori vengono meno • valore del bello diventa qualcosa che distingue dagli altri • se sono un esteta e ho come valore assoluto la bellezza allora voglio fare della mia vita un’opera d’arte (conseguenza della necessità di salvarsi dalla banalità): bella da vedere, qualcosa che tutti ammirano  arte non più oggetto inanimato, ma l’artista diviene incarnazione vivente della bellezza • se ho la bellezza come valore assoluto: -sono al di sopra della legge morale -l’arte non è più qualcosa che deve insegnare qualcosa a qualcuno (non è più utile)  diventa poesia/arte • esteta  vive e giudica la realtà in base alla bellezza che diventa l’unico principio valido SIMBOLISMO • principalmente in Francia • principali esponenti: eredi di Bodlaire (portano avanti le sue idee) • altra reazione (diversa dall’estetismo) al positivismo e al materialismo borghese • positivismo aveva tentato di dare una spiegazione scientifica ai grandi misteri della vita, morte, anima per ricercare una soluzione materialistica la scienza non era riuscita a dare una risposta certa alle grandi questioni dell’umanità quello che manca  risposte ai grandi misteri della vita di quel tempo • ritorno ad essere importante il sentimento del mistero necessità di esplorare ciò che sta oltre la realtà sensibile dove scienza e ragione non potevano arrivare • poeta  mago/veggente capace di vedere il senso profondo delle cose del mondo, dove non può arrivare la ragione svelando le segrete corrispondenze tra le manifestazioni della realtà • scrittori si interessano all’inconscio scavo nell’inconscio porta gli artisti decadenti alla scoperta di una realtà che è possibile capire solo abbandonando ogni legame razionale con la realtà stessa • strumenti per arrivare alla conoscenza per giungere all’essenza segreta della realtà i decadenti si abbandonano a stati alterati della coscienza (droghe e alcool) • poeta simbolista  ha uno sguardo speciale (con questo dono ci fa poesia) usa i piccoli oggetti della realtà come simbolo di qualcosa che sta dentro la realtà che viene colta è difficile e difficile da raccontare, quindi viene raccontata con altre immagini • il messaggio non viene affidato solo al significato delle parole (spesso non in grado di esprimere la vera realtà delle cose) ma anche dal loro suono (fonosimbolismo) il significante diventa qualcosa di più importante del significato il suono è qualcosa che dà la possibilità di accedere a qualcosa che sta dietro la realtà • il poeta è un privilegiato che suggerisce quello che vede della realtà  linguaggio oscuro e simbolico • figure retoriche ricorrenti: metafora cambia il suo uso  non più semplice rapporto di somiglianza tra 2 oggetti  si crea una metafora ardita, la creazione di un legame tra realtà diverse tra di loro, spesso oscuro e misterioso, mettendo in luce un sistema di analogie universali che mettono… linguaggio analogico sinestesia  accostare 2 parole di sfere sensoriali diverse ossimoro  accostare 2 parole di significato opposto • il simbolo è fondamentale *Pascoli è l’artista che accoglie maggiormente il simbolismo in Italia TEMI E MITI DELLA LETTERATURA DECADENTE • senso di stanchezza esistenziale derivante dalla sensazione di un disfacimento, di una fine vicina La scena paesaggistica che si carica di significati simbolici si esplica nell’estate fredda: ossimoro che condensa tutta la struttura oppositiva della poesia (primavera-autunno) e nella parola “morti”. parola “morti”. La poesia è tratta dalla raccolta Myricae e l’edizione originale è del 1891. e sono presenti tematiche ricorrenti nel lavoro di Pascoli Il lessico è caratterizzato da parole semplici e riflette il contrasto tra le 2 stagioni, quindi tra l’illusione della vita e la morte. Il linguaggio è allusivo e impressionistico perché deve evocare le impressioni che hai attraverso i sensi. Figure retoriche: • antitesi tra la prima e la seconda strofa (primavera e autunno) • ossimoro  “è l’estate, fredda” • sinestesia  “odorino amaro” = odore non intenso e aspro • enjambement  vv. 5-6 per mettere in luce le parole che vengono staccate • inversioni • ipallage  “cader fragile” (fragili sono le foglie ma l’aggettivo viene riferito al verbo) • assonanze  -aro/ -ore, -ante/ -ate • allitterazioni (ripetizioni delle stesse lettere • fonosimbolismo  vv.11-12 perché i suoni di “foglie”, “cader”, “fragile”, “fredda” sono simili al rumore di una foglia secca che viene mossa dal vento Metrica: ode saffica composta da strofe con tre endecasillabi e un quinario, rimati secondo lo schema ABAb *Tramonti di Antonia Pozzi è inverno ma c’è la possibilità che qualcosa cambi ???? IL LAMPO (1894) E cielo e terra si mostrò qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto una casa apparì sparì d’un tratto; come un occhio, che, largo, esterrefatto, s’aprì si chiuse, nella notte nera. Fa parte di Myricae Stretto contatto con “Il temporale” e con “Il tuono” infatti l’insieme delle tre opere viene considerato un trittico (ossia un complesso costituito da 3 opere legate tra loro da determinate affinità). Questo si può dedurre anche da fatto che la poesia inizia con la lettera E, come se fosse il continuo di qualcosa che è già stato iniziato. Questa poesia è una delle più intense di Pascoli e presenta sempre il tema della morte, e in particolare quella del padre. Descrizione paesaggistica notturna che registra l’impressione del soggetto davanti ad un evento: è il momento di silenzio sospeso prima dello scatenarsi