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Decadentismo, simbolismo ed estetismo + Rimbaud, Baudelaire e Pascoli, Appunti di Italiano

- caratteri generali del decadentismo, del simbolismo e dell’estetismo - “Poeta Veggente” di Rimbaud - “Perdita d’aureola” di Baudelaire - analisi approfondita degli scritti e della poetica di Giovanni Pascoli - visione politica di Giovanni Pascoli e colonizzazione della Libia (La Grande Proletaria si è mossa) - analisi stilistica - concetto del Fanciullino e del Nido - poesie analizzate: X agosto, il temporale, l’assiuolo, il gelsomino notturno - analisi del “Vero” (tratto dai Poemi Conviviali)

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 20/01/2024

sally-bassi
sally-bassi 🇮🇹

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Scarica Decadentismo, simbolismo ed estetismo + Rimbaud, Baudelaire e Pascoli e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Decadentismo🌳 limiti cronologici: - movimento letterario = Francia, 1884 ca, finisce nel 1890 - forma di cultura e di civiltà artistico-letteraria (che assume poetica del simbolismo) = fino al 1905 confronto con simbolismo > 1876 - 1905 = poetica che tra il 1890 e il 1904 confluisce (assieme all’estetismo) nel decadentismo origine del nome: - sonetto Languore (1883) di Paul Verlaine = il poeta associa per analogia il proprio stato d’animo di languore alla fine della decadenza dell’Impero romano = epoca di debolezza, corruzione, ozio, indolenza, noia, indecisione, fuga nel piacere > condizione si riflette nella sua poesia = svuotata di ogni contenuto morale o sociale - rivista ufficiale del movimento > “Le Decadent” (1886) > nuova concezione dell’arte e della letteratura avversa al pensiero che esalta il potere della scienza e la forza inarrestabile del progresso caratteri generali: culturali: - critica al POSITIVISMO e alla SOCIETÀ FRANCESE - esaltazione della soggettività, forte individualismo (= SOLIPSISMO) - irrazionalità - rifiuto del metodo scientifico - ricerca della bellezza letterari: - ripresa di temi romantici legati alla dimensione interiore e all’eccezionalità dell’artista - rifiuto del realismo e del naturalismo nuovi strumenti conoscitivi: - stati irrazionali dell’esistere, stati alterati della coscienza = malattia, follia, sogno, incubo, allucinazione > ottenuta attraverso alcol e droghe - INTUIZIONE = sola che può mettere in contatto l’artista con l’anima delle cose, con l’irrazionale e l’inconscio > in modo ALOGICO arriva alla vera essenza delle cose, molto più profonda della descrizione scientifica - arte = esprime le illuminazioni istantanee, folgorazioni improvvise captate intuitivamente temi decadenti: - MALATTIA = simbolo della condizione storica decadente + momento di crisi profonda e smarrimento delle certezze = angoscia per il crollo di un mondo sentito come prossimo ma anche condizione privilegiata⇒ alla malattia umana si associa la malattia delle cose > gusto per il decadente, corrotto, impuro > Venezia è la città decadente per eccellenza - MORTE e NULLA - VITALISMO = esaltazione di una vita senza limiti e senza freni, che va oltre ad ogni norma morale malattia e vitalismo > due facce della stessa medaglia = rifiuto aristocratico della normalità, il vitalismo serve a contrastare l’attrazione morbosa della morte eroi decadenti: - artista maledetto = rifiuta tutti i valori e le convenzioni della società, scandalizza la realtà benpensante, sceglie deliberatamente il male e si compiace della sua vita misera e condotta all’estremo auto-annientamento (es: attraverso sesso, droghe e alcol⇒ Baudelaire, Rimbaud, Verlaine) - esteta = vuole trasformare la sua vita in un’opera d’arte, sostituisce le leggi morali con le leggi del bello, è in costante ricerca di sensazioni e piaceri raffinati (Francia⇒ Huysmans, Inghilterra⇒ Wilde, Italia⇒ D’Annunzio) - superuomo = è dominato da volontà di potenza e di agire sia in ambito pratico che artistico, anche contro le convenzioni sociali con il solo obiettivo di realizzare le proprie aspirazioni (Nietzsche e D’Annunzio) - inetto = escluso dalla vita in quanto non sa parteciparne