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definizioni corso di sociologia, Appunti di Sociologia

definizioni di alcuni concetti importanti

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 09/03/2022

camillaabruzzii
camillaabruzzii 🇮🇹

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Scarica definizioni corso di sociologia e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! 1 Sociologia generale Durkheim: fatto sociale Coscienza collettiva Parsons: il ruolo lo schema AGIL Merton: critiche al funzionalismo parsonsiano Marx: alienazione Weber: i tipi di azione Simmel: la forma Il processo interpretativo secondo l’interazionismo simbolico Goffman: scena e retroscena Il Sè secondo Mead L’altro generalizzato nel processo di socializzazione Socializzazione primaria e secondaria Istituzioni sociali Gli stadi dello sviluppo morale di Kohlberg Le istituzioni totali La scuola come istituzione: l’etichettamento La stratificazione sociale: prospettiva funzionalista e conflittualista La mobilità sociale Definizione di discriminazione Il razzismo Cultura, subcultura, controcultura La devianza Definizione di movimento sociale Nuovi movimenti sociali 2 La corrente del funzionalismo Considera la società come un insieme di parti interrelate, ognuna delle quali svolge una funzione, da qui il nome funzionalismo. Con funzione delle parti si intende un compito, che risulta necessario per la sopravvivenza dell’insieme, cioè della società. Metafora degli organi del corpo umano: ogni organo svolge una funzione interrelata dagli altri organi, ogni funzione risulta necessaria alla sopravvivenza del corpo umano. Per i funzionalismi la società è come il corpo umano. Cosa tiene insieme il sistema? Cosa da ordine alla società? Prospettiva macro, non vengono guardate le interazioni tra due persone, hanno lo sguardo sulla società. Emil Durkhaim Positivista francese. Per fondare la sociologia serve un modo scientifico, vuole trattare la sociologia come se fosse una scienza due al pari della fisica. 1895 —> “Le regole del metodo sociologico” testo nel quale spiega che l’oggetto della sociologia sono i fatti sociali. I fatti sociali sono le convenzioni sociali, le regole morali, le credenze, le pratiche le leggi e i rituali vigenti all’interno di una determinata società. Questi fatti per l’autore sono dati oggettivi, determinati dalla collettività non dal singolo, la sociologia studia questi fatti sociali come cose, non sono fatti psicologici e individuali. Una legge non sta nella testa del singolo ma è qualcosa che proviene da fuori, dalla società. Questi fatti vanno studiati come fenomeni che agiscono dettati dalla società. Spiego un fatto sociale attraverso un altro fatto sociale, non attraverso la psicologia per ottenere una sociologa oggettiva come una scienza dura. I fatti sociali esistono a prescindere dall’individuo. Il suicidio, fatto cosi personale, Durkhaim lo spiega come un dato legato alla società. Il rapporto che l’individuo ha con la morale sociale diventa interessante. Con morale non si intende un giudizio etico il bene e sul male ma diventa, in sociologia, una forza di coesione della società. Diversi esempi di suicidio secondo il sociologo: • Suicidio anomico—> Il numero di suicidi aumenta durante crisi economiche e durante periodi di boom economico. In entrambi i casi cambiano i punti i riferimento, l’individuo non ha più i suoi riferimenti stabili, il gruppo si trova con una bassa normatività e in questa situazione avviene il suicidio. L’individuo si trova in una incertezza radicale. Morale sociale in evoluzione. (Anomia: mancanza di norme) • Suicidio fatalistico —> Avviene in società con troppe norme, è un concetto opposto allo suicidio anomico. L’individuo si sente schiavo, a causa della troppa normatività sociale l’individuo compie il suicidio fatalistico. • Suicidio altruistico —> Commesso da colui che sacrifica la vita per il bene del gruppo. Patologia nel gruppo, troppa coesione al suo interno. Morale sociale molto influente. • Suicidio egoistico —> Avviene in un gruppo che non ha legami, l’individuo non sente vincoli, si percepisce come un cane sciolto e cade in disperazione, la vita non viene più vista come un bene. Morale sociale assente. 