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Decadentismo+ vita stile e opere di Verga, D'annunzio e Pascoli + la scapigliatura, Appunti di Italiano

decadentismo com Baudelaire e Verlaine; Verga vita e opere: ciclo dei vinti, rosso malpelo, la lupa, i malavoglia D'annunzio vita, stile e opere: il piacere; la sera fiesolana Pascoli vita, stile e poesie

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 01/10/2021

germanavendittelli
germanavendittelli 🇮🇹

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Scarica Decadentismo+ vita stile e opere di Verga, D'annunzio e Pascoli + la scapigliatura e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! DECADENTISMO si afferma una nuova sensibilità a partire dagli anni ottanta dell’ ottocento. La tendenza al realismo (naturalismo francese e verismo italiano) coesiste con un altra tendenza, una visione del mondo irrazionale, misticheggiante. Coesistenza delle due tendenze. Decadenza dei valori romantici + decadentismo in Italia; nel resto d'Europa: simbolismo (poesia) e estetismo (letteratura). Verismo— nasce dalla visione positivista della realtà; il decadentismo rifiuta la visione positivistica. Visione irrazionale della realtà. La ragione, la scienza, che per il positivista possono garantire un progresso infinito, per il decadente non possono assicurare affatto la conoscenza del reale; l’essenza del reale è al di la del reale, delle cose; è misteriosa, enigmatica, irraggiungibile. Solo rinunciando alla ragione si può tentare si attingere all’ignoto. Il decadente ritiene che la ragione e la scienza non possano dare la vera conoscenza della realtà perché l’essenza della realtà è al di là delle cose, qualcosa che è inconoscibile. Bisogna abbandonare l’abito razionale, per tentare di attingere all’ignoto; bisogna rinunciare alla razionalità per cogliere il mistero che sta dietro la realtà sensibile + sposare una visione mistica della realtà; abbandono a una sorta di empatia irrazionale con quello che ci circonda. Fede nella misteriosa unità del tutto. Analogie che legano aspetti della realtà; Dietro ci sono le teorie di un mistico del ‘700 (Swedenborg) che credeva nella misteriosa unità del tutto — vi sono delle corrispondenze tra vari aspetti della realtà che a noi appare frammentata. (Dante davanti a Dio vede l’unità del tutto). Follia: contrario della ragione; la ragione si basa sul principio di non contraddizione (una cosa è se stessa e non è altro) + ma non è vero, è una convenvenzione . La ragione serve per arginare la follia. Follia > stato primigenio dell’essere umano; contravviene al principio di non contraddizione (es. un bambino che per giocare usa la penna come fosse un’arma). Nel decadentismo si torna alla condizione originaria di follia, follia creativa. Siamo folli quando siamo più autenticamente noi. “Spleen” > tedio, noia Pascoli (fanciullino, follia del fanciullino); D’annunzio; Charles Baudelaire — parigi 1821, 1867 punto di riferimento imprescindibile dei decadenti, ma sta prima del decadentismo propriamente detto; è un precursore, un antesignano. Iniziatore della poesia moderna. Vita da dandy, da bohemien (gli scapigliati avevano anticipato questa tendenza); vita dissipata e dissoluta: orfano di padre a sei anni; relazione con la prostituta Sarah, viaggio in India — esotismo, attrazione fantastica per le terre lontane; ritorna e frequenta letterati, artisti; inizia a far uso di sostanze stupefacenti malesseri e inquietudini, tenta il suicidio del 1845; molteplici amori turbolenti e contrastati; 1857 pubblica ‘I fiorî del male’ per cui subisce un processo per immoralità + condanna pecuniaria. Perenne condizione di frustrazione psicologica; condotta sregolata, debiti. La sensibilità decadente si codifica negli anni ottanta dell’800, quando Baudelaire era già morto da circa sessant'anni. Baudelaire è l’iniziatore della poesia moderna — quel tipo di poesia che non si capisce a una prima lettura, che si presta a tante chiavi di lettura. Manifesto ante litteram di questa nuova tendenza: sonetto di Baudelaire ‘Corrispondenze’( dalla raccolta I fiori del male che comprende 100 poesie suddivise in 5 sezioni): poesia moderna + teatro della follia, non si può ricondurre nell’albo della ragione. La natura è un tempio; senso sacro della realtà animata e numinosa, piena di numi + visione tipica dei decadenti, poeti simbolismi che vedranno in Baudelaire il proprio precursore. Il sacro è folle: concetto di sacro degli antichi, dei Greci è folle + dio è tutto e il contrario di tutto, negli dei antichi convivono il bene e il male, gli dei degli antichi sono folli. Natura fondata su pilastri viventi (come una cattedrale gotica) + alberi: parlano all’uomo folle che si pone in ascolto della voce che proviene da questi pilastri della natura — sente parole confuse che non riesce a decodificare, ma ci prova, trova una certa familiarità. L'uomo attraversa questa natura mitica e mistica, attraversa questa foresta di simboli: Simbolo da sy;nballo (metto insieme) crea una connessione, un legame; l’uomo riconosce questi simboli, li trova familiari pur non comprendendoli, avverte un riferimento a delle verità che lui possiede sepolte nell'abisso della sua coscienza; profumi colori e suoni comunicano tra di loro, si corrispondono corrispondenza misteriosa tra i vari elementi della natura + nodo di cui parla Dante alla fine della Commedia; dio è il volume in cui si racchiudono tutti i fenomeni dispersi + l’unità del tutto; anche la corrispondenza tra io e il mondo. Questa corrispondenza avviene a livello inconscio. Unità profonda e oscura + mistico. Corrispondenza cosmica tra tutti i fenomeni. Sinestesia + confusione delle percezioni, delle sensazioni: la dolcezza dell’oboe corrisponde alla freschezza di questi profumi che sono verdi come i prati. Esemplificazione delle corrispondenze tra i diversi piani sensoriali. Abbandonarsi a questa empatia irrazionale per cogliere questa unità profonda. Linguaggio del mito + intuisce cose che poi la scienza conferma. “ ’ , . ii “Spleen da splen, splenòs > milza: sede delle passioni depressione, melanconia, tedio infinito, male di vivere, paralisi dello spirito. immagini, similitudini, metafore. Crescendo delirante e visionario. Senso di impotenza e drammatica claustrofobia che lo attanaglia + mente assediata dagli incubi (‘un popolo di ragni’). > ripudio dell’intellettualismo, del moralismo e dell’eloquenza. Abbandonare la comicità fredda e intellettualistica, lo spirito mordace e il riso sguaiato; > superamento della rima + ingombrante residuo della tradizione. va sostituita con l’assonanza + crea una musicalità meno ritmata, più sfumata e suggestiva; * abbandono della letteratura intesa come attività libresca, staccata dalla vita, chiusa nelle regole e nei suoi precetti. Il poeta deve essere protesa verso altre realtà. Oscar Wilde 1854 (Dubino) -1900 (Parigi) influsso delle idee estetiche di John Ruskin, di cui ma non accetta la teoria della valenza morale dell’arte, e di Walter Pater, ammirando anche il preziosismo dei parnassiani francesi; frequenti visite a Parigi; Stati Uniti, Europa, si stabilisce a Parigi, alterna la residenza francese a quella londinese. Nel 1884 sposa Constance Iloyd da cui avrà due figli. Figura popolare nei salotti dell’alta società e dei bassifondi) Relazione omosessuale con il giovane lord Alfred Douglas + Wilde viene accusato di plagio dal padre di Douglas + condannato per omosessualità a due anni di lavori forzati; la moglie ottiene il divorzio e la custodia dei bambini; scontata la pena e tornato a Parigi, Wilde vive in povertà sotto lo pseudonimo di Sebastian Melmoth. Prefazione del ritratto di Dorian Grey: manifesto artistico affermazioni programmatiche: 1. “l'artista è il creatore di cose belle’; l'arte è considerata un valore in sé per sé; la bellezza è un valore fine a se stesso; l’arte non