per mancanza di energie vitali / una malattia che corrode la sua volontà⇒ può solo rifugiarsi dalla realtà frustrante nelle sue fantasie, vagheggiando la vita da cui è escluso⇒ osserva il ‘vivere’ - donna fatale = domina e manipola il maschio fragile, lussuriosa, perversa, crudele, irresistibile, succhia le energie vitali dell’uomo e lo porta alla perdizione e alla distruzione ruolo dell’intellettuale: - Italia = ruolo di POETA VATE⇒ Pascoli (docente universitario, interviene anche in occasioni pubbliche > “La Grande Proletaria S'è Mossa”) + D’Annunzio (poeta tribuno, interventista) - bohémien (Baudelaire) - ribelle e veggente (Rimbaud)⇒ POETA VEGGENTE - esteta (Huysmans, Wilde, D’Annunzio) - superuomo (D’Annunzio e Nietzsche) - fanciullino (Pascoli) stile: - uso di ANALOGIE (= accostamento due elementi totalmente diversi ≈ metafora portata all’estremo) ⇒ mostrano l’affinità tra i diversi piani della realtà - uso di SINESTESIE (= accostamento di parole appartenenti a sfere sensoriali differenti) Simbolismo > corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa alla fine del XIX secolo, in opposizione al Realismo e al Naturalismo > convinzione che la realtà non è quella che appare ma quella profonda che si puo’ indagare tramite i simboli e le allusioni simboliche > manifesto ideologico > articolo del 1886 di Jean Moréas pubblicato ne Le Figaro celebrazione di misteriose presenza che si trovano nell’uomo e nella natura ruolo del poeta⇒ andare oltre i sensi e le apparenze = “LA REALTÀ È UNA FORESTA DI SIMBOLI” che solo il poeta coglie grazie all’INTUIZIONE e le esprime tramite l’ANALOGIA e la SINESTESIA poetica simbolista: - grande libertà creativa, produzione difficile e ricercata - lessico raffinato, da significati molteplici, ricerca di parole con un suono suggestivo = il SIGNIFICANTE ha importanza - naturalismo > espressione mentalità borghese, crede nel scienza e progresso = si identifica con i suoi valori - decadentismo > senso di smarrimento tipico dell’uomo - incarnazione maledettismo = comportamenti di vita estremi confronto tra positivismo e decadentismo: > positivismo: - la realtà puo’ essere “fotografata” - romanzo: documento umano - riduzione positivistica del narratore a neutro ed impassibile registratore di eventi > decadentismo: - la realtà dietro le apparenze non puo’ essere fissata in una forma - la funzione dell’uomo e dello scrittore è spingere lo sguardo oltre la superficie dei fenomeni, oltre le apparenze sensibili estetismo 1880 ca., Inghilterra = considera come valore assoluto un’arte pura e fine a sé stessa ⇒ la società è intrisa di volgarità, banalità e mercificazione in tutti i suoi aspetti > l’arte è l’unica difesa ⇒ esteta = modello artistico e comportamentale > la vita dell’esteta dev’essere arte stessa, deve tendere alla raffinatezza, all’eroismo, alla gloria, a un ideale supremo di bellezza poeti esteti: - Joris-Karl Huysmans⇒ primo romanzo esteta = CONTROCORRENTE (1884), considerato la Bibbia del decadentismo CONTROCORRENTE / À REBOURS, romanzo, 1884 = vita dedita al piacere, ad un certo punto Parigi comincia a star stretta al protagonista⇒ si reca in una villa in campagna dove predomina l’arte > ARTIFICIO CHE SUPERA LA BELLEZZA DELLA NATURA solitudine e allucinazioni > ritorno a Parigi da fallito, atteggiamento da inetto tecniche narrative: - osservazione del mondo interiore del personaggio e focalizzazione su un singolo personaggio - voce narrante esterna, punto di vista interno⇒ il lettore si immerge nel suo modo di pensare - spazio = riflesso della psicologia del protagonista - tempo = accelera o rallenta a seconda dell’attività interiore del personaggio > riflessioni, ricordi… genere: - romanzo psicologico = caratterizzazione interna del personaggio + gli elementi rilevanti sono correlati alla sua psiche - romano estetizzante = temi: ricerca della bellezza come valore supremo dell’artista + eccezionalità - romanzo di idee = ricco di riflessioni su scienza, arte, politica, letteratura… - Oscar Wilde⇒ Il Ritratto di Dorian Gray (1891) arte secondo Oscar Wilde: - accessibile solo a pochi eletti e volta