5 Per la famiglia: 1. Adattamento è il salario 2. Gli obbiettivi è il ruolo del padre 3. Integrazione è il ruolo della mamma, trasmissione dei valori 4. Latenza Definizione di ruolo: ad ogni posizione sociale corrisponde un ruolo, un ruolo è un insieme di aspettative di modelli di azione considerati appropriati. L’ordine sociale è dato dal fatto che le persone interagiscono su modelli di azioni considerati appropriati. Definizione di schema AGIL: Secondo Parsons ogni sistema (società, tribù, stato, famiglia..) per esistere e mantenersi nel tempo deve saper soddisfare 4 bisogni, chiamati anche imperativi funzionali che sono adattamento, goal (obbiettivo), integrazione, latenza 6 Robert King Merton Sociologo funzionalista, abbastanza contemporaneo, moro nel 2003. Riesce ad ammorbidire il funzionalismo di Parsons. E’ famoso per avere coniato delle nozioni, ha dato una nuova definizione a diverse parole ad esempio ‘devianza’. Americano nato in un quartiere malfamato, guadagnava facendo il prestigiatore fino a quando la madre non lo spinge a frequentare una biblioteca e a laurearsi diventando poi uno dei più famosi sociologi. Merton muove delle critiche al funzionalismo di Parsons: • Secondo Merton un’istituzione può essere anche disfunzionale, per Parsons le istituzioni erano funzionali perché rispondevano a dei bisogni. Merton sottolinea il fatto che le istituzioni nella maggior parte dei casi sto funzionali per alcuni e disfunzionali per altri. Es: istituzione della schiavitù, ha una funzione, è funzionale per i proprietari degli schiavi mentre per gli schiavi stessi è disfunzionale. —> Questo consente di criticare le istituzioni, coloro che ne vengon svantaggiati possono legittimamente opporsi ad una istituzione. —> Si apre la possibilità di cambiamento sociale. • Secondo Merton esistono delle alternative strutturali, non vi è un solo modo per rispondere ad un bisogno, non vi è una sola istituzione che risponde a quel bisogno come invece diceva Parsons. Es: bisogna motivare un gruppo di persone a svolgere un certo lavoro, le motivo con delle ricompense salariali (soldi) ma anche con delle ricompense simboliche, offro loro prestigio, gratificazione, stima sociale. • Secondo Merton esistono delle conseguenze latenti, nel senso di non evidenti. Non sempre il bisogno a cui una certa istituzione, secondo Parsons, deve rispondere è quello a cui deve rispondere davvero. • Secondo Merton ad ogni status (posizione che una persona occupa nella struttura sociale) è associato un insieme di ruoli, non un ruolo singolo. Es: Le donne che oggi sono madre e lavoratici ricoprono due ruoli, quello di madri e quello di lavoratrici. Tra questi ruoli si può anche creare conflitto perché il tempo che una persona dedica alla cura dei figli lo sottrae al lavoro e viceversa al punto che le donne si ritrovano a dover scegliere tra questi ruoli. Conflitto tra ruoli. Merton dice di guardare alla pluralità dei ruoli e cosi facendo introduce nel funzionalismo un elemento di conflitto, di disarmonia. Se tutto fosse armonico come dice invece Parsons non avremmo conflitti tra i ruoli che la stessa persona compie. Il conflitto si può trovare anche tra moglie e madre, moglie e lavoratrice ecc ecc… Merton porta una plasticità che rende la teoria funzionalista in grado di spiegare anche il mutamento. Non solo cosa ci da l’ordine sociale ma anche che le cose possono cambiare. Meton compie una critica di livello teorico: - Merton contesta il fatto che la teoria di Parsons è una teoria onnicomprensiva ovvero che vuole spiegare tutti i sistemi dal più piccolo al più grande. Merton dice che la sociologia dovrebbe accontentarsi quelle che lui chiama le teorie di medio raggio. • Teorie di medio raggio: Dobbiamo formulare delle teorie specifiche applicati ad una serie di dati limitata di cui possiamo fare una verifica empirica delle ipotesi. Merton introduce la verifica delle ipotesi sul campo. 7 • Teoria sul comportamento deviante: Per Parsons la devianza era patologica, deviare dal ruolo era qualcosa da sanzionare, Parsons in modo implicito dice che se qualcuno devia è colpa sua. Merton dice invece che ci sono tanti tipi di devianza. Es: Una forma particolarmente diffusa di devianza è quella in cui una società fissa degli obbiettivi e delle mete culturali come ad esempio diventare ricchi e poi nella stessa società alcuni gruppi a cui non vengono dati i mezzi giusti per diventare ricchi. Il problema della devianza è una tensione tra mete culturali fissate dalla società e mezzi che la società non da a tutti per raggiungere questi obbiettivi. — > La società genera devianza. Questa critica ribalta la prospettiva tra Parsons e Merton in quanto secondo Parsons la società è sacra e armonica e la devianza è una problematica personale mentre per il secondo, Merton la società genera devianza e la devianza è un problema sociale. Anomia: —> Durkheim: mancanza di norme e valori condivisi. —> Merton: tensione tra mezzi e fini. 10 Interazionismo simbolico