deve avere alcuno scopo pratico, morale 2. “rivelare l’arte e nascondere l’artista’ — artista nascosto dietro la materia che rappresenta, perché la sua esistenza deve confondersi con la propria arte; non è l’arte che imita la vita ma la vita che imita l’arte; l’autore deve conformarsi con la propria opera d’arte. 3. ‘non esistono libri morali o immorali’ + i libri sono o scritti bene o scritti male, questo è tutto; i vizi e le virtù sono materia dell’arte, non hanno niente a che vedere con il significato estetico dell’opera. L’arte non può essere giudicata secondo le categorie borghesi 4. nessun artista ha intento morale, nessun artista è mai morboso; l'artista può esprimere qualsiasi cosa Conclusione:|tutta l’arte è completamente inutile + l’arte non ha alcuno scopo pratico, alcuna valenza educativa, morale, i vizi e le virtù sono semplicemente materia dell’arte, ha un valore fine a se stesso, in sé per sé, non ha uno scopo altro. Rimbaud nasce a Charleville nel 1854; studi brillanti; adolescenza inquieta e vagabonda; ideali repubblicani; a Parigi tra il 1871 e il 1872, dove si lega con Verlaine — litigi e rappacificazioni, ferito da un colpo di rivoltella; riprende la sua vita randagia per l'Europa, poi in Asia e in Africa; traffici di armi; attività letteraria ormai abbandonata; tumore al ginocchio, gli viene amputata la gamba, muore nel 1891 a Marsiglia. ‘Vocali’ + sonetto inviato a Verlaine nel 1871 L’autore passa in rassegna le vocali e attribuisce a ciascuna di esse uno specifico colore, da cui scaturiscono una serie di immagini. Sonetto esemplificativo del gusto tipicamente simbolista per la sinestesia (associazione di un elemento uditivo: vocali, a uno visivo:colori), per gli accostamenti analogici, arditi. L’autore teorizza la sinestesia > incrocia dati provenienti da sfere sensoriali diverse. Poesia — attività magica e misteriosa + non si può trovare una logica nell’accostamento tra i suoni, i colori, le immagini + massima soggettività e libertà nelle associazioni, che partono dall’inconscio del poeta GIOVANNI VERGA carania so. Famiglia nobile. Formazione irregolare. Legge gli scrittori francesi moderni, popolari. Educazione improntata a uno spirito patriottico e romantico primi romanzi : “Amore e Patria -1857°, “I carbonari della montagna -1862”, “Sulle lagune -1863”. trasferimento a Firenze, capitale del regno sabaudo ( + tentativo di aprovincializzarsi ) 1871 — “Storia di una capinera” : romanzo epistolare, storia di Maria costretta a diventare monaca dopo essersi innamorata di un giovane che sposerà la sorellastra; storia di un personaggio vinto dall’ esistenza, che alla fine morirà. Milano — contatto con la Scapigliatura e il Naturalismo francese 1873-75 — nascono i romanzi di ambientazione borghese + rappresentazione delle alte sfere (gradi più elevati della società: “Eva”, “Eros”, “Tigre reale”. — rappresentazione delle basse sfere con l’impersonalità dell’autore. La conversione inizia già nel 1874 con la novella “Nedda” , che già rappresentava ambienti poveri, l’esistenza sfortunata di questa fanciulla siciliana; l’ambientazione era quindi già verista, ma la tecnica narrativa ancora no infatti non c'è ancora l'impersonalità, la regressione dell’autore. “Nedda” — descrive l’esistenza sfortunata di una fanciulla siciliana costretta a lavori composta di discorsi e pesanti, umili, faticosi, estenuanti, deformanti. Tutti la disprezzano perché è povera (è dialoghi l'equivalente femminile di Rosso Malpelo) + anche il mondo popolare è animato dallo spirito di sopraffazione e di rivalsa che si trova nelle alte sfere non esiste il mito del buon selvaggio. La mamma di Nedda muore sollievo per la fanciulla che può mettere da parte qualcosa per il matrimonio; aveva un rapporto essenziale, rudimentale con un ragazzo povero come lei che lavorava nella ‘zona bassa” più esposta alla malaria, era un gran lavoratore mettere da parte i soldi per il matrimonio. Nedda si concede> non ha più il diritto di sedersi in chiesa perchè ha ceduto alla passione amorosa. lei nel frattempo i<fmasta inci) Nasce un bambino con moltissimi problemi. Nedda non ha nulla da mangiare, nessuno le offre lavoro giudizio e disprezzo. Alla fine la bambina muore Nedda benedice la Madonna che le ha tolto la figlia che lei non avrebbe potuto 1880— “Vita dei campi” > raccolta che rappresenta l’inizio della stagione verista (“Fantasticheria”, “Cavalleria rusticana”, “L'amante di Gramigna”, “Jeli il pastore”, “La Lupa”, “Rosso Malpelo”, “Guerra di Santi”, “Pentolaccia”) > campagna siciliana, amore come sentimento lacerante e trasgressivo, personaggi primitivi condannati alla solitudine, mondo arcaico, interesse economico come molla delle azioni umane+ preludio e anticipazione dei temi dei Malavoglia. © personaggi agiscono come vittime che scelgono di non mutare la propria sorte, bensì di diventarne esecutori; sono esclusi, diversi, anormali, deviati, animati da un anticonformismo e un coraggio che non possono avere esiti positivi © persistenza difelementi romanticd+ presenza ricorrente di amore, passione, autenticità degli affetti e delle emozioni esistenza schietta e semplice; questi aspetti positivi della prima produzione verghiana verranno corrotti quando subentreranno la logica dell’interesse dell’agire economico. . © pessimismo verghiano: il dolore non nasce da ingiustizie o dal corso della storia, ma è connaturato al fatto stesso di esistere. Carattere ineluttabile dell’esperienza umana Verga non concepisce per l’individuo alcuna felicità. —» 0 “ideale dell’ostrica”: come l'ostrica, staccata dal proprio scoglio, è destinata a morire, così chi abbandona le proprie origini o le rifiuta è condannato a soccombere. o il destino è invincibile e immutabile, è inutile contrapporvisi; una mesta ma dignitosa rassegnazione è l’unico antidoto morale al dolore dell’esistenza. © storia e progresso + forze negative e travolgenti; il progresso è una macchina mostruosa che travolge i più deboli. ©. logica economica che guida il mondo e impedisce i rapporti umani e la comunicazione vera + alienazione e incomunicabilità. o legge dell’utile e dell’interesse egoistico — c’è la stessa logica dell’interesse e della sopraffazione sia nelle alte sfere che nelle basse sfere; non c'è pietà, non c'è etica, non c’è morale. ——» ©. culto della “roba” — la proprietà dei beni materiali diventa l’unica aspirazione della vita, l’unico fine dell'esistenza umana; i beni diventano parte integrante della persona che non riesce più a staccarsene. Illusione che avere maggiori proprietà significhi avere maggiori probabilità di sopravvivere. ROSSO MATPETLO -1378 Verga si ispira a un problema sociale di attualità) ossia le condizioni di lavoro nelle miniere e lo sfruttamento del lavoro minorile e si schiera dalla parte dei più debo) Prima novella del tutto verista di Verga — egli adotta la tecnica dell’impersonalità assumendo il TRAMA. presentazione del personaggio di Malpelo + un giovane che lavora in una cava di sabbia siciliana, ritenuto da tutti essere malvagio a causa dei suoi capelli rossi. Per questo motivo il giovane è malvoluto dalla sua famiglia composta dalla madre e dalla sorella che lo considerano una bestia da fatica e si vergognano di lui, e]maltrattato) dai suoi compagni di lavoro. Malpelo 'egi era davero un brutto ceffo, Nel racconto si dice che lo tenevano a lavorare reagisce al disprezzo di tutti verso di lu nella miniera solo perché il padre, Misciu Bestia, l’unicolche gli voleva bene,lera morto nella cava in seguito al crollo di una parete. Viene descritta la morte del padre, a cui Malpelo è presente. Tutti gli uomini giunti in soccorso rinunciano subito a salvarlo, giudicando l’impresa impossibile, e solo Malpelo continua a scavare inutilmente per tirarlo fuori dalle macerie. Tornato a lavoro dopo la morte del genitore, Malpelo è ancora più solitario e i compagni