alla conquista della bellezza - creazione artificiosa, non istintiva⇒ critica romanticismo - finzione del vero⇒ critica realismo - autonoma e senza scopi morali > “arte per l’arte” scrittore > rimane nascosto in quanto la sua vita si risolve totalmente nell’opera d’arte⇒ la vita imita l’arte - Gabriele D’Annunzio⇒ Il Piacere (1889) > diffonde in Italia l’estetismo GIOVANNI PASCOLI vita: > nato nel 1855 a San Mauro di Romagna > a 12 anni il padre Ruggero viene ucciso misteriosamente a colpi di fucile mentre rientrava da Cesena > nessuno viene arrestato > anche la madre muore dal dolore + tre fratelli > i figli rimanenti si disperdono tra convento, collegio e lavoro ma Giovanni continua a studiare formazione: - formazione essenzialmente positivistica, dato il clima culturale degli studi liceali e universitari (Lettere a Bologna) > ravvisabile nell'ossessiva precisione lessicale (es: nomenclatura ornitologica e botanica + riferimenti astronomici) - la sua formazione segna la crisi della scienza che caratterizza la cultura di fine secolo = la scienza cessa di essere considerata l'unico strumento di conoscenza e di ordinamento del mondo, l'anima dell'uomo si apre verso l'ignoto, il mistero, l'inconoscibile - religione: non è cristiano > ne è solo affascinato dal messaggio morale di fraternità e mansuetudine pensiero: - la conoscenza del mondo avviene attraverso strumenti interpretativi NON RAZIONALI ma intuitivi, che trasportano di colpo, senza seguire passaggi ragionamento logico > cuore profondo della realtà, consentono di scoprire legami segreti tra cose - realtà oggettiva⇒ soggettiva = si riempie di valenze allusive e simboliche affascinanti e misteriose > riferimento continuo a presenze concrete e percezione visionaria-onirica > DUPLICE VISIONE DELLA REALTÀ > Pascoli = opposto del poeta “maledetto” che rifiuta la borghesia > incarnazione immagine del piccolo borghese = appagato della vita, chiuso nella sfera limitata, protettiva degli affetti domestici > per lui l’immagine del poeta corrisponde con quella dell’uomo: si dedica all’interpretazione dei sentimenti della maggioranza degli italiani e ribadisce la fede in alcuni valori fondamentali: - proprietà - famiglia - devozione e la fedeltà ai morti - accontentarsi del poco - pietà per i sofferenti e i derelitti > utilizzo di alcuni ‘miti’ impiegati per il loro potente valore suggestivo > riscontro dei lettori dello stesso ambito sociale: - il «fanciullino» = presente in ognuno, rappresenta la parte naturalmente ingenua e buona dell’uomo, garantisce fraternità al di là di odi e di conflitti violenti di interessi - il «nido» familiare > conforto e riparo dall’urto di una realtà esterna minacciosa e paurosa > ruolo di poeta “vate” > comprende anche temi più vasti, che investono l’umanità intera⇒ es: glorie della patria⇒ indica gli obiettivi del suo riscatto nelle guerre coloniali + esalta l’esercito per il ruolo di mantenimento della coesione nazionale > fascino per l’irrazionalità > raggiungimento livelli di profondità inaudite > sensibilità decadente = scopre aspetti inediti del reale + nuovo modo di vederlo e rappresentarlo sensibilità > traspare in vari atteggiamenti di Pascoli: - apertura nei confronti del mistero - tendenza a caricare gli oggetti comuni di sensi allusivi e simbolici - la sensualità perversa e morbosa - consapevolezza dell’ambiguità della psiche umana - senso di inadeguatezza della realtà rispetto al sogno - presenza costante della morte poetica: > poetica del FANCIULLINO saggio, 1897, rivista “Il Marzocco” > Pascoli sostiene che l’immagine del poeta coincide con quella di un fanciullo che vive al fondo di ogni uomo > vede tutte le cose «come per la prima volta», con ingenuo stupore e meraviglia > come le vide per la prima volta Adamo > rappresenta la parte spontanea, alogica e sincera (≠ superuomo di D’Annunzio) > man mano che l’uomo cresce smette di ascoltare il fanciullino > il poeta DEVE continuare > grazie al fanciullino il poeta va oltre all’apparenza, guardando il vero volto della realtà > giunge alla verità nascosta dentro di noi in maniera istintiva e alogica > concezione