Il padre di questa corrente è Blumer L’interazionismo simbolico studia i significati e simboli delle interazioni nella vita quotidiana. Studia l’interazione (lo scambio tra due o più persone) Secondo gli integrazionisti gli uomini interagiscono tra di loro e anche con le cose sulla base del significato che le cose e le persone hanno per loro. Nel comportamentismo (stimolo —> risposta) compio una certa azione e ottengo una risposta che è sempre quella ( al mattino alzo la tapparella e con questo stimolo il pappagallo mi risponde buongiorno) gli integrazionisti simbolici mettono tra lo stimolo e la risposta l’interpretazione. Stimolo —> interpretazione —> risposta L’interpretazione consiste con il modo in cui decido di vedere lo stimolo per poi dare una risposta. Prima di dare una risposta interpreto l’azione dell’altro, lo stimolo. Interpreto l’azione altrui dialogando con me stessa. Processo interpretativo: Tra lo stimolo e la risposta si trova l’interpretazione che coincide con il senso che io do all’azione altrui per far si di coordinare la nostra risposta allo stimolo. Mead È stato maestro di Blumer Mead nel 1934 scrive “Mente sé e società” —> come fanno le persone ad interpretare la situazione, da dove prendo le competenze per interpretare la situazione. Mead dice che queste competenze vengono apprese mediante il processo di auto interazione, mediante questo comprendo come definire una certa situazione, come interagire. L’individuo ha un sé che è la capacità di vedersi da fuori, dialogare con se stesso. Il sé secondo Mead Il sé è composto da due parti: - L’io: parte imprevedibile che può portare al cambiamento sociale. Nell’individuo è sempre presente una parte non socializzata che può rispondere diversamente quindi portare al cambiamento. - Il me: ciò che ho appreso mediante la socializzazione, i simboli, i significati culturali. Ciò che ho appreso dai genitori, gli insegnanti, i coetanei e i colleghi Il sé è la capacità che un soggetto ha di interagire con se stesso, capacità di vedersi con gli occhi dell’altro, sociale. L’uomo ha la capacità di cogliere su di se lo sguardo dell’altro, le aspettative dell’altro. Collegamenti con il modello freudiano: Super io —> il me Es —> l’io Io —> il sé 11 Mead si chiede come si sviluppa il sé e per farlo va a vedere il gioco del bambino, il sé si sviluppa nelle fasi della crescita del bambino. (Vedi pag 57) • Il me è l’altro generalizzato che io ho interiorizzato. L’interazione è il come le persone si parlano e si relazionano, a questo sono associati dei simboli. In che cosa il senso e le aspettative di ruolo di Parsons si differenziano dal me di Mead? La differenza sta nell’io, il me è quello che Pearson chiama la risposta di ruolo, Pearson non ha mai studiato il processo. Mead ha cura di cercare di comprendere anche il cambiamento che si trova nell’io, il me porta ad un conformarmi alle aspettative, alle risposte di ruolo. Perché si formi il sé occorre di fare parte di un collettivo, per generalizzare l’altro serve almeno una triade. Gli uomini secondo l’interazionismo hanno una capacità di astrazione. Un simbolo può essere un oggetto che ha un significato condiviso. Il fatto che ci coordiniamo è dato da simboli e significati condivisi, questo forma le istituzioni e l’ordine sociale. Sul punto dell’agire di ruolo la differenza tra Pearson e Mead è che esistono molti gruppi che il soggetto frequenta nella società, esistono tanti sé per ogi individuo quanti sono i gruppi a cui un soggetto i relaziona, sono diverse le aspettative da gruppo a gruppo. Il me non è monolitico in quanto ogni gruppo varia le aspettative, i simboli e i valori. Significa che avere una molteplicità di sé è qualcosa di impegnativo da gestire, ci sono varie aspettative da soddisfare, questo lascia più margine alla persona di composizione. 12 L’approccio drammaturgico Goffman Sociologo inglese che nel 1959 ha pubblicato un libro intitolato “La vita quotidiana come rappresentazione” • Esponente di un approccio strettamente legato con l’interazionismo simbolico che viene chiamato approccio drammaturgico. La vita sociale è teatro, la drammaturgia della vita quotidiana significa che gli agenti sociali sono degli attori sul palcoscenico della vita, l’attore sociale quindi è chi agisce e chi recita una parte socialmente costruita per produrre certe reazioni nel pubblico (gli altri). Quando siamo con gli altri spesso ci comportiamo come se fossimo su un palco scenico, siamo per questo degli affaticati fabbricanti di impressioni. Ci sono momenti in cui l’attore non è nella scena ma nel retro scena, solo con se stesso o con