si accaniscono di più su di lui. Gli vengono affidati tutti i lavori più duri e pericolosi e il ragazzo sfoga la sua rabbia contro un vecchio asino. A questo punto entra in scena un altro personaggio, il giovane Ranocchio, momentaneamente zoppo dopo un incidente. Malpelo inizia a tormentare il ragazzo, ma in questo comportamento si cela il suo modo di essergli amico e di prepararlo per il mondo. Viene descritto anche un ritorno a casa del protagonista, che si reca dalla madre e la sorella. Le due donne però si vergognano di lui e non vedono l’ora che torni alla cava a lavorare. In questo momento viene ritrovato il cadavere del padre, evento che sconvolge moltissimo Malpelo. Il ragazzo prende i vestiti del genitore e inizia a custodirli con gelosia. L’asino che Malpelo usava picchiare viene trovato morto e il suo cadavere viene mangiato dalle bestie. Malpelo porta Ranocchio a vedere la scena per dargli una lezione sulla vita, ma il ragazzino non vivrà mai la vita a cui Malpelo lo sta preparando: Ranocchio, infatti, si ammala e Malpelo fa appena in tempo ad andare a trovarlo prima che muoia. Dopo la morte di Ranocchio, arriva alla cava un uomo evaso di prigione che si sta rifugiando per sfuggire alla cattura, ma che alla fine decide di andar via, preferendo il carcere alla vita sottoterra. Nel finale Malpelo viene mandato in esplorazione in una zona pericolosa della cava e non fa più ritorno, presumibilmente morto nel labirinto dei cunicoli. TEMI ® rapporti umani dominati dalla legge darwiniana per la quale prevale sempre il più forte. Tutti subiscono questo sistema inconsapevolmente, mentre Malpelo ha compreso la brutalità del mondo accettando l'ingiustizia come legge della natura alla quale è impossibile sottrarsi; egli è sfruttato, disprezzato dalla madre e dalla sorella, dal padrone e dai compagni della miniera. ma si adegua a tutto questo, insegnando ai più deboli (Ranocchio) come reagire alla prepotenza della vita > accettazione fatalistica dei rapporti umani. ® sorte di Malpelo condivisa anche da altri personaggi: Mastro Misciu, Ranocchio e l’asino grigio, che vengono tutti descritti con lo stesso e A Rosso Malpelo invece non è assegnato questo epiteto perchè non è gratificato dalla stessa compassione; egli infatti a differenza degli altri, è dotato di orgoglio, rabbia e consapevolezza! respinge la pietà del mondo e non intende esercitare compassione e vittimismo. ®@ Malpelo è convinto di essere cattivo come tutti pensano e non crede di meritare l'amore degli altri. Per questo, nonostante la protezione che cerca di garantire a Ranocchio, sceglie di infierire sui più deboli con lo stesso spirito di sopraffazione che subisce lui stesso, in modo da insegnare le dure regole della vita. ® inconsapevole|vocazione alla morte |> l’immagine del@hinatore smarritoXgli si riaffaccia alla mente come un presagio e un invito a non sottrarsi al destino + non rifiuta l’incarico di avventurarsi nell'ispezione della cava -> si perde nei cunicoli di sabbia per fuggire dalla violenza del mondo, lasciando di sé solo un alone di leggenda. LINGUA E STILE A impersonalità e regressione traniamenti Verga non vuole davvero accreditare la fondatezza del pregiudizio del popolo, ma al contrario Malpelo è descritto come eroe malvagio, demone infernale, brutto, ceffo, torvo, ringhioso e selvatico, ma appare agli occhi del lettore un personaggio dai gesti umanissimi e dal grande affetto filiale, che ha un atteggiamento quasi eroico nei confronti della vita percorre fino in fondo il suo destino di morte piuttosto che accettare un'esistenza invivibile. A forma mista di italiano colto e espressioni dialettali (nella forma più che nel lessico) O che polivalente, g/î o /e pleonastico, discorso indiretto libero A concatenazione + ripresa degli stessi termini + sottolinea l'immutabilità della condizione umana A testo ricco di echi e reminiscenze + Inferno dantesco TATUPA -13880 TRAMA. Ambientata in un piccolo paese in Sicilia. La protagonista è Gnà Pina, che viene soprannominata dalla comunità “la Lupa” per il suo comportamento e il suo fisico molto sensuale. Le altre donne del paese osservano la lupa con un misto di invidia e paura tanto che, quando la vedono camminare da sola, arrivano a farsi il segno della croce. La figlia della Lupa, Maricchia, ha invece un carattere dolce e sensibile e soffre di solitudine poiché, a causa del comportamento della madre, è anche lei un'esclusa. Un giorno La Lupa si imbatte in un giovane appena tornato dal servizio militare, Nanni. Il ragazzo lavora come bracciante nei campi vicino alla sua abitazione e, in realtà, è innamorato della figlia della Lupa, Maricchia. Gnà Pina, follemente innamorata del giovane, decide di dargli in sposa la figlia a una condizione: i ragazzi, dopo il matrimonio, si sarebbero dovuti trasferire a vivere a casa della Lupa. Il piano diabolico della Lupa si compie e, una volta trasferitisi a casa di Gnà Pina, questa proverà in tutti i modi a sedurre il marito della figlia, Nanni. Maricchia denuncia la madre alle forze dell'ordine che chiamano Nanni per interrogarlo: il ragazzo confessa l'adulterio e si giustifica dicendo che la donna era per lui come una tentazione dell'inferno. Le forze dell'ordine chiedono alla Lupa di lasciare la casa che condivide con la figlia Maricchia e Nanni ma questa non vuol sentire ragioni. Durante il lavoro Nanni viene ferito da un può rimanere perché ha tradito le proprie origini. Il peso della colpa lo estromette dalla famiglia; anche se prova nostalgia per quel piccolo mondo protettivo dal quale era fuggito, non si può più fare nulla — fnorale verghiand recidere le radici porta alla solitudine e alla disperazione. (Percorso di “Ntoni sarà continuato da Mastro Don Gesualdo + incarnerà l'ideale del selfmmade man che si fa tutto da solo). PERSO N AGGI e valore simbolico Non c'è un singolo protagonista> dimensione collettiva, senso della comunità + alcune manifestazioni di interessamento e solidarietà tra compaesani, ma questa solidarietà non si traduce mai in gesti concreti di aiuto e di sostegno materiale; il coinvolgimento nelle vicende altrui può essere solo occasionale. Narrazione animata non da un resoconto di eventi,bensì da parole,discorsi e commenti dei personaggi che chiacchierano, griticang esparlano, e solo raramente partecipano emotivamente ai drammi altrui. > padron ‘Ntoni: vecchio di casa, saggio ed equilibrato. Si accontenta di ciò che possiede restando fedele alle proprie radici. Custode di una concezione esistenziale dominata dal sacrificio, dall’attaccamento al passato. > giovane Nioni: figlio maggiore di Bastianazzo e Maruzza. Rappresenta l’ansia del nuovo, l’ambizione del guadagno, il desiderio di cambiare, di progredire, di evadere e vedere il mondo, di sottrarsi alle condizioni di vita della famiglia rinnegando tutto ciò che appartiene al passato. Il servizio militare l’ha cambiato e non sopporta più le regole e i valori che caratterizzano la piccola comunità; sarà destinato a perdersi + percorso che va verso l'ignoto. Rifiuta l’ideale dell’ostrica. Ansia di miglioramento materiale e di ascesa sociale che nel romanzo è sempre destinata alla sconfitta. > Lia: controparte femminile dello stesso atteggiamento di ‘Ntoni, disposta a tutto pur di fuggire dalla miseria > Alessi: continuerà il lavoro del nonno e riuscirà a riscattare la casa del nespolo. Al contrario dei fratelli Ntoni e Lia, simboleggia la possibilità di preservare i valori fondanti della famiglia, attraverso un impegno sofferto. > zio Crocifisso: uomo più ricco del paese che vende i lupini ai Malavoglia. Quando i lupini vengono perduti, egli non pensa nemmeno a condonare il debito alla famiglia. Rappresenta l’inesorabilità e la spietatezza della legge economica > Don Gian Maria: vicario di Aci Trezza, prete reazionario e antiliberale. Incarna l’ostilità del nuovo Regno d’Italia