della poesia come conoscenza prerazionale e immaginosa > radici romantiche, Pascoli la spiega però in modo decadente > riferimento a VIRGILIO > poesia FINE A SÉ STESSA > non deve avere fini pratico > il poeta non propone obiettivi civili, morali, pedagogici, propagandistici > questa poesia spontanea e disinteressata può ottenere «effetti di suprema utilità morale e sociale» = il sentimento poetico dando voce al «fanciullino» sopisce gli odi e gli impulsi violenti inducendo alla bontà, all’amore, alla fratellanza > il fanciullino ci spinge inoltre a godere della propria condizione > SOCIALISMO UMANITARIO pascoliano > sublime delle piccole cose = Pascoli non sono solo gli argomenti elevati e sublimi ad essere poetici ma anche quelli più umili e dimessi > la poesia è anche nelle piccole cose > hanno una dignità non minore di quelle auliche > Pascoli = cantore delle realtà umili e dimesse (scoprendo il loro valore segreto ed elevandole alla dignità che loro compete) + celebratore delle glorie nazionali ed evocatore dei miti e degli eroi classici = la capacità del poeta sta nel guardare la loro vera essenza SOLUZIONI STILISTICHE > innovazione: - sintassi: diversa da quella della tradizione > struttura semplice con frasi lineari > PREDOMINA LA PARATASSI = periodi semplici e brevi, frasi coordinate per asindeto > frasi ellittiche (prive del soggetto o del verbo) = non c’è predicato > da risalto alle parole e ai loro significati nascosti > utilizzo voluto della punteggiatura > da ritmo FRAMMENTATO = pause all’interno dei versi, vengono scandite dall’uso della punteggiatura (es: 10 agosto) > utilizzo di puntini di sospensione, spazio bianco, parentesi (ponte tra sintassi e metrica) = verso FRANTI > stile nominale > successione di semplici sostantivi e aggettivi che tipo di mentalità riflette? > periodo ipotattico = pensiero estremamente razionale e logico vs. periodo paratattico = pensiero alogico, intuitivo > insieme di frasi ognuna delle quali manifesta un’intuizione della realtà > adatta ad una visione SIMBOLISTA DELLA REALTÀ = da voce a singole intuizioni che danno voce al pensiero > riflette il fanciullino - metrica > enjambement > utilizzo rime > tradizionale, si rinnova dall’interno > nuovo ritmo = attraverso punteggiatura, richiami fonetici = forte musicalità, ritmo spezzato tema > morte > trattato in maniera suggestiva IMPRESSIONISMO PASCOLIANO⇒ rappresentazione nella 1^ strofa > paesaggio indefinito descritto in modo soggettivo attraverso colori e immagini (connotazione ancora positiva) + elementi uditivi > PASCOLI METTE SULLA PAGINA SOLO ALCUNI ELEMENTI CHE POI STA AL LETTORE ANDARE A COMPRENDERE, lui fornisce solo le chiavi di lettura paesaggio di tipo notturno > “Dov’è la luna?” due possibilità: è coperta dalle nubi / non è ancora spuntata ⇒ è il momento di biancore della luna, la sua luce si percepisce nel cielo ma non è ancora visibile⇒ “IL CIELO NUOTAVA IN UN’ALBA DI PERLE” = biancore paragonabile a quello delle perle > spia che allude al fatto che si tratti dell’alba della luna, in campagna come risponde la natura? > il mandorlo e il melo sembrano ergersi per vederla meglio > luna = personificazione, acquisisce quasi carattere divino descrizione del paesaggio > sensazioni positive, il melo e il mandorlo si ergono, un'apparizione divina + notazione cromatica che si accompagna a sentimenti positivi e di fiducia (bianco e e riferimento all’alba, momento in cui ci si apre a qualcosa di nuovo e positivo) 2^ parte 1^ strofa > introduzione elemento del temporale > elemento di inquietudine, è ancora lontano⇒ laggiù = vago, con una nota negativa = è un temporale che si sta avvicinando introduzione di un nuovo senso accanto alla vista = UDITO (chiu) idea impressionista del paesaggio > poche immagini dense di significato > utilizzo dell’ENALLAGE = utilizzo una parola in funzione diversa da quella della maniera consueta > alba di perle, nero di nubi, soffi di lampi (qui c’è anche una sinestesia) > 2^ strofa > descrizione onomatopea > ‘fru fru fra le fratte’ ritmo franto = parentesi, puntini di sospensione… diversità > descrizione del paesaggio