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Decadentismo, estetismo, superomismo, simbolismo e Pascoli. Dettagliati e semplici, Appunti di Italiano

APPUNTI DI ITALIANO ANNO SCOLASTICO 2024, FATTI CON CURA, BEN DETTAGLIATI E DI FACILE LETTURA (INTEGRAZIONE ANCHE CON IL LIBRO) Differenza tra decadentismo e positivismo - Bergson, Nietzsche e Freud, estetismo, superomismo e simbolismo - Il concetto di esteta e superuomo - Introduzione della vita di Pascoli, l'utilizzo e il significato del nido e del fanciullo, la morte del padre e la sua visione inquieta della natura, la poetica del fanciullino , la raccolta poetica più famosa Myricae e la poesia più celebre X Agosto, l'assiuolo, il temporale, il lampo, il tuono. - Breve introduzione di Frank Kafka, le sue opere principali e la differenza con Pascoli - il gelsomino notturno - Opere minori, il poemetto Italy.

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 30/06/2024

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Scarica Decadentismo, estetismo, superomismo, simbolismo e Pascoli. Dettagliati e semplici e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! DECADENTISMO (pag 15-16) - Il decadentismo è stato un movimento artistico e letterario sviluppatosi in Francia e poi diffusosi nel resto d’Europa, tra la fine dell’800 e il primo decennio del Novecento, che si contrappone alla razionalità del positivismo scientifico e del naturalismo. - Minor fiducia nella ragione e nella scienza come unici strumenti per conoscere e spiegare la realtà. La realtà è formata da molte cose che non sono scientificamente e razionalmente spiegabili, come sensazioni ed emozioni (bisogna tenerne conto). - Alcune parti della realtà possono essere colte solo attraverso l'intuizione, che non è oggettiva ma soggettiva. - Bergson -> Filosofo francese, l’osservazione scientifica coglie quel determinato istante, ma la realtà non si ferma mai. Si interroga se l’osservazione scientifica abbia senso. - Nietzsche-> Padre del decadentismo - Critiche: A) Nietzsche e l’idolatria del fatto-> Approccio scientifico ci da una conoscenza della realtà ma la realtà è infinita e di conseguenza la scienza non può esplorarla. La realtà va al di là dei fatti scientificamente dimostrabili, questa realtà “espansa” non è conoscibile razionalmente. Solamente l’artista, in particolare il poeta riesce ad arrivare a questa realtà che va oltre alla ragione. Arriva al concetto di SUPERUOMO: Uomo grazie a una sensibilità particolare riesce a cogliere la realtà che va oltre al mondo scientifico. Superuomo va oltre grazie a delle qualità che lo distinguono dalla massa. -> Si aprono orizzonti nuovi e infiniti, essendo soggettivo non c’è un limite. B) Sigmund Freud-> Padre della psicoanalisi con l'inconscio. L’inconscio è qualcosa di cui non siamo consapevoli, c’è una parte di noi che non conosciamo ma che influenza il nostro corpo. Vedi pagina 35-> Poeta veggente: vede quello che gli altri non vedono. ESTETISMO, SUPEROMISMO E SIMBOLISMO - Il superuomo è quell’uomo che grazie alla sua sensibilità percepisce quello che va oltre la realtà, cosa che gli altri non riescono invece a fare. Il superuomo può diventare un Vate (profeta). Il superuomo può svolgere un ruolo di guida nei confronti della massa. Il superuomo va oltre anche alle leggi e alle regole. Superomismo rifiuta l’utilizzo della scienza. - All’estetismo ci arriviamo mediante cose molto soggettive, come l’intuizione. Per andare oltre c’è uno strumento: Ricerca del bello (cerco ciò che è bello, non ciò che è giusto), quindi l’arte. L’esteta manifesta la propria superiorità rispetto alla massa cercando la bellezza, si fa circondare da questa. - Simbolismo: Il simbolismo in letteratura enfatizza l’uso di simboli per esprimere significati più profondi e misteriosi. Gli scrittori simbolisti cercavano di trasmettere emozioni ed idee attraverso simboli astratti. In pascoli alcuni simboli erano: -> Il fanciullino che simboleggia l’innocenza, la purezza e la bellezza dell’infanzia. Esprime quindi il desiderio del ritorno. -> Il pascolo può rappresentare un luogo di serenità e armonia con la natura. Simboleggia quindi la ricerca della tranquillità e della pace interiore. -> Gli animali, con l’assiuolo. Il simbolismo è cogliere la realtà concreta come un simbolo che rimanda a qualcos'altro che non può essere capito razionalmente, va interpretato. Questo porterà alla “molteplicità del reale” di Pirandello. Si introduce anche il concetto dei poeti maledetti: Ovvero quei poeti che per andare oltre alla realtà sensibile, utilizzano sostanze stupefacenti. (sesso e droga). Un poeta maledetto francese risulta essere Charles Baudelaire, con “I fiori del male”, esponente del simbolismo francese. -> "Corrispondenze" pag 313 - Colonna parla-> Quello che vediamo è un messaggio, è un simbolo di un qualcos'altro. Affermazione allegorica. - Tutte le cose ci guardano, vogliono trasmetterci qualcosa, diventano il tramite per proiettarci in un’altra dimensione. - Sinestesia-> Abbinamento di termini che rimandano ad ambiti sensoriali diversi. Es. profumo dolce. -> Figura retorica tipica della letteratura simbolista. -> “Spleen” pag 315 - Spleen (disgusto, noia). La sensazione è data dal fatto