TEMI la realtà è immodificabile — le sofferenze e le sopraffazioni che dominano la società sono viste come un dato di natura contrasto tra padron ‘Ntoni e giovane ‘Ntoni domina tutto il romanzo+ due filosofie di vita antitetiche: una fedele alla tradizione, l’altra proiettata verso il futuro alla ricerca di una felicità irraggiungibile + smarrimento di ‘Ntoni, estraneità e sradicamento irrimediabili legge economica: irrompe nella realtà primitiva del mondo rurale; tutte le azioni sono misurate sul piano dell’interesse, del guadagno, della perdita. I membri del villaggio ragionano in un'ottica legata esclusivamente al profitto, e nemmeno nella sciagura sono capaci di esprimere altri sentimenti che non siano connessi al guadagno o all’interesse (ad esempio la morte di Bastianazzo non è vista solo come una perdita umana, di un affetto, ma come la perdita di forza lavoro + la vita di un familiare conta meno delle cose materiali). Anche l’amore è destinato ad essere sacrificato per il denaro (matrimonio: affare economico) Storia — sconvolge gli equilibri e le tradizioni del mondo arcaico dei Malavoglia. Unità d’Italia 1861— grande cambiamento collettivo: pagamento di tasse elevate e leva obbligatoria perdita della forza lavoro di Ntoni e di Luca, che muore nella battaglia di Lissa. famiglia: unica difesa per i singoli contro l’avidità del mondo. Istituzione che esercita un controllo sociale e morale. LINGUA E STILE A A A impersonalità e straniamento frequenti dialoghi discorso indiretto libero per raccontare gli avvenimenti come si riflettono nei cervelli e nei cuori dei personaggi concatenazione + ripresa di parole o locuzioni da una sequenza a un’altra o da un capitolo a un altro + impressione di circolarità nel romanzo + annullamento della sensazione di salti temporali nello sviluppo della narrazione sintassi mimetica del discorso popolare + assoluto anticonformismo delle scelte grammaticali e sintattiche insita venatura dialettale siciliana con il contrappeso del parlato toscano + dialettalità di tipo fraseologico, non lessicale ( termini dialettali compaiono in maniera occasionale) paratassi, metafore e similitudini tratte dal mondo popolare dei personaggi, soluzioni tipiche dell'oralità (che polivalente, pronomi ridondanti,..), modi di dire e proverbi. D'Annunzio D'annunzio creerà intorno alla propria persona un vero e proprio mito e dà vita al ‘dannunzianesimo’ + imitazione di d’annunzio, nelle idee, nelle passioni, tentare di imitare la sua vita sfarzosa inimitabile. Proporre una serie di atteggiamenti, pose, giusti, mode che vengono imitati dal suo pubblico (una sorta di influencer). fa VITA: Pescara, 1863 nasce da una famiglia piuttosto agiata, doveva chiamarsi Gabriela ti che gli aveva lasciato l’eredità, e aggiunge D’ — suona più nobile. Spirito estetizzante del Rapagnetta. Annunzio è il cognome che il padre eredita da un ricco zio personaggio + cognome piacevole dal punto di vista fonetico. Studia a Prato presso un collegio prestigioso, aff6 annilla sua prima raccolta di versi Primo vere’ -1879 + riscuote un certo successo, risonanza a livello nazionale. Talento precoce. In vista della seconda edizione arricchita di altre poesie, egli manda una lettera sotto falso nome ad un giornale annunciando la propria morte (la morte di questo giovanissimo talento, caduto da un cavallo). Accende l’attenzione su di sé. Di lì a poco esce la seconda edizione + grande successo + aveva preparato il terreno a questa vendita. Risorge anche lui) Egocentrico e narcisista. 18811: si trasferisce a Roma — facoltà di lettere, ma distratto dagli stimoli della capitale (Roma decadente, barocca), abbandona gli studi, preferisce vivere nei salotti mondani e nelle redazioni dei giornali. All’inizio si guadagna da vivere scrivendo per i giornali. Prima moglie a Roma, 1883 duchessa Maria Hardouin. Esistenza galante, nel lusso, scandali di ogni genere, amatissimo dalle donne. Individuo superiore che disprezza le situazioni correnti. Acquista subito notorietà per una vita estremamente scandalosa peri valori borghesi dell’epoca ( per le sue frequentazioni, per il lusso sfrenato di cui non poteva ‘are a meno, per i duelli > era molto comune lanciare o ricevere una sfida, per esempio per amore, fa duelli> It l fid: e dover sostenere un duello, intorno al quale c’era tutta un’organizzazione, una ritualità. La legge cercava di limitare questa pratica, che tuttavia era molto diffusa). >vita di d’annunzio esteta! fase pienamente estetizzante. Si rifugia in questo mondo fatto di pura arte. Questa maschera dell’esteta conosce una svolta(Grisi}> inconsistenza, vacuità di questa maschera dell’esteta + ha bisogno di un altro mito + lo trova nella lettura d Mito del iperuomdnon solo di bellezza, ma anche di energia, di attivismo, di eroismo. Questa sua smania di energia, di azione è inizialmente solo letteraria. > fase superomistica. [Vivere inimitabile]> villa sui colli di Fiesole in cui conduce una vita da principe rinascimentale, si circonda di oggetti — culto quasi feticistico dell’oggetto. Su lega con un amore molto tormentato con Eleonora Duse, un’attrice. Egli è anche vicino al mondo del cinema, sarà anche sceneggiatore e autore delle didascalie di diversi film (muti)> primo kolossal della cinematografia italiana: “Cabiria”: III sec. a C., Siria; colata lavica che devasta la città — fanciulla costretta a fuggire a ® Fase “della bontà” — di sperimentazione letteraria. Motivi più intimistici, tentativo di recuperare l’innocenza e la sobrietà. Agisce il fascino del romanzo russo, in particolare di Dostoevskij e Tolstoj. o Poema paradisiaco > rivela il desiderio di recuperare l’innocenza dell’infanzia, recuperare gli affetti familiari. Tema del giardino + ritorno alla natura e alla purezza degli affetti semplici. Atmosfera di nostalgia. Ù Romanzi della fase superomistica > individui eccezionali, volontà di potenza, amori torbidi, fallimenti esistenziali. Riflessioni introspettive, ossessioni psicologiche si protagonisti che vogliono dominare la realtà, ma che si rivelano incapaci di tradurre concretamente in azioni gli ideali e le fantasie di cui sono portatori. La seconda fase (d'annunzio superuomo), non nega la prima (immagine dell'esteta), ma la ingloba in se. L'estetismo diventa uno strumento di volontà e di dominio sulla realtà. Superuomo tale non solo perché è forte, aggressivo, dominante, ma anche perché vive in una dimensione appartata, vagheggiando la bellezza + essenza di un essere superiore. o [trionfo della morte*\romanzo giocato tra eros e thanatos. Manifesto sessuale del superuomo dannunziano. Desiderio di autoaffermazione, estraneità dalla morale comune, insofferenza per ogni norma. Protagonista Giorgio Aurispa esteta tormentato da un male oscuro+ lo spleen, il tedio, la noia, la depressione, qualcosa che lo svuota di energie vitali. Continuamente alla ricerca di qualcosa che possa dare un senso alla sua vita, che permetta di raggiungere una pienezza vitale. Donna sposata Ippolita Sanzio varie esperienze di Viaggio; Roma, Orvieto, stazione di Cecchina, Albano, lago di Nemi. Lui cerca di dare un senso alla propria esistenza, non è soddisfatto dalla dimensione erotica che vive a pieno con Ippolita; cerca nel messaggio religioso la soluzione ai suoi problemi, si accosta alla fede, ma questa direzionelfaTTisce] pensa di trovare la Tuzione nel messaggio Hionisiaco di Nietzsche immersione nella pienezza della vita; ma è completamente richiamato alla realtà dalla sua donna, che gli impedisce di attingere a questa superiore dimensione dello spiritoCSchiavità dei sensd> si trasforma in una cupa volontà di morte. Si uccide e trascina con sé nel suo suicidio, la sua nemica, la sua donna + suicidio-omicidio (gettandosi da una scogliera) — estremo atto di vitalismo. ] ——m» Liberazione dall'immagine dell'esteta. o Filosofia nietzscheana > manifesti di