prevalentemente tramite l’udito = rumore del mare, fruscio tra i cespugli… sussulto > rimanda al mondo interiore e riguarda la morte (eco del grido che fu) singulto > singhiozzo + allitterazione s > l’autore sta piangendo > il chiu non è più un suono neutro > 3^ strofa > analogia tra rumore delle cavallette e i sistri d’argento (collegati alla dea Iside > morte) porte invisibili che non si aprono più > diventa domanda retorica > è retorica per i tre puntini di sospensione / verso successivo pianto di MORTE (è ormai certezza) = singhiozzo temi: > paesaggio rurale > morte paragone con 10 Agosto: 10 Agosto Assiuolo tema della morte tema della morte il nido è ancora intatto il nido è ormai distrutto la morte è presente fin dall’inizio l’elemento della morte ‘esce’ solo alla rine la natura è distante la natura è presente tema esplicito tema implicito > simbolismo, viene suggerito (analogia finale delle cavallette) Canti di Castelvecchio > pubblicati per la prima volta nel 1903, l’ultima edizione è del 1912 > prefazione = dedica liriche alla madre scomparsa definendole “myricae autunnali”, probabilmente per la loro maturità artistica rispetto ai componimenti del 1891, di cui sono generalmente considerati una continuazione > titolo: nome della località Castelvecchio di Barga, dove Pascoli si trasferì con la sorella Maria nel 1895 > temi: riprendono Myricae⇒ natura, vita dei campi, amore per le cose umili e quotidiane, memorie, mistero e ignoto, nido familiare⇒ elemento costante = paesaggio che passa da quello di Castelvecchio a quello di San Mauro > segna legame ideale tra il nuovo nido costruito dal poeta e quello spazzato via dalla tragedia > ordine: allude al succedersi delle stagioni > il ciclo naturale immutabile si presenta come un rifugio rassicurante e consolante dal dolore e dall’angoscia dell’esistenza storica e sociale > struttura: più complessa ed elaborata, riprende la struttura della canzone leopardiana IL GELSOMINO NOTTURNO, 1901 occasione > nozze di un amico dedica > “…alla gentile sposina non occorre che tu legga subito la poesia: domani se mai!” gelsomino notturno > bella di notte > fiore che si schiude al tramonto e si richiude all’alba metro: 6 quartine novenari ad accenti fissi, rima alternata ricorda il momento di concepimento del bambino > poesia simbolista le immagini si susseguono senza legame logico momento dell’unione = quando si aprono i fiori notturni > l’autore parla in prima persona > lui pensa ai suoi cari (famiglia d’origine = nido = genitori + figli / in contrasto con la nuova famiglia = casa = uomo + donna) gelsomino = grembo che raccoglie dentro di sé una nuova vita Pascoli esplora la dimensione della nuova famiglia da osservatore esterno = non è una possibilità per lui > fascino verso qualcosa che gli provoca turbamento > contrasto mondo esterno / mondo interno del poeta 3^ strofa⇒ fragole rosse = immagine fortemente sensuale accosta elemento di vita (nasce l’erba) all’elemento di morte (sopra le fosse) 4^ strofa > ape che non entra = Pascoli che non entra nella sfera della nuova famiglia + elemento Chioccetta (costellazione delle Pleiadi) = simbolo di famiglia 5^ strofa > tre puntini > RETICENZA = allude al fascino e al timore che prova Pascoli + elemento olfattivo 6^ strofa > i petali sgualciti si chiudono = allude alla violenza dell’unione ritorna l’elemento di morte > urna = grembo della madre ultimo verso > “non so che felicità nuova” > per la seconda volta Pascoli parla in 1^ persona > anche qui allude alla sua lontananza da questo mondo Poemetti > pubblicati per la prima volta nel 1897, vengono divisi nei Primi poemetti (1904) e Nuovi poemetti (1909) > stile: componimenti più ampi e di tipo NARRATIVO rispetto a Myricae > veri e propri racconti in versi > struttura metrica: ai versi brevi subentrano terzine dantesche + propensione per lo sperimentalismo linguistico (= mescolanza di lingue, dialetti, gerghi) > temi: vita di campagna > all’interno della raccolta si delinea un vero e proprio “romanzo georgico” = descrizione di una famiglia rurale di Barga, colta in tutti i momenti caratteristici della vita