pochissimi altri e può rilassarsi, non deve produrre impressioni non deve dare una certa idea di se per essere trattato come si aspetta. Scena: la scena corrisponde al palcoscenico della vita quotidiana. E’ il luogo in cui l’attore (il soggetto) recita sulla base di un copione socialmente costruito per produrre reazioni e impressioni nel pubblico (gli altri). Retroscena: luogo in cui l’attore non deve produrre reazioni negli altri, prende le distanze dalla scena e dal copione, può rilassarsi. Nei ristoranti la porta tra la cucia e la sala è lo spartiacque tra la scena e il retro scena, il cameriere si presenta gentile e sorridente ma quando va in cucina può essere stizzito. Il chirurgo quando parla con i famigliari del paziente utilizza un certo gergo, mentre sta facendo l’operazione scherza con i colleghi, prende in giro il paziente. Al giorno d’oggi i confini tra scena e retroscena sono sempre precari in quanto a causa della pandemia quando si è in videoconferenza (scena) può intervenire un figlio che si intromette (scena). La vita quotidiana va considerata come una scena continua in cui le persone assumono un ruolo ma sanno anche prendere distanza da tale ruolo. Le persone sono consapevoli del loro ruolo e sanno scherzare all’interno di tale ruolo, trasgredirlo, prendere le distanze dal ruolo. L’adesione al ruolo stabilizza la realtà, l’interazione ha un ordine, la situazione è definita. Quando il ruolo viene trasgredito l’interazione si apre, la realtà viene destabilizzata, si mette in pericolo la propria faccia, si rischia di perdere il riconoscimento sociale. - Le interazioni sociali hanno una cornice che stabilisce che cos’è la normalità —> un frame in inglese In ogni circostanza si trova una cornice che inquadra e sorregge la situazione dando un ordine sociale. 15 L’altro generalizzato nel processo di socializzazione: Passaggio tra altro significativo ad altro generalizzato che avviene con l’acquisizione di schemi interpretativi che permettono di vivere in società e più precisamente in una determinata società. Nessuna vita sociale complessa sarebbe possibile senza tale passaggio. La socializzazione primaria e secondaria: —> Primaria: nel corso della socializzazione primaria si apprendono le competenze di base per vivere in una società. Essa si concentra soprattutto nei primi anni di vita di un soggetto ma può capitare che anche un adulto debba mettere in atto un processo di socializzazione primaria nel momento in cui si trova in un contesto sociale del tutto nuovo. La socializzazione primaria include tre dimensioni: 1) dimensione cognitiva 2) dimensione normativa 3) dimensione espressiva o simbolica. —> Secondaria: attraverso la socializzazione secondaria l’individuo apprende i contenuti e le competenze che sono necessarie per operare all’interno di contesti particolari della società. Essa si centra sull’interiorizzazione de ruoli richiesti dalle posizioni occupate. La socializzazione secondaria ha un carattere formale e informale e per lo più volontario. E’ importante il passaggio da una fase all’altra della vita, tale passaggio spesso implica una crisi dell’identità individuale, quando questa crisi viene superata si è aperti alla nuova fase di socializzazione. Le istituzioni sociali: Esse definiscono regole di comportamento scelte dalla società di riferimento per coordinare un alto numero di soggetti. Le istituzioni sociali sono: - Sistemi di significato condivisi e cornici cognitive - Modelli di comportamento ossia particolari modi di agire e pensare che vengono adottati - Vincoli di carattere normativo che definiscono prescrizioni per i comportamenti individuali - Processi regolativi e meccanismi di comando formali e informali - Una certa distribuzione di potere tra i diversi elementi che costituiscono una società. I caratteri distintivi delle istituzioni sociali sono: —> estrinsecità —> storicità —> obiettività. Le istituzioni totali: Sono regole che impongono ad un soggetto di far parte di una determinata categoria sociale per Goffman all’interno di questo tipo di istituzioni il soggetto è costretto ad assumere un unico copione, la maschera di un attore diviene uno stigma difficile da togliere dal proprio sé. In condizioni avverse i soggetti spesso riescono a inventare strategie per preservare la propria identità e a non arrendersi al ruolo imposto dall’istituzione sociale. 