una svolta ideologica: n Le vergini delle roce’ > manifesto politico del superuomo. Il protagonista Claudio Cantelmo ha l'ambizione di trovare una donna con cui generare il superuomo, il puer intorno al quale si accendono aspettative messianiche, 5 che avrebbe riportato l’Italia ai suoi fasti originari, ai suoi destini imperiali, riscattandola dalla decadenza; vuole mettere al mondo il futuro re di Roma. Deve scegliere tra alcune donne la più adatta. Si ritrova a scegliere traffe ) ma alla fine non ne sceglie nessuna. Fascino morboso di una delle tre [Violante] donna fatale, eros perverso, distruttivo, crudele, immagine di morte (affine ad Ippolita). MBizina rear iS perIonio RARI m ‘fuoco’ — protagonista Stelio Effrena. Medita una grande opera artistica attraverso la quale fondare un’arte nuova. Vorrebbe essere il manifesto artistico del superuomo. Creazione di un nuovo teatro che dovrà forgiare lo spirito nazionale della stirpe latina. Protagonista oppresso da se stesso dalla sua debolzza vitale, forze oscure, donna (Foscarina) che ostacola l’eroe nella sua opera grandiosa, nella sua ambizione artistica. © ‘Forse chesì, forse che no'>legato ai nuovi miti del progresso tecnologico; volontà eroica che si esprime attraverso il volo (superuomo è un abitatore + Paolo Tarsis), celebrazione della macchina. Nasce sulle suggestioni del manifesto futurista. Donne vampiro che succhia le energie vitali dell’uomo che le incontra. Rischiosa trasvolata — convinto di perdere la vita ma alla fine saprà riconquistare la voglia di vivere. nisti dei romanzi di D’annunzio son Figura del Anticipa l’inetto sveviano. Personaggi che non concludono niente. > Nomi dei personaggi molto evocativi, programmatici. Tutti i romanzi di d'Annunzio dovevano dare avvio a un ciclo, sono stati concepiti come romanzi inadatto alla vita creato da d’annunzio. d’esordio di altrettanti cicli, che in realtà non arriveranno mai (inetto). componente di senso del possesso che le donne non hanno. Le donna ha il potere di dare e togliere la vita + onnipotenza, Modo diverso di sentire la passione. ® Teatro Ya figlia di Iorio” in risposta al teatro borghese dell’epoca che metteva in scena situazioni molto convenzionali + egli mette in scena una situazione di questo tipo ma molto più intensa, viscerale, passioni forti e violente. Universo umano agreste e primitivo. Tratti veristi, ma registro alto e lessico enfatico e retorico. E’ un dramma. La figlia di Iorio — nome celato. (= la lupa di verga, Fosca, Medea recupera gli archetipi della tragedia classica) + donna perduta, accusata di stregoneria. Donna inseguita da alcuni ubriaconi che vorrebbero abusare di lei, trova rifugio in una casa di persone per bene che stavano preparando le nozze di un giovane, Aligi. Egli rimane affascinato, folgorato da questa donna vampira e fugge con lei. Donna completamente persa e un fanciullo onesto + vivono in una grotta. Aligi non sa che suo padre è uno degli amanti della figlia di Iorio. Il padre di Aligi si presenta nella grotta per difendere l’oggetto del suo desiderio (ossia la donna). Aligi uccide il padre + patricidio, delitto che va espiato + deve essere processato, condannato a morte. La figlia di Iorio accetta l’opinione comune e per difendere l’onore di Aligi si autoaccusa, afferma di aver indotto Aligi ad uccidere il padre con le sue pozioni magiche. Protagonisti — lui, lei, l’altro. Tema dell’incesto, tema del patricidio. ® Lelaudi (del cielo, del mare, della terra e degli eroi) + poesia. Doveva comprendere sette libri, sette come le pleiadi, le costellazioni. Non riesce a completarli tutti, ne compone solo cinque. Registro molto alto e sostenuto. o) POETA VATE—> intermediario tra natura ela donna amata ‘Maia’ > lungo poema. Trasfigurazione mitica di un viaggio in grecia realmente compiuto. Recupera il passato mitico. Celebrazione dell’ Ellade. Ricerca della bellezza, della sublimità. Crociera di un nuovo Ulisse. Si immerge nel passato mitico per poi riemergere (non come faceva Carducci, che rimaneva prigioniero di questa Ellade ideale, di questa realtà fuori del tempo, nella contemplazione della classicità); ritorna alla modernità e canta la modernità + vuole essere il vate. Intento celebrativo, politico, polemico, profetico. Inno della modernità capitalistica, industriale. D'Annunzio vuole essere quello che Pindaro è stato per la classicità. Lui deve essere il cantore dell’età novella, dell’età contemporanea. Si ispira alla sensibilità futurista che si stava affermando. ‘Elettra’ > rievoca il passato glorioso dell’Italia fino all’attualità , passato popolato da eroi da emulare, ai quali contrappone la miseria del presente. Celebrazione delle glorie patrie. Riattiva i valori della classicità. Non è unitario come ‘Maia’. Lui vuole essere il cantore della modernità (in questo è molto futurista). Intento celebrativo, politico, polemico, profetico. ‘Aleyone’ > poesia pura, scevro da qualsiasi intento celebrativo, retorico, politico. Arte per l’arte, che non ha secondi fini. Raccolta concepita come il diario ideale di una vacanza estiva nella campagna toscana (dai colli Fiesolani fino alle coste tirreniche). Tema del {reatino panico} fusione panica,]panismo+ fusione con la natura circostante. FUSIONE dell'io COnil tutto; l’io del poeta si fonde con il fluire della vita del tutto; si identifica con le forze della natura che lo circondano. Sacro — luogo in cui coesistono gli opposti; è il luogo della follia (come anche l’amore). La natura si umanizza, l’essere umano perde i propri connotati umani e diventa un tutt’uno con la natura (metamorfosi di Ovidio) > regno della follia, dimensione che fa a meno della razionalità, della logica, del principio di non contraddizione e il principio di causalità. Ifurst pone sempre come poeta vate, f’unico che riesce a captare, percepire i messaggi che provengono dalla natura e veicolare alla propria donna amata, con la quale compie delle passeggiate nel paesaggio toscano. “La sera fiesolana” tre strofe di 14 versi ciascuno + 3 versi di intermezzo](ripresa)— corrispondono a tre poesie diverse 1. la natività della luna > Luna + L'assiuolo di Pascoli. Archetipo. Pirandello. Metamorfosi di Apuleio. Unico lungo periodo. Parole fresche (sinestesia): Il poeta si non presenta uno sviluppo logico, ma è come se fosse un flusso di immagini e percezioni legate da una catena di analogie il poeta esprime uno stato d’animo sospeso indefinito con percezioni eimmagini suggestive una luce pallida che lo conforta e lo rassicura di fronte alle difficoltà dell’esistenza. Ma il ricordo della lontana e intima felicità infantile non consola il poeta + l'impossibilità di concretizzarla nel presente, di riproporla nella realtà, aumenta il rimpianto di non poter più abitare in quel paradiso perduto; l’incontro con il passato può avvenire solo nell’immaginazione e nel sogno, unica (falsa) realtà dove è possibile il colloquio con i morti. All’interno di questo nido i tre fratelli coltivavano in maniera ossessiva il ricordo dei morti. Questi legami così forti inibiscono il rapporto con ‘l’altro’ (quello che sarebbero stati moglie e mariti = l’altro sesso). Realizzazione del sogno di padre e marito impossibile per l’eccessivo attaccamento al nido familiare con le sorelle. Nella vita di Pascoli non troviamo esperienze amorose. Vagheggia la costruzione di un proprio nido, ma non troviamo nella biografia nessuna esperienza amorosa. Lui vede la vita affettiva, la vita amorosa come qualcosa che non gli appartiene, di cui lui è lontano spettatore. Tutte le sue esigenze affettive sono sublimate nel rapporto con le sue sorelle > affetto totalizzante. Quando una delle due sorelle, Ida, si sposa nel 1894, lui lo vede comp tradimento, pn attentato all'integrità del nido; ulteriorftrauma.i lega ancora più fortemente con la sorelle rimasta Maria, che impedisce la realizzazione di un matrimonio per Pascoli con una lontana parente. 