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descrizione aristotele completa, Appunti di Filosofia

vita, opere, non-sostanza, metafisica e molto altro

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 05/07/2023

giorgia-mik
giorgia-mik 🇮🇹

4

(3)

30 documenti

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Scarica descrizione aristotele completa e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! LA CRITICA ALLE IDEE PLATONICHE Aristotele rivela che già i pensatori precedenti avevano individuato le cause, ma si erano concentrati soltanto su una di esse, primo fra tutti fu Platone, suo maestro. Aristotele rifiuta il mondo delle idee sostenendo che invece spiegare il mondo, abbia soltanto complicato le cose moltiplicando gli enti. Nel suo scritto Sulle idee e nel dialogo Sulla filosofia, si distacca dalla dottrina platonica per vari motivi: • Platone ricorrendo alle idee, non fa che aumentare il numero degli enti; • Le idee sono più numerose degli individui (infatti se diciamo che l'uomo è un animale razionale, si avranno tre idee: uomo, animale e razionale); Le critiche di Aristotele a Platone Aristotele rifiuta il mondo delle idee, il mondo intelligibile e trascendente di Platone sostenendo che quest’ultimo anziché spiegare il mondo, arrivare alla comprensione delle cose esistenti, riferendole all’idea, abbia al contrario complicato le cose in quanto la moltiplicazione degli enti ha reso più difficile la comprensione della realtà. Platone per spiegare Socrate come uomo individuale lo ha riferito all’Uomo in quanto idea e questo basilarmente è l’errore platonico di moltiplicare gli enti: per spiegare gli individui è necessario ricorrere alle idee, al mondo delle idee e delle cose in sé con il risultato che non si spiega nulla, ma si confonde la questione. LA DOTTRINA DEL DIVENIRE La dottrina delle 4 cause è legata alla dottrina del divenire. Che il divenire esista è un fatto (Eraclito aveva insegnato che tutto muta), ma come il divenire debba essere pensato è un problema (Parmenide aveva dichiarato che il divenire è qualcosa di impensabile, in quanto implica il passaggio dall'essere al non essere e quindi ammette l'esistenza del nulla). Aristotele ribatte sostenendo che il divenire non implichi alcun passaggio dall'essere al non essere e viceversa, ma semplicemente un passaggio da un certo tipo di essere ad un altro tipo di essere. Quindi, l'unica realtà è l'essere e il divenire è una sua modalità. LE TIPOLOGIE DEL DIVENIRE Aristotele distingue 4 tipi di divenire (o movimento): • MOVIMENTO LOCALE, o traslazione, che consiste nello spostamento di un corpo da un posto all'altro; • MOVIMENTO QUALITATIVO, o alterazione, che avviene quando in un sostrato cambia una caratteristica; • MOVIMENTO QUANTITATIVO, che avviene quando cambia una certa quantità di sostrato; • MOVIMENTO SOSTANZIALE, che Aristotele specifica come nascita e morte (generazione e corruzione). I primi 3 tipi di movimento avvengono in una sostanza che resta immutata (sul libro fa un esempio strano PAG.319 DOPO L'ELENCO DEI MOVIMENTI, VEDI UN PO' TU CHE FARE). Il quarto movimento riguarda la sostanza: non è nella sostanza, ma della sostanza. In questo caso non muta nessuna proprietà, ma muore o nasce il soggetto. POTENZA E ATTO Per pensare adeguatamente al divenire, Aristotele elabora i concetti di atto e potenza. • Per POTENZA egli intende la possibilità di cambiare e diventare altro • Per ATTO (o entelechia, che in greco significa realizzazione) si intende la realizzazione di tale (dimostrare ciò che si dice nella potenza) L’atto precede la potenza, rispetto alla sostanza e al valore. Facciamo l’esempio dell’uovo e della gallina. Cosa viene prima? Secondo Aristotele, viene prima la gallina. È necessario che prima vi sia qualcosa di formato, che abbia una sua consistenza, in modo che possa generarsi, dando inizio al cambiamento. Facciamo l’esempio del seme e della pianta. Qual è che ha più valore? Il seme che potrà diventare un albero, sempre che gli uccelli non lo mangiano? O l’albero che è già diventato albero? Ovviamente l’albero che è la sostanza. Il seme potrebbe dare qualcosa di grandioso, ma c’è la possibilità che diventi o non diventi, non la sicurezza. L’albero invece è la concretezza. Un bambino è un uomo in potenza: questa teoria però ha creato problemi ed esagerazioni sul piano pedagogico (soprattutto nella pedagogia gesuita) : si è negata l'autonomia delle varie età basandosi sul fatto che il fine è essere uomo . Quindi possiamo affermare che il punto di partenza del divenire è la pura potenza, di una certa forma, mentre il punto di arrivo è l'assunzione di tale forma. Aristotele ritiene che l'atto possegga una priorità gnoseologica (in quanto per conoscere l'uovo devo conoscere la gallina), cronologica e ontologica. Aristotele ha dato una sua risposta al quesito "è nato prima l'uovo o la gallina?": lui rispose che nacque prima il gallo;questa domanda può anche essere interpretata come "è nato prima l'atto (la gallina) o la potenza (l'uovo) ?" . Aristotele a questo punto fa notare che l'atto sta prima della potenza ontologicamente e concettualmente: non possiamo definire fino in fondo un uovo se non specifichiamo di che cosa è (di gallina, di struzzo...) : se invece diciamo gallina tutti capiamo senza problemi . L'uovo non è quindi definibile perfettamente se non faccio riferimento all'atto. La potenza ha come fine l'atto , ma l'atto non ha come fine la potenza. La potenza aristotelica è una possibilità a senso unico, cioè per esempio, dalle uova di acquila nascerà per forza un'aquila. Di conseguenza è la necessità a costituire la modalità fondamentale dell'essere e il suo principale strumento interpretativo. LA MATERIA PRIMA E LA FORMA PURA Il movimento presuppone altre due cause: • CAUSA EFFICIENTE, dà inizio al divenire • CAUSA FINALE, è la fine del divenire Se tutti i movimenti che avvengono in natura vanno da una materia a una forma, spesso ciò che è forma (atto), diventa materia (potenza). Ad esempio: il pulcino è potenza rispetto alla gallina, ma atto rispetto all'uovo). • Da un lato abbiamo, quindi, la materia pura o materia prima, che sia pura potenza, priva di determinazioni. Essa è la materia-madre di cui aveva già parlato Platone nel Timeo. Questa materia non è ad esempio fuoco, acqua, bronzo ecc, poichè essi hanno già in sè un atto, bensì qualcosa che possa divenire fuoco, acqua, bronzo. Essendo una materia prima è alla base di ogni divenire poichè ciò che esiste nel mondo è sempre materia formata Dall'altro lato, il divenire dell'universo presuppone una forma pura o atto puro, cioè una perfezione realizzata. Questa forma costituisce una sostanza alta dell'universo, oggetto della teologia.
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