16 La scuola come istituzione, l’etichettamento: La scuola è la prima istituzione sociale in cui il soggetto impara a svolgere un ruolo con obbiettivi precisi. L’individuo all’interno di questa istituzione subisce un processo di progressiva spersonalizzazione, viene sottoposto ad un sistema di valutazione formale. La scuola è un meccanismo di selezione fondato sulla competizione. La scuola è i luogo dove entrano in scena e si ripercuotono le differenze sociali legate ai contesti di provenienza e allo stesso tempo si pongono le basi per ulteriori forme di Differenziazione sociale. —> L’etichettamento consiste nella definizione degli insegnanti nei confronti degli alunni. Gli studenti vengono spinti ad assumere atteggiamenti conformi alle definizioni che gli sono state assegnate. L’etichetta conduce i docenti e i compagni ad interagire con lo studente etichettato sulla base di quella definizione. La stratificazione sociale, prospettiva funzionalista e conflittualista: La stratificazione sociale è la distribuzione di individui o gruppi su una scala gerarchica Di posizioni sociali distinte tra loro in base al possesso di: - risorse economiche - risorse politiche - risorse simboliche. Approccio funzionalista —> sistema sociale inteso come insieme integrato di status-ruolo - status: posizione sociale dell’individuo - ruolo: insieme delle prerogative e delle aspettative connesse a un determinato status. I funzionalisti avevano una visione armoniosa della divisione del lavoro da cui deriva la stratificazione sociale. La divisione del lavoro porta ad una integrazione sociale in quanto gli individui hanno bisogno delle prestazioni degli altri per soddisfare le proprie necessità. Approccio conflittualista —> definisce disuguaglianze le differenze nelle ricompense che Risultano dalla stratificazione sociale per sottolineare l’aspetto Di ingiustizia che essa comporta. La fonte della stratificazione è in questo caso data dai fattori Economici mentre la relazione tra le classi è lo sfruttamento. I conflittualità annoverano tra le dimensioni che determinano La disuguaglianza sociale non solo il reddito da lavoro e la ricchezza ma anche il genere e l’etnia. La mobilità sociale: La mobilità sociale di un individuo è il suo cambiamento di posizione nella stratificazione Sociale. La mobilità può essere: - Verticale ascendente: l’individuo va a occupare una posizione superiore alla precedente - Verticale discendente: l’individuo va a occupare una posizione inferiore - Orizzontale: quanto il cambiamento lascia immutato lo status dell’individuo perché egli si Sposta nello spazio sociale senza salire e scendere nella stratificazione. 17 Discriminazione: La discriminazione è il trattamento ineguale di alcuni membri della società ed è spesso Causato da pregiudizi negativi. Essa frappone ad alcuni barriere all’accesso a risorse sociali ambite —> soffitto di cristallo: barriera invisibile che funziona come un tetto che blocca la mobilità Sociale di alcuni membri delle società, spesso le donne. Razzismo: All’epoca della globalizzazione sono ancora presenti forme di razzismo, la moltiplicazione di Contatti e scambi tra gruppi diversi ha creato oltre che occasioni per una maggiore Integrazione e contaminazione anche processi di chiusura identitaria. Con razzismo si intende: Ogni tendenza, psicologica o politica, suscettibile di assurgere a teoria o di esser legittimata dalla legge, che, fondandosi sulla presunta superiorità di una razza sulle altre, favorisca o determini discriminazioni sociali o genocidio. Cultura, subcultura e contrcultura: Il concetto di cultura si può scomporre in tre concetti differenti: —> cultura dominante: quando si fa riferimento agli elementi culturali più ampiamente condivisi all’interno di una società. —> subcultura: quando all’interno della cultura dominante emergono gruppi portatori di valori differenti, la subcultura si stacca dalla cultura dominante senza entrarvici in conflitto. —> controculture: quando le subcultura assumono un orientamento conflittuale rispetto alla cultura dominante. Devianza: Comportamento o atteggiamento che i membri di una società o di un gruppo sociale considerano non conforme alle norme di riferimento per il quale sono previste forme specifiche di censura, punizione o sanzione. Movimento sociale: Tipo di comportamento collettivo in cui l’azione collettiva di un gruppo organizzato è volta a promuovere un cambiamento sociale o a ostacolarlo Nuovi movimenti sociali: Nati negli anni 60 del 900 i nuovi movimenti sociali si centrano sui valori postmaterialisti o Immateriali come la libertà, la vita, il rispetto per l’ambiente, le donne e l’uguaglianza. Alcuni esempi di nuovi movimenti sociali sono: - Movimenti ambientalisti - Movimenti animalisti - Movimenti femministi - Movimenti pacifisti.
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