1895 si trasferisce con Maria nella casa di Castelvecchio in Garfagnana. Nel frattempo continua l’insegnamento+ Bologna, Messina, Pisa, fino al 1905 quando ritorno a Bologna, chiamato a succedere Carducci, vate dell’Italia unita, alla cattedra di letteratura italiana. Sente l’insegnamento come un peso + nel suo nido in Garfagnana conduce una semplice vita rurale da poeta e contadino. Discorsi pubblici (si propone come l’erede di carducci) : 7a grande proletaria s'è mossa’in occasione della presa della Libia. Vive fortemente il dramma dell’emigrazione; percepisce la patria come nido. Legittima il diritto da parte dell’Italia di cercare, attraverso azioni di guerra e sopraffazione, delle colonie. Muore nel 1912 a Bologna, di cancro al fegato. OPERE: libretto di 22 poesie esca solo in cento copie (si vergogna dei suoi testi). L’anno dopo viene pubblicata un’edizione più ampia di 72 poesie che rivela Pascoli come uno dei migliori poeti italiani. L’idea della fama letteraria lo inquieta. o [Poemetti prima edizione 1897; divisi in Prini poemetti (1904) e Nuovi poemetti (1909). Intenzione più narrativa, strutture metriche più ampie (terzina dantesca) — scopo di innalzare toni e contenuti; celebrazione della natura, esaltazione della piccola realtà rurale, mitizzazione della siepe come protezione di un mondo “nido”. Sperimentazione linguistica, ricerca di parole nuove, autentiche. o [Canti di Castelvecchiof dedicata alla madre, pubblicata per la prima volta n = e definitivamente n 9 componimenti suddivisi in due sezioni + un’appendice (Di4ri0 autunnale). Scelta del titolo rinvia a Leopardi. Continuità delle Myricae. Sonolordinati secondo l’alternarsi delle stagioni motivo naturalistico esteriore; tema dominante soprattutto autobiografico; dolente did rievocazione del passato: ricordo dell’uccisione del padre. Sguardo malinconico sul mondo esterno + mistero, violenza, male. o Poemiconviviali: argomenti più elevati. Incentrati su personaggi storici o mitologici del mondo antico, soprattutto greco, che Pascoli immerge nel clima culturale del decadentismo, e su cui egli proietta la sua sensibilità > anti eroi consumati dal dubbio, tormentati, privi di certezza; passato che vive nel presente. ® poesiacivile— ultimi anni di vita: ampi cicli poetici di ispirazione patriottica e nazionale; egli sente obbligato a raccogliere l’eredità di Giosuè Carducci (poeta della storia e della gloria nazionale). ® produzione in prosa + Fanciullino; studia e scrive su Dante e su Leopardi; sporadici interventi pubblici intorno a temi civili + umanitarismo e amore per le glorie italiane del passato (celebrazione nazionalistica) Il fanciulli saggio pubblicato su una rivista letteraria nel 1887, in cui troviamo l'idea centrale del fanciullo che sopravvive al fondo di ogni uomo + l'uomo cresce ma in lui rimane un fanciullino che vede tutte le cose come per la prima volta, con quello stupore, quella meraviglia (12474, ta4matos -Aristotele: l’amore, lo stimolo per la conoscenza nasce dallo stupore, meraviglia dei fenomeni; shock che procura una sensazione particolarmente intensa). Alimenta il fanciullino che è in noi, che si stupisce in maniera ingenua di fronte ai fenomeni, alla creazione; si trova in presenza di un mondo novello e deve usare una parola novella + un linguaggio nuovo che sappia andare all’intimo delle cose. Modo di percepire la realtà non logico, razionale, ma analogico, intuitivo. Il fanciullino è l’Adamo che mette il nome a tutto ciò che vede e che sente + bambino di fronte alla realtà che lui coglie per la prima volta — stupore e meraviglia. Si conosce e si scopre non solo per via razionale, ma anche per via intuitiva, emotiva, affettiva, erotica (nel senso platonico). Coinvolgimento affettivo. Anche gli affetti sono una chiave di conoscenza della realtà. Metafora del fanciullino + concezione della poesia come conoscenza pre razionale, intuitiva; atteggiamento intuitivo e irrazionale + è proprio questo atteggiamento che consente una conoscenza profonda della realtà perché permette di cogliere la sua essenza profonda, autentica, priva di retorica, libera da ogni condizionamento reale, pura. Questo fanciullino scopre le somiglianze tra le cose, le corrispondenze misteriose tra i fenomeni, la rete dei simboli (Corrispondenze di Baudelaire). L'emozione e la sensibilità percettiva del fanciullino rivelano il valore segreto che risiede negli oggetti più umili — significati latenti sotto l’apparenza. I fanciulli sono portati a personificare le cose + allo stesso modo il poeta ripristina un rapporto magico con la realtà in un'ottica straniante rispetto a quella abituale: analogie, relazioni impreviste tra gli oggetti, poesia vista come attività metaforica. La maggior parte degli uomini, corrotti dall’esperienza e dalle convenzioni sociali, ha perso la dimensione infantile. Il poeta invece ha il privilegio di restare bambino attingendo alla voce della propria interiorità, ha mantenuto in se l'ingenuità del fanciullino e appare come una sorta di veggente, è un poeta vate non nel senso Carducciano, ma è dotato di una vista più acuta di quella degli uomini comuni, il privilegio di uno sguardo che riesce ad andare oltre alle conoscenze sensibili — il poeta traduce le sue visioni in parole immediate, senza il filtro del pensiero, ma solo attraverso la propria vista primigenia; rende le cose nella loro essenza più segreta, strappandole alla finzione e all’abitudine per recuperarne al freschezza e il sapore originario (negazione del Positivismo — la poesia autentica rifiuta la lettura materialistica del reale per offrirne una più spontanea e ingenua: il poeta è un uomo primitivo felice e innocente). Per Pascoli la poesia è poesia pura, non deve avere altri scopo se non il poetare fine a se stesso. Tuttavia proprio questa poesia spontanea e disinteressata può avere per Pascoli degli effetti di grande utilità; la poesia di per sé educa, attenua gli impulsi più violenti propri degli uomini, è portatrice di un messaggio sociale e umanitario > “7 pocta vero, senza farlo apposta, potrà dirsi socialista o umano”, facendo coincidere la voce del fanciullino dentro di lui con quella collettiva, ispiratrice di pace e solidarietà. La poesia è nelle piccole cose (mirice) che hanno una loro particolare poeticità, sublimità; hanno una dignità non minore rispetto a quelle auliche. Le tamerici + piante particolarmente uomini, anche nella poesia latina (Virgiliana) simbolo dell'umiltà + Pascoli è cantore delle realtà più umili, più dimesse del mondo contadino. Immagine dell’artista puro, senso primitivo delle cose. Fanciullino + parte folle che rimane in noi. Il poeta coincide con il fanciullino sopravvivente + più di ogni altro uomo il poeta riesce a mettersi in ascolto con il fanciullino che vive nel suo intimo. Il simbolismo: Ciò che Pascoli rappresenta è frutto di un’osservazione filtrata attraverso le suggestioni del suo universo interiore > — il poeta penetra nell’anima del mondo tramite la propria soggettività e le proprie sensazioni.