contadina⇒ narrazione articolata in veri e propri cicli, che traggono il titolo dalle varie operazioni del lavoro dei campi > intenti ideologici = celebrare la piccola proprietà terriera, in quanto depositaria di valori tradizionali e autentici (es: solidarietà familiare e affetti, laboriosità, bontà, semplicità, saggezza - in contrapposizione alla negatività della realtà contemporanea) > la vita del contadino, chiusa nel podere e nel nido domestico è scandita dal ritorno ciclico delle stagioni e dell'avvicendarsi sempre uguale dei lavori dei campi > per il poeta è rassicurante CONTRASTO COL VERISMO > mondo rurale pascoliano idealizzato, ignora aspetti più crudi della realtà popolare = bisogno, miseria, degradazione; ignora conflitti sociali, violenza per la lotta della vita forma di UTOPIA REGRESSIVA = Pascoli proietta il suo ideale nel passato, in forme di vita che stanno ormai scomparendo > fuori ciclo georgico = numerosi poemetti che presentano temi più inquietanti e torbidi, tipicamente decadenti (es: Digitale purpurea, Il vischio) Poemi conviviali > raccolta di 17 poemetti, a sfondo epico e mitico, composti tra il 1894 e 1903 > titolo: gran parte di essi è comparsa sulla rivista “Il Convito” > contenuto: poemetti dedicati a personaggi e fatti del mito e della storia antichi, dalla Grecia sino alla prima diffusione del Cristianesimo⇒ es: Achille, Ulisse, Elena di Troia, Alessandro Magno⇒ RICOSTRUZIONE MONDO ANTICO basata su erudizione + esplorazione aspetti marginali e poco noti del mito e della storia > modernizzazione dei personaggi passati > linguaggio: raffinato ed elegante, spesso mira a riprodurre il clima e lo stile della poesia classica > temi: comunque tipicamente pascoliani > mondo antico non è un mondo di immobile perfezione, come pretendeva la tradizione classicista, ma si carica delle inquietudini e delle angosce della sensibilità moderna ultimo canto > riprende la figura di Ulisse caratteristiche del protagonista: eroe multiforme ingegno, astuzia intelligenza pratica (= memphis) > si vede nelle sirene e nei ciclopi > viaggiatore > animato dal desiderio di conoscere, il suo è un viaggio anche mentale in qualunque luogo c’è curiosità nella vita ha sofferto molto > vede morire tutti i suoi compagni, per molto tempo è esule = lontano dalla casa e dalla patria > prima immagine del poema omerico: lui che piange sull’isola di Calipso > ripreso da FOSCOLO in A ZACINTO > confronto tra Ulisse e Foscolo > desideroso di conoscenza e astuto animato fa memphis > ripreso anche da Dante > 26 canto inferno > giunto dalla maga Circe invece di tornare a casa prosegue il suo viaggio e supera le colonne d’Ercole = ‘folle volo’ = lui pecca di HYBRIS = il suo viaggio non è illuminato da grazia divina, e solo a puro scopo di conoscenza > verrà travolto dalle acque > si rivede nel Se Questo è un Uomo > Levi con un compagno va a prendere il rancio, durante il tragitto il compagno chiede di insegnargli italiano > lui recita a memoria il 26 canto inferno > Ulisse di D’Annunzio e Ulisse di Umberto Saba ultimo viaggio di Ulisse > poemetto descrive un Ulisse in viaggio, nell’ultima delle sue molteplici peregrinazioni storia in versi breve > 24 canti = non casuale, richiama i 24 canti dell’odissea Ulisse avanti con gli anni come quello dantesco, si rimette in cammino > diverso da Ulisse dantesco = parte non per esplorare nuovi luoghi ma fa il suo viaggio a ritroso > torna nei luoghi dove è già stato = Polifemo, Ciclopi, Sirene mette in dubbio quello che sia successo sia vero > ricerca dentro se stesso alla ricerca della sua vera identità penultimo canto > il vero > CULMINE Ulisse va verso le sirene e chiede un unico vero = chi è lui? quale il senso della sua esistenza? “Chi sono o chi ero stato?” modernità > uomo che va alla ricerca della sua identità, cerca un senso della sua vita ciclopi = semplici pastori, contadini sirene = sono solo scogli > la sua barca va ad infrangersi > ottobre 1912: viene firmata la pace a Losanna = la Turchia riconosce all'Italia il possesso della Tripolitania e della Cirenaica “LA GRANDE PROLETARIA SI È MOSSA” (1911) Pascoli > testimone storico⇒ sosteneva l’anarchia di Costa, poi passa al socialismo unitario > il suo discorso rappresenta l’opinione pubblica⇒ favorevole al colonialismo e alla campagna di Libia > GRANDE PROLETARIA = Italia > secondo Corradini (nazionalismo), la ‘nazioni proletarie’ sono quelle che hanno una popolazione superiore alle proprie risorse > caratterizzate dal fenomeno dell'emigrazione > “SI È MOSSA” > intento celebrativo della campagna > esaltata in quanto UNICA soluzione all’emigrazione - motivo per il quale l’Italia mandava gli uomini all’estero, che poi venivano maltrattati e sfruttati (paragone con i neri) > durante il lavoro erano costretti a rinnegare la NOBILE PATRIA > paragone con figure di rilievo italiane (es: Dante, Colombo, Garibaldi) > dignità / indegnità > italiani = popoli di vinti, non ricordati per i loro successi > impoveriti ritornavano in patria > introduzione LIBIA > già conquistata dai latini, bisognava riportarla all’antico splendore = gli italiani così potranno lavorare nelle giuste condizioni, secondo leggi da loro votate, non ripudiati… > ‘ROMANI’ > l’Italia provvederà ai suoi figli volenterosi trovandogli un lavoro Italia unita > esercito variegato (tutte le parti d’Italia e tutte le classi) > TUTTI LOTTANO UNITI SENZA DISTINZIONI > INTERCLASSISMO = collaborazione, rifiuto della lotta di classe > morte gloriose = ne varrà la pena EMIGRAZIONE > male storico secondo Pascoli = la conquista di Libia è dettata dall’amore materno Italia > ‘grande martire delle nazioni’ = a causa della dominazione straniera > linguaggio: utilizzo termini POPOLARI > favorevole alla figura del PICCOLO PROPRIETARIO = l’Italia è un nido (metafora di famiglia, è un rifugio) da tutelare e proteggere (attraverso lavoro e sacrifici) conseguenze: > economiche: territorio desertico e povero di materie prime + i giacimenti petroliferi vennero scoperti solo dopo l’indipendenza del paese (1951) > politica estera: rafforzamento posizione italiana sul mediterraneo > politica interna: il partito socialista si indebolisce, la sua opposizione non ferma la guerra, alcuni suoi esponenti approvano l’impresa coloniale e per questo vengono espulsi > rafforzamento partito nazionalista > perché Pascoli è un decadente? - si riferisce a una conoscenza alogica = questa realtà è simbolica, visione di una realtà altra - senso di inquietudine e smarrimento > crisi d’identità, tema moderno - tema della morte e del nulla > fine della sofferenza e nulla > CRISTIANESIMO PASCOLIANO - unico vero = morte, peggiore che non essere proprio nati > perché la natura è rappresentata in modo impressionista e simbolista? - impressionismo > immagine vaga, descrizione SOGGETTIVA della realtà > attraverso l'attivazione dei sensi fornisce una descrizione soggettiva nella vaghezza c’è estrema precisione lessicale = non è la realtà così com’è, ma è come Pascoli la percepisce - simbolismo > la descrizione è fatta da elementi che alludono ad una realtà altra = non mi devo fermare in superficie - fanciullino, supera barriere razionali > il simbolo è ponte tra realtà percepita e realtà altra⇒ raggiungibile solo quando spariranno le barriere della ragione tramite condizioni di ALTERAZIONE > qual è la differenza tra Pascoli e poeti maledetti rispetto alla società e rispetto alla vita? - poeti italiani > rimangono poeti vati = danno insegnamento anche quando non vogliono - poeti italiani > impegno politico esplicitato > qual è la differenza tra socialismo pascoliano e socialismo marxista? - Pascoli è favorevole alla proprietà privata ma sfavorevole alla lotta di classe > per lui il piccolo proprietario terriero è la condizione perfetta > visione utopistica > qual è il legame tra nazionalismo e socialismo? - migrazione e nufo > la patria diventa nido, la migrazione è il male peggiore = male sentito profondamente da Pascoli (es: Italy) > Pascoli è un poeta maledetto? - NO > vive una vita tranquilla e pacata + posizione positiva nei confronti della società borghese 1912: muore di cancro a Bologna assiuolo gelsomino notturno X agosto temporale
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