della tempesta. In realtà dietro questa descrizione naturale c’è un forte valore simbolico: • il lampo infatti ci permette di vedere un paesaggio non tranquillo, dove la natura è in tensione, sconvolta, condizione di sofferenza e dolore in attesa di ciò che sta arrivando. • il lampo illumina una casa (simbolo del nido familiare)  “Apparì sparì…s’aprì si chiuse” • mostra la realtà com’è: disfatta, tragica, di dolore, una vita di sofferenze Viene citato l’occhio che ha un’interpretazione simbolica: rappresenta sia la vita dell’uomo che grazie al lampo riesce a vedere per un breve istante la realtà, orrida e insensata, sia una metafora della morte del padre, dove il lampo indica la fucilata al padre e l’occhio sarebbe quello del padre che sta morendo e quindi si sta chiudendo. Viene quindi raccontata una storia che non ha alcun rimando realistico, ma viene rappresentato solo il valore simbolico della realtà, senza la realtà a cui si riferisce e da cui nasce il simbolo. Metrica: ballatina di endecasillabi sciolti, con schema di rime A(verso iniziale, detto ripresa) BCBCCA Stile: • la sintassi si frantuma, infatti le frasi sono corte e senza subordinazione (paratassi) • vv. 2-3: manca il verbo (dà velocità)  frase nominale • nel resto della poesia: voci verbali brevi e tronche • la punteggiatura dà il ritmo; quando non c’è  accelerazioni che creano ansia quando c’è  pause e sospensioni emotive • gli aggettivi possiedono una forza espressionistica, come per esempio terra livida, cielo ingombro, tragico, disfatto Figure retoriche: • ossimoro  “tacito tumulto” • antitesi  “Apparì sparì” • metafora  morte del padre e occhio che si chiude • similitudine  tra casa e occhio, come la casa compare e scompare per il lampo, l’occhio si apre e si chiude • climax crescente vv.2-3 • allitterazione  t *espressionismo  tende a rappresentare la natura non in modo reale ma riflettendo riflettendo il suo stato d’animo attraverso essa* IL TUONO (1894) E nella notte nera come il nulla, a un tratto, col fragor d’arduo dirupo che frana, il tuono rimbombò di schianto: rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo, e tacque, e poi rimareggiò rinfranto, e poi vanì. Soave allora un canto s’udì di madre, e il moto di una culla. Fa parte di Myricae Stretto contatto con “Il temporale” e con “Il tuono” infatti l’insieme delle tre opere viene considerato un trittico (ossia un complesso costituito da 3 opere legate tra loro da determinate affinità). Questo si può dedurre anche da fatto che la poesia inizia con la lettera E, come se fosse il continuo di qualcosa che è già stato iniziato. La poesia è caratterizzata dal susseguirsi di sensazioni uditive (tuono/silenzio/canto della mamma) che hanno valore simbolico. Troviamo solo sensazioni uditive perché l’occhio non riesce a vedere, in quanto fuori è notte ed è brutto tempo. Il tuono è simbolo della realtà ostile, aggressiva e terrificante. È il lettore che deve capire ciò che il poeta non dice, per esempio il bambino che piange, e i simboli nascosti nella poesia. Ritroviamo il tema del nido familiare, che rappresenta la protezione dalle tragicità della vita ??? Se nel lampo era presente una sensazione principalmente visiva, dovuta all’illuminazione del lampo, nel tuono troviamo una sensazione uditiva perché fuori è buio e quindi l’occhio non riesce a vedere. Rima tra “nulla” e “culla”: la culla (il nido, l’affetto di una mamma) esorcizza l’angoscia della notte e del nulla; la fragilità del nido, che protegge, ma è anche esposto a sciagure devastatrici. Stile: tutte le parole finali di ogni verso finiscono con la O eccetto per il primo e l’ultimo. Metrica: ballata in versi endecasillabi rimati secondo lo schema ABCBCCA Figure retoriche: • fonosimbolismo  vv. 2-5  allitterazione di D (suono del tuono) e R (suono dei vetri) • enjambment  “dirupo/che frana” • similitudine  tra il nero e il vuoto • sinestesia e onomatopea  “rimbombò rimbalzò” • climax decrescente L’ASSIUOLO Fa parte di Myricae L’assiuolo è un uccello notturno, ciò si può dedurre dall’utilizzo della O e della U nel nome quadro apparentemente impressionistico che esprime sensazioni visive ed uditive che nasconde un’atmosfera carica di simbolismo. Prima strofa: momento di passaggio in cui sta per sorgere la luna, la sta aspettando perché ancora non la vede, e questo sembra quasi un’apparizione divina, una nascita che porta serenità e purezza (v. “alba”, biancore). La luna sta apparendo  alba di perla Nella seconda parte aumenta l’inquietudine, dovuta alla rottura delle immagini serene con l’arrivo dei lampi e del nero e alla sensazione negativa espressa con dal chiù (fonosimbolismo  verso che non dà pace e riporta alla morte). Seconda strofa: all’inizio immagini serene (le stelle, il cullare del mare) che si interrompono con la descrizione di immagini inquietanti (fru fru tra le fratte  è notte e si sentono dei rumori. C’è l’introduzione di un nuovo personaggio, ossia l’interiorità del poeta che prova delle emozioni attraverso la natura. Nel finale c’è la ripetizione del suono “chiù” che diventa un singhiozzo. Terza strofa: ritorna l’immagine della luna che illumina gli alberi e questa rappresenta serenità, ma poi ritornano le sensazioni più negative, come il suono delle cavallette (sistri  strumenti musicali tipici dell’Antico Egitto usati nelle celebrazioni per la dea Iside, dea della morte con il potere della resurrezione,
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