(Ricerca del senso perduto della realtà. Gli elementi non vengono descritti concretamente, perché sta al lettore afferrare le allusioni e cogliere l’impalpabile verità del mondo. Pascoli tende a riferirsi alle cose non per come sono, ma per come le sente e le vede. La precisione terminologica che Pascoli usa è segno di un falso realismo > può sembrare che gli elementi della natura siano rappresentati con realismo, ma essi non vanno considerati in sè, bensì all’interno dei nessi emozionali cheli legano alla dimensione interiore dell'io poetico. La GORAN Pases IRA poesia ARI NiDSIO. Differenza tra simbolo e allegoria > nell’allegoria il rapporto tra due realtà (significante e significato) è preciso, univoco, rigidamente codificato e quindi traducibile in termini logici; i invece non è codificabile in modo I] Le manifestazione della natura in questa poesia rappresentano allegoricamente l’atto d’amore che si consuma nella casa. Tutto fortemente allusivo, tutto rimanda a questo rito di fecondazione, alla prima notte della coppia, alla deflorazione della donna. Ape che cerca di tornare al proprio alveare e trova celle tutte occupate — fenso dî esclusioneche il poeta percepisce di fronte al rito di fecondazione che si sta celebrando nella camera da letto dei due sposif Esclusione di fronte al rapporto con un ‘altra donna. ] Descrizione di un rito di fecondazione da un punto di osservazione esterno alla casa incolmabildtra l’autore e ciò che sta descrivendo; vista quasi nascosta, proibita, come se il poeta stesse spiando una situazione che non potrà mai vivere in prima persona. Il grande Pascoli decadente + turbato, inquieto, uso di simboli (il gelsomino è un simbolo). Puntini di sospensione usati spesso da Pascoli. Questo tema ricorre anche nel poemetto “digitale purpurea” — fiore che assume valenza erotica; come per Baudelaire anche per Pascoli spesso i fiori sono fiori del male. l'assiuolo’ uccello notturno simile alla civetta, rapace notturno. La voce degli uccelli in Pascoli è sempre di sensi simbolici; valore di un messaggio arcano, oracolare/Toce evocativdxhe crea un’atmosfera indicativa, particolare. + il poeta personifica gli elementi che alludono ad antiche memorie personali. ai dolori passati, a segreti luttuosi. Verso 11. — verbo sentivo svela il collegamento analogico tra la dimensione interiore del soggetto e quella esteriore, tra l’anima del poeta e la natura. Ossessione per la terminologia precisa, termine scientifico. Doppie quartine di novenari con rime alternate. Descrizione di un notturno lunare. Epifania della luna — divinizzata da molti poeti del decadentismo (e non solo da loro); sorgere della luna Non è ancora sorta. Siamo nel momento di passaggio dalla luce alle tenebre. Alba della luna/“Alba) analogia (accostamento che si può cogliere solo in maniera intuitiva): la luce, l’alba della luna ha il colore della perla; l’alba è chiara come la perla (similitudine); l’alba è una perla (metafora). Cielo immerso nella luce perlacea emanata dalla luna che sta per spuntare. Alberi antropomorfizzati. Soffi di lampi — particolarmenti evanescenti, silenziosi. Accostamento sinestetico (il lampo lo vediamo, il soffio lo sentiamo). Lampi luminosi e silenziosi al tempo stesso. ‘nero di nubi— rende sostantivo un attributo > molto più angosciante, inquietante rispetto a ‘nubi nere’. Comincia a manifestarsi la sensazione di dolore e morte che troviamo alla fine della poesia. Immagi angosciose di dolore e di morte [ordine logico] dall'imizial Dai campi si sente una voce; questo piccolo uccello ha una voce, viene antropomorfizzato. Effetti fonosimbolici frequenti in Pascoli — effetti fonetici che hanno un significato. Grido: dolore originario, ricordo del dolore da cui hanno avuto origine tutti i dolori successivi. —» Quella che era una voce è diventato un singulto, un singhiozzo, qualcosa di]più inquietante, angosciante. Alba di perla, soffi di lampi, nero di nubi, nebbia di latte + linguaggio analogico, accostamenti sorprendenti, impensati. Fonosimbolismo pascoliano (allitterazioni, onomatopee)— mira all’imitazione e alla trasfigurazione del reali [Sistro]|— strumento che rimanda ai culti misterici, legato alla divinità lunare Iside> valore epifanico. Preludio a un rito misterico.| Attesa di una teofania: Natura viva, animata, che si pretende nell’aspettazione della comparsa della luna come dinanzi a un’apparizione divina. Porte non si aprono più + non consentono la comunicazione tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Immagine delle porte dei sepolereti etruschi E MaSTASSSRASA — la voce della prima strofa, diventa singulto nella seconda e ora nella terza è un pianto di morte — si chiude la poesia con un'immagine di morte. Morte che non permette il ritorno dei cari scomparsi. strofe saffica > tre endecasillabi e un quinario — Apparenze della natura ingannano lo spettatore — (FARNESINA pae STESSI ASERABIT® Il reale non è quello che appare. Realtà non percepita con i sensi, ma creata con l'immaginazione. Realtà sensibile che sfuma nell’immaginario. I sensi ingannano, illudono. Descrizione: area tersa, limpida, gemmea; il sole è così chiaro come se fosse primavera; è l’11 novembre + estate di San Martino. Novembre è anche il mese dei mor Estate dei morti Puntini di sospensione — disvelarsi della realtà misteriosa, recondita. Atmosfera quasi estiva, ma è tutta un'illusione Ma — stacco forte con quanto detto precedentemente. Quadro positivo smentito dall’avversativa. Inizia con una strofa con immagine quasi idillica, quadretto impressionistico, immagini serene, nitide piano piano lo distrugge: il reale non è quello che appare. Il reale è labile, sfuggente. Questa è una primavera illusoria. La sostanza del paesaggio è di freddo e di morte. Poesia evocativa, suggestiva, illusionistica + rimanda ad un aldilà delle cose. L'unica cosa che riusciresti a percepire in questo vuoto è il cadere fragile delle foglie + ipallage: le foglie sono fragili e questo aggettivo viene trasferito al verbo. Ossimoro — estate fredda. Uso di termini botanici + albicocchi, pruno. Nome preciso, precisione terminologica permette di cogliere la vera essenza delle cose, permette di scendere nell'abisso della verità, serve per illuminare e per rivelare. L’apparenza della vita cela la presenza della morte. Quadretti impressionistici rivelano una sensibilità molto angosciata. Dietro questo quadretto ameno si disegna un’îmmagine inquietante. In queste poesia Pascoli fa emergere il tumulto della sua anima. Trittico ‘temporale’, ‘lampo, e ‘tuono’ + il poeta-fanciullo si pone con inquieto stupore di fronte alle immagini che annunciano un temporale e di fronte al lampo e al tuono + turbamento e paura. Riflettono la condizione interiore del poeta + ‘temporali psicologici”. Sulla vita della natura si proiettano le suggestioni dolorose che tormentano la psiche del poeta. Ballate + componimenti di endecasillabi e settenari. Molto brevi. ‘Temporale’ Paesaggio nei momenti precedenti all’esplosione del fenomeno. Suono del tuono appena ggio nei momenti precedenti all espiostone del enomeno PP percettibile. Attenzione ai colori della campagna in attesa della tempesta. Rumore di fondo inizia.e, poi prosegue con immagini visive. Temporale colto con rapide notazioni uditive e visive, massimo del linguaggio analogico ascoliani Bubbolio + effetto fonosimbolico. Sta per iniziare il temporale, L'orizzonte si accende come infuocato verso il mare. Verso l’entroterra è tutto nero di pece. Nel resto del cielo vagano lembi di nube più chiari. Nubi frammentate come gli stracci + stracci di nubi (analogia). Casolare accostato all’ala di gabbiano. Ali > simbolo. Il casolare è come l’ala di un gabbiano + bianco, si scaglia contro la notte nera. Immagine diConfortò>, sotto l’ala dormono i pulcini, rimanda al topos del nido. Conforto rispetto ad un ambiente minaccioso, inquietante. E’ un simbolo + allude. Parallelo tra la scrittura di Pascoli e la pittura impressionista — stile paratattico, nominale, senza verbi, come pennellate. Stile nominale parole-oggetto, parole-immagine. Un solo verbo. Paratassi. ‘Lampo’ il lampo che rivela in maniera fulminea gli elementi della natura, rivela una casa bianca (bianco > elemento d’unione tra il casolare e l’ala), casolare: ultima immagine colta dal padre prima di rimanere vittima di una fucilata. E° anche il lampo del colpo ricevuto dal padre, lampo della fucilata. Occhio del padre. Analogia tra paesaggio e animo umano. Asindeto totale > rapidità> apparì sparì, s’aprì si chiuse > attonito terrore dell’uomo di fronte alle tempeste della vita. Notte nera — si trova anche all’inizio della poesia successiva + continuità — all’istante accecante dell lampo segue il fragore del tuono. ammala + Molly le regala la sua bombola come segno di riconoscimento per aver appreso da lei la bellezza degli antichi valori della società contadina. Sarà Molly ora a trasmettere i valori che la nonna le ha lasciato. Percorso di Molly: nata in America, iniziale disgusto per la povertà della sua famiglia, scoperta dei suoi stessi valori e della sua identità. La guarigione di Molly rappresenta il ritorno al nido, che dona la salute e la serenità perdute. Percorso di riappropriazione di sé > scoperta della saggezza della nonna permette alla bambina di ritrovare le proprie radici. Uso della lingua estremamente originale + incastro plurilinguistico ‘La mia sera” descrizione della fine di una giornata di pioggia + ogni cosa sembra risvegliarsi a nuova vita, quiete e gioia tranquilla. Calma ritrovata + il poeta rivive i dolori del proprio passato in una serenità nuova + vecchiaia finalmente serena, consolata dal ricordo, che acuisce in lui il desiderio di addormentarsi come quando era bambino. Ricongiungimento del poeta con la madre e con l'infanzia. Opposizione tra l’infuriare degli elementi durante il giorno e il placarsi della tempesta nella pace della sera = giovinezza inquieta e vecchiaia serena + sonno, quiete, oblio del dolore e del male. Tra immagini concrete e significati simbolici. Stacco tra passato e presente. Gioia per la pace della sera + gracidio delle rane, effetti fonosimbolici. La sera suggerisce al poeta di guardare con maggiore distacco ai dolori vissuti. Egli esprime la propria stanchezza + cerca nella sera il riposo che le sofferenze della vita gli hanno precluso. Metafora + come le rondini che vivono una giornata priva di cibo, così il poeta ha vissuto una vita infelice + allusione alla propria autoesclusione dalla vita e alla solitudine patita dopo la violazione del nido, provato per sempre del cibo dell’amore. Evocazione fonosimbolica + atmosfera di sonnolenza fa scivolare il soggetto lirico verso l’infanzia e verso il nulla + il sonno e la morte. Suono delle campane sempre più basse (anticlimax) — lenta discesa verso l’incoscienza. Sinestesia; ossimoro. Il suono delle campane diventa un suono di morte. SECONDO OTTOCENTO Regno d'Italia--> 1861 con capitale Roma dal 1871 Governi della destra storica (1861-1876) che miravano a risanare il bilancio statale e centralizzare attraverso la diffusione dell'amministrazione dello Stato Sabaudo; programma di opere pubbliche Mancata unità del sentimento nazionale < divario tra Nord e Sud che porta alla guerra civile tra 1861 e 1865, brigantaggio, questione meridionale Governi della sinistra storica (dal 1876) --> istanze progressiste e pratiche di malaffare a causa soprattutto della politica del trasformismo parlamentare sconfinante spesso nella corruzione (concezione del Risorgimento tradito) Grande depressione-crisi economica dei paesi industriali che tendono ad abbandonare le politiche liberiste per procedere con politiche protezionistiche Imperialismo-espansione coloniale rappresentazione della forza politica dello stato Conflitto sociale borghesia-proletariato Cultura Positivismo (contro cui si era pronunciato Leopardi) --> epoca nuova, età delle scoperte e del progresso scientifico e tecnologico Naturalismo --> riproduzione e documentazione della natura in modo oggettivo e analitico così come si presenta (materialismo) teoria evoluzionistica di Darwin (1859); applicazione della selezione anche tra gli uomini stessi, quindi diffusione dell'idea che l'uomo più forte sia destinato a sopraffare il più debole, principio utilizzato per l'imperialismo coloniale Condizionamento dell'analisi della società capitalistica al socialismo utopistico Marx sostituisce il socialismo scientifico (essenza dell'uomo derivante dal rapporto concreto e mutevole che stabilisce con gli altri uomini) Modernizzazione-trasformazione delle città con conseguente aumento del commercio e ascesa dell'industria della pubblicità (propaganda); ma le metropoli erano caratterizzate da grandi palazzi che ospitavano le masse di operai che vivevano in condizioni disastrose->denuncia sociale nei giornali Irrazionalismo --> sin da subito crisi del Positivismo Espressioni irrazionalistiche, atteggiamenti di insoddisfazione e ribellione Difficile coesistenza di due movimenti + da una parte il Positivismo che era ottimistico, progressista, materialistico, dall’altra parte il Decadentismo con le sue inquiete componenti emotive e dottrine pessimistiche che mettevano in discussione la conoscenza oggettiva della realtà > diffuso stato d'animo che esalta l'individuo e si affida all'intuito Y Decadentismo -> Nietzsche e la tragica concezione della vita che lo porta a manifestare una piena accettazione della vita con il rovesciamento delle morali tradizionali; diffusione dell'idea che la realtà risieda nella profondità dell'animo nascosto dalla coscienza e tentativo di recuperare quella profonda essenza con conseguente rifiuto delle morali poste alla base della società borghese. 1A SCAPIGUATURA Corrente artistico letteraria che si sviluppa a Milano + fenomeno prettamente milanese con qualche manifestazione a Torino e a Genova (triangolo industriale). Gli scapigliati non hanno una coscienza di senso di appartenenza, ma sono accomunati da una profonda insofferenza verso i costumi, i principi, i valori della società borghese, verso le convenzioni della letteratura (contro Manzoni) + “sessantottini ante-litteram” (100 anni prima). Carlo Righetti (pseudonimo ‘Cletto Arrighi”) > 1862: romanzo ‘La scapigliatura’ termine di ascendenza antica (risale al ‘500, malo usò anche Dante) vita eccentrica, disordinata, ribelle, anticonformista traduzione del francese Boheme? + Boheme di Puccini racconta la vita di questi giovani e il conflitto tra intellettuale e società (altri valori) Profonda frattura tra intellettuale e società + tipico del romanticismo straniero(francese, tedesco, inglese). In Italia c’era la figura dell'intellettuale vate (es.Alfieri, Foscolo), che contribuivano con la forza della penna alla costruzione di uno stato unitario, l’intellettuale si poneva come guida della società. Con la Scapigliatura anche in Italia gli intellettuali iniziano ad essere marginalizzati > nasce il mito del poeta maledetto (’maledettismo”)--> rifiuto delle norme morali della borghesia, delle convenzioni. Angoscia della vita moderna nelle metropoli, tedio, disgusto per la vita. Lacerazione interiore, declassamento dalla società in sviluppo. sentimenti che li accomunano al romanticismo europeo. Gli scapigliati tendono a rappresentare il VERO, anche gli aspetti più turpi e scabrosi della realtà. Rappresentano la realtà anche nei suoi aspetti più neri attenzione per ciò che è orrido e patologico. Fanno uso di droghe, logorano la propria esistenza abusando di assenzio. “Crocevia intellettuale” attraverso il quale filtrano in Italia i temi che erano propri della letteratura straniera> “sprovincializzare”. Culto del vero — gusto del naturalismo ( fitra in Italia dalla Francia). Tensione verso il mistero, le zone buie della psiche, impulsi inconfessabili + anticipazione del decadentismo. Non c'è una profonda elaborazione culturale della scapigliatura, non c’è profondità e coraggio, non c'è sviluppo, non diventa un movimento d’avanguardia anche se c’erano le potenzialità. Emilio Praga (1839-1875) > Preludio’, Vendetta postuma. Iginio Ugo Tarchetti (1839-1869) 3 ‘Una nobile Follia” > manifesto di anti-militarismo “Guerra di Crimea?--> guerra tra Ottomani e Russi nella quale intervengono i francesi (turchi). Tarchetti era un ufficiale dell’esercito. ’ ’ > FOSCA : donna fatale + succhia l’uomo nella morte. Magrezza scheletrica, malattia mentale. Il protagonista Giorgio (ufficiale dell’esercito + romanzo autobiografico), è
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