che il poeta e l’uomo da quanto si sforzano non riusciranno mai ad arrivare completamente a conoscerla. Superuomo più va avanti nella scoperta, più la realtà aumentata, non sarà mai pienamente soddisfatto. Esprime un senso di oppressione. (morte dell’innocente simbologia), becco tende verso il cielo e il suo nido è nell’ombra (buio fisico oppure ombra della morte). Rondinini muoiono perché non hanno cibo. - PARALLELISMO VOLUTO, anche l'uomo tornava al suo nido, l’uccisero. RONDINE TORNA A CASA E UOMO TORNAVA AL NIDO - > DESTINI INCROCIATI, mette sullo stesso piano i destini - L’uomo stava tornando dalla fiera, portando con sé delle bambole. Anche le bambole sono rivolte verso il cielo. - Stelle cadenti come un pianto, struttura circolare. Mondo come atomo opaco-> Piccolo “L’assiuolo” pag 379 - L’assiuolo è un animale notturno, non manca la descrizione ambientale, l’ambiente è nuvoloso e caratterizzato da una luce biancastra. - Il mandorlo e il melo sembrano alzarsi per vedere meglio. - Iniziano a comparire dei soffi di lampi dalle nuvole nere. - Inizia un senso di inquietudine. SOFFIO E LAMPO, li percepisco rispettivamente con tatto e con riscontro visivo. -> SINESTESIA: Abbinamenti di termini appartenenti ad ambiti sensoriali diversi. - Suono dell’assiolo arriva dal campo “Chio-chio”, onomatopea. - “Fru-fru-tra le fratte”-> Triplice allitterazione-> Riccio che passa - L’eco come se fosse un grido (padre morente) - Cavallette ronzano come se fossero campanelli. - Assiuolo diventa qualcosa di sempre più angosciante. Climax-> Serie di termini con intensità graduale (ascendente-discendente). - Pascoli utilizza il fonosimbolismo-> Ricrea un aspetto sonoro, facendolo con l’utilizzo di parole che esistono. Es rimbombò, rimbalzò e rotolò (nella poesia “IL TUONO”) “Il temporale” pag 382 - Sensazioni improvvise che creano paura, angoscia. - “Bubbolio”: parola inventata da Pascoli, evoca il suono del temporale. - Spazio bianco: permette di creare un clima di stacco/paura, momento carico di tensione, attesa dello scoppio del temporale. - Temporale si scatena-> Sensazione di inquietudine in lui. - Il solo è infuocato dalla parte del mare, e dall’altra parte del mondo invece vedo il nero. - “Stracci di nubi chiare”: nuvolette sembrano degli stracci (le nuvole bianche sul temporale nero sono le nuvole della tempesta). - In mezzo al nero, c’è un casolare: luogo dove si sta al sicuro. - “Tra il nero un casolare: un’ala di gabbiano”. Gli studiosi hanno interpretato un’ala di gabbiano con due diversi significati: A) Nel cielo buio passa un gabbiano e risalta il suo bianco delle ali. B) Similitudine: il casolare bianco risalta come il bianco di un gabbiano. -> Pascoli lavora sulla forma, poesia come raffica di immagini, che crea sensazioni per chi legge. “Il lampo” pag 388 - Lampo di notte ti fa vedere sia cielo che terra. “E cielo e terra”-> Effetto espressivo, ET…ET latinismo. - “Terra ansante, livida, in sussulto”-> Sembra quasi che tremi il mondo, dall’angoscia del momento. - “Tacito tumulto”-> Allitterazione e ossimoro - “Una casa apparì sparì d’un tratto”-> Manca la congiunzione e immediatezza della sensazione. - “Nella notte nera”-> Triplice allitterazione - Il lampo viene paragonato alla figura del padre. “Il tuono” pag 390 - Spazio bianco tra il primo e secondo verso ì rappresenta sempre un aumento della tensione. - Paragona il tuono alla frana. - “Rimbombò, rimbalzò e rotolò cupo e tacque ” -> Fonosimbolismo - Il tuono ha una conclusione consolatoria e protettiva, poiché gli ultimi due versi presentano l’immagine della madre che canta una ninna nanna al bambino in culla. - Paura e inquietudine sensazioni centrali, Pascoli si avvicina a Franz Kafka. FRANZ KAFKA - Vive a Vienna nel 1883 e muore giovane. - Visione allucinata della vita e della realtà, anche terrorizzata. I racconti presentano fatti allucinanti, fuori dagli schemi, insensati ma nonostante questo normalizzati nella loro insensatezza. Opere principali: - Un romanzo, “Il processo”->Storia di un impiegato, Josef K. viene raggiunto da 2 personaggi e gli dicono che lui è incriminato, deve seguire un processo. Lui non capirà mai di cosa è stato accusato, ma accetterà il processo e poi condannato a morte. Manca razionalità, in Kafka questo è normale (fatti allucinati vengono normalizzati). “La metamorfosi” opera - Il più celebre racconto. - Parla di una trasformazione. Una mattina Gregor Samsa si trova trasformato in un scarafaggio. Manca stupore, l'unica preoccupazione di Gregor è come fa adesso andare a lavorare. “Il risveglio di Gregor” tratto dalle metamorfosi - Gregor diventa uno scarafaggio con molte zampe. - “Cosa mi è successo? Che brutta giornata, piove”-> Scarafaggio trasformazione normale. - “Come faccio andare a lavoro?” “Quasi quasi mi licenzio”. - Il problema è il suo principale, non di essere diventato scarafaggio. - La famiglia successivamente si accorge, che seccatura è diventato uno scarafaggio. Si vergognano di lui, tutto è normale quando in realtà non lo è. - Poi morirà e verrà buttato fuori dalla donna delle pulizie. -> CONFRONTO PASCOLI E KAFKA La realtà è misteriosa, inquieta ma in Pascoli non c’è la follia.
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